APOCALISSE

Page 88

88

Allora questo povero cristo in me, che aveva visto Dio cacciato dalla Chiesa e non quel se stesso che contava nulla (quel Dio presente in tutti i poveri cristi e che interviene quando sono maltrattati così da chi ha il potere), aveva previsto che Dio sarebbe certamente intervenuto. Ne era convinto perché l’aveva visto già reagire a tempo debito, con le Torri e la Guerra! Per cui ora avrebbe di certo fatto succedere a Don Carlo e a tutti di “andare a farsi curare e proprio da quella Polmonite da cui egli era stato miracolosamente guarito”…. 555 giorni dopo quel 13 novembre, dunque il 23 maggio del 2.003, ci sarebbe stata la conseguenza anche di quel terribile gesto di Don Carlo… cosa da nulla, nella sua ottica, ma la massima violenza possibile contro Dio, nella logica del Dio dei miseri e non dei potenti! Alle 21 o 22 (con la sola incertezza dell’ora perché in novembre non c’era l’ora legale che c’era invece a maggio) sarebbero stati costretti tutti ad andare a farsi curare per una Sars che avrebbe devastato il Saronnese. Il povero cristo in me si fece in quattro: avvertì con lettere fatte registrare in Comune sia il Sindaco di Cogliate che quello di Saronno: stessero sul chi va la perché esistevano tutte le condizioni per quel tipo di castigo di Dio. Spiegò loro che si era accorto del ruolo straordinario dato dal Signore al suo essere solo un povero cristo: il mandato d’essere l’atteso e rinato Messia. Scrisse anche che c’era una via, forse, per evitarlo. Il 16 maggio ci sarebbe stata l’annuale processione di ringraziamento alla Madonna, mantenuta da secoli come la processione del Voto, perché oltre 5 secoli or sono già la Madonna aveva salvato il Saronnese dalla Peste… Avrebbe pregato affinché Dio esentasse il Saronnese da quel castigo. Il risultato che ottenne fu che su un giornale locale (La settimana) uscì in piena prima pagina un articolo dal grosso titolo SONO IL MESSIA, in cui la lettera riservata data al Sindaco di Cogliate era stata fatta da lui pubblicare. Egli, era scritto, gli aveva interdetto la Città e aveva invitato la Procura della Repubblica a metterli tutti al sicuro da lui. Dunque dopo la Chiesa e i fedeli, ora anche l’apparato pubblico inibiva Cogliate a questo povero cristo, perché, avvertendo il pericolo a modo suo e non nascondendo in che modo l’avvertisse (profetico), gli chiedeva d’unirsi alla preghiera che, povero cristo, avrebbe fatto per salvarli! Salvarli? Macché! Era divenuto un novello untore della Sars! Semplicemente PAZZESCO! Il Sindaco aveva fatto pubblicare la notizia e accusava altri di terrorismo. Incontrato per caso il Decano di Saronno, il povero cristo gli chiese di far partecipare la città alla processione. Si sentì rispondere che il pellegrinaggio “cominciava troppo presto !” Romano sapeva che Dio avrebbe colpito la Maestra di Cogliate, così chiese al Direttore del coro che l’aveva sostituita a Cassina, di pregare! Temo la caduta della maestra… Ne risero. Quando fu il 16 e al Santuario giunsero i pellegrini di Cassina e l’ora dopo quelli di Manera, entrambe le Cantorie si ritrovarono senza i loro due maestri, entrambi caduti nella notte, semplicemente dalle scale, ma era accaduto esattamente quello di cui avevano riso.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.