Quieconomia 8 2015

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NUOVI INVESTIMENTI

ECCELLENZE ITALIANE METTIAMOCI IN RETE MAGGIO 2015



ECONOMIA

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EDITORIALE Questo magazine ha l'obiettivo di parlare di economia sia attraverso alcune tematiche più tecniche, che meritano di essere spiegate perché incidono sul nostro benessere economico, facendo un accenno alle manovre economiche locali, italiane ed europee, che trattando degli argomenti apparentemente meno pertinenti. A ben vedere, tuttavia, questi "argomenti meno pertinenti" sono il pezzo forte delle pagine che vi accingete a leggere, perché costituiscono degli stimoli di riflessione per chiunque di noi che si ponga la domanda su come potrebbe gestire i pochi o molti risparmi, in modo che possano fruttargli una potenziale rendita; ma non solo. Possono degli investimenti costituire anche una potenziale fonte di soddisfazione personale, di crescita culturale, di passione individuale? Credo di sì e credo che quando si riesce a raggiungere l’obiettivo di coniugare rendita, interessi e propensioni individuali nel rispetto della propria scala valoriale, l'investimento esca dalla sfera dell'essere un mero strumento per diventare il fine che consente la realizzazione personale. Proviamoci!

Monica Maffei INDICE

Pag. 4

NUOVI INVESTIMENTI

Pag. 12

ECCELLENZE ITALIANE

Pag. 26

METTIAMOCI IN RETE

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ECONOMIA

NUOVI INVESTIMENTI CERCHIAMO DI CAPIRE CHE ARIA TIRA

CHE SIA LA VOLTA BUONA? La Bce (Banca Centrale Europea) ha recentemente dato via libera alla riforma che mira a immettere nuovo denaro nell’economia europea, nella speranza che ricominci a crescere. Stando ad una recente notizia dell’agenzia “Moody’s”, l’agenzia di rating statunitense che effettua analisi finanziarie, la Provincia Autonoma di Bolzano è stata promossa a livello “A3”, due livelli più in alto rispetto a quello assegnato allo Stato e al primo posto tra le regioni italiane. Cambiamenti in atto anche da parte del Comune di Bolzano, che sta avviando modifiche al proprio ordinamento contabile. Da più fonti rimbalzano segnali di timida ripresa e si preannunciano novità, ma con quale conseguenze per i cittadini?

Il prof. Marco Rossi, genovese, dottore commercialista e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”, ha accompagnato i collaboratori dell’ufficio finanze del Comune di Bolzano nell’implementazione del nuovo ordinamento contabile “armonizzato”. Gentilmente si mette a nostra disposizione per farci meglio capire quali siano questi cambiamenti in atto. “Le modifiche che si stanno apportando all’ordinamento contabile del Comune di Bolzano consentiranno di avere maggiori certezze sulle risorse disponibili e, di conseguenza, di avere una migliore capacità di programmazione. – spiega Marco Rossi – Diversamente detto, il nuovo ordinamento contabile favorirà una maggiore leggibilità del bilancio comunale e una conseguente maggiore efficacia nelle scelte, anche di investimento, da attuare. Aspetto non secondario, dal momento che, a seguito dei tagli effettuati dallo Stato, gli enti locali dispongono di minori risorse; non possono più permettersi, pertanto, di non utilizzarle al meglio.” Allora, ci sta dicendo che le manovre poste in essere dallo Stato, tanto proclamate come migliorative, non avranno poi la ricaduta positiva come ci attendiamo? Il taglio alle risorse degli enti locali rappresenta per questi ultimi sicuramente una sfida. Il rischio è, infatti, che, se non si sapranno organizzare in tempo e adottare le modifiche strutturali necessarie, non saranno più in grado di garantire ai cittadini la quantità e la qualità dei servizi ai quali siamo abituati, oppure, per poter mantenere gli standard, saranno indotti ad elevare di molto la tassazione sui cittadini. Al momento, per-


ECONOMIA

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tanto, non ci resta che aspettare e vedere quale sarà la capacità di risposta del singolo ente locale. Qualche segnale positivo comunque c’è. Ad esempio possiamo attenderci ricadute positive, percepibili già nei prossimi mesi, a seguito del significativo taglio al cuneo fiscale in relazione alle scelte della Legge di Stabilità 2015 in materia di IRAP (imposta sui redditi delle attività produttive). Le imprese sono incentivate ad assumere e questo, a cascata, spiega i suoi effetti benefici sul mercato del lavoro e sulle famiglie.

Il taglio alle risorse degli enti locali rappresenta per questi ultimi sicuramente una sfida. Se non si sapranno organizzare in tempo e adottare le modifiche strutturali necessarie, non saranno più in grado di garantire ai cittadini la quantità e la qualità dei servizi

E cosa ci può dire a proposito dalle riforme attuate a livello europeo dalla Bce? Con il cosiddetto “QE”, Quantitative Easing, la Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare la quantità di moneta in circolazione. Di conseguenza, dovrebbero ripartire gli acquisti e l’inflazione dovrebbe ricominciare a crescere. E qui mi spiego meglio: siamo abituati ad apprendere come negativa la notizia dell’inflazione in crescita, ma non è così sempre e in tutti i contesti. L’inflazione provoca gli effetti negativi di un aumento esponenziale del costo della vita soltanto quando supera una determinata soglia. Un’inflazione al 2%, come da obiettivo del Presidente della Bce, Mario Draghi, deve essere letta in termini positivi, perché ci allontana dagli effetti ben più negativi che a lungo termine vengono determinati dalla deflazione. A seguito della manovra del Quantitative Easing, inoltre, le banche avranno più liquidità da mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese sotto forma di maggiore accessibilità al credito e, verosimilmente, di tassi più agevolati. ■

Nella foto: Il prof. Marco Rossi


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ECONOMIA

IL QUANTITATIVE EASING "QE" IN 10 PUNTI 1.

Il QE, “alleggerimento quantitativo”,

finisca in deflazione, cioè a una progres-

alla ripresa dell’economia statunitense

è una manovra che mira all’acquisto

siva diminuzione dei prezzi. Oggi per l’UE

registrata negli ultimi mesi (PIL e tasso di

da parte della Bce di obbligazioni (titoli

e l’eurozona lo scenario più vicino e pe-

occupazione in crescita).

di Stato ma non solo) di vario tipo dalle

ricoloso è sicuramente la deflazione, più

banche, che in cambio avrebbero dena-

che l’inflazione.

ro fresco. Una manovra mirata a immet-

8. La Bce finora ha concepito la nuova QE in modo che le varie banche centrali

tere nuovo denaro nell’economia euro-

5. La deflazione è molto rischiosa per-

pea, incentivare i prestiti bancari verso le

ché innesca un circolo vizioso dannoso

tamente alla Bce, condividano il rischio

imprese e far crescere l’inflazione – oggi

per l’economia: consumatori e aziende

legato all’operazione di acquisto facendo

pericolosamente bassa – verso il 2 per

rimandano i loro acquisti non indispen-

in modo che ogni banca si occupi del de-

cento.

sabili perché vedono che i prezzi conti-

bito del proprio paese.

2.

nuano a scendere e si aspettano quindi

nazionali europee, che rispondono diret-

Per avere denaro per sostenere la

altri cali, di conseguenza la domanda si

9.

loro economia, i loro servizi e le loro atti-

mantiene debole e i produttori di beni e

finora, si ipotizza che ogni banca cen-

vità, gli stati emettono titoli che posso-

servizi riducono ulteriormente i prezzi,

trale possa acquistare al massimo il 20-

no essere acquistati dai cittadini e dalle

sperando che qualcuno acquisti.

25 per cento del debito del suo paese,

imprese.

3. Il QE in pratica propone alle banche di

6. Si abbassano i ricavi e i fatturati, e le aziende devono ridurre i costi, spes-

Stando alle informazioni circolate

attraverso l’acquisto dei titoli posseduti dalle banche.

ricomprarsi i titoli, di solito a condizioni

so partendo da quelli per il personale. E

10.

vantaggiose, in modo che con il denaro

non si investe perché si ha paura di non

rendere il denaro “meno costoso”, e

ottenuto dalla vendita i singoli istituti

poter pagare gli interessi. Secondo diver-

così meno costoso sia ripianare i debiti

bancari rendano più semplice l’accesso

si economisti, una delle soluzioni più effi-

finanziari così come procedere a nuovi

al credito, cioè la possibilità per i loro

caci per uscire dalla deflazione è proprio

investimenti. I governi europei potreb-

clienti – cittadini e imprese – di prendere

il ricorso all’alleggerimento quantitativo.

bero quindi permettersi di spendere più

denaro in prestito più facilmente e a tas-

7.

In ogni caso, l’obiettivo finale è

denaro, aumentando la spesa pubblica Il QE non è una novità mondiale:

per diverse attività legate al breve termi-

l’ha già seguita il premier giapponese

ne e al medio-lungo periodo. Nel primo

Shinzo Abe, proprio per spezzare la spi-

caso politiche per incentivare e stimola-

un aumento dell’inflazione (mettendo

rale deflattiva che ha avvolto negli ultimi

re occupazione e consumi, nel secondo

più denaro in circolazione con opera-

anni il Paese. E anche la Federal Reserve,

investendo denaro nella costruzione di

zioni come il QE si riduce il valore della

cioè la banca centrale degli Stati Uniti,

infrastrutture, dalle strade alle ferrovie

moneta) e quindi dei prezzi. Un minimo

ha attuato politiche di QE che secondo

passando per quelle per le telecomuni-

di inflazione è positivo per evitare che si

diversi osservatori hanno contribuito

cazioni. ■

si di interesse più bassi.

4. Le conseguenze più probabili sono


ECONOMIA

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Nuove centrali, la partecipazione a progetti di ricerca e l’estensione della rete di teleriscaldamento a Bolzano sono solo alcune delle attività che hanno caratterizzato il 2014 del Gruppo SEL. Nonostante la perdurante situazione economica negativa a livello nazionale, il gruppo aziendale ha aumentato i propri ricavi arrivando a 733 milioni di euro e creando un valore aggiunto per l’Alto Adige di 141 milioni di euro. Il Gruppo SEL garantisce un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile in Alto Adige. Il suo campo d’attività spazia dalla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, in particolare idroelettrica, alla gestione delle reti elettriche e del gas naturale, arrivando alla vendita di energia verde. Inoltre of-

Lago di Resia

IL 2014 DEL GRUPPO SEL:

CRESCITA E NUOVI PROGETTI

fre servizi energetici, come la fornitura

dopo un tempo di costruzione di soli

lizzando l’energia termica prodotta dal

di calore ecologico grazie a impianti di

nove mesi.

termovalorizzatore dei rifiuti di Bolzano

teleriscaldamento.

Importante traguardo nel settore idro-

e abbattendo così significativamente le

elettrico è stato l’accordo per l’acquisi-

emissioni di CO2 nel capoluogo.

Progetti sostenibili

zione delle quote di minoranza di ENEL

Nel 2014 nelle centrali idroelettriche del

nelle società SE Hydropower e SF Ener-

Ricerca, sviluppo e innovazione

Gruppo sono stati prodotti complessi-

gy, che è stata portata poi a termine nei

Il mercato dell’energia si confronta con

vamente 2,6 TWh di energia elettrica. Al

primi mesi del 2015. In tal modo il 100

grandi sfide e per reagire efficacemente

fine di utilizzare in modo più efficiente

percento del valore economico prodot-

è indispensabile puntare sull’innova-

questa risorsa e aumentare la produ-

to dalle centrali Ex-Enel rimane in Alto

zione. Il Gruppo SEL partecipa a diversi

zione di energia rinnovabile, il Gruppo

Adige. SEL detiene ora il cento percento

progetti di ricerca come il progetto eu-

SEL investe in nuove centrali, oltreché

di SE Hydropower e il 50 percento di SF

ropeo SINFONIA, che renderà Bolzano

nell’ammodernamento

Energy, di cui il restante 50 percento ap-

un modello europeo nella gestione so-

esistenti. Nel 2014 sono iniziati i lavori

partiene a Dolomiti Energia.

stenibile dell’energia, e il progetto pilota

per tre nuove piccole centrali idroelet-

Nel 2014 sono iniziati poi i lavori per

sulle Smart Grids a Vizze, incentrato sul-

triche collegate a impianti esistenti di

l’ampliamento della rete di teleriscal-

le cosiddette reti elettriche intelligenti.

cui utilizzano il cosiddetto deflusso mi-

damento di Bolzano che consentiranno

Per una maggiore sostenibilità anche

nimo vitale; di queste la centrale ai piedi

nei prossimi anni di fornire calore eco-

nel settore dei trasporti, SEL ha inau-

della diga di Alborelo in Val D’Ultimo è

logico a gran parte della cittadinanza,

gurato a Bolzano nel 2014 la prima co-

entrata in esercizio nel dicembre 2014

oltre che all’Ospedale di Bolzano, uti-

lonnina di ricarica rapida per auto elet-

delle

centrali

triche dell’Alto Adige, a cui seguiranno numerose altre in tutto il territorio. Dati finanziari Fondamentale per garantire investimenti anche nei prossimi anni è la generazione di utile. Nel 2014 l’utile netto del Gruppo SEL è aumentato del 19% raggiungendo i 74 milioni di euro. I ricavi sono saliti a 733 milioni di euro, pari a una crescita del dieci percento rispetto al 2013. L’EBITDA (utile operativo) è aumentato di circa il nove percento ed ammonta a 162 milioni di euro. L’indebitamento netto è ulteriormente diminuito a 65 milioni di euro. (p.r.*) ■


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ECONOMIA

ACQUISTI IN OROLOGI O IN TERRE RARE? I tempi dell’investimento nell’immo-

hanno una particolare conoscenza del

mento “alternative”: alcune di queste

bilare sono stati decisamente messi

mercato finanziario; per questi ultimi

non sono sottoposte ad alcuna forma

a dura prova per via della tassazione

rimane una valida opzione. Portare i

di tassazione e possono costituire una

molto alta che ricade in particolare

soldi nei forzieri svizzeri… siamo tutti

valida forma di diversificazione, altre

sulle seconde case. Investire in titoli

contenti che non venga più consenti-

sono interessanti qualora si coniughi-

borsistici è e rimane una forma d’inve-

to ai furbetti di eludere il fisco italia-

no con perizia e passione. Insomma,

stimento a medio-alto rischio che at-

no. Informandoci e documentandoci

vi proponiamo un vademecum ed al-

trae prevalentemente investitori che

abbiamo individuato forme d’ investi-

cuni spunti di riflessione.

1. INVESTIRE IN ORO/ STERLINA-ORO.

scorso cambia: trattandosi di titoli, rispettano l’andamento dei

L’oro è da sempre il bene rifugio per eccellenza e, tra gli inve-

mercati finanziari come ogni altro investimento in borsa. Si

stimenti alternativi, il più conosciuto. Dopo un recente passato

tratta, insomma, a tutti gli effetti di un investimento borsistico.

(2012-2013) in cui il suo valore è stato basso, oggi è tornato a

Dando, tuttavia, per attendibile la notizia dell’aumento del va-

crescere: dicono gli esperti che l’oro cresca in periodi caratteriz-

lore dell’oro, i titoli delle società aurifere dovrebbero tendere

zati da bassi tassi di interesse e di forte espansione monetaria;

alla crescita.

pertanto, il periodo che stiamo passando sarebbe un buon momento per investire in oro. Il Sole 24 Ore del 24.01.2015 dedica

2. INVESTIRE IN OROLOGI

una pagina all’argomento, parlando di un incremento di + 10%

Potrebbe sembrare bizzarro, ma così non è: il mondo degli oro-

da inizio anno. Sarà tutto oro ciò che luccica?

logi di lusso rientra in quella classe di investimenti con un piede

3 sono i modi per chi vuole investire in oro:

nel mondo della finanza e uno nell’universo delle passioni uma-

1. Acquistare lingotti o sterline oro. Diversi istituti bancari pro-

ne e possono così coniugare finanza e passione.

pongono questo tipo di prodotto. L’interessato valuti l’aspetto

2 sono i modi per investire in orologi:

della conservazione e il rischio furto; solitamente va pertan-

1. Investire nel vintage. In termini di rivalutazione, gli orologi degli

to messo in conto il costo che l’istituto bancario chiede per la

anni ’40-’60 superano mediamente i modelli più moderni, an-

conservazione e per la gestione del prodotto. Si tenga anche

che perché ce ne sono di meno sul mercato e sono più richie-

presente, che questa forma di prodotto non consente una

sti dai collezionisti. Gli specialisti apprezzano particolarmente

vendita frazionata. Il vantaggio di questo tipo di investimento

i Patek Philippe in acciaio inossidabile degli anni Quaranta e

è che il suo andamento non riflette quello del mercato; non è,

Cinquanta, prodotti in pochi esemplari perché all’epoca poco

pertanto, condizionato dagli andamenti economici dei singoli

popolari. In tal caso è richiesta da parte dell’investitore perizia

stati.

e conoscenza e la capacità di valutare quando è il momento

2. Oro come prodotto finanziario. Si tratta di un investimento in oro non fisico, bensì in titoli (ETC) che riflettono l’andamento

migliore per acquistare e per rivendere l’oggetto. L’affare, se ben gestito, è pressoché sicuro.

dell’oro fisico. Questo tipo di investimento ha il vantaggio che

2. Il discorso cambia quando si parla di acquisto del nuovo. Chi

viene curato direttamente dalla banca o dall’intermediatore

punta agli orologi moderni può fare acquisti a prezzi relativa-

finanziario, facendo pertanto venire meno il problema della

mente più contenuti rispetto al vintage. Facciamo un esempio:

conservazione; attenzione, tuttavia, ai costi di gestione. Può

Un Rolex in acciaio “Explorer 2” nel 2003 valeva 3.500 Euro da

essere venduto in modo frazionato, consentendo all’investito-

listino ufficiale, oggi ne vale 6.700. Sono comunque investi-

re di liquidare di volta in volta l’ammontare che corrisponde

mento per il medio periodo: va considerato che vanno tenuti

alle sue esigenze.

per 5-10 anni prima che si produca l’effetto dell’incremento

3. Investimento in titoli di società aurifere. In questo caso il di-

del valore.

foto: Pres Panayotov / Shutterstock.com

NUOVE FORME DI INVESTIMENTO


ECONOMIA

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3. INVESTIRE IN TERRE RARE

alta tecnologia, nel settore automobi-

con questa forma di investimento oc-

Qui lo strato di ghiaccio si fa sottile, adat-

listico, nelle turbine eoliche e nei pan-

corre seguire un’inclinazione legata alla

to soltanto a chi ama le sfide e le scom-

nelli fotovoltaici.

conoscenza e stare dentro il settore, in

messe. Ma il fenomeno è interessante

•• Le terre rare sono necessarie per ga-

modo da avere il dominio della cono-

e merita un breve approfondimento: le

rantire un miglioramento della perfor-

scenza e della propria idea; perché par-

cosiddette “terre rare” sono un insieme

mance dei dispositivi tecnologici come

tire con un’idea formulata da altri, che

di 17 elementi chimici ben definiti. Va

tablet e smartphone.

avranno evidentemente maggiore inte-

tuttavia tenuto presente, che il 95-97%

•• Investire in terre rare significa investi-

resse a guadagnare loro stessi che a far

della produzione totale di terre rare si

re in titoli azionari di società sparse nel

guadagnare te, è il modo sbagliato per

trova in Cina e che da qualche anno i

mondo che generano più del 30% dei

partire. A meno che non ci si affidi alle

cinesi stanno limitando le esportazioni,

loro ricavi in attività di esplorazione,

aste: in tal caso l’acquirente può anche

sia perché stanno chiudendo le miniere

estrazione, trasporto e trasformazio-

essere meno esperto e perito: sarà in

ecologicamente più pericolose, sia per-

ne delle 17 terre rare.

ogni caso garantito che l’acquisto è au-

ché le industrie cinesi richiedono sem-

L’argomento è complesso e in divenire,

tentico e che il bene acquistato tenderà

pre più terre rare. Attenzione, pertanto

ma per chi è appassionato e vuole osare,

a salire di prezzo.

alle politiche che i cinesi opereranno nel

potrebbe essere interessante seguirne

Investire nell’arte presenta certa-

prossimo periodo.

l’andamento.

mente i suoi pro e i suoi contro. Tra gli aspetti positivi:

Perché il settore delle terre rare potrebbe costituire un investimento in-

4. INVESTIRE IN ARTE

teressante?

Per questa forma di investimento la co-

•• Cresce la domanda di beni tecnologi-

noscenza del mercato dell’arte, il fiuto e

1. la possibilità di rivalutazione economica nel tempo; 2. sono beni reali su cui non esistono tasse patrimoniali.

ci che utilizzano le terre rare. Questi

la passione sono indispensabili.

metalli, infatti, sono utilizzati nello svi-

Lo stesso Vittorio Sgarbi, intervistato

Gli aspetti negativi sono essenzial-

luppo dell’innovazione: nei prodotti ad

sull’argomento, afferma che per partire

mente due: 1. il guadagno arriva al momento della vendita e senza “cedole fisse”; 2. rivendere il bene non è semplice così come acquistarlo. Certo, anche qui l’argomento è tutt’altro che banale. Ma forse il modo migliore

foto: Pres Panayotov / Shutterstock.com

per approcciarlo è quello di non avere fretta, di cominciare a dedicare tempo e interesse alle più importanti fiere artistiche vicino a noi, come Artefiera di Bologna e ArtVerona e partecipare, anche solo per curiosità a qualche asta di quadri, munendosi preventivamente del catalogo per capire come funziona il meccanismo e di quanto si discosta il prezzo di vendita battuto da quello indicato in catalogo come base d’asta. ■


foto: IgorGolovniov / Shutterstock.com

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ECONOMIA

FRANCOBOLLI UNA PASSIONE RETRÒ O MOLTO ALTRO?

Giorgio Lona con i giovani adepti Gabriele e Francesco

Riflettendo di forme di investimento poco consuete, mi tor-

to filatelico. Un mondo fatto soprattutto di passione, di studio

nano in mente le collezioni di francobolli. Scappa un sorriso

e ricerca, fiere di settore, incontri tra professionisti, ma anche

e appare un’immagine: quella di un bimbo vestito con un

di falsi eclatanti e di qualche fregatura, esattamente come nel

grembiulino nero che con fare concentrato e un po’ mal-

mondo dell'arte.

destro appiccica fazzolettini di carta colorati su un album sbiadito. Ma di fronte a noi sta seduto Giorgio Lona, peri-

Dietro a tutto ciò ci può essere anche un ritorno economi-

to filatelico del Tribunale e della Camera di Commercio di

co?

Bolzano e mi rendo conto che il mondo che ruota attorno

Purtroppo un Gronchi Rosa non nasce tutti i giorni...

ai francobolli deve essere molto più di quella immagine...

Facciamo un passo in dietro perché la storia merita di essere raccontata. Era il 3 aprile del 1961, un lunedì di Pasqua e le Po-

"Un francobollo oggi è quasi esclusivamente un oggetto da col-

ste italiane stavano emettendo una serie da tre di francobolli

lezione – esorta Lona – perché l'affrancatura da francobollo è

per commemorare le visite in Sudamerica che l'allora Presiden-

stata quasi completamente sostituita quella meccanica.”

te della Repubblica Giovanni Gronchi si accingeva a fare da lì a poco: il profilo dell'Italia accanto a quello dell'Uruguay, dell'Ar-

Chi oggigiorno si mette a collezionare francobolli e perché?

gentina, del Perù. Ma il profilo del Perù è sbagliato. Immediata

Un collezionista inizia acquistando e scambiando francobolli,

la protesta dell'ambasciatore del Perù: la serie di francobolli che

un po’ come facevamo da bambini, quando non c'erano tutti

ritrae il Perù appena emessa deve essere immediatamente ri-

gli impegni e le distrazioni di oggi, ma nel momento in cui il suo

tirata; prima che entri in circolazione e in ogni caso prima del

passatempo si trasforma in una passione, comincia ad accor-

6 aprile, data di partenza di Gronchi. Ma è lunedì di Pasqua...e

gersi che lo stesso francobollo assume un valore e un signifi-

possiamo immaginarci che la data non sia confacente alle Poste

cato diverso in relazione alla cartolina o alla busta in cui è stato

italiane per essere particolarmente solerti. In ogni caso nel giro

apposto. La busta in particolare non è infatti un mero involucro

di tre giorni i francobolli del Perù sono ristampati con i confini

di carta, ma racconta parte della storia del francobollo e por-

giusti, e, mentre prima erano di colore rosa, con la ristampa

ta con sé la memoria della storia: la busta ordinaria, la busta

vengono tinti di grigio. Stranamente però poche ore sono state

aerea, la busta raccomandata espresso… il nostro appassiona-

sufficienti per far entrare in circolazione più di 70.000 esempla-

to collezionista osserva e inizia a mettere in relazione le tariffe

ri di “Gronchi rosa”, ormai diventato leggendario, e, in quanto

postali con le affrancature. Questa attività ha il nome di “colle-

tale, prezioso e costoso; insomma, un tesoretto per chi è riusci-

zione di storia postale”. Nell'ambito di questo tipo di collezioni

to ad accaparrarseli!

sono specializzato negli annulli degli uffici postali dell'Alto Adige dal primo dopoguerra al 1927. Un periodo particolarmente

Ma torniamo alla storia di oggi per capire se questa passione

movimentato per la nostra Terra, con soventi cambi di appar-

possa avere anche una valenza economica e possa costituire

tenenze politico-amministrative: lo smembramento del Tirolo

una valida forma di investimento. Da Giorgio Lona traiamo la

storico e l’annessione al Regno d’Italia della nuova Provincia Ve-

seguente conclusione: l'antiquariato filatelico deve nascere da

nezia-Tridentina, il fascismo e l’italianizzazione e nuovamente le

una passione autentica e costante negli anni, da una predisposi-

ripercussioni sui confini amministrativi e sulla toponomastica,

zione mentale al collezionismo, da uno spiccato interesse per il

nel 1920 la nascita della Provincia unica di Trento che già nel

passato e il piacere di approfondire specifici periodi della storia.

’26 vide la nascita di quella di Bolzano. E così gli annulli postali

Certo, come precisa Lona, non tutti i giorni nasce un “Gronchi

diventano veri e propri libri di storia. È chiaro che ricostruire

rosa”, ma ciò malgrado l'investimento compiuto per alimentare

tutto questo succedersi della storia presuppone una meticolo-

questa passione, a differenza di altre, è un investimento che

sa attività di studio e di ricerca. La passione assume allora una

mantiene il suo valore e che può dare anche qualche piacevole

valenza culturale. Il collezionismo puro tracima nell'antiquaria-

soddisfazione economica. ■


ECONOMIA

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A 15 anni dalla sua nascita Laborfonds è il Fondo Pensione di riferi-

sistenza e garanzia riguardo all’iscritto, non mi è nuova. Il Fondo

mento per i lavoratori dipendenti della Regione Trentino Alto Adi-

è stato gestito molto bene e come obiettivo primario vorrei con-

ge. Quest’anno il Fondo ha rinnovato i suoi organi, infatti sono stati

tinuare nel percorso intrapreso in passato e contribuire, facendo

eletti i rappresentanti, sia da parte dei datori di lavoro, sia da parte

del mio meglio, nell’interesse degli oltre 114.000 aderenti.

dei lavoratori per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati. In data 22 aprile l’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazio-

Quali saranno i punti cardine da affrontare nei prossimi tre

ne che a sua volta in data 5 maggio ha designato Presidente del

anni del suo mandato?

Fondo, Gianni Tomasi (rappresentante dei lavoratori) e Vicepresi-

L’allargamento della base degli aderenti (con la definizione di ini-

dente Thomas Ausserhofer (rappresentante dei datori di lavoro).

ziative mirate, anche alla luce delle recenti riforme normative); il coordinamento e la collaborazione con altri progetti “affini” a quel-

LABORFONDS

INTERVISTA A GIANNI TOMASI, NUOVO PRESIDENTE DEL FONDO PENSIONE

lo di previdenza complementare, fra tutti quello dei fondi sanitari integrativi (Sanifonds sta avviando la propria operatività proprio in questo periodo). Ciò al fine di individuare possibili sinergie e/o iniziative comuni, nell’ambito di un progetto di “welfare integrato territoriale” da costruire a più mani. A questo si aggiunge il completamento dei nuovi

Il Presidente uscente, Antonello Briosi, rappresentava il mon-

investimenti in strumenti alterna-

do datoriale, Lei Presidente Tomasi, arrivando dal sindacato

tivi, che si ricollegano a quanto già

(UIL-edilizia) è espressione diretta della categoria dei lavora-

avviato con gli investimenti nel ter-

tori, come pensa di esercitare questo Suo ruolo nei prossimi

ritorio attraverso il “Fondo Strate-

anni?

gico”. Si tratta di progetti molto im-

Laborfonds è un fondo pensione senza scopo di lucro e deve per-

pegnativi rispetto ai quali abbiamo

seguire come obiettivo primario la tutela dei propri aderenti, nel

la necessità di avere rassicurazioni

caso specifico deve essere finalizzato a garantire l’erogazione di

e garanzie di supporto da parte dei

una pensione complementare in aggiunta alla pensione pubblica

nostri principali interlocutori, Pen-

obbligatoria. Arrivando dal mondo sindacale questa forma di as-

splan in primis. (p.r.*) ■

Nella foto: Gianni Tomasi


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ECONOMIA

ECCELLENZE ITALIANE IL CIBO ITALIANO SUL PODIO DEL COMMERCIO MONDIALE

La quota export del fatturato è aumentata del 50% dal 2004 e si intravedono ancora ampi margini di miglioramento; Federalimentare stima, infatti, in un +5,5% la crescita dell’export del 2015. Con ben 264 tra Dop e Igp l’Italia vanta il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, superando la Francia che si ferma a 207 e la Spagna a 162. Un patrimonio, quello dell’agroalimentare italiano, che potrebbe avere ancora più successo nel commercio internazionale se il Belpaese fosse più forte nel settore della grande distribuzione e più efficace nella lotta contro il cosiddetto Italian Sounding, il fraudolento “made in Italy” dei falsi prodotti di casa nostra. Tra i primi posti di eccellenze in Italia troviamo, infatti, paste alimentari, cioccolata, derivati del pomodoro, mele, carni fre-

Il concetto è chiaro ai più: cibo buono e cibo sano significano anche tutela dell’ambiente e della biodiversità; tutela dell’ambiente e della biodiversità significa aggiungere un fattore di appeal all’Italia delle specialità enogastronomiche e il tutto porta a posti di lavoro e a rimettere in moto la nostra economia

sche e salumi, vini spumanti, caffè torrefatto, prodotti di panetteria e pasticceria, uova, latte, condimenti, gelati, vegetali freschi, olio d’oliva. Insomma, la qualità del cibo italiano si posiziona ai vertici mondiali e ciò può spingere ulteriormente l’export. Ai numeri di punta di Dop e Igp si aggiungono ben 4.698 specialità tradizionali regionali. E poi c’è il fenomeno del biologico: il mercato del “bio” vale ca. 3 miliardi di euro e siamo i primi in Europa per numero di imprese (quasi 50.000!) e tra i primi per superficie certificata biologica e tasso di crescita.


ECONOMIA Ma non solo: dati attestano che la ripresa alimentare stia dando nuova linfa anche al mercato interno, incidendo sulle assunzioni. Cresce anche l'ambito digital: il 43% prevede di aumentare i professionisti addetti al comparto e il 35% scommette sull'e-commerce, che ancora non è ritenuto strategico. Quotidianamente i giornali riportano di – mediamente – 30-40enni, che in molti casi lasciano un lavoro ben retribuito ma forse poco soddisfacente sul piano della realizzazione personale, per coltivare la terra. E non sempre si tratta di “figli d’arte”: molto spesso questi nuovi coltivatori, molti tra loro donne, affrontano un debito per acquistare la terra e un casolare in cui re-inventarsi. Anche perché i neocoltivatori trovano nel settore agro-alimentare una realtà che si sposa benissimo con i social network e le nuove tecnologie. Ci rendiamo conto che si parla di cifre importanti, di quelle che incidono in modo significativo sul Pil del nostro Paese, sulla nostra economia, sulla creazione di nuovi posti di lavoro, sulla vita delle famiglie. Stiamo a vedere cosa sarà in grado di fare il Governo sia per tutelare a livello giuridico le nostre eccellenze, sia per promuovere in modo più deciso l’export dei nostri prodotti a livello internazionale. Perché ormai il concetto è chiaro ai più: cibo buono e cibo sano significano anche tutela dell’ambiente e della biodiversità; tutela dell’ambiente e della biodiversità significa aggiungere un fattore di appeal all’Italia delle specialità enogastronomiche e il tutto porta a posti di lavoro e a rimettere in moto la nostra economia. ■

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ECONOMIA

Artigianato e industria, commercio e servizi, turismo e gastronomia, agricoltura e prodotti tipici. Oltre 120 aziende della Val Sarentino hanno deciso di mettersi in rete e di promuovere i propri prodotti e il “Sarner-brand” su www.mirsarner.com. Una vetrina in più per far fronte alla difficoltà del momento e per promuovere un marchio territoriale che sta per alta qualità, materia prima locale, prodotti a chilometri limitati, tutela dell’ambiente e salvaguardia di un’identità. Garantito Val Sarentino; parola di Eberhard Hofer.

“MIR SARNER” UNA LIBERA ASSOCIAZIONE DI IMPRENDITORI SARENTINESI Eberhard Hofer è il Presidente della libera asso-

tata di “click”. Un’idea semplice ma geniale, come ci

ciazione di imprenditori sarentinesi, nata nel 2013

spiega il presidente Hofer.

con l’obiettivo creare un insieme che consenta agli "In poco più di due anni abbiamo già registrato i pri-

presentare su un’unica piattaforma i prodotti della

mi risultati in termini di incremento di contatti e di

Val Sarentino e di dar loro una maggiore visibilità.

vendite – spiega il Presidente –. Inoltre siamo riusciti

È nata così l’idea di realizzare un sito web, www.mir-

ad ampliare la nostra platea dei contatti anche al di

sarner.com, appunto: un modo semplice ed efficace

fuori del territorio altoatesino verso il Trentino e ol-

che consenta di trovare dal falegname al produttore

tre. Oggi veniamo contattati da fuori provincia per i

di grano, dal ristoratore alla lavanderia; tutto a por-

nostri prodotti di qualità come la lavorazione del le-

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Nella foto: il presidente Eberhard Hofer

imprenditori di dialogare maggiormente tra loro, di


ECONOMIA

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La homepage del sito www.mirsarner.com

aperti tutto l’anno Auen 19 - 39058 Val Sarentino info@sarnerskihuette.com Tel. 340 776 2458

siamo di nuovo aperti Grafica: QuiMedia

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gno, dei metalli, dei pellami ricamati con le piume di pavone, la famosa “Federstilstickerei”; insomma, ci siamo fatti conoscere e veniamo ricambiati con stima e fedeltà. la chiave oppure attraverso ambiti tematici e ancora ricercando con il nome dell’impresa alla quale si è interessati. Il link su Facebook consente al navigatore di esprimere la propria opinione. Hofer, comprensibilmente fiero dell’iniziativa, ci spiega che a partire dalla piattaforma si sono anche intensificati i momenti di incontro e di scambio tra gli imprenditori, obiettivo indiret-

Pietre naturali per casa e giardino » Superfici di lavoro per cucina e bagno » Davanzali

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Grafica: QuiMedia

Il sito, bilingue, ha diversi motori di ricerca: attraverso una paro-

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to ma non secondario rispetto a quello di dare maggiore visibilità ai prodotti “made in Val Sarentino”. “Tant’è – ci racconta Grafica: QuiMedia

Hofer – che quest’anno abbiamo allestito a Sarentino la corona d’Avvento più grande dell’arco alpino, dando così lustro sia alla nostra tradizione che all’abilità e alla creatività degli artigiani locali. A maggio la nostra nuova sfida si chiama "Sarner Stube", un evento che ci consente di far comprendere al grande pubblico il concetto culturale, sociologico ma soprattutto architettonico di "Stube", sia come spazio caratterizzato da alcuni elementi irri-

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nunciabili tipici, che come ambiente all’interno del quale si collocano tutta una serie di oggetti, creati dai nostri artigiani". Ma le occasioni di visibilità e di scambio non finiscono qui: dal 4 all’8 giugno gli imprenditori sarentinesi saranno presenti all’Expo di Milano presso lo stand di Confartigianato, come ambasciatori di un artigianato locale che ha saputo coniugare il rispetto della

Grafica: QuiMedia

tradizione con le esigenze e il gusto dei tempi odierni. ■

MoVi sas | Tripus Made in South Tyrol | Zona artigianale 22 39058 Val Sarentino | Tel. 329 4931862 | info@tripus.it

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FOCUS SU ALCUNE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE “MIR SARNER” BELLE - BUONE - INTERESSANTI 1. AVVENTO ALPINO VAL SARENTINO CON LA PIÙ GRANDE CORONA D'AVVENTO NELL'ARCO ALPINO Ogni anno, i gestori degli stand s’impegnano a organizzare questo particolare e suggestivo Mercatino di Natale, reso speciale da un ricco programma d’intrattenimento. 20 casette in legno, magnificamente decorate, offrono prodotti tradizionali e artigianali unici, tipici della Val Sarentino, come ad esempio articoli in legno, pelle, lana, pino mugo locale, miele, formaggi e altre numerose specialità. Gli stand gastronomici, invece, si prendono cura del vostro benessere con delizie fatte a mano, come krapfen, Striezl (pane tipico ripieno di speck), pane di segala e molto altro ancora. Inoltre, a diffondere l’atmosfera natalizia contribuiscono gruppi di musicisti e cori, così come un vivace laboratorio e un vasto programma per i bambini. Durante l’Avvento Alpino 2014, la più grande e originale corona d’Avvento delle Alpi troneggereva nella località di Sarentino. Con un diametro di più di 16 m e un’altezza di 2 m, era intrecciata con rami di pino mugo, su cui poggeranno 4 candele di cera, messaggerevano della buona novella. Dopo essere stata bendetta dal decano Paul Lantschner è stata disassemblata il 5 gennaio scorso e i suoi rami portati alla distilleria d'olio di Philipp Eschgfeller a Reinswald. Qui è stato distillato un olio di pino mugo strabiliante che è stato battuto all'asta lo scorso Mercoledì delle Ceneri. Il prezzo? 13.300 euro per litro. Di fatto si tratta dell'olio di pino mugo più caro del mondo finito nelle mani di ben 24 persone.

Grafica: QuiMedia

Godetevi specialità culinarie…

Il ristorante Braunwirt di Gottfried Messner nel cuore di Sarentino é noto per le sue specialitá creative italiane ed altoatesine ben oltre i confini della valle. Il menu offre piatti raffinati con radici mediterranee e altoatesine, piatti asiatici tailandesi, settimane di pesce a seconda della stagione.

Domenica sera e lunedì siamo chiusi

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ECONOMIA

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2. ALLA FIERA DEL TEMPO LIBERO A BOLZANO LA VAL SARENTINO IN MOSTRA A 360 GRADI 11 artigiani e commercianti dell’associazione hanno allestito uno stand collettivo, che in 320 mq di superficie ha ospitato le loro produzioni. Ma non solo: le dimostrazioni dal vivo hanno suscitato grande interesse, come quelle della ditta Natur erleben di Mules, che ha preparato il pane nei forni a legna, oltre alle saune in cirmolo del mastro falegname Manni‘s, la falegnameria Hofer Eberhard con gli arredi in legno su misura e i letti naturali DELANA, i mobili da giardino dal design innovativo di MoVi , i tetti delle carpenterie di Franz Gross e Ainhauser Helmut, e la ze nei lavori strutturali o di arredo per le abitazioni. La val Sarentino è inoltre famosa per i suoi piatti tipici gustosi e genuini, alla Tempo Libero quindi non poteva mancare un’a-

IMPRESA COSTRUZIONE E RISTRUTTURAZIONE

Grafica: QuiMedia

carpenteria metallica Gasser che ha mostrato le sue competen-

zienda che opera nella gastronomia come la macelleria Moser, nota per lo speck, gli insaccati e gli affumicati ottenuti con uno speciale miscuglio di erbe. Per la parte sport e il tempo libero si è presentata la società di gestione della cabinovia Reinswald che, in estate e in inverno, è il punto di partenza di molti tour sugli sci. In estate è però la bici la protagonista di molte giornate

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Bike Garage nel centro di Sarentino ha realizzato, su un prato di 1,5 ettari, il Mike’s Bike Park composto da una pista 4 cross/dirt

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e un pumptrack disegnati da famosi prorider. Il parco che oltre al noleggio delle biciclette, offre anche una piscina riempita con cubetti in gomma schiuma per chi vorrà imparare nuovi tricks, uno snackbar, una slackline, un parco giochi per bambini e un trampolino. ■

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all’aria aperta, così per il divertimento di tutta la famiglia Mike’s

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ECONOMIA

Torna il Festival

dell'Economia di Trento Dal 29 maggio al 2 giugno torna il Festival dell'Economia di Trento LA DECIMA EDIZIONE DEDICATA AL TEMA DELLA "MOBILITÀ SOCIALE" “Le disuguaglianze dinamiche sono importanti al pari di quelle statiche. Conta non solo la distanza fra chi ha redditi più alti e chi li ha più bassi, ma anche la probabilità di colmare il divario nel corso della propria vita”. Nel 2015, il Festival dell’Economia di Trento, che approda alla decima edizione, partirà da questa considerazione del direttore scientifico Tito Boeri, per analizzare ed approfondire il tema della “Mobilità sociale”. Come sempre, premi Nobel e studiosi di fama internazionale, insieme ad esponenti politici di primo piano, come il premier Renzi ed il ministro Padoan, dialogheranno e si confronteranno con il vasto pubblico dello scoiattolo. Come da tradizione, il Festival si aprirà e si chiuderà con le


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conferenze di due premi Nobel per l'Economia, il 29 maggio interverrà il professore Joseph E. Stiglitz, mentre il 2 giugno sarà la volta del professor Paul R. Krugman. L'inaugurazione di una mostra, che ripercorre la storia di questi primi 10 anni, in cui molto è cambiato nel mondo, sarà l'evento di apertura del Festival, partito come una scommessa nel 2006 e oggi divenuto una realtà consolidata e di respiro internazionale. Il tema della disuguaglianza è al centro del dibattito politico, ma fino ad oggi sono state modeste le proposte concrete per ridurla. Su questo delicatissimo tema offrirà il suo punto di vista l'economista Anthony Atkinson sabato 30 maggio, mentre Thomas Piketty, della Paris School of Economics, illustrerà quali siano le dinamiche che guidano l'accumulazione e la distribuzione del reddito, tracciando una sorta di storia mondiale della disuguaglianza. L'assenza di diritti politici e sociali, per la maggioranza povera del pianeta, è uno dei maggiori ostacoli alla mobilità sociale. È il tema al centro della relazione dell'economista americano William Easterly, in programma il primo giugno. Lo stesso giorno arriverà a Trento anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, mentre il 2 giugno sarà la volta del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Il programma dettagliato su: http://2015.festivaleconomia.eu/

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ECONOMIA

ASSOCIAZIONI ARTIGIANI LEVICO TERME

QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA!

La crisi che ha colpito l’edilizia nell’ultimo lustro sta assumendo toni aspri. I segnali di ripresa sono assenti o flebili; in ogni caso non sufficienti per sentirsi al sicuro. Fallimenti e concordati sono, purtroppo, ancora troppo numerosi. Proprio per far fronte a questa situazione di difficoltà e per contrastarla con un segnale positivo anche quest’anno, dopo l’esperienza fruttuosa del 2014, abbiamo deciso di partecipare a Expo Valsugana con uno stand dedicato e di maggiore visibilità: al posto delle due case in legno dello scorso anno, insieme con l'architetto Luca Valentini, abbiamo creato una piazza delineata da strutture in legno con tipologia costruttiva ad intreccio a simbolo dell’unione necessaria per contrastare tensioni socioeconomiche del periodo. Abbiamo, pertanto, allestito una piazza, un simbolo e un segnale di unità che rappresenta i valori che la piazza aveva nel nostro recente passato: il nucleo centrale della piazza composto dall’artigianato artistico e dalle eccellenze tecnologiche artigiane, con tutt’attorno gli stand per un totale di ventidue aziende con un indotto di oltre 120 addetti, costituisce il cuore; perché siamo convinti che l’unione faccia la forza. Ma non solo: per alzare il livello della manifestazione fieristi-

Grafica: QuiMedia

ca l’Associazioni Artigiani si è presa l’impegno di organizzare

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un convegno. “Le nuove frontiere dell’edilizia: riqualificare con qualità per il futuro”, tenuto da relatori con valenza nazionale, tra cui l’Arch. Marco Picolroaz, l’Ing. Franco Piva e l’Ing. Emiliano Leoni. Il dibattito ha toccato temi come la scelta dei materiali, la valorizzazione del paesaggio, il valore costruttivo, qualità e tempistiche delle costruzioni in legno, una vera carta vincente; l’ordine degli ingegneri, infatti, ha dato alla convention valenza di accreditamento formativo professionale. Infine, a corollario dell’evento, siamo riusciti a portare al PalaLevico la mostra del Circolo Trentino per l’Architettura, “Premio Costruire il Trentino” importante manifestazione di culturale progettuale trentina, già esposta al Mart ed ad Arte Sella. Consapevoli che questo sia solo un semplice passo nella direzione auspicata, siamo convinti che sia proprio nel quotidiano che dobbiamo mettere in gioco le nostre competenze e le nostre energie per cercare di tamponare l’emorragia di posti di lavoro che ha colpito il nostro settore; crediamo sia giusto fare “la nostra parte”, fiduciosi che anche i nostri Amministratori, gli Istituti di Credito e le altre categorie faranno la loro. ■ Stefano Debortoli

Grafica: QuiMedia

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CONTATTI: Associazione Turistica Val Passiria Via Passiria 40 39015 S. Leonardo in Passiria tel 0473 656188 - fax 0473 656624 info@passeiertal.it www.passeiertal.it

La Val Passiria si estende dalla conca di Merano fino ai famosi passi Rombo e Giovo. Si colloca in mezzo al Parco Naturale del Gruppo Tessa e tutto attorno si elevano le Alpi della Ötztal, le Alpi della Valle di Stubai e i Monti Sarentinesi. Innumerevoli sentieri ben segnalati fanno della Val Passiria un posto per amanti della natura. La Val Passiria è indubbiamente il posto ideale per chi cerca vacanze attive; ma anche per chi vuole relax e tranquillità: ognuno trova quello che cerca in ogni stagione.

VAL PASSIRIA

AL COSPETTO DELLA MONTAGNA Le montagne della Val Passiria Vi stanno aspettando! In mezzo al Parco Naturale del Gruppo di Tessa, circondata e protetta dalle Alpi dello Stubai e dell’Ötztal nonché dai Monti Sarentini, la Val Passiria si presenta al cospetto di imponenti montagne e ghiacciai. Un’atmosfera cordiale e rilassata Vi attende nei rifugi e nelle malghe, un’esperienza imperdibile per chi vuole vivere l’essenza della vita del montanaro. Per gli escursionisti meno esperti, una funivia panoramica conduce in cima, dove una vista indimenticabile delle nostre montagne Vi si manifesta. Un consiglio: vivete l’ambiente invernale incontaminato e gode-

LE NOSTRE PROPOSTE PER L’ESTATE 2015 06.06.2015 Corsa popolare in onore Andreas Hofer sabato, 06. giugno 2015 a S. Martino 08.06.2015 Alla scoperta dell'Alta Val Passiria! Gastronomia, musica e cultura 13.06.2015 Südtirol.Cup.Montagna 2015 Gara ciclistica in salita San Leonardo - Valtina 14.06.2015 Vivere l'Alta Val Passiria Nei mesi di luglio e agosto le diverse località dell'Alta Val Passiria organizzano i tradizionali "Frühschoppen", una sorta di brindisi mattutino con specialità locali che darà modo di avvicinarsi alla cultura e alle usanze del posto. 21.06.2015 Inizia la stagione escursionistica! Giornata escursionistica per l'inizio della stagione estiva a Plan 12.07.2015 Festa d'escursione panoramica Ogni anno fanno a Plan la grande festa... 17.07.2015 Venerdì lunghi a S. Leonardo Serate speciali nel centro di S. Leonardo 15.08.2015 Sagra del paese di Plan Vi invitiamo a partecipare alla festa campestre...

te il silenzio delle montagne coperte dalla neve! ■

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Per un pizzico di brivido, invece c’è l’Alpin Bob, lo slittino su rotaia, che viaggia a tutta velocità su un percorso a curve lungo 1,1 km. Con il biglietto famiglia ogni bambino ha diritto a una corsa gratuita. Il Luckis Kinderland si trasforma in estate in un’area di gioco per bambini con un parco di animali domestici. Caprette, pony, pecore e conigli aspettano di essere accuditi e coccolati.

Il soleggiato comprensorio escursionistico di Merano 2000

Novità: i bambini di età inferiore agli 8 anni hanno accesso

è un invito a lasciare la città con la funivia, che in soli 7 minuti

gratuito agli impianti di risalita.

vi porta tra le montagne sulla splendida “terrazza di Mera-

Posticini tranquilli al sole e baite confortevoli invitano a fer-

no”. Architettura premiata e mobilità sostenibile sono coniu-

marsi e indulgere alle delizie gastronomiche. Piatti tipici della

gate in uno dei più moderni impianti di risalita delle Alpi.

cucina sudtirolese uniti a specialità alpino-mediterranee stuz-

In estate sono gli ampi spazi e il panorama mozzafiato ad at-

zicheranno il vostro palato. La vicinanza della zona escursioni-

tirare a Merano 2000. Lo sguardo si estende sulle montagne,

stica di Merano 2000 alla città di cura permette di passeggiare

dall’Ortles alle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità

prima tra le montagne e poco dopo tra i vicoli del centro sto-

dell’UNESCO.

rico. ■

I più attivi trovano qui percorsi da mountain bike, piacevoli

Vi segnaliamo i nostri eventi estivi del 2015:

sentieri per passeggiate e tour avvincenti alle cime più alte.

22.05. – 07.06.2015 Esposizione GranoArt

Numerose escursioni con splendida vista panoramica portano

07.06.2015 Giornata escursionistica con musica folkloristica

da Falzeben e Pivigna fino in Val Canova, al lago San Pancrazio.

05.07.2015 Jazz Festival a 2000

Kuhleiten (2363m), Kesselberg (2300m), Mittager (2422m),

05.08.2015 Processione di S. Osvaldo

Kreuzjöchl e gli Stoanerne Mandln (omini di pietra) sono al-

08.08.2015 Meran2000.night

cune delle mete predilette.

06.09.2015 Corsa di montagna di Merano 2000


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ECONOMIA

Pochi lo conoscono, e vicino ai più famosi patriarchi del vino Trentino, il Groppello di Revò mantiene una posizione defilata. Storicamente, invece, può vantarsi di essere stato il più appezzato vino trentino sulle tavolate della corte asburgica, tanto che l'imperatore Francesco Giuseppe non ometteva mai di procurarsene una scorta quando passava per Revò per re-

PICCOLE ECONOMIE DI MONTAGNA UNA QUESTIONE DI PASSIONE

carsi a Madonna di Campiglio in inverno o al Garda d'estate. All'epoca tutte le scoscese colline che degradano verso quello che è oggi il lago di Santa Giustina e che era nell'800 l'alveo del torrente Noce, erano coltivate a vigna di uva Groppello. Poi, complice la filossera (un dannoso afide della vite, comparso in Europa nella seconda metà dell'Ottocento, che in poco tempo ha gravemente decimato buona parte dei vitigni europei, con l'eccezione di alcuni vitigni americani), la Prima Guerra mondiale che svuotò le valli dalla mano d'opera ma-

Sono sempre più convinta che all'inizio bisogna

schile, la costruzione nel 1951 del bacino artificiale del lago di

crederci. Crederci e perseguire una passione.

Santa Giustina – che ha richiesto il sacrificio di buona parte dei

Magari poi, in un secondo momento, la passio-

terreni prima vitati in cambio di altrettanti terreni più a monte

ne si può trasformare in una fonte di guadagno

dell'abitato di Revò, non altrettanto vocati per la coltivazione

individuale o, se si riesce a fare rete e a coinvol-

della vite – nonché, infine, la frutticoltura estensiva a partire

gere un intero territorio, in una piccola o grande

dagli anni '70 della ben nota ed economicamente molto più

economia; questo vale anche e sopratutto per

appetibile mela "Melinda", la produzione di Groppello si ridus-

i territori geograficamente meno accessibili o

se a soli 10 vitigni storici. Per vitigni storici intendiamo vigne-

storicamente meno densamente popolati, quelli

ti vecchi circa 120 anni che ancor'oggi portano uva su piede

rimasti un po' al margine, quasi dimenticati dai

franco, ossia non innestato, e che quasi miracolosamente

fenomeni globalizzanti: come nel caso della sfi-

sono sopravvissuti.

da dei cinque viticoltori del Groppello di Revò, in alta Val di Non.

“Oggi nel territorio di Revò contiamo una piccolissima produzione di un totale di 8 ettari vitati a Groppello suddivisi su 5 vignaioli che producono circa 12.000 bottiglie l'anno; decisamente troppo poco per poter costituire l'unica fonte di reddito delle 5 aziende agricole coinvolte, che devono necessa-

REALTÀ IN DIVENIRE Carne salada, mortandela, luganega e speck: nasce la filiera certificata di Trentinosalumi Sono queste le specialità della salumeria trentina che potranno, a breve, presentarsi ai consumatori con la garanzia di una filiera certificata ISO 22005, “dalla stalla al negozio”: carne nata

riamente ricavare la propria principale fonte di guadagno da altre coltivazioni”, ci spiega Lorenzo Zadra, figlio appassionato ed erede spirituale del più noto padre Augusto Zadra, detto “El Zeremia”. Fu grazie ad Augusto Zadra, infatti, che oggi il Groppello di Revò viene prodotto e comincia ad essere un'etichetta nota e stimata tra coloro che vanno alla ricerca di un vino autentico, capace di esprimere tutta la ruvidità e la forza

e allevata nonché macellata e lavorata solo in Trentino dalle

vitale del territorio in cui cresce. La storia è bella e merita di es-

aziende consorziate. Il dato di partenza, in termini numerici,

sere raccontata: nel 1991, alla morte di nonno Zadra, quest'ul-

vanta il coinvolgimento di 23 allevamenti, 3 impianti di macel-

timo lascia il suo vigneto storico, sito in località “Sperdossi”,

lazione e altrettanti di sezionamento.

al figlio più giovane, Augusto, a condizione che lo coltivasse

Il "patto di filiera" che allevatori, macellatori e impianti di se-

per almeno altri 10 anni. E Augusto raccoglie la sfida; non solo

zionamento della carne hanno stretto con il Consorzio Produttori Trentini di Salumi garantisce al consumatore la totale rintracciabilità nella filiera agroalimentare “Origine Garantita Trentinosalumi”: gli allevamenti di nascita, gli allevamenti di ingrasso, l’ubicazione degli allevamenti, la sede e la data di macellazione, il numero e il peso dei suini macellati e il lotto di macellazione; sede e data di lavorazione e sezionamento, ubicazione dei macelli e dei centri di sezionamento, lotto del

coltiva il vigneto, oggi passato in mano a Lorenzo, ma si fa da promotore dell'iter burocratico necessario per ricevere l'autorizzazione alla commercializzazione del prodotto e da avvio ad un intenso quanto appassionato lavoro di promozione e di creazione di rete. Certo, se si vogliono raggiungere i livelli dei più noti territori vitivinicoli, la strada da percorrere è ancora molta. Ma è stato gettato un seme che merita di essere conosciuto e apprezzato per ciò che rappresenta: è grazie al mantenimento della biodi-

prodotto sezionato, data e sede di lavorazione, lotto e quanti-

versità e all'incentivazione delle piccole produzioni rispettose

tà dei prodotti; cliente destinatario, data, tipologia, quantità e

dell'ambiente, in grado di generare piccole economie famiglia-

lotto del prodotto finito.

ri, che il nostro territorio montano è abitato e curato. ■


ECONOMIA

25

IMPARIAMO A CONOSCERE LE SIGLE STG - Specialità Tradizionali Garantite

una precisa area. Per ottenere la denominazione IGP almeno

Riconoscimento del carattere di specificità di un prodotto

una fase del processo produttivo deve avvenire in una partico-

agro-alimentare, inteso come elemento od insieme di elemen-

lare zona. I prodotti IGP devono rispettare le rigide regole pro-

ti che, per le loro caratteristiche qualitative e di tradizionalità,

duttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di

distinguono nettamente un prodotto da altri simili. Ci si riferi-

tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.

sce, quindi, a prodotti ottenuti secondo un metodo di produzione tipico tradizionale di una particolare zona geografica, al

DOP - Denominazione di Origine Protetta

fine di tutelarne la specificità. Sono esclusi da questa disciplina

La Denominazione di Origine Protetta viene attribuita dall’Unio-

i prodotti il cui carattere peculiare sia legato alla provenienza o

ne Europea a quei prodotti agroalimentari le cui caratteristiche

origine geografica; questo aspetto distingue le STG dalle DOP

qualitative dipendono dall’ambiente geografico di produzione.

e dalle IGP.

Questo comprende sia fattori naturali (materie prime, caratteristiche ambientali, localizzazione) che umani (produzione tra-

IGP - Indicazione Geografica Protetta

dizionale e artigianale) i quali, combinati, consentono di otte-

Il termine Indicazione Geografica Protetta indica un marchio

nere un prodotto inimitabile. Le regole produttive sono molto

di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimen-

rigide, ma solo così viene garantita la massima qualità dei pro-

tari per i quali una determinata qualità dipende dall’origine

dotti. Si tratta, pertanto, di una certificazione di provenienza

geografica e la cui produzione o trasformazione avviene in

“maggiore” rispetto a quella data dal marchio IGP. ■

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26

ECONOMIA

METTIAMOCI IN RETE L’evoluzione delle reti di telecomunicazione verso capacità sempre maggiori, lo sviluppo della cosiddetta “banda larga”, consente un crescente livello di integrazione, multimedialità e interattività e rappresenta l’infrastruttura di base per consentire lo scambio di informazioni e contenuti tra cittadini, imprese e istituzioni.

I risultati hanno un impatto sul territorio sia in termini di commercio e di competitività che in termini di inclusione sociale. L’agenda “Europa 2020” parla chiaro e individua aree prioritarie di intervento per il superamento dell’impatto della crisi finanziaria e il rilancio dell’economia, tempi ed obiettivi.

DALL'E-GOVERNMENT PASSANDO PER L'E-COMMERCE FINO ALL'E-HEALTH METTERSI IN RETE CONVIENE

L’economia digitale cresce ad un tasso sette volte superiore a quello del resto dell’economia, e questa crescita è stata alimentata in gran parte dai servizi Internet a banda larga. Lo sviluppo di reti ad alta velocità oggi ha lo stesso impatto che ha avuto un secolo fa lo sviluppo delle reti dell’elettricità e dei trasporti. I dati sul digitale in Italia non sono eccelsi: il 44% della popolazione tra i 16 e i 74 anni non ha utilizzato un PC nell’ultimo anno contro meno del 25% della media dell’Unione Europea. In soldoni, ciò significa che in Italia l’economia digitale incide per il 2% del Pil contro il 5% di altri paesi europei più sviluppati “digitalmente”. Siamo tra i primi in Europa per acquisto di smartphone e tablet ma evidentemente non li sappiamo/vogliamo ancora utilizzare per accedere a quei servizi che ci consentirebbero di metterci al passo con l’Europa e di facilitarci anche spesso la


ECONOMIA

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Lo sviluppo di reti ad alta velocità oggi ha lo stesso impatto che ha avuto un secolo fa lo sviluppo delle reti dell’elettricità e dei trasporti

sociali o sanitari per gestire una patologia cronica mantenendo nel limite massimo possibile la propria autonomia. Tutto già fattibile e in molte altre realtà ormai dato acquisito. In Italia no; o quanto meno poco, e comunque relegato a pochi soggetti particolarmente vicini alla tecnologia. Colpa del cosiddetto “digital divide”, quella naturale diffidenza se non proprio avversione che proviamo nei confronti dell’uso nella quotidianità del digitale. Colpa anche un ritardo che il nostro territorio sconta nelle reti della telecomunicazione, la base infrastruttuvita come ad esempio prenotare la macchina più vicina a casa

rale che sostiene questi servizi, ma un po’ anche colpa nostra,

nostra in un servizio di car sharing, fare la spesa visionando

che non riusciamo a vedere i vantaggi che le nuove tecnologie

con calma le schede del produttore stando seduti sul divano,

ci potrebbero portare. Il Governo recentemente ha varato un

accedere ad una proprio area riservata all’interno della quale

piano da 6 miliardi di euro per cercare di farci recuperare in

sbrighiamo pratiche burocratiche con la pubblica amministra-

tempi celeri i 40 punti percentuali all’accesso a più di 30 Mbps

zione senza perdere tempo con code, interagire con i servizi

(megabit al secondo) che ci vede sotto la soglia europea. ■


Nella foto: Ing. Marco Springhetti

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ECONOMIA

E, IN TRENTINO-ALTO ADIGE, COME SIAMO MESSI? L’Ing. Marco Springhetti, direttore

punto di vista, non hanno alcuna voce

dell’ufficio infrastrutture per la tele-

in capitolo?

comunicazione della Provincia di Bolzano, ci aiuta a capire a che punto sia-

Le stringenti regole sulla libera concor-

mo e quali siano i progetti di sviluppo

renza dettate dall'Unione Europea non

locali che ci aspettano in un prossimo

consentono all’ente pubblico di gestire

futuro.

in modo diretto la rete o comunque di controllare gli operatori delle teleco-

tablet, laptop e smartphone smaltiamo

Trentino ed Alto Adige hanno fatto una

municazioni. Tuttavia, avendo sgravato

una buona parte dei nostri adempimen-

scelta radicale rispetto al resto d'Italia.

questi ultimi dal costo della realizzazio-

ti burocratici/lavorativi da ovunque ci

Preso atto che cercare di recuperare

ne dell’infrastruttura – che viene loro

troviamo; è più veloce e immediato ri-

tutti i passaggi intermedi per metterci

messa a disposizione dietro pagamen-

spetto al computer fisso e ci consente di

al passo con l'Europa ci avrebbe comun-

to di un canone di utilizzo – ossia della

muoverci liberamente. Facciamo acquisti

que relegato tra gli ultimi della lista, ab-

maggiore voce di costo alla quale nelle

online, paghiamo le bollette con mobile

biamo puntato subito alla soluzione di

restanti realtà devono far fronte per in-

banking, abbiamo anche già iniziato a

avanguardia: quella di connettere con

sediarsi su un territorio, riusciamo ad

dialogare con la Pubblica Amministrazio-

la fibra ottica tutte le nostre vallate e

avere il polso della situazione e, di fatto,

ne mediante questi dispositivi; entriamo

dove ciò non era possibile in tempi ra-

una sorta di controllo indiretto sui co-

nella nostra area riservata e gestiamo i

pidi, utilizzando ponti radio che garan-

sti che gli operatori praticano all’utente

nostri affari.

tiscano comunque l’accesso alla rete. In

finale e sulla capillarità della copertura

È chiaro che questo moltiplicarsi di infor-

un secondo momento, poi anche questi

che forniscono.

mazioni che passano attraverso la rete richiede una tecnologia, oggi garantita solo

ponti radio verranno sostituiti dalla fibra ottica. Una scelta certo costosa, perché

Cosa dobbiamo aspettarci per il pros-

dalla fibra ottica, che non conosca pro-

l’infrastruttura viene realizzata in toto a

simo futuro? Qual è l’evoluzione?

blemi di “sovraccarico” e che limiti al minimo i disturbi dati da fattori ambientali.

spese dell’amministrazione, ma l'unica che ci avrebbe consentito di recuperare

Studi di settore dimostrano che negli ul-

Potenziare la rete mobile significa per noi

il gap; e così è. Il nostro territorio si dif-

timi due anni il traffico dati generato dai

fare l’ultimo passo per arrivare con la fi-

ferenzia per un livello di disoccupazione

privati sul mobile si è quintuplicato. Ciò si-

bra ottica fino ai punti estremi, che sono

molto basso ed è considerato attrattivo

gnifica che il futuro prossimo ci chiede un

i tralicci che ospitano le antenne dei vari

e concorrenziale dal punto di vista com-

potenziamento della rete mobile. Basta

gestori e quindi ancora più vicini all’uten-

merciale, produttivo e turistico, anche

che guardiamo come sono cambiate le

te finale rispetto ai punti di distribuzione

grazie a questi tipo di investimento. La

nostre abitudini per rendercene conto: da

ai quali siamo giunti fino ad ora. ■

rete in fibra ottica che stiamo ultimando in tutte le nostre valli, la cosiddetta banda larga, consente infatti di garantire collegamenti internet al passo con quanto dettato dall’Agenda Europa 2020. Parliamo ora degli operatori delle telecomunicazioni, i vari Tim e Vodafone, tanto per capirci. È con loro che noi utenti stipuliamo i contratti, sono loro la nostra interfaccia con la rete e spesso abbiamo la sensazione che possano fare quello che vogliono. Le Province, sotto questo



30

ECONOMIA

Banda

Che cosa si intende per connettività a banda larga?

Il termine banda viene utilizzato come sinonimo della capacità

Con il termine connettività a banda larga si intendono colle-

trasmissiva di una rete o di un canale, ovvero per indicare la

gamenti a reti di trasmissione dati con capacità trasmissiva

massima velocità alla quale è possibile trasferire delle infor-

almeno di 2Mb/sec: con le tecnologie attuali (per es. ADSL su

mazioni nell’unità di tempo.

doppino telefonico in rame) si raggiungono: - 7Mb/sec oppure 20Mb/sec, dalla rete verso l’utente (in

Banda Larga

download)

Secondo l’Unione Europea, il termine banda larga definisce un

- da 2 a 5Mb/sec in direzione opposta (in upload).

insieme di tecnologie che consentono di fornire all’utente col-

Nei prossimi anni si potranno raggiungere in download velo-

legamenti di velocità notevolmente superiore rispetto a quel-

cità fino a 80-100 Mb/sec. Tuttavia le prestazioni effettive di-

li concessi dalla normale rete telefonica, che per definizione

pendono anche dalla capacità di erogazione dei fornitori dei

fornisce servizi a banda stretta; secondo la Raccomandazione

servizi richiesti sulla rete.

GLOSSARIO DELLA BANDA LARGA europea ITU-T I.113, una connessione dati può essere definita

Quali vantaggi ho con la connettività a banda larga?

in banda larga quando è superiore a 2 Mbits/s (megabit). Dal

Con una disponibilità di banda trasmissiva di almeno 7Mb/

punto di vista concettuale, la banda larga può essere definita

sec posso accedere a siti e servizi con contenuti complessi: ad

sia rispetto alla sua capacità trasmissiva (numero di kbits/s –

es. video, film, grafica avanzata, videogiochi in rete, streaming

kilobit), sia rispetto alla tipologia dei servizi erogabili.

audio/video, ma anche servizi ad alto valore aggiunto come Teleassistenza, Telelavoro, Videoconferenza, Teledidattica, …),

Banda ultra larga

di 20 Mb/sec migliora ulteriormente la qualità della fruizione

Benché non sia definita in maniera precisa, ragionevolmente

dei servizi in rete (riduzione dei tempi di download) e possono

la banda Ultralarga è quella che offre una velocità trasmissiva

essere abilitati ulteriori servizi (ad es. IPTV, Telemedicina, Vide-

per l’utente finale di almeno 20 Mbit/s; nel prossimo futuro la

ocomunicazione in alta definizione, …).

“vera” banda larga consentirà una trasmissione dell’ordine di 100 Mbit/s. Per consentire queste velocità si devono utilizzare

Quanto mi costa la connettività a banda larga?

fibre ottiche al posto dei tradizionali cavi in rame, ragione per

Per conoscere le tariffe bisogna rivolgersi agli operatori di te-

cui tali reti prendono il nome di reti di accesso ottiche (NGAN)

lecomunicazioni che possono offrire diversi profili di abbona-

o più semplicemente reti ottiche (NGN).

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