COSTA DOMANI L’editoriale
N.5 - febbraio 2015
Quando una nave era stata battezzata Costa Fortuna, i giornali americani non si erano fatti passare sotto il naso l’occasione di chiosare il nome in “Cost a fortune”. Quando sulla stessa nave il genio e la sregolatezza dell’architetto Farcus aveva sospeso al soffitto dell’atrio della nave modelli di nave capovolti con la chiglia all’insu, gli uomini di mare, noti per la loro superstizione, avevano fatto qualcosa di più che semplici scongiuri… Per Costa Crociere, reduce da un anno horribilis caratterizzato negativamente non solo dal naufragio ma anche dalle gestione loro e italiana della tragedia della Costa Concordia, ora non si tratta di fortuna e sfortuna. Dietro alla decisione (ancora una volta mal gestita dal punto di vista della comunicazione esterna) di ridimensionare la presenza a Genova, e di concentrare molto di più di quanto si ammetta servizi e funzioni negli uffici di Amburgo, non c’è né la mala sorte, né la cattiva volontà di un amministratore di nazionalità tedesca che vuole portarsi il lavoro a casa. C’è solo l’Italia, un sistema di burocrazia, di amministrazione, di vincoli lavorativi, di rischi giudiziari, di totale incertezza nel quadro normativo e fiscale nonchè di inaffidabilità politica, che sono del tutto incompatibili con le grandi multinazionali. In questo caso le multinazionali del mare e del turismo. Ma più in generale con qualsiasi gruppo che per sopravvivere sul mercato debba competere, e punti a fare profitto. Parola vietata dalle nostre parti, dove chi fa profitto a priori è un delinquente. E allora per quali motivi un gruppo come Carnival, che ha avuto la sorte di rilevare (facendo un grande affare e facendolo fare a chi l’acquisto ha mediato) dovrebbe stare in Italia? Per ricordi del passato, perché alla bandiera italiana lo Stato garantisce tasse bassissime? La bandiera delle navi non dipende dalla sede e le agevolazioni riconosciute all’armamento sono ormai comuni a mezzo mondo. Da tempo qualche inascolato osservatore suggeriva alle grandi città marittime di compiere il salto e di diventare capitali dello shipping (con servizi e norme adeguate). Domani, forse.
DIRETTO DA Bruno Dardani e Oscar Giannino Pubblicità info@chlifestyle.ch Tel. +41 (0) 815110132 Con la collaborazione di Le Cromiche di De Andreis P. e A. S.n.c. STAMPA MediaPoint Sa
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AMMINISTRATORE Giovanni Parisi MEMbro dell’associazione axis
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