Piano della sicurezza alimentare della Provincia autonoma di Trento per gli anni 2012-2014

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n. 122 laziende registrate per la lavorazione del miele (rispetto a molte centinaia di aziende che comunque producono miele e altri prodotti dell’alveare); n. 44 imprese oggetto di registrazione ai fini della produzione di distillati, n. 4 delle quali qualificabili come industriali (> 10 dipendenti); n. 179 aziende di produzione del vino, n. 13 delle quali qualificabili come industriali (> 10 dipendenti); n. 3 (tutte a carattere industriale) imprese autorizzate alla produzione di acque minerali e altre bevande; n. 128 imprese, n. 7 delle quali qualificabili come industriali, autorizzate alla produzione di pane (n. 82), prodotti di pasticceria fresca e secca (n. 41), pasta (n. 5); n. 5 sono imprese autorizzate alla produzione di olio; n. 5 aziende che lavorano il caffè; n. 4 aziende che producono birra; n. 9 imprese che lavorano e confezionano spezie e condimenti; n. 3 laboratori che producono cioccolata; n. 9 laboratori di prodotti erboristici.

1.3. Altre imprese alimentari (depositi, distribuzione, trasporto, somministrazione) In provincia di Trento sono presenti le seguenti altre tipologie di imprese afferenti al settore alimentare: ►► n. 3591 esercizi autorizzati alla ristorazione; ►► n. 5 con attività di catering; ►► n. 164 aziende di distribuzione all’ingrosso. 1.4. I settori produttivi 1.4.1. Latte e derivati Il latte bovino (1.435.000 quintali di produzione annua) occupa il primo posto nella produzione zootecnica, con un controvalore di oltre 55 milioni di euro (39,04 eurocent/litro) in termini di produzione lorda vendibile (il 53,6 % del totale). Con poco più di 270.000,00 euro (5.000 quintali per 54,00 eurocent/litro), il latte ovicaprino rappresenta il 0,26 per cento della PLV zootecnica provinciale. Il latte trentino è prevalentemente destinato alla trasformazione in prodotti tradizionali; di 1.435.000 quintali di latte bovino prodotti e sottoposti al regime delle quote, 19.000 quintali (0,8 %) rientrano nella vendita diretta da parte di n. 55 aziende, mentre il restante è venduto per essere trasformato da terzi. Il latte ovino ha al momento sul territorio provinciale scarso o nullo peso per l’alimentazione umana sia in forma diretta che trasformato perché destinato all’allevamento degli agnelli, il latte caprino (5.000 quintali) prodotto da circa n. 51 allevamenti, viene utilizzato direttamente presso le singole aziende per la produzione di formaggi tradizionali. 204 infosalute 24


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