0422 - Feb/Mar 2016

FEB/MAR 16

TREVISOFREEMAGAZINE

VINCI L’INGRESSO ALLO SHOW 12 BIGLIETTI IN PALIO scopri come a pag. 50

/ PERSONE MICHELA CESCON MATTEO ZORZENONI GUIDO SGARDOLI LUCA FANTIN / VIVI TREVISO IL SOCIAL EATING USATO, CHE PASSIONE! IL PANINO GOURMET LO ZOO DI TREVISO ARRIVA LO SKATE PARK / EVENTI J-AX EROS RAMAZZOTTI MARCO PAOLINI PRIMAVERA DEL PROSECCO

Aldo, Giovanni e Giacomo

22-23 MARZO, CHE FESTA AL PALAVERDE!

QUESTO NUMERO feb/mar 16 Michela Cescon

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Luca Fantin

Il panino è il nuovo lusso

Idee regalo

10 28 44 Indovina chi viene a cena?

Matteo Zorzenoni

Tutto il fascino dell’usato

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Guido Sgardoli

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Benvenuti allo zoo di Treviso

Urbani Trevigiani

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Agenda

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ANNO 2 - N.1/16 - PERIODICO BIMESTRALE - EDITORE EDIMARCA SAS - STRADA COMUNALE CORTI, 54 - 31100 TREVISO - TEL 0422 305764 - 0422@edimarca.it DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO COLOMBO - STAMPA MARCA PRINT - QUINTO DI TREVISO - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI TREVISO N. 230 DEL 28.09.2015 ROC N. 14021 - IN COPERTINA IL TRIO, FOTO DI GIOVANNI DE SANDRE

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selfie

I RICORDI DI MICHELA L’ATTRICE TREVIGIANA MICHELA CESCON, CHE SARÀ AL COMUNALE CON IL SUO ULTIMO SPETTACOLO INCENTRATO SULLA FIGURA DI MARIA MADDALENA, RIPERCORRE CON NOI I SUOI PROFONDI LEGAMI CON LA SUA CITTÀ NATALE. TANTO PROFONDI DA AVERLI MESSI PERSINO IN SCENA Non capita spesso di vedere Michela Cescon recitare nei teatri trevigiani. L’attrice quarantaquattrenne ha dimostrato il suo grande talento al cinema, in teatro e in televisione. Ha vinto il David di Donatello come miglior attrice non-protagonista per il ruolo della madre dell’anarchico Giuseppe Pinelli nel “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana. In televisione è stata mamma Piera nella fiction “Braccialetti rossi” su Rai Uno. Michela ritorna più spesso nella sua città natale per stare assieme alla sua famiglia, mamma, papà e fratello, che per lavoro. Per questo è sicuramente un’occasione da non perdere vederla nello spettacolo “Il testamento di Maria” che farà tappa i prossimi 1, 2 e 3 aprile al Teatro Comunale, dove metterà in scena la figura della Madonna sotto una prospettiva inedita, quella di una madre che si rifiuta di accettare l’atroce destino del figlio, sempre per la regia di Marco Tullio Giordana.

Un ritorno in qualche modo a sorpresa…

È vero, mi capita molto più frequentemente di tornare nella mia città natale per motivi famigliari che per lavoro. Ma lo faccio sempre molto volentieri. Primo perché i colori, i suoni e soprattutto certi tramonti, con quel “rosso umido” che Roma non ha, mi emozionano continuamente. Poi perché vorrei che anche i miei tre figli, cui faccio spesso trascorrere qualche settimana estiva con i nonni, abbiano dei ricordi legati a Treviso.

E i tuoi ricordi di Treviso?

Molto belli. Legati, ovviamente, alla mia infanzia, quando abitavo in un condominio solidale (La Betulla, ndr) con la mia famiglia. Eravamo 18 ragazzini, tutti quasi coetanei, e si viveva come fossimo tutti fratelli. Poi, a 20 anni, ho voluto cercare altrove la mia strada, seguendo un mio percorso personale, quello legato alla recitazione. Così ho messo le mie cose in valigia e sono andata a Torino a frequentare l’Accade-

mia di Ronconi. Da lì è iniziato tutto.

Ci sono luoghi trevigiani che hai ancora nel cuore?

Le viste dalle colline. Quando ritorno mi piace tornare a visitare i colli Asolani, che sanno regalarmi panorami splendidi. E una profonda nostalgia. Treviso mi ha dato sicuramente tantissimo e sono certa che se fossi nata in un altro luogo sarei diversa. Il mio lato espressivo, il mio modo di stare in scena è fortemente legato alle mie origini.

Tanto da averlo voluto anche metter in scena…

Sì, la scorsa estate, su invito di Gigi Mardegan di Satiro Teatro, ho presentato un mio testo alla rassegna Teatro in Villa: “Non potendomi arrampicare sulle nuvole, presi per le colline”, il cui titolo mi è stato ispirato da un racconto breve di Vitaliano Trevisan.

Quando Gigi mi ha invitato per una serata a Treviso, ho sentito un desiderio profondo di avvicinarmi al paesaggio, di tornare alla terra, alle colline, alla tipologia di alcuni alberi, ai profumi umidi delle stagioni, perché del Veneto, lasciato vent’anni fa per seguire la mia professione, quello che mi manca di più è questo: il paesaggio, in special modo quello della provincia trevigiana, traccia fondamentale per delineare le mie malinconie, un’impronta sul corpo.

Oltre ai paesaggi, ci sono altri aspetti della Marca che ti porti dietro?

Beh, c’è anche il cibo ovviamente. Uno dei piatti che mi riesce meglio e che faccio più volentieri è il risotto al radicchio. Ogni volta che lo preparo mi sento un po’ come il critico enogastronomico Anton Ego nel celebre film di animazione “Ratatouille”, quando, assaggiando il piatto, torna con un flashback ai suoi ricordi d’infanzia. A me fa lo stesso effetto, cibo e territorio sanno regalarmi ricordi di serenità, legati alle cose semplici.

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idee

COME TI REINVENTO GLI OGGETTI È FAMOSO NELL’AMBITO DEL DESIGN PER LE SUE INNOVAZIONI SULL’USO DEI MATERIALI, DESTRUTTURANDOLI E DANDOGLI NUOVE FORME E NUOVI USI. LUI È MATTEO ZORZENONI, DESIGNER TREVIGIANO CHE HA FATTO DELLA RICERCA IL SUO PUNTO DI FORZA Bicchieri in cemento e rame, tavoli in metallo liquido, lampadari in marmo e vetro. Se c’è una cosa che a Matteo Zorzenoni riesce bene è quella di giocare con i materiali, combinandoli sino a svelarne le potenzialità e i loro limiti. Trevigiano, classe 1978, Zorzenoni è uno dei più promettenti designer italiani che ha fatto dello studio continuo sui materiali il suo stile. Con i propri progetti ha partecipato al Maxxi di Roma, alla Triennale di Milano, al London Design Festival e alla Biennale di Architettura di Venezia. Dopo una lunga esperienza come consulente per Fabrica, attualmente collabora con il designer spagnolo Jaime Hayon e parallelamente continua la sua ricerca nel mondo dell’artigianato d’alta qualità e nella creazione di nuovi progetti per clienti come Cappellini, Mercedes Benz, Replay, Benetton, Alcantara, Bosa Ceramiche, Miniforms, Somethingood e Agusta Westland.

Matteo, raccontaci il tuo percorso…

Mi sono diplomato all’Istituto d’arte di Vittorio Veneto con orientamento architettura-arredamento. Poi, seguendo un po’ il mio istinto, ho scelto di laurearmi in industrial design a Treviso. Ho iniziato a lavorare nel 2002 per aziende contract, ma si trattava di un lavoro semi-industriale, quindi poco creativo. In seguito ho lavorato per quattro anni a Fabrica, dove ho conosciuto Jaime Hayon, il designer con cui collaboro tuttora seguendone lo studio italiano.

Qual è il tuo punto di forza?

Sicuramente la ricerca sui materiali, in particolare vetro, marmo e ceramica, cercando di trasformarli in una dimensione più contemporanea. È un percorso che ho iniziato sin dagli studi universitari e che poi ho portato avanti grazie alla collaborazione con diverse aziende.

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Questo processo mi permette di creare oggetti con un forte background, che però sono sempre mirati ad uno specifico pubblico e mercato.

Qualche esempio?

Heavy Light, una lampada di marmo realizzata per metà a macchina e per metà a mano. Per l’idea sono partito dal concetto di portare il materiale all’estremo, grazie anche alla collaborazione con un’azienda il cui business principale è quello di realizzare coperture tombali.

Altro esempio è la serie di vasi Wire, in cui ho utilizzato come forma di decoro delle bacchette in vetro borosilicato. Fondamentale in tutto questo è sempre la collaborazione con gli artigiani locali.

Progetti trevigiani?

Per M&M Lampadari. Un’azienda che aveva la classicità nel proprio dna. Ho cercato di trovare una nuova collocazione per le loro lampade, creando una nuova collezione che rappresentasse un trait d’union fra vecchio e nuovo per reinterpretare l’azienda. Sempre per un’azienda trevigiana, Maison 203, ho ideato una collezione di gioielli interamente realizzata con stampanti 3D. Fra le tue collaborazioni puoi citarne qualcuna da cui ha imparato molto?

Con Cappellini mi sono trovato molto bene, per un designer è come lavorare in serie A. Lì ho iniziato per la prima volta a lavorare con la plastica utilizzando un particolare sistema produttivo. Citerei anche la collaborazione con Something Good, una microazienda che vende i propri prodotti online che ho fondato tre anni fa assieme assieme a Giorgio Biscaro, Enrica Cavarzan e Marco Zavagno, dove il concetto di base è quello di creare prodotti d’alta qualità ad un prezzo contenuto.

autori

TRA LIBRI E ANIMALI HO SCELTO... ENTRAMBI GUIDO SGARDOLI, L’AUTORE TREVIGIANO DI LIBRI PER RAGAZZI CHE DI MESTIERE FA IL VETERINARIO, SI RACCONTA. E DI COME ABBIA AMBIENTATO, DI NASCOSTO, UNO DEI SUOI ULTIMI ROMANZI PROPRIO IN CITTÀ “La passione è una cosa che si sente sin da bambino. Ed io, fin da piccolo, di grandi passioni ne avevo due: i libri e gli animali.

Quale ho scelto di seguire? Entrambe”. Chi parla così è Guido Sgardoli, trevigiano, anche se ha i natali a San Donà di Piave, meglio noto come “lo scrittore veterinario”. Eh sì, perché Sgardoli, oltre ad essere un ottimo veterinario, è soprattutto uno degli scrittori più amati dai teenagers italiani (e non solo, visto che molti suoi libri sono stati tradotti anche all’estero).

Vincitore di numerosi premi, tra cui nel 2009 il Premio Andersen per “Eligio S. - I giorni della ruota” (Giunti), il più prestigioso riconoscimento per scrittori per ragazzi, di cui è stato finalista anche nel 2011 con “The Frozen Boy” (Edizioni San Paolo). Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come si diventa scrittore di successo e, soprattutto, come si fa a conciliare questo traguardo in parallelo con la professione di veterinario.

Partiamo dall’inizio, con le grandi passioni per i libri e gli animali...

Quella per la scrittura l’ho sempre avuta, mi permetteva di esprimere la voglia di vivere avventure che la vita quotidiana non può offrire. A dire il vero ho iniziato con i fumetti, ma i libri mi davano qualcosa di diverso, la possibilità di conoscere mondi nuovi. Però, per avere un lavoro vero, alla fine ho scelto di seguire anche l’altra mia grande passione: gli animali. Così dopo il liceo scientifico ho studiato veterinaria all’università ma non ho mai permesso che la vita lavorativa, gli impegni quotidiani, la famiglia offuscassero la passione per la scrittura.

Che da passione, però ad un certo punto è diventata anche questa una professione...

Ho iniziato col disegno, ma non riuscendo

ad evolvere come volevo, ho deciso di concentrarmi sulla scrittura, dove invece capivo di potermi migliorare.

Poi, nel 2000, ho deciso di proporre ad altri le cose che scrivevo, inviando i miei racconti alla rivista per esordienti “Inchiostro”.

Fu un successo. Per un anno intero li pubblicarono tutti.

Come è nata la scelta di dedicarti ai libri per ragazzi?

È nato tutto perché ho cominciato scrivendo racconti da leggere a mio figlio. Inoltre, mi sono sempre sentito più portato a comporre narrativa fantastica, a raccontare mondi diversi, mentre la letteratura per gli adulti è più legata alla realtà. Ho iniziato proponendo i miei lavori a qualche grande casa editrice per ragazzi, pubblicando prima per Salani e poi per Giunti. Da lì la passione è diventata un mestiere vero e proprio.

Quali sono le doti di uno scrittore per avvicinarsi al mondo delle giovani generazioni?

Bisogna essere curiosi, osservare ed ascoltare molto, sapersi stupire ed avere una certa elasticità mentale. Io parlo molto con mio figlio, che oggi ha 19 anni, e con i suoi amici. Con quest’aperura mentale e con l’esercizio, poi, diventa tutto più naturale, inoltre mi immedesimo molto nelle storie che racconto.

C’è qualcosa di Treviso nei tuoi libri?

Di solito no, ma solo perché non sono certo di poterla descrivere al meglio.

A parte nel libro sulla prima guerra mondiale “Il giorno degli eroi”. La parte del racconto che si svolge in città è ambientata a Treviso, di cui ho ripreso molte notizie storiche, anche se nessun trevigiano se ne è accorto. È stato un piccolo omaggio ad una città che amo molto.

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chef

DA SILEA A TOKYO INSEGUENDO UNA STELLA L’ASTRO NASCENTE DELLA CUCINA ITALIANA È TREVIGIANO, PER LA PRECISIONE DI SILEA. LUI È LUCA FANTIN, CHE DALLE RIVE DEL FIUME SILE HA FATTO QUASI 10 MILA CHILOMETRI, SINO A TOKYO, DOVE È DIVENTATO UNO DEGLI CHEF PIÙ APPREZZATI Da un’osteria lungo il Sile alla stella Michelin. Per ottenerla, però, ha dovuto percorrere quasi 10 mila chilometri. Anzi, esattamente 9558, tale è la distanza esatta che separa l’osteria Da Nea dalla Ginza Tower di Tokyo, dove Luca Fantin, trevigiano proprio di Silea, classe 1979, lavora come executive chef presso il Bulgari Restaurant. Un vero e proprio enfant prodige della cucina (la prima stella Michelin a 33 anni), che vanta nel suo strepitoso curriculum collaborazioni con Carlo Cracco, Gualtiero Marchesi e Heinz Beck. Dopo aver lavorato anche da Mugaritz in Spagna, dal 2009 si è stabilito in Giappone, dove si è sposato e ha avuto un figlio. È stato nominato “Chef italiano dell’anno 2015” dalla guida Identità Golose e dall’aprile scorso, il ristorante dove lavora ha cambiato nome in Il Ristorante Luca Fantin.

frequentavo l’alberghiero non c’erano fondi a sufficienza per il perfezionamento ed era quindi fondamentale, fare tanta esperienza in molti ristoranti.

Com’è nata la tua passione per la cucina?

Utilizzi anche prodotti italiani in cucina o magari trevigiani? Se sì, quali?

É nata dal forte interesse che ho sempre avuto per il cibo. Ho dei bellissimi ricordi da piccolo di quando passavo molti pomeriggi con mia nonna. Una grande appassionata di cucina che era solita preparare squisite pietanze per tutta la famiglia. Penso che questa passione sia cresciuta inconsapevolmente guardando e spiando quello che lei stava facendo dietro ai fornelli.

Quali studi hai fatto per perfezionarti?

Ho fatto l’alberghiero a Treviso con il professor Carlo Magno, un bravissimo insegnante, che comprendeva il nostro desiderio di imparare. Grazie a lui ho avuto la possibilità di fare delle splendide esperienze nell’alta ristorazione ed il mio interesse per la cucina e diventato sempre più forte. Purtroppo quando 10

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Quali doti ti hanno trasmesso i grandi chef con cui hai lavorato?

Infinita passione, continua ricerca e grande costanza.

Sei di Silea, dove hai iniziato a lavorare all’osteria Da Nea. Cosa ricordi di quegli anni?

Da Nea ricordo con grande piacere un’immensa passione per il buon cibo e l’utilizzo di ottimi ingredienti locali.

Come definiresti il tipo di cucina che proponi al Bulgari Ginza Tower?

Quella che creiamo al Ristorante è una cucina italiana contemporanea basata su materie prime esclusivamente di stagione.

Il 90% degli ingredienti che usiamo sono reperiti localmente ma che comunque esistono nella cucina italiana.

Lavoriamo con piccoli produttori giapponesi che sono in grado di fornirci della materia prima di altissima qualità che normalmente sarebbe difficile da reperire. Tutto questo è frutto di una ricerca durata diversi anni ed è stata di grande aiuto per la creazione di nuovi piatti e ricette.

Un piatto trevigiano che ti è rimasto nel cuore...

Un piatto che replico molto volentieri è il risotto al radicchio rosso. A volte usando il radicchio rosso giapponese, molto simile al trevigiano ma meno amaro.

la ricetta

La ricetta di Luca Fantin per i lettori di 0422

Ravioli di Mozzarella INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 ravioli di mozzarella, 20 gr di purea di cime di rapa, 6 punte di cima di rapa, 5 alici marinate, 1 fritto di spine di alici, brodo vegetale, olio piccante, olio, aglio e sale Per il ripieno di mozzarella 250 gr mozzarella di bufala, 50 gr di ricotta, 16 gr di kuzu, 2 unità di gelatina, sale e pepe qb Per i ravioli 450 gr di farina 00, 300 gr farina di semola, 5 uova intere, 9 tuorli

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con alici e cime di rapa

PREPARAZIONE Ripieno di mozzarella: far sciogliere il kuzu nell’acqua della mozzarella unendo la ricotta, cucinare dolcemente e portare ad ebollizione; aggiungere la mozzarella tagliata a cubetti, condire con sale e pepe e amalgamare bene tutti gli ingredienti; introdurre il tutto dentro ad un sacchetto da pasticceria con l’aiuto di un silpat di forma rotonda inserire il ripieno negli appositi buchi (circa 4 gr a porzione) e raffreddare. Ravioli: unire tutti gli ingredienti fino a quando l’impasto non diventa omogeneo, lasciar riposare 2 ore prima di utilizzarlo; stendere la pasta creando uno spessore di 2 mm; introdurre il ripieno, richiudere e con l’apposito stampo tagliare i ravioli a forma di bottone.

Alici marinate: sfilettare le alici, immergerle in un contenitore con acqua e ghiaccio per 10 minuti e marinarle con sale e zucchero per altri 10 minuti; lavare bene i filetti con aceto di vino bianco e ghiaccio e metterli nella marinatura di olio, prezzemolo, ed aglio, da conservare in frigorifero per massimo 24 ore.

Cime di rapa: sbollentare le cime di rapa in abbondante acqua salata e raffreddare in acqua e ghiaccio; frullare il tutto aggiungendo olio e sale quanto basta.

PROCEDIMENTO Far cuocere i ravioli con le punte di cime di rapa per circa 2 minuti in abbondante acqua salata.

Aggiungerli in padella con un goccio di olio extra vergine oliva, olio aglio, olio piccante e brodo vegetale. Far saltare i ravioli. Decorare il piatto con la purea e adagiare i ravioli. Finire il piatto con le alici marinate e la lisca fritta. Buon appetito!

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SHOPPING

Tutto il fascino dell’usato

DALLA MODA DI LUSSO AI DISCHI IN VINILE. IL MERCATO DELLA SECONDA MANO È UN SETTORE VIVO, ANZI IN CRESCITA. CHE ATTIRA NON SOLO CHI VUOLE RISPARMIARE MA ANCHE VERI E PROPRI APPASSIONATI. PRONTI A TROVARE L’OCCASIONE A PREZZO STRACCIATO, MA DI FIRMA

shopping La chiamano, forse un po’ pomposamente, “second hand economy”. E c’è da scommettere che prima o poi alla Bocconi ci istituiranno un corso di specializzazione specifico. Certo è che i numeri sono di tutto rispetto. Secondo una recente inchiesta di Doxa il mercato di vendita di oggetti e prodotti di seconda mano vale almeno 18 miliardi di euro, ossia l’1% del Pil nazionale, e coinvolge ben il 44% della popolazione del nostro paese.

Non più un fenomeno di nicchia, dunque, ma un settore ben affermato, cresciuto moltissimo in anni recenti grazie anche all’e-commerce dell’usato. E assolutamente trasversale, visto che – il mercatino tradizionale docet – di usato si trova davvero di tutto, dalle auto ai vestiti di lusso, dagli oggetti di design ai libri.

Come trasversali sono anche i suoi appassionati. Si va dalla vetta assoluta dei collezionisti sino a chi lo fa soprattutto per risparmiare. La vera novità, in effetti, sta sia nella modalità di offerta dell’usato, che dai mercatini di paese si sta spostando verso i negozi monosettoriali dei grandi centri, sia nella tipologia di prodotti venduti, non più solo di basso profilo ma sempre più spesso di firma. Una tendenza, quella del luxury second hand, quasi una sorta di nuova moda, già avviata in grandi metropoli come New York, Londra, Parigi, ma che pian piano sta arrivando anche da noi. E che contagia non solo i comuni mortali ma anche le grandi star. L’attore inglese Colin Firth e la moglie Livia, ad esempio, per vestire i loro figli

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acquistano spesso e volentieri abiti di seconda mano. E pare che grandi appassionate della moda “vintage” siano anche Kate Moss e Stella Tennant.

A lanciare anche a Treviso la luxury second hand è stata Stefania Serrao, che nove anni fa è partita in Borgo Cavour con Esfashion, negozio rivolto a tutti gli amanti dello shopping di lusso di seconda mano. “L’idea è nata soprattutto per provare a proporre qualcosa di nuovo, ovvero prodotti di alta gamma, non vintage, quasi pari al nuovo. Da noi si possono trovare la borsa, l’accessorio o l’abito di marca selezionati e ricercati, pezzi originali e fashion.

Inoltre vendiamo creazioni o articoli realizzati a mano o in edizioni limitate di stilisti o creativi emergenti. Il tutto, oltre che in negozio, anche online sul nostro sito”. Come funziona la ricerca dei capi e quanto si può risparmiare?

“Ci sono persone che hanno una vera e propria malattia dello shopping e che acquistano anche 3-4 capi identici a stagione, li usano pochissimo e quindi poi li rivendono a noi. Per i prezzi, si tratta di volta in volta con il cliente.

Un cappotto che nuovo ha un prezzo di 3.000 euro, da noi si può trovare anche a 700”.

Sicuramente uno dei settori in cui la seconda mano funziona di più è quello dell’abbigliamento e degli accessori per bambini e ragazzi.

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shopping

di richiedono molto più spesso un ricambio in armadio. Cristina Sordi, dopo essere rimasta senza lavoro quattro anni fa e con un bambino di quattro mesi da tirar su, si è trovata a dover gestire proprio questa situazione ed ha avuto l’idea di aprire a Villorba Secondamanina, negozio di prodotti usati e riciclati da 0 sino ai 12/14 anni che fa parte di una catena di franchising che conta 80 shop in tutta Italia. “Da noi si trova davvero di tutto: vestiti, passeggini, giocattoli, accessori, ma anche articoli nuovi.

Il 90% della nostra merce, comunque, è di seconda mano. Clienti tipo? Mamme che vogliono risparmiare, oppure nonni che intendono fare un regalo, ma anche asili nido. Si può risparmiare dal 50% sino anche al 70-80%. Ad esempio un passeggino da 300 euro lo si trova a 120 euro. La cosa ha funzionato molto bene, tanto che dagli inziali 70 metri quadrati ci siamo allargati sino agli attuali 200”.

Ma nella spinta all’acquisto dell’usato non c’è solo la voglia di risparmiare. C’è chi lo fa per distinguersi, per affermare un modo diverso di apprezzare le cose. È il caso della musica, ad esempio, con la riscoperta della passione per i vecchi dischi in vinile, i 33 giri per intendersi.

Una passione che il trevigiano, di Ormelle, Nello Simioni sta portando avanti da ben 30 anni, tanto da diventare un punto di riferimento a livello nazionale. Prima con un

negozio a Mestre, aperto nel lontano ’92. Poi trasferendo l’attività lo scorso marzo a Treviso in via Inferiore sotto il nome di Indie Shop.

“Tutto è cominciato ai primi anni Novanta quando ho creato il primo sito di vendita online di dischi usati. Poi è venuta l’occasione di un mio cliente che voleva cedere tutta la sua collezione con migliaia di dischi in vinile in cambio delle edizioni in cd. Da lì l’idea di specializzarmi su questo supporto, che in realtà non è mai morto, tanto che il nuovo sta quasi raggiungendo l’usato. Anzi, si è creato un vero e proprio genere a sé stante, tanto che oggi molte etichette indipendenti, soprattutto di avanguardia jazz e musica elettronica, producono e vendono ancora dischi in vinile.

In negozio ho circa ho circa 12-13 mila vinili.

Il costo va dai 10 euro in su, ma per le vere e proprie rarità da collezionisti si arriva anche a migliaia di euro. Il mio cliente tipo? Di solito è chi ha una passione più alta del normale dal punto di vista musicale e vuole porsi in modo diverso rispetto alla massificazione apportata dal formato mp3”. Preparatevi all’affare.

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MARCA GOLOSA

Il panino è il nuovo lusso È IN ATTO UNA RIVOLUZIONE GOURMET. LA RISCOSSA DEL PANINO, PROMOSSO DA PRODOTTO DI SERIE “B” A LECCORNIA PER PALATI FINI, IN CUI L’HAMBURGER ESPRIME UNA NUOVA CONCEZIONE DEL GUSTO. ECCO DOVE PROVARLO IN CITTÀ

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C’era una volta il panino. Cibo semplice, quasi banale, alla portata di tutte le tasche. Oggi invece il panino ha trovato nuova linfa e rinnovato vigore grazie all’inaspettato aiuto dei più noti chef mondiali, che non solo lo hanno rivalutato, ma ne hanno fatto un piatto gourmet, quasi un prodotto d’alta ristorazione. Dall’anno scorso Gambero Rosso Channel, la piattaforma enogastronomica di Sky, ne ha addirittura fatto un format tv, “I panini di Max”, condotto dallo chef Massimiliano Mariola, che ogni settimana propone i suoi panini d’autore.

Ad approfittare di questo nuovo Rinascimento del panino si sono subito lanciati anche molti pub tradizionali, che negli ultimi anni hanno alzato l’asticella della loro proposta, offrendo una varietà enorme di panini per tutti i palati, da quelli più sfiziosi a quelli per vegani. Così il panino a base di hamburger è diventato una vera e propria cena, quasi un’alternativa al ristorante. E i locali, frequentatissimi, ospitano non solo teenager, manche famiglie al completo o manager a caccia di una cena alternativa e informale.

Anche in città le proposte non mancano, anzi il mercato pare proprio in crescita, alla faccia della cronica crisi del mondo della ristorazione, con numerose nuove aperture.

E’ il caso dell’Hosteria Moderna di via Bergamo, vicino al Quartiere Latino, che da qualche mese ha portato a Treviso un format che ha già due locali attivi a Verona.

“Proponiamo 12 hamburger da ristorazione e anche da asporto – spiega il titolare Alessandro Fedrigo – preparati con carne italiana da fassona piemontese e pane artigianale. Offriamo solo prodotti gourmet di qualità e genuini. Il menù varia ogni sei mesi, seguendo la stagionalità degli ingredienti. Abbiamo anche pane con carbone vegetale e hamburger vegetariani, senza latticini e a base di legumi e pesce, e vegani al latte di soia. I nostri punti di forza sono la qualità delle materie prime, la varietà e la cottura alla griglia tradizionale”.

Nuovi menù e nuovi ingredienti anche per un locale “storico” del centro come il Kruz Pub di via Avogari, l’ex Ugly Man che fu il primo e per decenni l’unico pub del centro. Oggi, riaperto da qualche anno col nome del suo nuovo titolare, Alberto “Kruz” Crosato, già chef Al Gambero di Casale, si è rinnovato un format street metropolitano, sia all’interno che in cucina. “Per anni siamo stati famosi per i club sandwich, ma oggi possiamo proporre anche una cucina di qualità, come i nostri hamburger con pane artigianale a base di carne Angus Black da 220 grammi, ingredienti di stagione e abbinamenti 26

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marca golosa

studiati ad hoc. In totale abbiamo 14 opzioni per l’impiattamento. Cuciniamo il tutto su macchine grill vapor, ossia che combinano griglia più vapore, per rendere più croccante la carne lasciandola però tenera all’interno, in modo che conservi i sapori. Il nostro nuovo menù è molto concentrato sul territorio, con nuovi ingredienti, sullo stile dei pub inglesi.

Spazio anche per chi ha allergie o intolleranze alimentari, e a richiesta abbiamo pane per celiaci”.

Burger gourmet anche per il TVburger di fianco a Porta San Tomaso, che in questi giorni festeggia il primo anno di attività. Locale che basa tutta la sua filosofia proprio sui panini gourmet a chilometro zero, come racconta il titolare Loris Gatto: “Per noi panino gourmet significa che vengono utilizzati solo ingredienti di alto livello, freschi, salutari, certificati e attraenti per il gusto finale. TVburger nasce con la filosofia a chilometro zero per le materie prime, con selezionate aziende partner che sono per il 90% provenienti dall’area trevigiana e tutte con prodotti di qualità. Inoltre seguiamo un metodo di cottura per la carne, sorana al 100%, che fa scoppiare il grasso all’interno e la rende così leggerissima e succosa, rosa all’interno. È una visione newyorchese dell’hamburger. Oltre alle carni puntiamo anche sul pane, prodotto con lievito madre in modo da essere più digeribile. Abbiamo tre tipi di pane, due prodotti da noi e uno senza glutine”.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e a noi non resta che augurarvi buon appetito, anzi, buon panino gourmet!

DOVE HOSTERIA MODERNA Via G. Bergamo, 1 - Treviso tel. 0422 591162 KRUZ PUB Via Avogari, 25 - Treviso tel. 393 0839711 TVBURGER Borgo Giuseppe Mazzini, 50 - Treviso tel. 0422 1740717 0422.TV FEB/MAR 16

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PETS

Benvenuti allo zoo di Treviso SERPENTI, TARTARUGHE, IGUANE. SEMPRE PIÙ TREVIGIANI SI CIRCONDANO DI ANIMALI ESOTICI IN CASA. NE ABBIAMO CONOSCIUTI DUE, CHE CI HANNO RACCONTATO COME SI CONVIVE CON RETTILI & C.

pets

Tutti pazzi per gli animali esotici, pet domestici fuori dall’ordinario da mostrare agli amici con orgoglio, ma anche per dimostrare una passione che nasce dal profondo. Non ci sono solo cani e gatti a farci compagnia fra le mura domestiche, ma sempre più spesso sono animali non convenzionali. In realtà il termine “esotico” può ingenerare qualche confusione; dal punto di vista letterario significa “non autoctoni”, ma la letteratura veterinaria ne dà un’accezione più ampia, inserendo ad esempio in questo gruppo anche animali abbastanza comuni come conigli, furetti e pappagalli. L’Associazione animali esotici (Aae) li definisce come “tutte le specie animali, legalmente detenute,

lama”. Ma come nasce questa passione? “Possiamo distinguere il fenomeno in due gruppi – continua Benini – chi lo fa per esibizionismo e chi invece per una passione verso gli animali.

Una cosa è certa, chi volesse avere un animale esotico in casa deve essere preparato e informato, magari parlando con chi già ne possiede.

Per questo abbiamo creato l’Aae, l’Associazione animali esotici, per dare informazioni utili a chiunque voglia prendere un animale particolare, ma anche per raccogliere e trovare casa ad animali esotici abbandonati, come spesso succede”. Benini dà anche qualche consiglio per chi volesse iniziare ad appassionarsi: “Fra gli animali esotici più facili da

Il drago barbuto

Il pitone reale

presenti nelle case italiane come animali da affezione, siano esse invertebrati, pesci, anfibi, rettili, uccelli o mammiferi”.

“Difficile dare un numero esatto di questi animali - spiega il veterinario Fabrizio Benini di Carbonera, presidente dell’Aae - ma è sicuramente enorme ed è cresciuto molto negli ultimi anni. Secondo le nostre stime, al di fuori di cani e gatti, al primo posto ci sono canarini e pesci rossi, seguono i conigli nani, che hanno avuto un grande incremento negli ultimi 10 anni, quindi le tartarughe di terra, i pappagalli e i serpenti. Fra i meno convenzionali troviamo tigri, leoni, puma e persino 30

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gestire c’è l’iguana, che è vegetariana e quindi non richiede tanto impegno. Fra i serpenti il pitone reticolato, che può stare in una teca e si alimenta a topolini. Oppure il furetto, considerato ormai non più come animale strano e particolarmente sociale, che fra l’altro è stato il primo animale addomesticato dall’uomo per difendere i granai dai topi”.

E nei trevigiani quant’è grande la passione per gli animali esotici? “Sicuramente più di quanto si possa immaginare” dice Benini. Di questi grandi appassionati noi ne abbiamo incontrati due, per farci raccontare la loro storia. Flavio Nicoletti, 50 anni di Fossalta di Vedelago, fin

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pets

da bambino ha sempre avuto la passione per le tartarughe. “Me l’ha passata mio padre, che ne ha sempre tenute in casa. Ma il vero colpo di fulmine è scattato quando ho visto nascere le prime tartarughine”. Oggi Flavio, che di mestiere fa l’operaio, sposato, due figli, ha un rettilario con 20 serpenti, 20 gechi e oltre 600 tartarughe. “Ho iniziato come collezionista, poi sono diventato allevatore e oggi principalmente mi occupo di recuperi per associazioni come l’Aae, per il corpo forestale o anche per privati. Mi sento un po’ come un assistente sociale, è come se avessi un canile ma per animali esotici. Gli animali abbandonati che trovo oppure quelli provenienti da sequestri

pre stato attratto dai rettili, tanto che quattro anni fa abbiamo acquistato un pitone reale di 2 anni, lungo un metro e mezzo. È un maschio e l’abbiamo battezzato Napoleone. Vive in una teca riscaldata a 30°, tenuta in salotto. Mangia topi decongelati, uno ogni 10-15 giorni. Ha un’attività giornaliera molto limitata e si muove solo di sera, tanto che spesso mio marito lo estrae dalla teca e lo tiene in braccio per un po’. Un anno fa abbiamo preso il secondo maschio, Adone. Poi abbiamo anche due draghi barbuti dal deserto australiano. Due femmine, Rosy e Lady, lunghe 40 centimetri.

Sono animali molto docili, di facile gestione, si fanno accarezzare e si voltano quando le

Il riccio africano albino La tartaruga delle Seychelles

cerco poi di darli in affidamento a privati”.

Fra tutti i suoi animali, quelli cui Flavio è più affezionato sono due tartarughe. “Sono i rettili più grandi che ho, due tartarughe delle Seychelles che pesano 70-80 chili ciascuna.

Provengono da un sequestro e le possiedo dal 2008, quando erano ancora piccole. E calcolando che possono arrivare a vivere sino a 150 anni se le godranno anche i miei pronipoti”.

Alberto e Paola Giacometti sono invece di Lancenigo. Lei infermiera, lui operaio, hanno due figlie di 12 e 21 anni ma soprattutto convivono fra serpenti e draghi barbuti. “È stata un’idea di Alberto - racconta Paola, che è sem32

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chiami. Da settembre è arrivato anche un riccio africano albino, Spillo, di sei mesi. È un animale notturno, mangia crocchette per gatti e avanzi”. Altri amici in arrivo? “A me piacerebbe moltissimo anche un scimmia, ma è molto difficile da gestire”.

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MOGLIANO VENETO Mercato dei Prodotti Tipici e Stagionali di Campagna Amica di Mogliano Veneto Venerdì Piazza Caduti di fronte al Municipio 08.00 - 13.00

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Inserto Staccabile VALDOBBIADENE Mercato delle Prealpi di Valdobbiadene Domenica foro boario 08.00 - 13.00

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CASTELFRANCO VENETO Mercato Campagna Amica dei Prodotti Tipici di Castelfranco Veneto Giovedi Piazza Donatori del Sangue Vicino Palazzetto dello Sport 08.00 - 13.00

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CONEGLIANO Mercato Agricolo di Conegliano Mercoledì - Sabato Piazzale F.lli Zoppas zona stazione corriere 08.00 - 13.00

MONTEBELLUNA Mercato Agricolo del Montello e dei Colli Asolani di Montebelluna Sabato Piazza Negrelli zona centro storico 08.00 - 13.00

VITTORIO VENETO Mercato dell’agricoltore di Vittorio Veneto Venerdì Piazza XXV Aprile 08.00 - 13.00

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Insomma un ricettario che diventa un utile consulente per avere le giuste informazioni e garanzie prima di preparare la ricetta. E la ricetta di chi è? La ricetta è legata alla tradizione delle famiglie contadine nostrane capaci di tramandare i saperi e i sapori delle nostre campagne. Con questo spirito Impresa Verde Treviso e Belluno e Camera di Commercio di Treviso hanno inteso garantire l’uscita di questa prima edizione che è una vera e propria novità.

Dove trovarlo? Presso tutte le aziende che aderiscono a Punto di Campagna Amica e nella dozzina di mercati di Campagna Amica che si svolgono settimanalmente in provincia di Treviso.

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L’Eden della nightlife Eccellente cucina, musica e mostre d’arte.

Un mix sofisticato quello che offre il locale trevigiano, punto di riferimento anche per un aperitivo o un brunch informale Un vecchio grammofono sul bancone del bar, un sipario rosso alle finestre, quadri d’autore alle pareti e in sottofondo le soffuse note di una musica d’autore, tra il jazz ed il folk acustico. È sicuramente un atmosfera del tutto particolare quella che sa offrire ai propri clienti l’Eden Café, il celebre locale trevigiano, che si trova in fondo a viale Montegrappa e che quest’anno festeggia i 10 anni di attività. Che, oltre ad essere un punto di riferimento per chi è alla ricerca di una serata diversa dal solito, offre anche un servizio di ristorazione estremamente curato. Attivo solo alla sera, previa prenotazione, propone una cucina italiana rivisitata e raffinata, in linea con l’ambiente del locale, con un grande attenzione nella scelte delle materie prime: pasta fresca fatta in casa, materie prime biologiche certificate, formaggi particolari, vini ricercati e molto altro. Una cucina con piatti raffinati e spesso inusuali come

EDEN CAFÉ Via XV Luglio 1 – Treviso Info e prenotazioni: 389 8384316 www.edencafetreviso.com

il filetto di maiale affumicato con le foglie di te o il paté di lepre in crosta à la royale, ma che sa stupire anche nella preparazione di dolci e dessert intriganti e sfiziosi.

Con un menù che cambia ogni due mesi. Oltre alla ristorazione offre anche la possibilità di gustare deliziosi hamburger gourmet, oppure un brunch informale, o anche semplicemente un aperitivo in tutta tranquillità.

L’Eden Cafè, inoltre, è uno dei pochi locali trevigiani dove è possibile ascoltare, ogni venerdì, musica d’autore internazionale, magari proprio durante una cena dal ballatoio del locale. Tra i prossimi appuntamenti di febbraio, venerdì 5 i Patch & the Giant (UK), un quintetto acustico che è fra le nuove realtà londinesi folk-oriented, il 12 i BettiBarsantini, progetto di Marco Parente ed Alessandro Fiori, songwriters tra i più brillanti della scena italiana, il 19 il duo musicale tedesco folk rock Sea + Air e il 26 il folk psichedelico degli americani Tall Tall Trees. A marzo sono previsti gli Ottodix (il 4), i Christopher and The Conquered (l’11), i Valentina Dorme (il 18) e il Kollettivo Stesi (il 25). Inoltre il locale ospita ogni mese anche mostre di artisti d’avanguardia. Un mix quindi di buona cucina, musica e arte capace di farsi apprezzare anche dai palati più sofisticati.

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sport

Il prossimo aprile anche Treviso potrebbe avere il suo primo skatepark. Il luogo in cui sorgerà è nell’area parcheggio di viale Italia, in via Olimpia, vicino allo stadio di rugby di Monigo. Il via libera del Comune è arrivato lo scorso novembre ed un grazie per quella che sicuramente è un’iniziativa che farà felici tantissimi skaters, va all’associazione TVSK8 (info: jeppy@markershop.com), che da qualche anno stava provando a portare anche in città un luogo dove gli appassionati di skateboard potessero provare i loro tricks in tutta sicurezza. “Sì, ci stavamo provando dal 2010 - racconta Giampiero Sanders, referente di TVSK8 - anche perché ci siamo accorti che anche in città cresceva il numero di appassionati, ma non c’erano posti dove praticare, se non qualche parco oppure in spot più o meno leciti. Finalmente ce l’abbiamo fatta e ad aprile apriremo il nuovo skate park. C’è ancora qualche problema da sistemare, come 0422.TV FEB/MAR 16

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sport

to crea o ici h t am baske zo i l g ez da de e a petto ruito p resta m e t m i ca ass cos iore vello che ssia un skate l migl e a li a veri o t o d ch n lo .I . Ta nhell, e per lavoro oto an create iodo o t r ta der n i u e e p r rto, tt a, ur id a il P le stru n ann bellun strutt certo riape tture i u a n a e con volta ont é avev per u esso h e le str r chi M r o i r d h e e s p llo d perc hiu tà, a oglie io p vvero i l que ionale stato c illegal so di t onsig sta da te c a i z i c e È B e ka d e na ers. mi ha d ualch kate? “ ono s qualch t e l a b e k u s un e”. Q lo s n b r ve deve pro per il Com gradat si con ziare u rare se poi si con pe ma hé de entar er ini r impa osse, e solo port ram tro c r P s e l m per sse cimealtà. ro. Pe rime m gliora nico vi ri un a p i u e u r ’ e l p e e l l , a vo o, in i 80 i le ere e m nzi, è anto d ma noltre sso: vi n l c , g g e o e c l u I p q da res e. à. A n e su ins cce stra pront à di a nche i ata ien o che zo di c tinuit stro, in tro”. v o t t s c n i à r n e i te a ferm , ma acil e gi am lo sfo e la co n ma o mae u del esser , è la f cilmen i una entesi l’ok e tu r a e o l c a v l i f u o l r a o o rati n ser tesso p que rebber ntaggi unge f .9, di c Tra pa a dat ike a la e no tu s h dov de va i raggi inea n ark”. une tain b eet dov ntare r m n n p l s t e gra mpia on la te al , il co mou ena s div Oli bus c di fron e park bmx e r la sc e t o aut oprio lo ska ista di ma, p tizie. ? l r p a m viso gli è p eme una Inso me no e r T e i assi he per nino. ro ott te a uno d cesco a k e s o c ato ran an t’Ant , davv ma ora chiamcittà, F n la n n San igiana a o o p o i il bbiam i della da 8 c Pur n g trev g , “ o lo a t e . o è s ’ n o il e io com ntarce erti e i di Pa bracc Trevis olto. a M cco sp ann otto tà, a do m a di a ùe A r ers pi o, 20 onta s de cit rescen ncanz enta t s ska progn pre pr a gran ti sta c la ma si pre a n m a m r o ra i u a e e g e n Z la s i in ssio ra, oni na v st tavo andoc i appa a, fino ra a M eare u ici po oghi n trov ero d oblem apertu per cr i gli u ssia lu per r n l’ m g o à p g u t .E , i t o n ico a co ssibil o ad i spo hine” men u gl anc ’è, o olto L’ to, m e po . Sin p no pos grand e qui rs era retti e ssi? “C si è sv no h e e a t c un a an li ska e, mu mo m , dove che an re t e n a g a e i n sc i per lo sk me s glia o o qual da ess ave o ian W l o r i o t e c e M t u li p rk, llo di o ital to tan iazion nto, ia a e p id kate que onat iora ssoc vime rov s gli c’era, campi deter dall’a co mo si sono del o glio he un oggi è gestito c’è po miera creat sto si e k i c a r l È u h g a . g q e a e an a c m icabile a ad o legno skatep anche 0 mil n, a f a lo di rat di 2 ue ,m imp tepark rampe Poi c’è aese. M spesa to freq Ska hé le mpo. ro a P nte la iù mol c t a per col te n cen onost on è p i e t n e a en n n o, mu inand une, o C rov om sta del C o eur

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SOCIAL

Indovina chi viene a cena?

ORGANIZZARE UNA CENA PER PERFETTI SCONOSCIUTI. È IL SOCIAL EATING, NUOVO FENOMENO CHE AVVICINA CHEF AMATORIALI AD APPASSIONATI DI BUON CIBO. DOVE LA CONDIVISIONE E LO STARE INSIEME PER CONOSCERSI È L’ASPETTO PIÙ INTRIGANTE. ABBIAMO INCONTRATO DUE TREVIGIANI CHE LO STANNO FACENDO

social

La più grande passione tradizionale degli italiani a braccetto con il nuovo modo digitale di comunicare. Parliamo di cibo e social network. È dal mix di questi due mondi che nasce il social eating, un fenomeno in crescita, che unisce la passione per la cucina con la voglia di aggregazione. Il funzionamento è molto semplice: si organizza una cena a casa propria, senza necessariamente essere chef di professione, e tramite portali ad hoc si attendono le iscrizioni degli invitati. L’aspetto più intrigante è proprio rappresentato dal fatto che i partecipanti alla cena sono praticamente degli sconosciuti, quindi la serata nasce già col presupposto di incontrare e conoscere nuove persone. Il trend è nato agli inizi del 2000 ed oggi a livello mondiale sono tre i portali di riferimento: Eatwith, presente con oltre 500 “chef” casalinghi in 150 città del mondo, Vizeat, primo portale europeo con 1000 cuochi e 20 mila utenti iscritti provenienti da 50 paesi, e Bookalokal, 500 cuochi in 46 paesi.

Anche in Italia la moda del social eating ha attecchito immediatamente, con la nascita di portali come Gnammo.com, Ceneromane.com, Peoplecooks.it e Le cesarine (homefood.it). Di questi quello più famoso ed affermato è Gnammo, nato nel 2011 dall’unione di due progetti simili, uno di Torino ed uno di Roma. “Gnammo – ci racconta Walter Dabbicco, responsabile marketing del portale – è la più grande community italiana per organizzare eventi culinari in casa propria, condividendo i posti a tavola con gli “gnammers”, come sono chiamati i partecipanti alle cene. Abbiamo 110 mila utenti, per mille coperti occupati al mese. Le aree più attive sono ovviamente i grandi centri come Milano, Torno, Roma e a ruota Venezia, Bologna e Firenze.

Non serve essere chef, quanto soprattutto avere la capacità di gestire l’aspetto dell’ospitalità. La componente cibo è il 50%, il resto è social, un’esperienza totalmente immersiva data dal piacere di stare con gli altri”. Altro aspetto da considerare, come ci tiene a precisare Walter, è quello della saltuarietà nell’organizzazione di eventi. “Il social eating, che è la filosofia di Gnammo, è diverso dall’home restaurant, che è fenomeno diverso ed un’attività organizzata in modo molto più professionale. I nostri utenti devono operare in modo saltuario, senza camerieri né attrezzature professionali, ed il ricavo massimo da questi eventi non 46

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social Marion Polo

deve superare i 5 mila euro l’anno”.

Per capire meglio come funzionano le cene “sociali” abbiamo incontrato due “gnammers” trevigiani che hanno deciso di cimentarsi nell’organizzazione di eventi di social eating anche nella nostra città. Fabio Piccoli, libero professionista nella gestione di siti web e social per la ristorazione e fotografo still life, e Marion Polo, responsabile marketing per un’azienda padovana di nutraceutica per animali, si sono conosciuti nel 2011. Entrambi del ’77, hanno scoperto di avere una passione comune per il buon cibo e per la nightlife. Per questo hanno deciso di aprire un blog, Jolienight (jolienight.wordpress.com), dedicato alla scoperta di locali insoliti e modi originali di trascorrere le serate con gli amici.

“E’ nato due anni fa come un blog di viaggio sui locali che abbiamo frequentato, con le nostre personalissime recensioni.

Un modo per far conoscere luoghi alternativi per trascorrere le serate”, spiega Fabio. “Poi un giorno Marion, navigando sul web, ha scoperto Gnammo ed abbiamo deciso di provare la strada del social eating”. Con una passione ereditata dai bisnonni che gestivano una vecchia osteria tradizionale a Campo San Polo Venezia, per Marion era anche l’occasione di mettersi alla prova.

“Sono sempre stata affascinata dal mondo social, specie su Pinterest dove mi piace andare alla scoperta dei piatti postati dagli altri utenti, specie se dedicati alla cucina estera. Così assieme a Fabio abbiamo deciso di organizzare un paio di cene, una in particolare riuscita molto bene. Era una “Cena in rosa”, dove tutto, dalle portate, al pane, al vino, alla preparazione della tavola, era basato sul colore rosa. Sono state esperienze molto belle, che ci hanno fatto conoscere persone nuove, uscendo dalla solita routine”. Ma la vera prova del fuoco, anzi del cuoco, per Marion e Fabio è stata quando hanno organizzato un evento per H-Farm, l’azienda di Roncade leader per progetti sul web. “Lì, mi sono dovuta far aiutare da mia madre e da un’amica – racconta Marion – per servire 30 commensali con un buffet di salse e bruschette, primo e secondo. È stata una giornata speciale, anche se molto faticosa, ma assolutamente positiva”. Esperienze che ripeterete? “Sì, ci piacerebbe molto, amo cucinare ma soprattutto godermi la serata in compagnia, condividendo tutto con i miei ospiti”. Non vi resta che provare.

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Il risveglio della

Cavana

Con l’avvicinarsi della bella stagione, La Cavana del Sile, a due passi dall’Ospedale trevigiano, si anima di eventi, feste e anniversari, con un’offerta di cucina che spazia dal pesce, alla carne sino a pizze speciali. Il tutto in un’atmosfera accogliente e tranquilla, immersa nel verde Mario e Pol, all’anagrafe Mario Tagliabue e Paolo Biasetto, vecchi amici con alle spalle una grande esperienza nel settore della ristorazione, da tre anni a questa parte sono i titolari de La Cavana del Sile, locale che è riduttivo definire semplicemente come “ristorante”. A due passi dall’Ospedale di Treviso, ricavato da un vecchio ricovero di barche completamente ristrutturato nei pressi del Cral, il Circolo ospedalieri trevigiano, la Cavana offre un’eccellente cucina: pesce, con un’attenzione particolare per la preparazione di ottime fritture, grigliate e antipasti misti, carne, con tagliate e costate come punti forti ma anche deliziose pizze, calzoni e sfilatini, tutti preparati con una particolare farina ad alta digeribilità e ridotto impatto glicemico, a base di un mix di multicereali. In più, è fornita anche di un’ottima carta dei vini, con un’attenzione alle bollicine, sia italiane che estere,

LA CAVANA DEL SILE Via Santa Maria di Ca’ Foncello, 12 Treviso - c/o Circolo Ospedalieri Tel. 0422 1574583 www.lacavanadelsile.com info@lacavanadelsile.com Orari: 9.00 - 24.00

più alcune etichette inusuali, frutto di una ricerca di vini magari poco noti ma di grande qualità. Questa ricchissima offerta, tutta preparata con materie prime di qualità e territoriali, e a chilometro zero per la carne, può essere gustata in tantissime occasioni, anche se la bellezza e tranquillità del luogo, con un centinaio di posti a sedere all’interno e una cinquantina nella terrazza, rende La Cavana del Sile ideale per l’organizzazione di eventi speciali o anniversari. Aperto tutto l’anno, sette giorni su sette, il locale gestito da Mario e Pol ospita spesso premiazioni legate agli eventi sportivi del vicino Cral, ed eventi classici quali battesimi, cresime, comunioni e matrimoni. Oltre a questo organizza anche serate a tema, dedicate ad un piatto specifico, come quella recente sulla costata, oppure party, anche per i più piccoli, grazie ad un parco all’aperto specificatamente allestito per i bimbi. Con l’avvicinarsi della primavera, la Cavana è sicuramente un locale da annotarsi nel taccuino per quando si è alla ricerca di un luogo ospitale e accogliente, anche e soprattutto per gruppi numerosi. Insomma, come amano spesso dire i due titolari, “Non c’è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore”. E la Cavana è lì proprio per soddisfare anche i palati più fini e alla ricerca di qualità unita a salubrità.

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VINCI L’INGRESSO ALLO SHOW 12 BIGLIETTI IN PALIO

Vinci lo show di Aldo Giovanni e Giacomo con 0422!

GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE FRA 0422 E AZALEA.IT PUOI VINCERE DEI PASS D’INGRESSO PER 2 PERSONE AGLI SPETTACOLI DEL 22 E 23 MARZO AL PALAVERDE DI VILLORBA

Vai sul nostro sito www.0422.tv o sulla nostra pagina Facebook (www.facebook.com/0422magazine) e partecipa al gioco inserendo una frase originale e spiritosa con cui vorresti che il Trio salutasse il pubblico trevigiano.

Gli autori delle due risposte-commento che riceveranno più “Mi piace” entro le 18.00 di lunedì 8 febbraio, si aggiudicheranno un pass d’ingresso per due persone per lo spettacolo di martedì 22 marzo. Il gioco, per chi volesse riprovarci, verrà riproposto anche la settimana successiva, a partire da venerdì 12 febbraio e i pass in palio per la serata del 23 saranno 4. Vinca il migliore!

Collegati subito al contest

AGENDA DAL 01.02.2016 AL 31.03.2016

EVENTI E SPETTACOLI A TREVISO E PROVINCIA

22/23 MARZO 2016 – ore 21.00

Buon anniversario!

Aldo, Giovanni e Giacomo al Palaverde di Villorba per i 25 anni di carriera

Un quarto di secolo di risate, sketch, personaggi e battute racchiuse in un unico spettacolo. Ci sono pochi artisti che sono stati capaci di conquistare il cuore del pubblico di ogni età, fra questi troviamo di certo Aldo, Giovanni e Giacomo che quest’anno festeggeranno nei palazzetti delle principali città italiane i 25 anni di carriera e di successi con lo spettacolo “The Best of Aldo, Giovanni e Giacomo”, una grande festa spettacolo, prodotta da Paolo Guerra per Agidi Due, che farà tappa anche nella Marca. Per rispondere alla grande richiesta dei fan, il trio sarà al Palaverde di Treviso per ben due sere consecutive, il 22 ed il 23 marzo. I biglietti per questo nuovo imperdibile appuntamento, organizzato da Zenit con la collaborazione dell’Associazione Culturale Motoperpetuo, si potranno acquistare sul circuito Ticketone.

Info e punti vendita su www.azalea.it.

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EROS RAMAZZOTTI Zoppas Arena, Conegliano Domenica 13 marzo ore 21.15 - Info: www.zoppasarena.it A due anni dal successo del Noi Tour, l’artista italiano pop più stimato all’estero ripropone il suo straordinario repertorio che ha saputo conquistare le platee di tutto il mondo con il nuovo Perfetto World Tour 2015-2016, dedicato al suo nuovo album uscito nel maggio scorso, vincitore del Disco di Platino in Italia, con 50 mila copie vendute nei primi due mesi e mezzo, del Disco d’Oro in Svizzera e Belgio e del Wind Music Award 2015. La prima parte del tour si è conclusa lo scorso novembre al Pala Alpitour di Torino, dopo aver fatto registrare oltre 230 mila presenze con numerosi sold-out lungo le 28 serate. Per quest’anno il tour diventa internazionale con ben 40 nuove date in 16 paesi, fra Madrid, Parigi, Monaco, Mosca e New York, con gran finale in ottobre a Los Angeles. Unica tappa nel Triveneto il 13 marzo alla Zoppas Arena di Conegliano.

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J-AX Odissea Music Hall, Spresiano Sabato 20 febbraio ore 24.00 - Info: www.odisseafuncity.it Un esclusivo live all’Odissea di Spresiano per J-Ax, il rapper milanese già frontman degli Articolo 31, gruppo famoso negli anni Novanta. Dopo la parentesi televisiva della trasmissione “Sorci verdi“ su Rai 2, è tornato sul palco per una serie di eventi unici.

Un nuovo progetto che lo vede protagonista nei club di tutta Italia con 20 tappe del suo “Live Club Set”: un’ora di spettacolo, in cui andrà a ripescare nel suo vecchio repertorio ma anche nei brani del suo ultimo album, uscito poco più d’un anno fa, “Il bello d’esser brutti”, che ha vinto il triplo disco di platino in Italia con oltre 150.000 copie vendute grazie anche all’ironico singolo “Maria Salvador”, un irrefrenabile successo che ci ha accompagnato per buona metà del 2015, e altri come “Intro” e “Uno di questi giorni”.

LUCA CARBONI Supersonic, San Biagio di Callalta Martedì 23 febbraio ore 22.00 Info: www.supersonicmusicarena.it Luca Carboni torna live nei club per uno dei tour più attesi del nuovo anno, dopo il successo in radio e nelle classifiche del singolo “Lucalostesso” e dell’album Pop-Up, uscito il 2 ottobre per Sony Music. Con il Pop-Up Tour 2016 il cantautore bolognese si esibirà in spazi non consueti, quelli dei club appunto, a stretto contatto con i suoi fan, per un concerto sicuramente molto intimo e di grande condivisione.

Un viaggio musicale con solide radici nel pop anni ’80, ma con uno sguardo verso il futuro, grazie a tutti i grandi successi e le canzoni del nuovo album.

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NEGRITA Supersonic, San Biagio di Callalta Giovedì 25 febbraio ore 22.00 - Info: www.supersonicmusicarena.it Dopo otto arene gremite durante la scorsa primavera e un lungo tour estivo che ha percorso tutto lo stivale, i Negrita tornano on the road. La rock band, infatti, si esibirà in diciotto date nei più rinomati club italiani a partire dal 19 febbraio fino al 3 aprile, con tappa il 25 febbraio al Supersonic. “Recupereremo pezzi dal cilindro senza fondo della nostra storia.

Stiamo elaborando una scaletta fatta di muscoli e distorsioni. Senza tregua”.

EAGLES OF DEATH METAL New Age, Roncade Sabato 27 febbraio ore 22.00 - Info: www.newageclub.it Costretti a cancellare le date dei primi giorni di dicembre dopo essere stati coinvolti nei terribile attentato terroristico del Bataclan di Parigi del 13 novembre, gli Eagles of Death Metal di Jesse Hughes e Joshua Homme hanno mantenuto la promessa di volerle recuperare e saranno in Italia, con tappa anche al New Age di Roncade, per un mini tour da non perdere assolutamente, per la musica ma anche per un forte segno di stima alla band statunitense.

DANILO REA

“COME NE VENIMMO FUORI”

Teatro Eden, Treviso Venerdì 11 marzo ore 20.45 - Info: www.teatrispa.it Appuntamento con un grande del jazz italiano al teatro Eden di Treviso, dove si esibirà Danilo Rea, uno dei pianisti che più ha segnato la scena jazz in Italia negli ultimi decenni. Vicentino, classe 1957, Rea è un audace improvvisatore dalla spiccata sensibilità melodica. Negli ultimi anni di attività si esibisce più frequentemente in lunghi recital solitari al pianoforte.

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MARCO PAOLINI “BALLATA DI UOMINI E CANI”

Teatro Accademia, Conegliano Giovedì 25 febbraio ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Nel suo ultimo spettacolo, che sta portando in giro per i principali teatri di tutta Italia, Marco Paolini ripercorre la vita di Jack London con musiche e canzoni legate alla produzione letteraria del celebre scrittore. Dell’immenso materiale che aveva a disposizione, Paolini ha centrato l’attenzione su tre racconti intitolati rispettivamente “Maschio”, “Bastardo” e “Preparare un fuoco” che hanno un comune denominatore: i protagonisti sono sempre uomini e cani.

Una vicinanza dalle sfumature più diverse, ora violenta, ora intensa, sempre forte. Lo scambio tra essere umano e animale è totale, quasi una fusione, un ribaltamento di ruoli: uomini che si raccontano come cani e cani che si comportano come uomini.

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GLI ALCUNI

“PIERINO E IL LUPO VEGETARIANO”

Teatro Comunale, Treviso Domenica 28 febbraio ore 16.30, lunedì 29 febbraio e martedì 1 marzo ore 10.00 Info: www.teatrispa.it Gli Alcuni riportano a teatro la celebre opera di Sergej Prokof’ev in una versione davvero innovativa. La fiaba musicale sarà preceduta da un’introduzione in cui verranno presentati gli animali protagonisti della storia, (con videoproiezioni in animazione), cui saranno abbinati gli strumenti dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.

ALESSANDRO PREZIOSI, NANDO PAONE “DON GIOVANNI”

Teatro Accademia, Conegliano Mercoledì 2 marzo ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Nell’allestimento della celebre opera di Molière di Khora Teatro, che rinnova la comune progettualità con il Teatro Stabile d’Abruzzo, Don Giovanni è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi teatrali, impegni televisivi e premi cinematografici, che raccoglie la sfida tutta teatrale nel mettere in scena un personaggio, che è stato definito come “il carattere più teatrale che abbia attraversato la scena”.

OTTAVIA PICCOLO, PAOLA DI MEGLIO “7 MINUTI”

Teatro Comunale, Treviso Venerdì 4 marzo e sabato 5 marzo ore 20.45, domenica 6 marzo ore 16.00 Info: www.teatrispa.it Basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, “7 minuti” di Stefano Massini, per la regia di Alessandro Gassman, parla di lavoro, di donne e di diritti dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che raccontano, con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli che scaturiscono dalle situazioni di precarietà lavorative.

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SIMONA IZZO, RICKY TOGNAZZI “FIGLI, MARITI, AMANTI”

Teatro Accademia, Conegliano Domenica 13 marzo ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Laura e Riccardo, interpretati da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, sono due cinquantenni in transito nella casa dell’unico figlio, Francesco, per proteggerne la dimora. Il ragazzo, in fase di separazione, si contende il luminoso loft nel quale ha vissuto con i due figlioletti. Una serata come tante, in cui il lessico familiare amoroso, coniugale, spazia tra problemi economici, preoccupazioni per i figli e rancori mai sopiti.

MASSIMO DAPPORTO, TULLIO SOLENGHI Teatro Accademia, Conegliano Mercoledì 16 marzo ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta in scena insieme in un’inedita coppia gay. Saranno rispettivamente Charlie e Harry, barbieri della periferia londinese che vivono assieme da una trentina d’anni, con tutte le dinamiche di due coniugi provati da una vita fatta ormai di continui litigi, di futili battibecchi, di sofferenze inferte volontariamente: entrambi sapendo però di non poter più fare a meno l’uno dell’altro.

MICHELA CESCON “IL TESTAMENTO DI MARIA”

Teatro Comunale, Treviso Venerdì 1 e sabato 2 aprile ore 20.45, domenica 3 aprile ore 16.00 Info: www.teatrispa.it Dopo il grande successo di “The Coast of Utopia”, si riforma la coppia artistica composta da Marco Tullio Giordana e dalla pluripremiata attrice Michela Cescon. L’incontro avviene attraverso le parole di Colm Tóibín, uno dei maggiori scrittori irlandesi contemporanei, che riscrive in questo breve e intenso romanzo il rapporto fra Maria e suo figlio, nei giorni della predicazione alle folle e poi in quelli drammatici della condanna e della crocifissione.

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PRIMAVERA DEL PROSECCO SUPERIORE Dal 12 marzo al 12 giugno Info: www.primaveradelprosecco.it Scoprire il territorio del Conegliano Valdobbiadene, patria storica del Prosecco Superiore, attraverso i 16 appuntamenti enoturistici che accolgono turisti e visitatori dal 12 marzo fino al 12 giugno, con degustazioni, concerti e attività all’aperto. Passeggiare sulle colline dell’Alta Marca alla scoperta di piccoli borghi, antiche pievi, vecchi castelli, oppure immergersi nei verdi vigneti che decorano i pendii della Docg alla ricerca delle migliori cantine. È questa la promessa della Primavera del Prosecco Superiore 2016, l’evento enoturistico più conosciuto del Veneto che, grazie alla sinergia tra strutture ricettive, ristoratori, associazioni del territorio, offre un’esperienza unica.

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FORMAGGIO IN VILLA

6° Rassegna Nazionale dei Migliori Formaggi

Villa Braida, Mogliano Veneto 16/18 Aprile Orari: dalle 10.00 alle 19.00 Info: www.formaggioinvilla.it Formaggio in Villa 2016 è una grande vetrina per i formaggi e i salumi italiani di qualità. L’evento vedrà la presenza dei più importanti produttori, selezionatori, distributori, chef, giornalisti e di un vasto numero di appassionati. Durante i 3 giorni dell’evento i visitatori potranno partecipare a numerosi banchi d’assaggio, laboratori del gusto e degustazioni guidate con abbinamento a vini e birre artigianali

COLORI E SAPORI DI PRIMAVERA 11° Mostra Mercato

Centro cittadino di Quinto di Treviso Dal 18 al 20 marzo Info: www.prolocoquintoditreviso.it “Colori e Sapori di Primavera”: dove la tradizione sposa l’ eccellenza. Un appuntamento che segna il passaggio di testimone da “Fiori d’Inverno” a “Germogli di Primavera”. Le eccellenze presenti sono il Radicchio Igp di Treviso, il Variegato Igp di Castelfranco, il radicchio Verdon e l’ Asparago Igp di Badoere.

Numerose degustazioni in una cornice d’incanto come quella del fiume Sile.

MASTRO BIRRAIO 5ª Fiera della Birra Artigianale

Santa Lucia di Piave - Dall’8 al 25 aprile Orari: venerdì 18.00-1.00, sabato 16.00-1.00, domenica 10.00-22.00; domenica 24 aprile 10.00-1.00, lunedì 25 aprile 10.00-22.00 Ingresso: 3 € (gratuito fino a 14 anni) Info: www.fierabirra.it Un successo che si rinnova ogni anno. A Mastro Birraio saranno presenti venti birrifici diversi ogni weekend: italiani dall’8 al 10 aprile, triveneti dal 15 al 17 aprile ed europei dal 22 al 25 aprile. Ma ci saranno anche gastronomie d’eccellenza, intrattenimenti musicali, laboratori di degustazione, conferenze e seminari.

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GUERRE STELLARI. PLAY! Casa dei Carraresi, Treviso Fino al 10 aprile Orari: da martedì a venerdì 9.00-19.00, sabato e domenica 9.00-20.00 Ingresso: 5 € (gratuito sino a 5 anni) Info: www.guerrestellaritreviso.it Continua sino al 10 aprile la grande mostra dedicata al mondo di Star Wars, che propone, mediante l’utilizzo di giocattoli e modellini, una meticolosa ricostruzione delle scene salienti della Saga. La mostra presenta una selezione della collezione privata di Fabrizio Modina che esporrà per la prima volta la serie completa, più di 1.200 giocattoli.

I VIVARINI

Lo splendore della pittura fra Gotico e Rinascimento

Palazzo Sarcinelli, Conegliano Dal 20 febbraio al 5 giugno Orari: martedì, mercoledì e giovedì 9.00-18.00, venerdì 9.00-21.00, sabato e domenica 10.00-20.00 (chiuso il lunedì) Ingresso: intero 10 €, ridotto 8 € Info: www.mostravivarini.it La prima mostra mai realizzata sui Vivarini, la famiglia di artisti muranesi in primo piano nel magico panorama dell’arte veneziana del Quattrocento.

NANDO COLETTI Casa Robegan (Ca’ da Noal), Treviso Sino al 28 marzo Orari: dal martedì a domenica 10.00-12.30 e 15.00-19.00 (chiuso il lunedì) Ingresso: gratuito L’offerta culturale di Treviso si amplia sempre più con una bella antologica di Nando Coletti a Casa Robegan (detta anche Cà da Noal), visitabile gratuitamente fino al 28 marzo. Si tratta di una splendida esposizione dedicata a uno dei più importanti ed amati artisti del ‘900 trevigiano ed offre al pubblico un’ampia antologia della sua produzione attraverso la riscoperta di 116 opere inedite che vanno dal 1930 al 1960.

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e inoltre...

FEBBRAIO 3 • MAHLER CHAMBER ORCHESTRA Musiche di L. van Beethoven Teatro Comunale, Treviso 4 • “STORIE DE ‘NA VOLTA” Con il Teatro dei Pazzi Cinema Teatro Manzoni, Paese 5 • SHANDON Ska core italiano New Age, Roncade 5-6-7 • “LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA” Con Vittoria Puccini e Vinicio Marconi Teatro Comunale, Treviso 6 • DYRO “Electronic Carnival” Supersonic, San Biagio di Callalta 10 • “MATTI DA SLEGARE” Con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti Teatro Accademia, Conegliano 11 • “PICCOLI CRIMINI CONIUGALI” Con La Corte dei Folli Cinema Teatro Manzoni, Paese 11 • STEFANO BATTAGLIA TRIO Concerto jazz Teatro Eden, Treviso 12 • BETTIBARSANTINI Songwriter duo con Marco Parente ed Alessandro Fiori Eden Café, Treviso 14 • RECITAL DI PIANOFORTE Con Daniel Ziomko International Piano Festival “Città di Treviso” Auditorium Stefanini, Treviso 16 • HERBERT SCHUCH Pianoforte, musiche di Johannes Brahms Teatro Comunale, Treviso 18 • EL MOROSO DE LA NONA Con Theama Teatro Cinema Teatro Manzoni, Paese 62

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19 • GUÈ PEQUENO Rap italiano Supersonic Music Arena, San Biagio di Callalta

18-19-20 • “DOPPIO SOGNO” Con la Compagnia Molière di Giancarlo Marinelli Teatro Comunale, Treviso

19-20-21 • “LA SCUOLA” Con Silvio Orlando, regia di Daniele Lucchetti Teatro Comunale, Treviso

18 • VALENTINA DORME Indie pop Eden Café, Treviso

22 • ENTER SHIKARI + MODESTEP Metal + dubstep rock New Age, Roncade 23 • NOGRAVITY DANCE COMPANY “Dall’inferno al paradiso (I viaggi dell’anima)” Teatro Comunale, Treviso 26 • TALL TALL TREES Folk psichedelico (Usa) Eden Café, Treviso 31 • BATTLES Indie rock New Age, Roncade

MARZO 4 • IL TEATRO DEGLI ORRORI Alternative rock italiano New Age, Roncade 4 • OTTODIX Synth pop e musica d’autore Eden Café, Treviso 6 • WIT MATRIX Pink Floyd Tribute con Ricky Portera Palamazzalovo, Montebelluna 8 • QUARTETTO GRINGOLTS Musiche di Haydn, Bartók e Mozart Teatro Comunale, Treviso 12 • GEMITAIZ Rap italiano Supersonic, San Biagio di Callalta 13 • MICHELE BRAVI “I hate music tour 2016” New Age, Roncade

23 • QUARTETTO MODIGLIANI Musiche di Robert Schumann Teatro Comunale, Treviso 27 • “MALEDETTO PETER PAN” Commedia con Michela Andreozzi Teatro Cristallo, Oderzo 31 • IMPERFECT DANCERS COMPANY Danza contemporanea in “Madama Butterfly’s Son” Teatro Comunale, Treviso

mostre & fiere ARTE IN CORSIA Mostra dell’Associazione Artisti Trevigiani Ospedale Ca’ Foncello, Treviso Sino al 28 febbraio 30ª FESTA RADICCHIO ROSSO DOSSON Dosson di Casier Dal 29 gennaio al 7 febbraio Info: www.radicchiorossodosson.it EL GRECO IN ITALIA, METAMORFOSI DI UN GENIO Ca’ dei Carraresi, Treviso Sino al 10 aprile Info: www.elgrecotreviso.it ESCHER Complesso Monumentale di Santa Caterina, Treviso Sino al 3 aprile Informazioni e prenotazioni: info@arthemisia.it www.museicivicitreviso.it

Via Arma di Cavalleria, 4 • Quinto di Treviso Tel. 0422.470055 • info@marcaprint.it • www.marcaprint.it

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TREVIGIANI

Ritratti di Enrico Colussi

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1. Bruna Graziani 2. Melina Colonna 3. Simonetta Serri 4. Juliano Cima 5. Franco Dal Col 6. L’artista Paolo Del Giudice 7. Dog in the street 8. Tito Perisinotto 8.

(MADE IN TREVISO)

UN LIBRO

UN DISCO

Elio Ciabatti, emblematico imprenditore del Nord Est ma anche colto pittore, decide di deporre i suoi amati pennelli per prendere questa volta la penna e raccontare, con lucida memoria, la sua vita. È una vicenda bella da percorrere, ma anche testimonianza non solo della vicenda dello scrittore, ma anche di un tempo ricco di eventi che corre dagli anni anteguerra fino ai giorni nostri, dal tragico bombardamento di Treviso nel ‘44, alla crisi che si cerca ora di superare, passando dal “boom economico” e gli “anni di piombo. Un racconto biografico che traduce una storia lunga settant’anni e coglie tappe ben riconoscibili da chi abbia vissuto la seconda metà del secolo scorso nel nostro Nord Est. Un percorso che fa ben comprendere la maturazione di quella forte personalità che consente di diventare imprenditore alacre e inventivo, dopo aver superato una moltitudine di difficoltà e non poche sofferenze e delusioni. È un libro che sarà piacevole e prezioso a ogni lettore, anche non fosse uno dei pionieri del Nord Est, come lo è stato Elio Ciabatti.

Nel 2008 Dario Tronchin fa il suo primo viaggio a Berlino. Scopre così il ricco e vivissimo mondo dell’elettronica underground, fra club e negozi di dischi, tanto da decidere di trasferirsi nella capitale tedesca dove ha vissuto per due anni, diventando uno dei dj emergenti e più apprezzati. Nasce così la parabola di Chevel, il suo soprannome, che esce adesso con questo suo terzo lavoro, “Blurse”, per l’etichetta indie berlinese Sroboscopic Artefacts. Un disco non facile, intriso com’è di suoni techno ma anche e soprattutto di una raffinata ricerca musicale. Che, come ci ha raccontato, nasce anche da citazioni colte come quelle legate alla musica contemporanea di Steve Reich, Philip Glass e Terry Riley e che si pone nella stessa linea dei caleidoscopi sonori di maestri come Aphex Twin e Autechre. “Blurse”, che sta “bless and curse”, ovvero benedizione e maledizione, riflette bene la sua anima musicale, la sua ricerca di un compromesso, di una terra di mezzo musicale. Registrato in un anno di lavoro nello studio che ha realizzato nel sottotetto della sua casa di Canizzano, alle porte di Treviso, “Blurse” è un disco che va ascoltato più volte, per apprezzare al meglio le molte sfumature di un lavoro che unisce techno, ambient e sperimentazione.

Elio Ciabatti Marella L’ARDUA IMPRESA Canova Edizioni, pp. 216, 14 €

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Chevel BLURSE Stroboscopic Artefacts, 18,99 € (lp) – 14,99 € (cd)

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