13 Magazine N. 108

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cultura e mostre

di Penelope Salomone

La luce borghese di

Vermeer

Mostra da non perdere al Vittoriano. C’è tempo fino al 20 gennaio vento storico: la mostra “Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese” è la prima assoluta esposizione italiana dedicata al massimo esponente della pittura fiamminga del Seicento. Un artista geniale e quanto misterioso: scarse le notizie sulla sua vita, spesa tutta a Delft (Olanda meridionale) dove nasce 380 anni fa (1632) e muore il 17 dicembre 1675. Poche le opere di attribuzione certa: solo 35. Iscritto alla Gilda di San Luca, un’associazione di pittori, Vermeer pare lavorasse per lo più su commissione del suo mecenate, il ricco mercante Pieter Van Ruijven, e dipingesse non più di due o tre opere l’anno, il necessario per mantenere la consorte Catherina e la numerosa prole: 14 figli. La sua poetica, intima e grandiosa, si concentra soprattutto su personaggi e oggetti immersi, o meglio “sospesi” in interni borghesi, ritratti con precisione “fotografica” grazie a sorprendenti effetti di luce e a curiosi effetti “fuori fuoco” che rendono inconfondibili i suoi dipinti. Pur tuttavia Vermeer fu dimenticato per ben due secoli. Riscoperto a metà Ottocento, il pittore olandese oggi è noto, e amato, anche da chi non frequenta abitualmente musei e mostre. Ad alimentarne il fascino (e il mito) ha contribuito altresì il celeberrimo film “La ragazza con l’orecchino di perla” (2003), pellicola con Scarlett Johansson, Colin Firth e Tom Wilkinson. Il film, ricordiamolo, è tratto dal best seller omonimo di Tracy Chevalier (1986), ispi-

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rato al quadro “La ragazza col turbante”, un dipinto che si potrà ammirare alle Scuderie del Quirinale, insieme a circa una dozzina di creazioni

FANCIULLA CON CAPPELLO ROSSO

DONNA IN PIEDI ALLA SPINETTA

Museen di Berlino e il Metropolitan di New York (qui cinque Vermeer, record mondiale). Approderanno a Roma tele quali la “Fanciulla con cappello rosso”, la “Donna in piedi alla spinetta”, la “Suonatrice di liuto”, “L’Allegoria della fede”, la “Fanciulla con bicchiere di vino”. In mostra anche una cinquantina di opere di artisti straordinari del secolo d’oro olandese e contemporanei del Maestro. Curatori della mostra, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e coprodotta con MondoMostre, sono Arthur K. Wheelock (National Gallery of Art di Washington), Walter Liedtke (Metropolitan Museum of Art di New York) e Sandrina Bandera, soprintendente per il Patrimonio Artistico Storico, Artistico ed Etnoantopologico di Milano. Per info: www.scuderiequirinale.it.

(molti originali sono inamovibili dai siti di provenienza). La mostra esordirà il 27 settembre e andrà avanti fino al 20 gennaio prossimo: un’occasione assolutamente da non perdere, anche perché tra le collezioni italiane non ci sono L'ALLEGORIA opere del genio di Delft, che sono invece sparse nel mondo in ben 18 collezioni: presso il Mauritshuis dell’Aja, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, lo Staatliche

DELLA FEDE

SUONATRICE DI LIUTO

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