Onda Verde n. 09

Page 18

Hi-Tech

COGNITIVE MOBILITY: DEBUTTO NEGLI STATES PER L’INEDITO MINIBUS OLLI

Stampa 3D e applicazioni I.A. la mobilità entra nel futuro di Antonio Ricotta (Direzione Innovazione e Sviluppo ACI)

L

a sua forma un po’ buffa e il suo nome da cartone animato non devono trarre in inganno: Olli sembra un giocattolo, ma in questo momento è probabilmente quanto di più vicino si possa immaginare, senza sconfinare nella fantascienza, al futuro della mobilità. Olli è un minibus elettrico a guida autonoma, e fin qui niente di eccezionale, visto che di prototipi a guida autonoma ne abbiamo visti già diversi. Ciò che tuttavia distingue Olli e lo rende simile ai veicoli dell’epoca dei nostri figli e dei nostri nipoti è la sua fabbricazione, essendo interamente prodotto da una stampante 3D e assemblato

18

Prodotto interamente con stampanti 3D l’innovativo veicolo a guida autonoma è in grado di apprendere e conversare grazie ai sistemi cognitivi IBM Watson. in poche ore. Guida autonoma e modalità di fabbricazione rendono quindi Olli l’esempio finora più avanzato nel campo della mobilità. Non è la prima volta che le stampanti 3D vengono utilizzate per la produzione di componenti auto: Ford ha iniziato a sperimentare con questi sistemi addirittura nel lontano 1988. Grazie alla stampa 3D, infatti, è possibile realizzare in pochissimo tempo modelli e prototipi

gennaio-febbraio 2017

da testare, con la possibilità di apportare modifiche e perfezionamenti direttamente sul file digitale, per poi tradurle nella realtà in un oggetto tridimensionale. In questo modo è possibile non solo facilitare il passaggio alla produzione, ma anche aumentare gli standard di sicurezza. Ricambi e componenti auto – dai paraurti ai cruscotti – vengono realizzati con la stampante 3D in materiale

termoplastico a elevate prestazioni, senza eccessive ripercussioni sui costi. Nel futuro avremo quindi veicoli composti sempre più da componenti stampati in 3D, anche se appare ancora irrealistica l’ipotesi di un veicolo completamente auto-prodotto. L’ipotesi più verosimile resta dunque quella della stampa 3D delle singole componenti, in numero sempre più prevalente rispetto a quelle realizzate con stampi tradizionali, e successivamente assemblate in una fase finale che resterà l’unica ad avere necessità di un presidio umano. C’è dunque da aspettarsi che l’uso intensivo delle


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.