Monografie 26 - Dicembre 2019

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Parola&parole & Dicembre 2019 • Numero 26

M O N O G R A F I E

Potere e autoritĂ dalla Bibbia alla cultura di oggi: testi, problemi, prospettive a cura di Ernesto Borghi contributi di Ester Abbattista - Giorgio Campanini Marinella Perroni - Gabriele Nissim


Questo numero di “Parola&parole - Monografie" è stato realizzato con il sostegno di

pro manuscripto

Associazione Biblica della Svizzera Italiana via Cantonale 2/a - cp 5286 - CH 6901 - Lugano tel. +41(0)91 993 32 59 - +41(0)79 993 61 94 c/c postale n. 65-134890-5 e-mail: info@absi.ch sito internet: www.absi.ch canale youtube “Associazione Biblica della Svizzera Italiana” e-mail presidente: borghi.ernesto@tiscali.it Realizzazione grafica In.pagina info@studioinpagina.it - www.studioinpagina.it


Indice

EDITORIALE Potere e autorità fanno crescere gli esseri umani? (di Ernesto Borghi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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1. Bibbia ebraica/Primo Testamento: esempi di autorità e potere (di Ester Abbattista) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.1. Il potere autolimitante di Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.2. Mosè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (a) Un’autorità non riconosciuta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (b) Il roveto ardente e la missione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (c) Quale modello di autorità? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (d) La falsa autorità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (e) Autorità come servizio e responsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (f ) Autorità come solidarietà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (g) L’autorità che forma e informa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (h) La capacità di cedere il posto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3. L’abuso del potere e dell’autorità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.4. Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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2. Politica e potere nella Bibbia. Il Nuovo Testamento e la storia dell’Occidente: cenni (di Giorgio Campanini) . . . . . . . . . . . 2.1. Notazioni preliminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2. Dal messaggio del Nuovo Testamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (a) Matteo 22,21 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (b) Romani 13,1-7 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (c) Atti degli Apostoli 5,29 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (d) Che cosa dedurre dall’insieme di questi tre testi?. . . . . . . . . . . . . .

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2.3. Dalla Bibbia alla prassi: una lezione della storia . . . . . . . . . . . . . . 39 2.4. Notazioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 3. Diaconia nel Nuovo Testamento: i primi segni di un processo di esclusione (di Marinella Perroni) . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.1. peculiarità e vincoli del dato neotestamentario. . . . . . . . . . . . . . . 3.2. I termini del problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.3. Il nodo critico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.4. La diakonia: prima atteggiamento e poi ministero . . . . . . . . . . . . 3.5. La diakonia ecclesiale: parola e carità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.6. Tornare indietro o andare avanti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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4. Il futuro si ricostruisce con il dialogo e la conversazione (di Gabriele Nissim) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 5. Dall’Europa e verso l’Europa: passato, presente, futuro . . . . . . 67 6. Le parole di Ventotene Ernesto Rossi: il progetto di Europa unita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 absi: presentazione e pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

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Editoriale

Potere e autorità fanno crescere gli esseri umani?

La nostra epoca, figlia anche della liberazione dagli autoritarismi affermata, tra luci e ombre, alla fine degli anni Sessanta del XX secolo, evidenzia, dal Nord al Sud del mondo, nelle istituzioni civili e religiose, vari modi di intendere il significato delle parole potere e autorità. In Occidente, a questo proposito, sono in complessa crisi sia i ruoli genitoriali che i ruoli formativi nella scuola e nell’università. Questo discorso coinvolge, notevolmente la trasmissione dei valori etici e culturali tra le generazioni, anche in ragione di uno sviluppo tecnologico che quanti hanno soltanto cinquant’anni stentano spesso non soltanto a seguire, ma anche a comprendere. A livello economico e sociale paradigmi diversi, dal passato al futuro, si confrontano in un quadro nel quale appare spesso assai arduo perseguire due obiettivi fondamentali: la condivisione delle responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente naturale in cui viviamo; la valorizzazione delle tradizioni, non come volontà di immobilismo acritico, ma come ricerca del conservare il meglio del passato, a livello globale, in vista di un’effettiva e diffusa umanizzazione. Il n. 26 della sezione monografica di “Parola&parole” intende offrire qualche contributo di riflessione sui temi dell’esercizio del potere e dell’autorità in una logica del tutto alternativa alle degenerazioni devastanti, che anche il nostro tempo offre in proposito. Una serie di osservazioni a partire dalla Bibbia ebraica/Primo Testamento e dal Nuovo Testamento – offerte, con competenze differenti, dalla giudaista Ester Abbattista e dallo storico delle dottrine politiche Giorgio Campanini – possono aiutare a riflettere sulla rilevanza anche storica che certi paradigmi ideali hanno avuto e hanno dall’antichità alla temperie attuale. Frasi divenute proverbiali, nella cultura occidentale, quali, 5


per esempio, rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio, possono essere lette, secondo prospettive varie, come abbiamo pensato di proporre1. Biblicamente parlando, come afferma anche Giancarlo Pani2, la potenza di Dio si rivela nella creazione e nella storia, col volto della misericordia e del perdono, che non ne sono un compenso o un contrappeso, ma la conseguenza più diretta. Il Dio biblico non mira a schiacciare o a distruggere l’essere umano, ma a salvarlo. La diversità di Israele rispetto ai popoli del mondo antico sta nel fatto che il potere politico non è sacralizzato. Si prepara così la totale desacralizzazione di quel potere di cui si fa cenno nella vita di Gesù e che si trova sviluppato in termini positivi in Paolo, e negativamente nell’Apocalisse. Nella società il potere è segnato dal rapporto tra autorità e libertà: esso viene da Dio, ma senza Dio esso porta all’idolatria e alla divinizzazione dell’essere umano. Questo rapporto indica il compito di chi detiene l’autorità: si tratta di amministrare un bene non proprio, e di esercitare il potere per realizzare la volontà di Dio, e non la propria. L’autorità non è un titolo di merito, denota piuttosto una dipendenza, una responsabilità, un servizio. Chi la detiene non può fare ciò che vuole nei confronti degli altri, né disporre di loro a proprio piacimento, ma deve rendere conto, momento per momento, del suo operato. Il discorso sulla divinizzazione dell’individuo e sull’idolatria del potere tocca anche le persone che operano nell’ambito religioso e spirituale, in cui la pretesa di disporre dell’assoluto, riduce Dio alla propria immagine di Dio. La coscienza che nasce da tale atteggiamento dà la consapevolezza di essere superiori agli altri, di poter comandare o comunque giudicare. Secondo la tradizione biblica, il potere deve invece volgersi a promuovere l’unione fra i membri della società, a dare figura coerente alla collaborazione tra gli esseri umani, a operare per il bene di tutti, con un’atTale confronto è già possibile leggendo le pp. 31-34 di questo numero di “Parola&parole - monografie” 2 Cfr. Il “potere” nella Bibbia, in “La Civiltà Cattolica” (2/2018), 521-532. 1

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tenzione privilegiata ai poveri, agli esclusi, agli ultimi; serve a liberare la capacità di crescita insita in ogni persona, a promuovere la coscienza e la libertà dei soggetti, che si sviluppano nelle relazioni interpersonali e si realizzano in quell’impresa comune che è la vita. Dalla Bibbia alla teologia e alla società religiose e civili di oggi, l’autorità e il potere intesi come strumenti di promozione umana ad ampio respiro trovano, come e più che in altre epoche, difficoltà a proporsi. La biblista Marinella Perroni, a partire dalla sua pluridecennale esperienza accademica e pastorale di esegeta neo-testamentaria e teologa, presenta una stimolante opportunità di approfondimento a livello biblico e teologico. Il tema affrontato – il diaconato ordinato ecclesiastico – è al centro di un ripensamento teorico e pratico sempre più serio e rilevante. Viviamo un momento storico in cui, razzismi e sovranismi di ogni genere gettano ombre sinistre sulla convivenza sociale, a livello, locale, europeo e mondiale. Ci è parso utile presentare alcune possibilità di riflessione, eterogenee tra loro, anche per gli strumenti espressivi che le propongono, ma tutte di notevolissimo spessore formativo: le esperienze internazionali di “Gariwo” e dei “Giardini dei Giusti”; un saggio collettaneo sulla figura e l’opera di Alcide De Gasperi, nell’attività dell’autorevole Fondazione trentina a lui dedicata; un docu-film – “Le parole di Ventotene” – sull’idea di Europa unita, concepita da Ernesto Rossi e da altri esponenti della Resistenza italiana al nazi-fascismo. Che cosa c’entrano queste tre ultime “proposte”, di taglio marcatamente “politico”, con l’azione di un’associazione biblica come la nostra? La risposta è abbastanza agevole: servono ad aiutare chi leggerà queste pagine a capire quanto sia necessario, da abitanti consapevoli delle società di oggi, confrontarsi con le radici dell’umanesimo più profondo, anche secondo altre angolature e prospettive non bibliche, ma umanistiche. Ben sapendo che, anche per questo, in quanto donne e uomini del XXI secolo, dinanzi ad un imbarbarimento culturale e sociale incalzante, abbiamo bisogno di un numero crescente di opportunità per capire che cosa voglia dire essere effettivamente umani. Come? Secondo una concretezza operativa che faccia guardare agli altri come compagne e compagni di una vita aperta alla felicità, dall’immanente al trascendente. Un’esistenza che si guardi, in ogni modo e 7


con ogni mezzo, dai facili egoismi materialistici e dalle rigide chiusure interiori… quelle della durezza di cuore di cui si parla ripetutamente dal Primo al Nuovo Testamento come una delle condizioni peggiori per chiunque… Ernesto Borghi

Una notizia per lettrici e lettori di “Parola&parole” Dallo scorso 8 novembre il nostro presidente, Prof. Ernesto Borghi, è stato nominato coordinatore della CBF (Federazione Biblica Cattolica) per la sub-regione “Europa del Sud e dell’Ovest”. Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Italia, Malta e Svizzera: sono questi i Paesi che fanno parte di questa area della CBF. La Federazione Biblica Cattolica (www.c-b-f.org) esiste da 50 anni, è diffusa oggi in ben 127 Paesi del mondo e conta oltre 300 membri, tra conferenze episcopali e istituzioni private. Tra i suoi obiettivi vi sono lo studio dei testi sacri ebraici e cristiani e la produzione di strumenti educativi che li rendano accessibile ai vari livelli; la promozione delle iniziative di divulgazione biblica e di dialogo interconfessionale basato sulle Scritture. Questa nomina è anche un riconoscimento per il lavoro scientifico e formativo in genere svolto da Ernesto Borghi nel Canton Ticino, in Italia e altrove, in collaborazione con tante persone di varia formazione e identità culturale e religiosa, che hanno sostenuto e sostengono la sua attività.

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