La rivista delle Pro Loco e dei Consorzi Pro Loco del Trentino
Nยบ 1 | aprile 2017 | Anno XXII
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La Federazione Trentina delle Pro Loco e loro Consorzi augura a tutti una Buona Pasqua!
CENTOPAESI direttore responsabile Enrico Faes redazione Enrico Faes Oriana Bosco direzione Via Oss Mazzurana, 8 | Trento tel. 0461 239006 info@unplitrentino.it Autorizzazione del tribunale di Trento n. 926 del 26.09.96 impaginazione Rina Chemelli Stefano Pederzolli stampa Esperia, Lavis -TN foto di copertina Pro Loco Tassullo
Sommario pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 14 pag. 16 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 23 pag. 24 pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30
Le due parole che ci guidano Assemblea generale a Tuenno Sinergie fruttuose La solidarietà in campo Tutti #Fuori assaggi di Pro Loco Certificazione Family La tessera del socio - unplicard Una magnifica esperienza di servizio civile Valorizzazione dei territori montani:cosa ne pensa l’antropologia Come nasce un mercatino di Natale A Cimone vanno in scena le serate a tema Karneval am Bondberg Gran divertimento al carnevale Tiarnese Il carnevale a Grauno La Pro Loco di Darzo si rinnova Pro Loco di Zambana: non solo asparago... Tutti a adesenfestasanmichel Eventi primaverili Altopiano della Vigolana Eventi futuri Pro Loco Prade Cicona Zortea a cena con... Quattro Ville in fiore a Tassullo
Editoriale
Le due parole che ci guidano Enrico Faes, presidente della Federazione Cari volontari, un’altra assemblea è ormai alle spalle ed un’altra stagione di eventi è in arrivo. Riassumo così, in estrema sintesi, i contenuti di questo mio editoriale. Il 10 marzo, a Tuenno, si è tenuta l’assemblea annuale della Federazione Pro Loco: è stato un piacevole momento in cui siamo riusciti, crediamo, a presentare in modo approfondito e in poco tempo il lavoro fatto durante l’anno 2016 e quello che ci aspetterà nel 2017. Le parole chiave utilizzate in assemblea sono state conoscenza e qualità. Due parole tanto semplici da concepire, quanto poi difficili da concretizzare. Sul concetto di conoscenza tanto ci siamo spesi e tanto ci spenderemo: siamo convinti che per qualificare sempre di più il nostro straordinario mondo, la conoscenza approfondita di tutto ciò che è inerente la nostra attività sia indispensabile. Per questo le attività formative ed i motivi
di incontro proposti nel 2016 sono stati molti e altrettanti saranno anche quelli futuri. Conoscenza non è proprio come dire “andare a scuola”: lo intendiamo più come un continuo scambio di informazioni e di esperienze dalle quali poter estrarre il maggior numero di spunti possibili. Semplicemente, anche i viaggi alla scoperta di altri contesti in cui operano le Pro Loco, sono estremamente importanti per crescere e confrontarsi (e non sono neanche poi così pesanti da sopportare!). Nel 2016 abbiamo ospitato nella nuova sede della Federazione diversi momenti di incontro e devo dire che la cosa più piacevole è sempre vedere i volontari che dopo le lezioni si fermano, scambiano pareri e opinioni, si conoscono e crescono insieme. Ecco che, sebbene il cambio di sede sia stato per la Federazione un sacrificio economico considerevole, ci rallegra
vedere che questi nuovi spazi stanno diventando sempre più “una casa per le Pro Loco”, un punto di riferimento. Questo è quello che vorremmo pensaste della Federazione: la vostra casa, sempre aperta e disponibile per il confronto. Il concetto di qualità viene poi a seguire di conseguenza: solo offrendo qualcosa di unico, sia in termini esperienziali che di prodotto, riusciamo ad andare incontro alle esigenze del turista odierno, di cui sappiamo ormai con certezza che cerca proprio attività e esperienze uniche. Ecco allora che guardiamo con grande fiducia alla stagione che sta arrivando: siamo convinti, ce lo sentiamo davvero, che il 2017 sarà ancora un anno ricchissimo di turisti e di viaggiatori, che le Pro Loco trentine sapranno accogliere al meglio. Per questo non ci resta che augurarvi un buon lavoro e che la stagione estiva vi riservi molte soddisfazioni.
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Comunicazione istituzionale
Assemblea generale a Tuenno Oriana Bosco, Federazione Trentina Pro Loco
Nuovi progetti, nuove sfide e nuove collaborazioni per le Pro Loco trentine
Buona presenza di associati, nutrito scambio di idee, condivisione di progetti e visioni per il prossimo futuro: queste le prime impressioni che emergono dall’assemblea della Federazione del mese scorso. In cui si è ribadito con decisione un concetto: la necessità di impegnarsi tutti insieme per creare una cultura dell’ospitalità turistica sempre più forte e diffusa. La Federazione si è spesa molto in questo senso a livello legislativo: in occasione dell’ultima modifica della legge sulla promozione turistica, infatti, è stata confermata l’urgenza di riconoscere al mondo delle Pro Loco il ruolo di soggetto che promuove una cultura dell’ospitalità, elemento che sta alla base di un sistema economico fondato sul turismo senza il quale non c’è futuro ma solo “mode” passeggere. In occasione dell’assemblea annuale, questo concetto che guida tutta l’attività della Federazione è stato messo in mano ai soci, che possono fare la loro parte per dare realizzazione pratica a quanto finora stabilito solo in termini legislativi. Il presidente Enrico Faes ha mostrato alle Pro Loco presenti i risultati dell’operato della Federazione degli ultimi 4 anni: ne emerge un’immagine di una struttura in cresci-
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ta, che sta lavorando molto nella direzione della creazione di nuove collaborazioni locali e nazionali, e che fornisce sempre più servizi per gli associati. “Obiettivo generale di tutte queste azioni” dichiara Faes “è proseguire sulla strada intrapresa nel 2012 verso un sempre maggiore coinvolgimento delle Pro Loco nel turismo trentino”. Un grande salto di qualità è stato reso possibile per la Federazione negli ultimi anni, che grazie ad un incremento del finanziamento provinciale ha potuto ampliare il suo organico da 2 a 6 collaboratori, assorbendo 3 strutture di pertinenza degli ex consorzi Pro Loco, ed avviare nuovi importanti progetti. “Siamo riconoscenti della fiducia accordataci dalla PAT, ci stiamo impegnando e continueremo a farlo per non deludere le aspettative” continua Faes. Il direttore Ivo Povinelli ha illustrato il bilancio 2016, che ha chiuso in disavanzo a causa di spese straordinarie sostenute lo scorso anno per il cambio sede e per l’avvio di nuove attività; una situazione destinata, tuttavia, a rientrare completamente già nelle previsioni di spesa del 2017. Sono poi intervenuti i presidenti di altri due comitati UNPLI che collabo-
Un momento dell’assemblea rano attivamente con la Federazione da alcuni anni: Valter Pezzarini di UNPLI Friuli Venezia Giulia e Stefano Ferrari di UNPLI Emilia Romagna. Entrambi hanno portato all’attenzione dell’assemblea i modelli attuati nei loro territori, mostrando come ci sia una sostanziale condivisione di visioni e di idee tra le tre regioni. Il comitato del Friuli Venezia Giulia vanta una delle tradizioni più lunghe di cultura del volontariato turistico in Italia: ne sono riprova i molti grandi eventi organizzati da Pro Loco che il Presidente ci ha presentato, che riescono a mobilitare enormi numeri di volontari e fruitori. Il comitato Emilia Romagna è invece in fase di strutturazione, per via anche alla legge sulle Pro Loco di recente formulazione proprio da loro proposta: Ferrari avanza una riflessione sulle possibilità per
le Pro Loco di diventare anche motore di sviluppo economico in quei territori dove le possibilità turistiche rimangono tutt’oggi inesplorate e poco valorizzate. Molto gradita la cordiale e sottile ironia con cui l’assessore Michele Dallapiccola ha salutato i presenti, e molto apprezzata la partecipazione del presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Francesco Antoniolli: entrambi hanno riconosciuto un plauso alla Federazione per l’impegno profuso per diffondere una cultura turistica sostenibile. Giuseppe Bax, direttore dell’Ufficio promozione territoriale del Servizio turismo della PAT, ha infine presentato il nuovo progetto di rilancio del marchio “Qualità Trentino” (MQT) che ha l’obiettivo di affermare le produzioni agro-alimentari trentine di qualità e che vede coinvolta in al-
cune attività anche la Federazione. Il Progetto di valorizzazione del MQT prevede, tra l’altro, di intraprendere
Nel mondo delle Pro Loco si riscontra una crescente consapevolezza riguardo al ruolo che esse possono esercitare nel panorama turistico provinciale un percorso di creazione di reti collaborative nelle diverse filiere, nella convinzione che la proposta di un
paniere di qualità non sia un vantaggio solo per i produttori ma anche per gli operatori della ricettività turistica, per la distribuzione al dettaglio locale, per i grossisti, nell’ottica di una creazione di una distintività di qualità sempre più ricercata dai vari target. “In questo ambito” ha affermato Bax “rivestono un ruolo importantissimo le organizzazioni deputate a creare animazione turistica tramite i propri eventi, Associazioni Pro loco in primis, che possono arricchire la propria offerta con una proposta convinta di produzioni a Marchio”. Assemblea ordinaria in termini statutari, ma non nei contenuti che vi sono stati affrontati: perché il primo obiettivo, per la Federazione, è proporre sempre stimoli nuovi ad un mondo di volontari pieno di voglia di fare e di affrontare nuove sfide!
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Notizie dalla Federazione
Sinergie fruttuose Elena Chincarini, direttrice Strada del Vino e dei Sapori
Federazione e Strada del Vino e dei Sapori insieme per la valorizzazione del territorio
La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e la Federazione trentina delle Pro Loco e loro Consorzi hanno dato il via questa primavera a una nuova collaborazione, con l’obiettivo di fare cultura di prodotto e promozione del territorio: una collaborazione che si realizza, tra le altre cose, attraverso un corso di formazione per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali
Un vero e proprio viaggio nel gusto che racconta, attraverso i propri profumi e sapori, storia, tradizioni e tipicità delle vallate trentine: si può riassumere così la proposta della Strada del Vino e dei Sapori, ente provinciale che riunisce e coordina oltre 350 associati uniti dal comune intento di promuovere le eccellenze enogastronomiche del Trentino. Una proposta che prende la forma di degustazioni, eventi a tema e percorsi del gusto, spesso inseriti nell’ambito di sagre e manifestazioni non di rado curate delle Pro Loco. Da qui l’idea di rendere i volontari delle Pro Loco, che si spendono quotidianamente sul territorio, veri e propri ambasciatori del sistema produttivo trentino. Sono infatti i volontari, nella loro azione di animazione del territorio, i primi comunicatori della cultura trentina in generale, e di quella enogastronomica in particolare. Diventa dunque
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fondamentale che ne conoscano usi, tradizioni e materie prime, e che siano in grado di raccontarle al meglio per offrire all’ospite un’esperienza autentica e ricca di contenuti memorabili, arricchita magari da aneddoti insoliti in grado di incuriosire e calamitare l’attenzione. Un calice di Trentodoc, ad esempio, acquisisce naturalmente un fascino diverso se accompagnato da una narrazione che ne illustra il metodo produttivo, come la tecnica del remuage, l’impiego delle pupitres, le particolarità del perlage metodo classico. Ed è proprio nell’ambito di questa reciproca opportunità di valorizzazione che nasce il progetto di collaborazione tra Strada e Federazione, con l’intento di lavorare sempre più nella direzione di un’offerta integrata, dal sistema di accoglienza alla ristorazione, sino, appunto, alle proposte di intrattenimento e animazione territoriale.
Faes ed Antoniolli
Un obiettivo che risponde a quanto emerge dai dati statistici visto che ben il 19% degli enoturisti sceglie la meta della propria vacanza enogastronomica perché attirato dalla presenza di sagre ed eventi organizzati in loco. Una voce davvero significativa preceduta solamente dalla qualità dell’ambiente, che si attesta al 23%, e a pari merito con l’offerta artistica a culturale, al 19% (fonte Unioncamere, Impresa e Turismo, 2013). La volontà è quella di creare un sistema di offerta traducibile, sui diversi territori, in una vera e propria “economia delle esperienze” in grado di arricchire di contenuti la vacanza dei nostri ospiti, favorire la promozione territoriale attraverso altri strumenti identitari e, non da meno, innescare un ritorno valoriale sia per i produttori sia per gli operatori del turismo impegnati nella promozione dell’enogastronomia locale. Un percorso virtuoso, che prevede
una serie di step, dalla formulazione teorica all’applicazione pratica: prima attraverso la definizione di un protocollo di intenti comuni, quindi attivando un ciclo formativo per trasferire alle pro loco interessate le conoscenze e gli strumenti necessari per meglio interpretare il loro ruolo di ambasciatori del territorio, infine prevedendo un supporto consulenziale diretto nella creazione di proposte enogastronomiche ah hoc. In particolare, l’offerta formativa, attualmente in corso, prevede un’introduzione genarle affidata a Sergio Valentini, noto ristoratore nonché grande conoscitore dei prodotti territoriali, quindi nove appuntmanti tematici curati da Lorenzo Nichelatti, esperto di enogastronomia del territorio, suddivisi tra mondo beverage (vini bianchi, vini rossi, spumanti
e birre artigianali) e food (formaggi, salumi, prodotti ittici, frutta e verdura, farine e prodotti da forno). Per ogni tipologia di prodotto vengono, di volta in volta, illustrate storie e caratteristiche organolettiche e suggerite ricette, abbinamenti e modalità di servizio. Fondamentale, inoltre, la partecipazione dei produttori presenti durante gli incontri che, a fine serata, propongono in degustazione una selezione dei loro prodotti. Un approccio propedeutico, fondamentale per affrontare con competenza e professionalità questa nuova sfida che, ci auguriamo, possa rappresentare una chiave di lettura lungimirante per lo sviluppo turistico integrato del nostro territorio, dalla città alle realtà periferiche più remote ma capaci innanzitutto di esprimere una forte identità trentina.
Cos’è la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino? Dal 2013, concluso il percorso di unificazione che ha permesso alle cinque Strade del Vino provinciali di tradursi in un’unica Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, l’Associazione opera in ambito locale con l’obiettivo primario di promuovere il territorio attraverso le proprie eccellenze enogastronomiche: dal Marzemino della Vallagarina al Teroldego della Piana Rotaliana, dal Müeller Thurgau della Valle di Cembra a Nosiola e Vino Santo della Valle dei Laghi, dal rinomato Trentodoc alla tradizionale grappa trentina, da abbinare ai formaggi DOP e di malga - tra cui Spressa, Vezzena e Nostrano del Baldo - a carni, salumi e insaccati, come la nota Ciuìga del Banale, le Luganeghe e la Carne Salada e Fumada, ma anche alle verdure bio della Valle di Gresta, il Broccolo di Torbole, gli Asparagi di Zambana da condire rigorosamente con l’olio extravergine d’oliva DOP del Garda alle eccellenti trote e salmerini, espressione delle produzioni d’acqua dolce di montagna. Senza dimenticare le tradizionali farine di Storo e della Valsugana materie prime di base dell’amatissima polenta trentina. Oltre alla valorizzazione dei prodotti in senso ampio, la Strada propone anche attività mirate di promozione delle eccellenze trentine: incontri, degustazioni, eventi, che si susseguono lungo tutto l’arco dell’anno. Per tutte le info: www.tastetrentino.it
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Notizie dalla Federazione
La casetta realizzata con i fondi raccolti dal Consorzio Valle Laghi
La solidarietà in campo Oriana Bosco, Federazione Trentina Pro Loco
Un aiuto concreto, che va oltre la sola assistenza, quello che tante Pro Loco trentine hanno offerto alle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia Negli scorsi mesi sono state innumerevoli le iniziative promosse dalle Pro Loco per portare sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia: da “Un'amatriciana per Amatrice”, il progetto nazionale lanciato da UNPLI, agli eventi dedicati, dalle raccolte fondi e viveri alle cene solidali, alle azioni sul campo. Anche in Trentino, la risposta delle Pro Loco non si è fatta attendere. Il Consorzio Pro Loco Valle Laghi è riuscito ad attivare forze provenienti da tutto il mondo del volontariato trentino, arrivando a raccogliere, con una pastasciuttata e una raccolta fondi, ben 15.000 euro: tra le Pro Loco che hanno contribuito
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con donazioni, ci sono Piano Sarca, Casale, Giovo, Ravina, Piana Lomaso e Roverè della Luna. Il progetto è proseguito con il coinvolgimento di un istituto superiore trentino (Istituto Agrario San Michele all'Adige), i cui studenti hanno lavorato alla progettazione e realizzazione di una casa in legno per un agricoltore di Amatrice, che dopo il terremoto aveva perso tutto ed era costretto a vivere nel fienile della propria azienda agricola. Il progetto si è concluso qualche settimana fa, quando i ragazzi e i loro professori si sono recati ad Amatrice a montare la casetta, con l'aiuto di Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e dei Nuvola.
Grande soddisfazione anche per la Pro Loco di Livo che, con il comune ed altri enti locali, ha costruito in tempo record (solo tre giorni) la prima sala polivalente di Castelsantangelo sul Nera (MC), realizzata in legno e ultimata lo scorso 20 marzo. Ha raccolto l'invito a intervenire per le popolazioni terremotate anche la Pro Loco Rione Degasperi, che lo scorso gennaio è partita alla volta di Avezzano (AQ) con quattro furgoni carichi di beni di prima necessita per le popolazioni e un assegno di ben 13.000 euro, raccolti in pochi giorni grazie alla grande generosità dei residenti e delle associazioni locali. Consistente anche il contributo della Pro Loco Savignano e amici del Servis, che con il progetto “Insieme per Campi” ha raccolto 8.000 €, usati per acquistare beni per la popolazione del piccolo centro in provincia di Perugia. In dicembre, la Pro Loco, insieme ad altre associazioni che hanno aderito all'iniziativa, si è recata a Campi di Norcia per consegnare di persona le attrezzature acquistate alla Pro Loco locale, la quale in questo momento di difficoltà funge da “protezione civile” per il paese. Ma molte sono ancora le Pro Loco che hanno fatto la loro parte: tra queste, Torcegno, che ha organizzato, insieme a tutto il tessuto associativo locale, la serata “Torcegno per Amatrice” che ha portato alla raccolta di 3.000 euro; Caderzone, che ha devoluto tutto l'incasso della manifestazione Antichi sapori Rendena ad Amatrice; Villa Rendena , anche loro con l'incasso di un evento autunnale devoluto in toto ad Amatrice. In questa emergenza, le Pro Loco hanno dimostrato una volta di più lo spirito di solidarietà ed altruismo che le anima. Il loro contributo è stato secondo noi doppiamente utile: i tanti gesti di solidarietà che le popolazioni hanno ricevuto hanno dato a queste persone qualcosa che va oltre il solo contributo materiale, li ha fatti sentire aiutati, ha mandato chiaro un messaggio: non vi lasciamo soli. Ed anche questo è un'ottimo risultato.
prolocozambana.com
ZAMBANA
VECCHIA
PROGETTAZIONE giorgiagraziadei.com
2017
. 20 21 MAGGIO
Il meglio delle Pro Loco in un percorso di gusto INTRATTENIMENTO PER BIMBI CONCERTI OGNI SERA
Notizie dagli associati
Raggiunto il primo step della certificazione Family Ivo Povinelli e Adriana Vender, Federazione Pro Loco
Un grande traguardo per la Federazione, che con questo accordo sigla la sua intenzione di facilitare la coniugazione famiglia e lavoro ai suoi collaboratori
Nel mese di marzo la Federazione ha superato il primo step per l’acquisizione della certificazione Family (www.familyaudit.org). Siamo uno dei soggetti più piccoli ad aver attivato questo processo in Italia ma nel nostro piccolo siamo cresciuti, abbiamo oggi 6 collaboratori sparsi sul territorio ed è necessario trovare nuove forme di organizzazione per poter migliorare i servizi resi ed andare incontro alle esigenze delle pro loco che cambiano con il cambiare del mondo del volontariato e del turismo odierno. Per fare questo bisogna iniziare a lavorare anche alle modalità e alle condizioni di lavoro del personale che deve affrontare esigenze di flessibilità e di adattamento ai tempi delle Pro Loco. Abbiamo quindi sperimentato una metodo che obbliga a porsi obiettivi, a perseguirli e a misurarli. Adriana Vender in particolare si è cimentata con questa avventura che è solo all’inizio, adesso bisogna mettere in pratica le azioni per mantenere negli anni la possibilità di potersi dichiarare “family”. Nel Piano aziendale Family Audit della Federazione Trentina Pro Loco e loro Consorzi, approvato dal consiglio dell’Audit il 21 febbraio 2017,
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sono inserite importanti azioni volte a migliorare l’organizzazione del lavoro, la conciliazione lavoro-famiglia, la comunicazione interna ed esterna della Federazione, i benefit e servizi, il suo ruolo nel distretto famiglia e l’uso di nuove tecnologie. Tutte queste azioni di miglioramento del benessere del personale nel lavoro autonomo, in quello di gruppo e nei confronti delle Pro Loco associate, possono essere così riassunte: nell’area “organizzazione del lavoro” sono state inserite azioni rivolte a migliorare la gestione del tempo lavorativo nel rispetto degli impegni familiari stabilendo degli orari di consulenza telefonica anche al di fuori dell’orario lavorativo, organizzando le riunioni del personale possibilmente in orario di lavoro o comunque in orario compatibile con gli impegni familiari ricorrendo, ove possibile, alla videoconferenza, riconoscendo una flessibilità di orario in entrata ed in uscita e creando una banca delle ore dove poter gestire le ore di lavoro fatte oltre tale flessibilità. Nell’area “cultura della conciliazione” sono state inserite azioni rivolte in particolare alla formazione, sia del personale che dei manager, al
fine di trasmettere loro i principi della certificazione Family Audit e meglio definire il loro suolo nel processo ma anche azioni rivolte alla condivisione dell’esperienza con altre realtà che stanno seguendo questa certificazione, la formazione per l’utilizzo del nuovo software di contabilità on line per le Pro Loco, il mantenimento del “gruppo di lavoro interno” per il Family Audit che ha contribuito alla stesura del piano e che riveste un ruolo importante anche nella sua realizzazione; nell’area “comunicazione” sono state inserite azioni di sensibilizzazione delle Pro Loco verso l’argomento Family attraverso momenti di informazione e formazione e la pubblicazione sul nostro periodico Centopaesi di articoli relativi al processo di certificazione, alle azioni passate e a quelle future risultanti anche dal bilancio periodico del processo stesso. Nell’area “benefit e servizi” è stata inserita la predisposizione di un’area attrezzata per i bambini figli del personale della Federazione e dei suoi amministratori presso l’ufficio sede di Trento in modo tale da poterli ospitare in occasioni speciali che si possono via via presentare dove il genitore, “chiamato al lavoro” non trova in via straordinaria diversa sistemazione per i propri figli. Nell’area “distretto famiglia”, poi, sono state inserite azioni rivolte a sensibilizzare il mondo esterno sull’argomento Family attraverso l’inserimento sul sito www.unplitrentino.it di link a pagine di interesse e l’organizzazione di una giornata Family con le Pro Loco. Nell’area “nuove tecnologie” infine, è stata inserita l’attivazione di un sistema di videoconferenza per il personale da utilizzare per le riunioni, gli incontri periodici ed eventualmente anche per la formazione. L’intento finale ed unico del processo è perciò quello di migliorare il benessere del personale con conseguenti riflessi positivi sulla qualità del lavoro svolto.
LA TESSERA DEL SOCIO - UNPLI CARD UNA SOLA TESSERA, TANTI VANTAGGI Ci sono grandi novità per i possessori di UNPLI CARD, la tessera dei soci delle Pro Loco italiane. Da quest'anno, infatti, sono attive nuove convenzioni: Ingresso ridotto al teatro Valle dei Laghi
10% di sconto alle Terme di Pejo e alle Terme della Val Rendena
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Consulta tutte le promozioni attive sul nostro sito www.unplitrentino.it Centopaesi - primavera 2017 | 11
Servizio civile in Federazione
Una magnifica esperienza di servizio civile
Stefano Pederzolli
Stefano Pederzolli, Servizio Civile presso la Federazione
Finisce un anno di servizio civile che certamente mi servirà per affrontare il futuro con occhi diversi. Quando mi hanno chiesto qui, negli uffici della Federazione, di scrivere un articolo sulla mia esperienza che sta per giungere al termine, volevo chiedere qualche pagina in più rispetto allo spazio a me concesso, visto che le attività e le possibilità che questo staff mi ha fatto vivere sono troppe da scrivere su una sola pagina di Centopaesi. Dal punto di vista pratico porto a casa da questa esperienza un bagaglio immenso e inestimabile di competenze e di
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informazioni sul lavoro, che sicuramente mi saranno più che utili in un futuro prossimo, anche se i tempi che corrono non sono i migliori per noi giovani “alle prime armi”. L’impaginazione della rivista su cui finirà proprio questo mio articolo è stato uno dei lavori che più mi è piaciuto nel corso dell’anno passato qua in Federazione: Rina mi ha insegnato molto per quanto riguarda l’impaginazione, la stesura corretta di un testo e il corretto uso di colori,
punteggiatura e grafica all’interno di un articolo. Ho apprezzato ogni singola pagina che siamo riusciti a creare dal nulla, il che dimostra che con tanta voglia e molta, moltissima pazienza si riescono ad ottenere magnifici risultati. Ma credo che il senso del Servizio Civile e il vero valore che esso può dare a chi non riesce a trovare una sistemazione nel mondo del lavoro sia più di carattere umano: quante risate e quante chiacchierate mi sono fatto con i miei colleghi, quante volte mi sono svegliato contento di andare a dare una mano, con tutti i miei limiti, a un gruppo di persone che, in fin dei conti, dopo un po’ ritieni una tua seconda casa. Ho potuto conoscere le storie di tantissime persone, ho visto l’amore che noi trentini abbiamo nei confronti del nostro territorio ed ho potuto capire che niente si può fare senza organizzazione, dedizione, fatica e sacrificio. Ho potuto capire cosa vuol dire lavorare in gruppo e saper organizzarsi con tempistiche e ruoli differenti, cosa molto difficile. Tutti, chi meno e chi più, mi hanno fatto crescere come lavoratore e soprattutto come persona e ringraziarli qui su un foglio di carta sarebbe troppo riduttivo. Questa esperienza poi mi è servita per cominciare ad inquadrare le mie conoscenze verso un settore più specifico come il turismo, che reputo in Trentino sia uno dei punti su cui dovremo, in primis, noi cittadini fare leva. Concludendo, non mi resta altro che ringraziare tutti, dai collaboratori della Federazione a tutti i ragazzi che come me si sono cimentati in questa avventura di Servizio Civile, i quali hanno reso un anno di lavoro un bellissimo ricordo ed una bellissima esperienza che sicuramente mi aiuterà nel mondo del lavoro ma soprattutto nella vita.
Idee tra Pro Loco e turismo
Oriana Bosco, Federazione Trentina Pro Loco
Una lettura moderna dell’insegnamento di Aldo Gorfer che offre idee interessanti per chi, come le Pro Loco, agisce in prima persona per valorizzare il territorio montano. E’ quello che è stato proposto recentemente in un convegno dedicato alla figura del grande giornalista trentino, autore della più completa serie di guide turistiche della nostra regione
Aldo Gorfer (1921 – 1966) è uno tra gli esponenti più importanti della vita culturale trentina della seconda metà del Novecento. Giornalista di professione, a lungo caporedattore de l’Adige, si è dedicato con risultati straordinari alla stesura di numerose guide del Trentino, opere che sono ancora oggi considerate delle pietre miliari nella produzione letteraria locale. Con un occhio da giornalista ma anche da antropologo e da geografo, ha saputo descrivere con attenzione e precisione la vita, il territorio e il lavoro dell’uomo nelle valli trentine. A vent’anni dalla sua morte, la Società di studi trentini di scienze storiche ha deciso di dedicare a questo personaggio una giornata di studio e di approfondimento, a cui hanno partecipato studiosi di diverse discipline: tra gli altri, il giornalista Alberto Folgheraiter, l’antropologo Annibale Salsa, lo storico dell’arte Ezio Chini e il rappresentante della Soprintendenza per i beni storico-artistici Salvatore Ferrari. Nell’ottica delle Pro Loco, questo incontro ci è sembrato interessante per proporvi una lettura in tema di valorizzazione del territorio in una forma diversa e originale rispetto alla valorizzazione turistica cui siamo soliti riferirci. La valorizzazione del territorio è intesa in questo campo come valorizzazione di un paesaggio che viene definito
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“paesaggio culturale”, che significa considerare il territorio come insieme di elementi naturali e elementi modificati dall’uomo. Nel caso del Trentino, il paesaggio culturale è composto per la maggior parte dalla montagna abitata, cioè quella delle nostre valli. Nel suo testo “Eredi della solitudine” (1973) Gorfer analizza le condizioni di vita nei masi di media ed alta montagna del Sudtirolo. Partendo da questo testo, Annibale Salsa estrapola tre aspetti fondamentali della montagna, utili anche a noi per capire meglio alcuni aspetti del nostro territorio che forse non siamo soliti considerare: il primo è l’ambivalenza, cioè la compresenza di sublime ed orrido, di bellezza e di pericolo, insita nella montagna. Infatti, si dice, la montagna o la si ama o la si odia. Il secondo aspetto è quello dell’esotico, della montagna come “deserto verde” in contrapposizione con la frenesia della città: la montagna, insomma, come fuga dal quotidiano. Il terzo aspetto è quello della resistenza: partendo dal caso estremo dei contadini che vivono nei masi di alta montagna, Gorfer rintraccia questa caratteristica in tutti gli abitanti della montagna, che devono, secondo l’autore, sviluppare una resistenza alle difficoltà climatiche, di collegamenti stradali, all’isolamento di alcuni periodi dell’anno. Anniba-
PH: Flavio Faganello
Valorizzazione dei territori montani: c
le Salsa, con il sguardo da antropologo, afferma che oggi la sfida per chi opera nella valorizzazione dei territori di montagna è trovare la propria strada a metà tra questi tre aspetti: tra l’idealizzazione, lo sfruttamento turistico e la qualità della vita degli abitanti. Secondo Salsa, la politica dello sviluppo delle aree montane deve mettere al primo posto il miglioramento delle condizioni di vita per gli abitanti della montagna: solo in questo modo si può poi ragionare di un suo sviluppo anche turistico.
i: cosa ne pensa l’antropologia la gestione del territorio a chi ne ha la competenza, da questo intervento si può sicuramente trarre un messaggio utile per chi, come noi, opera in modo concreto sul territorio: quello che ci dice l’antropologia è che, per essere davvero utili, le nostre azioni dovrebbero sempre partire da una motivazione che non sia solamente turistica, ma che in primo luogo procuri una ricaduta positiva a chi abita quel territorio. Solo così si riuscirà a mentenere il delicato equilibrio tra l’uso turistico del nostro territorio e la sua preservazione per il futuro.
Opere principali
Gorfer all’opera a Padaro Senza l’elemento del paesaggio culturale, fatto di persone che abitano la montagna, la montagna perde totalmente il suo valore anche a livello turistico. Per miglioramento di condizioni di vita in montagna, Salsa intende un concetto esposto da Gorfer nel testo suddetto, che indicava in particolare una gestione del suolo di tipo comunitario, come accadeva per esempio con le Regole (a Ragoli e Madonna di Campiglio, a Faedo...): le Regole stabilivano un uso comune del territorio dell’alta
montagna che ha permesso la sua preservazione allontanandolo dalla frammentazione che deriva dall’uso privatistico del suolo. Anche se ovviamente non si può oggi tornare ad un modello di pianificazione ormai storicizzato, si può però cercare di mettere in atto delle politiche di salvaguardia degli spazi comuni che argini la spinta verso la privatizzazione della terra (pensiamo ad esempio ai danni causati in molti contesti naturali dagli impianti di risalita). Ma volando più basso, e lasciando
I castelli del Trentino, con introduzione di Antonio Zieger, Trento, Monauni, 1958 Trento città del Concilio: ambiente, storia e arte di Trento e dintorni, Trento, Monauni, 1963 Guida dei castelli del Trentino, Trento, Saturnia, 1965 Solo il vento bussa alla porta, Trento, Saturnia, 1970 Gli eredi della solitudine. Viaggio nei masi di montagna del Tirolo del sud, Calliano, Manfrini, 1972 Le valli del Trentino. 1: Trentino occidentale, Calliano, Manfrini, 1975; 2: Trentino orientale, Calliano, Manfrini, 1977 Emigrazione trentina (con Renzo Gubert e Umberto Beccaluva), Calliano, Manfrini, 1978 Terra mia. Paesaggio sacro, paesaggio contadino, quando la gente si trovava assieme, Trento, Saturnia, 1980 Il pane di Sant’Egidio. Genti e paesaggi dell’Alto Adige, Trento, Saturnia, 1983 I castelli del Trentino. Guida, Trento, Provincia. Servizio beni culturali, 1985-1994.
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Noi facciamo così
Come nasce un mercatino di Natale Oriana Bosco e Antonella Beozzo, Federazione Trentina Pro Loco
Il villaggio del Gigante è il titolo del mercatino di Natale organizzato quest’anno, per la prima volta, a Bezzecca in Valle di Ledro. A cosa si lega questo nome curioso? Chi è questo gigante? E perché si decide di fare un mercatino di Natale, con un’offerta così ampia come quella già presente nella nostra regione?
Intervista a Giada Zambarda, presidente Pro Loco Bezzecca A Bezzecca, in Valle di Ledro, si è svolto per la prima volta un mercatino molto particolare che seguiva le tracce di un uomo gigante, vissuto proprio nella piccola frazione del comune di Ledro. Per scoprire qualcosa in più su questo gigante buono e sull’idea di questo mercatino di Natale, abbiamo fatto una chiacchierata con Giada Zambarda, presidente della Pro Loco locale che ha organizzato l’evento. Da dove è nata l’idea di realizzare questo evento? La Pro Loco ha voluto dare una risposta concreta all’esigenza, particolarmente sentita dal Comune e da tutta la valle, di avere una manifestazione invernale che animasse il paese e richiamasse in zona il pubblico in una stagione in cui solitamente non ci sono proposte. La Pro Loco ha ideato l’evento da zero, ma pensare
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alla realizzazione di un mercatino è stato automatico vista la caratteristica distribuzione delle case che rende il paese raccolto e adatto a ospitare un mercatino diffuso. Avvolti, cantine e cortili del centro storico di Bezzecca si sono animati con i colori, i sapori e i profumi natalizi per creare un’atmosfera raccolta, intima e ricca di gastronomia e prodotti artigianali. Perché avete chiamato il mercatino “Il villaggio di Natale del gigante”? La scelta del nome si lega alla storia del gigante Gilli (vedi box), un personaggio storico legato a Bezzecca e che esula dal famoso Garibaldi, già oggetto di molte manifestazioni e commemorazioni nel nostro paese. Volevamo trovare qualcosa di caratteristico, una cosa che fosse unica di Bezzecca: e una cosa davvero parti-
colare del nostro paese è proprio la storia di un gigante, un paesano vissuto a Bezzecca nel 1700 che era definito un gigante per via della sua altezza: con i suoi oltre 2 metri è stato forse la persona più alta del mondo del suo tempo! Come si è svolta la manifestazione? Il nostro mercatino si è svolto in sette giornate (26-30-31 dicembre e 1-5-6-7 gennaio) e ha coinvolto tutti gli operatori del paese che, con orario esteso, hanno proposto i loro prodotti. Largo spazio è stato dato anche a chi esponeva prodotti tipici locali, soprattutto della Valle di Ledro. Inoltre, ogni ristorante del paese ha proposto piatti diversi e particolari che hanno accontentato i
gusti di tutti. Abbiamo poi scelto di proporre tre serate sullo stile dell’iniziativa per il risparmio energetico “M’illumino di meno”, illuminando il paese soltanto con candele per promuovere un utilizzo consapevole dell’energia. Infine, ampio spazio ha avuto la Casa del Gigante, dove si potevano conoscere la storia e le curiosità del gigante buono di Bezzecca. Non sono mancati laboratori didattici per conoscere da vicino gli animali, degustazioni di prodotti artigianali locali e momenti culturali con la presentazione del libro di Federico Premi e la musica dal vivo. Chi si è occupato dell’organizzazione e come sono state gestite le varie fasi di progettazione? L’evento è stato ideato, progettato e
realizzato in breve tempo, nell’arco di 2-3 mesi, da un gruppo di lavoro composto da una decina di volontari della Pro Loco, principalmente giovani dai 24 ai 30 anni. Importante è stata la collaborazione con il Comune, che ha fornito le risorse necessarie, e del Consorzio delle Pro Loco della Valle di Ledro, che si è occupato principalmente della promozione dell’evento. Per quanto riguarda la parte operativa, fondamentale è stato il contributo delle associazioni locali e del gruppo alpini di Bezzecca: il Gruppo di Bezzecca, in particolare, ha curato l’arredo urbano, che ha contribuito a creare un’atmosfera magica. Di cosa si è dovuta occupare la Pro Loco per realizzare al meglio la manifestazione? Come Pro Loco ci siamo occupati, oltre che della parte creativa, di tutta la parte logistica legata all’evento: abbiamo cercato di distribuire al meglio gli spazi espositivi e curato l’intrattenimento di tutte le giornate di mercatino. Anche a comunicazione e la promozione dell’evento sono state gestite direttamente da noi, principalmente utilizzando Facebook. Qual è stata la risposta del pubblico? All’inaugurazione della Casa del Gigante, presso la sede del Comune, erano presenti circa 1000 persone, moltissime della valle, ma anche qualcuno da fuori. Per noi, davvero un’ottimo risultato! I turisti sono stati in generale pochi perché in inverno la nostra zona è frequentata più dai residenti o da escursionisti. Il flusso di visitatori è stato massiccio, soprattutto nei primi giorni, siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’affluenza e gli stessi operatori sono stati molto soddisfatti. Le famiglie sono state il nostro target di riferimento, vista anche l’animazione per bambini offerta nelle varie giornate, e lo saranno anche nei prossimi anni, dato che la Pro Loco ha intenzione di riproporre questa manifestazione!
Il Gigante di Bezzecca Bernardo Gilli, detto “el Popo”, nacque a Bezzecca nel 1726. All’età di vent’anni possedeva già una forza incredibile ed era alto 2,60 m e, probabilmente, era l’uomo più alto del mondo di quell’epoca. Nel 1745 Bernardo lasciò la casa natale per seguire Giambattista Perghem (Carattà), equilibrista di Nomi, per esibirsi, vestito da turco, in tutta Europa e alle corti di Francia e Russia. Tornato a Bezzecca, si costruì una dimora dove ora sorge il municipio e lì visse fino alla sua morte nel 1791. Presso il Museo Civico di Rovereto nel 1872 fu allestita una vetrina con i suoi documenti e i passaporti, ma tutto andò perduto nel corso di un bombardamento aereo durante la Prima Guerra Mondiale. Ad oggi rimane il ricordo di questo uomo straordinario, ricordato da molti come “il gigante buono di Bezzecca”.
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Valle dell’Adige
Volontari e animatori della serata
A Cimone vanno in scena le serate a tema Antonella Beozzo, servizio civile presso la Federazione
La loro storia raccontata dallo chef Da alcuni anni, a partire da novembre fino a primavera, a Cimone va in scena una rassegna gastronomica molto particolare: un ciclo di serate intitolato “Serate culinarie a tema”. Per scoprire qualcosa di più in merito a questa iniziativa, ho deciso di fare quattro chiacchiere con Mauro, cuoco della Pro Loco di Cimone, così da ricostruire il puzzle che ha portato alla realizzazione di questi appuntamenti che, ogni volta, riscuotono gran successo e danno giusto risalto alla Pro Loco e ai suoi volontari. Come è nata l’idea delle serate a tema? L’idea è nata in seno alla direzione per due motivi principali: primo, il direttivo voleva far conoscere all’esterno la cucina zimónera, riproponendo i piatti della tradizione rigorosamente preparati seguendo le ricette tramandate di madre in figlia ab immemorabili; secondo, stava
cercando un modo per utilizzare ancor di più la sede, anche come forma di ringraziamento verso chi negli anni ha scelto di investire contributi e forze dei volontari per renderla funzionale e sicura. Quando mi sono state proposte queste serate a tema dalla direzione, della quale non faccio parte, ho subito accettato la sfida perché sono un buon modo di valorizzare e far conoscere la cucina tipica del territorio. A quando risale la prima serata a tema e qual è stata la risposta degli ospiti? Tre anni fa, o forse quattro, la prima serata culinaria a tema proposta fu quella a tema bollito misto e riscosse un notevole successo sia dal punto di vista della partecipazione che dal punto di vista dell’apprezzamento. Il buon risultato ottenuto in quella prima serata ci diede energia e motivazione per proseguire la rassegna negli anni, con sempre maggior risposta da parte degli ospiti. Quali sono i punti di forza di una rassegna come questa? Innanzitutto il principale punto di
forza è il buon riscontro che abbiamo sempre avuto dagli ospiti. Riuscire ad incontrare le loro aspettative sul cibo, oltre a renderci orgogliosi, fa sì che ne parlino e che, grazie al passaparola, le nostre serate attirino sempre più persone da fuori Cimone. Un’altra grande garanzia sono i prodotti usati, tutti di prima qualità e certificati (carne, salumi, formaggi,…). Per quanto mi riguarda, mi prodigo sempre affinché vengano garantiti determinati standard nella fornitura delle materie prime e che la cucina sia opportunamente attrezzata e messa in sicurezza per i volontari che vi operano. Se mettiamo insieme tutti questi elementi, il quadro che otteniamo è sicuramente positivo e di qualità. Vorresti aggiungere qualcos’altro? A completamento di queste serate, la Pro Loco dedica alla comunità di Cimone e agli ospiti altre tre manifestazioni sempre all’insegna dell’enogastronomia e dei prodotti del territorio. La Pro Loco organizza infatti la Festa di Primavera, la Sagra della Madonna (seconda domenica di settembre) e la rassegna Profumi e Sapori d’autunno (metà ottobre) durante la quale i produttori e le aziende locali hanno la possibilità di allestire un proprio stand per presentare i propri prodotti. In questo senso, ci terrei a specificare che sul territorio comunale di Cimone ci sono molte aziende che producono ottimi prodotti e che due di queste sono a regime biologico. Vorrei inoltre sottolineare che la rassegna “Serate culinarie a tema” è sostenuta dall’Apt Trento, Monte Bondone, Valle Laghi e dal Consorzio delle Pro Loco della Valle dei Laghi. Ovviamente poi, nessuna serata a tema sarebbe stata possibile senza la presenza di numerosi e bravissimi volontari che con grande spirito di partecipazione permettono che ogni evento si svolga con successo. Ringraziando Mauro, non mi resta che invitarvi alle prossime serate a tema. Info: prolococimone@gmail.com
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Monte Bondone
Karneval am Bondberg
La Monkey Animation
Antonella Beozzo, servizio civile presso la Federazione
Il Monte Bondone in festa per il Carnevale Il 24, 25, 27 e 28 febbraio è andato in scena sul Monte Bondone il Carnevale. Una quattro giorni all’insegna del divertimento per tutta la famiglia, che ha intervallato le sfilate in maschera allo sci e l’enogastronomia alla cultura. La manifestazione è stata realizzata dalla Pro Loco Monte Bondone in sinergia con le altre realtà che sul territorio si adoperano quotidianamente per promuovere la montagna ovvero l’Apt di Trento, l’Associazione Operatori Monte Bondone, la Trento Funivie, lo Sci Club Monte Bondone, la Monkey Animation e Monte Bondone #Live. I festeggiamenti si sono aperti con la storica mascherata enogastronomica di venerdì 24 febbraio, una rievocazione degli anni Settanta che ha premiato le sei coppie con i costumi più originali. Durante l’itinerario i partecipanti hanno potuto degustare le prelibatezze locali offerte nei vari
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punti ristoro, dando un voto al cibo degustato. Sabato 25 febbraio il protagonista indiscusso della giornata è stato invece Capitan Ventosa, alias Fabrizio Fontana, che si è fermato tutto il giorno sull’Alpe di Trento, dividendosi tra sciate, incontri con i fan e spettacoli. Dopo l’emozionante discesa dei maestri di sci dalla cima del Palòn con le fiaccole, è stato distribuito a tutti un buon bicchiere di vin brulé. In serata è stato lasciato spazio alla cultura con la presentazione del libro “I racconti del Monte Bondone” di Renzo Francescotti (ed. Curcu & Genovese), noto scrittore e storico trentino, autore di molti libri e ben conosciuto dal pubblico non solo locale. Il lunedì i bambini hanno potuto godere di un momento magico dedicato completamente a loro: il laboratorio creativo coordinato da Giorgia Todesca, interamente pensato per preparare
tutto l’occorrente per il gran finale del carnevale che, nonostante il maltempo che ha costretto al rinvio di 24 ore, è andato in scena mercoledì 1 marzo. L’ultimo giorno sono stati proposti truccabimbi, sfilata in maschera e, infine, dolci e bevande per tutti con la premiazione delle maschere e dei gruppi. Alla giornata conclusiva hanno preso parte, oltre a Sergio Costa, presidente della Pro Loco, anche Elda Verones, direttrice dell’Apt, il vice presidente Alberto Dallapellegrina e Dario Maestranzi, consigliere comunale delegato per il Monte Bondone. Per i festeggiamenti finali è arrivato sull’Alpe il pubblico delle grandi occasioni, complici il bel tempo e la neve caduta il giorno prima, e si è così concluso un evento che ha riscosso molto successo ed entusiasmo. Questo a dimostrazione che creare sinergie e promuovere la montagna non è un’utopia, ma una realtà che sa rendere unici momenti della vita quotidiana quali i festeggiamenti per il carnevale!
Valle di Ledro
Gran divertimento al carnevale Tiarnese! Ilaria e Michela Tiboni, Pro Loco Tiarno di Sopra
PH: Denora Angelo
I giovani della Valle di Ledro continuano a tenere viva una tradizione lunga 45 anni!
Anche quest’anno la Pro Loco di Tiarno di Sopra ha organizzato il Gran Carnevale Tiarnese assieme al Comitato Carnevale. Sabato 25 febbraio i festeggiamenti sono iniziati alla grande con il Torneo di calcio Balilla, che ogni anno richiama tanti appassionati: basti pensare che ci sono iscritte più di 32 coppie e il “tutti contro tutti” per dichiarare il vincitore è uscito solo dopo 6 ore di gioco sui 4 “campi” presso il
tendone della Pro Loco! La serata è continuata con l’aperitivo e la cena, ed è proseguita con la lunga notte in maschera Disco Live. Ogni anno molti partecipanti mettono sempre più impegno e inventiva nel cercare di realizzare il vestito migliore votato da una giuria formata dai membri della Pro Loco, che durante la serata hanno premiato simbolicamente il travestimento più originale e accattivante fra tutti i partecipanti al ballo.
Ma il clou della festa è avuto la domenica, che è la giornata più impegnativa ma anche il momento in cui il direttivo della Pro Loco raccoglie le maggiori soddisfazioni. La giornata è cominciata con la distribuzione gratuita di maccheroni al ragù, mentre nel pomeriggio il pubblico ha potuto assistere alla sfilata dei quattro carri: Asterix & Obelix, Gli Indioti, Bici Grill e Prot Corn; dei vari gruppi mascherati e della banda dei “Knodel Musikanten”. Vedere il paese è la piazza pieni di gente sia del loco che non, giunta per passare una giornata diversa dal solito ci fa capire quale sia il fine è l’obbiettivo della nostra associazione! Soprattutto in questi ultimi anni di continui inasprimenti delle burocrazie per la realizzazione di carri allegorici vedere tanti bambini e ragazzi vestiti in maschera mettere del loro per la miglior riuscita della manifestazione ci sprona a continuare,nonostante tutto, nella realizzazione del carnevale giunto alla 45 edizione. Come usanza, al termine della sfilata, la Pro Loco di Tiarno ha offerto Grostoi e Vim Brulè a tutto il pubblico. Nel tardo pomeriggio si è svolto “torneo di Trisac Città di Tiarno”, giunto ormai alla terza edizione, che vede sfidarsi 36 concorrenti nel gioco di carte storico da sempre giocato in Trentino. In seguito, per concludere in bellezza, tutti si sono riuniti in ballo nella grande serata danzante in cui sono stati sorteggiati i premi della lotteria e sono state fatte le premiazioni della sfilata. Per il popolo ledrense e tutti colori che hanno partecipato alla manifestazione sono stati due giorni di gran festa, contrassegnati dal divertimento e dalla spensieratezza. Al termine della manifestazione, il presidente della Pro Loco, Francesco Cellana, ha voluto ringraziare in maniera particolare il Comitato Carnevale di Tiarno, i pompieri e tutti i volontari che ogni anno aiutano la Pro Loco nell’organizzazione di questo evento così importante per tutta la comunità ledrense!
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Val di Cembra
Carnevale a Grauno Federico Pedot, Pro Loco Grauno
A Grauno è andata nuovamente in scena l’antica tradizione del rogo del pino in occasione del martedì grasso E’ ormai assodato che Grauno fa rima con Carnevale! Da tempo ormai la Pro Loco di Grauno cerca una sintesi fra antico e futuro, promuovendo l’allestimento del tradizionale “rogo del Pino” accompagnato da altri momenti di festa, che creano ulteriori opportunità di unione e convivialità per la comunità locale. Quest’anno, nell’ampia nuova struttura sociale de le Poze, la festa è iniziata venerdì 24 febbraio con la “cena del pesce”, diventata ormai una partecipata usanza. Il sabato è stato dedicato ai giovani, mentre la domenica è trascorsa tra musica tradizionale e buona cucina. Ma cosa succede a Grauno il Martedì grasso? A Grauno il Carnevale è usanza secolare e lo dimostra il folto pubblico che ogni anno raggiunge il paese per il Martedì grasso: sembra ricomporsi l’antica comunità, con molti gràuneri che, trasferitisi altrove, non vogliono rinunciare a goder-
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si la festa, e colgono l’occasione per un breve rientro. Anche martedì 28 febbraio si è ripresentato, secondo le consuete forme e nonostante un meteo piuttosto inclemente, l’antico rito gràunero. Da prima del levar del sole tutti erano in fermento, mentre si preparavano soghe, catene, rampìni ed altro per il trascinamento del pino. A metà mattina il pino rituale, “parcheggiato” in prossimità del paese, è stato trascinato fin sulla piàza de ‘l bociàt dove ad attenderlo vi erano tutti i gràuneri, e decine di altri ospiti e amici, che, un tempo, erano obbligati a pagare una sorta di gabella per assistere a questa usanza, e a tal scopo arrivavano in paese già muniti di una damigiana di vino. Nella piazza l’attesa era sia per l’albero di Carnevale ma soprattutto per la comèdia, preparata in gran segretezza nei giorni precedenti. Il palcoscenico come sempre era costituito
dalla parete esterna di una casa, luogo ideale per appoggiare le assi del taolon, sede del tribunale che deve giudicare lo sposo novello “colpevole”, e quindi costretto al “battesimo” del pino. La recita degli improvvisati attori si è conclusa, anche nel 2017, con l’ultimo sposato di Grauno che, con un pezzo di dàŝa immerso nel vin cotto, ha battezzato il Pin, e un lungo corteo che si è snodato per il paese per raggiungere la Buŝa da ‘l Carnevàl dove il pino è stato innalzato e addobbato a dovere per tutto il pomeriggio. L’operazione non è stata facile: è necessario passare di ramo in ramo, salire fino alla cima, assicurare tutto nel miglior modo, così che lo spettacolo della sera riesca alla perfezione. E al giungere della sera ecco l’Ave Maria, il corteo, i canti, i coscritti e gli sposi, ed infine il grande falò. Nell’allegro rumore delle bolìfe, che sfidavano le gocce di pioggia cadente nell’ultima sera carnevalesca, mentre i presenti leggevano segni di profezia per l’anno che verrà, ancora una volta si è compiuto il ciclo immutato del Carnevàl de Graun.
La Pro Loco di Darzo si rinnova Gianmarco Donati, Pro Loco Darzo
Un direttivo decisamente rinnovato e un nuovo presidente: la Pro Loco di Darzo mette in campo una nuova squadra per il prossimo triennio Si è svolta venerdì 10 marzo alle ore 20.30 la consueta assemblea annuale dei soci della Pro Loco di Darzo. La partecipazione della popolazione è stata numerosa e la serata ha visto la presenza delle autorità comunali e dei rappresentanti delle principiali associazioni del paese e della zona. La serata è cominciata con la relazione del presidente uscente Dennis Foglio, che ha rendicontato le attività ordinarie e straordinarie svolte nell’anno 2016 e ha prospettato i principali eventi in programma per il 2017. Si è passati quindi all’approvazione del bilancio consuntivo per l’anno appena concluso (in cui l’associazione ha riportato un utile di più di 13.000 euro) e del bilancio preventivo per l’anno corrente, entrambi approvati all’unanimità. Sono poi intervenuti l’assessore al volontariato del Comune di Storo Stefania Giacometti, che ha ringraziato la Pro Loco e il direttivo uscente per le attività svolte in questi anni, complimentandosi in particolar modo per la “formula vincente” individuata per la sagra paesana, e alcuni portavoce degli enti e delle associazioni della comunità (Gruppo Alpini, ASUC, Comitato di gestione del Centro Polivalente), che hanno invitato il gruppo di volontari dell’associazione ad essere
sempre coeso, sincero e unito al proprio interno, per poter essere sempre un prezioso punto di riferimento per la popolazione. A conclusione dell’assemblea si è svolta l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo composto da 10 membri per il triennio 2017-2019. Sono stati riconfermati cinque consiglieri uscenti ( Jessica Beltrami, Manuela Beltrami, Martina Beltrami, Tommaso Beltrami e Matteo Briani), mentre cinque giovani diciottenni hanno fatto il loro primo ingresso nel Direttivo: Giulia Brugnoni, Alessia Donati, Gianmarco Donati, Valentina Giacometti e Filippo Zanetti. I nuovi membri hanno ricevuto le congratulazioni dei presenti e gli auguri di poter operare al meglio nei prossimi tre anni a servizio del paese. L’assemblea sociale si è poi conclusa con un rinfresco offerto ai presenti, al termine del quale i consiglieri si sono riuniti per scegliere il nuovo presidente. Dopo un giro di opinioni generali e aspettative delle “new entry” e dei consiglieri più esperti per il prossimo triennio, il Direttivo ha eletto all’unanimità come nuovo presidente Matteo Briani. Classe 1988, è molto attivo e impegnato per la sua comunità su vari fronti: dal coro giovanile della parrocchia al gruppo
giovani; dalla Consulta giovanile alla Pro Loco. Il nuovo presidente ha scelto, d’accordo con il Consiglio, il proprio vice, Tommaso Beltrami, 23 anni, neolaureato in Economia e volontario dei Vigili del Fuoco e dell’Associazione La Miniera (che si occupa della tutela del ricchissimo patrimonio minerario di Darzo), nonché revisore dei conti della Federazione Trentina delle Pro Loco. Nel clima di grande entusiasmo che caratterizza l’insediamento di un nuovo direttivo, è avvenuto il passaggio delle consegne tra il presidente uscente e il nuovo eletto e la serata si è conclusa con un momento conviviale tra i volontari dell’associazione. Il giorno successivo il nuovo Direttivo si è nuovamente riunito per stabilire le date e iniziare a programmare le principali attività per il prossimo semestre. La festa del patrono San Giovanni Nepomuceno è in programma per martedì 16 maggio, mentre la tradizionale Festa in Montagna si svolgerà domenica 23 luglio; l’evento più atteso, la Sagra della Madonna Addolorata, si svolgerà anche quest’anno in tre giorni, dal 15 al 17 settembre. Ancora da definire le date della Festa degli Anziani (in primavera) e del torneo di Beach Volley (in estate) che il nuovo direttivo si impegnerà a organizzare anche quest’anno. Non resta che fare un grande “in bocca al lupo!” alla Pro Loco rinnovata perché questo triennio sia ricco di soddisfazioni per i volontari e soprattutto per gli abitanti della stupenda comunità di Darzo! Auguri!
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Piana Rotaliana Koenigsberg
Pro Loco Zambana: non so Monica Viola, presidente Pro Loco Zambana
Un ricco calendario di appuntamenti per promuovere un territorio attraverso il suo prodotto di punta
Le manifestazioni che le Pro Loco organizzano sono momenti di festa, appuntamenti gioiosi, ma rappresentano anche parte integrante della vita sociale delle nostre comunità e riassumono gli elementi essenziali di un paese: lavoro, produttività, sviluppo, valorizzazione, promozione del territorio, cultura e tessuto sociale. La Pro Loco di Zambana ha scelto ormai da molti anni di perseguire questi principi cercando di valorizzare al meglio le risorse che il territorio offre, cercando di proporre attrattive che risultino di interesse anche per chi da fuori regione transita o decide di venire nella nostra zona. Il periodo che va dall’8 aprile al 21 maggio vedrà la Pro Loco di Zambana impegnata in varie proposte atte a valorizzare il territorio e il nostro principale prodotto: l’asparago bianco. Insieme al Consorzio Turistico Piana Rotaliana Könisberg abbiamo studiato due pacchetti di esperienze: il primo prevede visite guidate ai campi di coltura dell’asparago Bianco, in compagnia di un esperto coltivatore che, oltre a far provare ai partecipanti la particolare modalità di raccolta dell’asparago, illustrerà come cucinarlo e accompagnerà gli ospiti direttamente nella cucina di Daniele (Ristorante “La Vecchia Zambana”), dove potranno cucinare e degustare il raccolto. Altra esperienza che proponiamo sono le visite guidate
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all’antica Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Zambana Vecchia, superstite della frana del 1956, dove la passione di chi vive sul territorio viene raccontata con la preparazione ricevuta da studio e vecchi documenti. La punta di diamante delle nostre manifestazioni, però, è rappresentato dalla Festa Patronale e dell’Asparago Bianco di Zambana, quest’anno dal 27 aprile al 1° maggio. Durante questa festa la comunità valorizza le sue tradizioni ed esprime la sua identità. Si tratta di un’occasione unica anche per i turisti che vogliono scoprire manifestazioni paesane e desiderano rivivere la gioia dello stare insieme, il piacere dello spirito della festa, condividendo una cultura partecipata. Il cuore pulsante della manifestazione è senza dubbio il volontariato con la sua forza aggregativa: uno spirito che anima tutta la manifestazione, un’immensa passione che riesce a coinvolgere tutto il paese e rappresenta il vero patrimonio umano da conservare e coltivare. E’ un rapporto profondo quello che lega i zambanotti a questa festa: una tradizione consolidata che ogni anno si rinnova per sollecitare sempre più nuovi interessi. A cavallo del 1° maggio in molti accorrono a Zambana in occasione della Festa Patronale e dell’Asparago Bianco di Zambana, perché sanno che possono trovare quell’accoglien-
za, quell’ospitalità e quella qualità culinaria che meritano di essere provate. La principale ragione del successo della manifestazione sta nella partecipazione dei vari collaboratori che riescono ad esprimere in questi giorni il meglio delle loro tradizioni, trasferendo nello stand gastronomico l’accuratezza, la sapienza del gusto e la varietà dei sapori tutti trentini. Credendo nel nostro territorio e nella nostra storia, apriremo i giorni della manifestazione con una cena (su prenotazione) dedicata all’asparago Bianco di Zambana, molto ap-
n solo asparago bianco…
prezzata lo scorso anno. Buon cibo, buona musica e molti appuntamenti di contorno sono solo alcuni degli ingredienti che rendono il calendario della festa ricco di interesse, con l’aggiunta di qualche novità ogni anno. Senza dubbio il lavoro della Pro Loco e delle tante associazioni locali è stato fondamentale in questi anni per contribuire al successo di questa iniziativa, ma credo che vi siano anche altre motivazioni più profonde appartenenti alla nostra comunità. La Festa Patronale e dell’Asparago Bianco è la festa dei zambanotti per-
ché è organizzata e gestita da centinaia di volontari, che amano ogni aspetto: dal montaggio degli stand, alla scelta degli spettacoli, al mettersi a disposizione dei numerosi ospiti che durante i giorni della manifestazione visitano il nostro Paese. E’ la nostra festa perché in essa trovano spazio attività e iniziative promosse dalle associazioni di volontariato. Ci auguriamo che vi siano sempre persone che si dedicano con un senso di generosità e di gratuità, che si impegnano a tener vive tradizioni come questa. È vero che viviamo nell’era di internet e della globalizzazione, è vero che tutte le manifestazioni di questo genere si assomigliano, ma c’è anche lo sforzo di rimanere legati ad un territorio e ad una storia, sempre più consapevoli che questo radicamento ci permette di vivere relazioni più belle e più profonde. Se perdiamo la memoria e il legame con il nostro territorio, rischiamo di perdere la nostra identità. Ecco allora che anche le occasioni come la Festa Patronale e dell’Asparago Bianco di Zambana, se vissute con uno sguardo non superficiale, possono aiutarci ad approfondire e rafforzare questi legami. Noi della Pro Loco di Zambana cominceremo a dimostrare il legame con il nostro territorio venendo a Trento l’8 aprile in via Oss Mazzurana, angolo via Oriola, con il “Festival dell’Asparago”, per la prima promozione delle nostre manifestazioni, per poi continuare durante il mese di aprile a richiamare l’attenzione su quello che la nostra zona può offrire. Vi invitiamo fin da ora a venirci a trovare durante le nostre manifestazioni e le nostre proposte. Noi vi promettiamo di accogliervi al meglio, mettendo tutto l’entusiasmo, l’impegno e la passione che ci contraddistinguono.
Full immersion nel mondo dell’Asparago Bianco di Zambana: visita ai campi, raccolta, degustazione ed eventi. Dal 22 aprile al 20 maggio 2017 il Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg offre un pacchetto per vivere da vicino il momento della raccolta degli asparagi. L’Asparago Bianco di Zambana, Presidio SlowFood e certificato dal marchio De.Co (denominazione di origine comunale), verrà non solo raccolto, ma anche cucinato e degustato dai partecipanti, che potranno anche portare a casa come ricordo di questa giornata, un mazzetto di asparagi da loro raccolti. La quota di partecipazione sarà di 15,00 euro, gratis per i ragazzi sotto i 14 anni. Per prenotare la vostra esperienza basterà contattare il Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg allo 0461 1752525, con un preavviso di 48 ore. L’attività è disponibile tutti i giorni, dal lunedì al venerdì con un minimo di 10 partecipanti; nel weekend senza vincolo numerico. Tutte le info a questo link: http://www.pianarotaliana. it/Scopri-ed-Esplora/Proposte-vacanza-in-Piana-Rotaliana/fuori-gli-ASPARAGI
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Eventi futuri
Tutti ad adesenfestasanmichel 2 | 3 | 4 giugno 2017 | San Michele all’Adige
Un weekend di cultura, enogastronomia e divertimento in Piana Rotaliana Adesenfestasanmichel ha raggiunto la sua 7° edizione! Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal 2 al 4 giugno e il centro storico di San Michele all’Adige sarà animato da stand ed eventi culturali. L’idea di questa festa dal nome così bizzarro è nata nel 2011 per raccontare l’anima di San Michele e Grumo, a partire dalla loro storia e dallo speciale rapporto con il fiume Adige. La Pro Loco, assieme all’Amministrazione Comunale, per quest’edizione ha preparato un programma ricco e ambizioso, che potrà contare sulla collaborazione di quasi tutte le associazioni operanti nel comune, che collaboreranno alla realizzazione di eventi culturali e stand gastronomici. Le proposte enogastronomiche saranno davvero invitanti: dai cibi
più tipici trentini a piatti dai gusti più ricercati come l’asado argentino, dolci artigianali, gelati e frutta. I borghi di Grumo e San Michele sorgono nel bel mezzo della Piana Rotaliana, dove gli appezzamenti di vigne ricoprono l’intero territorio, e quindi non potranno mancare i vini pregiati! Le 6 atmosfere, associazione nata dall’incontro di sei produttori di Trentodoc (Cantina Istituto Agrario, Bellaveder, Endrizzi, San Michael, Zeni Giorgio e Zeni Roberto), si occuperà di proporre e valorizzare i vini della zona e presenterà presso l’antica Locanda alla Rosa gli spumanti Trentodoc con altri prodotti tipici, rigorosamente trentini. A rendere speciale ed estremamente particolare la festa ci saranno poi spettacoli, giochi di squadra, visite
guidate, spazi interamente dedicati alla musica, passeggiate sulle rive del fiume e moltissime altre attività! Nella giornata di domenica sarà la corte del Museo degli Usi e Costumi della gente trentina (con sede nell’antico monastero agostiniano adiacente alla chiesa) a dar spazio ad AgriFamily con laboratori, dimostrazioni e proposte creative per i più piccoli. L’arrivo delle zattere storiche sulla riva destra del fiume sarà sicuramente uno dei momenti più suggestivi assieme al gran finale della domenica sera quando centinaia di lanterne luminose verranno liberate sulle rive del fiume, costellando così di luce il cielo e il fiume. Per tutti questi motivi vi aspettiamo numerosissimi come sempre, anche quest’anno, all’Adesenfestasanmichel dove le vie racchiuse tra le sponde del fiume e l’antico Monastero Agostiniano vi incanteranno con un’atmosfera mozzafiato!
Info: www.pianarotaliana.it | www.comune.sanmichelealladige.tn.it | facebook.com/adesenfesta 26 | Centopaesi - primavera 2017
Eventi primaverili Altopiano della Vigolana
Vigolana Camina e Magna domenica 7 maggio 2017 | Vigolo Vattaro, Bosentino, Vattaro Domenica 7 maggio la camminata gastronomica a tappe sull’ Altopiano della Vigolana che si snoda lungo una serie di strade sterrate e asfaltate toccando i paesi di Vigolo Vattaro, Bosentino e Vattaro. Circa 15 km immersi nella natura, passeggiando tra antichi borghi, boschi e prati, con ben 13 tappe per rifocillarsi con piatti e prodotti tipici. Info: www.vigolana.com/evento/vigolana-camina-e-magna-2017
Vigolana in Movimento domenica 28 maggio 2017 | Bosentino Associazioni, gruppi sportivi, istruttori si mettono a disposizione di grandi e piccoli per fare provare nuovi sport, giochi e discipline ma soprattutto per divertirsi tutti assieme, in una cornice ideale, tra parchi verdi, campi e attrezzature sportive. Da non perdere Vigolana No Limits, legata al mondo della disabilità in un’ottica di abbattimento dei limiti; Vigolana Baby Bike, gara in mountain bike per ragazzi (e non solo) su percorso ad ostacoli e #minitrailvigolana, per coinvolgere anche i più giovani a godere di sport e natura correndo sui nostri sentieri. Info: www.vigolana.com/evento/vigolana-in-movimento-2017
Campionati Italiani di Orienteering sabato 10 e domenica 11 giugno 2017 | Vigolo Vattaro L’orienteering è uno sport che coinvolge sempre più appassionati. L’Altopiano della Vigolana ospiterà i campionati italiani di orienteering WRE nell’area dell’abitato di Vigolo Vattaro il sabato, mentre la domenica, in mattinata, nella zona Sabbionara-Monte di Bosentino. L’evento è organizzato in collaborazione con FISO e IOF, e soprattutto ASD Orienteering Pergine. Info: www.vigolana.com/evento/campionato-italiano-orienteering-2017
Vigolana Trail | Memorial Raffaella Bailoni
Memorial
Raffaella Bailoni
sabato 17 giugno 2017 | Vigolo Vattaro La manifestazione si apre a tutti, con l’aggiunta di un percorso più semplice e corribile: quindi in aggiunta al percorso lungo di 65 km e a quello di 35 km ci sarà il Vigolana Easy Trail con i suoi 15 km. Il Comitato Trail dell’associazione Senza Freni e del GS Valsugana Trentino organizza la quarta Edizione del Vigolana Trail con un percorso lungo i sentieri e le forestali che salgono e scendono dai massicci della Vigolana e della Marzola: scoprite le nostre montagne passando dal fondovalle ai boschi fitti attraverso verdeggianti prati, fino ad arrivare ad assaporare la nuda roccia. Info: www.vigolana.com/evento/vigolana-trail-festival-2017
Consorzio Turistico Vigolana | tel. 0461.848350 | www.vigolana.com Centopaesi - primavera 2017 | 27
Eventi futuri
Tour de Riva
1°mangio
la magnalonga della Valle dei Laghi
dal 23 al 25 giugno 2017
1 maggio 2017
Riva del Garda
Castel Madruzzo
Nel 1988 la città di Riva del Garda e la cittadina tedesca di Bensheim hanno dato vita a un gemellaggio che ha favorito interessanti scambi interculturali, che hanno interessato negli anni generazioni di studenti e cittadini. Proprio grazie a questo consolidato sodalizio, Riva del Garda ospiterà l’arrivo del “Tour de Riva”: evento benefico a favore di un’associazione che si occupa di bambini malati di tumore, organizzato da Team Bensheim, che prevede dal 17 al 24 giugno 2017 un tour in bicicletta con partenza da Bensheim ed arrivo appunto a Riva del Garda. Si terranno eventi collaterali ed enogastronomici per tutto il weekend, fino al gran finale in programma sabato sera nel centro storico: un concerto della “Big Band der Bundeswehr”, banda musicale delle forze armate molto popolare in Germania.
Sette tappe con sette specialità della cucina trentina in dieci chilometri: la 1 mangio è una camminata che attraversa la Valle dei Laghi da nord a sud, portandoci a scoprire paesaggi inaspettati mentre si gustano i sapori della cucina genuina locale. Piatto forte la polenta e luganega, ma non mancano gli gnocchi verdi, i salumi e le fortaie, il tutto annaffiato dagli ottimi vini della valle, dalla Nosiola al Moscato. La partenza è dalle 10.30 alle 12 da Castel Madruzzo; il percorso tocca poi i paesi di Cavedine, Stravino e Lasino, dove si conclude intorno alle 18. Biglietti: adulti € 20, ragazzi fino a 18 anni € 15 euro, promozione per le famiglie. Info: Consorzio turistico Valle dei Laghi 0461 864400 www.unplitrentino.it
Una giornata a Drena 20 maggio | 11 giugno 2017 La Pro Loco Drena e il Comitato Turistico Drena, in collaborazione con Garda Trentino, propone due giornate per scoprire Drena fra ambiente, natura, paesaggio e prodotti tipici. Il 20 maggio ci troveremo alle ore 9 ai piedi del castello di Drena per visitare poi l’azienda La Quadra e percorrere il Cammino dei ricci. Seguiranno il pranzo presso il ristorante La Casina e la visita al castello. L’11 giugno ci troveremo alle ore 9 ai piedi del castello di Drena per una splendida passeggiata panoramica attraverso il sentiero della salute, passando per la Grotta della Madonna di Fatima e per il “Narveol”, con arrivo a Maso Salim. Seguiranno il pranzo presso il Parco Feste del Comitato turistico Drena e la visita del castello di Drena. Il costo è di 15 € comprensivo di guida, colazione, aperitivo/degustazioni, pranzo e entrata al castello. Info: Pro Loco Drena info@prolocodrena.it 340/8361829 | Gabriella
28 | Centopaesi - primavera 2017
Info: Facebook | Pro Loco Riva del Garda | 0461 755639
Festa della mamma a Ravina 12 maggio 2017 | Ravina Nella frenesia di tutti i giorni è giusto fermarsi e dare importanza ai piccoli gesti quotidiani e alle persone che vivono attorno a noi. Tra queste la mamma occupa buona parte del nostro cuore perché ci aiuta, ci sorregge, ci accompagna e ci lascia spiccare il volo, restando un punto fermo nella nostra vita anche quando siamo adulti e autonomi. L’amore di una mamma è per sempre e per questo motivo dedicheremo a tutte le mamme lo spettacolo di venerdì 12 maggio. Sarà una bella serata, allietata dall’Associazione Diapason, che proporrà il concerto per Coro ed Ensemble di fisarmoniche e chitarre, eseguito da un gruppo strumentale coordinato dai prof. Caberlotto, Dalpiaz e Nicolini. Nel corso della serata ci sarà anche spazio per le letture della poetessa Lilia Slomp. La serata ci permetterà di ricordare anche la nostra amata Kasia, che ci ha lasciati troppo presto, ma che ha saputo trasmettere ai suoi figli l’amore, il senso di responsabilità e i valori famigliari. Info: Facebook | Pro Loco Ravina
Primavera al Castello dal 19 al 21 maggio 2017 Castel Belasi | Lover di Campodenno
La Pro Loco Castel Belasi propone una tre giorni di manifestazioni intitolata “Primavera al Castello”. La kermesse prenderà il via venerdì 19 maggio alle ore 18:00 con la commedia “ Tutti al cento benessere”, a cura della filodrammatica S.Gottardo. Sabato 20 maggio saranno proposte varie attività per tutta la giornata e la sera sarà possibile ascoltare gli Avanti e’ndre in concerto. Domenica 21 maggio, dopo la Santa Messa presso la chiesetta di Segonzone, si potrà prendere parte al pranzo tipico e la sera ascoltare il concerto di Milo Brugnara. Per tutta la durata della manifestazione sarà aperto un punto ristoro con panini e bibite. Tra i vari stand della fiera di sabato e domenica ci sarà spazio anche per gli amici Marchigiani colpiti dal sisma e per le associazioni Amici del Madagascar e Aca de Vita, che promuoveranno il loro progetto “Azienda Agricola Tanteraka Nofy”. Info: nadiabertagnoli@hotmail.it | 349 714 0290
Centopaesi - primavera 2017 | 29
Eventi futuri
Alessandro Molinari Pradelli gastronomo e scrittore “La cucina regionale italiana in oltre 500 ricette” sabato 22 aprile 2017 ore 19.00 | Pizzeria alla Piazza
Tito De Luca avventuriero e scrittore “Tevah, il mistero delle due arche” sabato 27 maggio 2017 ore 19.00 | Albergo Serenella
Andrea Nicolussi Golo scrittore “Di roccia di neve di piombo” sabato 24 giugno 2017 ore 19.00 | Agritur Malga Lozen
Italo Filippin scrittore “La Via Crucis di Erto. I Cagnudei.” sabato 15 luglio 2017 ore 19.00 | Rifugio Lozen
Antonella Fornari alpinista e scrittrice “Nell’anima un addio. Dolomiti: scrittori e artisti fra Ottocento e Caporetto” sabato 7 ottobre 2017 Ore 19.00 | Rifugio Miralago Calaita
Gianni Gentilini dottore e storico “Ginnasiali in trincea” e “La guerra degli altri. Il primo conflitto mondiale in una terra di confini” sabato 2 settembre 2017 ore 19.00 | Albergo Cima d’Asta
Carlo Martinelli giornalista e scrittore “Storie dell’altro calcio” sabato 4 novembre 2017 ore 19.00 | Agritur Maso Santa Romina
Prenotazione: uffici Apt di Canal San Bovo | tel. 0439 71 90 41 La prenotazione è obbligatoria entro le 12.00 del giorno dell’ evento Prezzo per persona: 25.00 € 30 | Centopaesi - primavera 2017
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Edizione
PRO LOCO
TASSULLO
GARA NON COMPETITIVA Percorso breve: 5 Km | Percorso lungo: 11 Km
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Main Sponsor:
YOGURT INTERO
Con il patrocinio di:
COMUNE DI VILLE D’ANAUNIA