Display Italia n.34

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RAW MATERIAL

LA SOSTENIBILITÀ DEI POLIMERI È MISURABILE, TRASVERSALE ED ECONOMICA

16 criteri economici per misurare il “valore aggiunto” determinato dall’impiego di materie prime sostenibili. Con trasversalità del recupero, sono i paradigmi dell’economia circolare Intervista con Radici group, fornitore che ravvisa un incremento di domanda di polimeri pari al 72% nel 2018 “La maggior parte degli imprenditori guardano alla sostenibilità senza perdere di vista il margine operativo lordo o netto. Con questo criterio di lettura dei bilanci le politiche sostenibili risulteranno sempre antieconomiche. Ma se nel conto economico si cominciasse a considerare il valore aggiunto generato dall’economia circolare, la costruzione del reddito risulterebbe proficua e nel contempo sostenibile”. A fornire la corretta visione dell’economia circolare è Filippo Servalli Marketing e Sustainibility Manager di Radici Group, maggior produttore e riciclatore Europeo di Nylon con il 20% di materia prima recuperata e reintrodotta nel processo produttivo; e cifre simili anche per il poliestere e il polipropilene A questo proposito il manager suggerisce di leggere il bilancio industriale della sua azienda (vedi tabella) in cui sono inclusi ben 16 criteri di valutazione economica della sostenibilità e che, da quando l’impresa a cui appartiene ha adottato guardando all’ambiente, è migliorato in performance. “Tanto per cominciare tutti i materiali del nostro catalogo sono termoplastici dunque riciclabili, diversamente dai polimeri termoindurenti che a fine vita possono essere smaltiti solamente

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nell’inceneritore”. La ricerca aziendale in questi anni si è sviluppata lungo due filoni: il recupero dei materiali al fine vita per la produzione di nuova plastica; e poi nel conferire maggiore durevolezza alle materie prime incluse nell’offerta commerciale. “Si sente spesso parlare di biopolimeri come sostituti di alcuni materiali plastici, però senza rendersi conto che il punto focale di una materia-primasostenibile è la diminuzione di energia necessaria per produrla Per questo siamo contrari alla degradazione dei materiali in fibra”. Insomma non esiste un biopolimero più sostenibile di un materiale riciclabile, per cui le fibre durevoli come il nylon o il poliestere possono essere reimpiegate anche sei volte per nuove produzioni. Un secondo aspetto concerne il procedimento di riciclo, il quale risulta conveniente allorché vi siano grandi quantità di materiali da riciclare: “Rispetto al campo del display forniamo un suggerimento su due livelli: la produzione in eco design, quindi in monomateriale, già in fase di progettazione, in modo che a fine vita il materiale espositivo sia riciclabile. I produttori e i committenti di sistemi espositivi devono guardare al riciclo come un’opportunità, in quanto generano una quantità di ‘materia prima

CRITERI DI SOSTENIBILITÀ


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