Prime Pagine, 28 marzo 2013

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ph. S. Strizzi

Monti attonito alla Camera mentre dai banchi della destra lo insultano e lo sbeffeggiano. Triste epilogo di un premier che doveva salvare l’Italia (e l’Europa)

Ferrara Palazzo dei Diamanti 10 marzo 9 giugno 2013 Info e prevendita: 0532 244949 ww.palazzodiamanti.it

Lo sguardo di MICHELANGELO

ANTONIONI e le arti

COMUNE DI FERRARA

PROVINCIA DI FERRARA

Giovedì 28 marzo 2013 – Anno 5 – n° 86

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

BERSANI VICINO ALLA RESA M5S: NOME FUORI DAI PARTITI Fallimentare incontro fra il premier incaricato e i 5Stelle. Grillo: “Berlusconi e Bersani padri puttanieri”. Anche il Pdl si sfila (“Tempo scaduto”) dopo che il Pd ha escluso accordi espliciti Di Blasi, Marra e Zanca » pag. 2 - 3 per il Quirinale. Oggi o domani Napolitano cambia cavallo dc

A FARI SPENTI NELLA NOTTE di Antonio Padellaro

ispiace dirlo, ma l’Italia D appare ogni giorno di più come una nave alla deriva senza pilota, senza timone e senza rotta che imbarca vistosamente acqua, come dimostrano tutti gli indicatori economici sempre più giù, a eccezione dello spread che torna a salire. Vi faremo grazia di tutte le indiscrezioni che ipotizzano questo o quel governicchio appeso ai capricci di partiti e partitini che, per garantire uno straccio di fiducia, dovrebbero entrare e uscire dall’aula del Senato, come in certe pochade gli amanti clandestini entrano ed escono dagli armadi. La verità è che nessuno ha la più pallida idea di come uscire dall’incommensurabile casino in cui ci hanno gettato l’imperizia e l’irresponsabilità di troppi presunti leader, per non parlare dei guru che scommettono sull’apocalisse. Gli insulti di Beppe Grillo sono diventati insopportabili anche per i tanti che avevano votato M5S sperando di dare un governo del cambiamento al Paese e si ritrovano davanti un muro di ostilità verso tutto e tutti. Gli va però dato atto che lo aveva detto già un’ora dopo il voto e ripetuto fino allo sfinimento, che mai e poi mai il movimento avrebbe appoggiato governi politici di qualsivoglia colore o camuffamento. E allora appare incomprensibile e perfino ottusa l’ostinazione di Bersani nel proporre alleanze impossibili che l’ex comico si diverte a stracciare con le ingiurie più sanguinose. A meno che non sia tutta una messinscena per dimostrare quanto i grillini siano inaffidabili in una campagna elettorale che non finisce mai. Voto anticipato (già a ottobre?) su cui, con il consueto cinismo, gioca le sue carte anche Berlusconi, convinto che gli italiani, di fronte alla inettitudine della sinistra e alle mattane grillesche, lo riporteranno sulle spalle a Palazzo Chigi. L’ultima parola spetta ora a Napolitano. Si parla di un nome a sorpresa, di un asso nella manica non sgradito a Grillo. La pochade continua, mentre la nave affonda.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

U di Andrea Scanzi

DIRETTA STREAMING TRA SORDOMUTI » pag. 18

MOODY’S CI MINACCIA

Economia, le bombe che stanno per esplodere Meletti » pag. 7

L’EX SOCIO DEL GURU

Sassoon: “Ecco perché Casaleggio scelse Grillo” Tecce » pag. 4

» FERRARA » Presidio di solidarietà ai poliziotti che uccisero Federico di botte

Vergogna: sit-in di agenti contro mamma Aldrovandi BARBARA SPINELLI

“Dopo quella legge anti-Caselli, Grasso doveva dimettersi” Reguitti » pag. 10

MESTO ADDIO

L’ultima via crucis di SuperMario: il suo governo s’inabissa coi marò

“TROIE NELLE CAMERE”

Sicilia, Crocetta non perdona e licenzia Battiato (e pure Zichichi)

Truzzi » pag. 9

el nome dei marò, fucilieri overa patria! Tra i goveresperti di oceani e di squa- Pnanti, quanti perfetti e inuN li, il governo s’inabissa e scom- tili buffoni! Nel fango affonda lo pare. E nell’aula della Camera Monti sospira desolato: “Non vedo l’ora”. Caporale » pag. 5

stivale dei maiali”. Battiato non ha mai nascosto le sue idee sui politici. Perniconi » pag. 6

LA CATTIVERIA

Napolitano convoca Bersani al Quirinale. “Scusa, hai il numero di Grillo?” » www.spinoza.it

Il Troiellum di Marco

Travaglio

ultima volta che i presidenti di Camera e L’ Senato, a Parlamento unificato, tuonarono assieme contro qualcuno, fu per mettere in

riga il pm Gherardo Colombo che si era permesso di definire la Bicamerale “figlia del ricatto”. Allora erano Violante e Mancino, preclare figure. Oggi sono Boldrini e Grasso a strillare come vergini violate contro Franco Battiato che ha avuto l’ardire di dichiarare: “Mi rallegro quando un essere non è così servo dei padroni, come queste troie in giro per il Parlamento che farebbero qualunque cosa, invece di aprirsi un casino”. Apriti cielo! Proteste unanimi da destra, centro e sinistra, mobilitazione generale, emergenza nazionale, manca soltanto la dichiarazione dello stato d’assedio con coprifuoco, cavalli di frisia e sacchi di sabbia alle finestre. Boldrini: “Respingo nel modo più fermo l’insulto alla dignità del Parlamento, stento a credere” ecc. Grasso: “Esprimeremo il nostro disagio al governatore della Sicilia per le frasi dell’assessore Battiato”. Sui cinquanta fra condannati, imputati e inquisiti che infestano il Parlamento, invece, nemmeno un monosillabo. Invece giù fiumi di parole e inchiostro contro il cantautore-assessore che osa chiamare troie le troie. Pronta la mossa conformista del governatore Crocetta, un tempo spiritoso e controcorrente specie sulle questioni di sesso, ora ridotto alla stregua dell’ultimo parruccone politically correct, che mette alla porta il fiore all’occhiello della sua giunta, financo equiparandolo a uno Zichichi qualunque. Si risente pure la Fornero, che è pure ministro delle Pari Opportunità (infatti s’è scordata solo 390 mila esodati). Certo, il linguaggio usato da Battiato è da pugno nello stomaco, tipico dell’intellettuale indignato che vuol “épater” un Paese cloroformizzato. Ed è facile dire che ci si poteva esprimere in termini meno generici, o aggiungere subito e non dopo che la denuncia riguarda anche le troie-maschio, pronte a vendersi al miglior offerente. Ma andiamo al sodo: è vero o non è vero che il Parlamento, anche questo, è pieno di comprati, venduti, ricomprati e rivenduti? È lo spirito losco del Porcellum (nomen omen) che porta alla prostituzione della politica, alla nomina dei servi dei partiti e innesca la corsa sfrenata al servaggio e al leccaggio per un posto al sole. E come li vogliamo chiamare questi servi, che si vendono la prima volta per farsi candidare in cima a una lista e poi magari si rivendono per voltar gabbana a seconda delle convenienze? Passeggiatrici? Lucciole? Mondane? Falene? Peripatetiche? Chi voleva capire ha capito benissimo: accade a tutti di dare della “troia” a chi, maschio o femmina, è disposto a tradire e a tradirsi per un piatto di lenticchie o a vendersi per far carriera. Ma, nel Paese di Tartuffe, che con buona pace di Molière è l’Italia e non la Francia, ci si straccia le vesti appena qualcuno squarcia il velo dell’ipocrisia e dice pane al pane: ieri sui ricatti della Bicamerale, oggi sulla mignottocrazia (copyright Paolo Guzzanti). Battiato è come il bambino che urla “il re è nudo” e la regina è troia. Tutta la corte intorno sa benissimo che è vero, ma arrota la boccuccia a cul di gallina e prorompe in urletti sdegnati. Lo sa tutto il mondo come e perché sono stati/e eletti/e certi/e cosiddetti/e onorevoli. Persino in India, dove la Ford si fa pubblicità con un cartoon che ritrae lo statista di Hardcore col bagagliaio dell’auto pieno di mignotte. I primi a saperlo sono i nostri giornali, che han pubblicato centinaia di intercettazioni sulle favorite del Cainano e sulla compravendita dei parlamentari, e ora menano scandalo perché Battiato, dopo averci scritto una splendida canzone Inneres Auge), li chiama per nome. E non si accorgono neppure che il loro finto sdegno non fa che confermare le parole di Franco. Se uno accenna ad alcune troie e si offendono tutti/e, la gente penserà: “Però, guarda quante sono! Credevo di meno...”.


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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 3 Numero 313 del 28/03/2013

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Sull’inceneritore

De Filippo: “Fissate soglie di attenzione ancora più restrittive” “Con l’odg avviata una straordinaria procedura di garanzia”

Approvato ordine del giorno che chiede il rispetto degli accordi presi con la Regione

Fenice, si alla mozione per maggiori controlli

Definiti la bonifica della zona del sito, il protocollo per lo spegnimento della struttura in caso di pericolo e rigorosi monitoraggi delle attività

Controlli più restrittivi nella zona attorno al termoinceneritore Fenice, totale trasparenza e una bonifica di tutta la zona. Nel suo intervento a conclusione del dibattito sulla Commissione di inchiesta Fenice, il presidente Vito De Filippo ha sottolineato che ”l’ordine del giorno ha contenuti forti, con un’impostazione quasi semaforica che individua soglie di attenzione inferiori rispetto a quelle di legge e prevede un automatismo di procedure per arrivare a un eventuale stop degli impianti in caso di problemi”. [...] SEGUE A PAG. 2

L’Alsia partecipa al progetto Bee Net

Nuova seduta del consiglio regionale sul caso Fenice, dopo la presentazione della relazione della commissione d’inchiesta. A maggioranza il consiglio ha approvato una mozione che stabilisce alcuni punti indispensabili a rendere sicura la struttura del melfese. Tra questi le condizioni in cui è necessario spegnere l’impianto, in caso di pericolo, un sistema di monitoraggio, controllo e informazione della popolazione sulle attività della struttura e un rafforzamento dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Una seduta del consiglio regionale

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Santochirico: “Una prova di maturità complessiva e un buon auspicio per la riforma dello statuto regionale”

Finanziato dall’Unione Europea per il monitoraggio della vita delle api A PAG. 3

Sanità, proroga per i certificati

Taglio assessori c’è l’accordo Passeranno da 6 a 4 da questa legislatura Necessario ora un nuovo passaggio in aula

I documenti per l’esenzione sanitaria validi fino al 31 dicembre dell’anno in corso

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Il palazzo della Regione

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Basilicata sacra, al via i riti della passione di Cristo nel Vulture con cortei e processioni

Mater sacra, a Matera la cinque giorni di eventi e iniziative nella cornice naturale delle murgie

Atella, Barile, Maschito, Venosa e Rionero tra i Comuni che ospitano manifestazioni

Prevista una forte affluenza di visitatori e la promozione turistica del territorio

Da oggi fino a sabato prenderanno il via gli anti riti popolari di devozione cattolica in occasione della settimana della Pasqua. Tante le manifestazioni organizzate nei Comuni lucani, non solo la processione di Barile, la più

Il Comune di Matera si è preparato a lungo per la cinque giorni di iniziativa ed eventi legati all’appuntamento con Mater sacra, tradizione religiosa di devozione e di comunicazione del sacro. Il tutto nella splendida

antica della Basilicata con personaggi viventi, ma cortei e iniziative anche nei Comuni di Atella, Maschito, Rionero in Vulture e Venosa. Eventi sentiti fortemente che attirano turisti e devoti anche da altre regioni.

La Gazzetta del Mezzogiorno

cornice di Matera e delle sue murgie, che si prestano per natura alla raffigurazione della vita di Cristo e di storie e aspetti della sua esistenza. Non a caso le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Nuova seduta del consiglio dedicata alla vicenda dell’inceneritore, approvata mozione a maggioranza

Fenice, controlli più rigidi

La giunta chiederà il rispetto e l’attuazione totale degli accordi presi con la Regione De Filippo: “Attive norme di garanzia” [...] Il presidente De Filippo ha poi sottolineanto la positività delle misure messe in campo: “Si tratta di una straordinaria procedura di garanzia che si somma al comportamento che stiamo tenendo per la concessione dell’autorizzazione integrata ambientale che stiamo subordinando, bloccando la procedura, ad un’opera di bonifica da parte di Fenice che vada ben oltre il solo perimetro dell’impianto”. “Al tavolo della trasparenza su Fenice - ha annunciato De Filippo mi occuperò di invitare i più radicali e strenui attivisti in questo campo, perché si giunga ad una trasparenza piena per la quale attendo fiducioso l’opera di tutti gli organi dello Stato, ciascuno per propria parte”. (bm8)

“Definire un quadro prescrittivo che codifichi le modalità di esercizio dell’impianto Fenice, i controlli da effettuare, i sistemi di monitoraggio da realizzare, le specifiche modalità di relazione e coordinamento tra i soggetti competenti per i controlli, le modalità ottimali di informazione alla popolazione”, rafforzando nel contempo il ruolo dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale e arrivando allo stop delle attività in caso di pericolo per l’uomo o per l’ambiente. Controlli più rigidi e norme più severe sono alcuni dei punti raggiunti con una mozione approvata a maggioranza (23 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti) nella seduta di ieri del consiglio regionale dedicata alla vicenda Fenice. Nel corso del dibattito in aula è intervenuto il presidente Vito De Filippo, che ha elogiato il lavoro della Commissione “un lavoro che può essere visto come un metodo che potrà e dovrà essere utilizzato an-

L’impianto Fenice nel melfitano

che in futuro per far sì che si possa fare un quadro di interpretazione di fatti di per sé complicati. Un lavoro che dovrà servire per provare a meglio comprendere errori e manchevolezze”. Il presidente della Commissione d’inchiesta Nicola Pagliuca ha sottolineato “il contributo importante offerto alla comunità per fare in modo che le emer-

genze riscontrate non si ripetano, con uno sforzo su cui occorre ora continuare a lavorare”. Il consigliere Luca Braia ha affermato che “l’intervento del presidente De Filippo e la replica del consigliere Pagliuca hanno creato le giuste premesse per costruire uno scenario che renda più facile ragionare su questa delicata e complessa vicenda” men-

tre per il consigliere Gianni Rosa “le dichiarazioni del presidente De Filippo sono molto deboli, stiamo parlando di un periodo troppo lungo, 21 anni, durante i quali l’Arpab e la Regione, gli enti preposti al controllo, sono rimasti in silenzio. La relazione della commissione fotografa la realtà, una triste realtà, si è permesso a un complesso industriale di

inquinare”. Con il documento, presentato in aula dal capogruppo del Pd Luca Braia e sottoscritto da Pagliuca (Pdl), Romaniello (Sel), Gaudiano (Gruppo Misto), Vita (Psi), Mancusi (Udc), Navazio (Ial) e Autilio (Idv), si impegna la giunta a “richiedere al soggetto titolare delle autorizzazioni la completa e definitiva attuazione degli impegni assunti da Fenice con la Regione” e ad aggiornare “il Piano regionale dei rifiuti con l’obiettivo di andare verso il superamento del sistema di incenerimento dei rifiuti”. Sempre a maggioranza il consiglio ha respinto due mozioni, una proposta dai consiglieri Mazzeo e Singetta e l’atra da Rosa e Venezia, che chiedevano rispettivamente “di adottare le procedure amministrative che comportino l’immediata sospensione di ogni attività” fino all’integrale bonifica del sito e la messa in campo di “iniziative urgenti finalizzate alla interruzione dell’attività di Fenice spa”. (bm8)

La qualità di vita delle api. L’Alsia Spesa sanitaria, aderisce al progetto “Bee net” nuova scadenza Promossa dal ministero delle Politiche agricole, l’iniziativa progettuale nasce con lo scopo di individuare, attraverso monitoraggi, la moria dei piccoli insetti

E’ stata prorogata al 31 dicembre 2013 la validità delle certificazioni

L’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura di Basilicata (Alsia), attraverso la gestione di una postazione di monitoraggio e rilevamento, ha aderito al progetto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali denominato “Beenet”. Si tratta di un progetto di ricerca nazionale di monitoraggio degli alveari finanziato dall’Unione europea e promosso dal ministero dell’Agricoltura. L’obiettivo è quello di individuare, nei diversi contesti, il tipo di inquinanti, la qualità della vita e la moria delle api. I monitoraggi avviati nei mesi scorsi, sono effettuati solitamente in aree viticole, frutticole e orticole, ma anche nelle zone urbane. Una rispo-

Il dipartimento Salute della Regione Basilicata avvisa che i cittadini che appartengono alle categorie indicate dalla legge n. 573 del 1993, che le certificazioni di esenzione alla compartecipazione alla spesa sanitarie in base al reddito, autocertifcate dal cittadino, con scadenza al 31 marzo 2013, sono automaticamente prorogate al 31 dicembre 2013. I cittadini interessati sono: soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.165,98 euro; titolari della condizione di Disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; titolari di Assegno (ex pensione) sociale ed i titolari di Pensione al Minimo con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. I cittadini possono dunque recarsi agli sportelli dei rispettivi distretti di appartenenza per rinnovare l’esenzione, fintanto che non avvengano delle variazioni delle proprie condizioni personali e di reddito. In caso di mutamenti, questi devono essere immediatamente autocertificati alla Asp che effettuerà una puntuale verifica circa la veridicità dei dati.

sta alla moria dell’insetto che, pur essendo di vitale importanza per l’ecosistema condannato dai diserbanti detti anche er-

che contiene i risultati dei rilevamenti effettuati nei diversi contesti. Nel documento, specificatamente, sono riportati

bicidi, sostanze utilizzate per il controllo delle malerbe o piante infestanti. Relativamente al progetto di ricerca Bee net, è stato pubblicato on line il secondo bollettino

i risultati delle analisi di laboratorio – patologiche e chimiche- effettuate su campioni prelevati nelle 46 postazionidi rilevazione funzionanti durante il primo sopralluogo ef-

fettuato nell’anno 2012, (da aprile a maggio) e l la mappa delle 60 postazioni di monitoraggio attivate sempre nel corso del 2012. Il bollettino contiene, inoltre, informazioni riguardanti le segnalazioni di danni degli alveari pervenute al servizio SPIA (Squadra di pronto Intervento Apistico ) dal 1 gennaio al 30 giugno dell’anno 2012. Il bollettono annovera inoltre una dettagliata descrizione geografica, un reporto sull’uso del territorio intorno alle postazioni di rilevamento e i dati rilevati in campo dai referenti (consistenza delle famiglie dei piccoli insetti gialli e neri, scorte, problematiche sanitarie, comportamento delle api, uso del territorio e rilievi vegetazionali).


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Basilicata Mezzogiorno

Approvata modifica statutaria con 23 voti a favore e un’astensione. Necessario ora un secondo passaggio in aula previsto fra due mesi

Assessori ridotti, si alla legge La norma prevede la riduzione del loro numero da 6 a 4. Entrerà in vigore a partire dalla legislatura in corso

De Filippo: “Seguito principio fondamentale, è giusto attuare subito questa variazione, ciò che è valido fra due anni lo è anche ora”

I presidenti di Giunta e Consiglio regionale De Filippo e Santochirico

E’ stato raggiunto l’accordo con un’ampia maggioranza sulla proposta di riduzione del numero di assessori in giunta regionale. Un impegno questo, preso nel rispetto delle norme varate a livello nazionale e in linea con le misure di riduzione dei costi della politica, che parte con un segnale forte, la decisione di attuare la riduzione del numero degli assessori già dalla legislatura in corso. Il consiglio ha infatti approvato a maggioranza, con 23 voti favorevoli e l’astensione del consigliere Scaglione (Pu), una legge che riduce

gli assessori da 6 a 4. La proposta, presentata dal presidente del consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, e dai componenti dell’ufficio di presidenza, Franco Mattia, Nicola Benedetto, Mariano Pici e Luigi Scaglione, modifica l’articolo 32 dello statuto della Regione Basilicata, adeguando il numero de-

vanno invece approvate le modifiche statutarie per la riduzione anche del numero degli assessori. La definitiva approvazione della legge, essendo una modifica statutaria, richiederà un altro passaggio e una nuova votazione in consiglio regionale fra due mesi. La legge entrerà, secondo quanto stabilito nella stessa legge, già in vigore nel corso di questa legislatura, ma solo dopo che sarà stata effettuata la “duplice lettura”. Su proposta di Restaino (Pd) e del gruppo del Pdl è stato infatti soppresso l’articolo 2 del testo licenziato dalla prima Commis-

Santochirico “E’ stata una prova di maturità Un buon auspicio per la proposta di riforma dello statuto regionale” gli assessori in base alle disposizioni approvate alcuni mesi fa dal parlamento per la riduzione dei costi della politica. Il nuovo provvedimento fa seguito alla riduzione, già deliberata e messa in atto, del numero di consiglieri regionali, ridotti da 30 a 20. Per completare le misure di adeguamento alle misure volute a livello di legislazione nazionale entro il mese di giugno

sione, che prevedeva l’entrata in vigore della legge a partire dalla prossima legislatura. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Autilio (Idv), Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Scaglione (Pu) e Mattia (Pdl). La scelta di ridurre gli assessori fin dalla legislatura in corso è stata appoggiata dallo stesso presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che al termine dell’approvazione in

che denunciava l’inquinamento del termovalorizzatore. In quei documenti risulta chiaramente anche chi e come era tenuto al controllo. Sarebbe bastato che il giovane Tantone si relazionasse con il suo rappresentante in seno alla Commissione che, sicuramente, lo avrebbe reso edotto di quanto fatto sulla questione Fenice. Ai novelli giustizialisti vorrei ricordare che quando vi sono retropensieri dettati da obsolete strategie partitiche di contrapposizioni al proprio interno non bisogna sparare nel mucchio, ma avere il coraggio , mutuando un vecchio detto, di dire : ‘ pane al pane e vino al vino’.

Idrocarburi Singetta e Mazzeo

prima lettura della legge ha commentato: ”C’è un principio fondamentale che ha guidato la scelta del consiglio e cioè che ciò che è valido tra due anni è valido anche ora. Se la scelta è quella di procedere alla riduzione del numero degli assessori è giusto farlo subito”. Una norma valutata positivamente anche dal presidente del consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, che vede nella riduzione degli assessori regionali già in questa legislatura “una indubbia prova di maturità del consiglio regionale”. Santochirico ha poi espresso “apprezzamento per la qualità della discussione e per l’impegno profuso da tutti i consiglieri sin dall’esame in commissione del testo”. “L’ampia convergenza registrata su questa decisione - ha sottolineato ancora Santochirico - è certamente un segnale di buon auspicio anche per l’impegnativa discussione che ci aspetta nelle prossime settimane, quando il consiglio regionale dovrà esaminare la proposta di legge di riforma dello statuto della Regione, che completa una fase di impegnativi approfondimenti tecnico-giuridici e di ampio confronto con la società lucana”. (bm8)

Dal consiglio Riduzione assessori Braia (Pd) “La scelta di ridurre da subito gli assessori regionali da 6 a 4 non rappresenta la rincorsa a qualcosa o a qualcuno, ma la volontà da parte della politica di condividere le difficoltà che stanno vivendo tutti gli italiani in questo momento dando un contributo nel senso della riduzione dei costi. Sappiamo che anche il lavoro delle Giunte a sei assessori non era vano, ma riteniamo giusto essere in linea con quello sforzo in più che viene chiesto a tutto il Paese per ripartire e a cui nessuno può sottrarsi. Proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno far partire questo sfor-

zo da subito. Certo ora dobbiamo lavorare sodo, bene e velocemente a ridisegnare dipartimenti e deleghe, perché le ragioni dell’alleggerimento dei costi della politica non possono assolutamente prevalere su quelle dell’efficienza della macchina amministrativa nei confronti del cittadino.I cambiamenti che ricerca oggi la società sono da assicurare, oltre che con atti importanti e coraggiosi come quello consumato dal Consiglio regionale, anche caratterizzando di qualità ed efficenza le proposte politiche - programmatiche che dovranno rappresentare la direzione della nuova Giunta regionale in questa seconda parte di legislatura”.

Fenice Mollica (Udc) “Non si riesce a comprendere il senso della dichiarazione resa alla stampa dal segretario della Federazione dei giovani socialisti lucani, Raffaele Tantone che dice : ‘è incredibile invocare adesso la magistratura quando negli anni di buio sedevano pingui sullo scranno più alto della commissione Ambiente ‘. Ritengo doveroso precisare all’ignaro segretario che già 4 anni fa in relazione alla questione Fenice fu proprio la Commissione da me presieduta e su mia esplicita richiesta a decidere l’invio alla Procura della Repubblica della corposa documentazione

“Dalla moratoria delle nuove estrazioni petrolifere restano esclusi i due maggiori giacimenti già autorizzati, quello della Val d’Agri e quello di Tempa Rossa, ove continua la ricerca di idrocarburi e la cui produzione, da parte della Total, inizierà nel 2016. In riferimento al giacimento di Tempa Rossa, sono da tempo in corso processi di estrazione cosiddetti ‘di prova’, regolarmente autorizzati, in cui si prelevano quantità di petrolio per verificarne le caratteristiche e la profondità, al fine di stabilire la tipologia dell’impianto necessario all’estrazione. Per chiarire i tempi e

le modalità di esercizio di tali attività, Singetta e Mazzeo interrogano il Presidente della Giunta per conoscere quali iniziative siano state poste in essere al fine di avere una verifica puntuale e precisa della quantità di prodotto estratto; la destinazione del greggio estratto e se lo stesso concorre o meno alla produzione delle Royalties in favore della Regione Basilicata e dei Comuni interessati dalle estrazioni; la durata ed i quantitativi totali previsti per le estrazioni durante il periodo di prova; se siano stati riscontrati problemi di inquinamento nell’area interessata dalle estrazioni “di prova”, specie per quanto riguarda le falde acquifere e i bacini idrici”.


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Pasqua, la buona cucina protagonista a tavola Le nostre tradizioni culinarie si basano su piatti semplici e genuini che sono connubio di ingretienti prelibati e antica sapienza preparatoria

Basilicata Mezzogiorno Un’altrenativa per le festività pasquali

A spasso per musei lucani

Aperte con orario continuato anche tutte le aree archologiche della Basilicata

A Vaglio Basilicata la tradizione vuole: un uovo sodo a testa, cicorie e finocchietti, un pezzo di salsiccia e piccoli pezzi di formaggio

Prodotti tipici lucani

La Basilicata è una ricca di tradizioni culinarie anche a Pasqua. Fiore all’occhiello della cucina lucana è tradizionalmente una sapiente unione di prodotti semplici e genuini, lontana dalle sofisticate elaborazioni della cucina moderna. Nella preparazione dei piatti è contemplato il solo uso dell’olio di oliva, mentre il burro è usato come formaggio. A Vaglio Basilicata il giorno di Pasqua c’era la tradizione, ancora oggi in uso, di iniziare il pranzo con un uovo sodo a testa, poi si

Le Tavole Platine di Metaponto

mangiava un piccolo piatto di cicorie e finocchietti campestri, cicorie fatte in umido con pochi pomodori, un pezzo di salsiccia di maiale e piccoli pezzi di formaggio pecorino aggiunti poco tempo prima di servire. Il pranzo continuava con il piatto di pasta di casa, “strascënar”, condita con ragù fatto con pollo ruspante ripieno, quindi si mangiava il pollo ripieno e si terminava con agnello arrostito alla brace. A Pasqua si usa mangiare un pane particolare, la “maì-

sa”: un pane dolce che richiede un lungo tempo di preparazione prima di cuocerlo nel forno a legna. Il pranzo di Pasqua a Picerno è invece composto da ravioli di ricotta, capretto fritto e arrostito con insalata e come dolci i taralli, “lu panar” (biscotto a forma di cesto con dentro un uovo sodo) e la “uarnera” ( biscotto a forma di bambina con dentro l’uovo sodo). Nonostante le similitudini con alcuni piatti delle regioni limitrofe, l’originalità della cucina lucana

sta nella capacità di trarre sapori dalle cose più semplici, di miscelare le spezie esaltando anche i piatti più poveri. Anche il pane è ancora oggi la base di una buona tavola lucana. Se ne producono molte varietà, tutte a base di farina di grano duro, lievito, sale e acqua, che vengono cotte nei molti forni a legna esistenti. La caratteristica di questo pane è il colore giallo dorato e il sapore fragrante che si conserva anche alcuni giorni dopo la preparazione.

I Musei della Basilicata saranno aperti a Pasqua e Lunedi dell’Angelo dalle ore 9 alle ore 20, mentre per le aree archeologiche l’apertura e’ dalle ore 9 a un’ora prima del tramonto. Potranno essere visitati: a Potenza il museo archeologico nazionale ‘’Dinu Adamesteanu’’; a Matera il museo nazionale d’arte medievale e moderna, e il museo archeologico nazionale ‘’Domenico Ridola’’; a Melfi (Potenza) il museo archeologico nazionale del Melfese ‘’Massimo Pallottino’’; a

Venosa (Potenza) il museo archeologico nazionale e l’area archeologica della citta’ romana; a Muro Lucano (Potenza) il museo archeologico nazionale (dalle ore 10.30 alle 12.30, e dalle 17.30 alle 20); a Grumento Nova (Potenza) il museo dell’alta Val d’Agri e l’area archeologica di Grumentum; a Bernalda (Matera) il museo archeologico nazionale di metaponto e l’area archeologica; a Policoro (Matera) il Museo Archeologico Nazionale della Siritide e l’area di Siris-Herakleia.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.03.2013

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X I MATERA CITTÀ

ITINERARI CULTURALI UN’IDEA PER I GITANTI

Giovedì 28 marzo 2013

È LA SUA PRIMA VOLTA L’eccezionalità dell’evento è che non era mai successo che il lunedì dell’Angelo l’antica fortezza divenisse meta turistica

NON OCCORRE PRENOTARSI Si potrà accedere al maniero aspettando il proprio turno in fila. Poi gli «aspiranti ciceroni» condurranno i vari gruppi

Il Castello riapre a Pasquetta Dopo il successo nelle Giornate di Primavera il Fai promuove ancora il monumento ENZO FONTANAROSA l È stato il protagonista dello scorso fine settimana, nelle “Giornate di Primavera” del Fai. E tornerà ancora sotto i riflettori nel giorno di Pasquetta. È il Castello Tramontano, uno dei monumenti simbolo della città, che nella sola mattinata del lunedì dell’Angelo riaprirà al pubblico. E, in questo senso, sarà davvero la prima volta. La delegazione materana del Fondo ambiente italiano potrà mostrare ancora l’antica fortezza anche ai visitatori che, com’è auspicabile, non mancheranno di affollare Matera in occasione della consueta gita fuori porta che segue a Pasqua. Ci saranno ancora una volta gli aspiranti ciceroni del Liceo classico “Duni” ad occuparsi della visite (dalle 9.30 alle 13.30 di lunedì; partenze ogni quarto d’ora con gruppi di 25 visitatori ciascuno). Non occorrerà, questa volta, prenotarsi, ma basterà presentarsi all’ingresso del maniero aspettando il turno lungo un percorso transennato. I soci del Fai avranno un ingresso riservato. Gli organizzatori sperano che anche questa apertura straordinaria faccia registrare numeri importanti di presenze. Il Fai del Materano ha appena finito di rallegrarsi dell’affluenza di pubblico che ha ammirato le “architetture rivelate” oggetto dell'offerta promossa nell'ultimo fine settimana tra la città e la provincia. In totale, si sono registrate oltre 6 mila presenze tra quanti hanno visitato il Castello Tramontano (che l'ha fatta da padrone con oltre tre mila presenze), il Palazzo Malvinni-Malvezzi (circa 800) e l'ex ospedale storico di San Rocco (700) a Matera. Il palazzo D’Amato-Cantorio di Ferrandina (un migliaio) e le chiese di Santa Chiara e del Carmine di Tricarico completavano l’offerta. «Tanti sono stati pure coloro che non sono riusciti a visitare il Castello, perché non c’era più posti disponibili – ha spiegato il prof. Giuseppe De Rosa, capo delegazione del Fai materano –. Anche per questo motivo abbiamo chiesto al Comune di acconsentire di aprire lo storico monumento per Pasquetta». La stessa Amministrazione comunale, del resto, è socio del Fai, e sul suo esempio pure il Comune di Ferrandina è in procinto di associarsi in un ottica di tutela, riscoperta e promozione dei tesori artistici, monumetali e paesaggistico-ambientali del nostro territorio. «Il Fai – ha aggiunto De Rosa – sosterrà che l’apertura del Castello Tramontano non sia soltanto episodica, ma costante. In tal senso studieremo i modi, magari stipulando convenzioni, affinchè il maniero possa diventare un ulteriore contenitore dove svolgere attività varie, museali ed espositive, di studio. Va utilizzato e valorizzato, per evitare l'abbandono e dunque il degrado, oltre a destinazioni d'uso improprie: penso solo che in un passato non tanto remoto, un’ala della fortezza era stata utilizzata per il ricovero dei cani randagi. Ora che c'è l'area del Parco del castello è giusto che si debba e faccia il possibile perchè questo emblematico monumento, insieme ad altri della città, riviva e soprattutto sia fruibile dai cittadini e dai visi-

tatori. L'intera delegazione materana è impegnata con grande volontà nel portare avanti le finalità del Fai. Su tutti, in evidenza va messo l’impegno della prof.ssa Rosalba Demetrio per l'alto valore della sua ricerca. Diciamo che è la nostra musa ispiratrice». Ricordiamo, infine, che nel cuore dei Sassi, nella zona della Civita, sono in procinto di partire i lavori di consolidamento strutturale e sistemazione del Palazzo Noha (edificato tra il XVI e XVII sec.), immobile donato al Fai nel 2004 dalla famiglia Fodale-Latorre. Dopo l’intervento di restauro e recupero funzionale degli ambienti, se ne farà un centro dove materialmente fare cultura (mostre, seminari, concerti) con ambizioni internazionali.

La Camera di commercio «Si promuove l’offerta turistica» Definire nuovi itinerari e studiare possibili soluzioni per la fruibilità periodica delle tante ricchezze monumentali e paesaggistiche del nostro territorio. Una strategia per la cui attuazione la Camera di commercio di Matera, attraverso il suo presidente Angelo Tortorelli, sostiene che «non farà mancare il suo apporto per raggiungere questo obiettivo, che ha nei beni artistici e ambientali una importante opportunità di promozione per l’offerta turistica locale». Lo hanno dimostrato le numerose presenze di visitatori, anche di fuori regioni, per l’apertura dei siti culturali in occasione delle «Giornate di Primavera» del Fai. «Significativo – ha sottolineato Tortorelli – è stato l’apporto dei volontari e dei giovani che hanno guidato i visitatori. Ritengo che questa formula, questo sforzo organizzativo possa portare a un aumento delle opportunità per consolidare questi itinerari studiando nel merito possibilità gestionali».

UNA VITA NUOVA Il Castello Tramontano visto dal suo parco [foto Genovese]

CREDITO IL BILANCIO

La BPMezz ha un utile di 25 milioni l Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare del Mezzogiorno, nata nel 2008 dalla fusione tra la Banca Popolare di Crotone e la Banca Popolare del Materano, ha approvato il bilancio che verrà presentato alla prossima assemblea dei soci, organizzata a Crotone per sabato 6 aprile. La Banca presenterà ai suoi soci un utile di 25,2 milioni di euro, in aumento del 19,45% rispetto allo scorso anno. È il quinto anno che l'istituto chiude con risultati positivi e in crescita. Crescono i volumi dei depositi sul fronte della raccolta diretta in termini di media liquida, ossia del volume dei risparmi che la clientela ha affidato all’Istituto, la BPMezz ha registrato nel 2012 un incremento del 7,38%. Tale dato se confrontato con il dato dell’intero sistema bancario, cresciuto, secondo l’Abi, solo dell’1,62%, mostra come la BPMezz stia conquistando sempre di più la fiducia della clientela. La raccolta indiretta, ossia gli investimenti fatti dai clienti tramite la BPMezz sui mercati finanziari e assicurativi, mostra un aumento del 3,67%. Ne consegue che al 31 dicembre 2012 la raccolta complessiva risulta pari a 4,5 miliardi di euro, in aumento del 4,67% rispetto all’anno precedente. Nonostante il perdurare di questa crisi economica abbia ridotto il potere di acquisto delle famiglie e le capacità di investimento delle imprese, la BPMezz ha continuato a sostenere le esigenze del territorio. Gli impieghi registrano, in termini di media liquida, un calo del 2,81%, in linea con il dato di settore. La contrazione è stata determinata da un minor utilizzo, da parte della clientela, dei rispettivi fidi di conto corrente, mentre i mutui e i prestiti risultano stabili. Un indicatore su tutti esprime il sostegno che la Banca svolge a favore dell’economia locale: l’81% dei fondi raccolti dalla clientela viene reinvestita sotto forma di finanziamenti alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera la Banca.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

ATTUALITÀ I IX

Giovedì 28 marzo 2013

PERSONAGGI VIVENTI La via Crucis di Barile è la più antica della Basilicata fu ideata da un sacrestano circa 400 anni fa. L’antica tradizione si rinnova ogni venerdì santo calamitando molti visitatori

La Via Crucis di Barile la più antica della regione nacque dall’idea di un sacrestano 400 anni fa l È Barile, comune di origini albanesi, che vanta il primato della più antica manifestazione con personaggi viventi della Basilicata. L’idea fu di un sacrestano che circa quattrocento anni fa radunò alcuni abitanti del posto per rappresentare la morte e la Passione di Cristo. La tradizione si rinnova ogni Venerdì Santo. Un mesto corteo, formato da circa 120 personaggi, attraversa le strade cittadine, alla presenza di una folla silenziosa e compassionevole. La processione è organizzata dal «Comitato sacra rappresentazione - Via Crucis di Barile», in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria delle Grazie e l’Associazione turistica Pro Loco. L’evento è introdotto da una commistione di riti religiosi e profani che si rispecchierà anche nella processione conclusiva. La sera di San Giuseppe, il 19 marzo, il paese è illuminato dalle fiamme dei falò, intorno ai quali la gente si riunisce per recitare il rosario e prepararsi spiritualmente alla Settimana Santa. I giovani che rappresenteranno i Tre Centurioni a cavallo, si aggirano nelle vie cittadine, al cupo suono di tromba, annunciando che sono alla ricerca del Cristo già condannato. Arriva il giorno tanto atteso. Il corno dei centurioni chiama a raduno il popolo. La pro-

cessione ha inizio. Un profondo senso di pietà è suscitato dall’apparizione dei tre Cristi e dell’Addolorata. Tutti questi interpreti fanno voto e si sottopongono a grandi sofferenze, in particolare il Cristo con la colonna ed il Cristo con la canna, simboleggianti i momenti in cui a Gesù fu data una canna («Ecce homo») come scettro e quando il Salvatore fu legato ad una colonna per essere fustigato. Sono penitenti, camminano scalzi e sono sempre piegati in avanti. La loro identità rimane sconosciuta alla

folla, a causa del cappuccio che indossano. L’inimitabile «Processione dei misteri» di Barile è sbarcata anche a Roma e nella Città del Vaticano, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, l’11 maggio 1983, in occasione dell’Anno Santo della Redenzione. Al seguito più di quattrocento fedeli di Barile per assistere alla Passione di Cristo, nella quale fede e tradizione costituiscono un binomio indissolubile. Dagli anni ‘40 del secolo scorso, la figura del «Cristo con la croce» sfila scoperta: cammina

Il corteo parte oggi alle 16.30 Il via ad Atella con il giudizio di Pilato Segni caratteristici della sacra rappresentazione atellana, un po’ fuori dal consueto cliché, ma fra le più originali del genere nel Vulture? «Il nostro racconto si rifà solamente alle ultime due ore di vita terrena di Gesù, con alcuni dialoghi da noi stessi elaborati e ricavati dai Vangeli», spiega Mario Coviello, presidente della Pro Loco atellana, promotrice della manifestazione. «Noi abbiamo voluto mantenere l’appuntamento nel tradizionale Giovedì santo, quando, nel tempo, un nutrito gruppo di donne, anziane, intonava con voce triste,solenne ed angosciante, il commovente e coinvolgente canto popolare «Lu giuvrìa sant», che cercheremo di reintrodurre formando appositi gruppi», ha continuato Coviello, che per l’occasione si avvale di Giovanni Pierro, Vito Mecca, Attilio Muriello, Vitino Mascolo, Pasquale D’Introna e di Rosetta Valluzzi per costumi e personaggi femminili. [d.d.l.]

scalzo per l’intero percorso (circa quattro chilometri), trasporta una pesante croce e trascina una catena di ferro. Come l’Addolorata digiuna nei giorni precedenti all’evento per immedesimarsi nel ruolo che andrà ad interpretare. Di grande interesse anche le figure della Zingara, del Moro e di Malco. Secondo la tradizione paesana, la Zingara fornì i chiodi forgiati per la crocifissione di Cristo. Accompagnata dalla «Zingarella», sfila ancheggiando e distribuendo ceci e confetti alla folla. Petto e mani sono completamente ricoperti d’oro, a simboleggiare la lussuria. Un sentimento di simpatia suscitano il Moro ed il Moretto, riempiti come sono di coralli, e tutti intenti a scambiarsi una palla multicolore. Insieme alla Zingara, sono fra i pochi personaggi che si muovono nel corso della processione; la loro apparente indifferenza contrasta con la tensione drammatica dell’evento. Sono dei personaggi pagani, creati dalla tradizione barilese. Forse simboleggiano i Turchi, che nel 1400 minacciarono l’Albania, causando la fuga di molti cittadini. Anche il Malco è un personaggio particolare: calza scarponi messi al contrario e si muove in continuazione, senza mai trovare pace, poiché fu colui che schiaf[r. alb.] feggiò Gesù.

Troupe televisiva di «Giovani Tradizioni» sabato mattina a Rionero in Vulture

La zingara ricoperta di oro personaggio ricco di suggestioni

l RIONERO IN VULTURE. Tre le sacre rappresentazioni con personaggi viventi (Atella, Venosa e Rionero in Vulture) scelte da «Giovani Tradizioni», un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e curato dall’associazione Magic Animation, per raccontare, attraverso l’occhio dei giovani, l’immenso patrimonio culturale e folkloristico del nostro Paese. Una troupe televisiva girerà l’Italia e quindi sarà anche in Basilicata per documentare le numerose feste popolari che rappresentano la memoria e le tradizioni italiane, dando voce ai giovani che si impegnano per mantenerle in vita. I filmati prodotti verranno pubblicati sul portale web www.giovanitradizioni.it, già visitabile online, che darà agli utenti la possibilità di conoscere tradizioni spesso trascurate. Non è un caso che la scelta di «Giovani tradizioni» ricada sull'evento in programma a Rionero, che vanta di avere il più altro numero di personaggi, di cui tanti giovani. Ben 220 i cittadini che sfileranno sabato mattina. La partenza è prevista alle 10 dal centro sociale «Pasquale Sacco», dove l’evento si concluderà con la crocifissione e il pianto di Maria. Nota caratteristica di questa processione è l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto da un tripudio di palme agitate da piccoli fanciulli. Un’altra curiosità è rappresentata dalla Madonna che non indossa il tradizionale abito nero, quale segno di lutto. Tra gli altri personaggi si distinguono Maria Maddalena e le Pie Donne, oltre ad un gruppo di fanciulle rappresentanti gli Angeli della Resurrezione. E poi c’è Giuda, che vaga irrequieto lungo il percorso della processione, seguito a un passo dalla Tentazione, la quale rimanda al demonio che si è impossessato di [r.alb.] lui e lo ha spinto a tradire Gesù.

l Tante le leggende, le superstizioni e le curiosità che fanno da contorno all’antica processione di Barile, la più famosa tra le sacre rappresentazioni con personaggi viventi del Vulture. Tra i personaggi che riscuotono il maggior interesse del pubblico ci sono la Zingara e la Zingarella. Sono in molti a chiedersi da dove provenga tutto l’oro che ricopre loro ed i cestini che portano e soprattutto come avvengano le vestizioni. Ogni anno la ragazza che dovrà interpretare la Zingara raccoglie chili e chili di oro in tutte le case del paese. Forse solo la metà dei preziosi trovati, dopo attenta selezione, verrà indossato. Una porzione, quella da rendere più visibile perché più antica ed appariscente, viene cucita su un tessuto che ricopre la parte anteriore della tipica camicia con le maniche a sbuffo. C’è una sarta che da tantissimi anni è addetta a questo lavoro certosino. Un lavoro per mani buone, al quale la sarta si dedica con tanta pazienza e devozione. Prima vengono cuciti sul bordo del tessuto gli anelli, poi le collane più corte, mentre quelle lunghe – in genere molto antiche - vengono lasciate libere. Per vestire la Zingara e la Zingarella sono necessarie numerose ore di preparazione. Oltre all’oro sulla camicia, i personaggi indossano tantissimi bracciali ed anelli. Le dita e le braccia sono completamente ricoperte di preziosi. Lo stesso cestino, contenente confetti e ceci, è ar-

ricchito di gioielli, soprattutto spille. Altra curiosità sono i caratteristici stivaletti rossi della Zingara, cuciti a mano da un artigiano del paese. Infine, il foulard che ne ricopre il capo viene tramandato di anno in anno, da ragazza a ragazza. Voti, dinieghi e penitenze rappresentano altri caratteri distintivi della processione di Barile. Ad esempio, a nessuno è data la possibilità di conoscere l’identità dei due giovani che interpreteranno l’Addolorata e Gesù Cristo con la croce, prima della sacra rappresentazione. Essi digiunano nei giorni precedenti all’evento e fanno un accurato cammino di fede. Sacrifici e penitenze maggiori per il Cristo con la colonna e il Cristo con la canna, simboleggianti i momenti della sofferenza e dell’umiliazione. Regole ferree riguardano poi il ruolo della Madonna, assunto da una ragazza che sia «rispettata» in paese. Molti anni fa, chi interpretava l’Addolorata doveva essere necessariamente vergine. Questa regola è stata eliminata, ma ne resistono altre. A nessuna ragazza è data la possibilità di svolgere due volte questo personaggio (la leggenda narra che porti alla morte della interprete nel giro di un anno). Incompatibilità, poi, tra i ruoli della Madonna e della Zingara: chi interpreta l’uno, non potrà mai più fare l’altro. Un’altra regola curiosa riguardava l’obbligo di essere nubili e scapoli. Chi contraeva matrimonio perdeva il diritto ad essere personaggio. In realtà, questa nor-

ma è stata depennata nel 2008, poiché sono state ammesse alla processione anche persone sposate e con figli. Segno di una rappresentazione che si adegua ai tempi, pur restando fedele alla tradizione. E ancora. Nel corso della processione, soltanto i personaggi religiosi possono entrare nelle diverse chiese del paese, dove la via Crucis fa tappa. Tra i personaggi costretti a rimanere in strada, ci sono la [r. alb.] Zingara, il Moro e Malco.

LEGGENDE Tante le superstizioni e i fatti dei riti della settimana. Tra i personaggi di Barile la zingara ricoperta d’oro


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Giovedì 28 marzo 2013

23 Vietri. Il presidente di “Teatrando”, Giordano, replica al sindaco che non ha stanziato fondi

La Via Crucis si farà lo stesso

In realtà l’amministrazione avrebbe potuto utilizzare i 24.000 euro del Gal VIETRI - Dopo aver “scongiurato” la scomparsa di una delle rappresentazioni della Passione di Cristo tra le più belle e storiche della Lucania (dopo la Domenica delle Palme, la trentasettesima edizione de “La Pasquadel Signore”continuerà sabato sera), continua il botta e risposta tra l'organizzazione (associazioni Teatrando e Pro-Loco) e ilsindacodi VietridiPotenza,Carmine Grande. A intervenire oggi, dopo alcune dichiarazioni del sindaco , è Christian Giordano, in qualità di «vietrese e presidente di Teatrando». In riferimento ai tanti articoli in merito «all'organizzazione della Passione di Gesù Cristo, mi sento in dovere di intervenire per fare chiarezza . Innanzitutto voglio confermare che, seppur in forma ridotta, la manifestazione si sta svolgendo anche quest'anno, e colgo l'occasione per invitare tutti a partecipare a un evento, che nonostante le polemiche, si sta rivelando sempre spettacolare ed emozionante». Le argomentazioni degli interventi del presidente della Pro-Loco di Vietri, Gorga, del sindaco, Grande, e di tanti vietresi sui social network hanno riguardato «essenzialmente le difficoltà economiche per la realizzazione della manifestazione. Il problema economico, però rappresenta solo l' “effetto” e non il nodo della questione». E Giordano spiega il perché: «da oltre dieci anni la Pro-Loco e l'associazione Teatrando portano avantila storica“Via Crucis”. Nel tempo la manifestazione è divenuta un vero e proprio evento che ogni anno ha visto un incremento di pubblico: insomma un ottimo attrattore. «Le varie amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni - ha proseguito - si sono mostrate disponibili a sostenere in maniera efficace e determinante la manifestazione. Ecco perchédi annoin annoabbiamo “stretto i denti” aspettando tempi migliori e soprattutto anticipando anche di tasca nostra le spese necessarie per portare avanti “La Passione di Gesù Cristo”». Senza considerare il fatto che gran parte delle spese si «“abbattono” grazie alle competenze acquisite dai volontari nel corso del tempo. Voglio inoltre sottolineare che oggi, quando si parla de “La passione di Gesù Cristo” si fa riferimento a un vero e proprio spettacolo (uno dei più suggestivi della Basilicata) per la cui realizzazione l'organizzazione necessita di strumentazioni, costumi adeguati e scenografie. La cura dei particolari e l'utilizzo di dette strumentazioni insieme alla valorizzazione degli scenari naturali hanno attirato l'attenzione del pubblico, non solo vietrese». Oggi, pensare di fare un passo indietro, «non avrebbe senso in un'ottica di miglioramento e di crescita della rievocazione». Poi, tornando sulla questione del “contributo” del Comune di Vietri, «a cui purtroppo, ancora oggi, non abbiamo ricevuto risposta ufficiale», Giordano ha aggiunto che «personalmente di fronte a tale comportamento non ho recepito un segnale positivo. Va bene la mancanza difondi, ma perché non degnarci di una risposta?». Quindici giorni fa «e dopo diverse sollecitazioni il sindaco ci ha garantito, verbalmente, solo la corrente elettrica, i manifesti e un minimo di minuteria (chiodi e martelli per intenderci)». Di fronte a tale proposta il presidente delle Pro-Loco ha semplicemente «acquisito la comunicazione senza scorgere altre possibilità. Per me e per l'intero comitato promotore

INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE STABILE

Domani in cattedrale si terrà il concerto del “Venerdì santo”

Christian Giordano, presidente di “Teatrando” A sinistra e in alto due momenti della Via Crucis dello scorso anno

non è questo il modo di sostenere l'unica manifestazione storica della comunità vietrese». La valorizzazione della “Via Crucis vivente” di Vietri d e di tutti gli altri eventi «necessiterebbe di una pianificazione a monte, cosa oggi ancora inesistente». Poi un passaggio sui fondi del Gal: «L’amministrazione qualche mese fa ha avuto una ghiotta occasione per reperire i fondi necessari, ovvero quei 24.000 euro che lo scorso anno il Comune si è aggiudicato dal Gal». In quella occasione l'amministrazione «ha avuto la possibilità di scegliere delle manifestazioni per valorizzare il territorio e la scelta è caduta sull'evento estivo delle “Taverne”. Ecco perché oggi ci viene da pensare che non si tratta più di un problema economico ma di una scelta politica in cui non è rientrata, purtroppo, la storica manifestazione di Pasqua». Sia chiaro che «non è mia intenzione - ha proseguito - denigrare né la scelta politica né tantomeno la manifestazione delle Taverne. Semplicemente non voglio che il sindaco provi a nascondersi dietro un dito». c.b. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

POTENZA - Come consuetudine dell'associazione musicale “Francesco Stabile” si terrà domani , nella cattedrale di San Gerardo, con inizio alle 20.30, il “Concerto del venerdì santo”. Particolarità di quest’anno il fatto di ispirarsi alla “Passione di Cristo” come raccontata nel Vangelo di Luca con l'esecuzione di una serie di canti della tradizione popolare. Infatti è poco noto che molte melodie della “Settimana santa”traggono ispirazione dal popolo. Sovente quelle che si cantano soprattutto il giorno del venerdì e durante la Via Crucis, sono melodie che vengono da molto lontano e si disperdono nel tempo. Il lavoro dell'associazione e della “Piccola orchestra Stabile”, sulla scia delle passate esperienze, è stato quello di mettere assieme alcune di queste melodie che andranno ad accompagnare la lettura della Passione di Luca. E’ quindi «un momento particolare - fanno sapere gli organizzatori della manifestazione - della nostra cultura, una prima volta della nostra città e soprattutto un segno di adesione alla tradizione per poter rinnovare il cammino di speranza». I componenti della “Piccola orchestra Stabile” sono: Catia Punella, vocalist, Paola Romano, violino, Marina Lorusso, chitarra, Alfredo Falconieri, tammorra, e Marco Ranaldi, tastiere.

LA MANIFESTAZIONE È ALLA SUA VENTINOVESIMA EDIZIONE

Filiano. Sessanta figuranti daranno vita alla Sacra rappresentazione

Domani rivive la passione di Gesù FILIANO - Sarà ambientata nei vicoli del paese la ventinovesima edizione della sacra rappresentazione della Via Crucis La sofferenza del Cristo lungo le strade della passione altro non è se non la necessaria anticipazione di quell’immensa gioia che scaturisce dalla luce della Resurrezione. È questo lo sconvolgente messaggio di speranza intor-

no al quale ruotano le festività pasquali, e sul quale hanno voluto riflettere i giovani dell’associazione Pro Loco di Filiano, attraverso la sacra rappresentazione della “Via Crucis” con personaggi viventi, che si snoderà lungo le strade del piccolo paese domani, a partire dalle 16, a culmine delle celebrazioni della settimana santa. I giovani della Pro Loco di Filiano continuano dunque nella loro attività di riscoperta delle memorie e delle tradizioni della loro terra, e con l’entusiasmo che li contraddistingue hanno messo a punto – sotto la preziosa guida dell’organizzatore storico Vito Sabia - questa emozionante rievocazione della morte e resurrezione di Cristo, caratterizzata dalle suggestive ambientazioni, nell’incantevole scenario dei vicoli del centro storico. La “Via Crucis Vivente” – giunta alla sua ventinovesima edizione - sarà rappresentata da circa sessanta figuranti in costume d’epoca, che riportano gli attenti spettatori all’epoca dei fatti, immedesimandosi nei personaggi e trasmettendo emozioni che riescono a coinvolgere il pubblico nel dramma storico della passione. La sacra rappresentazione avrà il suo prologo in piazza Autonomia e precisamente sul sagrato della Chiesa madre, con la rievocazione delle accuse dinanzi al Sinedrio. Il corteo si dipanerà poi lungo un suggestivo percorso tra i vicoli, tracciando i momenti salienti della passione, scanditi dalle quattordici tradizionali stazioni del rito della “Via Crucis”: il processo dinanzi a Ponzio Pilato, le cadute lungo la salita, il commovente incontro con la Madre e con la Veronica, immagini queste in grado di creare un’atmosfera

di profondo raccoglimento e riflessione, ricca di pathos e suggestioni. Particolare rilevanza è stata data dagli organizzatori ai momenti dell’incontro di Gesù con gli altri personaggi che la tradizione evangelica colloca sulla via verso il Calvario: Simone di Cirène, l’uomo che si accollò il peso della croce per alleviare le sofferenze di Gesù, le donne del popolo, che hanno accompagnato con il loro pianto i momenti più intensi della Via Crucis. Il rito avrà il suo culmine nei pressi di villa Mancini, luogo della rappresentazione del Golgota, con il tragico momento della crocifissione. Qui la drammatica immagine della croce sul cruento palcoscenico del Calvario farà da sfondo ad un affresco vivente particolarmente significativo: il corpo del Cristo tra le braccia delle Madre, che la storia dell’arte ci ha fatto conoscere nelle varie rappresentazioni della Pietà, sarà riproposto come momento culminante della rievocazione del sacrificio del figlio di Dio. Il toccante epilogo della Via Crucis si avrà con la luce della resurrezione. Numerosi sono i fedeli che con devozione e raccoglimento seguono tutto l’itinerario, è una manifestazione di fede, più che un corteo storico. Appuntamento, oramai atteso da tutta la comunità di Filiano e dai paesi viciniori, lascia in chi lo vive una traccia indelebile in quanto si viene come presi per mano, senza finti coinvolgimenti, e calati per qualche istante nel pieno del mistero stesso. L’evento è organizzato dall’Associazione Pro Loco di Filiano in collaborazione con la parrocchia “Maria santissima del Rosario” e il Forum comunale “C63”, e con il patrocinio del Comune, dell’Apt (Azienda di promozione turistica) di Basilicata e dell’Unpli Basilicata.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

Matera Giovedì 28 marzo 2013

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Tra suggestioni cinematografiche e l’incanto della murgia va in scena la storia dell’uomo

Mater sacra riempie la città

Si prevede un grande afflusso di turisti per cinque giorni di eventi particolari SOTTO il cielo abbagliante della città dei Sassi, si rinnova l'appuntamento con Mater sacra; evento religioso e di comunicazione del sacro, momento di dispiegamento di una narrazione, che accompagna la storia dell'uomo sino alla Redenzione, ed, al contempo, visione scenica di grande fascino, firmata dal regista Gianpiero Francese. “Mater Sacra, ricordati di me” non manca l'appuntamento con il contenitore che più le è proprio: questa città dalla drammatica bellezza. Da oggi, e sino all'1 aprile andrà in scena sulla murgia materana lo spettacolo della morte, della deposizione sino all'annunciazione di una nuova vita portata dal figlio dell'Uomo. «E' un evento di assoluto valore; Mater sacra si accorda con il palcoscenico di questa città», ha ricordato il sindaco, Salvatore Adduce, nella conferenza di presentazione presso il municipio. I dati che già abbiamo sulle presenze turistiche ci incoraggiano -ha quindi continuato- a continuare in questa esperienza». Quest'anno Mater Sacra si arricchisce anche del lavoro dei Maestro cartapestaio Pasquale Nicoletti e, ancora, dell'esposizione di quadri scenici, ritratti di grandi pittori come Caravaggio, esposti nelle chiese del Purgatorio e di San Giovanni. «Un'esperienza unica; penso a quanto i Sassi e l'intera città siano stati in grado di ispirare. Per mettere a valore questo enorme potenziale, si dovrebbe pensare ad un Festival internazionale a tema religioso ha proposto il direttore della Film Commission Paride Leporace - sarebbe uno stru-

SERVIZI GRATUITI

Bus navetta e stop alle auto

Così ci si muoverà nei rioni di tufo

Lo scenario suggestivo della Murgia

mento formidabile per promuovere il territorio, ma soprattutto per aprire una finestra su un fenomeno che ha orami assunto valenza mondiale e lo ricordo - ha aggiunto - alla presenze di una troupe cinematografica tedesca che, mentre sta girando un thriller, riprende alcuni tratti di una cinematografia che qui si è caratterizzata con film come The Passion”. All'indomani della pellicola-capolavoro di Mel Gibson Matera, con quel palcoscenico filmico naturale che é la Murgia, diviene infatti il luogo naturale per quanti ambiscono a confrontarsi con i temi che vanno dalla natività alla crocifissione di Cristo. Mater Sacra, appuntamento

Il sindaco Adduce «Questa città è un palcoscenico fatto dalla natura»

oramai consolidatosi, oltre che nell'immaginario, nella sua struttura organizzativa, giunge a piena maturazione, offrendo «un regalo ulteriore -ha avuto modo di dire il consigliere comunale Nicola Trombetta al tavolo di presentazione dell'eventoche nei giorni di Pasqua vorranno recarsi in città, realizzato anche grazie agli sforzi della Libertas». La capacità di promozione del territorio da parte della manifestazione è stata evidenziata dall'assessore Alberto Giordano, che ha ricordato la soddisfazione espressa dalle strutture ricettive, «che già fanno registrare il tutto esaurito»; simili considerazione sono, quindi,condivise dal presi-

dente della Confesercenti Lisurici, la cui organizzazione si è detta impegnata nel sostegno dell'iniziativa. «In futuro -ha aggiunto Pellecchia, presidente Ente Parco- dovremo lavorare ad iniziative che vadano sempre più a valorizzare questo enorme patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale rappresentato dal parco». Non resta, dunque, che accendere le luci, ed alzare gli occhi sin quasi al cielo: lungo la linea d'orizzonte che disegna la murgia andrà in scena il dramma del Figlio dell'Uomo, evento in grado di affascinare l'uomodi fedecome il turista. Enzo Scalcione

L’assessore Giordano «Buona promozione del territorio E’ già tutto esaurito»

PER ammirare lo spettacolo, sarà sufficiente recarsi su ogni punto di affaccio dei Sassi, in particolare, Porta Pistola, via Madonna delle Virtù, piazza San Pietro Caveoso. Per la circostanza, vista l'ordinanza di chiusura al traffico dei Sassi in occasione di Mater Sacra e delle festività pasquali, l'amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini due bus navetta gratuiti che collegheranno continuamente il Piano ai Sassi da piazzetta pascoli a piazza San Pietro Caveoso e viceversa e da via D'Addozio (parcheggio chiesa Sant'Agostino) a Porta Pistola e viceversa con i seguenti orari: giovedì 28 marzo, dalle 19 alle 22; venerdì 29 marzo, dalle 20 alle 24; sabato 30 marzo, dalle 19.30 alle 23. Sempre in tema di mobilità nelle festività pasquali e non solo il dirigente del settore Polizia locale ha emesso un'ordinanza con la quale si è deciso: 1) L'istituzione del divieto di transito nei rioni Sassi: il 28, 29 e il 30 marzo 2013 dalle ore 17 alle ore 24; domenica 31 marzo, il primo aprile, il 25 aprile e il primo maggio dalle ore 10 alle ore 20 consentendo l'accesso ai soli residenti ed operatori commerciali; 2) L'istituzione del divieto di fermata in piazza San Pietro caveoso e vico solitario dal 28 al 30 marzo, dalle 17 alle ore 24; 3) L'istituzione del divieto di fermata in piazza San Pietro caveoso e vico solitario per i

giorni 31 marzo, 1 e 25 aprile e 1 maggio dalle ore 00 alle 24; 4) L'istituzione del divieto di fermata nell'area di sosta ubicata in via madonna delle Virtù (direzione Porta Pistola) dal 28 al 30 marzo, dalle 00 alle 24; 5) L'istituzione dei divieto di transito sulla strada di collegamento tra la SS7 ed il piazzale Belvedere, esclusi gli autobus turistici, i mezzi dell'ente Parco della Murgia materana ed i camper autorizzati: da giovedì 28 a sabato 30 marzo dalle ore 17 alle ore 24; lunedì 1 aprile dalle ore 10 alle ore 19. In considerazione di questa ordinanza, è stata disposta la istituzione di due linee di bus urbano, la Linea Sassi e la Linea Belvedere (Cea). La Linea Sassi prevede la istituzione di 2 bus navetta nei giorni 31 marzo, 1 aprile, 25 aprile, 1 maggio con bigliettazione a carico dell'utente (0,70 euro) con frequenza ogni 15 minuti dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Questi i percorsi: Bus 1 Linea Sassi: partenza dal parcheggio di via Saragat, piazza Matteotti (con fermata), Via Lucana (fermata davanti la scuola Minozzi), via Ridola, via Buozzi, San Pietro Caveoso (con sosta) e viceversa. Bus 2 Linea Sassi: Parcheggio di via saragat, Piazza Matteotti (con fermata), via Don Minzoni, via Lucana, viaStigliani, viaVolpe (con fermata incrocio via Pentasuglia), via D'Addozio, (con fermata via Fiorentini), via Madonna delle Virtù, Porta Pistola (con sosta).

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Il set naturale della Murgia nell’ultimo giorno di riprese del film di Franklin sulle orme di “The Passion”

Ascension Day, il giorno della crocifissione

L’attrice Tizia Florence nella cruenta scena

IL FILM del regista tedesco HaraldFranklin, AscensionDay,arriva al suo culmine. La scena della crocifissione, che richiama la sua ispirazione al “The Passion of Cristh”di Mel Gibson ha iniziato la sua fase di riprese per concludersioggi. La cruenta scena del momento in cui i due attori tedeschi vengono posti sulle croci è entrata nel vivo. La registrazione è iniziata ieri, con un cielo cupo che richiama gli effetti voluti fortemente da Gibson nel suo film, in quel caso anche aiutato dagli effetti speciali, che nella giornata di ierisarebbero stati perfino superflui. Infatti, il cattivo tempo ha anche imposto lo stop ai lavori ben prima rispetto a quanto pronosticato da Franklin alla sua comitiva nel breafing di giornata. Un’ambientazione molto simile a quella scelta da Gibson quasi dieci anni fa, quando a Matera, e con più precisione sulla Murgia materana, si girava il kolossal che ha

Il registra Harald Franklin e la crocifissione degli attori

sconvolto il mondo per il suo finale realistico, cruento e doloroso. Franklin non ha lesinato scene di grande impatto, coinvolgendo al massimo i propri attori anche in scene dalla grande difficoltà, facendoli restare per lunghi momenti nella stessa posizione, cioè crocifissi, per girare al meglio la scena.

Rispetto al suo mentore, il regista tedesco non ha risparmiato la scena ai suoi attori. In occasione di “The Passion of Cristh”, infatti, oltre la parte della scena recitata, la crocifissione aveva appeso alla croce un manichino, mentre non è ancora stato possibile capire se Franklin riserverà ai suoi attori anche la parte più difficile, quella

in cui le croci verranno issate e poste nel terreno. Aspettando quest’oggi la risposta a questo quesito, Matera si conferma ancora il set cinematografico ideale per rielaborare scene che richiamano la crocifissione. Francesco Calia matera@luedi.it ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 28.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno

VIII I ATTUALITÀ

Giovedì 28 marzo 2013

SETTIMANA SANTA

SI RINNOVA L’ANTICA TRADIZIONE

Si comincia oggi e si prosegue fino a sabato. Le manifestazioni popolari, corteo dopo corteo, offrono ai visitatori sensazioni forti

I riti della passione di Cristo accendono i paesi del Vulture Da Atella a Barile a Maschito, Venosa e Rionero in un crescendo di emozioni ROSA ALBIS Da un evento all’altro, spostandosi lungo le vie del Vulture. È il percorso compiuto dai visitatori, provenienti dalla Basilicata e dalle regioni limitrofe, intenzionati a partecipare a tutte le manifestazioni popolari, alla ricerca di sensazioni sempre più forti. Da Atella a Maschito fino a Venosa, passando ovviamente per la famosa processione di Barile e quella di Rionero in Vulture, l’emozione si riaccende, corteo dopo corteo. ATELLA - Nel giorno del Giovedì Santo il «sipario» si alza sul borgo di Atella, dove un centinaio di personaggi di ogni età sfilano nelle vie e nei vicoli del centro storico. Oculata la scelta dei costumi, tutti intonati al periodo storico in cui si svolse la Passione e morte di Cristo. Unica eccezione è rappresentata dal Cireneo, l’uomo che aiutò Gesù a portare la croce sulla strada del Calvario, individuato a caso tra la folla, come vuole la tradizione, e che quindi si unisce al corteo in abiti moderni. Molto commovente la scena della crocifissione del Cristo e dei due ladroni, resa realistica da particolari effetti sonori e visivi, che si svolge su una collina dominante la Valle di Vitalba, in prossimità del sito paleolitico. Altrettanto emozionante è la scena del processo a Gesù e del giudizio di Pilato, ricostruita sul piazzale della Chiesa madre, dove viene allestito il Sinedrio.

silicata. L’evento ha quasi 400 anni. Un mesto corteo, formato da circa 120 personaggi divisi in 25 quadri, attraversa le strade cittadine, accolto da migliaia di spettatori. Voti, penitenze, segreti e divieti sono gli elementi distintivi di questa processione. A nessuno è dato di conoscere l’identità dei due giovani che interpreteranno la Madonna e Gesù Cristo con la croce, prima della sacra rappresentazione. Penitenze duplicate per il Cristo con la colonna ed il Cristo con la canna, simboleggianti i momenti della sofferenza e dell’umiliazione. MASCHITO - Carica di suggestioni è anche la sacra rappresentazione di Maschito, in programma venerdì pomeriggio. Questo evento ricalca molto quello di Barile, anche se ci sono delle differenze importanti. In questa manifestazione, che ripropone le fasi salienti delle quattordici stazioni della Via Crucis e che inizia con la funzione liturgica del Venerdì Santo, il corteo di circa ottanta personaggi si forma lungo il percorso. La villa comunale diventa lo scenario naturale dell’Orto degli Ulivi, luogo in cui Gesù Cristo, secondo i Vangeli, si ritirò dopo l’ultima cena prima di essere tradito da Giuda ed arrestato. Nei pressi della Fontana Skanderbeg avvengono gli incontri con la Maddalena, le Pie Donne e la Veronica. Singolare è poi l’immagine della donna con il gallo che, facendosi spazio tra gli altri figuranti, simboleggia la predizione del tradimento di Pietro. Due le Zingare nella Via Crucis di Maschito: l’una ricca, ricoperta di oro, come quella di Barile, l’altra povera.

GRANDE ATTESA

Alle processioni arrivano fedeli e turisti anche dalle regioni limitrofe

BARILE - A Barile, comune di origini albanesi, il Venerdì Santo va in scena la più antica manifestazione con personaggi viventi della Ba-

RIONERO IN VULTURE - Trionfo di personaggi, colori e costumi per il corteo itinerante che sfilerà sabato mattina nelle strade di Rionero in Vulture, a conclusione dei riti della Settimana Santa. Al corteo partecipano circa 220 figuranti, con un’età che varia dai 5 agli 80 anni, in base al ruolo da ricoprire. Accanto agli interpreti ripresi dai Vangeli, nel corteo spiccano il Moro e i Moretti, emblema del «diverso», inteso come ciò che non è cristiano e la Zingara, vestita di nero (colore che indica il male e il peccato) e coperta da chili di oro (come segno di dissolutezza). Altro personaggio degno di nota è Malco. Incappucciato, con le scarpe calzate al contrario, si aggira tra la folla senza trovare pace e fustigando le persone che incontra. VENOSA - Sempre il Venerdì Santo si tiene anche la processione di Venosa, che appare come una riproduzione fedele delle descrizioni bibliche. Nessuno spazio a elementi pagani. Tutto è basato sui testi, in parte riadattati, tratti dal film «Gesù di Nazareth» di Franco Zeffirelli. In questo evento, si assiste ad una vera e propria rappresentazione teatrale, utilizzando gli angoli più caratteristici della città. Si va dalla famosa «Ultima Cena», allestita in un porticato presso piazza San Giovanni De Matha, con il tavolo e le sedie riprodotti nei minimi particolari secondo lo stile del tempo, alla drammatica scena della «Cattura» nel piazzale di fronte alla Fontana angioina, al «Processo», che ha come palcoscenico il «Castello» della città. Dopo il processo, il corteo attraversa la città, con Gesù caricato dalla croce. La processione segue dunque un itinerario inverso per tornare in piazza Castello, dove Gesù è crocifisso tra i due ladroni. Scenografica anche la scena della Resurrezione.

C’È LA CRISI

Mancanza di fondi in Comune e bilanci in rosso l RAPOLLA. In un momento di ristrettezze economiche, con i bilanci degli enti locali falcidiati dai pesanti tagli ai trasferimenti statali, toccano agli amministratori anche scelte dolorose ma necessarie, come quella di sospendere eventi consolidati. È il caso della rappresentazione con personaggi viventi di Rapolla che quest’anno avrebbe compiuto 13 candeline, ma che per mancanza di fondi è stata annullata. Un evento che nel corso degli anni aveva subito tante varianti, con l’introduzione di numerose scene e parti recitate, puntando soprattutto sul realismo e rifacendosi alla descrizione dei Vangeli per una rappresentazione della Passione di Cristo non più raffigurata ma vissuta, attraverso il coinvolgimento di una intera comunità. «Abbiamo fatto una scelta di campo, preferendo destinare le esigue risorse del bilancio comunale ai servizi sociali. La rappresentazione con personaggi viventi di Rapolla, che negli anni è stata notevolmente migliorata - spiega il sin-

PASSIONE La sofferenza di Gesù

SCORTATO Un momento del rito di Rapolla

TANTI PERSONAGGI Per le vie dei paesi del Vulture

E Rapolla annulla la manifestazione per pagare la mensa a bimbi poveri daco Michele Sonnessa - è un evento a cui a malincuore abbiamo rinunciato, dirottando i fondi di quest’evento per pagare la mensa scolastica ad una ventina di bambini le cui famiglie si trovano in accertate difficoltà economiche. Inoltre, stiamo procedendo, assieme ad una organizzazione caritatevole, al bando per la realizzazione di una mensa sociale rivolta alle persone più bisognose. Purtroppo, la crisi perdurante ha aumentato la

platea di coloro che, anche per la perdita del lavoro, bussano quotidianamente alla porta del sindaco in cerca di aiuto». In occasione delle festività pasquali, Sonnessa vuole lanciare un messaggio forte ai suoi concittadini. «E' importante che chi sta meglio si guardi intorno - afferma - offrendo solidarietà e carità a chi ha meno». Ovviamente la comunità di Rapolla non rinuncerà all’altro evento, quello sacro, pre-

visto per il Venerdì Santo. Non si tratta di una rappresentazione con personaggi viventi, ma di una suggestiva processione religiosa. L’evento, in programma a partire dalle 17, si celebra a lume di candela. Le fiammelle dei ceri invadono ogni angolo del paese, illuminando il volto e le sagome delle statue di Gesù e della Madonna portate a spalla dalla gente del posto. Molta commozione suscitano le «dolenti», vestite di nero e viola, che

intonano canti struggenti (Golgota, Fieri flagelli, Gemente desolata, Morto tra mille strazi) e le bambine vestite come l’Addolorata, recanti gli oscuri simboli della crocifissione. In passato, questa processione era ancora più affascinante. Tre uomini penitenti, infatti, con ai piedi robuste catene, portavano sulle loro spalle le pesanti croci del Calvario. Era, infine, prerogativa dei pastori portare a braccia la

statua del Gesù morto, distesa su un lastrone di marmo. Essi procedevano a ritmo lentissimo, facendo due passi avanti ed uno indietro («nazzcavn», ossia cullavano letteralmente la statua). Per questo motivo, la processione durava molte ed estenuanti ore, fino a quando si fermava per un’intera nottata nella chiesa dell’Annunziata, dalla quale ripartiva la mattina seguente, terminando nuovamente in cattedrale il [r.alb.] suo percorso.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 28.03.2013

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Basilicata Mezzogiorno Giovedì 28 marzo 2013

31 Miglionico. Grande interesse per il capitolo sulla riqualificazione dei centri storici

Il Gal spinge l’economia locale

In dirittura d’arrivo i bandi finanziati con un milione e mezzo di euro MIGLIONICO - Il Gruppo di Azione Locale “Bradanica”, ha comunicato, nei giorni scorsi, che sono state pubblicate le graduatorie definitive dei bandi, indetti lo scorso settembre 2012. Nello specifico le graduatorie riguardano gli "Interventi di rinnovamento dei centri storici" rivolti ad enti pubblici, imprese e cittadini; "Sviluppo dell'artigianato locale", "Miglioramento aziendale in agricoltura" e "Zootecnia e filiere" rivolti agli operatori privati. La documentazione con la lista dei beneficiari inseriti in graduatoria è scaricabile al seguente sito www.gal-bradanica.it «Con questi bandi -ha spiegato il presidente Leonardo Braico- abbiamo finalmente dato attuazione, nonostante le numerose difficoltà in cui i Gal lucani si trovano ad operare, alla prima fase del nostro Piano di Sviluppo locale, con uno sblocco di risorse finanziarie di oltre 1,5 milioni di euro, che in un periodo di grave crisi in ogni settore dell'economia, contribuiranno sicuramente ad aiutare il mondo imprenditoriale». Grande la risposta per il bando Interventi di rinnovamento dei centri storici, che vede il Gal in un puntuale lavoro di riqualificazione e valorizzazione dei centri storici al quale si andranno a collegare, nei prossimi mesi, nuovi bandi relativi all'ospitalità diffusa al fine di creare un sistema ricettivo alternativo in borghi storici riqualificati ed accoglienti. Ottima la risposta da parte degli operatori privati per il bando per il miglioramento aziendale in agricoltura. Per entrambi i bandi ci cercherà di recuperare i progetti ammissibili e non finanziati, con uno scorrimento delle graduatorie attraverso una rimodulazione del Piano di Sviluppo Locale. Risultati positivi, forse inaspettati, anche per il bando su zootecnia e filiere, mentre c'è tempo sino al 21 marzo per presentare ulteriori progetti nell'ambito dell'Avviso pubblico sviluppo dell'srtigianato locale. «Nonostante il periodo di crisi -ha proseguito Braico- la puntuale risposta del territorio ai nostri bandi continua a dimostrare

Pomarico. Continua la battaglia contro l’ordinanza

Senso unico sul corso Adiconsum dal prefetto

Leonardo Braico

l'efficienza e l'efficacia del metodo Leader che individua attraverso il metodo di progettazione del botton up (dal basso) i reali fabbisogni degli operatori pubblici e privati. La nostra attività -ha concluso Braicocontinua con passione e lungimiranza; a breve daremo attuazione ad un interessante progetto per la realizzazione di “Percorsi Turistici Tematici” ad alta intensità esperienziale e pubblicheremo, in linea con le aspettative di una nuova domanda turistica, un bando sulle nuove tecnologie per la fruizione e promozione del patrimonio culturale che ovviamente, considerata la particolare posizione dell'area del Gal Bradanica, ha già individuato nella sua impostazione strategica un collegato con Matera, città candidata per il 2019 a Capitale europea della cultura. provinciamt@luedi.it

POMARICO - Oramai è senza sosta la battaglia intrapresa dalla sezione cittadina dell'Adiconsum contro l'ordinanza di senso unico in corso Garibaldi, provvedimento che, a parere dell’associazione e dei tanti cittadini firmatari di una petizione popolare è stato adottato dal sindaco Casolaro (Pdl), «solo e soltanto per un unico scopo -spiega Vito Pantone di Adiconsum- e cioè creare pericolo e disagio a tutta la cittadinanza; infatti, i cittadini per uscire dall'abitato di Pomarico ( impossibilitati a percorrere nell'altro senso di marcia corso Garibaldi,strada di appena 100 metri), sonocostretti a sobbarcarsi 2 percorsi, uno di quasi 1 km e l'altro di quasi 2 km». Nell'attesa di riscontri agli esposti presentati, nelle settimane scorse al Prefetto, al Questore, alla Procura della Repubblica di Matera, al Provveditorato alle Opere Pubbliche (sezione circolazione e sicurezza stradale ) di via Passarelli a Matera; all'Ufficio provinciale della Motorizzazione e ai carabinieri di Pomarico, l'Adiconsum ha deciso così di giocare inanticipo e chiedere unincontro da svolgersi in Prefettura con una delegazione di cittadini. «Abbiamo presentato la richiesta di incontro urgente al Prefetto -spiega ancora Pantone- sulla vicenda dove esterneremo le nostre osservazioni sulle probabili violazioni al Codice della Strada ( art 1 comma 2 “……le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale perseguendo gli obbiettivi di ridurre i costi economici, sociali e ambientali derivanti dal traffi-

co veicolare, di migliorareil livello di qualità di vita dei cittadini attraverso una migliore utilizzazione del territorio, di migliorare la fluidità della circolazione….” e all'art 5 comma 3 che “ attraverso l'espressione ordinanze motivate richiede che l'Ente Proprietario comprovi la sussistenza delle esigenze e dei presupposti attraverso documenti e analisi tecniche che attestino e confermino indiscutibilmente la sussistenza delle ragioni che sono alla base del provvedimento adottato) e presunte violazioni al Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli enti locali (art 107 , primo comma del Decreto Legislativo 18 agosto del 2000, n 267 che ha ribadito il principio che “i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti”.Lo stesso art 107, al successivo quinto comma, ha disposto che “a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente Testo Unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di governo l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti”). Auspichiamo che anche la Procura si attivi in tempi rapidi al fine di accertare la fondatezza delle violazioni dilegge sopracitatema soprattutto accertare se, una strada principale come corso Garibaldi che da doppio senso di circolazione diventa a senso unico e il fatto che su codesta arteria sono state elevate delle contravvenzioni presumibilmente illegittime». provinciamt@luedi.it

Plauso agli attori della Pro loco che hanno saputo davvero emozionare

Passione vivente da brivido Una rappresentazione cinematografica a Miglionico Due immagini molto significative della Passione vivente andata in scena a Miglionico la sera delle Palme con un grande successo

MIGLIONICO - Passione Vivente da brivido. E’ stata una serata delle Palme davvero particolare, quella vissuta nella cittadina del Malconsiglio. Insieme al vento gelido, la rappresentazione delle scene caratteristiche della Passione di Cristo ha fatto venire i brividi alle centinaia di persone che hanno affollato le diverse piazze della cittadina divenute set per una notte. L'arrivo a Gerusalemme rappresentato in una Torre di Fino, esposta ai venti, ha visto gli oltre 50 protagonisti in abiti d'epoca realizzati dai soci della Pro loco, avviarsi all'ultima cena in piazzetta Materdomini in cui spiccava, ben illuminato dalle luci sistemate dalla ditta Munno, un lungo tavolo in legno fra palme e rami di ulivo. Un'ultima cena in cui i 12 apostoli, PIETRO Antonio Centonze; GIUDA Vincenzo Guida; GIACOMO di Zebedèo Pasquale Crucigno; GIOVANNI Giuseppe Benedetto; BARTOLOMEO Orazio Amati; FILIPPO Giulio Traietta; TOMMASO Emanuele Pecora; MATTEO Ferdinando

Scalera; GIACOMO di Alfeo Antonio Corleto; TADDEO Alfonso Dambrosio; SIMONE Pasquale Marinaro; ANDREA Luigi Perrino, hanno ben interpretato i loro ruoli, catturando le attenzioni della infreddolita platea con le loro recitazioni. Non meno coinvolgente le voci narranti di Anna MariaPiccinni, Bruno Liccese e Vincenzo Borelli, che hanno accompagnato le scene al pari del sonoro musicale di cui si sono occupati Er-

manno Manzara, Angelo Loglisci, Antonio Faniello e Daniele Buono. E davvero apprezzabile, poi, l'impegno di molte giovanissime calatesi nelle parti delle Romane: Angelica Traietta, Fabiana Ventura, Francesca Casella, Giada Divincenzo, Lilly Musillo, Luciana Sollecito, Mhenia Ezeddini, Michela Perrino e Natasha Finamore. Ad interpretare il popolo ci hanno pensato Ilenia Alessandrino, Susanna Delca-

stello, Mariagrazia Bevilacqua, Enza Cinnella, Maria Perrino, Florinda Radogna, Noemi Ferrara, Rocco Asprella, Manuel Ezeddini e Maria Perrino, che nella gelida serata hanno accompagnato le varie scene. Emozionante, quella del tradimento in cui Giuda nel Giardino dei Getzemani allestito in piazza Popolo, viene avvicinato dai 3 sacerdoti interpretati da Francesco Ragone, Sabino De Lucia e Franco Piccinni (Caifa) e quest'ultimo gli lancia i 30 denari, il prezzo del suo tradimento. Toccante invece la scena della Veronica, interpretata da Grazia Digioia, che asciuga il sangue dal volto di Gesù, interpretato realisticamente da Nunzio Festa, che vi rimane impresso. Un Gesù accompagnato alla croce dai centurioni impersonati da Michele Perrino, Gerardo Lascaro, Damiano Liuzzi, Domenico e Umberto Tubito. Molto suggestivo e coinvolgente grazie anche alle musiche e alla narrazione, il set allestito su un torrione del Castello dove Gesù è stato crocifisso con Maria interpretata da Rossana Damone e La Maddalena, interpretata da Graziana Acito a piangere sotto la croce. Barabba, interpretato Enzo Ferrara, è stato invece salvato. Antonio Centonze ©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Processione dei misteri in ricordo di Bonavista POMARICO - Il Comitato vivaldiano, dedicato al professor Bonavista,ricorda Antonioriproponendo la“Processione dei Misteri”, realizzata a Pomarico nel 1993. Si è svolta domenica sera, presso la sala consiliare pomaricana, l'iniziativa in memoria del prematuraramente scomparso Antonio Bonavista, in questo caso omaggiato quale organizzatore d'eventi e manifestazioni culturali. «Il Comitato Vivaldiano Antonio Bonavista -rendono infatti noto dal sodalizio cittadino- dopo la realizzazione dell'artistico presepe di Natale con l'avvicinarsi della Santa Pasqua, ha orgaizzato la proiezione audiovisivae la mostra fotograficadella Processione dei Misteri, realizzata a Pomarico nel 1993». Appuntamento che Bonavista, spiega la sorella Anna, «fece nascere in ricordo dell'antica congregazione pomaricana Via Crucis Vivente del terzo ordine secolare di San Francesco d'Assisi e fu organizzata per diversi anni a partire dal 1986 dal Centro Giovanile Attività Culturali di Pomarico, di cui Antonio era presidente. Presero parte più di 120 giovani di Pomarico vestiti con costumi d'epoca e percorrendo le strade del centro storico che faceva da scenario, si riviveva la via dolorosa percorsa da Gesù fino al golgota, luogo della crocifissione». Con questa riproposizione, il Comitatoha quindi«volutoricreare lastessaatmosferadi allorae far rivivere le stesse emozioni provate da tutta quella gente che assisteva con grande interesse e devozione allo spettacolo quasi partecipe, anzi protagonista degli eventi». Il momento culturale, oltre che religioso e sicuramente teatrale nello specifico in effetti è rimasto nella mente di larga parte della comunità pomaricana. Tante ragazze e ragazzi, per esempio, ancora hanno stipata tra i loro ricordi più importanti la partecipazione alla Passione vivente voluta e organizzata da Antonio Bonavista. Pensando che magari un giorno si riuscirà a fare anche meglio. Nunzio Festa ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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