UNA STORIA TUTTA M.I.A. tantissimi anni, di poter realizzare autonomamente la parte alberghiera, ma l’obiettivo è di farla in un altro modo: abbiamo iniziato a parlare con Venezia. Stiamo cercando interlocutori disposti ad accollarsi la spesa e, in base all’ammontare, avrebbero in uso la struttura, partecipando al progetto formativo della scuola che verrebbe così allargato all’ambito dell’hotellerie, per un numero di anni predefinito e non saremo certo noi con 750 anni sulle spalle a spaventarci quanto sia tale tempo”. Lei ci va giù pesante con questa storia dei 750 anni… “Questa cosa nel “privato” non esiste, perché nessuno fa qualcosa che non utilizzerà. L’ottica di lunghissimo periodo, direi secolare, che ci caratterizza, rende fattibili cose che la normale limitatezza di ognuno non consente mai perché si è portati a volerne vederne i risultati nella parte più significativa della propria vita. Con Astino abbiamo sostituito un rudere con una cosa che funziona, che viene utilizzata dalla popolazione ed è al servizio della comunità. E tutto senza soldi pubblici”.
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Quanto è costato fino ad oggi? “Siamo arrivati a 26 milioni e abbiamo una capacità di spesa di altri 5 milioni per quello che ancora manca grazie ad un piano di alienazioni che, per fortuna, sta funzionando. Stiamo vendendo proprietà che ci rendono pochissimo. Abbiamo proprietà a Fara Olivana, terreni e cascine e, ai contadini che le conducono in affitto, abbiamo proposto di comprarle coinvolgendo la BCC locale e proponendo un valore giusto. Una parte di cessioni sono già state perfezionate, altre lo saranno a breve. Loro hanno acquistato con i mutui odierni a tassi molto bassi, e con i ricavi conseguiti noi stiamo pagando una parte dei lavori fatti ad Astino. Abbiamo intenzione di consolidare un debito FABIO BOMBARDIERI di circa 12 milioni con il quale verranno azzerarti tutti i debiti della MIA, anche quelli precedenti, per consegnare un ente che, con le entrate del parcheggio, della ristorazione, dell’accademia della cucina, delle mostre e IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE ALLE AUTORITÀ ED AL PUBBLICO DEL DIPINTO DEL degli eventi sarà in grado di ripagare il mutuo”.
CENACOLO DELL’ALLORI È STATA ANCHE INAUGURATA IUNA MOSTRA FOTOGRAFICA Bombardieri ne approfitti per togliersi un sassolino dalla scarpa… “A seguito dell’apertura di Astino nell’anno dell’Expo sull’agricoltura, nono- DEL FAMOSO FOTOGRAFO GUIDO GUIDI stante l’importante riqualificazione delle aree agricole ad uso biologico, le numerose e qualificate mostre sul tema dell’alimentazione, la mostra Veronelli e le tante attività culturali siamo stai, anche pesantemente da qualcuno, accusati di aver trasformato un Monastero in un ristorante, dimenticandosi di quanto successo dalla cacciata dei monaci alla fine del 1700 oltre che del degrado in cui si trovava il Monastero, e le sue aree agricole. Altri pesanti attacchi sono arrivati sul tema del parcheggio, senza considerare che la gente può godere, come ormai da anni sta accadendo, delle bellezze della Valle della Biodiversità e delle attività che si svolgono al Monastero grazie all’esistenza del parcheggio, peraltro perfettamente integrato nel contesto, posizionato all’ingresso della valle. Credo che la migliore risposta consista nella motivazione, riportata e sottoscritta dal Ministro Franceschini sull’attestato della vittoria a livello nazionale del Premio del Paesaggio indetto dal Consiglio d’Europa: “Per la restituzione alla pubblica fruizione di un paesaggio in stato di degrado che rischiava di essere oggetto di interventi speculativi; per la multidimensionalità con cui il progetto ha agito in modo virtuoso sul territorio ponendo grande attenzione alla governance ed alle modalità con cui le azioni proposte ed attuate, rappresentino una sicura garanzia di continuità dell’iniziativa basata su criteri di sviluppo sostenibile; per l’approccio multidisciplinare al paesaggio nella organica attenzione alla dimensione economico-produttiva, a quella ambientale, a quella estetica, a quella storico-culturale, a quella identitaria e, non da ultimo, alla dimensione sociale; per aver generato un esemplare processo di costruzione di paesaggi di prossimità ed evidenziato la volontà e l’impegno di una comunità tenace ed operosa”. Bombardieri, come sono i rapporti con l’Amministrazione Comunale? “Mi rendo conto che a seguito della ristrutturazione di Astino la MIA, oltre a dover realizzare gli obiettivi in ambito assistenziale e culturale previsti dal suo oggetto sociale, ha in carico la gestione di due dei beni più importante della