wimbledoc #1

Page 13

Pulizie di Primavera di Ilaria Giannini

Il sole sta tramontando dietro la casa color aragosta. Seduta sul cofano della macchina nel vialetto, osservo il bouganville che fi o r i s c e s o p r a i l portico. Dalla veranda un uomo tarchiato affanna verso le scale con grossi pacchi in mano, imballati con cura. Gli va dietro una signora vestita bene, con i capelli corti, cotonati. Culla tra le braccia uno scatolone: le porcellane tintinnano dolcemente. Questo è un buon punto per osservare. Mi passano davanti senza degnarmi di uno sguardo, qualcuno accenna un saluto con la testa, si volta subito. Hanno una fretta terribile, una fame atavica da placare. Li capisco, in fondo si sta parlando della mia famiglia. La nonna è morta ieri mattina e i parenti sono arrivati a frotte, pronti a svaligiare la casa. Hanno tirato giù le tende ricamate a mano, avvolto i serviti d’argento nei giornali, scosso i tappeti del soggiorno dal balcone. Non ho avuto il cuore di dir loro che sono tarocchi: quelli persiani la nonna li aveva venduti negli anni Settanta per pagare gli studi dello zio Gianni e per evitare la vergogna ne aveva commissionato una copia identica. Adesso questi tappeti deturperanno nuove case, accoglieranno la polvere e il sudore di altre famiglie, altri corpi. La nonna era una vecchia tirchia ma a modo suo tenera, con quei calzettoni di lana che non toglieva neppure d’agosto. La sua massima manifestazione d’affetto consisteva nell’offrirmi i dolcetti all’anice che si faceva portare da Lucca: terribili agglomerati d’uvetta e pasta frolla che dopo due giorni sapevano di marmo. 13


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.