Tutti a scuola

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Tutti a scuola!


© 2017 AISAC Onlus

con la supervisione di

Le foto presenti nel volume sono di 2Clickphotography - Manuela Figlia e Fabio Giovanetti (http://2clickphoto.com/); Sono state realizzate durate una delle esposizioni di “DMostriamo la diversità in Mostra”, un progetto di AISAC rivolto alle scuole e dedicato all’inclusione e al valore della diversità e delle singole identità. Le foto dell’appendice sono di Sara Raimondi. Immagini vettoriali http://it.freepik.com/


NON TROPPO UGUALI, NON TROPPO DIVERSI L’idea di fornire queste linee guida nasce dal desiderio di aiutare genitori e operatori a orientarsi nel complesso, ma sicuramente affascinante, compito di guidare i bambini alla scoperta della vita.

Ciò senza mai dimenticare che ogni bambino è pur sempre una persona "unica" e come tale potrà aver bisogno di "aiuti" diversi rispetto ad altri piccoli che condividono con lui la condizione. Non si potrà mai prescindere, dunque, da una valida comunicazione scuola-famiglia che permetta di operare una specifica analisi dei bisogni e di trovare le soluzioni migliori a seconda dei casi.

Ilenia Pragliola Psicologa e psicoterapeuta AISAC Onlus


INDICE L’educazione è cosa di cuore

pag. 1

La curatrice, Sara Raimondi

pag. 2

Uno sguardo al mondo della scuola

pag. 3

La struttura della scuola

pag. 3

NIdo, comunale

pag. 6

Scuola dell’infanzia

pag. 7

Scuola Primaria

pag. 9

Ma c'è bisogno di un banco diverso?

pag. 11

Interventi di allungamento e momenti “difficili”

pag. 11

Scuola media inferiore

pag. 14

Una maestra

pag. 18

Conclusioni

pag. 19

Glossario

pag. 20

Appendice

pag. 21

AISAC

pag. 24


“L'educazione

è cosa di cuore” Don Giovanni Bosco

Come farà, così piccolino, in una classe di tanti bimbi che ci sembrano così grandi rispetto a lui? Avrà bisogno di un banco diverso? O è meglio cambiare la sedia? Arriverà alla lavagna? Dopo gli interventi chi lo porterà in bagno? Come arriverà in classe? Sono tutte domande che quando ci affacciamo al mondo della scuola, inevitabilmente, riempiono i nostri pensieri. Questo opuscolo vuole essere un aiuto a districarsi tra i dubbi e le risorse che il mondo della scuola può offrire per trovare insieme a tutti gli attori, le migliori soluzioni per i nostri bambini.

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La curatrice

Sara Raimondi Laureata in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Formazione Primaria, specializzata in sostegno, oggi è insegnante di matematica presso una scuola primaria dell’hinterland milanese. Mamma di Pietro e Margherita è referente del progetto di AISAC “ProntoMamma&Papà”.

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Uno sguardo al mondo della scuola MIUR: Ministero dell'Università, dell'Istruzione e della Ricerca è il Ministero che si occupa di delineare le direttive nazionali in tema di istruzione. USR: Ufficio Scolastico Regionale presente in ogni Regione, sovraintende gli uffici scolastici provinciali. Ha un proprio ufficio che si occupa di disabilità. USP: Ufficio Scolastico Provinciale coordina gli istituti della provincia.

La struttura della scuola A capo degli istituti scolastici vi è il Dirigente Scolastico che ne è il Responsabile legale e presiede a tutte le attività logistiche, didattiche e amministrative. Il Consiglio di Circolo, composto dal dirigente, e dai rappresentanti degli insegnanti e dei genitori, è l'organo di governo dell'istituzione scolastica; tra le altre cose, elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola. Spetta al Consiglio la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. 3


Le Figure strumentali sono i docenti di riferimento alle varie aree d’intervento considerate importanti per quell'istituzione scolastica. In ogni istituto è presente una funzione strumentale che si occupa di disabilità. Il consiglio di classe o collegio dei docenti è l'insieme degli insegnanti curricolari e di sostegno che sono corresponsabili della formazione degli alunni. Gli insegnanti curricolari sono i principali attori insieme ai bambini dei processi di apprendimento e di integrazione. Gli insegnanti di sostegno Nelle scuole di ogni ordine e grado è prevista la figura dell’insegnante di sostegno che viene assegnata non solo per le esigenze dell’alunno con disabilità, ma è co-titolare della classe: questo è un punto fondamentale, per l’integrazione e l’inclusione dei bambini con disabilità. Per richiedere l’insegnante di sostegno, la famiglia o chi ha la potestà del bambino deve rivolgersi alla neuropsichiatria infantile che ne attesti la disabilità. NB: l’insegnante di sostegno è una figura gratuita, attualmente prevista per la sola scuola pubblica. I genitori dei bambini che frequentano una scuola privata devono invece concordare le modalità di fruizione di un tale diritto con la relativa direzione. 4


Ai Collaboratori scolastici A.T.A. (ex bidelli), in base all'attuale normativa (CCNL Comparto Scuola 2006/2009), spetta: - L'assistenza materiale di base ovvero l'accompagnamento da fuori a dentro la scuola e da una classe all'altra e l'accompagnamento fuori dalla scuola, questa è una mansione ordinaria dei collaboratori scolastici. - L'assistenza specialistica di base ovvero l'assistenza igienica personale e l'accompagnamento ai servizi igienici. Se ne occupa un collaboratore scolastico preferibilmente dello stesso sesso dell'alunno dopo aver fatto un corso di aggiornamento. Il collaboratore ha diritto a un aumento d stipendio. (art. 7 C.C.N.L. 24/07/03). L'assistente alla persona (salvo che la Regione non disponga diversamente) vengono forniti dal Comune per le scuole dell'infanzia primarie e secondaria di primo grado (medie), e dalla Provincia per le superiori. Tale figura deve stare in classe ed è predisposta a favorire l'autonomia, la comunicazione e la socializzazione inoltre può essere anche di sostegno alla didattica. E adesso entriamo a scuola!

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NIDO comunale “Un luogo di accoglienza, di giochi e di colori. Il primo posto in cui l'altro ci aiuta a crescere e ci fa diventare grandi” In questo ambiente i nostri bambini non hanno bisogno di nessun tipo di sostegno né di facilitazioni, spesso i bambini con l'acondroplasia iniziano a camminare più tardi degli altri, ma l'ambiente-nido è strutturato per poter accogliere chi ancora non cammina o sta imparando a farlo. A seguito di un confronto con gli insegnanti, a fronte di una reale necessità del bambino, una figura che eventualmente si può richiedere è una educatrice ad personam che supporti il lavoro delle educatrici di classe.

Come si accede all’asilo nido? Quando iscriviamo i nostri figli al Nido, dobbiamo presentare la domanda on line, allegando le documentazioni mediche (certificazione di invalidità permanente, o certificato di handicap ai sensi della L. 104/1992), questo perchè il sistema di attribuzione del punteggio attualmente utilizzato rende di solito più facile l'accoglienza dei nostri bambini. La documentazione prodotta per l’iscrizione al Nido d’Infanzia, verrà inviata alla Commissione H Centrale che provvederà all’eventuale richiesta di assegnazione di un educatore in appoggio alla sezione. Se il nostro bambino avesse delle necessità particolari possiamo segnalarle al momento dell’iscrizione ad esempio: terapie specifiche o altro. Già al Nido è possibile richiedere l’indennità di frequenza.

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SCUOLA DELL'INFANZIA statale “Riuscirò a fare in modo di essere d'aiuto senza farlo sentire "diverso"? Alla fine di questa esperienza durata tre anni posso dire che é stato più facile di quanto pensassi. Grazie P., grazie anche ai tuoi compagni, eravate proprio un bel gruppo di bimbi, tu e loro mi avete permesso di crescere professionalmente!” (maestra Lucia) Come si accede alla scuola dell'infanzia? Così come per il Nido, anche per l’iscrizione alla Scuola d’Infanzia dovremo presentare domanda presso la scuola prescelta, allegando le documentazioni mediche. Anche in questo caso, il sistema di attribuzione del punteggio attualmente rende di solito più facile l’accoglienza dei nostri bambini. E' importante segnalare fin dal momento dell’iscrizione eventuali necessità particolari.

Ambienti Gli ambienti della scuola dell'infanzia sono naturalmente a misura di bambini. Anche i nostri bimbi, sebbene più bassi riescono a fruire delle attrezzature senza particolari attenzioni. Molto utili possono essere gradini leggeri e di plastica (tipo Ikea, vedi pag 10) che possono essere usati per consentire ai bambini di raggiungere in autonomia i posti più in alto o il lavello nei bagni.

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E’ sempre importante stimolare e incoraggiare l’autonimia utilizzando in quest’ottica gli strumenti e le opportunità che la legge ci offre. Ad esempio: Può capitare che i nostri bambini possano essere in difficoltà nei momenti di gioco libero nei grandi ambienti (cortile o salone). Si può pensare di richiedere un educatore ad personam che, intervenendo solo in questi momenti specifici, possa aiutare i bambini a relazionarsi nei grandi spazi facendogli prendere confidenza con questa realtà in modo che, con il tempo, il bambino sviluppi autonomamente questa capacità di gestione e non abbia più necessità di un aiuto.

Utilizzo servizi igienici All'interno della scuola dell'infanzia un collaboratore scolastico supervisiona l'utilizzo dei servizi di tutti i bambini. Se ci fosse necessità aiuterà anche i nostri. Inoltre ogni tipo di aiuto può essere transitorio e richieso solo in momenti specifici di necessità.

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SCUOLA PRIMARIA “Avere qualche centimetro in meno, avere un altro

colore della pelle, portare gli occhiali, essere troppo magro o avere qualche chilo in più...erano tante piccole diversità che ci arricchivano e ci facevano crescere!” (maestra Genny)

Come avviene l’iscrizione alla scuola primaria? I genitori possono scegliere la scuola primaria che ritengono più idonea al proprio figlio. Se la scuola scelta non è quella di competenza territoriale, sarà il Dirigente Scolastico a valutare la possibilità dell’iscrizione. Se il nostro bambino avesse delle necessità particolari possiamo segnalarle al momento dell’iscrizione. quali, ad esempio: Trasporti casa-scuola, trasporti a terapie, assistenza per l’autonomia, terapie specifiche o altro. Le iscrizioni degli alunni disabili non possono essere rifiutate e hanno la precedenza su quelle degli altri alunni. E’ sempre importante stimolare e incoraggiare l’autonomia rispettando i tempi di ogni singolo bambino. 9


Come arriverà alla lavagna? Molto utili sono i gradini di plastica molto leggeri che possono essere spostati con facilità. Trovate un esempio qui sotto.

Gradino Ikea.

Pedana multiuso Poupy. Acquistabile nei supermercati più o meno costa sui 10 €

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Ma c'è bisogno di un banco diverso? Assolutamente no. Il banco deve essere il medesimo della classe. E’ importante trovare una sedia che possa essere molto comoda (niente gambe penzolanti, niente bambini in ginocchio). Una soluzione utilizzata molto spesso è l'acquisto di una o più sedie Stokke o similari (si veda in Appendice), sia per la classe che per la mensa. Questa sedia sembra essere molto versatile perchè può essere modificata nel corso del quinquennio e può essere utilizzata anche alle scuola medie. Ricordiamo che nelle scuole, per la legge sulla sicurezza, non possono essere introdotte attrezzature autoprodotte, è pur vero che ogni Istituto deciderà a seconda dei casi.

INTERVENTI DI ALLUNGAMENTO E MOMENTI “DIFFICILI” Molti dei nostri bambini nel corso dei 5 anni della scuola primaria iniziano a fare gli interventi di allungamento, altri devono affrontare altri tipi di interventi. Cosa si può fare?

Chi li aiuterà ad andare in bagno una volta tornati a scuola? I collaboratori scolastici sono tenuti a collaborare con il bambino per consentirgli di arrivare in classe e ogni volta che l'alunno ha bisogno di recarsi in bagno (assistenza di base). In base alla nota MIUR Prot. n.3390/2001 gli alunni disabili vengono aiutati dai collaboratori scolastici. Il dirigente identifica alcuni collaboratori che 11 verranno remunerati con risorse contrattuali.


L’assistenza di base consiste nell’aiuto per l’igiene personale, per l’uso dei bagni, o per l’accesso a tutte le strutture scolastiche, comprese l’entrata e l’uscita da scuola. Nelle scuole l’assistenza di base per i bambini spetta agli operatori della scuola; di solito viene svolta da un collaboratore scolastico (l’ex-bidello) appositamente formato e remunerato (art. 7 C.C.N.L. 24/07/03); la scuola può affidarsi anche a personale esterno.

Per l'intervento perderà molti giorni di scuola? La famiglia o gli stessi insegnanti possono richiedere l'intervento di insegnanti a casa quando il bambino sta assente da scuola per lunghi periodi, il Vademecum per l'istruzione domiciliare del 2003, e di seguito la Circolare Ministeriale n.60 del 16/07/2012, nota prot. n. 4439 e la seguente circolare n.60 del 2012 parlano proprio di “malattie o traumi acuti temporaneamente invalidanti”. Gli interventi dei nostri figli rientrano perfettamente in questo caso. Ricordiamo comunque l’importanza del ruolo della classe e dei compagni in questo delicato momento suggeriamo quindi, ove possibile, di reinserirsi al più presto a scuola dopo l’intervento. In Italia è comunque previsto che in qualsiasi scuola di ogni ordine e grado, l’alunno possa seguire le lezioni anche da casa o dall’ospedale.

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Il MIUR, infatti, con la nota n. 1586 dell’11 marzo 2014, ha fornito indicazioni operative rispetto alla scuola a domicilio e alla scuola in ospedale: tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sono invitate a riservare una quota delle risorse del fondo d’istituto per far fronte ad eventuali richieste di istruzione domiciliare.

Scuola a domicilio Il dirigente scolastico deve prendere contatti con l’Ufficio Scolastico Regionale. La valutazione degli alunni è di titolarità della scuola originaria.

Scuola in ospedale Per degenze ospedaliere lunghe ricordiamo che molto spesso in ospedale si trovano sezioni staccate di scuole statali. Nell'eventualità si può richiedere di essere provvisoriamente iscritti e fruire di un aiuto scolastico in ospedale. Al ritorno a scuola i bambini possono essere considerati BES (bisogni educativi speciali) potrà essere compilato un PDP (Piano Didattico Personalizzato) in collaborazione con insegnanti, genitori e psicopedagogista ove vengano considerate eventuali difficoltà e quindi anche le richieste possano essere calibrate sulle reali possibilità dei bambini. Ricordiamo che alla scuola primaria non esiste più il numero minimo di giorni di frequenza.

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SCUOLA MEDIA INFERIORE “ Luogo di sfide e continua crescita, amicizie ribelli e primi amori” (mamma di Tommy) Come avviene il passaggio alla scuola secondaria di primo grado? I genitori possono scegliere la scuola media che ritengono più idonea al proprio figlio. Un buon punto di partenza può essere quello di visitare il sito della scuola (o dell’Istituto Comprensivo di cui la scuola fa parte), per prendere visione del progetto di accoglienza e integrazione rivolto ad alunni con disabilità, solitamente contenuto all’interno del POF (Piano dell’Offerta Formativa). Prima di effettuare l’iscrizione è utile prendere contatto con il Dirigente Scolastico (anche lui, o lei, ha una sigla: DS), quello che un tempo chiamavamo preside, per verificare che ci siano tutti i presupposti per un inserimento adeguato. Le iscrizioni degli alunni disabili non possono essere rifiutate e hanno la precedenza su quelle degli altri alunni. Le scuole private che hanno ottenuto la parità, sono obbligate ad accettare le iscrizioni di alunni in situazione di handicap e a garantire l’integrazione scolastica (ai sensi della L. 62/2000). Se nostro figlio avesse delle necessità particolari ricordiamoci di segnalarle al momento dell’iscrizione. E’ sempre importante stimolare e incoraggiare l’autonomia rispettando i tempi di ogni singolo ragazzo/a sopratutto in un periodo delicato come la pre-adolescenza.

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Cosa succede dopo l’iscrizione? In sintesi accade che il Dirigente Scolastico invita il Collegio dei docenti ad individuare la classe più idonea cui destinare nostro figlio. Valgono le indicazioni della scuola primaria 1. Stesso banco 2. Eventualmente sedia differente Nel momento in cui i bambini sono in sedia a rotelle per gli interventi trovare nell'arrdamento scolastico il banco più adatto. 3. Gradini per arrivare alla lavagna 4. Se necessario bidelli che aiutino in bagno 5. Se necessario possibile richiesta dei professori a casa Alle scuole medie esiste il numero massimo di assenze. La frequenza minima richiesta è del 75% del monte ore annuale che sono 990 ore. Valgono però le deroghe che vanno giustificate (es ricovero certificato, terapia riabilitativa, ecc. ) In tal caso....cosa si deve fare per non perdere l'anno? Applicare la deroga.

Chi li aiuterà ad andare in bagno una volta tornati a scuola? I collaboratori scolastici sono tenuti a collaborare con il bambino per consentirgli di arrivare in classe e ogni volta che il bambino ha bisogno di recarsi in bagno (assistenza di base).

Assistenza di base L’assistenza di base consiste nell’aiuto per l’igiene personale, per l’uso dei bagni, o per l’accesso a tutte le strutture scolastiche, comprese l’entrata e l’uscita da scuola. Nelle scuole l’assistenza di base per i bambini spetta agli operatori della scuola; di solito viene svolta da un collaboratore scolastico (l’ex-bidello) appositamente formato; la scuola può affidarsi anche a personale esterno.

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Chi deve provvedere alla sedia, al banco o ad altri strumenti? Nell' ambito delle scuole statali (infanzia, primaria e media inferiore) gli edifici sono del Comune così come gli arredamenti per cui le richieste vanno inoltrate in accordo con la scuola all'uffico scuola del Comune. Attrezzature particolari possono essere richieste anche alla Regione attraverso i bandi. Come ad esempio in Lombardia con la legge regionale 23/99. Le scuole superiori sono sotto la giurisdizione delle province. Anche durante le scuole medie inferiori molti dei nostri ragazzi affrontano gli interventi di allungamento, ripetiamo quindi quanto già detto per la scuola primaria:

Se per l'intervento perderà molti giorni di scuola? La famiglia o gli stessi insegnanti possono richiedere l'intervento di insegnanti a casa quando il bambino/ragazzo sta assente da scuola per lunghi periodi, il Vademecum per l'istruzione domiciliare del 2003, e di seguito la Circolare Ministeriale n.60 del 16/07/2012, nota prot. n. 4439 e la seguente circolare n.60 del 2012 parlano proprio di “malattie o traumi acuti temporaneamente invalidanti”. Gli interventi dei nostri figli rientrano perfettamente in questo caso. Ricordiamo comunque l’importanza del ruolo della classe e dei compagni in questo delicato momento suggeriamo quindi, ove possibile, di reinserirsi al più presto a scuola dopo l’intervento. In Italia è previsto che in qualsiasi scuola di ogni ordine e grado, l’alunno possa seguire le lezioni anche da casa o dall’ospedale. Il MIUR, infatti, con la nota n. 1586 dell’11 marzo 2014, ha fornito indicazioni operative rispetto alla scuola a domicilio e alla scuola in ospedale: tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sono invitate a riservare una quota delle risorse del fondo d’istituto per far fronte ad eventuali richieste di istruzione domiciliare. 16


Scuola a domicilio: Il dirigente scolastico deve prendere contatti con l’Ufficio Scolastico Regionale. La valutazione degli alunni è di titolarità della scuola originaria. Scuola in ospedale: Per degenze ospedaliere lunghe ricordiamo che molto spesso in ospedale si trovano sezioni staccate di scuole statali. Nell'eventualità si può richiedere di essere provvisoriamente iscritti e fruire di un aiuto scolastico in ospedale. Per la scuola in ospedale può essere consultato il portale del MIUR.

La scuola è dotata di ausili e sussidi? La legge (Legge 104/95 art. 13) prevede che le scuole siano dotate di attrezzature tecniche (p. es. ausili per la mobilità o per la postura), atti a favorire l’integrazione scolastica e a garantire il diritto allo studio. Per l’acquisto di piccoli sussidi didattici la scuola riceve dei fondi ad hoc; inoltre essa riceve in prestito d’uso dall’ente locale (il Comune) gli ausili indicati in apposite relazioni dagli operatori sanitari (es. fisioterapista) e riceve in prestito dalla Scuola solo i sussidi didattici utili per l’attività scolastica; Per cui - se il bambino usufruisce di ausili - è importante che all’atto dell’iscrizione la famiglia fornisca alla scuola una relazione (del NPI o della fisioterapista che seguono il bambino) con le indicazioni necessarie. È il dirigente scolastico a dover inoltrare le richieste di ausili ai diversi Enti.

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Una maestra Per dire “aiuto non ho capito” Per imparare a stare insieme Per capire ed ascoltare Per essere capito ed ascoltato Perché basso non vuol dire piccolo Perché: “lo spieghi al mio compagno?” Perché mi spieghi perché il mio compagno è nero Perché io sono rosso,lei ha gli occhiali, lui è lento, lei bella, lui forse no…ma è simpatico Perché che fatica!ma ce la farò… e tu :” sì che ce la farai” Perché ho sbagliato, ma non sono sbagliato…e me l’hai detto Perché, vabbé lo so che non sei la mia mamma, ma mi ha coccolato Perché abbiamo riso insieme Perché mi hai detto “attento!”,quando non lo ero Perché non era colpa mia,…ma non sei perfetta Perché non lo sapevo e l’abbiamo scoperto insieme Perché è difficile, ma non ti sei accontentata delle cose facili Perché mi hai insegnato le cose difficili Perché eri affaticata, ma mi hai sorriso lo stesso Perché ero stanco e mi hai compreso Perché ero stanco…”però su, ancora uno sforzo” Perché anche grazie a voi, oggi io sono più ieri e meno di domani…ma per fortuna l’anno prossimo saremo ancora insieme! Papà Massimo

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CONCLUSIONI Non fare parti uguali tra diseguali...ma dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno” Don Milani Speriamo che le idee raccolte in questo opuscolo possano essere di aiuto per risolvere un piccolo problema o per organizzare al meglio un inserimento. Don Milani ci ricorda che ogni percorso è unico e irripetibile, ogni situazione va affrontata con la serena consapevolezza che la soluzione migliore sarà frutto della sinergia di tutte le parti coinvolte. Non ci sono ricette, né viaggi precostituiti ci sono i nostri bambini che diventeranno ragazzi, e per ognuno di loro ci sarà la scoperta più bella, quella dell'imparare insieme a tanti compagni! Vi ricordiamo che l’Associazione è a disposizione con diversi progetti dedicati alla scuola per accompgnarvi in questa meravigliosa avventura! Non ci resta che augurarvi...buone campanelle a tutti!

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GLOSSARIO ACRONIMI ADH: Assistenza Educativa Handicap ADHD: Disturbo da Deficit dell'Attenzione ed Iperattività AS: Assistente Sociale ATA: Personale Amministrativo Tecnico Ausiliario BES: Bisogni Educativi Speciali CdC: Consiglio di Classe CdD: Collegio dei Docenti CSA: Capitolato Speciale D’Appalto DS: Dirigente scolastico DSA: Disturbi Specifici dell’Apprendimento EL: Ente Locale IC: Istituto Comprensivo ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute ICM: Indice di copertura del minore IVC: Indice di vulnerabilità della classe

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APPENDICE

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La seduta e il il poggia piedi sono regolabili

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AISAC Associzione per l’informazione e Studio dell’Acondroplasia Fondata nel 1987 da alcuni genitori, AISAC è una Onlus che conta circa 800 soci e famiglie e svolge la sua attività in campo clinico, sociale e psicologico/relazionale e dei diritti, coinvolgendo medici, mass media, Enti e Istituzioni. - Si occupa di cura e di in-formazione - Lavora per promuovere leggi, normative e interventi concreti a favore delle persone con acondroplasia e delle loro famiglie; - Sviluppa progetti di sostegno e di senbilizzazione sulla diversità e l’identità. Per contattarci via Luigi Anelli 6, Milano +39 02 87388427 +39 3333979568 www.aisac.it /www.facebook.com/AisacOnlus

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