Le Mutilazioni Genitali femminili nel Lazio - A cura di Giuliana Candia

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Capitolo 5

del gruppo) non hanno subito delle mutilazioni. Questa particolarità può essere considerata da un doppio punto di vista: in un’ottica tradizionale, si può pensare che le donne non mutilate vengano evidentemente “accettate” solo da chi non è parte della tradizione escissoria; in un’ottica di emancipazione, al contrario, vi possiamo vedere il segnale che, coloro che sono state liberata da tale pratica, scelgono selettivamente di non legarsi ad altri contesti familiari che la espongano nuovamente al rischio, non solo per sé ma anche per le proprie figlie. Un esempio in questo senso viene da una giovane donna senegalese, nubile e in contrasto con la propria famiglia per via delle sue idee liberali, in quanto dichiara che non lo farà mai alle sue figlie, aggiungendo anche che “se mio marito mi ama, non mi vorrà mai mutilata” (int. 163, Senegal, 27 anni). Ma gli uomini sono vincolati ai propri contesti familiari di origine per quanto riguarda questo tipo di scelte, o non vengono affatto coinvolti a riguardo dalle madri delle loro figlie? Non è questo il quadro che si ottiene dalle testimonianze, che come si è visto comprendono numerosi punti di vista. I mariti delle intervistate che si dichiarano contrarie alla pratica sembrano non meno autonomi rispetto alla famiglia di origine di quanto non lo siano le donne stesse, dal momento che la risposta più comune è quella di un accordo con loro. “Lui ha orrore al solo pensiero” (int. 167, Etiopia, 25 anni); “mio marito è d’accordo con me nel non farlo” (int. 166, Somalia, 35 anni); “Lui è con me ma con gli altri familiari siamo in contrasto” (int. 142, Somalia, 38 anni); “è d’accordo con me perché sta qui in Italia con me” (int. 162, Senegal, 49 anni). Ciò si riflette per tutte le donne che rifiutano la pratica, ad eccezione di una donna somala di 48 anni che non ha toccato le proprie figlie ma ignora il pensiero del marito in proposito, e di una giovanissima nubile che dichiara categoricamente che questa posizione – contraria alle mutilazioni – non è in discussione “anche se non fosse d’accordo con me, la madre sono io e decido io!” (int. 165, Nigeria, 22 anni). Non si tratta solo di un cambio di prospettive anche dal punto dei vista dei maschi, un dato che sarebbe comunque di per sé altrettanto benaugurante, quanto quello delle testimonianze delle donne. Ciò che ci preme sottolineare è lo scambio di vedute che caratterizza l’accordo e quindi la scelta da intraprendere; ciò significa che sussiste un clima familiare tutt’altro che chiuso e ghettizzato tra il maschile e il femminile, come viene di norma rappresentato. Traspare quindi una relazione tra i generi

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