aq04settembre2010

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Altro

l’

quotidiano

ridotte attitudini

In pensione anche a 60 anni Mio padre, in seguito ad un intervento chirurgico abbastanza impegnativo, ha perso gran parte della sua capacità lavorativa e dietro indicazione del nostro medico, che ha quantificato in almeno l’80% la riduzione, è propenso a chiedere la pensione anticipata di vecchiaia (60 anni di età anziché 65). Nel caso di accoglimento della domanda, dovrà attendere anche lui la cosiddetta “finestra a scorrimento”? C. D., Siracusa no, fortunatamente il legislatore del 31 maggio 2010 ha tenuto conto di tale categoria ed ha previsto per essa il mantenimento della vecchia normativa, indubbiamente più favorevole.

riscatto laurea

Si può lavorando nel volontariato Mio figlio si è laureato a dicembre 2008. Da febbraio 2010 svolge, presso un’associazione umanitaria, attività sociale non retribuita a favore di portatori di handicap. Quesito: è già possibile effettuare il riscatto degli anni di studio? In caso positivo, a quanto ammonterebbe l'importo da pagare? Poichè lo stesso non ha ancora redditi, tale importo può essere detratto da me? G. Guido, Brindisi dal 2008 è possibile riscattare la laurea anche se non è ancora iniziata l'attività lavorativa. Per ogni anno da riscattare nel regime contributivo il costo è pari al 33% del minimale contributivo degli autonomi (14.334 euro per il 2010). La spesa annuale è quindi di 4.730 euro. I contributi possono essere pagati in 120 rate mensili senza interessi e sono detraibili dal genitore con aliquota del 19%.

Diritti & DOVeri preVidenZa risponde il dottor antonino niCoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

età per la pensione

Una deroga affidata all’Inps per i lavoratori in mobilità Un operatore di patronato mi ha riferito che il governo, nel varare col decreto legge n° 78/2010 una normativa più restrittiva per i pensionamenti, consente a 10.000 lavoratori di andare in pensione con le vecchie regole. Potrei avere ulteriori chiarimenti? Potrebbe esserne interessato un mio fratello di 58 anni. N. Mazzantini, Grosseto Si tratta di una norma in deroga al nuovo regime generale, che consente ai lavoratori in mobilità e per quelli che sono stati incentivati all’esodo (ad esempio, dipendenti del credito e delle assicurazioni) di usufruire ancora delle vecchie finestre. E’ stato affidato all’InPS il compito di individuare tali lavoratori nel limite di 10.000 unità complessive per tutto il territorio nazionale.

reversibilità

no ha meno di 26 anni.

Se studente, sì ma non fuori corso

pubblico impiego

Vorrei sapere se uno studente universitario ha diritto ad una quota di pensione di reversibilità per la sola durata del corso legale di studi o, comunque, fino al 26° anno di età. Ciò in quanto ho ricevuto informazioni contrastanti in merito. S. Amato, Cosenza La normativa prevede che la quota di pensione ai superstiti, studenti universitari, spetti per la durata legale del corso di laurea . Ma se questo è iniziato tardi, con riferimento all’età (ad esempio, a 23 o 24 anni), la pensione viene corrisposta fino al 26° anno di età. Se, invece, il corso legale di laurea termina prima (per esempio, a 23 anni) e lo studente ancora non ha conseguito la laurea, per il periodo di fuori corso la pensione non spetta, anche se l’orfa-

Donne più penalizzate Sono una dipendente della Regione Lazio di 55 anni ed ho dovuto prendere atto che il momento della mia uscita dal lavoro per pensionamento si è allontanato di parecchio. A mio avviso e facendo dei calcoli sulle tabelle pubblicate dalla stampa, la categoria più penalizzata dal decreto legge sarà quella delle donne del pubblico impiego. E’ vero? L. Morelli, Roma Sì, è proprio vero. E ciò per due motivi, concomitanti. Il primo è costituito dallo scalone di 4 anni introdotto a partire dal 2012 e che porterà di colpo l’età pensionabile da 61 a 65 anni. Il secondo riguarda l’ulteriore attesa di 1 anno dal momento di raggiungimento dei requisiti.

sabato 4 settembre 2010

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avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

personale scolastico

Una eccezione con motivo valido E’ vero che il personale della scuola non è stato toccato dalla riforma pensionistica varata, con decreto legge, a fine maggio 2010? Per quali motivi non viene equiparato agli altri lavoratori? S. Giudice, Roma Sì, corrisponde a verità la deroga cui lei fa riferimento. Il personale della scuola continuerà ad andare in pensione con la finestra unica annuale del 1° settembre (1° novembre per le università). ne possono fruire quei dipendenti che maturano il diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia entro il 31 dicembre dell’anno del pensionamento. Il motivo è quello di non interferire con lo svolgimento dell’anno scolastico con pensionamenti nel corso dello stesso.

crediti inps

Un avviso che vale la cartella esattoriale E’ attendibile la notizia secondo la quale, a partire dal 2011, l’INPS avrà la possibilità di recuperare i crediti di qualsiasi natura in tempi più ristretti? M. Rossi, Ancona Sì, tra le novità di fine maggio ve n’è una che riguarda la riscossione dei crediti da parte dell’InPS. Basterà la notifica, da parte dell’Ente, di un avviso di pagamento che diventa un titolo esecutivo. Esso sostituisce la cartella esattoriale ed intimerà il pagamento della somma dovuta entro 90 giorni. decorso tale termine, scatterà l’esecuzione forzata. Ma esiste la possibilità di avanzare ricorso entro 90 giorni.


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