La Finestra gennaio/febbraio 2010

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SPECIALE AVIS

Gennaio/Febbraio 2010

INTERVISTA AD ALDO DEGAUDENZ natore viene chiamato a donare in maniera ripetuta nel tempo, a scadenze minime fissate dalla legge. Per donare sangue intero, ad esempio, devono passare almeno tre mesi tra una donazione e l’altra; in realtà le chiamate sono, di solito, più dilatate nel tempo. La donazione periodica garantisce la massima qualità del sangue e degli emocomponenti perché il donatore periodico viene costantemente controllato; eventuali patologie vengono tempestivamente individuate ed affrontate con le terapie più opportune. Non solo: il donatore periodico è consapevole del suo ruolo e viene indotto ad una vita sana e regolata, in altre parole ad una vita normale. Il donatore periodico, in altre parole, viene indotto ad una autoregolamentazione del proprio stile di vita, a garanzia della propria salute e di quella dei pazienti. Dalle statistiche emerge che la qualità del sangue raccolto da donatori periodici è di gran lunga più elevata rispetto a quello raccolto nelle campagne promozionali “una tantum” nelle quali non si riesce a controllare adeguatamente la situazione sanitaria degli occasionali donatori. Le campagne promozionali sono efficaci solo se riescono a coinvolgere persone che accettano, successivamente, di diventare donatori periodici. In Italia il Centro Nazionale Sangue (struttura istituita presso l’Istituto Superiore di Sanità del Ministero della Salute che svolge funzioni di coordinamento, di controllo tecnico scientifico e di programmazione delle attività trasfusionali) sollecita con

Sede Comunale Bassa Valsugana e Tesino

tipologia di sangue richiesta, donatori che si recano nel Centro di raccolta competente per territorio. All’ospedale di Borgo, in particolare, si raccoglie il sangue intero dei donatori dell’Avis della Bassa Valsugana e Tesino, equiparata comunale, e dell’Avis comunale di Castello Tesino.

continuità la raccolta periodica e disincentiva la raccolta occasionale. Come si raccoglie il sangue in provincia di Trento? In alcune Regioni la raccolta del sangue viene effettuata direttamente dalle rispettive Avis le quali, con proprie strutture e proprio personale sanitario, supportano le strutture sanitarie pubbliche. Nella provincia di Trento tale raccolta viene effettuata interamente dall’Azienda Provinciale per i Servizi sanitari presso alcune strutture pubbliche, ed in particolare: presso la Banca del Sangue di Trento, presso il Centro Trasfusionale (C.T.) di Rovereto, presso le Unità di Raccolta (U.R.) negli ospedali di Arco, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Mezzolombardo, Tione e presso l’Unità di Raccolta dell’ex psichiatrico di Pergine. La raccolta complessiva viene programmata direttamente dal Dipartimento di Medicina Trasfusionale (DIMT) di Trento. Le Associazioni di volontariato provvedono alla chiamata dei donatori nel numero e nella

Sede Comunale Bassa Valsugana e Tesino: piccolo spuntino dopo la donazione

I convocati si recano presso l’ospedale nel giorno prefissato (di solito il giovedì) ed effettuano la donazione di sangue intero. Il sangue raccolto nelle apposite sacche monouso non viene utilizzato presso l’ospedale, ma viene subito trasportato alla Banca del Sangue che provvede alla conservazione, alla lavorazione successiva ed alla distribuzione ai vari ospedali in base alle loro necessità. Alcuni donatori sono idonei per la aferesi, operazione che prevede il prelievo solo di alcune componenti del sangue come plasma e piastrine; questa donazione viene effettuata presso

la Banca del Sangue di Trento, dove i donatori vengono portati con un mezzo messo a disposizione dallo stesso ospedale. Lei ha affermato che la vera forza dell’Avis è la presenza dell’associazione, in forma autonoma, su tutto il territorio, anche nelle località più periferiche. Quante Avis ci sono in Trentino? In provincia di Trento ci sono 8 Avis di Base (sono così chiamate le associazioni presenti nelle frazioni del Comune di Trento), 39 Avis Comunali (che comprendono aree comunali e sovra comunali), 2 Avis equiparate provinciali (Avis Tridentina e Avis Valli del Noce) e una Avis del Trentino equiparata regionale. I soci donatori delle Avis di Base e Comunali partecipano alle rispettive assemblee generali nelle quali, tra l’altro, eleggono i loro organi istituzionali, i delegati che partecipano alle superiori assemblee elettive delle due Avis equiparate provinciali e dell’assemblea dell’Avis del Trentino equiparata regionale, nella quale vengono eletti i delegati che partecipano all’Assemblea dell’AVIS Nazionale. In pratica il socio donatore di una Avis di Base o Comunale, diventa automaticamente socio anche delle Avis di livello superiore, compresa l’AVIS Nazionale. L’AVIS Nazionale, pertanto, non è organizzata in forma federativa, ma è una associazione di associazioni ciascuna delle quali è autonoma ed autosufficiente, pur nella condivisione di valori ed obiettivi comuni.

COME SI DIVENTA SOCIO DONATORE IN BASSA VALSUGANA La persona che desidera diventare socio donatore deve prima di tutto, al di là dell’entusiasmo temporaneo, verificare la propria disponibilità a donare il sangue in forma anonima, gratuita, periodica e volontaria. Deve essere consapevole dell’importanza della propria scelta che comporta un corretto stile di vita (senza uso di droghe, abuso sistematico di alcool, ecc…) e non deve essere portatore di patologie invalidanti alla donazione di sangue; deve avere un’età compresa tra 18 e 65 anni e deve pesare almeno 50 chilogrammi. La salute del donatore rappresenta una sicurez-

za per il paziente che si trova in una situazione di debolezza; va precisato che tutte le persone normali sono potenziali donatori di sangue. Per diventare donatore (o donatrice) di sangue si compila un modulo di domanda recuperabile presso i capigruppo Avis dei vari paesi della Valsugana, oppure contattando, anche telefonicamente (tel. 0461 755219), la segreteria Avis presso l’ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana nell’orario di ufficio (normalmente il giovedì mattina). Alla presentazione del modulo di domanda viene consegnata l’impegnativa per gli esami di

laboratorio gratuiti da effettuare presso lo stesso ospedale. Il medico che segue i donatori Avis esamina i risultati degli esami e convoca l’interessato alla prevista visita medica. Superate queste formalità, l’interessato viene invitato alla prima donazione presso il Centro di Raccolta dell’ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana. Comincia, così, la partecipazione ad un volontariato fondamentale per la cura di molti pazienti e per l’attività del Servizio Sanitario locale e nazionale.


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