Dicembre 2012

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Il pubblico intervenuto al convegno

di Assovasto, Gabriele Tumini che ha salutato con interesse l’incontro, considerata «l’urgenza per le imprese di comprendere come comportarsi di fronte a questa riforma». L’ha definita una «legge ambiziosa con parole d’ordine accattivanti», il professor De Luca Tamajo, ospite d’eccezione dell’incontro vastese. «Questa legge prevedeva una maggiore flessibilità in uscita e minore in entrata, tuttavia non è riuscita pienamente nel raggiungere i suoi obiettivi. Se da una parte non ha permesso grossi passi in avanti – ha spiegato ancora De Luca Tamajo - sul piano della certezza normativa, dall’altra ha introdotto una maggiore liberalizzazione, soprattutto nei primi contratti e al tempo stesso ha rotto un grosso tabù relativo alla pratica del reintegro post licenziamento. La riforma, in-

fatti consente talvolta anche la sanzione risarcitoria e non necessariamente il reintegro. Favorire la flessibilità in uscita, alleggerendo certe pratiche, potrebbe contribuire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro». «Parlare di questa riforma uscendo dal coro, considerando questa legge un’opportunità». Così, Luca Peluso, Legal&Public Affairs di Generazione Vincente Spa, uno dei padroni di casa dell’incontro, ha spiegato le ragioni che hanno spinto l’agenzia interinale ad organizzare l’evento. Peluso ha offerto poi alla platea un intervento di stampo “storico”, ripercorrendo la stagione legislativa relativa al settore dell’occupazione dal 2001 ad oggi, che ha consegnato «veri cambiamenti epocali. La flessibilità prodotta da questa riforma produce competitività, ma soprattutto sopravvivenza per le aziende in questo momento di crisi. Non si può pensare che le aziende possano ripartire

con contratti indeterminati». Tutti d’accordo, insomma. La riforma Fornero è sinonimo di competitività, anche se qualcosa in più poteva essere fatto. Della stessa opinione, il consulente del lavoro Dino Bottari e il direttore del personale della Pilkington Minnenna ritengono che questa legge avrebbe potuto favorire maggiormente la delega alle parti sociali ed aziendali di una fetta delle contrattazioni. L’evento è stato patrocinato da Confindustria e Camera di Commercio di Chieti, API Pescara - Chieti, Confartigianato Chieti, Aidp, Assovasto, Assoimpresa ed è stato accreditato ai fini formativi dall’Ordine dei consulenti del lavoro di Chieti, dall’Ordine degli avvocati di Vasto e dai dottori commercialisti ed esperti contabili di Vasto

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