La Voce della Bassa bresciana marzo 2011
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Azzano Mella. Dopo la sentenza del Tar il progetto della struttura oggetto di polemiche è stato bloccato
Polo logistico: tutto sospeso sino al prossimo 26 ottobre La sospensiva lavori emessa dal tribunale amministrativo ha accolto le ragioni dei comuni di Capriano, Dello e del parco del Montenetto di Maria Teresa Marchioni
Si farà il polo logistico ad Azzano Mella? Non si sa. Il dato certo è che, fino al prossimo 26 ottobre, il progetto è congelato. Lo scorso novembre le ruspe erano entrate in funzione in un’area limitrofa alla zona dove dovrebbe sorgere il futuro polo logistico. Solo qualche giorno dopo, però, i lavori erano stati sospesi. Le ruspe, che avevano incominciato a tracciare la strada che dalla provinciale Quinzanese dovrebbe entrare nella futura zona di urbanizzazione collocata in prossimità del polo logistico, erano state fermate da una sentenza del Tar. A suo tempo il Tar, dopo aver analizzato le richieste di sospensiva avanzate dai comuni di Capriano, Dello e dal Parco del Montenetto, aveva emesso la “Sospensiva dei la-
vori” fino al 15 dicembre. In quella circostanza i sindaci di Capriano e Dello avevano espresso soddisfazione. “Siamo molto soddisfatti di questa prima risposta del Tar – avevano riferito Alberto Lussignoli ed Ettore Monaco, sindaci di Capriano e Dello – perché questa decisione la dice lunga sulla bontà di questa operazione edilizia, che il comune
di Azzano vorrebbe far partire senza aver predisposto una Vas”. Successivamente la sospensiva venne prorogata fino al 26 ottobre. Dunque, al momento, tutto è fermo. Se ne riparlerà fra circa 7 mesi, quando il Tar entrerà nel merito della questione. Il progetto risale a due anni fa circa. Interessata alla realizzazione di questa grande piatta-
forma, che, ricordiamo, prevede la cementificazione di 560 mila metri quadrati di terreno agricolo (pari a circa174 piò bresciani), con una volumetria di 2 milioni e mezzo di metri cubi pari all'incirca a quella di 6000 villette da 400 metri cubi l'una (8 volte il Bennet di Cadignano), è la ditta Safer. Nei mesi scorsi anche Legambiente Bassa Bresciana ha fatto la sua parte, per evitare che il progetto del Comune di Azzano Mella andasse a buon fine. Fra le iniziative promosse ci sono state (e ci saranno) molte assemblee pubbliche informative e la raccolta di firme con tanto di banchetti nelle piazze dei paesi prospicienti la Quinzanese che subiranno massicciamente gli effetti nefasti dell’opera. Ad oggi questa raccolta ha superato le 8000 firme. “Il Comune che potrebbe avere effetti devastanti – si legge in una nota di Legambiente – è Dello. Il territorio dellese sarebbe a rischio esondazione perché è attraversato da due grosse rogge: la Manerbia e la Quinzanella. E poi non ci sono da sottovalutare i grossi disagi alla viabilità sulla Quinzanese. I mezzi pesanti che la attraverserebbero ogni giorno andrebbero inevitabilmente a creare lunghe code sia per chi va verso la città, sia per chi si dirige verso Quinzano”.
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