Il Centro n°58 + allegato

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29 aprile 2012

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Devozione mariana. I luoghi di culto nostrani raffiguranti la Madonna

la madre sulle colline di sorrento

Le parrocchie del Capo, Priora e Casarlano custodiscono storie dai profumi antichi di Nino Cuomo

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assando alla rassegna delle chiese mariane site sulle colline di Sorrento, viene spontanea un’osservazione: quasi tutte le chiese sono dedicate alla Madre di Dio, da Priora alla Crocevia, da Cesarano a Casarlano, dal Capo a Li Simoni. I titoli sono i più disparati, tutti riguardanti aspetti devozionali particolari o singolari motivi della vita della Madonna. La parrocchia più antica di Sorrento, dopo quella della Cattedrale, è quella di Priora nella cui chiesa principale, pur essendo la parrocchia intitolata a S. Attanasio (uno dei quattro vescovi santi di Sorrento coprotettori della città insieme a S. Antonino), la devozione principale è rivolta alla Vergine del S. Rosario (nella cui ricorrenza si celebra la principale festa dell’intera comunità), anche se, sull’altare maggiore è venerata la Madonna sotto il titolo di “Mamma della Divina Provvidenza” (in atto di offrire il latte al Divin Figlio, con ai lati S. Antonino e S. Attanasio). Nella navata laterale, sopra un altare in tufo è posta una tela del S. Rosario, alla quale era intitolata la Confraternita che oggi vive sotto il titolo della Immacolata, ove per incarico dei fratelli Curzio e Antonio Sersale, ogni sabato, veniva celebrata la S. Messa. Nella stessa parrocchia, nel lato orientale, esiste un’antica cappella - alla Crocevia - intitolata a S. Maria del Toro, esistente già nel sec. XVII e la sua origine, secondo la tradizione, sarebbe legata ad un fatto miracoloso: un toro, condotto alla monta da un contadino, quando passava per la zona ove, oggi, c’è la cappella, si fermava, s’inchinava e vi restava per alcuni minuti. In questa piccola ed antica chiesa, ogni anno si festeggia S. Maria del Toro nella seconda domenica di settembre. Nella medesima parrocchia di Priora, nella parte occidentale (con accesso carraio dal Capo di Sorrento, con la nuova strada) esiste la terza chiesa mariana della collina occidentale di Sorrento, dedicata alla Purità della Vergine che fu realizzata dai fratelli Francesco e Nicola De Simone (da cui nacque il nome della contrada “Li Simoni”). Sull’unico altare è posta una grande tela, coeva alla fondazione della cappella raffigurante la Vergine Maria. Continuando nella parte occidentale di Sorrento, s’incontra la parrocchia del Capo di Sorrento (distaccata da Priora nel 1732), nella quale esistono due chiese, entrambe dedicate alla Madre di Gesù: quella parrocchiale alla Madonna del Rosario e della Comunione e quella della Confraternita del Carmine, nella quale si venera S.Maria di Costantinopoli, raffigurante la Vergine con il Bambino

Madonna Addolorata di Sorrento - Foto di Onorato Jr. Esposito

ed ai lati angeli con le anime del Purgatorio. Mentre la cappella sotto il patronato della famiglia Correale (successori i Serracapriola) è databile nel XVII secolo, la chiesa parrocchiale è stata inaugurata, dal Cardinale Corrado Ursi il 3 luglio 1982, in sostituzione di quella antica (costruita nel 1630 ed ampliata nel 1769) demolita per la sua posizione di disturbo al traffico stradale, sulla vecchia arteria per Massa Lubrense. Nel lato collinare orientale di Sorrento esiste la parrocchia di Casarlano, che ha la sua origine in funzione di una tradizione secondo la quale una ragazza, mentre pascolava una giovenca si sentì chiamare, senza vedere persona alcuna. All’improvviso, però, vide una donna che, fra rovi e cespugli, la chiamava cercando di attirare la sua attenzione e le affidasse l’incarico di riferire il suo desiderio di veder costruita, in quel luogo, una chiesa in suo onore. Si racconta che, per la mancata adesione della ragazza all’incarico affidatole, alla terza apparizione, la

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