Un anno di ribellione: la situazione dei diritti umani in Medio Oriente e Africa del Nord.

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disponibili quasi quotidianamente comunicati stampa e notizie con eventi chiave, contributi speciali, blog e video, tutte tradotte, adattate e promosse attraverso i mezzi di comunicazione nazionali di Amnesty International e le reti online di tutto il mondo. Da gennaio 2011 in poi, i soci e i sostenitori di Amnesty International hanno

Già agli inizi dell’anno Amnesty International ha cominciato a preparare una “Giornata di azione globale”.

partecipato ad azioni locali, coordinate a livello globale, in solidarietà con le popolazioni del Medio Oriente e dell’Africa del Nord. Sono stati inviati più di 120 aggiornamenti individuali giornalieri e settimanali sugli accadimenti della regione a più di 150 team e volontari in tutto il mondo, per garantire che questo movimento di più di tre milioni di persone si potesse mobilitare e collaborare in maniera efficace in risposta agli eventi in rapido cambiamento e potesse sostenere la richiesta di riforme in materia di diritti umani. In alcune delle sedi nazionali più grandi di Amnesty International, team di persone hanno collaborato in questa direzione. Persino le sedi più piccole, tuttavia, si sono adoperate in base ai loro mezzi. Attivisti di tutto il mondo hanno partecipato a proteste pubbliche, firmato petizioni, scritto lettere, inviato email, portato striscioni, partecipato a flash mob, innalzato cartelli, fatto pressione su governi, partecipato a eventi, pubblicato informazioni su Facebook e sensibilizzato persone su Twitter. Già agli inizi dell’anno Amnesty International ha cominciato a preparare una “Giornata di azione globale”, durante la quale migliaia di persone si sarebbero radunate mostrando solidarietà alle popolazioni della Tunisia e dell’Egitto e sfidando i governi che continuavano a reprimere le proteste. Tale giornata si è tenuta il 12 febbraio con lo slogan “In solidarity. In defiance”. Era il giorno dopo la caduta del presidente Mubarak in Egitto, quando migliaia di persone in tutto il mondo festeggiavano pubblicamente la vittoria dei coraggiosi popoli dell'Egitto e della Tunisia. Sono state organizzate manifestazioni in luoghi rappresentativi di 17 città del mondo. Attivisti, sindacalisti, studenti e sostenitori di Amnesty International hanno creato un mare rosso, nero e bianco, i colori della bandiera egiziana. Questi eventi hanno attratto l’attenzione degli organi d’informazione nazionali e internazionali e hanno chiaramente mostrato il potere e l’efficacia di Amnesty International quale movimento globale per sostenere i diritti umani nell’area. Poco dopo i festeggiamenti, era chiaro che la condizione dei diritti umani in Egitto fosse ancora molto precaria. In risposta a questo, Amnesty International ha lanciato Azioni Urgenti e varie attività in difesa dei diritti umani per un cambiamento in Egitto e Tunisia, che i nostri sostenitori hanno promosso in questi paesi e su scala internazionale. Prima dell’elezione dell’Assemblea costituente nazionale in Tunisia del 23 ottobre, Amnesty International ha pubblicato un manifesto per i diritti umani in

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INDEX: MDE 01/001/2012

UN ANNO DI RIBELLIONE


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