Opera a Sorengo - Così fan tutte di W.A. Mozart

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omenica,, 23 lugllio 2017 - ore 20 0:00 Do Sorrengo, A Al Chiose etto

Op pera a Sorengo

Co CosĂŹ fa an n tuttte e dii Wolf lfgan g Am madeu us Mo ozartt

Um mberto o Finaz zzi, dirrezion ne mus sicale Marco M G Gandin ni, regia Claudio Cinellii, scen nografiia e costumi

Op pera stud dio interrnaziona ale "Silv vio Varviso" En nsemble strumen ntale dell Conserrvatorio della Sv vizzera ittaliana



direttore musicale ● Umberto Finazzi regia ● Marco Gandini scene ● Claudio Cinelli aiuto regia ● Fiammetta Finazzi, João Carvalho Aboim, Veronica Bolognani luci ● Erez Abramovich Cast Fiordiligi ● Bernadette Müller Despina ● Nao Nakai Dorabella ● Lamia Beuque Ferrando ● Joon Ho Pak Guglielmo ● Byoungjin Lee Don Alfonso ● Daniele Caputo

Ensemble strumentale del Conservatorio della Svizzera italiana violino ● Livia Roccasalva, Deolinda Giovanettina viola ● Giuseppe D’Errico violoncello ● Ulisse Roccasalva contrabbasso ● Michele Santi flauto ● Claudia Fernández Álvarez oboe ● Edoardo Pezzini clarinetto ● Constance Morvan fagotto ● Miguel Angel Perez Diego corno ● Julia Bullinger percussioni ● Rossana Bribò direttore ●

Alice Meregaglia

maestro collaboratore ● Nari Kim


Opera studio internazionale “Silvio Varviso” L’Opera Studio internazionale “Silvio Varviso” è parte integrante del programma didattico e pratico di Ticino Musica, Festival di musica classica nella Svizzera italiana. L'obiettivo è quello di dare la possibilità a giovani cantanti di studiare e interpretare opere liriche scelte, mettendo alla prova le proprie capacità e il proprio talento. Tramite un bando internazionale, vengono realizzate audizioni per selezionare le nuove voci. Per ciascun ruolo vengono scelti due cantanti, in modo da offrire ad un numero maggiore di giovani la possibilità di partecipare a questo interessante progetto. La direzione musicale è affidata a personalità musicali che durante le 3 settimane di studio preparano l'allestimento dell'opera. La rappresentazione sulla scena è curata da un esperto regista d'opera e i costumi da un famoso scenografo. Le azioni sceniche vengono elaborate con cura e preparate alla perfezione. Il direttore musicale, il regista con il suo assistente e lo scenografo garantiscono insieme ai giovani musicisti una perfetta realizzazione dell'opera con entrambi i cast. Per il Festival 2017 è stata scelta l'opera “Così fan tutte ossia La scuola degli amanti” di Wolfgang Amadeus Mozart. La preparazione e le prove si tengono all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio. Per la preparazione musicale sono responsabili Umberto Finazzi e Marco Gandini, per le scene invece Claudio Cinelli.

Così fan tutte Trama

ossia

La scuola degli amanti di W.A. Mozart

Atto I In un caffè di Napoli i due ufficiali militari Ferrando e Guglielmo si vantano della fedeltà delle loro fidanzate, le sorelle Dorabella e Fiordiligi. Don Alfonso, loro amico, li contraddice affermando, con aria da filosofo cinico, che la fedeltà femminile non esiste (tutti sanno che c'è, ma nessuno sa dov'è) e che, se si presentasse l'occasione, le due innamorate dimenticherebbero i propri fidanzati e si getterebbero tra le braccia di nuovi amori. A seguito di questa dichiarazione, i due ufficiali vorrebbero sfidarlo a duello per difendere l’onore delle future spose. Ma per provare ai due amici che le fidanzate non sono diverse dalle altre donne, Don Alfonso scommette cento zecchini: per un giorno, Ferrando e Guglielmo dovranno attenersi ai suoi ordini. Nel frattempo, nel giardino della loro casa sul golfo, Fiordiligi e Dorabella ammirano sognanti i ritratti dei fidanzati, ma si inquietano perché sono già le sei del pomeriggio e i due non sono ancora venuti a trovarle, come fanno tutti i giorni. Ad arrivare è invece Don Alfonso, foriero di una terribile notizia: i due giovani sono stati chiamati al fronte e devono partire all’istante. Arrivano anche Ferrando e Guglielmo che fingono di dover partire. La cameriera Despina, complice di Don Alfonso, esprime alle due sorelle le proprie idee circa la fedeltà maschile e le esorta a "far all’amor come assassine" poiché i fidanzati al fronte faranno altrettanto. Don Alfonso promette a Despina venti scudi se lo aiuterà a far entrare nelle grazie delle sorelle due nuovi pretendenti. Travestiti da ufficiali albanesi, si presentano dunque gli stessi Ferrando e Guglielmo. Le padrone sono furenti per la presenza degli sconosciuti


e i finti albanesi si dichiarano spasimanti delle sorelle. Don Alfonso presenta gli ufficiali come Tizio e Sempronio, suoi cari amici. Alle loro caricaturali offerte d’amore, Fiordiligi risponde che resteranno fedeli agli amanti fino alla morte. Fiordiligi e Dorabella si ritirano.Don Alfonso si allontana con gli albanesi, che poco lontano fingono di suicidarsi per il dolore bevendo del veleno. Don Alfonso finge di andare in cerca di un medico e lascia i due agonizzanti davanti alle esterrefatte sorelle, che iniziano a provare compassione. Sopraggiunge Despina, travestita da medico, declamando frasi in un latino maccheronico e fa rinvenire gli albanesi toccandoli con una calamita. I finti albanesi rinnovano le dichiarazioni di amore e abbracciano le donne. Despina e Don Alfonso guidano il gioco esortando le donne ad assecondare le richieste dei nuovi spasimanti resuscitati, i quali si comportano in modo molto passionale. Quando i due pretendono un bacio, Fiordiligi e Dorabella si infiammano indignate e rifiutano.

Atto II Nella loro camera Fiordiligi e Dorabella si fanno convincere da Despina a "divertirsi un poco, e non morire dalla malinconia", senza mancare di fede agli amanti, s’intende. Sarà un gioco, nessuno saprà niente, la gente penserà che gli albanesi che girano per casa siano spasimanti della cameriera. Rimane solo la scelta: Dorabella, che decide per prima, sceglie Guglielmo, e Fiordiligi apprezza il fatto che le spetti il biondo Ferrando. Nel giardino sul mare i due albanesi hanno organizzato una serenata alle dame con suonatori e cantanti in barca. Don Alfonso e Despina spingono gli amanti e le donne a parlarsi e li lasciano soli. Fiordiligi e Ferrando si allontanano, suscitando la gelosia di Guglielmo che riesce a conquistare Dorabella offrendole un regalo. Fiordiligi è sconvolta, capisce che il gioco si è trasformato in realtà. Quando Ferrando si accomiata, ella ha un attimo di debolezza e vorrebbe richiamarlo, poi rivolge il pensiero al promesso sposo Guglielmo e si dichiara a lui fedele. Questi è imbarazzato nel comunicare a Ferrando che Dorabella ha ceduto facilmente, ma è felice del fatto che Fiordiligi si sia dimostrata "la modestia in carne", commentando l’infedeltà di Dorabella. In casa, Dorabella esorta Fiordiligi a divertirsi. Fiordiligi decide di travestirsi da ufficiale e raggiungere il promesso sposo sul campo di battaglia: si fa portare delle vesti maschili e, specchiandosi, constata il fatto che cambiare abito significa perdere la propria identità; immagina che, una volta al fronte, Guglielmo la riconosca, ma Ferrando la interrompe e chiede la sua mano, rivolgendole parole che probabilmente Guglielmo non ha mai usato. Guglielmo, che ha assistito al dialogo, è furente, e anche Ferrando odia la sua ex fidanzata, ma Don Alfonso, che ha ormai dimostrato quanto voleva, li esorta a concludere la commedia con doppie nozze: una donna vale l’altra, meglio tenersi queste "cornacchie spennacchiate". Don Alfonso spiega di non voler biasimare le donne, anzi le scusa, è colpa della natura se "così fan tutte". Nella sala illuminata, con la tavola imbandita per gli sposi, Despina organizza le nozze e il coro di servi e suonatori celebra le nuove coppie. Al momento del brindisi Fiordiligi, Dorabella e Ferrando cantano un canone, su un tema affettuoso, da musica da camera, mentre Guglielmo si rifiuta di unirsi a loro e commenta: "Ah, bevessero del tossico / queste volpi senza onor!" Il notaio (Despina travestita) fa firmare il finto contratto


nuziale. Ma un coro interno intona "Bella vita militar!" e le sorelle rimangono impietrite: i fidanzati sono tornati! Nascosti gli albanesi in una stanza, le due donne si preparano ad accogliere Ferrando e Guglielmo, che fingono di insospettirsi quando scoprono il notaio e il contratto. Don Alfonso si giustifica dicendo di aver agito a fin di bene, per rendere più saggi gli sposi. Le coppie si ricompongono come in origine e tutti cantano la morale: "Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa".

Umberto Finazzi, direzione musicale Nato a Bergamo, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano. Ha perfezionato il repertorio solistico col M° russo K. Bogino e studiato direzione d’orchestra col M° J. Kalmar. Ha ricevuto preziosi consigli dal M° Arturo Benedetti Michelangeli. Ha svolto per anni la funzione di maestro collaboratore nei principali teatri italiani affiancando all’attività pianistica quella di direttore d’orchestra e di coro. Dal 1978 ad oggi ha tenuto centinaia di concerti in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Olanda, Sud Africa, Corea, Cina, Taiwan e Stati Uniti in veste di solista e con ogni tipo di formazione cameristica: dal duo, trio, quartetto e quintetto con archi e fiati, con cantanti, sia nel repertorio operistico che liederistico e come direttore d’orchestra e maestro del coro, collaborando con grandi strumentisti, cantanti e direttori. Dal 1997 collabora con l’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala (www.accademialascala.org), in qualità di docente di spartito. È attualmente titolare del corso di Prassi Esecutiva e Repertorio Teatrale per pianisti al Conservatorio G. Verdi di Milano dopo aver collaborato per dieci anni nella classe di Canto Lirico di Giovanna Canetti. È docente di Masterclasses sull’opera italiana per Cantanti Lirici e Maestri Collaboratori in Italia e nel mondo.

Marco Gandini, regia Nato a Vicenza nel 1966, laureato in Lingue e Letterature Straniere, inizia l’attività teatrale come mimo in opere di Giorgio Marini, Sylvano Bussotti e Giancarlo Cobelli. Nel 1990 e 1991 è assistente alla regia al Teatro dell’Opera di Roma. In seguito ha affiancato, come aiuto regista, Lofti Mansouri, Giuliano Montaldo, Mauro Bolognini, Pier Luigi Pizzi, Hugo de Ana, Nuria Espert. Dal 1992 inizia una costante collaborazione, sia per il teatro sia per il cinema, con Franco Zeffirelli. Negli ultimi anni ha curato riprese e nuovi allestimenti per Graham Vick. Nel 1997 debutta come regista con un nuovo allestimento di Gianni Schicchi al Filarmonico di Verona, ripreso successivamente nella stessa Verona e a Palermo. Tra le sue più recenti produzioni si contano: L’Elisir d’Amore a Bunka Kaikan di Tokyo, Il Mondo alla Rovescia di Salieri al Filarmonico di Verona, Maria Padilla di Donizetti a Wexford Opera Festival, Betulia Liberata (primo allestimento in forma scenica, con la direzione di Riccardo Muti) a Pfingstfestspiele di Salisburgo e a Ravenna Festival, La Traviata nuova produzione a


Malta, Bohème al Teatro dell’Opera di Roma direttore James Conlon, Simon Boccanegra alla Korean National Opera di Seoul con la direzione di Myung-whun Chung, Bohème nuovo allestimento con cast di giovani debuttanti a Lucca direttore Boncompagni, Falstaff al Teatro del Giglio Tokyo direttore Matsushita, Viaggio a Reims inaugurazione al Teatro del Maggio Fiorentino direttore Rustioni, L’Elisir d’Amore nuovo allestimento all’Opera Nazionale di Bucarest direttore Teodorascu, Bohème nuovo allestimento con la direzione di Myung-whun Chung per il 50° anniversario della Korean National Opera di Seoul, successivamente in tour a NCPA di Beijing, Farnace di Vivaldi direttore Sardelli al Maggio Musicale Fiorentino, Aida direttore Neschling al Teatro Municipal di Sao Paulo Brasile, Sonnambula direttore Dante Mazzola al Teatro Del Giglio a Tokyo, Tosca direttore Caetani al Teatro Municipal di Sao Paulo Brasile. Marco Gandini è docente di Tecnica dell’Espressione all’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala e l’Università di Musica Showa di Tokyo.

Claudio Cinelli, scenografia e costumi È una della figure più eclettiche del panorama artistico teatrale italiano. Le sue esperienze spaziano dal teatro, all'opera lirica, dal teatro di figura alla danza. In 42 anni di attività ha realizzato circa 60 spettacoli e partecipato a circa 500 Festival sia in Italia che all'estero. Molti sono i premi nazionali e internazionali conseguiti dai suoi spettacoli e dalle sue regie. Attore, regista, scenografo e drammaturgo, ha lavorato con gruppi storici del teatro di ricerca italiano sollecitando attori, cantanti, danzatori e mimi a cimentarsi con tecniche teatrali inusuali (marionette, ombre, video).Ha lavorato con Andrea Andermann, Zubin Metha e Vittorio Gassman. Dal 1986 al 1990 lavora per la televisione italiana. Nel 1991 crea il gruppo teatrale Porte Girevoli del quale è tuttora direttore artistico. Dal 1995 è chiamato da diversi enti lirici italiani e stranieri: Fondazione Puccini di Torre del Lago, Teatro Regio di Torino, Teatro Pergolesi di Jesi, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Rivoli di Porto, Opera Mobile di Anversa e non da ultimo Ticino Musica di Lugano. Cura regia, scene e costumi per numerose produzioni operistiche e teatrali. Lavora come maestro di animazione con Lindsey Kemp nell’Iris di Mascagni (produzione CEL di Livorno) e con Carole Hermitage per Sheerazade (prodotto dal Teatro Comunale di Firenze). Claudio Cinelli rappresenta da diversi anni una vera e propria autorità nel campo del Teatro di Figura a livello internazionale; tiene stage di qualificazione e formazione per Istituti ed Accademie di Teatro, collabora a riviste internazionali di settore; è laureato in Architettura, ha un diploma di Regia e Scenografia.


Alice Meregaglia, direttore (Italia) Dopo aver ultimato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore il biennio di specializzazione in pianoforte (indirizzo maestro collaboratore) presso il Conservatorio“G.Verdi” di Milano, nella classe del M° Umberto Finazzi, ha vinto nel 2012 il posto di “chef de chant” presso l’Opera studio dell’ “Opéra national du Rhin” e successivamente è stata assunta come Korrepetitorin e Chorassistentin presso il Musiktheater di Brema. Da marzo 2017 è promossa a ruolo di Chordirektorin presso il Musiktheater di Brema. Si è inoltre laureata in “Musicologia e Beni Musicali” presso l’Università Statale di Milano e ha ottenuto il diploma di specializzazione in direzione d’orchestra presso il conservatorio di Strasburgo. In qualità di maestro collaboratore ha partecipato a numerose produzioni e ha accompagnato diverse masterclasses (Teresa Berganza, Luciana Serra, Bernadette Mancadi Nissa, Carmela Remigio, Sylvia Sass, Sylvia Valayre, Nicola Martinucci). In qualità di direttore d’orchestra ha partecipato alle produzioni de “La cambiale di matrimonio” e ”Don Giovanni” per l’Opera Studio del Festival “Ticino Musica” di Lugano.

Bernadette Müller, soprano (Germania) Bernadette Müller nasce a Prien am Chiemsee in Baviera e cresce in una famiglia di musicisti. Studia canto all'Università di Norimberga e al Conservatorio di Milano, dove si laurea con 110 e Lode. Interpreta, tra gli altri, al Teatro Regio di Torino ed al festival Opera in Piazza di Como, i ruoli di Donna Anna (Don Giovanni), Mimí (La Bohème), La Contessa (Le Nozze di Figaro), I due nani (Hänsel und Gretel), Madame Gobineau (The Medium) e Liú (Turandot). Tiene numerosi concerti in Italia, Germania, Austria, Francia e Giappone, cantando nelle sale Verdi e Puccini del Conservatorio di Milano, Teatro all'Antica di Sabbioneta, Teatro dell'Olivo di Camaiore, Königliches Kurhaus e Teatro di Bad Reichenhall e Kyotofuritsu Fumin Hall Alti di Kyoto. Il suo repertorio concertistico include opere come Shéhérazade e i Trois Poèmes di Mallarmé di Ravel, i Vier Letzte Lieder di Strauss, Die Schöpfung di Haydn, Exultate Jubilate di Mozart e il Weihnachtsoratorium di Bach. Nel maggio 2017 ha interpretato Papagena nel Flauto Magico al Teatro Regio di Torino, mentre a novembre sarà solista nell’ oratorio Elias di Mendelssohn nella Meistersingerhalle a Norimberga con i Nürnberger Symphoniker.


Nao Nakai, soprano (Giappone) Nata in Giappone, il soprano Nao Nakai si laurea in canto presso il Kunitachi College of Music e consegue il titolo di Master presso la Showa University of Music. Nel 2014 e 2015 interpreta Amina nel La sonnambula e Susanna ne Le nozze di Figaro, sia a Tokyo, sia a Shanghai. Come allieva effettiva dell’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival 2016 a Pesaro, ha interpretato Madama Cortese ne Il viaggio a Reims.

Lamia Beuque, mezzosoprano (Francia)

Lamia Beuque si è formata al Conservatorio di Losanna sotto la guida del M°Brigitte Balleys, conseguendo il titolo di Master nel 2012. Il suo debutto professionale, nei ruoli di Mirabelle (Les aventures du Roi Pausol, Honegger) e Kutchik (Rusalka), ha avuto luogo al “Grand Théâtre” di Ginevra. Successivamente è stata ingaggiata con un contratto biennale dall’Opera studio di Strasburgo: questo ha permesso a Lamia di distinguersi attraverso i ruoli di Fidalma (Il matrimonio segreto, Cimarosa) e Mazet (La Colomba, Gounod). Nella stagione 2014/ è stata Cenerentola all’Opera House di Santa Cruz di Tenerife e Rosina (Il barbiere di Siviglia) al Maggio Musicale Fiorentino. Dopo aver interpretato con success oil ruolo di Flora nella nuova produzione de La Traviata all’Opera House di Strasburgo, recentemente Lamia ha incarnate Adalgisa (Norma) al Teatro dell’opera di Tenerife.

Joon Ho Pak, tenore (Corea) Tenore originario della Corea del Sud, Joon Ho Pak si è laureato all’Università Dankook di Seoul. Dopo aver debuttato, sempre in Corea, nel ruolo di Alfredo (La Traviata, G. Verdi), ed aver ottenuto diversi premi, si è trasferito in Italia e si è diplomato alla Scuola Civica Claudio Abbado. Ha studiato con Adelisa Tabiadon, Eugenia Anvelt e NAusicaa Policicchio. Ha frequentato masterclass con Josè Carreras, Jaume Aragall, Renato Bruson e James Vaughan. Nel 2016 ha ottenuto il 3° premio al Concorso lirico internazionale “Arturo Toscanini”, mentre nel 2017 ha vinto il 1° premio al 34° Concorso Lirico Internazionale “Pietro Boni” e il 3° premio al 33° Concorso Lirico Internazionale “Ismaele Voltolini”.


Byoungjin Lee, baritono (Corea) Coreano, dopo gli studi alla Gachon University (Corea del Sud), nel 2013 consegue il diploma alla Korea National Opera Academy. Attualmente sta frequentando il biennio presso la Civica Scuola di musica “Claudio Abbado” (Milano). Ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali: nel 2015 il secondo premio al Concorso internazionale di Canto Lirico “Piero Boni”, nel 2016 il secondo premio e due premi speciali al Concorso internazionale per cantanti lirici “Benvenuto Franci”, nel 2017 il terzo premio al Concorso internazionale per giovani musicisti “Luigi Zanuccoli” e al Concorso internazionale per giovani cantanti lirici “Riccardo Zandonai”.

Daniele Caputo, baritono (Italia) Finalista e vincitore di numerosi concorsi internazionali, ha debuttato il ruolo di Conte in Le nozze di Figaro di Mozart a Bad-Ems. Ha interpretato i ruoli Pietro Pilato Pontifex Judas e Jesus

all’Auditorium Laverdi, Teatro alla Scala e Duomo di Milano. Nel 2015 ha debuttato al Piccolo Teatro Strehler con …e tu, Mimì che vuoi?; nell’opera Una di vino, commedia del premio oscar Luis Bacalov, in Misa Tango e nel Salmo 23 composti e diretti dallo stesso Bacalov. E’ Masetto in Don Giovanni al Comunale di Sassari. Nel 2016 è Figaro in Barbiere di Siviglia al Teatro Venarìa e al Teatro Olimpico di Vicenza; è Silvio e Alfio ai chiostri del Museo Civico di Crema in I Pagliacci e Cavalleria Rusticana. Oltre ad essere solista nel Requiem di Fauré nella chiesa di S.Maria delle Grazie a Milano, nel 2017 è Figaro in Barbiere di Siviglia nell’Auditorium di Rimini, Sharpless in Madame Butterfly al Teatro di Mede e Teatro Don Bosco di Pavia. Nel giugno 2017 è Mill in La cambiale di Matrimonio al Teatro Olimpico di Vicenza.


I prossimi eventi di Ticino Musica

Lunedì, 24 luglio 2017 ore 17:30, Conservatorio della Svizzera italiana, Aula Magna

Concerto pomeridiano con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento ore 20:30, Giubiasco, Chiesa di Santa Maria Assunta

Concerto di organo

Stefano Molardi, organo ore 21:00, Conservatorio della Svizzera italiana, Aula Magna

Recital di sassofono

Preston Duncan e Javier Valerio, sassofono - Casey Rafn, pianoforte ore 21:00, Minusio, Centro Culturale Elisarion

I giovani maestri si presentano con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento di musica da camera - docente: Ulrich Koella Martedì, 25 luglio 2017 ore 12:15, LAC – Lugano Arte e Cultura, Hall

Pranzo in musica

con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento ore 14:00, Conservatorio della Svizzera italiana, Aule del Conservatorio

Mostra di strumenti musicali

Yamaha ore 14:00, Conservatorio della Svizzera italiana, Aula Magna

Incontro con Frits Damrow, tromba

Frits Damrow e Yamaha ore 15:00, Rovio, Chiesa della Madonna, “La Gesiola”

Openclass di flauto

con i partecipanti al corso di alto perfezionamento di flauto - docente: Andrea Oliva ore 17:30, Conservatorio della Svizzera italiana, Aula Magna

Concerto pomeridiano

con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento ore 21:00, Conservatorio della Svizzera italiana, Aula Magna

Concerto di muica da camera: I quintetti per fiati e pianoforte Ingo Goritzki - oboe, Calogero Palermo - clarinetto, Gabor Meszaros - fagotto, Christian Lampert - corno, Adrian Oetiker - pianoforte ore 21:00, Rovio, Chiesa della Madonna, “La Gesiola”

Protagonista il flauto

con i partecipanti al corso di alto perfezionamento di flauto - docente: Andrea Oliva


Tiicino M Musica ringrazi r ia:

Ticino Musica – c.p. 722 – 6903 Lug gano | tell. 091 980 0 09 72 – fax. 091 980 9 09 711 in nfo@ticino omusica.ccom | ww ww.ticinom musica.co om


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