UndergroundZine febbraio 2014

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RECENSIONI

ENTOURAGE “Vivendo Colore”

GENERE: Alternative rock ETICHETTA: Spinefarm/Universal VOTO: 65/100 RECENSORE: DroB

Facendo suonare improvviso quest’album in un pomeriggio uggioso l’incipit in Tappeto Volante mi ha quasi spaventato, perché ahimè ricorda il Grignani di Destinazione Paradiso. In realtà dopo i primi accordi e con lo sviluppo della melodia ci si accorge che il brano è una ballad introduttiva assai piacevole che poco ha da spartire col gianlucone nazionale ed è stata scelta come singolo di questo lavoro che esce per La Dura Madre Dischi. A conferma di questo, dalla seconda traccia ci troviamo davanti una band di rock alternativo, contaminato ma con solide radici nel rock italiano degli anni ‘90 - riferimento netto ai Marlene Kuntz quando erano una band seria che produceva musica seria - in piena atmosfera di contaminazione e sudore,panni stracciati e stile compositivo, mudhoney e verdena, bohémienne ed autodistruttività. Nulla di avanguardistico nei suoni quindi, melodie strozzate e simboliste che rafforzano strutture comunque solide. La sezione ritmica stratifica in maniera efficace le distorsioni che avvolgono quasi tutti i pezzi o le parti di pianoforte regalando una suggestione non totalmente grunge all’intero lavoro e concedendo lo spazio giusto alle parole che scivolano in questa declinazione di colori e violenza verbale in un romanticismo postmoderno, con echi ‘70 in frangenti più acustici e d’atmosfera. Le canzoni non sono semplici, non tutte almeno, e questo rende Vivendo Colore ancora più interessante. Non si spiega appieno la scelta di inserìre pezzi in inglese alternandoli alle tracce in italiano - Navarra -, scelta che, all’avviso di chi scrive, spezza un po’ l’equilibrio dell’album. Il trio siciliano sa scrivere, sa comporre canzoni con un particolare gusto narrativo ed una maturità che non è comune a molte band emergenti (Prima Luce). Probabilmente nella giungla internettiana la pecca più grande è proprio questo saper comporre senza discostarsi troppo da modelli maturi e stabili, col rischio altissimo di non venir distinti o notati. A giudicare però dallo spessore di alcuni brani (Brigitte) si può scommettere che il loro percorso sia ancora tutto da scoprire e potrà riservare delle piacevoli sorprese. Solo Kronos potrà svelarcele.

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