Amnesty bilancio sociale 2013

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BILANCIO SOCIALE 2013

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AMNESTY INTERNATIONAL

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1.1 LE CAMPAGNE

PER I DIRITTI UMANI IN MEDIO ORIENTE E AFRICA DEL NORD

PER I DIRITTI UMANI ANI IN MEDIO MEDIO ORIENTE E AFRICA DEL DE NORD

I NUmerI

13 appelli e azioni urgenti online

77.747 firme online LIBIA

EGITTO

SIRIA

1 appello

1 appello

3 appelli

4 appelli

4 appelli

4.328 firme online e dei gruppi

4.257 firme online e dei gruppi

27.643 firme online e dei gruppi

21.235 firme online e dei gruppi

20.284 firme online e dei gruppi

9 gruppi

12 gruppi

48 gruppi

26 gruppi

28 gruppi

Nel 2013, il nostro lavoro sull’area del Medio Oriente e dell’Africa del Nord ha mantenuto l’accento sulla crisi in Siria e sui processi di transizione in Egitto, Tunisia e Libia, concentrandoci su tre temi chiave: libertà di

e dei gruppi

ALTRI PAESI

TUNISIA

Bahrein e Qatar

espressione, la mancanza di giustizia per le violazioni dei diritti umani e l’uguaglianza di genere. Abbiamo diffuso azioni urgenti, appelli e rapporti del nostro Segretariato Internazionale.

SIRIA Il brutale conflitto in corso dal 2011 ha devastato la Siria con oltre 100.000 morti e più di sette milioni di persone in fuga dalle loro case. Nel 2013, i civili hanno continuato a essere bersaglio delle forze armate governative, che hanno bombardato aree residenziali e usato armi vietate. Gruppi armati di opposizione si sono resi responsabili di violazioni, quali le esecuzioni sommarie di soldati governativi e la cattura di ostaggi. Lo stallo internazionale ha impedito azioni significative, se non una risoluzione del Consiglio di sicurezza (14 settembre) che ha previsto la fine dell’uso delle armi chimiche e la loro successiva distruzione. Nel corso dell’anno, abbiamo lavorato affinché l’attenzione su questo paese non si spegnesse, diffondendo

GRAZIE AMNESTY Il lavoro di Amnesty International in Siria è importantissimo per la sua opera di documentazione e denuncia verso i crimini contro l’umanità. La mia testimonianza diretta risale al maggio 2011 quando Amnesty International intervenne per documentare in un dossier ciò che accadeva nel villaggio della mia famiglia, il paesino di Talkalakh. Sostenere il lavoro di Amnesty International è importante perché viene data voce a casi eclatanti che altrimenti rimarrebbero sconosciuti all’opinione pubblica soprattutto per il fatto che il governo siriano vieta l’ingresso nel paese sia di Amnesty International che della stampa.

Shady Hamadi

attivista italo-siriano per i diritti umani


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