LUGLIO AGOSTO 2017

Page 19

avere molto da imparare dagli altri: ascoltava e assimilava cose per lui interessanti e, addirittura, riusciva a far capire a ogni persona cosa avesse di buono dentro senza saperlo», dirà in un’intervista Dori Ghezzi. Sta di fatto che, tempo un anno, e i due saranno insieme. Una famiglia borghese Fabrizio De André nasce da una famiglia borghese il 18 febbraio 1940. Il padre, Giuseppe De André, dopo la carriera politica, diviene presidente e amministratore delegato dell’Eridania Zuccheri, la maggiore delle industrie saccarifere italiane. La madre, Luigia Amerio è di estrazione benestante, figlia di produttori vitivinicoli. Mauro, il fratello, diverrà avvocato di fama, nonché grande estimatore della musica dell’artista ligure. Una famiglia operaia Dori Ghezzi nasce il 30 marzo 1946 a Lentate sul Seveso da papà milanese e mamma di Cremona. Lui, un operaio specializzato, esperto di strumenti di precisione, voltmetri, amperometri. Lei, miniatrice, abile nel ritocco fotografico. Il matrimonio Il “sì” viene celebrato il 7 dicembre 1989, quando la coppia è già insieme da quindici anni. Nel frattempo, nel 1976 Dori Ghezzi scopre la gravidanza, incinta della figlia che chiameranno Luvi - dalle iniziali delle due nonne, Luisa e Vittoria. Nel mentre si saranno trasferiti in Sardegna, una terra che entrambi amano. E che farà da scenario al rapimento, avvenuto ap-

punto nel 1979. La residenza in cui si stabiliscono è “L’Agnata”, ai piedi del Monte Limbara, nelle campagne di Tempio Pausania, per la quale la coppia lavorerà senza sosta, pur di concretizzare il sogno di andarci a vivere. Come una factory Ma la comunione tra i due non è solo sentimentale. Le loro carriere si fondono infatti quando decidono di creare un’etichetta comune dal nome “Fado”, con la

quale pubblicano dischi interessanti, come Tre rose. «Una specie di factory racconterà Dori Ghezzi - dove si fa tutto in famiglia. Musica, canto, cori, tutto fra di noi». Ma non solo. Dietro ai grandi successi di De André, comprese le preziose collaborazioni con artisti del calibro di De Gregori e Fossati, c’è sempre stata una vita d’arte condivisa. Interrotta, prematuramente, dalla scomparsa di lui: l’11 gennaio 1999.

L’EREDITÀ CULTURALE

Un Centro Studi per De André A portare avanti l’eredità nelle opere di De André è la Fondazione omonima a lui intitolata (www.fabriziodeandre.it). Considerato da gran parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani, viene talvolta ricordato anche col soprannome “Faber” che gli diede l’amico d’infanzia Paolo Villaggio, per via della predilezione per i pastelli Faber-Castell, oltre che per l’assonanza col nome. La Fondazione Fabrizio De André Onlus è nata a Genova nel 2001 e opera nell’ambito editoriale e artistico. Su iniziativa della Fondazione e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, nel 2004 è nato il Centro Studi Fabrizio De André, riferimento per gli interessati all’opera dell’artista.

1

2

3

+

1 - Teatro Smeraldo, Milano,1987:

De André e la Ghezzi assistono ad un recital di Gino Paoli 2 - 1980: la coppia con Cristiano, il figlio nato dal precedente matrimonio del cantautore 3 - Fabrizio e Dori in una foto di repertorio 4 - 1980: la coppia con la figlia Luvi 4


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.