Parola&parole & Dicembre 2020 • Numero 29
M O N O G R A F I E
Leggere il libro di Daniele oggi a cura di Pier Luigi Galli Stampino Prefazione di Eric Noffke
Questo numero di “Parola&parole - Monografie" è stato realizzato anche con il sostegno di
Comitato di redazione di “Parola&parole”: Ernesto Borghi (capo-redattore), Stefania De Vito, Mariarita Marenco, Renzo Petraglio
immagine nel frontespizio: Daniele nella fossa dei leoni (Abbazia di S. Giovanni in Venere, Fossacesia, Chieti/Abruzzo)
pro manuscripto
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Indice
Prefazione (di Eric Noffke) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 1.1. Contesto storico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 1.2. Il genere apocalittico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 2. Analisi ed interpretazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.1. Dn 1,1-21: Daniele alla corte di Babilonia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2. Dn 2,1-30: il sogno di Nabucodonosor (1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.3. Dn 2,31-49: il sogno di Nabucodonosor (2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.4. Dn 3,1-97: l’adorazione della statua d’oro e i tre giovani nella fornace ardente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.5. Dn 3,98-4,15: il sogno dell’albero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.6. Dn 4,16-34: Daniele interpreta il sogno dell’albero . . . . . . . . . . . 2.7. Dn 5,1-30: il banchetto di Baldassar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.8. Dn 6,1-29: Daniele nella fossa dei leoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.9. Dn 7,1-14: la visione di Daniele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.10. Dn 7,15-28: la spiegazione della visione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.11. Dn 8,1-27: Il montone e il capro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.12. Dn 9,1-19: la preghiera di Daniele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.13. Dn 10,1-21: la grande visione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.14. Dn 11,1-45: l’angelo spiega la grande visione . . . . . . . . . . . . . . . 2.15. Dn 12,1-13: alla fine la salvezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.16. Dn 13,1-64: la storia di Susanna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.17. Dn 14,1-42: Daniele distrugge Bel e uccide il drago . . . . . . . . . 3
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3. Considerazioni finali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 3.1. Linee di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97 3.2. Selezione bibliografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 absi: presentazione e pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
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Prefazione di Eric Noffke1
È difficile sottovalutare l’importanza storica, letteraria e teologica del libro di Daniele. Unica vera apocalisse della Bibbia ebraica/Antico Testamento, con buona probabilità è il più recente tra i libri del canone ebraico. Nonostante cadesse al di fuori dei criteri stabiliti dai maestri d’Israele che fissarono il canone veterotestamentario tra la fine del I e il II secolo d.C., la sua intrinseca autorità (e la presunta collocazione in epoca persiana), gli assicurarono la dovuta legittimità, anche se come parte della sezione degli “Scritti”, e non tra i profeti, come per i cristiani. Basterebbe anche un’occhiata alla storia degli effetti delle visioni di Daniele, per capire quanto abbia ispirato generazioni di credenti in momenti importanti della storia del cristianesimo (la rivoluzione di Cromwell2 o la nascita della chiesa avventista, solo per fare due esempi). Le visioni di Daniele, con la loro originale lettura dell’intervento di Dio nella storia, hanno pure ispirato non poche teologie politiche. Oggi è uno dei libri biblici più studiati, perché testimone speciale di un momento chiave della storia d’Israele: l’epoca dei Maccabei. Tra l’inizio del conflitto che vide contrapposti ebrei filelleni e tradizionalisti Nato a Pisa nel 1968, è sposato e padre di una figlia e di un figlio. Pastore metodista, dottore in Nuovo Testamento (Università di Basilea - 2003), insegna esegesi e teologia del Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia Valdese di Roma, è presidente della Società Biblica in Italia. Collabora dal 2017 al progetto internazionale absi “Leggere i vangeli per la vita di tutti”. Tra le sue pubblicazioni principali: Cristo contro Cesare. Come gli ebrei e i cristiani del I secolo risposero alla sfida dell’imperialismo romano, Claudiana, Torino 2006; Giovanni Battista. Un profeta esseno? L’opera e il messaggio di Giovanni nel suo contesto storico, Claudiana, Torino 2008; con E. Borghi - E. Norelli - C. Gianotto - F.G. Nuvolone, Gli apocrifi del Nuovo Testamento. Per leggerli oggi, EMP, Padova 2013; Ester. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2017. 2 M. Miegge, Il sogno del re di Babilonia. Profezia e storia da Thomas Müntzer e Isaac Newton, Feltrinelli, Milano 1995. 1
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e lo stabilirsi della monarchia asmonea, infatti, in Terra d’Israele si assiste alla fine del mondo sadocita e all’inizio di una nuova epoca, segnata da un ancora più marcato pluralismo. È in questi decenni che si sviluppano i partiti principali del tempo di Gesù, cioè i farisei, gli esseni e i sadducei. Daniele, chiunque sia il suo geniale autore, sta alla base della teologia dei primi due gruppi.3 Daniele, infatti, coniuga due tradizioni fino a quel momento separate e reciprocamente ostili: il giudaismo enochico e quello sadocita. Il primo aveva come riferimento le visioni di Enoc e propugnava una visione negativa del mondo, guastato dal peccato degli angeli vigilanti, ma aperto ottimisticamente alla vita eterna per i giusti, dopo il giudizio finale ad opera del Figlio dell’uomo. Per i sadociti, invece, il punto di riferimento era la rivelazione al Sinai della Toràh (praticamente ignorata dall’enochismo), guida divina per una vita esclusivamente compresa tra la nascita e la morte. Farisei, esseni e poi cristiani, sulla scia di Daniele, presupporranno una visione enochica del mondo dove, però, la Toràh (variamente interpretata) diviene criterio etico fondamentale. Senza Daniele, dunque, sarebbe difficile capire le radici del cristianesimo e della sua teologia. Eppure è sovente poco conosciuto dal pubblico più ampio, perché considerato “difficile da leggere”; di qui l’importanza delle pagine che seguono, il cui scopo è proprio favorirne la divulgazione.
G. Boccaccini, I giudaismo del Secondo Tempio. Da Ezechiele a Daniele, Morcelliana, Brescia 2008.
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