Lafinestra 10 2015

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IL MENSILE

nr. 10 - ottobre 2015 - anno XXVII | Euro 0,40

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Finestra in Valsugana

La

ADAC Trentino: monti e motori

SPECIALE EVENTI SPOSI pag. 4

Un’estate da incorniciare

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BORGO VALSUGANA

TORCEGNO

SPORT

Addio ai frati

Dorian Gray

Coppa d’Oro

Dopo 412 anni i frati se ne vanno dal convento fondato per un ex voto del dinasta...

Una mostra ricorda l’attrice Dorian Gray, icona degli anni ‘50 e ‘60...

S’impone il campione italiano Andrea Bagioli, atleta lombardo del “Pedale Senaghese”

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Un’estate d’oro, in attesa di un inverno... L’estate, calendario alla mano, è inesorabilmente archiviata ed è già tempo di bilanci che, per una volta tanto negli ultimi anni, appaiono decisamente positivi, grazie anche a condizioni meteorologiche davvero eccezionale. Infatti l’estate molto soleggiata e con temperature ben al di sopra delle consuete medie stagionali, ha favorito un forte afflusso di turisti, locali ma non solo, verso le principali località di villeggiatura del Trentino, compresa la Valsugana, ma anche le vallate limitrofe, con i magnifici laghi, le rinomate terme e altre mete assai ambite. I dati diffusi dall’Istituto di statistica provinciale sul movimento turistico estivo 2015, considerati nel periodo luglio-agosto, parlano piuttosto chiaro. A livello provinciale si è assistito a un aumento delle presenze del 7,8%, mentre gli arrivi sono aumentati del 16,5%. Nell’ambito Valsugana – Tesino, invece, i risultati sono ancora più eclatanti: infatti sono aumentati gli arrivi sia dei turisti italiani (+ 19,9%) che di quelli stranieri (+17,2%). I turisti stranieri, rispetto al 2014, si sono fermati di più con un incremento delle notti trascorse in albergo del 10,7%, mentre gli italiani hanno fatto registrare un timido

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+ 1%. L’altopiano di Piné e Valle di Cembra, infine, hanno incrementato notevolmente i turisti stranieri (+ 28,2%) e in misura molto minore (+2,1%) quelli italiani che, oltretutto, si sono fermati meno notti, tanto da far comparire l’unico segno meno (-0,3%) nel computo delle notti trascorse in EDITORIALE albergo in tutto il Trentino. In aumento invece, +6,1%, le presenze dei turisti stranieri. I tedeschi, in particolare, continuano ad amare molto le nostre località. Prova ne sia il successo del 12° ADAC Trentino Classic, il raduno di auto d’epoca promosso dal Club automobilistico tedesco che vanta 18 milioni di soci, i più fortunati dei quali si sono divertiti a bordo dei loro bolidi lungo le strade del Primiero, della Valsugana e del Tesino. Un’estate da incorniciare, dunque, in attesa di un inverno che, si spera, possa essere altrettanto positivo e proficuo per tutti...

Johnny Gadler

INTERVISTA A MARCO PASQUINI

Il re dei funghi Signor Marco, qual è stato il suo percorso professionale? Come molte persone della mia età, da ragazzo mi sono dato da fare con molti lavori. Ho fatto il fabbro, in seguito sono stato sacrestano e poi, fino alla pensione sono stato bidello alle scuole elementari di Barco, di Selva e di Levico. Lei è sempre stato attivo anche nel mondo del volontariato... Sono presidente del Gruppo Micologico fin dalla sua fondazione nel 1976. In passato sono stato direttore della Colonia di Vezzena ed ho anche fatto parte per molto

tempo della Filodrammatica, nella quale da un paio di anni noi “vecchi” abbiamo ripreso a recitare. Che anno è stato per il Gruppo Micologico? Sono state organizzate la mostra d’estate e la nostra mostra sociale. Abbiamo fatto la consultazione micologica e la classificazione per i residenti e per i turisti, oltre a tre uscite. In dicembre poi, organizzeremo la consueta “Strozegada de Santa Luzia” e prepareremo dei presepi in tre punti di Levico. Come vede il futuro del volontariato? Il volontariato in una comunità è importantissimo. Purtroppo dopo

foto: Paolo Chiesa

Marco Pasquini, è una persona molto conosciuta a Levico Terme perché in gioventù è stato sacrestano ed ha lavorato per molti anni come bidello alle scuole elementari. Ma soprattutto per la sua instancabile attività di volontariato: come presidente del Gruppo Micologico, come direttore delle Colonie estive di Vezzena, nella filodrammatica e come organizzatore di manifestazioni.

Marco Pasquini

quelli della nostra generazione c’è difficoltà a trovare persone che entrino nelle varie associazioni e questo è un grosso problema. Il volontariato deve continuare perché sono convinto che se finisce il volontariato la città muore. E nel vostro caso? Contiamo 290 soci in tutta Italia e io spero che ci siano nuove persone che vogliano far parte del direttivo. Recentemente è entrato nel

Gruppo Mauro Eccel di Barco che è una grande risorsa perché è responsabile del Servizio di controllo e consulenza micologica del Comune di Trento presso il mercato di piazza Vittoria. L’anno prossimo tra l’altro, per noi sarà importante perché festeggeremo i 40 anni di fondazione del Gruppo.

Paolo Chiesa


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STORIA DI COPERTINA

ADAC TRENTINO CLASSIC

Monti e motori: binomio vincente S. MARTINO DI CASTROZZA

Ha avuto quale scenario d’eccezione il Primiero, la Valsugana e il Tesino la dodicesima edizione dell’ADAC Trentino Classic, raduno di auto d’epoca promosso dal Club Automobilistico tedesco. Wunderbar! Meraviglioso, semplicemente meraviglioso si è rivelato il 12° raduno ADAC Trentino Classic. L’intramontabile fascino delle automobili d’epoca che sfilano lungo strade contornate da scenari di impareggiabile bellezza come quelli offerti dal Primierio e dalla Valsugana: ecco svelata l’alchimia che ha decretato il grande successo dell’ADAC Trentino Classic, l’ormai tradizionale raduno di auto d’epoca promosso dall’ADAC, il prestigioso Club automobilistico omologo all’ACI che in Germania vanta oltre 18 milioni di soci. Il raduno si è svolto dal 31 agosto al 4 settembre scorsi, con partenza e arrivo a San Martino di Castrozza, e ha visto la partecipazione di oltre cento equipaggi, suddivisi in tre classi: prima classe con vetture fino al 1945, seconda classe con vetture costruite dal 1946 al 1960, terza classe con vetture più “moderne”, immatricolate dal 1961 al 1984.

PER I 100 ANNI DELL’ADAC Nata nel 2003 in occasione del centenario di fondazione dell’ADAC, la manifestazione si è svolta per la dodicesima volta sulle strade del Trentino, territorio con il quale l’ADAC vanta una consolidata e prestigiosa collaborazione. Già qualche anno fa, infatti, il direttore Adac Oldtimer Albert Kockelmann aveva sottolineato “la bellezza dei tracciati e dei luoghi, cornice naturale delle varie tappe in occasione delle quali i partecipanti hanno potuto percepire e godersi lo splendido paesaggio offerto dai laghi e dalle montagne del Trentino, senza scordare la bontà dell’offerta culinaria ed enogastronomica del territorio e la qualità della macchina organizzativa”. Presentando l’edizione 2015, il Presidente per lo Sport Motoristico Adac,

foto: © Adac Klassic

WUNDERBAR!

Le autovetture d’epoca esposte lungo le strade di San Martino di Castrozza

Hermann Tomczyk

Hermann Tomczyk, ha rinnovato l’invito ai partecipanti “a lasciarsi incantare dall’atmosfera e dalla cultura del Trentino”. L’Adac Trentino Classic – ha aggiunto poi il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi – “è ospitata da ben 12 anni dal Trentino e questo non può che essere motivo di soddisfazione e orgoglio per il riconoscimento esplicito alla qualità della nostra ospitalità e insieme, alla bellezza e alla varietà di un territorio che si rivela sempre attrattivo, dal Garda alle Dolomiti”. Un appuntamento, quello con l’Adac Trentino Classic, importante sul piano promozionale – ha aggiunto l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola – “nel quale la nostra terra si apre agli ospiti tedeschi appassionati di auto d’epoca, per far conoscere il proprio territorio, la varietà del suo paesaggio, i suoi tesori tra natura e cultura”.

Tesori che i partecipanti hanno senz’altro potuto apprezzare al meglio visto che il raduno non aveva carattere agonistico bensì amatoriale, improntato a una velocità di crociera piuttosto moderata – e comunque sempre rispettando i limiti stabiliti dal codice della strada – con i concorrenti scaglionati in piccoli gruppi al fine di non costituire alcun intralcio alla normale circolazione stradale.

LA PRIMA GIORNATA Le vetture, tutte assicurate e munite di regolare libretto di circolazione, si sono ritrovate il 31 agosto a San Martino di Castrozza dove nel primo pomeriggio hanno dato vita al prologo per la Coppa Dekra di 60 km in direzione Fiera di Primiero. Qui, in piazza Battisti, sono state presentate al pubblico per poi ripartire alla volta di Canal San Bovo, Lago di Calàita, facendo poi rientro al quartier generale di San Martino. Il vincitore della Coppa Dekra speciale è stato l’equipaggio composto da Kurt Schneider e Rye Keun Schneiders-Chang con una Talbot DUS 17-75 del 1926, mentre i vincitori della tappa sono stati Sebastian Schmid e Anita

Leitinger con una Racing Green Engineering B Special del 1951, seguiti da Dirk Bellinghausen e Bettina Pölking a bordo di una Fiat Dino Spyder 2400 del 1971, e, al terzo posto, da Eric Bach e Helga Stache con una Mercedes Benz 450 SL (R107) del 1975.

LA COPPA SONAX Il giorno dopo la carovana è partita per la Coppa Sonax su un percorso di circa 150 km che ha toccato Pedavena, Belluno, Lago del Mis, Val Canali e rientro a San Martino dove si è imposto l’equipaggio formato da Wilfried e Iris Streu con una Opel Ascona B 2.0 L, del 1978, seguiti da Kurt Mitterer e Brigitte Heldrich-Mitterer con una Mercedes-Benz 280 SL/8 (W113) del 1968, e da Guido e Heike Thiel con una VW 1200 Cabriolet (Typ 15) del 1955.

COPPA AUTOSTADT Mercoledì 2 settembre è stata la volta della Coppa Autostadt di circa 170 km che al mattino ha toccato il Parco naturale di Paneveggio, Baselga di Piné, il Parco secolare degli Asburgo a Levico Terme dove si è svolto il concorso d’eleganza. Qui al primo posto nella prima classe si


STORIA DI COPERTINA

foto: © Adac Klassic

foto: © Adac Klassic

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Per i numerosi equipaggi tedeschi che partecipano all’ADAC Trentino Classic il contatto con il territorio e le sue bellezze è sempre assicurato, curva dopo curva

partendo poi alla volta di Castello Tesino per concludere la tappa in piazza Battisti a Fiera di Primiero. Primi si sono classificati Stefan e Petra Geiger con una MercedesBenz 170S Cabriolet A del 1951, seguiti da Volker Aldrup e Anja Meister con una VW 1303 LS Cabriolet (Typ 15) del 1976 e da Kurt Mitterer e Brigitte Heldrich-Mitterer con una Mercedes-Benz 280 SL/8 (W113) del 1968.

COPPA MOTOBOX Giovedì 3 settembre la gita delle auto d’epoca per la Coppa Motobox, di circa 155 km, ha preso il via da San Martino di Castrozza verso i passi Valles e Pordoi e poi giù a Canazei, Moena, Predazzo, per risalire al Passo Rolle e poi concludersi ancora una volta a San Martino. Ad imporsi è stato l’equipaggio composto da Dirk Bellinghausen e Bettina Pölking con una Fiat Dino Spyder 2400 del 1971, seguiti da Wilfried

e Iris Streu con una Opel Ascona del 1978, e da Marian Bronny e Claudia Kowalski-Bronny con una Porsche 944 del 1984. Il vincitore assoluto dell’Adac Trentino Classic 2015 è stato l’equipaggio composto da Dirk Bellinghausen e Bettina Pölking con la Fiat Dino Spyder 2400 del 1971, seguito da Kurt Mitterer e Brigitte Heldrich-Mitterer con una Mercedes-Benz 280 SL/8 del 1968 e al terzo posto Wilfried e Iris Streu con una Opel Ascona B 2.0L del 1978.

VERSO IL FUTURO Il 4 settembre, invece, è stato lasciato alla libera organizzazione degli equipaggi, i quali hanno potuto scegliere se iniziare il viaggio di rientro in Germania, oppure prendersi un’altra giornata per andare alla scoperta di nuovi angoli del Trentino da portare con sé in attesa di partecipare alla prossima edizione che sicuramente non mancherà di soddisfare tutte le attese dei concorrenti, nonché di portare alta la bandiera del Trentino Orientale all’estero.

foto: © Adac Klassic

sono piazzati Robert ed Elke Zimmermann con una Horch 930 V Roadster del 1938, seguiti da Richard e Hedwig Hußenether con un’altra vettura del 1938, la Packard Six Convertible. Terzi Udo Stadtler, Siegfried e Karin Hutschenreiter, Petra Stadtler con una Rolls-Royce 40/50 HP Silver Ghost Open Tourer del 1919. Nella seconda classe vittoria per Helmar e Fatima Broich con una Mercedes-Benz 300 SL Roadster (W198 II) del 1960 seguiti da Manfred e Ingrid Kranz con una Volkswagen Sonderkarosserie Dannenhauer & Stauss del 1953. Terzi Holger e Ingrid Diederichs con una Mercedes-Benz 300 SL Roadster del 1959. Nella terza classe si sono imposti Alfred e Marina Dalpke con un’Alfa Romeo 2600 Spider del 1963, seguiti da Peter e Ursula Boehm con una BMW 628 CSI del 1982. Terzo posto per Konrad von Danwitz e Jldiko Konrad con una Jaguar E-Type 4.2 Litre Fixed-Head Coupé del 1966. Nel primo pomeriggio, dopo il pranzo all’Hotel Imperial, le autovetture sono state presentate in Via Regia,

San Martino di Castrozza. Una gran folla per osservare le macchine d’epoca

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SECONDA STORIA DI COPERTINA

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foto: Ptnphoto/Shutterstock.com

IL BILANCIO

Un’estate d’oro per il turismo La stagione estiva appena conclusasi, particolarmente calda e soleggiata, ha fatto registrare un aumento di arrivi e di presenze turistiche in tutto il Trentino. A beneficiare di questo trend positivo sono state anche le località turistiche della Valsugana e delle valli limitrofe... risultati positivi con un +9,9% per gli arrivi e +5,4% per le presenze. Le presenze turistiche del mese di luglio rapportate al complesso delle presenze della stagione estiva, contano mediamente più del 30%, un terzo circa dell’intero periodo. In termini complessivi, conside-

foto: Maridav/Shutterstock.com

Forse non tutti avranno gradito il gran caldo dei mesi scorsi, però sicuramente il turismo ne ha tratto un gran beneficio non solo al mare, ma anche in Trentino e in Valsugana. Nel mese di luglio e nei primi dieci giorni di agosto, infatti, i dati indicano una crescita sia degli arrivi – cioè il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari) – che delle presenze turistiche, vale a dire il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari). Un segno “più” decisamente convincente quello registrato dall’Istituto di statistica provinciale sul movimento turistico estivo, con un + 7,8% di presenze e un +16,5% di arrivi nei circa 1500 alberghi (con oltre 91 mila posti letto) considerati nella stima di luglio-agosto. Il periodo cumulato dei primi due mesi della stagione estiva conferma

rando il periodo giugno – luglio, il peso raggiunge il 46% circa. Per quanto riguarda in particolare gli arrivi, fanno segnare il livello più elevato di sempre. Anche sul fronte delle presenze, l’ottima performance del mese di luglio si traduce in un deciso incremento dei pernottamenti, che in Trentino sfiorano quota un milione e 800 mila, poco al di sotto dei livelli record dell’estate 2011. Il dato positivo sia per gli arrivi che per le

presenze tocca tutte le zone turistiche del Trentino, in particolare la montagna e i laghi, che segnano incrementi superiori al 10%. Crescono anche le città, con Trento che registra un incremento del + 3,8%, un buon risultato se si considera che nel piovoso luglio dell’anno scorso era stato l’unico ambito che aveva sostanzialmente tenuto. Numeri in crescita anche per il settore extralberghiero (+ 16,3% gli arrivi, + 5,8% le presenze). In termini complessivi, l’andamento dei settori alberghiero ed extralberghiero nel periodo giugnoluglio produce risultati in forte crescita. Gli arrivi evidenziano infatti una variazione stimata del +16,4% e le presenze del +7,1%. La suddivisione tra mercato italiano e straniero vede una forte ripresa degli italiani con un 19,2% in più di arrivi e un 13,7% in più di presenze. Anche gli stranieri aumentano, con un +8,7% di arrivi e un +6,9% di presenze. Analizzando i dati per provenienza, il quadro evidenzia per gli italiani segni in generale molto posi-


SECONDA STORIA DI COPERTINA

tivi, ad eccezione della città dove la componente segna una lieve contrazione. Focalizzando l’analisi sui vari ambiti territoriali, negli arrivi alberghieri a luglio 2015 spicca il +24,7% registrato sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna frutto di 15 mila arrivi. Però scorporando il dato per area geografica di provenienza, si scopre che l’ottima performance è dovuta esclusivamente ai turisti italiani ben 13.562 (+ 42,1%) che hanno sostituito i turisti stranieri, solo 1.438 (- 42,1%). Anche in termini di presenze, cioè di notti trascorse in albergo, vi è un notevole incremento (+25,9%) fatto registrare dagli italiani, contro un crollo (-48,8%) del numero di notti passate in albergo dagli stranieri. Va detto, tuttavia, che il dato del 2014 era fortemente condizionato dai campionati mondiali di Orienteering svoltisi proprio a Lavarone con una prevalenza di stranieri. Un fenomeno simile, anche se meno eclatante, si è avuto nell’ambito San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi con un considerevole incremento di turisti italiani 17.315 (+ 23,4%) contro 2.309 turisti stranieri (-8,3%). Quest’ultimi, tuttavia, si sono fermati di più, facendo aumentare il numero delle notti in albergo del 6,6%, un dato, quello delle presenze, molto positivo anche per i turisti italiani

(+8,6%). Nell’ambito Valsugana – Tesino, invece, sono aumentati gli arrivi sia dei turisti italiani (+ 19,9%) che di quelli stranieri (+ 17,2%). Quest’ultimi, rispetto al 2014, si sono fermati di più con un incremento delle notti trascorse in albergo del 10,7%, mentre gli italiani hanno fatto registrare un timido + 1%. L’altopiano di Piné e Valle di Cembra, infine, hanno incrementato notevolmente i turisti stranieri (+28,2%) e in misura molto minore (+2,1%) quel-

li italiani che, oltretutto, si sono fermati meno notti, tanto da far comparire l’unico segno meno (- 0,3%) nel computo delle notti trascorse in albergo dai turisti italiani in tutto il Trentino. In aumento invece, + 6,1%, le presenze dei turisti stranieri. Così, in questa estate baciata dal sole, il Trentino registra ovunque il segno più, con una media provinciale negli arrivi del 16,5%, dato che però aumenta significativamente negli ambiti di Folgaria,

• Porte per garage

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Lavarone e Luserna (+ 24,7%), Valsugana – Tesino (+ 18,7%) e San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi (+18,6%) per una stagione sicuramente da incorniciare e da ricordare, nella speranza che come l’estate ha fatto davvero l’estate, l’inverno prossimo faccia altrettanto, regalando neve in quota fin dal tardo autunno per una stagione invernale nuovamente all’insegna del segno “più”, per la gioia dei tanti turisti, ma anche dell’economia locale. J.G.

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PRIMO PIANO

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IL DIBATTITO

VIABILITÀ

A31: le condizioni della PAT VALSUGANA Dopo poco più di due mesi di ipotesi, più o meno fantasiose, e prese di posizione pro e contro la Valdastico, il 31 agosto scorso la Giunta provinciale ha designato i propri rappresentanti per il Comitato paritetico con lo Stato e la Regione Veneto sul completamento della A31. Si tratta dell’assessore provinciale alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e mobilità, Raffaele De Col, e del dirigente generale del Dipartimento Affari istituzionali e legislativi, Fabio Scalet. Ma, soprattutto, la Giunta ha stilato un elenco di condicio sine qua non, cioè di punti giudicati imprescindibili per il proseguimento del confronto. Si tratta – ha dichiarato il Governatore trentino Ugo Rossi – degli “stessi punti che abbiamo sempre dichiarato da quando lo Stato ci ha chiesto di aprire un procedimento di intesa, gli stessi espressi quando i comitati dei cittadini sono venuti in Consiglio provinciale, gli stessi punti che sono dentro le comunicazioni ufficiali fatte da sempre dalla Provincia al Governo, anche prima di questa legislatura”. Ecco quindi il contenuto di queste quattro richieste giudicate irrinunciabili. Punto primo: priorità all’infrastruttura ferroviaria. La materia dovrà essere affrontata secondo una “logica di corridoio”, ovvero che tenga conto complessivamente di tutte le partite ancora aperte sul piano dei

Il traffico nel tratto di Levico Terme

trasporti e dei collegamenti, comprese le tratte di accesso al Tunnel del Brennero, in particolare le circonvallazioni ferroviarie di Trento e Rovereto che per noi sono sempre state e rimangono prioritarie. Secondo. Dovrà esserci l’assoluto rispetto delle procedure e delle prerogative dell’Autonomia, che prevedono la necessità di arrivare ad un’intesa, senza imposizioni, ma anche che qualsiasi decisione passi dall’adeguamento del Piano Urbanistico Provinciale, che si fa con una legge approvata dal Consiglio provinciale. Sedersi ad un tavolo, in altre parole, non significa bypassare alcunché. Terzo. Ci si siede al tavolo di confronto con l’impegno di analizzare tutti gli studi in possesso della Provincia, ma anche quelli ulteriori che si vorranno fare, in materia di flussi di traffico e impatto. Studi che a parere del Governatore Rossi mostrano come questa opera sia in contraddizione con il quadro complessivo della mobilità.

TRASPORTI La cerimonia di consegna

FIERA DI PRIMIERO È stata una cerimonia breve, ma significativa, quella che ha salutato la consegna da parte di Trentino Trasporti di due nuovi autobus, entrati subito in servizio lungo la tratta San Martino di Castrozza – Feltre. Si tratta di due Iveco Crossway, l’u-

Quarto. Eventuali ipotesi alternative, che ad oggi non esistono ma che la Regione Veneto o il Governo potrebbero rappresentare, dovranno essere valutate secondo la citata “logica di corridoio”, in termini complessivi quindi, comprendendo anche aspetti come l’elettrificazione della ferrovia della Valsugana, l’individuazione di tracciati stradali che non prevedano ulteriori carichi di traffico sulla Valsugana e la zona dei laghi di Levico e Caldonazzo, lo stop alla costruzione della strada a pedaggio della Valsugana da parte del Veneto e la limitazione del traffico pesante in Valsugana. “Vogliamo – ha ribadito il governatore Ugo Rossi – valutare le ipotesi in termini di saldo attivo o negativo per il nostro territorio e la nostra comunità”. “L’intesa – ha aggiunto l’assessore Gilmozzi – è un procedimento che deve avere un’apertura, un metodo, obiettivi, contenuti e una conclusione”.

Due nuovi autobus per il Primiero

no della lunghezza di 10,80 metri con 47 posti a sedere, mentre l’altro lungo 12 metri dispone di 55 posti. Entrambi sono certificati Euro 6 e pertanto garantiranno delle emissioni piuttosto limitate a vantaggio dell’ambiente. Alla cerimonia erano presenti anche il

presidente della Comunità Primiero, Roberto Pradel, soddisfatto per l’arrivo di questi due nuovi autobus, e il decano di Primiero, don Gianpietro Simion, che ha provveduto a benedire i mezzi affinché possano rendere il loro servizio al meglio per tutta la comunità.

VALDASTICO: TRA SI E NO Un NO deciso alla Valdastico. Lo chiede il portavoce del M5S trentino, Filippo Degasperi, attraverso una mozione che intende impegnare la Giunta provinciale a prendere una posizione chiara e netta. “Il no alla Valdastico – Degasperi afferma il Consigliere del MoVimento – era e resta una posizione più che sensata considerato che da anni chi ci governa afferma di aver scelto di potenziare i trasporti su rotaia piuttosto di quelli su gomma”. Pertanto, conclude, “la mozione che abbiamo presentato impegna la Giunta a dire no alla Valdastico. Se la maggioranza la respingerà, noi del M5S comunque non ci arrenderemo e abbiamo già pronta la proposta di un referendum provinciale per far sì che siano direttamente i cittadini col loro voto ad impedirne la realizzazione”. Di tutt’altro tenore, invece, la proposta di mozione presentata dal consigliere provinciale Claudio Civettini il quale, riconoscendo alla Valdastico un ruolo vitale nel rilancio economico della comunità trentina, chiede che l’uscita della A31 Civettini sia realizzata, anziché a Trento Sud, in prossimità del casello di Rovereto Sud o, in alternativa, di Ala/Avio. Questo progetto, a detta del consigliere Civettini, non presenterebbe eccessivi oneri per il paesaggio e dovrebbe essere ipotizzato chiedendo quale contropartita la realizzazione della tangenziale cittadina da Sant’Ilario e l’impegno per il completamento del potenziamento stradale della Rovereto-Riva del Garda o della realizzazione ex novo della Loppio-Busa, attraverso progetti di collaborazione e compartecipazione, unica via per avere la certezza di un intervento risolutore certo”.


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PRIMO PIANO

LA DELEGAZIONE

La delegazione trentina guidata dal Governatore Ugo Rossi al cui fianco (a sinistra) vi è il sindaco di Curitiba, oriundo di Pergine

tino ha fatto tappa prima a Curitiba, capitale del Paranà dove il locale circolo trentino conta circa 5 mila iscritti. Qui si sono svolti gli incontri con le autorità locali – il sindaco della città è Gustavo Bonato Fruet, oriundo di Pergine Valsugana – e con i giovani oriundi che hanno studiato a Trento grazie ai programmi dell’Università di Trento sugli interscambi giovanili. Poi la delegazione ha fatto visita alla città di Piraquara, gemellata con la comunità del Primiero dal 2009 e a Florianopolis, capitale dello Stato di Santa Catarina, il “cuore” dell’emigrazione trentina. Qui si trova il municipio di Nova Trento,

Brasiliani trentini, 140 anni dopo

Vi erano anche moltissimi valsuganotti tra gli 80 mila trentini che dal 1874 al 1914 emigrarono in Brasile. Qualche settimana fa una delegazione trentina è partita per rinsaldare questo antico legame... VALSUGANA Sono trascorsi ben 140 anni da quando molte famiglie trentine, valsuganotte in primis, furono costrette ad abbandonare la terra natia per andare alla conquista di nuovi mondi come ad esempio il Brasile. Tra il 1874 e il 1914, infatti, furono circa 80 mila i trentini che emigrarono in Brasile, paese dove si stima che attualmente vi sia una comunità di circa 2 milioni di brasiliani di origine trentina. Nei registri dell’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) sono

iscritti 8.180 “brasiliani trentini” su 39 mila totali (800 solo nel comune di Levico Terme). Oggi i brasiliani di origini trentine vivono nella fascia costiera del Paese, negli Stati federali compresi dal Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paranà, San Paolo, Minas Gerais ad Espirito Santo. Si tratta dell’area dove si produce l’80% del PIL nazionale e dove sta crescendo una robusta classe media, che ha una buona capacità di spesa. L’attaccamento al Trentino è notevole non solo sotto il profilo culturale, ma anche per quanto riguarda l’economia, con la Provincia autonoma di Trento che da anni sostiene e incoraggia un’interscambio a vari livelli. Proprio al fine di celebra-

MOBILITÀ

Una settimana per immaginare il futuro VALSUGANA Invitare Comuni e associazioni ad agire contro la minaccia del cambiamento climatico, attraverso la promozione di forme di trasporto più sostenibili, al fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini, rendendo i

territori luoghi più piacevoli in cui vivere. È questo il senso della settimana europea per la mobilità sostenibile svoltasi a metà settembre. Si tratta di un’iniziativa, nata nel 2002 e promossa dalla Commissione europea, che non

re i 140 anni dalla prima emigrazione trentina in Brasile, nonché per verificare le potenziali joint venture da mettere in campo, il 7 settembre scorso una delegazione trentina è partita alla volta del grande Paese sudamericano, capeggiata dal Governatore, e assessore all’emigrazione, Ugo Rossi, e composta oltre che dai consiglieri provinciali Lucia Maestri e Claudio Civettini, dalla presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’estero, Giorgia Pezzi, e dal vicepresidente dell’Associazione Trentini nel Mondo, Cesare Ciola; e ancora da Giorgio Fracalossi, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione e da Rudi Oss, presidente di Dolomiti Energia. Il gruppo tren-

dove sorge il santuario dedicato a Santa Paolina, la prima santa del Brasile, al secolo Amabile Visintainer, originaria di Vigolo Vattaro. Ovunque l’accoglienza è stata assai calorosa e ovunque la delegazione ha potuto constatare come in questi luoghi le radici trentine si siano conservate non solo nei cognomi e nella lingua, ma anche nelle abitudini alimentari, nei canti, ma più in generale in un’attitudine nei confronti della vita che mescola intraprendenza e voglia di fare a spirito solidaristico. Non a caso il viaggio è servito anche per una serie di incontri economici e per stringere partnership al fine di implementare l’interscambio commerciale già avviato, con reciproco profitto, da tempo.

prevede di vietare alle persone di usare la propria auto, bensì di favorire la creazione di pratiche alternative, convenienti e salutari. La scelta del mezzo di trasporto più sostenibile e rispettoso per l’ambiente è dunque fondamentale, basti pensare che il settore dei trasporti consuma un quinto dell’energia primaria prodotta nel mondo. In tal modo ognuno di noi può contribuire a contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni inquinanti, migliorare la qualità di vita e limitare i

danni alla salute. Per tutte queste ragioni in occasione dell a settimana europea della mobilità le Comunità Valsugana e Tesino e Alta Valsugana e Bersntol, insieme all’Unione Montana Valbrenta, hanno organizzato un serie di incontri pubblici nell’ambito del tavolo permanente di confronto sulla Valsugana intesa nel suo complesso, al di là dei confini amministrativi, e sulle strategie di sviluppo da adottare, tra le quali il tema della mobilità assume un rilievo centrale.


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BASSA VALSUGANA

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IN BREVE OTTO ARTISTI AL KLIEN Sono otto i giovani artisti che fino all’11 ottobre prossimo espongono il frutto del loro ingegno artistico in una mostra collettiva dal titolo “Giovani artisti in Valsugana” allestita presso lo Spazio Klien di Piazza Degasperi a Borgo. Si tratta di Marco Ferrari, Stefania Simeoni, Angel Esteban, Elena Goatelli, Annalisa Nardelli, Stefano Bellumat, Annalisa Lenzi e Milica Batovac. Gli orari di visita sono: martedì-sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Domenica dalle 10.00 alle 12.00. Lunedì chiuso.

ANTICHI ORGANI IN VALSUGANA Venerdì 9 ottobre, alle ore 20.45, presso la Chiesa dell’Assunta a Borgo Valsugana si terrà un concerto con Giorgio Galvana all’organo (Mascioni 1980) e Simone Pontalti alla tromba. L’iniziativa rientra nel ciclo di concerti denominato “Antichi organi e strumenti della Valsugana”.

LAVORI SULLA S.P. 60 A VILLA AGNEDO Il 14 settembre scorso sono stati consegnati all’impresa Casarotto i lavori per la messa in sicurezza e realizzazione di un marciapiede in via dei Molini nel centro storico di Villa Agnedo. Un tratto della S.P. 60 che riveste particolare importanza per i residenti della zona, in quanto lungo la stessa gravitano le principali attività del paese, quali scuola, municipio, chiesa e varie attività commerciali. Gli interventi progettati permettono di collegare due tratti di marciapiede già esistenti, nonché di servire un lato di S.P. 60 totalmente sprovvisto di marciapiedi, e completare quindi la viabilità pedonale nel centro abitato, garantendo una sede stradale con larghezza minima più consona alla tipologia di infrastruttura viaria.

CULTO

L’addio ai frati dopo 412 anni Il 30 agosto scorso, dopo ben 412 anni, i frati hanno lasciato il convento di San Francesco di Borgo per non farvi mai più ritorno. BORGO VALSUGANA Ci sono fatti, nella storia di una comunità, che segnano una svolta epocale, dove – di punto in bianco – nulla sarà mai più come prima. Una di queste date per Borgo Valsugana è senz’altro rappresentata dal 30 agosto scorso. Una domenica, giorno festivo per antonomasia, consacrato – per i credenti – al Signore. E proprio loro, i credenti, ricorderanno questa giornata come un giorno triste, perché i frati del convento di San Francesco se ne sono andati per sempre, ponendo fine a una presenza che durava da ben 412 anni, visto che i primi Padri “Zocolanti” dell’Osservanza dell’Ordine Minore di San Francesco entrarono per la prima volta nel convento, tra due ali di folla, il 14 dicembre 1603. La costruzione della chiesa di S. Francesco e del convento dei frati francescani di Borgo risale infatti alla fine del XVI secolo. Era precisamente il 9 ottobre 1598 allorché il barone Sigismondo IV di Welsperg, signore di castel Telvana, indirizzò a papa Clemente VIII una supplica – sottoscritta pure dai sindaci – con cui si chiedeva l’erezione di un convento di Frati Minori Osservanti. Secondo una leggenda tale richiesta sarebbe scaturita da un voto fatto dallo stesso barone. Si narra, infatti, che in quell’anno Sigismondo di Welsperg per festeggiare il carnevale avesse dato delle feste nel suo castello. Proprio a conclusione di uno di questi sfarzosi ricevimenti il barone sarebbe stato protagonista di un drammatico episodio. Mentre scendeva a valle con le slitte, i cavalli si sarebbero imbizzarriti e il dinasta di Castel Telvana, sul punto di essere sbalzato lungo il dirupo, avrebbe espresso la volontà, in cambio di aver salva la vita, di erigere in quel luogo un monastero per i Frati minori. E così avrebbe fatto. Su questa versione della storia, tramandata da padre Giuseppe Andrea Montebello, non concordò assolutamente, un secolo dopo, pa-

La chiesa del convento di San Francesco a Borgo Valsugana

dre Maurizio Morizzo, il quale sostenne che il convento dei francescani era stato eretto per volontà dei Borghigiani, mentre Sigismondo di Welsperg, anziché essere il benefattore, sarebbe stato addirittura uno sfruttatore dell’opera, poiché avrebbe incamerato le elemosine raccolte senza poi darne mai più conto alla comunità. Comunque siano andate le cose, di certo sappiamo che il 13 novembre 1598 il papa rispose ai Borghigiani emettendo un Breve nel quale si dava incarico al Vescovo di Feltre o ad un suo Vicario di provvedere alla costruzione di un monastero dei Frati Minori Riformati di San Francesco a Borgo. La lettura di quel documento avvenne nella canonica di Borgo il 2 aprile 1599. Il 16 luglio del medesimo anno il vescovo di Feltre emanò un decreto con il quale si stabiliva la costruzione del convento dei francescani, di cui due giorni dopo il barone di Welsperg s’impegnò a sostenere tutte le spese. Come anticipato, però, questo punto appare controverso. Vi è infatti chi ritiene che la Chiesa e il monastero dei francescani siano stati fatti costruire sì per conto di Sigismondo, ma impiegando le offerte delle comunità di Borgo e di Roncegno e non certo i beni del barone. Il luogo prescelto per il nuovo complesso monastico fu il colle di San Cristoforo dove già esisteva

una omonima chiesetta, demolita proprio per far posto alla chiesa di San Francesco e all’annesso convento dei frati francescani. Qui il 27 luglio 1599 don Federico Bettini, cancelliere vescovile e pievano di Telve, piantò la croce. La consegna del convento ai frati francescani avvenne il 14 dicembre 1603, mentre la chiesa di San Francesco fu consacrata il 19 novembre 1606 da Monsignor Simone Feurstein. Il 28 maggio 1613 Sigismondo di Welsperg concludeva la propria esperienza terrena. In suo onore nell’atrio del convento dei francescani fu realizzato un monumento funebre che ci tramanda la figura di un uomo di cui ancor oggi non è del tutto chiaro il ruolo nella realizzazione di questo monastero. Il dinasta di castel Telvana impiegò soldi suoi o della comunità? La questione rimane avvolta nel più fitto mistero. Quel che è certo, invece, è che ora i frati, dopo quattro secoli, se ne sono andati per non fare più ritorno. Gli ultimi tre religiosi che erano rimasti, infatti, sono stati accolti nei conventi di Pergine e Trento. La struttura ora rimane a disposizione delle clarisse, tornate a Borgo Valsugana nel 1984 dopo un’assenza di oltre due secoli. Chissà che anche i frati, tra duecento anni, non possano fare ritorno, ma questa volta la storia sembrerebbe proprio orientata verso un finale diverso. J.G.


BASSA VALSUGANA

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L’ANNIVERSARIO Un momento della grande festa

gio, più commesse da imprese esterne (Malerba, Coster). Nel 1990, con l’aumento degli utenti e grazie alla caparbietà di Alice Rosso, la struttura trovò una sistemazione più confacente alle proprie necessità in via Temanza. Nel 1998 fu aperta una Comunità Alloggio a Villa Agnedo che oggi ospita 7 ragazzi seguiti da 5 operatori diurni e da due notturni suddivisi in turni. E ancora i centri diurni CSE e Centro Socio Occupazionale, la Formazione Professionale ed il Laboratorio Sociale. Dal 2004 il Centro Socio-Educativo, che oggi ospita 17 ragazzi seguiti da 17 operatori, si trova in piazza Romani dove si punta a promuovere le autonomie personali e sociali ed incentivare le abilità cognitive ed

I trent’anni dell’ANFFAS BORGO Trent’anni di storia con un grande obiettivo: donare felicità a persone meno fortunate di noi, a coloro i quali si trovano a vivere la difficile condizione di diversamente abili. Ecco il percorso dell’ANFFAS di Borgo Valsugana che il 5 settembre scorso ha festeggiato i suoi primi trent’anni di vita. Correva l’anno 1985, infatti, quando a Borgo venne

inaugurato il Centro ANFFAS che all’epoca contava due operatori e sei ragazzi. Da allora, passo dopo passo, questa realtà si è costantemente allargata, fino a coinvolgere allo stato attuale una cinquantina di persone. La prima sede si trovava in via Bonomo e al suo interno si svolgevano varie attività: tessitura, ricamo, sartoria, cartonag-

integrative. Le attività interessano anche l’area riabilitativo-motoria, attraverso l’ausilio della palestra e della presenza del fisioterapista; gli ospiti sono coinvolti anche nelle attività creativo-espressive, didattica con l’attività motoria che si svolge anche attraverso la terapia a cavallo presso il Centro Mascalcia di Castelnuovo e quella in piscina. Gran parte dell’attività si svolge al mattino, mentre i pomeriggi sono dedicati a passeggiate e giochi. Il Centro Socio Occupazionale e la Formazione Professionale sono invece in Via Temanza dove vi sono 14 ospiti seguiti da 5 operatori con 5 docenti che si occupano della Formazione Professionali di 8 ragazzi. La festa per i 30 anni di vita dell’ANFFAS di Borgo è stata allietata dagli “Amizi dela zirmonica” e dal Coro “Carro della Musica” di Borgo Valsugana ed ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Presidente provinciale dell’ANFFAS, Luciano Enderle, nonché di alcuni amministratori della Bassa Valsugana.


BASSA VALSUGANA

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SANITÀ

foto: shutterstock.com

di alcuni servizi sanitari presso la struttura di Feltre, il timore è che nel nuovo assetto tale possibilità venga meno o che comunque risulti indebolita. Sulla vicenda il consigliere provinciale Maurizio Fugatti ha presentato un’interrogazione, cui ha risposto il neoassessore alla salute Luca Zeni il quale – rimandando a quanto prevede il progetto di

Feltre viene fermamente escluso anche dall’assessore veneto alla sanità. Peraltro, nella piena consapevolezza che la questione debba essere attentamente seguita e presidiata, in considerazione della fondamentale importanza che le strutture sanitarie dell’attuale ULSS 2 di Feltre rivestono per la popolazione del Primiero, si assicura – prosegue Zeni – che questo Assessorato assumerà tutte le iniziative necessarie affinché non abbiano a verificarsi riper-

Zeni tranquillizza sull’ospedale di Feltre BORGO VALSUGANA Come avevamo riportato nel numero scorso, da qualche tempo serpeggia una certa preoccupazione fra gli amministratori e i cittadini della Bassa Valsugana, del Tesino e soprattutto del Primiero per il piano di revisione della spesa sanitaria av-

viato dalla Regione Veneto che contempla la drastica riduzione del numero delle Ulss (da 21 passeranno a 7), con l’accorpamento di Feltre a Belluno. Dato che una convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Veneto prevede che gli utenti trentini possano avvalersi

Legge n. 23 della Regione Veneto, secondo il quale l’obiettivo finale sarebbe “fermo il livello dei servizi sul territorio che non verrà minimamente intaccato”, di ridurre la spesa degli apparati tecnicoamministrativi – ha dichiarato che “il paventato depotenziamento dell’ospedale di

cussioni sui livelli dell’offerta sanitaria nei termini stabiliti dalla convenzione in essere tra la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto, tanto più in vista della scadenza, nel 2016, di detta convenzione e della conseguente necessità di ridefinire i rapporti tra i due enti”.

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CASTELNUOVO Cinquant’anni fa moriva Agostino de Bellat, uomo di legge ma soprattutto grande appassionato di colture e problematiche agricole. La sua famiglia, infatti, apparteneva alla nobiltà trentina ed era proprietaria di molti terreni sia in Valsugana che a Marco di Rovereto. Ad amministrarli era il cav. Luciano de Bellat, il quale alla sua morte – sopraggiunta il 28 febbraio 1950 – lasciò tutto all’unico erede, il figlio Agostino che, dopo aver studiato a Firenze e a Padova, era tornato nel natio Borgo dove era convolato a nozze con Ilda Bertoldi. Dall’unione, però, non erano nati figli e così al momento della prematura morte, avvenuta il 31 luglio 1965, il testamento conteneva, fra le altre, le seguenti disposizioni: “tutto quanto qui sopra non menzionato e precisamente la mia azienda agricola di Marco in Val Lagarina e quella di Valsugana passerà in proprietà alla Provincia di Trento per l’Istituto Agrario di S. Michele il quale ne curerà l’amministrazione e direzione e quanto a lui lasciato sarà eletto in fondazione a nome del cav.

foto: Fondazione de Bellat

DeBellat, 50 anni dopo

da destra il dott. cav. Agostino de Bellat e il dott. Luigi Dalla Rosa

Luciano e cav. dott. Agostino de Bellat onde non vada perduta l’attività ed il lavoro di due generazioni di appassionati agricoltori. La rendita di tale fondazione potrà essere elargita o come borse di studio per giovani amanti di agricoltura o come aiuti ai volenterosi agricoltori della Valsugana”. E così fu. Il 28 aprile 1975, infatti, il Presidente della Repubblica Leone emise il decreto di riconoscimento della Fondazione. Il 24 agosto scorso la figura di Agostino de Bellat è stata commemorata nella tradizionale Messa di San Bartolomeo celebrata nella chiesetta della tenuta di Spagolle.


LAGHI PRIMO SOCCORSO La CRI di Levico Terme ha inaugurato la nuova sede e sta preparando un corso per il mese di ottobre... LEVICO TERME Ogni giorno, purtroppo, i media riportano notizie di incidenti stradali, infortuni sul lavoro o in casa. Spesso se questi incidenti non hanno un epilogo tragico è solo grazie all’azione di primo soccorso attivata da un cittadino qualunque. Ed è proprio per tale ragione che fra gli obiettivi primari della Croce Rossa Italiana vi è quello di ampliare tra la popolazione la conoscenza del primo soccorso, le manovre salva vita al fine della salvaguardia della salute altrui. Perché salvare la vita di una persona in difficoltà è la meta a cui aspira la CRI, ponendo attenzione al benessere psico-fisico degli individui, alla loro partecipazione ed integrazione nel tessuto sociale. Date tali premesse, si comprende benissimo quanto sia importante la presenza dei volontari della Croce Rossa a livello territoriale e quindi non si può che sottolineare con viva soddisfazione l’avvenuta inaugurazione della nuova sede della CRI di Levico Terme. La cerimonia – che ha visto la presenza del sindaco della città termale Michele Sartori, della vicesindaca Laura Fraizingher, dell’assessore comunale alla Prote-

CRI di Levico Terme: nuova sede e corso

zione civile, Volontariato e Associazioni Werner Acler, dell’ex assessore Arturo Benedetti, nonché dei rappresentanti dei gruppi CRI di Pergine e Borgo Valsugana e dei comandanti dei corpi dei Vigili del Fuoco di Levico Terme e Tenna – si è svolta presso le ex scuole elementari della città nei cui locali verranno svolte le attività di formazione del gruppo e la distribuzione dei viveri da parte dell’Area 2 – Socio Assistenziale. La Responsabile e Referente di gruppo, Cinzia Montibeller, ha voluto ringraziare chi ha collaborato e reso

possibile tutto ciò, dall’Amministrazione comunale per la disponibilità dell’immobile, al Comitato Croce Rossa di Trento per il supporto che da sempre dimostra nei confronti del gruppo, a tutti i Volontari che hanno sistemato e rinnovato i locali e che hanno contribuito alla realizzazione del momento conviviale a conclusione dell’incontro inaugurale. Fra i prossimi impegni del gruppo Croce Rossa Italiana di Levico Terme vi è l’organizzazione di un corso di avvicinamento al mondo del volontariato di Croce Rossa. Infatti

L’ASSOCIAZIONE

foto:Gruppo Folk Caldonazzo

Il Gruppo Folk guarda al futuro

Il Gruppo Folk di Caldonazzo

CALDONAZZO Un momento conviviale per programmare le attività future ma anche per riflettere sulle problematiche che quotidianamente incontra un’associazione che lavora per riproporre, in tutti i modi

possibili, usi e costumi della propria zona. È quanto accaduto sabato 5 settembre scorso quando un gruppetto di soci del Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo si è ritrovato in una “baita” in località

“Seghetta di Caldonazzo” per programmare i prossimi eventi ponendosi però anche una domanda: ma le persone che affollano strade e piazze attente a quanto le circonda, cosa possono sapere del Gruppo Folk? Vedono delle persone in costume molto ricercato nei particolari, le vedono quasi sempre impegnate in balletti o accompagnare processioni religiose, sfilate, feste paesane e spesso offrire lavoretti di artigianato locale in tipici mercatini, ma forse non sanno che ciò che caratterizza il Gruppo e lo rende unico è quel piccolo museo popolare che nel corso degli anni si è arricchito in continuazione di nuovi pezzi. Lì, infatti, si può trovare il “quotidiano” di una volta, fatto di attrezzi e macchi-

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nel mese di ottobre verrà proposto un percorso formativo rivolto a tutte le persone dai 14 anni in su. “In ognuno di noi – afferma la Responsabile e Referente di gruppo Cinzia Montibeller – sono nascoste qualità e capacità che messe in sinergia tra di noi possono migliorare la qualità di vita di molte altre persone, pensiamo non solo al primo soccorso che tutti noi dovremmo conoscere, ma anche al servizio socio assistenziale con la distribuzione di viveri, all’accoglienza migranti (in questi giorni attività molto richiesta nel campo allestito a Marco di Rovereto), al gruppo giovani per creare tra i ragazzi il senso di appartenenza ad un’associazione di volontariato nata nel 1864 e tuttora presente e radicata in tutto il mondo, alla Protezione Civile e a moltissime altre attività specializzate con compiti di assistenza sanitaria (soccorso in ambulanza, sulle piste da sci e in acqua)”. La serata di presentazione del corso si terrà il giorno 21 ottobre ad ore 20.30 presso la sede da poco inaugurata in via Slucca de Matteoni – ex scuole elementari a Levico Terme. Sarà possibile iscriversi al corso anche tramite il sito https://gaia.cri.it. Per info: Ref. Sede Territoriale Cinzia Montibeller 338.6843415 – mail: levico@critrentino.it

ne da lavoro, arredi vari per la casa, biancheria, vestiti e tanto altro. E coloro che visiteranno il museo nella prossima primavera si troveranno a seguire l’allevamento dei bachi da seta proprio nel loro “cameron” fatto di arele, “convertini”, travicelli e cavicchie: sarà come entrare nella storia di un secolo fa. Ma l’incontro aveva anche un altro obiettivo, di tutt’altra natura. Quello di ringraziare e festeggiare i due soci più anziani e particolarmente attivi all’interno del gruppo: la maestra Agnese Agostini e il socio Settimo Zangoni. “Senza di voi adeso no saresen chi con binà a una un bagaglio importante de tradizion e storia del noso paese”, così recita la poesia che Donatella Marchesoni ha letto fra la commozione dei presenti. A conclusione l’assaggio di una buona torta per tutti e la consegna di una targa-ricordo per i festeggiati.


LAGHI

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EVENTI

TERME

Una proroga per la gestione LEVICO TERME Una proroga di un anno per la gestione degli stabilimenti termali di Levico e Vetriolo da parte di Levicofin srl. Lo ha deciso la Giunta provinciale il 31 agosto scorso su indicazione dell’assessore al turismo e promozione Michele Dallapiccola. Infatti l’attuale contratto stipulato fra la Provincia autonoma di Trento e la società Levicofin srl per la gestione dell’attività idrotermale ed alberghiera degli stabilimenti di Levico Terme, Vetriolo e del Grand Hotel Terme di Levico, sarebbe in scadenza il prossimo 31 dicembre. Tuttavia è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2106 sulla scorta della proposta di finanza di progetto presentata alla Provincia dalla società Levicofin srl nel maggio 2015, i cui contenuti sono ora in corso di valuta-

Iscrizioni: dal 2 settembre 2015 Inizio corsi: 14 settembre 2015 Iscrizioni: dal 2 settembre 2015 Inizio corsi: 14 settembre 2015

Zumba Core&glutes Zumba step Pilates

LEVICO TERME In concomitanza con il Festival dell’Uva, organizzato nel centro storico di Levico Terme, l’Associazione culturale Chiarentana il 5 settembre scorso ha promosso, presso il Forte delle Benne, un incontro con lo scrittore Claudio Marchesoni, autore di due volumi dedicati al nostro territorio: “La vite in Valsugana” e “La Valsugana dei viaggiatori”. Domenica 13 settembre, invece, il Forte è stato teatro di uno spettacolo itinerante dal titolo “Silenzio! (Per riflettere sugli sconfitti della Prima Guerra Mondiale)”, un appuntamento proposto dal Gruppo Teatrale Tarantas con l’accompagnamento del Gruppo Vocale Sintagma.

Le terme di Levico

zione tecnica. Con la stessa deliberazione, la Giunta provinciale ha confermato l’indicazione data a Patrimo-

Segreteria: dal lunedì al Segreteria: venerdì dal luned al venerd 15.00-18.30 15.00-18.30

INCONTRI AL FORTE

nio del Trentino spa nel dicembre 2012 di individuare, entro la scadenza contrattuale del 31 dicembre 2015, idonee forme di va-

lorizzazione dell’Imperial Grand Hotel di Levico, quale albergo di elevata qualità.

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LAGHI LA CERIMONIA

Il Generale dalla Chiesa il giorno delle nozze a Castel Ivano

LEVICO TERME Ci sono vie e piazze d’Italia che non solo ci aiutano nei nostri spostamenti, ma che talvolta costituiscono anche un ricordo di eroi caduti in nome dello Stato, vittime di terrorismo o di mafia, come nel caso del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, la cui vita – si può dire – venne decisa in nemmeno cento giorni.

Levico non dimentica dalla Chiesa Già nel 1949 Dalla Chiesa era stato mandato in Sicilia a combattere il banditismo. Poi gli incarichi a Milano e Roma, una nuova stagione in Sicilia dal 1966 al 1973 con il grado di colonnello e in seguito il suo grande impegno contro le Brigate Rosse che gli valse, nel 1981, la promozione a generale. Il 5 maggio 1982 gli fu conferito l’incarico di prefetto di Palermo per porre fine alla guerra di mafia che insanguinava l’isola, incarico che assunse non senza perplessità, tanto che qualche settimana dopo si lasciò sfuggire la frase: “Mi mandano in una realtà come Palermo , con gli stessi poteri del Prefetto di Forlì”. Forse fu proprio perché avvertiva di essere un bersaglio facile che il 10 luglio 1982 si determinò a sposare in seconde nozze Emanuela

Setti Carraro, più giovane di lui di trent’anni, circostanza che per l’epoca e soprattutto per il ruolo che dalla Chiesa rivestiva lo aveva fatto tentennare a lungo, lui così decisionista. Ma poi aveva ceduto alle insistenze di Emanuela ed era convolato a nozze con una cerimonia privata svoltasi nella cappella di Castel Ivano. Poche settimane di felicità, poi la sera del 3 settembre 1982 l’agguato in cui oltre al Generale perirono la moglie e l’unico agente di scorta. Una morte annunciata che indignò l’opinione pubblica e che ancora oggi scuote le coscienze, tanto che anche a Levico Terme, come in molte altre città italiane, il 3 settembre scorso si è svolta una toccante cerimonia, molto partecipata sia dalle auto-

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rità civili che militari, presso il monumento eretto in sua memoria nel 1987. Anche il consigliere provinciale Gianpiero Passamani, a nome del Gruppo consiliare UpT, ha voluto ricordare, in una nota stampa, la figura del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, scrivendo che “il suo sacrificio e quello delle persone che perirono con lui, non può oggi essere solo ricordo, bensì monito e stimolo a non abbassare mai la guardia contro la malavita organizzata e le ingiustizie di una società che possono essere debellate solo se tutti, ognuno per la propria parte, compiono con onestà, trasparenza e senso del dovere e delle istituzioni il loro compito. Oggi abbiamo l’obbligo morale di fermarci alcuni minuti a ricordare l’esempio, la vita e i motivi della morte di questo grande italiano. Di pregare per lui, se crediamo. Ma subito dopo dobbiamo è tornare a lavorare per il bene dell’Italia e del Trentino”.


BASSA VALSUGANA

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foto: Chiara Samugheo

foto: Chiara Samugheo

LA MOSTRA

Sopra e ai lati, tre ritratti di Dorian Gray scattati dalla fotografa Chiara Samugheo

il film “Mogli pericolose” di Luigi Comencini (1958) il suo talento fu premiato con un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recitò ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni Sessanta quando, in attesa di un figlio, abbandonò le scene ritirandosi a vita privata a Torcegno dove visse lontana dai clamori del cinema fino al 2011 allorché in una fredda giornata di febbraio decise di porre fine ai suoi giorni. Ora il giornalista Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet hanno voluto riportare alla luce questa gloriosa pagina del cinema italiano attraverso una mostra itinerante dal titolo “Chiamatemi Divina. Dorian Gray: storia di un’attrice dimenticata” che, dopo Riva del Garda, dal 24 ottobre sarà allestita proprio nella sua Torcegno. L’esposizione presenterà al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell’epoca dove l’attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la Diva è ritratta in copertina. Autentico gioiello dell’allestimento saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell’epoca, attraverso l’obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra. Arricchiranno la mostra una serie di video clip contenenti le testimonianze di attori ed attrici famosi che in autunno andranno a completare il lavoro di ricerca di Delli Guanti e Maillet in un documentario che ripercorrerà la storia artistica di Dorian Gray attraverso varie testimonianze, spezzoni di film e ricostruzioni storiche. Hanno già raccolto l’invito a portare la loro testimonianza attrici ed attori del calibro di Franca Valeri, Isa Barzizza, Teddy Reno, Carlo Croccolo ed Elio Pandolfi. Altri nomi si aggiungeranno nelle prossime settimane, per rendere così il giusto omaggio a un’attrice sconfitta sì dal trascorrere degli anni, ma i cui film resteranno per sempre giovani.

Dorian Gray, ricordiamola “Divina” A fine ottobre a Torcegno arriva la mostra su Dorian Gray, “Chiamatemi Divina”, curata da Franco Delli Guanti e da Ludovico Maillet. TORCEGNO “Ora, ovunque andiate, voi incantate il mondo. Sarà sempre come oggi?” Questo era l’interrogativo che si poneva Lord Henry Wotton a proposito di Dorian Gray, protagonista dell’omonimo romanzo di Oscar Wilde. Un’opera celeberrima anche in Italia, la cui fama però, negli anni Cinquanta del secolo scorso, fu offuscata da un altro personaggio che aveva adottato il nome d’arte di Dorian Gray: si trattava dell’attrice Maria Luisa Mangini, la quale – giocando con il cognome della madre da nubile

Elio Pandolfi (seduto) con Franco Delli Guanti, Ludovico Maillet e Gabriele Gobbini

– in un’intervista dell’epoca disse che avrebbe anche voluto chiamarsi “Divina”.

Nozze d’oro Domenica 20 settembre Maria Pia Conci e Marco Pasquini hanno festeggiato l’anniversa-

rio dei 50 anni di matrimonio. Alla bella festa hanno partecipato i figli Stefano con la moglie Carla e i figli Andrea, Federico e Alessia; Claudio con la moglie Tamara e i figli Angelica, Lara e Thomas; Chiara con il marito Paolo e i figli Greta, Marco, Gaia e Bruno; Roberto con la moglie Alessandra e il figlio Matteo.

E Maria Luisa, nata il 2 febbraio 1928 a Bolzano, divina lo era di fatto, per l’avvenenza ma anche per la bravura artistica, tanto da incantare il pubblico ovunque andasse, proprio come faceva il Dorian Gray di Oscar Wilde. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo della “malafemmina” in “Totò, Peppino e la... malafemmina” (1956). Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l’amante di Amedeo Nazzari in “Le notti di Cabiria”. Fu però soprattutto con “Il grido” di Michelangelo Antonioni - dove interpreta la benzinaia Virginia – che si impose al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l’immagine di bambola sensuale. Entrata nel cinema d’autore, continuò ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per


PRIMIERO

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L’EVENTO TEDX

foto: Massimo Piazzi

Dolomiti Assoluto: emozioni in quota

Diffondere idee che meritano di essere condivise. Da una formula californiana, un evento tutto improntato a promuovere le peculiarità locali. SAN MARTINO DI CASTROZZA Qualche centinaio di persone ad assistere dal vivo e più di 5 mila presenti virtualmente in streaming, domenica 6 settembre hanno fatto da contorno all’evento “TEDx Dolomiti Assoluto” svoltosi nella magnifica conca della Baita Segantini, con lo straordinario scenario delle Pale di San Martino e del Cimon de la Pala, innevate di fresco a rende-

re ancora più emozionante la giornata. Ma che cos’è il TEDx? Diffondere idee che meritano di essere condivise: è questo lo scopo principale degli eventi TED, nati in California nel 1984 come semplici convegni e poi diffusisi in tutto il mondo con conferenze che spaziano dalla scienza all’arte, dalla politica ai temi globali, dall’architettura alla musica e altro ancora. Questa interessante consuetudine ha preso piede anche in Trentino con TEDxTrento che nel 2014 ha ottenuto, tra i primi in Italia, la certificazione secondo la norma ISO 20121 che certifica la gestione sostenibile degli eventi dal punto di vista ambientatale, sociale ed economico. Le Dolomiti sono uniche per i due criteri riconosciuti dall’UNESCO, l’eccezionalità geologica e geomorfologica per la storia della Ter-

TELEVISIONE

Il paese di Siror in diretta su RAI1 SIROR Il paese di Siror alla ribalta nazionale. È accaduto la mattina del 4 settembre scorso quando in paese è giunta, per una breve ma significativa diretta Tv, la perginese Claudia Andreatti, inviata della trasmissione “Effetto Estate” in onda su RAI1. Il sindaco Walter Taufer, intervistato dall’ex Miss Italia, ha spiegato come Siror aderisca all’associazione nazionale dei Comuni virtuosi, cento amministrazioni italiane che promuovono politiche a favore dell’ambiente e della

sostenibilità. A tale proposito il primo cittadino ha ricordato come nella raccolta differenziata Siror si attesti sull’82%, mentre sono in fase di attuazione progetti di mobilità con bici e auto elettriche. Poi ha sottolineato, con legittimo orgoglio, il fatto che da alcuni anni in autunno il Comune consegna gratuitamente la legna ai cittadini con più di 70 anni. Il signor Bruno Longo ha quindi spiegato come il diritto ad avere un certo numero di metri cubi di legna per i residenti sia una con-

ra e la straordinaria bellezza paesaggistica ma lo sono anche da un punto di vista antropologico: qui vive gente a partire dal neolitico, basta guardare i ritrovamenti ai laghi di Colbricon. Le Dolomiti sono da sempre spazio di vita, luogo di incontro, di convivenza di culture e lingue diverse. In questo particolare momento questo concetto ha un significato ancora più forte. I talk, la formula adottata per ogni evento TED, sono stati curati da Annapaola Rizzoli, Duccio Rocchini, Cristiano Radaelli, Cesare Catà, Martina De Gramatica. Il direttore del MUSE, Michele Lanzingher, ha illustrato la geologia delle Dolomiti con esempi particolarmente efficaci. Una spettacolare manovra di recupero in parete è stata messa in atto grazie alla Protezione Civile e Soccorso Alpino, al Collegio delle Guide del Trentino e alle Aquile di San Martino: Martino Peterlongo (presidente Collegio Guide), Luca Boninsegna, Massimiliano Zortea e Davide Depaoli. Ciro Valentini del Nucleo Elicotteri della Provincia hanno illustrato la manovra e sottolineato l’importanza dell’elisoccorso mentre alle loro spalle è stato proiettato il filmato YellowAngels, realizzato dalla Provin-

cia-Ufficio Stampa in occasione del trentennale di collaborazione fra Servizio Sanitario e Protezione Civile. L’assessore provinciale all’ambiente, Mauro Gilmozzi, ha ringraziato Mirta Alberti, ideatrice di questo TEDx Salon, e tutto il suo staff perché – ha detto – “lanciare nuove idee e discutere sta a monte di qualsiasi azione”.

suetudine che si perde nella notte dei tempi. Il giovane Francesco Taufer, infine, ha parlato dell’ottimo rap-

porto fra vecchie e nuove generazioni, ricordando il pranzo che una volta all’anno viene organizzato in paese a favore degli anziani.

IN BREVE I PIÙ BEI SENTIERI ORA SONO SU GOOGLEMAPS Percorrere i più bei sentieri di montagna senza nemmeno dover uscire di casa. Un’esperienza di certo neanche lontanamente paragonabile a un’escursione vera, ma comunque ugualmente suggestiva e ora possibile. Nelle settimane scorse, infatti, incaricati di Google Maps hanno percorso, zaino in spalla, alcuni sentieri delle Pale di San Martino, scattando migliaia di fotografie che, dopo essere state elaborate, offrono all’utente la possibilità di un tour virtuale nei luoghi più belli del Parco Paneveggio Pale di San Martino.

Il sindaco di Siror Walter Taufer intervistato da Claudia Andreatti


SPORT

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CICLISMO

foto: Daniele Mosna

Bagioli s’impone alla Coppa d’Oro

foto: Giuseppe Facchini

BORGO VALSUGANA La Coppa d’Oro 2015, edizione 48, regala il successo al campione italiano Andrea Bagioli, atleta lombardo del “Pedale Senaghese” nobilitando ancora di più il prestigioso palmares di vincitori della classicissima gara riservata ai migliori ciclisti allievi. Bagioli ha preceduto alla sprint il veneto Filippo Zana del “Cage Capes Vc Silvano”, a 7” il corridore piemontese del “Pedale Ossolano” Samuele Rubino che ha preceduto di 3” Nik Cemazar (Sava Kran) e Matteo Zandomeneghi (Uc Foen); il tempo del vincitore è stato di 2h15’33” che ha percorso gli 87,500 Km alla media di 38,731 Km/h. Anche in occasione della vittoria del titolo italiano di due mesi fa a Darfo Boario, Bagioli aveva preceduto Filippo Zana. Nel 2015 al suo secondo anno da allievo Bagioli ha già vinto 11 corse. Ben 407 i partenti della gara che si è snodata lungo le strade della Valsugana; il gran premio della montagna a Tenna è stato vinto dal veneto Stefano Lira, altre salite quella di Telve percorsa due volte e la strappo di Roncegno che

foto: Giuseppe Facchini

Il DS Augusto Savoldi premiato dal sindaco di Borgo Valsugana Fabio Dalledonne. Dietro Andrea Bagioli con a fianco Filippo Zana e Samuele Rubino

Il momento della partenza della 48ª Coppa d’Oro

Andrea Bagioli

è stato inserito per la prima volta nella corsa. È stato proprio al secondo passaggio da Telve che il campione italiano ha fatto l’allungo decisivo con altri due compagni di fuga. Il direttore sportivo di Bagioli è Augusto Savoldi che è stato premiato in quanto come da tradizione accanto al ciclista si premia come vincitore vero e proprio il direttore sportivo. I ciclisti trentini non sono andati molto bene considerando che il migliore è stato Patrick Iob

dell’Us Aurora classificatosi al quarantesimo posto, mentre David Ravanelli è giunto al 44° posto. Tra le donne in gara nella Coppa Rosa la vincitrice è stata Letizia Pirrone, nella Coppetta di sera in vincitori sono stati Francesco Calì, Francesca Dalla Lunga e Gaia Masetti. In ogni caso una bellissima corsa anche quest’anno con una grande cornice di pubblico che ha sostenuto i ciclisti per tutto il percorso e che ha soddisfatto il Presidente del Veloce Club Borgo Stefano Casagranda e tutta l’organizzazione.

Giuseppe Facchini

IN BREVE CORSA CAMPESTRE Sabato 10 ottobre è in programma la corsa campestre non competitiva Siror Cross, inserita come ottava prova del Circuito Podistico di Primiero. La corsa è su varie distanze in base alla categoria di appartenenza. La partecipazione è aperta a tutti, tesserati e non tesserati a società sportive. Il ritrovo è previsto alle ore 14.00 in località Campagna (Siror), mentre la partenza sarà alle ore 15.30.


SPORT

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foto: Giuseppe Facchini

foto: Giuseppe Facchini

ATLETICA

Werner Orsingher

BORGO VALSUGANA Il 13 settembre scorso Borgo Valsugana è stata teatro dei Campionati regionali allievi e juniores di atletica leggera ospitati presso il rinnovato impianto del centro sportivo di via Gozzer. Le gare sono state tutte di ottimo livello. Il valsuganotto Elisa Campestrini (GS Valsugana) si è laureato campione regionale allievi nei 400 ostacoli con il tempo di 55”20, mentre della stessa società a primeggiare

La staffetta 4x400 del Gs Valsugana

Elia Campestrini

Campionati regionali allievi e juniores nel salto in alto è stato Lorenzo Naidon che ha saltato la misura di 1,91. Vittorie anche nella 4x400 sempre con Campestrini insieme a Matteo Zortea, Marco Filippo, Simone Filippo, vittoriosi con il tempo di 3’33”05.

Altra belle vittorie del Gs Valsugana con il borghigiano Werner Orsingher nei 1000 cadetti in 2’40”02, di Marinella Maggiolo nei 200 senior nel tempo di 25”71, di Alessia Dissegna nel salto in lungo cadette con la misura di 4.88 e di Elisa Zanei

fra le senior con 5.62. La prima parte dei campionati regionali si era svolta il giorno precedente a Bressanone, tra le vittorie degli atleti spicca quello del perginese Tommaso Mattivi categoria allievi nei 2000 siepi con il tempo di 6’35”84 e quelle fra i senior e junior di Laura Dalla Montà nei 3000 siepi, Yohely Luna Jimenes nel peso, di Noa Ndimurwamko nel giavellotto, di Abigail Gyedu G.F. nei 100 ostacoli.


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Una settimana all’insegna dell’arte, vissuta in un contesto meraviglioso come quello dell’Ecomuseo della Valsugana, dalle sorgenti di Rava al Brenta. Questa la sintesi del Simposio di scultura in granito dal titolo “Pietre d’acqua” svoltosi dal 4 al 12 settembre scorsi, in luogo assai noto, almeno fino alla metà del ‘900, per l’abilità dei propri scalpellini, principalmente quelli di Villa e di Bieno, impegnati nell’estrazione e nella lavorazione degli ostici graniti di Cima d’Asta. Un mestiere che ha trovato i propri ultimi testimoni nella cooperativa attiva a Villa fino alla grande alluvione del 1996, quando il torrente Chieppena, da sempre riottoso nei propri argini, ha riversato in paese un autentico fiume di quei sassi che avevano fino ad allora garantito il pane a tante famiglie della zona. A ricordo della perizia degli scalpellini rimane il bel campanile della parrocchiale della Madonna della Mercede di Agnedo, eretto tra il 1881 e il 1895 su disegno di Eugenio Prati che ne sorvegliò personalmente la costruzione. Il Simposio di scultura in granito, giunto alla seconda edizione, vuole riannodare il filo di una

tradizione perduta recuperando saperi antichi e restituendoli attraverso il linguaggio dell’arte. Nove gli scultori – Mattia Bertolo, Patrizio Cavallar, Paolo Facchinelli, Alberto Luparelli, Filippo Rizzonelli, Renato Sclaunich, Federico Seppi, Giorgia Severi e Paolo Vivian – che hanno lavorato le pietre nel parco Lungo Chieppena, realizzando delle opere che ora rimarranno lungo le sponde del torrente integrandosi nel paesaggio, costituendo un ulteriore tassello di un percorso che negli anni si estenderà agli altri corsi d’acqua dell’Ecomuseo, fino al Brenta che ne segna il fondovalle. In tal modo nel corso del tempo si verrà a costituire un piccolo museo a cielo aperto da mostrare a quanti ripercorreranno le nostre vie d’acqua, preservando nel contempo il ricordo di chi seppe vivere il territorio ricavandone il necessario sostentamento con capacità e impegno tali da rappresentare una piccola eccellenza trentina.

SPECIALE EVENTI

Le Pietre d’acqua


SPECIALE EVENTI

Il progetto partecipativo MeLa dici la tua idea di Trentino? Il delizioso “do ut des” di Flavio Marzadro arricchirà la proposta del MUSE, nei weekend di fine settembre e inizio ottobre, entrando in dialogo diretto con i suoi visitatori. Nello spazio della lobby del MUSE sarà possibile incontrare di persona l’artista Flavio Marzadro che inviterà il pubblico a rispondere alla domanda “Qual è la tua idea di Trentino?” proponendo di scambiare un’immagine, un oggetto, un pensiero sul Trentino con un piccolo e concreto simbolo, una mela, frutto coltivato da generazioni

mersione creativa su questo insieme di oggetti e memorie raccolti. Da essi prenderà forma un’opera d’arte collettiva dal titolo “I have A Dream” la celebre frase pronunciata da Martin Luther King, che avrà il compito di interpretare artisticamente l’idea di identità territoriale espressa dai visitatori. Sarà il cinquecentesco Palazzo delle Albere ad ospitare il risultato di quest’opera d’arte collettiva restituendola al pubblico che ha concorso alla sua costruzione e a tutti i visitatori. Il progetto andrà ad arricchire il ric-

foto: Filiberto Daidola

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MeLa dici la tua idea di Trentino? dalla sua famiglia e che lo connette alle sue origini. L’idea del progetto, a cura di Sarah Palermo con la collaborazione di Gaia Tonani, nasce da un’esperienza personale dell’artista, da anni in viaggio fra Parigi e il Brasile: il senso di distanza e la possibilità di osservare con uno sguardo nuovo

alle sue radici hanno mosso in lui il desiderio di interagire artisticamente con le immagini e memorie del Trentino, per costruire una nuova narrativa e condividerla con la sua terra d’origine. Il MUSE, che con MeLa dici la tua idea di Trentino, inizia la sua prima esperienza di residenza artistica, si

trasformerà nei prossimi fine settimana in un punto di raccolta di simboli materiali e immateriali, oggetti e pensieri del Trentino che verranno documentati dall’artista attraverso delle interviste video. La seconda fase del progetto sarà dedicata alla creazione dell’opera in cui Marzadro darà inizio a un’im-

co programma di eventi, laboratori didattici, degustazioni ed esposizioni che costituiscono il cartellone del Concept Store Expo Trento, un racconto dell’eccellenza e della tipicità del Trentino nell’anno di Expo Milano 2015. Info del progetto su www.muse.it (p.r.*)


SPECIALE EVENTI

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TrentinoRope espone alla 24ª Agrialp Archiviate le ferie estive, TrentinoRope riprende a pieno ritmo il proprio lavoro nel settore agricoltura per supportare chi fa manutenzione agli impianti antigrandine dopo la raccolta delle mele, e nel settore foresta con la fornitura dei materiali necessari alle imprese boschive, o ai privati che in questo periodo sono impegnati nell’esbosco. Ogni giorno TrentinoRope lavora migliaia di metri di fune in acciaio di numerose tipologie, per chi deve sostituire la fune sul verricello, sulla teleferica o torretta; inoltre realizza tiranti in fune, come ad esempio i cosiddetti tiranti choker, e offre accessori quali carrucole, fasce, ganci, catene. TrentinoRope può considerarsi un preciso punto di riferimento per l’operatore di settore, essendo non solo un fornitore di funi in acciaio ed accessori, ma anche un consulente in grado di individuare la fune più idonea in base all’impiego

a cui è destinata e, per chi vuole spingersi oltre, offre la possibilità di marchiature personalizzate sui prodotti. TrentinoRope sarà presente alla fiera Agrialp che avrà luogo a Bolzano dal 6 al 9 novembre. La manifestazione è giunta alla ventiquattresima edizione ed è un appuntamento clou del mondo agricolo e forestale nell’arco alpino. Nella

scorsa edizione del 2013 – la manifestazione è biennale – più di 400 espositori nazionali ed esteri hanno presentato i loro prodotti e servizi inerenti ai comparti della produzione agricola, frutti e viticultura, tecnica forestale, zootecnia, produzione del latte. Al secondo anno di attività, TrentinoRope esporrà ad Agrialp, dando a tutti la possibilità di visionare i

propri prodotti, di conoscere i servizi offerti e le lavorazioni eseguibili, al fine di far comprendere e toccare con mano i punti di forza della società: qualità, conoscenza tecnica, serietà. Da qui lo slogan: “TrentinoRope. La forza della qualità”. Non solo uno slogan pubblicitario, ma soprattutto la sintesi di ciò che oggi offre e rappresenta questa giovane, ma al tempo stesso esperta, azienda valsuganotta. Troverete TrentinoRope allo stand B08-03, dove i responsabili della società saranno lieti di presentarvi questa grande realtà imprenditoriale, nonché di conoscervi di persona per trasmettervi tutto il loro contagioso entusiasmo. Per ricevere un ingresso omaggio ad Agrialp potete rivolgervi direttamente allo stabilimento TrentinoRope di Novaledo (l’offerta è valida fino ad esaurimento biglietti). (p.r.*)


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SPECIALE EVENTI

La festa del teatro Dopo la parentesi estiva, che ha visto lo spettacolo dal vivo animare soprattutto piazze e giardini, tornano ad aprirsi le porte dei teatri e, per salutare l’inizio della una nuova stagione artistica, il Centro Servizi Culturali S. Chiara ha pensato di regalare al pubblico un momento di festa. Venerdì 16 e sabato 17 ottobre sarà il Teatro Sociale ad accogliere, a partire dalle ore 15, spettatori di tutte le età per coinvolgere grandi e piccini in un vortice di emozioni. Un gruppo di clown e giocolieri guiderà gli spettatori alla scoperta delle molte sorprese previste da una programmazione che prevede il racconto di fantastiche “Storie in viaggio” dedicate ai bambini e accompagnerà il pubblico in visite emozionali e sensoriali nei luoghi “nascosti” dello storico teatro cittadino. Tutte le iniziative previste al pomeriggio saranno offerte gratu-

itamente, mentre è stata prevista una tariffa agevolata (dieci euro) per lo spettacolo serale che porterà sul palcoscenico del “Sociale” «La Verità», uno spettacolo firmato da Daniele Finzi Pasca che svelerà l’universo del grande pittore Salvador Dalì creando un fantastico gioco d’immagini e dipingendo un poema acrobatico e surrealistico.

A Borgo la Grande Guerra e la Sanità BORGO VALSUGANA Guerra e sanità. Un binomio che evoca scenari drammatici, ma che comunque, nel centenario della Grande Guerra, vale la pena esplorare per gettare un fascio di luce sui protagonisti passivi delle vicende belliche. Se poi quest’anno ricorre pure il ventennale di attività dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, allora quale altra occasione potrebbe essere migliore per allestire una mostra su questo tema? Nasce così, per volontà dell’Apss, con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, la mostra itinerante dal titolo “La sanità negli anni della grande guerra” che, dopo aver già fatto tappa nei mesi scorsi in varie località del Trentino, dal 5 al 15 ottobre prossimi approderà presso l’Ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana. L’intento degli organizzatori è quello di rendere disponibili nei luoghi di cura alcuni documenti e immagini relativi alla sanità civile e militare del periodo 1914 – 1918 provenienti dagli archivi trentini. La curatrice della mostra e archivista dell’Apss, Anna Guastalla, spiega che “non si tratta di un percorso approfondito in quanto la passeggiata tra pannelli e vetrine intende semplicemente lasciare suggestioni e suscitare curiosità portando in ospedale qualche pezzo d’archivio e di museo. Questa mostra avvicina le carte alle

persone senza aspettare che le persone si avvicinino alle carte. L’obiettivo è di presentare informazioni interessanti, insolite e singolari, svelando qualche particolare dell’immenso patrimonio che gli enti pubblici conservano nei loro archivi, valorizzando così il patrimonio culturale che è esclusivamente collettivo anche se sovente poco conosciuto. Sfaccettature di sanità in epoca di guerra lungo il cammino delle persone che entrano in ospedale come pazienti o come accompagnatori e si imbattono in una distrazione culturale e collettiva. Ad arricchire il percorso sono esposti oggetti ad uso sanitario provenienti dalla collezione di Luca Girotto, medico dell’ospedale di Borgo e collezionista assai noto per il suo pluriennale impegno nello studio degli eventi della Grande Guerra sul fronte trentino”. “Il lavoro di ricerca, scelta della documentazione e redazione dei testi – prosegue Guastalla – è stato effettuato in collaborazione con la Soprintendenza dei beni culturali della Provincia privilegiando gli incartamenti conservati negli archivi dell’APSS, dell’Archivio provinciale, dell’Archivio di Stato di Trento, dell’Archivio storico del Comune di Trento, della Fondazione Museo Storico del Trentino e del Museo della Guerra di Rovereto. Parallelamente ai pannelli e alle vetrine è disponibile uno stampato con brevi testi che raccontano il percorso espositivo”.


SPECIALE EVENTI

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La Bottega della Musica, 40 anni di note Un’innata passione per la musica trasformata in una solida realtà imprenditoriale che continua con grande successo da quasi quarant’anni e che si amplifica ogni giorno di più. Quarant’anni e non sentirli, verrebbe da dire considerata la dinamicità di questa azienda, ma visto che stiamo parlando di strumenti musicali la Bottega della Musica di Pergine Valsugana in tutti questi anni si è fatta sentire – eccome! – diventando ben presto un qualificato punto di riferimento per tutti gli appassionati delle sette note. La Bottega della Musica – che si appresta a festeggiare i 40 anni di attività con una grandissima festa – fu fondata il 13 dicembre 1977 dalla vulcanica mente di Paolo Morelli, affermandosi come leader nel settore del noleggio di pianoforti per concerti e nella vendita di strumenti musicali. Sempre affiancato dalla moglie Franca – e dal 2006 anche dal figlio Michele – Paolo Morelli ha saputo portare questa attività alla massima fioritura, riuscendo

a consegnare pianoforti e strumenti anche nei posti più difficili da raggiungere, appagando anche il più fine palato musicale. Non è un caso, infatti, se proprio grazie a questa esperienza maturata nel corso del tempo la Bottega della Musica ha potuto fornire strumentazione anche ad artisti del calibro di B.B. King, Paolo Conte, Mario Biondi, Stefano Bollani, DolceNera, Fiorella Mannoia e molti altri, fino – solo pochi giorni fa – al noto chitarrista Andrea Braido, perginese doc, che ha utilizzato gli strumenti della Bottega della Musica per lo spettacolo

al teatro comunale di Pergine. Da un paio di anni è entrato a far parte del nostro staff il famoso chitarrista Michele Vicentini. Nel negozio, situato presso il Centro Commerciale Ponte Regio di Pergine Valsugana, è stata rinnovata e ampliata l’esposizione degli strumenti musicali, in particolare pianoforti verticali e a coda, sia nuovi che usati per accontentare ogni esigenza, in vendita o a noleggio per i ragazzi che vogliono provare per un anno a cimentarsi nello studio del pianoforte; e poi le chitarre (classiche, acustiche ed elettriche), con i

tecnici che sono a disposizione del cliente nella scelta della chitarra più a adatta a lui e al genere musicale che più gli appartiene. E ancora i service audio-luci, con Michele Morelli sempre pronto ad aiutare i musicisti nel settore dell’amplificazione, mixaggio, percussioni, pro-audio, mentre Paolo Morelli si prende cura dei pianoforti essendo da anni socio dell’Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti (A.IARP), la più grande associazione di tecnici del pianoforte in Italia. Completa lo staff il famoso chitarrista Michele Vicentini. Ricordiamo, infine, il nuovo reparto dedicato alla messa a punto degli strumenti a corda – refret (cambio tasti), settaggio manico, cambio corde, ecc. – nonché la nuova sala prova dove si può suonare senza disturbare o essere disturbati. Insomma, come questa lunga storia imprenditoriale ci insegna, alla Bottega della Musica di Pergine Valsugana è proprio tutta (p.r.*) un’altra musica.

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Tour nei sapori della Val di Non Ci sono appuntamenti che diventano tradizione. Ne è un esempio la rassegna enogastronomica “Gli Antichi Sapori della Val di Non” che, nata per celebrare la tradizione gastronomia della valle, è diventata essa stessa tradizione dell’autunno anaune. Per due settimane, dal 16 ottobre al 1° novembre 2015, otto tra i più quotati chef della valle trentina stupiranno i commensali proponendo antichi piatti della tra-

i tanti piatti cucinati con estrosità dagli otto chef citiamo ad esempio i Canederlotti alla verza con fonduta di formaggio Monte Ozolo e lardo croccante, gli Gnocchi di patate alla zucca con salsa all’ortica, formaggio Cercen saorì (saporito) e lardo croccante, la Zuppa d’orzo con pancetta croccante e l’Ossobuco de stinco de rugiant (maiale) con orzotto delicato al timo. Protagonista sarà il Trentingrana DOP, il cugino trentino del

dizione culinaria locale riletti grazie alla loro fantasia e abilità. Verranno pertanto riproposte e reinterpretate le antiche ricette degli Gnocchi di patate, i Canederli, le Vellutate o le Minestre “den bot” (di una vol-

più famoso Grana Padano DOP. Una delle regole d’oro che caratterizza la rassegna è l’attenzione alle materie prime, rigorosamente a Km 0 e prodotte in loco. Ogni menù completo dall’antipasto fino al dolce e

ta) e ottimi secondi piatti di carne, per concludere poi con dolci ricette popolari. Diventeranno attori di un saporito racconto prodotto in alcuni ristoranti della Val di Non la Polenta “conzada zo” (condita con lucanica e formaggio nostrano), il Tonco de tor coi “brigiaudi”, patate e zocia del selem rostide, ovvero lo spezzatino di manzo e funghi, patate con sedano rapa arrostiti, lo Stinco, gli Ossobuchi e la Selvaggina. Non mancheranno lo Strudel di mele antiche, il semifreddo al caffè d’orzo, il povero ma sostanzioso dolce dei Frati embriaghi (pane raffermo tostato imbevuto nel vino e nel cacao) con Crostate e tortini vari. Tra

al caffè (naturalmente d’orzo come vuole l’usanza contadina) costano all’ospite solamente 37 euro comprensivi di un vino ad ogni portata e un assaggio delle pregiate Grappe prodotte dalla Distilleria Pezzi o dalla Distilleria Rossi d’Anaunia - Dallavalle. Ultimo punto forte da ricordare della rassegna sono i nomi dei ristoranti aderenti: Locanda Alpina di Brez, Virdis di Cagnò, Fior di Melo di Casez, Giardino di Cles, Palazan di Cles, Alla Pineta di Tavon, Villanuova di Romeno e Ostaria del Filò di Smarano. Per informazioni: www.visitvaldinon.it/antichisapori



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foto: www.shutterstock.com

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Il giorno del fatidico “sì!” Proseguono a pieno ritmo i preparativi per la quarta edizione di EXPO DOMANI SPOSI, in programma Sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015 presso il Palalevico a Levico Terme, la fiera dedicata la giorno più bello e indimenticabile per ogni coppia. Completati i posti disponibili per gli espositori, sono state infatti già numerose le adesioni da parte degli artigiani trentini del settore che andranno ad occupare gli stand allestiti nell’auditorium del Palalevico, presenti i maggiori leader del settore in regione, dall’artigiano dell’abbigliamento al maestro dell’oreficeria, per i vestiti da sposa e da cerimonia, passando attraverso le più belle location per il banchetto nuziale oppure i servizi di catering. Non mancano le bomboniere, le liste nozze, le carrozze e

le macchine d’epoca per il viaggio verso il fatidico” sì. Infine le agenzie viaggi e fotografi per il viaggio di nozze e per immortalare i ricordi di questo magico giorno. Dopo il successo delle passate edizioni, torna quindi questa rassegna dedicata al mondo degli sposi e a tutto quello che serve per non lasciare nulla al caso, affidandosi a veri professionisti. Un percorso unico ed emozionale in cui il visitatore potrà confrontarsi direttamente con professionisti ed esperti pronti a dare consigli pratici, consulenze personalizzate e preventivi su misura. I futuri sposi potranno trovare tante idee originali per organizzare al meglio il matrimonio dei loro sogni e scegliere la soluzione che più si adatta alle loro esigenze. Grande il successo dell’evento “MATRIMONIO A KM ZERO del

2014” vinta da una giovane coppia di Novaledo che nel mese di agosto sono convolati a nozze, godendo di vari benefit offerti dalle ditte partecipanti. L’iniziativa coordinata da bsi fiere con la collaborazione degli artigiani e operatori economici del trentino, ha permesso a questa coppia vincitrice di poter realizzare il loro matrimonio con sconti molto particolari e alcuni servizi completamente gratuiti. Per questa edizione tra le coppie che compileranno i moduli di partecipazione saranno assegnati dei buoni sconti, le estrazioni avverranno sia il sabato che la domenica. Sponsor dell’iniziativa sono i maggiori artigiani e commercianti trentini del settore che contribuiranno a far sì che più coppie possano ottenere buoni sconto per il

loro matrimonio. Sono previsti vari momenti di animazione e spettacoli, sabato pomeriggio sfilate di abiti da sposa con tutti gli accessori, abiti da cerimonia, per adulti e bambini, il tutto presentato e coordinato da Sonia Leonardi, responsabile in regione per le selezioni di miss Italia, in collaborazione con gli espositori presenti. La domenica al centro del Palalevico verrà montata una cucina professionale a disposizione di ristoranti e catering aderenti alla manifestazione Star Chef, saranno realizzati menu nuziali e altre particolari ricette con degustazioni per tutti i visitatori. L’orario di apertura nei due giorni sarà dalle 10 alle 19. Altre informazioni si potranno trovare sul sito : www.bsifiere.com


SPECIALE EVENTI

Un intreccio d’amore per la sposa perfetta

la giusta soluzione, sia con un ciclo di trattamenti appropriati presso il salone, sia con l’utilizzo di prodotti specifici a casa. Per scegliere il tipo di taglio il parrucchiere dovrà necessariamente vedere una foto dell’abito nuziale: in base a quello, alla fisionomia della futura sposa e alla struttura del suo capello, studierà l’acconciatura più adatta alla sua persona. Chi si

ripropone di cambiare radicalmente look, con un taglio e un colore molto diversi dal solito, dovrà assolutamente fare una prova almeno sei settimane prima delle nozze, in modo tale che vi sia il tempo di apportare i giusti correttivi. Alcune indicazioni di massima. Per una sposa non molto alta è consigliabile un taglio corto o il classico chignon. Viceversa capelli lunghi e

sciolti sulle spalle vanno bene per le spose longilinee, preferibilmente vestite con un abito scollato. Per le giovanissime appare d’effetto anche la coda di cavallo o la treccia. L’acconciatura della sposa può essere inoltre esaltata da un diadema, un ricco ornamento del capo che dona gran regalità a prescindere dal suo valore.

Grafica: QuiMedia

Avevano perfettamente ragione gli Spartani che, come riferisce lo storico greco Plutarco, dichiaravano di portare i capelli lunghi perché era l’ornamento meno costoso di cui potessero disporre. A distanza di molti secoli, l’antica funzione ornamentale dei capelli non è di certo venuta meno, anzi si è ulteriormente rafforzata grazie anche alle moderne tecniche che consentono trattamenti mirati per sfoggiare, in ogni occasione, una capigliatura sempre sana e in perfetto ordine. Tutti sanno come l’acconciatura giusta valorizzi una persona più di quanto potrebbe fare un bel vestito. Viceversa, una capigliatura poco curata o non conforme ai lineamenti del viso, può far apparire sciatto anche l’uomo più bello e potente della terra. I capelli, insomma, sono in grado di suscitare attrazione o repulsione a seconda di come si presentano e di come si armonizzano con la figura di chi li porta. Per queste ragioni nel giorno più bello del matrimonio bisogna assolutamente presentarsi con la “testa a posto”. Per poter esibire una chioma sana, lucida e fluente, la futura sposa dovrà sottoporsi, alcuni mesi prima del matrimonio, ad un accurato esame del capello al fine di individuare e correggere eventuali lati deboli, come ad esempio la presenza di forfora, un’eccessiva caduta, una cute grassa o un capello fragile e sfibrato. Individuato il problema, spetterà al parrucchiere indicare

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APPUNTAMENTO MENSILE IN COLLABORAZIONE CON I CENTRI BSC

ralmente avviene. Si tratta solo di porre una piccola attenzione verso alcuni alimenti. I risultati sono davvero concreti se la paziente segue il lavoro, contrariamente non crediamo nei miracoli. Con nulla si ottiene nulla. Quindi questo lavoro è indicato per persone realmente desiderose di eliminare questi fastidiosi problemi. Il programma inizia ad ottobre

foto: youtube.com

Presso la palestra dei Centri BSC (ove si tengono varie tipologie di ginnastica, medica per i dolori, posturale, aerobica, dolce per anziani, eccetera) da ottobre partono i corsi specifici per la riduzione del grasso e della cellulite e la tonificazione dei muscoli. Cosce, glutei, addome, fianchi, braccia saranno sottoposti ad un lavoro specifico con esercizi aventi lo scopo di bruciare le calorie in eccesso, ridurre il grasso, la cellulite, le smagliature e recuperare il rassodamento. Molto spesso la gente crede che con una crema si elimini la cellulite (se ne vendono a tonnellate) e ciò ovviamente non corrisponde al vero. Per combattere grasso e cellulite ci vuole un lavoro concreto. Dopo una visita medica, si accede al programma del Centro che è vario. Dal lavoro in palestra, alle sedute con onde d’urto e linfodrenaggi manuali per rompere il pannicolo adiposo, alla corretta alimentazione per nulla proibitiva come gene-

foto: mercadolivre.br.com

In forma contro cellulite, smagliature e cedimento dei tessuti di sostegno

e terminerà a maggio con una o due sedute settimanali a seconda delle necessità. Approfittare del periodo invernale per ritrovare salute ed una forma decisamente migliore e godersi il piacere di esibire in estate una silhouette niente male. I corsi sono indicati per tutte le fasce di età e vengono tenuti da personale qualificato a piccoli gruppi di 8 pazienti. Sempre ad ottobre riprendono i corsi di ginnastica dolce per anziani, di Pilates, e le terapie posturale e di ginnastica medica per combattere i dolori e le disfunzioni meccanica e funzionali. Le terapie fisiche sul dolore sono individuali e tenute esclusivamente da personale qualificato. Come avviene per ogni servizio offerto dai Centri BSC, anche per la palestra la professionalità è assicurata.

Yoga Da ottobre riprendono anche i corsi yoga tenuti dall’insegnante Fazia Maddalena Mazzer. Sarà possibile partecipare ad una seduta di prova gratuita. Per ulteriori informazioni contattare il Centro BSC oppure visitare il sito internet www.centrobsc.it

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SALUTE

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IL SUCCESSO SCOLASTICO

Terapie e strategie di studio Quanti sono i disturbi dell’apprendimento di cui tanto si parla? Come si può permettere a ogni studente di raggiungere il successo scolastico comunque? Con quali terapie e strategie di studio? Come può il genitore aiutare il proprio figlio ad ottimizzare le capacità di ragionamento e di connessione tra gli argomenti minimizzando l’impatto di tali disturbi sul rendimento e sulla sua autostima? Le terapie più efficaci nella risoluzione delle Difficoltà di Apprendimento (attentive, di comprensione...) e nei DSA (dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia) sono neuropsicologiche e presentano tassi di compensazione dei disturbi fino all’80% in 6 mesi circa di trattamento se costruito secondo basi scientifiche.

La sfida dei DSA ci offre però importanti informazioni su come migliorare le capacità di studio e la resa di ogni studente con o senza difficoltà, grazie alla profonda conoscenza neuropsicologica e dunque del funzionamento di quel particolare alunno, nei suoi punti di forza e di debolezza. Con più di 4000 casi trattati al Centro Phoenix negli anni, di cui molti ormai laureati, si vedranno le soluzioni terapeutiche e le strategie di studio sperimentate e validate dal Centro Phoenix.

Nel webinar dedicato agli insegnanti si affronteranno invece le strategie per sopravvivere a: DSA, ADHD e BES tramite una didattica adatta a tutti e che risulta sostenibile e personalizzabile su chi ha difficoltà (webinar Giovedì 12 Novembre 2015 – ore 20.30 – iscrizioni su www.centrophoenix.it) sperimentata e validata dal Centro Phoenix grazie alla collaborazione e formazione a più di 3000 insegnanti solo negli ultimi 5 anni. Ad oggi 7-8 alunni su 25 presentano difficoltà scolastiche e lo scopo primario di un insegnante è quello di ottimizzare la resa di ognuno di loro e la loro autostima. Queste terapie e strategie fanno veramente la differenza nella sorte di quei ragazzi che avendo difficoltà rischiano la dispersione scolasti-

ca 4 volte tanto uno studente senza difficoltà, ovvero non concludono gli studi e si affacciano al mondo del lavoro non solo con carenza di competenze ma anche con una scarsa autostima di base legata ai frequenti fallimenti incontrati lungo il percorso e dunque all’assenza di “speranza e iniziativa”. Indicazioni scientifiche accurate e consigli sull’identificazione precoce, comprensione del funzionamento e delle terapie più efficaci nonché le strategie di studio per avere più successo: questo il contenuto della serata che si terrà lunedì 19 Ottobre alle 20.30 presso la Sala Auditorium, Sede della Comunità Valsugana e Tesino, piazzetta Ceschi 1, 38051 Borgo Valsugana (TN) a cura della Dott.ssa Mogentale, psicologa e psicoterapeuta e staff Centro Phoenix. Info: www.centrophoenix.it (p.r.*)


CULTURA

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RICONOSCIMENTO

DORIGONI IL POETA PERGINE VALSUGANA Raccoglie con costanza piccole e grandi soddisfazioni il poeta perginese Massimo Dorigoni. L’ultima è arrivata in occasione del Trento Film Festival 2015, nell’ambito del quale si è svolto anche il consueto appuntamento con il GISM, il Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, di cui Dorigoni fa parte. In questo contesto è stata presentata la collana di quaderni di Etica dell’Alpinismo, edita dal GISM in collaborazione con Luglioeditore di Trieste. La collana, in formato agile e di frequente periodicità, è stata realizzata con il contributo di numerosi autori accademici del GISM, che portano la loro voce sui temi etici dell’alpinismo. È stato lo stesso presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin, ad introdurre gli autori di alcuni di questi quaderni, patrocinati dal presidente del GISM Spiro Dalla Porta Xydias. Ebbene, il nono quaderno di questa collana porta la firma di Massimo Dorigoni e si intitola “Il silenzio, custode di poesia”. Nel suo scritto, Dorigoni trasporta le sue riflessioni sul tema e quelle dei grandi poeti ispirati proprio dal silenzio e dalla montagna.

EVENTI

SAPORI D’AUTUNNO CALDONAZZO Domenica 18 ottobre torna a Caldonazzo l’appuntamento con la Festa dei Sapori d’autunno, rassegna che porta in passerella tanti golosi prodotti da assaggiare, ma anche un ricco calendario di intrattenimenti per riscoprire i gusti e i costumi della tradizione. Durante la manifestazione sarà possibile passeggiare tra le bancarelle del mercatino che vendono piante e fiori, oggetti di artigianato, prodotti biologici e della gastronomia locale.

IL CARTELLONE PERGINE VALSUGANA Nuova stagione, la terza, per il Teatro comunale di Pergine presentata nel foyer della struttura da parte del direttore generale Marilena Gadler, del direttore artistico Denis Fontanari, del responsabile cinema Giuseppe Zito, del responsabile degli eventi musicali Corrado Bungaro, del Presidente di ariaTeatro Silvio Casagrande, alla presenza del Sindaco Roberto Oss Emer, dell’assessore alla cultura Elisa Bortolamedi, del dirigente provinciale Claudio Martinelli, del rappresentante del Coordinamento Teatrale. Si parte sabato 3 ottobre alle 20.45 con la grande canzone d’autore di Eugenio Finardi. Il cantautore milanese presenterà a Pergine per la prima volta in Regione lo spettacolo “Musica e parole”, un

Eugenio Finardi

Parte la nuova stagione

concerto/incontro caratterizzato da un’atmosfera coinvolgente per raccontare in musica una lunga carriera che lo ha visto protagonista e che ancora una volta conferma la capacità dell’artista di parlare al cuore della gente. Sempre sul fronte musicale il 17 dicembre si esibiranno The Bastard sons of Dioniso presentando il nuovo album, e poi ancora il 6 febbraio 2016 i Mind the Gap e Radio con 80 insieme ad Alberto Camerini, il 19 marzo Kitchen Machine, il 23 aprile N.A.N.O. La grande stagione di prosa propone le rappresentazioni di “Nel

paese dei ciechi”, primo appuntamento del 29 e 31 ottobre con Giuseppe Amato, Chiara Benedetti e Denis Fontanari e a seguire ”Tre donne in cerca di guai” con Barbara Bouchet, Iva Zaniccchi e Corinne Clery l’11 novembre, “Quello che parla strano” di Maurizio Lastrico 19 novembre, “Bisbetica” con Nancy Brilli 26 novembre, “La scelta di Cesare” di Andrea Castelli 10 dicembre, “Cyrano de Bergerac” con Antonio Zavatteri il 14 dicembre. Nel nuovo anno il 7 gennaio “La lezione” con Enrico Campanati, 14 e 16 gennaio “My romantic

History” con Giuseppe Amato, il 21 gennaio “The Human Jukebox” con gli Oblivion, il 28 gennaio “Antonio Ligabue” di Mario Perrotta e a seguire tanti spettacoli tra i quali segnala “7 minuti” con Ottavia Piccolo il 21 marzo e “Matti da slegare” con Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta il 6 aprile. Nella stagione troviamo poi 9 spettacoli del Teatro ragazzi, la grande danza e tanti eventi speciali che sicuramente sorprenderanno il numeroso pubblico che segue con passione quanto viene proposto a Pergine.

Giuseppe Facchini

IL PROGETTO

Paesaggi di Comunità in mostra ALTA VALSUGANA Un archivio foto-iconografico composto da quasi 8 mila immagini, tutte digitalizzate e rese fruibili online. È il risultato del progetto “Paesaggio di comunità” attuato dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol che documenta oltre un secolo di storia del nostro territorio. Ora una selezione delle foto raccolte è confluita

Il lago di Serraia a Piné, una delle immagini raccolte

in una mostra itinerante – suddivisa in sette macrotematiche (paesaggi alpini, paesaggi costruiti, coltivati, d’acqua, pae-

saggi trasformati, di guerra e illustrati), che farà tappa presso le biblioteche e i comuni del territorio.


CULTURA

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L’ARTISTA

Omaggio a Riccardo Schweizer Quest’anno Riccardo Schweizer, artista nativo di Mezzano che fu allievo di Picasso e Chagall, avrebbe compiuto 90 anni. Nel corso dell’autunno il Primiero ne ricorderà la figura. MEZZANO “Un artista come ormai non ce ne sono quasi più. Non solo perché è in grado di raccontare gli anni passati con Picasso, l’apprendistato fatto con il grande maestro spagnolo che incontra all’età di 25 anni piuttosto che con Chagall, ma anche perché è un “artista totale”, esponente delle ultime avanguardie, fedele quindi all’idea che l’arte dovesse invadere tutti i campi della realtà e coincidere il più possibile con la vita”. Così scriveva il 4 marzo 2003 su “La Repubblica” la critica d’arte Adriana Polveroni a proposito dell’artista primierotto Riccardo Schweizer, scomparso il 20 settembre 2004 e che avrebbe compiuto 90 anni il 31 agosto scorso. Infatti Schweizer era nato nel 1925 a Mezzano da dove sarebbe partito nel 1945 per iscriversi all’Istituto statale d’arte di Venezia. Nel 1950 si trasferì in Francia, a Vallauris, piccolo borgo della Costa Azzurra, meta in quegli anni di numerosi artisti fra i quali Pablo Picasso con il quale Schweizer entrò subito in contatto, assieme alla schiera degli artisti dell’avanguardia francese: Chagall, Cocteau, Tamayo, Pignon, Eluard. Schweizer fu un grande sperimentatore non solo di forme ma anche di materie espressive, utilizzando anche vetro e ceramica, realizzando affreschi, sculture, opere di design e grandi progetti architettonici, molti dei quali portati a termine con l’architetto Francois Druet. Ma Schweizer si confronta anche con gli arredi, tanto che la realizzazione di un ristorante a San Michele all’Adige – di cui Schweizer progettò tutto, persino la piastra di cottura, le oliere e addirittura le forchette – è considerata una delle sue opere massime. Altri oggetti

Riccardo Schweizer

Affresco per la Comunità di Valle

di design furono realizzati per le Ceramiche Pagnossin di Treviso e poi premiati a New York e a Tokyo. Numerose le sue opere per sedi pubbliche, quali il Municipio di Carros dove fece un bassorilievo, il Municipio di Cap d’Ail, dove decorò la sala del sindaco, il casinò di Tripoli dove portò a termine due grandi vetrate. Un affresco di 75 metri quadri fu realizzato per l’Istituto trentino di cultura di Trento, città dove l’artista aveva collocato anche una fontana. Senza dimenticare, peraltro, la sua terra natale, il Primiero, dove nel 1995 fu chiamato a decorare la facciata della sede della Comunità di Valle, realizzando un affresco con la sintesi della storia della valle e i suoi simboli, fra i quali la lontra. Al fine di ricordare la figura di Riccardo Schweizer – ha reso noto Roberto Pradel, presidente della Comunità di Primiero – nel corso dell’autunno saranno realizzate, in collaborazione con il Servizio attività culturali della Provincia, una serie di iniziative volte a rendere omaggio al genio creativo di uno fra i più grandi artisti trentini del Novecento.

EVENTI

BENVENUTO AUTUNNO! > MERANO | Giardini di Castel Trauttmansdorff Per i Giardini di Castel Trauttmansdorff è arrivato il momento del “cambio d’abito”. Il parco si sveste dei vivaci toni estivi per accogliere la caleidoscopica esplosione dei colori autunnali. Si susseguono anche in autunno eventi imperdibili che sanno coniugare lo spettacolo naturale con una ricca offerta di esperienze multisensoriali: Piante da mordere! Tutti i sabati di ottobre e novembre visite

Info: www.trauttmansdorff.it

guidate nei Giardini, alla scoperta del mondo di piante e frutti, corredate da esperienze gastronomiche con degustazione di specialità stagionali di qualità. La Giornata di Sissi Sabato 17 ottobre, i visitatori potranno passeggiare nel parco botanico meranese in compagnia dell’Imperatrice e scoprire, nelle sale del Touriseum, tante notizie e curiosità su Sissi e i suoi soggiorni a Merano.


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