S&V Mag Dicembre 2010

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RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB CENA CON CONCERTINI JAZZ AND WORLD MUSIC

Ven 3 Dicembre - Jake Walker Trio ...il grande bluesman di new York

Ven 10 Dicembre - LEYDIS MENDEZ Y CARRETERA CENTRAL'' Musica tradicional de Cuba

Sab 11 Dicembre - Back To Black Dj Set The Best of Soul Funk from 60/70

Ven 17 Dicembre - Fabrizio Gaudino Tutti gli anni 80 in chiave jazz

Sab 25 Dicembre - Natale Jazz A bassa voce con T. Moretti e C. Valtinoni

Ven 31 Dicembre - Veglione Vintage con il Trio di TRU - Anni 50-60-70

OSTERIA RIVE _VIA RIVE 14 _CARTIGLIANO - INFO: 348.8265815

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Anno 7 - N° 79 - DICEMBRE 2010 - Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003 DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO ROSSI - EDITORE: DANIELE PENSAVALLE Grafica: Daniele Pensavalle - Cover by Andrea Blitz Studio (VR) - www.blitzstudio.it Questo numero è stato realizzato grazie al contributo volontario di

S. Rossi (VI) - G. Mari (VI) - A. Lo Giudice (VI) - F. Nicolli (VI) - T. Fiorese (VI) L. Sartor (VE) - Fox (VI) - F. Consoli (TV) - E. Sampong (VI) - - Stephanie Dark (TV) D. Zanin (VI) - E. Virago (TV) - L. Lago (VI) - R. Crisafi (VI) - A. Lago (VI) E. Zazzara (London) - D. Pensavalle aka DJd (VI) - C. Lo Giudice (VI) - J. Andreucci (PE)

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GAME OVER

di Dj D

GAME OVER

huhuhuOgni anno arriva il momento dei bilanci, ogni anno sono qui a chiedermi se quello che ho fatto in questi dodici mesi ha avuto un senso, se è la strada giusta, se conviene percorrerla ancora o se invece è meglio drasticamente svoltare. Insomma tutte quelle paranoie tipiche di Dicembre che ti induce necessariamente a riflettere. Parlo con gli amici e tutti sono più o meno nelle stesse condizioni, la crisi, il lavoro, gli eventi atmosferici, il buco nero della politica, il rock che è morto e non tornerà più. Insomma siamo sempre proiettati ad analizzare il nostro status al 99% dei casi pensando ai fattori esterni, che influenzano, cambiano e trasformano a seconda degli eventi la nostra vita. Sono sempre stato una persona positiva e propositiva, ho da sempre ricercato nelle persone che mi stanno attorno più il loro lato solare che il lato nero della loro luna. Ritengo che, nonostante questo sia uno dei momenti più bui della nostra esistenza, bisogna impegnarsi ancora di più affinché i rapporti

umani vengano coltivati. Si perché il rischio è proprio questo, i problemi ti inducono prima a chiuderti poi ad isolarti e un animale fuori dal branco è un animale morto. In questo mondo ormai controllato dalla tecnologia, tutto è tecnologia, ci stiamo dimenticando che siamo uomini, non uomini con un’estensione a facebook o ad altri social networks. La parola uomo non a caso deriva da hu- (da cui anche humus = terra). Uomo significa quindi "creatura generata dalla terra" non da una login o una password. Sarà che all’epoca difficilmente si sbagliavano, ma il degrado a cui stiamo sottoponendo il nostro mondo è pari al degrado del genere umano. Ci stanno inculcando che la vita è solo questa davanti ad uno schermo di un pc o ad una tv, che è meglio stare chiusi a casa piuttosto che uscire e comunicare con gli altri. La paura dei politici è proprio questa che la gente abbia posti e luoghi dove ci sia aggregazione e confronto, dove l’essere umano possa coltivare ciò per cui è stato creato: il pensiero! Umanizzarsi! Ecco la sfida per il nuovo anno, me compreso!


Sound&Vision & DE GUSTO presentano

31 dicembre 2010

una festa spaziale N.Y.E. walking on the moon ENTRATA LIBERA - CONSUMAZIONE OBBLIGATORIA

Si Helena! Quei ragazzi ci riservano sempre delle belle sorprese, non possiamo fare altro che prenotare e aspettare il 31 Dicembre!

Comandante Koenig cosa succederà? E’ preoccupato?

DE GUSTO - maser - 0423.565603 DRESS CODE required: SILVER, SPACE AGE & Alien

Music by DjD & Sir Taylor Visual by dr.sa Rosy



B A C K TO B LA enza) ano d. G) c i V ( a s r Astr z Club (Bas a B VEN 3 - Rive Jaz viso) e 1 r t 1 ( B è aff SA - Rock (Vicenza) igo 7 1 VEN artea icca & Intr S 2 con Ch MER 2

BAR

VICENZA

CAFE’ CASTELCUCCO - TREVISO

ASTRA

VICENZA


PENSI DI SAPERE TUTTO SUL ROCK? DIMOSTRACELO

S&V TI REGALA LA STORIA DEL ROCK ISCRIVITI AL NOSTRO GRUPPO FACEBOOK, E DA LUNEDI’ 20 DICEMBRE RISPONDENDO ALLE DOMANDE CHE VERRANNO POSTE SULLA BACHECA DEL GRUPPO POTRAI VINCERE I CD CHE HANNO FATTO GRANDE LA STORIA DEL ROCK!

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LIVE REVIEW di fabrizio consoli

THE NATIONAL ALCATRAZ 16 NOVEMBRE - MILANO Personalmente era un evento che attendevo da anni, da quando – elettrizzato dal loro primo album, quello che non a caso inizia con la “A” - lo consigliavo entusiasta agli amici citando questo strano fenomeno pienamente americano, che chiamavo erroneamente “National Alligator”: una sorta di esotico terrore domestico. Arrivo all'Alcatraz nonostante il parere contrario del tempo, cupo e piovoso come raramente anche a Milano, curioso ed incerto su cosa mi attenda. E le aspettative chiaramente non sono solo mie: la gente e' assiepata a maglie strette sotto al palco, addirittura con tanto di cartelloni, tipo adolescenti ad un concerto di Madonna. Tanto che essendomi concesso il lusso di arrivare tardi, prendo più di un insulto nel tentativo di guadagnare uno spazio abbastanza vicino al palco per scattare una foto che non sembri presa dal terzo anello di uno stadio. Look nero, passo indolente e sicuro, Matt Berninger gestisce le nostre attese con la freddezza degli artisti navigati, curvo sul microfono proprio come da copione. Il ritmo del concerto e' piuttosto sostenuto per la maggior parte della serata, happy più di quanto non ci si aspetterebbe,

con climax su “Squalor Victoria”, dove Matt si abbandona ad acuti selvaggi ed un po' fuori controllo. D'altro canto le ballate – prima fra tutte “Doughters of the Soho Riots” lambiscono solamente il crepuscolo che le ha evidentemente partorite. Perdonato lo scivolone su “Conversation 16” su cui la band perde il filo per poi riprenderlo dopo una i m b a ra z z a t a p a u s a , assistiamo dunque ad un concerto gradevole e ben articolato. Eppure c'e' qualcosa per cui il gruppo dal

vivo non convince, per lo meno non del tutto. Paradossalmente la più evidente nota stonata dell'esibizione e' stata proprio il fatto che si trattasse di un concerto. National e' uno progetto che per molti aspetti richiama ad una dimensione privata, troppo spesso meditativa e densa di atmosfere malinconiche per essere facilmente coniugata con un palco: la loro musica pare piuttosto trovare collocazione ideale tra le pieghe di una stanza. Dunque l'esibizione pubblica stride con l'aura che si attribuisce agli autori di brani così caldi ed ipnotici, che immaginiamo immateriali e trasparenti, discreti come il ticchettio della pioggia sulle finestre. Un po' come per certi libri, dei quali non vuoi veramente conoscere che faccia abbia l'autore. Preferisci tenerli in quella regione ovattata che li riduce a voci che ti cullano n e l l ' o m b ra , i n u n a sospensione che accresca il senso d'intimità. E poi gli intermezzi: le parole smozzicate tra un pezzo e l'altro, quelle soprattutto

hanno contribuito a rendere incolmabile il senso di distanza non solo tra i musicisti ed un pubblico in fine dei conti tiepidino date le premesse, ma anche tra i National compositori ed esecutori: quando ci si rende conto che anche una voce suadente e profonda può svegliarti con la doccia fredda di fesserie cosmiche tipo “questa canzone e' tratta dalla bibbia, quindi e' cool”. I National pertanto autodecretano a loro habitat la penombra di uno stereo, e lì ci piace tenerli, colonna sonora ideale di pensieri più che centro della scena. Sì, perché The National ci e' parso un progetto che implica l'assenza. L'assenza di altre persone ad ascoltare, l'assenza di riflettori puntati sui musicisti, l'assenza nella sua essenza. Ed e' proprio l'assenza a costituire il gran finale dell'esibizione, quando Berninger scende dal palco, cantando si fa largo tra il pubblico, per infine uscire dalla sala dalla parte opposta, verso la strada. Lasciando tutti, tra il divertito e lo stupito, inclusi i suoi compagni.


Via Zamenhof, n째 821 - 36100 Vicenza - Tel 0444.301837 - prosport@.prosport.it


LIVE REVIEW di enrica sampong - foto di michele spinnato

BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB


LIVE REVIEW di enrica sampong - foto di michele spinnato

Con il grunge, oramai strizzato fino all'ultimo, ufficiosamente tramontato con l'approdo del nu-metal, "Whatever happened to my rock 'n' roll" è lo strepito di furia con cui la band di San Francisco reclama il bisogno di un rock più puro. Vittime e carnefici, saranno loro stessi a riesprimere in m o d o o r i gi n a l e m a autentico il folk ed il rock degli anni sessanta e settanta, periodi in cui affondano le loro radici. Ritornano, dopo tre anni, al New Age di Roncade, i Black Rebel Motorcycle Club, più ve l e n i ge n i c h e m a i , attirando, per sabato 27 Novembre, i veri rocker's, tutti presenti per una serata alquanto elettrizzante. Il trio Peter Heyes, Robert Been e la new entry Leah Shapiro che prende il posto di Nick Zago, iniziano il concerto con canzoni degne dei club londinesi più blasonati quali "Take them on, on your own" e "Howl" passando da pezzi acustici per poi s f u m a re c o n b ra n i psichedelici più intimistici; brani in cui emerge con prepotenza l'anima della band, anima destinata a tenere in vita questo genere musicale. Sorprendenti le voci dei cantanti, voci differenti, che dal momento

in cui si scontrano, riescono ad assemblarsi e a diventare una voce univoca, riuscendo nel contempo a creare uno scambio di energie e di vibrazioni reciproche; vibrazione che è riuscita a darmi e non credo solo a me, la canzone "Red eyes and tears" uscita dal loro primo album, lasciando tutti in silenzio ammirati ad ascoltare. Proseguono successivamente con "Beat the devil's tatoo" uno dei loro ultimi brani e " Ain't no easy way" brano che è riuscito ad acchiapparsi le attenzioni e le vibrazioni positive degli spettatori. Un breve ritorno ai loro primi esordi ci è stato regalato con i brani "Berlin" e "Awake". Escono ma rientrano dopo poco, esibendosi con "Conscience killer" per poi passare al brano non sconosciuto "Spread your love" abbandonando il numeroso pubblico del New Age con "Shadow keeper" lasciandoci però con un sorriso sicuro sulle labbra. Per concludere, la camicia stracciata del chitarrista, mi ha fatto riflettere e mi afferma con estrema convinzione che mode e tempi per loro, perdono qualsiasi tipo di valore .... Qui si tratta solo di suonare del fottuto rock and roll !!


DICEMBRE 2010 V 3 DJ CONF www.myspace.com/djconf S 4 DJ RICHY SIXCHIC www.myspace.com/richysixchic MARTEDI 7 - LOGGIA CAFE' goes to "SHIBUYA MUZIK CLUB" GUEST DJ CLIVE HENRY www.myspace.com/touchmeonenight

V 17 DJ DEPA S 18 DJ ANDREA VIER

Pe r Lo tut gg to ia il al Caf mes le è e or è a di e 0 p Di 4.0 ert ce 0 o fi mb no re

V 10 DJ CONF S 11 DJ RICHY SIXCHIC

V 24 DJs CONF + OMAR R. " HOUSE MUSIC CHRISTMAS PARTY" S 25 DJ ALE DEM




Tutti i concerti dalle 19 alle 21

Domenica Aperto dalle ore 16.59

Mer 22 - Cabaret Gio 23 - Barba Strii Night Ven 24 - Mail & Choccolate + Leli + Dj Silva disaster Mer 29 - Jam Session di fine anno!

Mer 1 - Cabaret Sab 4 - Live: Njakass Fall Sab 11 - Casa (Live) Ven 3 - Ektar Duo Live Ven 16+1 - Dj SoulBrew (VE) &“Back to Black” Dj Set Ven 10 - Dj Marco L’Avv Sab 18 Musica x Bambini Live + Dj mel


da riscoprire LIMELIGHT adischi cura di Eugenio Zazzara (Roma)

GENTLE GIANT - GENTLE GIANT Anno: 1970 - Etichetta: Vertigo

L'icona del gigante dal volto bonario che tiene in mano i componenti resterà uno dei simboli di quell'epoca musicale. Ci sono album meglio riusciti e giustamente più celebrati dei Gentle Giant. Ma l'esordio rimane una pietra miliare del genere progressivo, soprattutto per aver gettato le basi di una carriera magari non sempre sotto le luci dei riflettori, ma s i c u ra m e n t e ri c c a d i soddisfazioni e di idee originali. Sorti nel pieno fiorire dell'era progressive, ancora acerbi al cospetto di coloro che erano già dei giganti all'epoca, come King Crimson e EL&P, i Gentle Giant dei fratelli Shulman n o n t a rd e ra n n o a conquistarsi anche loro la loro fetta di notorietà e di

pubblico fedele. A garantire loro il successo hanno concorso anche le enormi doti tecniche sfoggiate: i tre S h u l m a n e ra n o t u t t i polistrumentisti (strumenti anche non convenzionali, come violino, xilofono, trombone, viola) e, in più, potevano contare sulle buone qualità del chitarrista Gary Green e l'immenso talento di un musicista spesso dimenticato come Kerry Minnear. La formula musicale della band, a base di rock, folk, classica, jazz e musica barocca, raggiungerà le sue vette con album come "Adquiring The Taste" e "Three Friends", ma già nell'esordio omonimo è possibile apprezzare in germe le potenzialità degli inglesi-scozzesi. L'iniziale "Giant" si distingue da subito per un'intro di tastiere epica e solenne, cui fa da contraltare la carica data dal basso che porta alla strofa: un susseguirsi labirintico di chitarre, basso e tastiere cavalcato dalla voce rhythm 'n blues di Derek Shulman, ricco di andirivieni e volute; una formula ben sfruttata

anche dai contemporanei, nostrani Banco del Mutuo Soccorso. A seguire, un ponte psichedelico e blueseggiante, che fa da preludio al riesplodere delle asperità della strofa. Si passa ad atmosfere più sognanti e antiche nella seguente "Funny Ways", in cui Phil e Derek Shulman si alternano e sovrappongono al canto. Dei violini barocchi conducono il brano al punto di svolta, consistente in un obbligato sincopato e teso, p r i m a d i r i a d a gi a rs i nuovamente sui barocchismi iniziali. "Alucard" è uno dei brani più grintosi del lotto: un riff aggressivo sul quale insistono e si sovrappongono in vario modo diversi strumenti, che si ricongiungono poi per dare più violenza e impeto al t u t t o. I n m e z zo, u n interessante uso sperimentale delle voci, effettate ed echeggiate al punto da sembrare decine. La ballata medievale e un po' autoreferenziale "Isn't Quiet And Cold?" (dove compare l'ennesimo nuovo strumento, lo xilofono) fa da

cesura tra le ruvidezze rock del brano precedente e l'affascinante intreccio di "Nothing At All", il pezzo migliore. Degli arpeggi malinconici e sospesi anticipano l'intervento delle voci, come sempre espressive e sognanti. Il brano si trasforma poi in modo rapido e fluido in un riff blues classico ma trascinante, sul quale la voce di Derek Shulman ha gioco facile. A rendere ancora più imprevedibile il tutto, una sequenza di quasi sola batteria, densa di rimbombi ed alterazioni: momento forse tipico per l'epoca, ma di tutto ri s p e t t o, o l t re t u t t o accompagnato da una melodia classica suonata al piano. Il ritorno al tema iniziale chiude uno dei primi brani già definibili à la Gentle Giant. Il disco si chiude con l'ordinaria ma pungente "Why Not?", seguita da un rifacimento dell'inno "The Q u e e n " , f ra n c a m e n t e evitabile. Disco ancora immaturo e incerto in alcuni fronti, ma un esordio comunque folgorante in un'era musicale, checché se ne dica, fondamentale.



EXCLUSIVE INTERVIEW BY TOBIA FIORESE

ONE DIMENSIONAL MAN @ NEW AGE CLUB – (RONCADE – TV) – 20 OTTOBRE 2010

In occasione della data veneta del nuovo tour dei One Dimensional Man, abbiamo avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere in tranquillità appena concluso il soundcheck. Rilassati nei divanetti del backstage abbiamo chiacchierato molto, di questo mese di concerti, del nuovo album che potremmo ascoltare la prossima primavera, dell'unione artistica tra Pierpaolo e Giulio e di molto altro. Immergetevi. S&V: Abbiamo l'onore di aver al completo i One Dimensional Man, alla fine quasi di questa tournée italiana. Visto che abbiamo l'occasione, partiamo da Luca, il nuovo batterista. Qual'è il bilancio di questa esperienza? (Luca): Bomba! Molto intensa, ha superato tutte le nostre aspettative, Abbiamo iniziato a lavorarci da agosto,

poi con molta intensità per tutto settembre provando quattro-cinque ore al giorno e arrivando a casa morti. Per fortuna c'era la cena di Pierpaolo ad attenderci... Giulio: Pasta con l'astice eh, no robe... S&V: Altro che pasta in bianco insomma. Quindi in un mese e mezzo siete riusciti a mettere in piedi tutto, tra impegni vari, perché tu Luca ti dedichi adesso al progetto ODM in toto.. (L.) Beh, non solo, ma non posso anticipare cose... S&V: Ehehhe. Quindi anche tu come Pierpaolo e Giulio, che sappiamo essere poco inclini alla mono dimensione. A nessuno sembra piacere l'uomo ad una dimensione, avete tutti un sacco di progetti musicali paralleli. Questo perché avete un sacco di sfaccettature dentro di voi e in ogni progetto cercate di seguire una inclinazione particolare, o perché ogni progetto tenta in qualche maniera di arrivare all'insieme delle vostre aspirazioni come musicisti? (Pierpaolo): La seconda che hai detto. Io cerco di vivere la mia vita in maniera completa, il motto è vietato annoiarsi, che è proprio un debito nei confronti della propria esistenza. La voglia di fare tante cose c'è e si esprime in tutti questi progetti. Ne vale la pena perché io nutro una convinzione di poter lasciare così in qualche misura un segno positivo nella storia della musica del nostro paese. Questa è la mia vera, segreta ambizione. Dei soldi non me ne frega niente, voglio una società più bella, più giusta, più libera, voglio poter contribuire a questo. (G.) Per me è l'impossibilità di star fermo... anche

non riesco, e si vede, a legarmi per troppo tempo ad una cosa.. (P.) ... Si vede si vede .... (risata generale). (G.) Ho bisogno di affrontare tutte le cose che mi premono, per cui è bello muoversi in vari ambiti molto diversi e la musica ti da la possibilità di farlo. Se riesci a capire cosa riesci a fare è figo poi poterlo fare, dai reading a ODM o ad altre cose di elettronica che faccio. Una cosa mi piacerebbe tantissimo fare con Pierpaolo, è una cosa che si avvicina al reading, ma togliendolo dalle distorsioni. Sono anni ormai che lo sto pensando, di immergerlo in un ambito acustico con un'orchestra. Questo c'ho il pallino ormai e prima o poi ci riusciremo. Non ho alternative. Così sono. (P.) Tornado alla tua domanda è anche la mancanza di alternative dal punto di vista esistenziale, che non è una mancanza in realtà, è una ricchezza. Collaboriamo da 12 anni.. S&V: Ormai siete quasi una coppia artistica... (P.) C'è un sodalizio artistico molto forte... (L.) Funzionano insieme, strabene... (P.) Ci completiamo. (G.) Più che altro ci viene molto facile fare le cose insieme, non abbiamo bisogno di molto tempo per farle.. E quindi non è che puoi scappare da questa cosa. Poi magari dici basta, e ti trovi a fare altre cose, ma ti rendi conto che, stringi stringi, non non porti a casa niente. S&V: Anche perché poi in realtà, al di là delle tue uscite come musicista dai vari progetti che avete fatto insieme, hai sempre partecipato in un altro ambito, in un altro ruolo, ai progetti. Il sodalizio è rimasto. Mentre tanta critica è andata sempre a www.viragoentertainment.it spulciare per evidenziare come si


EXCLUSIVE INTERVIEW BY TOBIA FIORESE

concludano certi percorsi... (P.) Beh, è anche il fatto che si sia standardizzato il linguaggio, quindi non si riesce più a narrare la realtà, si resta sempre sulle solite cose, sui luoghi comuni. Ad esempio si parla di reunion de ODM, quando in tutti i modi possibili abbiamo cercato di comunicare l'esatto opposto. Quattro anni fa quando abbiamo dato alla luce Il teatro degli orrori, lo pensavamo come un sideproject dei ODM Perché se voglio suonare e voglio rincorrere i miei sogni, ma non riesco a viverci... allora se non vivo con una band, vivrò con due! Giusto, in qualche maniera... Ormai il mercato della musica non ti arricchisce più come poteva arricchirti negli anni '70. I dischi non si vendono più... una volta si faceva una tournée per promuovere un disco; adesso bisogna fare un disco per poter fare una tournée. E mi fa piacere e sai perché... Perché la pioggia di soldi... e i ricchi mi stanno antipatici, in particolar modo un signor di nome Silvio Berlusconi, no... L'eccesso di ricchezza è immorale. Appunto non è l'arricchimento materiale che cerchiamo, ma l'arricchimento esistenziale, etico naturalmente artistico. E siamo felici perché tanti risultati siamo riusciti a raggiungerli e qesto ti rende una persona più serena, più bella di prima, perchè il successo ragazzi bene o male è pur sempre la misura della bontà delle cose che fai. Tu puoi fare la musica più bella del mondo, ma se non ti viene a sentire nessuno, soprattutto se hai la mia età... ma chi te lo fa fare. Io c'ho quasi 43... e io son contento dei miei 43 e di vivermeli con spensieratezza.

Fotogallery su www.soundandvision.it Video intervista www.soundandvision.it

Pict by Daniele P.

L’intervista completa potete trovarla su www.soundandvision.it


GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE - GUILTY PLEASURE

WASP

New Age 31.10.2010 Ora che non è più di moda, ora che a proporlo sono solo onesti artigiani e non più strafatti devastatori di camere d'albergo, possiamo anche dire che il metal più cotonato e ignorante degli anni '80 è decisamente da rivalutare sulla pubblica piazza, magari pompandolo a manetta nelle autoradio coi finestrini abbassati la domenica mattina. Sia ben chiaro che, anche nelle tenebre degli anni '90, mi tenevo ben care le cassettine di “Too Fast for Love” e “Appetite for Destruction”, oltre, ovviamente, a “WASP”, “The Last Command” e quel gioiello di “The Crimnson Idol”. I Wasp, appunto, che del genere furono tra gli apripista e, sicuramente, il vertice artistico, dopo le arene strapiene di una ventina d'anni or sono, danno concerti nei rispettabilissimi piccoli club della provincia italiana. Ma guai a parlare di decadenza: Blackie Lawless ha portato coerentemente avanti il proprio discorso e, anche nei suoi dischi più recenti, se la qualità non è quella degli esordi, poco ci manca. Insomma, se le mode sono passate, cazzi delle mode- io domenica sera me la sono scialata assieme ad un nutrito gruppo di metallari ambosessi dal look più o meno esplicito - c'era persino un tizio con una rispettabilissima capigliatura afro che, fisso allo stesso punto, ha fatto headbanging per tutta la durata del concerto -, fin dal momento in cui Blackie (che con l'età somiglia

sempre più alla versione maschile di Liz Taylor) e soci sono saliti sul palco sparandoci “On Your Knees” dritta in faccia, seguita a ruota dalla cover degli Who “The Real Me”. Rispetto agli storici concerti dei Wasp è mancata la teatralità e il grand guignol alla Alice Cooper, ma la potenza dell'impatto e il funambolismo dei musicisti (specie il chitarrista Doug Blair- vedi alla voce “mostro”) si mantiene su livelli altissimi. Saggiamente, dell'ultimo “Babylon” sono state proposti solo tre brani (divertenti finchè si vuole- ma eravamo lì per ascoltare altro). E, allora, giù senza sputo con i dionisiaci “L.O.V.E. Machine” e “Wild Child”- veri e propri inni alla trombata porno anni '80 (presto convertiti a smargiassate da “vorrei ma non posso” per un pugno di metallari sfigati da bestiario degli Atroci). Ma l'acme della serata è stato raggiunto con la potentissima, per quanto ballata, “The Idol”- non roba da accendini, ma da lanciafiamme, suggellata da un assolo quasi interminabile di Doug Blair che per poco non si è disatomizzato sul palco, mentre gli altri membri del gruppo saggiamente attendevano in seconda linea. E, visto che prima o poi all'orgasmo bisogna arrivarci, “I Wanna Be Somebody” disperata e contagiosa, con quel ritornello che è un enorme vaffanculo liberatorio, ha fatto abbondantemente venire il pubblico del New Age. Il bis è stato affidato agli opposti, con l'oscura “Heaven's Hung in Black” e la solare “Blind in Texas”, che ha chiuso un concerto al quale è mancato solo un quarto d'ora (il tempo di “Chiansaw Charlie” e “Animal”) per essere perfetto.



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BRITISH REGGAE FESTIVAL report & foto di Enrica Sampong Fierissima di poter dire “Io c'ero!!”. Ebbene sì, Sabato 13 Novembre, ero al Gran Teatro Geox di Padova, che ospitava il British Reggae Festival, data unica in Italia. Mi sono lasciata trasportare dal sound in levare delle migliori band britanniche reggae. Dopo un interessante dj set con Gusma-T e Mr Robinson, che ha di sicuro ben colmato l'attesa, ha aperto il concerto, una band degli anni settanta, con una carriera che dura da quattro decenni, i Misty in Roots, uno dei gruppi più interessanti e “belli” dell'Inghilterra reggae. La band nasce nel 1970 a Londra e si è imposta con forza utilizzando temi sociali contro il razzismo affiancandosi al movimento Rock Against Racism. I MiR, come dice il loro nome, si identificano con il roots, proprio per questa loro capacità di affrontare tematiche più spirituali; in otto sul palco, tra fiati, tastiere, chitarre, percussioni e voci cavalcano il palco come giovincelli, sebbene non più giovanissimi. Musicalmente restano fedeli

alla loro linea musicale accompagnata da una giusta dose di malinconia, ricordando che negli anni settanta il razzismo imperversava nelle strade di Londra. I loro testi si ispirano alla cultura africana e il loro amore per l'Africa, è espresso in diversi album tra cui Earth e Musi o Tunya. Bellissimi ed accattivanti i giri di basso che esaltano la parte ritmica la quale si impossessa di gambe e braccia e ti fa scatenare; quest'ultima, assieme ai cori sempre pertinenti si collocano senza ombra di dubbio tra le peculiarità più interessanti del gruppo. Nel mezzo sale sul palco, il volto bianco del reggae britannico, Jamie Irie; che cerca fin da subito le attenzioni di noi spettatori esibendosi con il brano "Legalize the Ganjah" riuscendoci in pieno. Jamie coltiva il suo amore per la musica reggae fin da giovane e diverse collaborazioni con produttori giamaicani di un elevato calibro e lavori nel ruolo di dj con nomi noti quali Shaggy, Elephant man, lo rendono un


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cantante da molti ammirato; Le sue melodie e i suoi ritmi tipici giamaicani hanno coinvolto pienamente i numerosi spettatori del British Reggae Festival, giovani e non. Eravamo però tutti intrepidi nel vedere e nel sentire gli Aswad, che, dopo trent'anni di carriera posso decisamente affermare che riescono tutt'oggi a far impazzire gli amanti del reggae. La loro carica esplosiva, la loro capacità di gestire il palco li rendono la miglior band reggae lovers d'oltre

manica. Gli Aswad si sono formati a Ladbroke, Londra, nel 1974 ed, insieme a Matumbi, The Cimarons e Black Slate, divennero il punto di riferimento in Europa, della musica caraibica. Furono il primo gruppo ad esibirsi assieme a

grandi artisti giamaicani tra cui Bob Marley, Burning Spear e Peter Tosh. Una collaborazione continua tra i componenti della band, uno scambio di ruoli e di strumenti riescono a trasformare il loro

momento sul palco un vero e proprio show in merito alla loro virtù di saper produrre sound differenti: una miscela di reggae, funk, dancehall, hip hop e dub ci ha eletrizzato per più di un'ora. Terminano il loro fantastico concerto con “Come on and shine, shine like a star, shining so bright, like the star that you are” il singolo “Shine” che ha fatto ballare tutti nello stile reggae lovers e rendendo me troppo entusiasta! Concludo e non posso dire altro che: io c'ero!!!


Live: PIOL & Friends VISUAL VJ : LADY STARDUST Djs DjD & Carlito Cazale

13째 BOWIE BASH SAB 8 GEN 2011 INFO: WWW.SOUNDANDVISION.IT


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PETER HOOK: UNKNOWN PLEASURE celebration Live at NEW AGE 25.11.10 diFotoLucaby Sartor Rolando C'erano due tipi di persone ieri sera al New Age per ricordare i 31 anni dall'uscita di “Unknown pleasures”.Quelli che hanno vissuto in prima persona il periodo di vitalità magica del punk e quelli che ne hanno solo sentito parlare ma ne sono rimasti affascinati; ambedue ieri sera hanno condiviso la celebrazione di una pagina essenziale della storia della musica.Peter Hook membro fondatore originale era sicuramente il più titolato e accreditato per fare una operazione del genere. Che qualcuno abbia parlato di speculazione e operazione commerciale, fà parte dell'ambiente musicale fatto anche di grandi invidie.Io non ho visto stadi pieni o una sfilza di date in Europa ed USA da far pensare ad una cosa del genere. Una scenografia sobria ed una meticolosa preparazione per ricordare al meglio la band. Che sul palco ci fosse solo P.Hook della formazione originale con un chitarrista (copia carbone di B.Albrecht) ed un altro bassista di appoggio, batterista impeccabile più un sostituto di Martin Hannett ai campioni e tastiere fa intuire che Joy Division fossero in sintesi il suono di basso unico creato con Hannett e la voce di Ian.Ho sentito anche qualcuno deluso per questa eccessiva attenzione al dettaglio che ha lasciato poco all'improvvisazione, sicuramente dovuta alla volontà di limitare il rischio di una brutta figura a causa problemi tecnici sempre in agguato. Mancando Ian Curtis che era un animale da palco, si è puntato all'effetto sonoro.Il botto sonico si è sentito e le doti vocali non eccelse hanno perfettamente ma sobriamente riproposto i testi originali con il giusto pathos. Mi ha francamente commosso vedere quanti giovani conoscessero i testi di “Transmission” o “L.W.T.U.A.” .Il concerto tiratissimo non ha lasciato spazio a presentazioni;solo per i richiestissimi bis mr Hook si è lasciato scappare “questa è veramente tanto tempo che non la suonavo!”e via con Ceremony o per Wilderness “mi ero dimenticato quanto bella fosse! I brani sono stati suonati come in originale,poche le variazioni(solo su New down fades e soprattutto Insight; hanno poi trovato posto tutti i brani del primo periodo,singoli inclusi:Leaders of men/Digital/Day of the lords/Insight/Disorder/ Shadowplay/From safety to where/Autosuggestion/ Candidate/ Interzone/She's lost control/Transmission/ I remember nothing fra le altr oltre le sopracitate. Un'ora e rotti di concerto.Ieri sera mi è sembrato al di là dei facili discorsi dietrologici un esemplare momento per ricordarli e celebrarli nella loro infinita grandezza.


DICEMBRE 2010 :::... SABATO 4 ...:::

- Rive Jazz (vi) - Back To Black DjSet - CSC (vi) - Bachi da Pietra - La Loggia (vr) - Dj Richy Sixchic - JackTheRipper (vr) - My Own rush (Pop Punk) - Evaos (vr) - Soul Alliance Dj Set

:::... DOMENICA 12 ...:::

- Vinile (vi) - Last Nite Party (Live & DjSet) - ZweiBar (tv) - Live : Genus Caput (Unplugged) - Shindy (vi) - G. Canali & Rossofuoco Live - Punto d’Incontri (vi) - Piccola Orchestra Vagante - Pop Corn (ve) - Oasis Night Raduno Nazionale - JackTheRipper (vr) - Live: Ganzi & Rozzi - Rocketz (tv) - Bodyintime+The Sensibles+Bastogne :::... MERCOLEDI’ 15 ...::: - Rocketz (tv) - Zeno Tornato Solo (Swi) + DjSet

:::... MARTEDI’ 7 ...:::

- Rockcafe’ (tv) - Dj Osai (Adam is Back) - De Gusto (tv) - Italian Gangster Party (+ Live) - New Age (tv) - Ministri Live - Rocketz (tv) - Texas terri Bomb (Usa) + Henry (MI) - Punto d’Incontri (vi) - Dj Set by Tony fm Shindy - Vinile (vi) - Lamette Party (Miss Chain & The Broken) - Shindy (vi) - Shindy meets I Love Minimal - Evaos (vr) - Dj Klive Henry fm Shibuya Muzic Club - La Loggia (vr) - Dj Klive Henry fm Shibuya Muzic Club - JackTheRipper (vr) - Live: Midnight Kings (RnBlues)

:::... MERCOLEDI’ 8 ...::: - New Age (tv) - The Sonics Live - Rockcafe’ (tv) - Mods vs Rockers DjSet - ZweiBar (tv) - Mods vs Rockers DjSet + Live

:::... GIOVEDI’ 9 ...::: - JackTheRipper (vr) - Live: Lokomotive UP (Stoner)

:::... VENERDI’ 10 ...::: - Rockcafe’ (tv) - Claudio King P (Afro-Reggae) - New Age (tv) - Randy hansen Trio (Hendrix Trib) - ZweiBar (tv) - Fat Groove (electro) - Rocketz (tv) - Still Life Live - De Gusto (tv) - Gino Tonico “Indietonic” - Pop Corn (ve) - SpreadMag Party: Octane & Dlr Live - Vinile (vi) - Festa a Sorpresa - Shindy (vi) - New Wave Night (joy Division Trib) - Sartea (vi) - Sensimilla (Acoustic Live) - Bar Astra (vi) - DjSet by Marco L’Avv - Rive Jazz (vi) - Live Leydis Mendez Y Carretera C. - La Loggia (vr) - Dj Conf Set - Evaos (vr) - Dj Depa Set

:::... SABATO 11 ...::: - Rockcafe’ (tv) - Excusa Me - New Age (tv) - Melissa Auf Der Maur Live - ZweiBar (tv) - DjSet by Zuki Stra - Rocketz (tv) - Mellow Mood DjSet - De Gusto (tv) - Ring a 3 Reverendo - Pop Corn (ve) - Mastica Live - Punto d’Incontri (vi) - King P. (Electro Dancehall) - Vinile (vi) - Trash Dance - Live: E Drunks - Bar Astra (vi) - Casa (Live) - Sartea (vi) - Lady Gisa Broken Beat

:::... GIOVEDI’ 16 ...::: - Asha (tv) - ZweiBar (tv) - Live Django - Sartea (vi) - GranTurismo + Simplebeats Djs - JackTheRipper (vr) - Andrea Chiarini (Cantautore)

:::... VENERDI’ 17 ...::: - Rockcafe’ (tv) - Back To Black Dj Set - New Age (tv) - Massimo Volume - Rocketz (tv) - New Wave Party 3 - De Gusto (tv) - Dottor Funko & His Troubles - ZweiBar (tv) - Dj Esh from Italojob - Pop Corn (ve) - Underground Rap - Vinile (vi) - Escape Me vs 2 Maniacs + Live Guest - Shindy (vi) - Villa Ada Sound live (Reggae) - Sartea (vi) - FreakShow: T. Miller & Skeleton Live - Rive Jazz (vi) - Live Fabrizio Gaudino (Jazz) - Bar Astra (vi) - DjSet by Marco SoulBrew (Ve) - La Loggia (vr) - Dj Depa - Evaos (vr) - Dj Omar R.

:::... SABATO 18 ...::: - Rockcafe’ (tv) - I Maledetti (Rock n Garage) - New Age (tv) - Suonica Live - Rocketz (tv) - Sophie Lillienne + Guest - ZweiBar (tv) - Lady Gisa Broken Beat - De Gusto (tv) - Balla con l’Indie - Pop Corn (ve) - Wah Wah Club: Brodinski Live - Punto d’Incontri (vi) - Rst - Musica Terapeutica ... - Vinile (vi) - Festa a Sorpresa - Sartea (vi) - PHOTOS AROUND THE ROCK by S&V Mag - Bar Astra (vi) - Musica Per Bambini + Dj Mel - CSC (vi) - G. Dal Bianco & Luca Nardon Live - La Loggia (vr) - Dj Andrea Vier - Jack The Ripper (vr) - Zeno Tornado (Country) - Evaos (vr) - DjSet by Depa

:::... DOMENICA 19 ...::: - ZweiBar (tv) -Andy3 Acoustic Cover - Punto d’Incontri (vi) - Carinato Bonfanti Live - Pop Corn (ve) - Radio Daf Live + guest

:::... MERCOLEDI’22...::: - Sartea (vi) - Back To Black + Chicca Intrigo Live - Rocketz (tv) - Bar Astra (vi) - Cabaret

:::... GIOVEDI’ 23 ...::: - Rockcafe’ (tv) - Dj Cyco Uk Garage - Rocketz (tv) - New Age (tv) - Burning Black - ZweiBar (tv) - Live: trio Scaleno (Swing) - Punto d’Incontri (vi) - Baanga Acoustic Duo (Live) - Sartea (vi) - The Junction + Ale Mod DjSet - Bar Astra (vi) - Barba Strii night - JackTheRipper (vr) - Cavani (Rock)

:::... VENERDI’ 24 ...::: - Rockcafe’ (tv) - Open 3 o’ clock - Rocketz (tv) - Dj Set Rock with Zeno n Roll - ZweiBar (tv) - Zweigilia open till 4am - Pop Corn (ve) - Punto d’Incontri (vi) - Marco Ruboni - A ruota Libera - Vinile (vi) - Vinile Xmas Ed. Live & Dj Set (Free Entry) - Sartea (vi) - Classic Xmas with Dax & Friends - Shindy (vi) - Bar Astra (vi) - Mail & Choccolate + Leli & Dj Silva - La Loggia (vr) - Djs Conf+Omar R. (Xmas Party) - Evaos (vr) - DjSet by Depa

:::... SABATO 25 ...::: - ZweiBar (tv) - Super B&X Day till 4 am - New Age (tv) - Ammucchiata Natalizia - De Gusto (tv) - Panetton De Gusto - Rocketz (tv) - Natale Rocketz - Pop Corn (ve) - Baita Party - Vinile (vi) - Baccini & RnR. Questo Maledetto Natale - Shindy (vi) - Xmas party with OJM Live & 10 Djs - Rive Jazz (vi) - Natale in Jazz - Sartea (vi) - Osteria Popolare Berica Live - Bar Astra (vi) - La Loggia (vr) - Dj Ale Dem - Evaos (vr) - Dj Conf Set - Jack The Ripper (vr) - Gen Marrone (Church & Roll)

:::... DOMENICA 26 ...::: - New Age (tv) - Airway Live - Sartea (vi) - Anima Caribe Live - Shindy (vi) - hi Robot (Xmas edition) - De Gusto (tv) - Aperitivo Italiano - Jack The Ripper (vr) - I Gelati + Titta (Rock Demenz.)

:::... MARTEDI’ 28 ...::: - Sartea (vi) - Klab (Session Jazz Funk)

:::... MERCOLEDI’29..::: - Bar Astra (vi) - Jam Session di Fine Anno - Sartea (vi) - Papataci Live

:::... GIOVEDI’ 30 ...::: - Jack The Ripper (vr) - Roberta & i Negroni (Rhythm n roll) - Rocketz (tv) - King Salami & Cumberland3 (Uk)

EVENTI ::::....


SOUND & VISION MAGAZINE presenta

PHOTOS AROUND THE ROCK David Bowie Iggy Pop Nick Cave Ramones Oasis Placebo Deus Madonna Morgan Teatro Degli Orrori Carmen Consoli Frankie Hi Nrg T.A.R.M. Lacuna Coil Ministri & much more...

FOTOGRAFI: Francesco Zanet (Ud) - Alessio Furlan (Ve) Michela Del Forno (Si) Henry Ruggeri (Mc) - Daniele Pensavalle (VI) DJ SET by S&V CREW & VISUAL by Rosarita INFO : WWW.SOUNDANDVISION.IT - INFO@SOUNDANDVISION.IT

DAVID BOWIE by D. Pensavalle

SABATO 18 DICEMBRE @ SARTEA VICENZA


PHOTOS AROUND THE ROCK FRANCESCO ZANET

Presentati: Francesco Zanet, 26 anni, Spilimbergo (PN) (va bene anche UD sono nella linea di confine ^__^) - Quando nasce la tua passione per l'immagine? 23 giugno 1984… A parte gli “scherzi” Non saprei di preciso ma indicativamente nel periodo adolescenziale/ribelle come valvola di sfogo per una scuola scelta non azzeccata e forse un po' per comunicare quello che non riuscivo a fare in altro modo..a pellicola veniva.. - Che attrezzatura fotografica e quali ottiche usi abitualmente per lavoro? Diciamo che non ha importanza marca o modello basta che ci sia un fisheye un grandangolo e un bel tele luminoso ;) Ormai solo digitale aimè… prediligo Nikon, non disdegno Canon, stra amo e stra odio Leica… - Ti senti “autore” o “interprete” delle immagini che scatti? Ogni fotografo è autore delle opere del proprio ingegno e interprete visivo della realtà che lo circonda… un insieme delle due. - Quali fotografi del passato, o ancora in vita, hanno influenzato maggiormente il tuo modo di fotografare? E quali ammiri in modo particolare?

Non ho un vero e proprio m o d e l l o d ' i s p i ra z i o n e soprattutto nella fotografia musicale. Ciò nonostante ci sono fotografi reportagisti e giornalisti di un certo taglio di cui ammiro un sacco lo stile e l'ingegno… Non amo ricercare confronto o ispirazioni in fotografi di altri tempi perché erano davvero altri tempi in cui la fotografia era qualcosa di molto diverso da ciò che c'è adesso… Mi piace ricercare qualche delizia dell'occhio con fotografi giovani magari italiani esempio Pellegrin, Zizola, Majoli ragazzi vicini ad una vita di provincia ma che hanno saputo fare della loro arte non solo un mestiere continuo ma anche uno stile di vita… Reportagisti sociali ci si nasce perché come nella musica non la fotografi se non la ami anche la gente e la sua sofferenza non la fotografi se non la conosci da vicino… mi piace lo sporco unito all'eleganza dei loro lavori mi piace nelle foto la gente immobile, che parla, che piange, che ride, che urla, che salta, che soffre, che pensa, che spera… qualcosa di ciò mi ha colpito,amo fotografare oltre che gli artisti le facce sotto e dietro i palchi… - Qual’è lo s c at t o a l q u a l e s e i particolarmente legato? In campo musicale sono tre: Liam Gallagher (Oasis) che mi guarda, la foto di backstage dei Placebo e l'immagine del pubblico da dietro il microfono dei Pearl Jam sopra il palco dell'Heineken… - Quale soggetto del mondo del rock avresti voluto assolutamente

THE INTERVIEWS ritrarre? Joe Strummer ( the Clash ) - La scelta delle foto in mostra, e il perchè di questa selezione? Non credo siano le foto tecnicamente meglio riuscite e non tutte raffigurano necessariamente grandi artisti… momenti fotografici che mi hanno fatto “girare la testa” quello si… - Quali sono i 5 pezzi preferiti nella tua playlist? Fix you (ColdPlay), No one knows (Queens of the Stone Age), Bohemian like you (Dandy Warhols), Girls & Boys (Blur), M ay b e To m o r row (Stereophonics) bis. Stand by me acoustic (Oasis). - Il tuo sito? www.zanetphoto.com

ALESSIO FURLAN

Presentati: Alessio Furan, 31 anni da S. Donà di Piave in provincia di Venezia. - Quando nasce la tua passione per l'immagine? Possiamo dire che ho seguito un percorso inverso; sono cresciuto con la fotografia digitale per poi approfondire la fotografia analogica solo recentemente. Sembra ieri, ma son già passati 10 anni da quando ho cominciato a fare fotografia seriamente. - Che attrezzatura fotografica e quali ottiche usi abitualmente per lavoro? Reflex Canon digitali.

Attualmente lavoro con la serie 5D in quanto non riesco più a far a meno del Full Frame e delle sua straordinaria resa e pulizia anche in condizioni di scarsa luminosità. Dispongo di solo tre ottiche che mi permettono di far tutto. Un 1635 f/2.8 un 70-200 f/2.8 ed un strepitoso 135 f/2. - Ti senti “autore” o “interprete” delle immagini che scatti? Mi sento un interprete. Le immagini mi si presentano davanti da sole, non ho bisogno di costruirmele. Credo che la maggioranza dei miei scatti siano risultato di un qualcosa che mi è stato regalato... io non ho dovuto far altro che mettere la mia esperienza per catturarli nel modo migliore possibile. - Quali fotografi del passato, o ancora in vita, hanno influenzato maggiormente il tuo modo di fotografare? E quali ammiri in modo particolare? Non ho una profonda cultura fotografica al riguardo e non mi vergogno ad ammetterlo. Tra gli autori quello che mi ha influenzato maggiormente è stato Anton Corbijn. Tra i miei fotolibri trovo Ansel Adams, Fulvio Roiter e Robert Caputo con il quale ho avuto il piacere di scambiare qualche mail. - Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato? Non ne ho uno in particolare, ma molti ai quali sono molto legato per i risultati che mi hanno portato o per il semplice fatto c h e m i s o n o ri u s c i t i p a r t i c o l a rm e n t e b e n e. - Quale soggetto del mondo del ro ck av re s t i vo l u t o assolutamente ritrarre? Bella domanda... A me sarebbe piaciuto fotografare tutti i Guns n'


PHOTOS AROUND THE ROCK - THE INTERVIEWS - PHOTOS AROUND THE ROCK - THE INTERVIEWS -PHOTOS AROUND THE ROCK - THE INTERVIEWS

Roses di Appetite for Destruction, ma le circostanze attuali lo rendono un po' difficile. Ci tenevo a ritrarre Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori, per il quale ho in archivio un bellissimo ritratto rubato mentre girava ignorato tra la folla durante un live dei Linea77. - La scelta delle foto in mostra, e il perchè di questa selezione? Ho preso un po' tutte le foto fatte ai live che potessero rientrare come caratteristiche tra quelle valide per la mostra... e ho scelto quelle che mi piacevano di più e che consideravo sufficientemente valide - Quali sono i 5 pezzi preferiti nella tua playlist? Bevo: Ministri, Festa Mesta: Marlene Kuntz, Compagna Teresa: Il Teatro degli Orrori, Corduroy: Pearl Jam, No One Knows : Queens of Stone Age - Il tuo sito? www.synergiaphoto.com, www.alessiofurlan.com (piu semplice da ricordare....)

MICHELA DEL FORNO

Presentati: Michela Del Forno, 38, nata a Udine e vivo in provincia di Siena dal 2009. - Quando nasce la tua passione per l'immagine? All'età di 23 anni quando ho comperato la m i a p ri m a m a c c h i n a fotografica. L'ho praticata amatorialmente fino al 2003 quando grazie anche

all'amicizia con il fotografo toscano Carlo Carletti ho iniziato ad aprofondire la tecnica e una mia ricerca espressiva. Il mio approccio alla fotografia è stato forgiato dai sui insegnamenti e dalla collaborazione professsionale con lui che continua a tutto'oggi. - Che attrezzatura fotografica e quali ottiche usi abitualmente per lavoro? Canon 5D mark II e l'obiettivo che uso di più è il 24-105. - Ti senti “autore” o “interprete” delle immagini che scatti? Autore. Lascio l'interpretazione a chi le vede. - Quali fotografi del passato, o ancora in vita, hanno influenzato maggiormente il tuo modo di fotografare? E quali ammiri in modo particolare? Il fotografo che ammiro di più è Josef Koudelka, per me lui è al primo posto. Poi tra quelli che amo di più Sarah Moon, Helmut Newton, Nadav Kander... Per la fotografia in ambito musicale ho avuto la fortuna di conoscere e vedere in azione Guy Le Querrec, anche lui un grande nella storia della fotografia. Qual’è lo scatto al quale sei particolarmente legata? In ambito musicale ad una foto di Iggy Pop, in controluce in cui lui fa il gesto di slacciarsi la cintura. Ho la sensazione di aver catturato in quella foto un aspetto profondo di lui, nella tranquilla staticità di quella posa e in quel gesto ritrovo la sua forza un pò oscura, che riempie la sua fisicità e che trascende la sua immagine di satiro lussurioso e irrefrenabile. - Quale soggetto del mondo del ro ck av re s t i vo l u t o assolutamente ritrarre? I Joy Division, e Patti Smith negli anni '70. Poi ce n'è tanti altri ancora

'in giro' che voglio fotografare appena ne avrò l'occasione. La scelta delle foto in mostra, e il perchè di questa selezione? Perchè sono i tra i miei artisti preferiti, sono accomunati da una grandiosa personalità e forza creativa ed espressiva. Amo la loro poetica, la loro estetica, sono a volte ossessivi oscuri e deliranti, a volte illuminati da anelito di pace e redenzione. Tutti hanno una certa vena sciamanica e un intensità sconcertante. E' un privilegio per me averli fotografati. - Quali sono i 5 pezzi preferiti nella tua playlist? 'Disorder' dei Joy Division, 'The Passenger' di Iggy Pop, 'Frederick' di Patty Smith, 'The Mercy Seat' di Nick Cave, 'Ask' degli Smiths - Il tuo sito? www.micheladelforno.com

HENRY RUGGERI

Presentati: Henry Ruggeri, Porto Potenza Picena, al mare in provincia di Macerata. Quando nasce la tua passione per l'immagine? Sono sempre stato attratto piu' dall'immagine che dal video, sin da piccolo, percio' la considero una passione innata - Che attrezzatura fotografica e quali ottiche usi abitualmente per lavoro? 2 corpi macchina Canon Eos 50, un 17-55 ed un 70-200 entrambi 2.8. - Ti senti “autore” o “interprete” delle immagini

che scatti? Autore nei live ed Interprete nei posati - Quali fotografi del passato, o ancora in vita, hanno influenzato maggiormente il tuo modo di fotografare? E quali ammiri in modo particolare? Mi piacciono tantissimo i classici HenriCartier Bresson su tutti, attualmente adoro i lavori di La Chapelle (anche se il suo e' un genere di foto che non farò mai) ed Anton Corbijn (a cui invece mi ispiro nel bianco e nero) - Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato? La mia prima fatta con una reflex ad un fiore davanti al negozio di foto dove l'avevo appena acquistata. Mi aveva appena spiegato la profondita' di campo.... era credo il 1986 Quale soggetto del mondo del ro c k av r e s t i v o l u t o assolutamente ritrarre? L' elenco sarebbe troppo lungo percio' dico Beatles, J. Hendrix e Led Zeppelin - La scelta delle foto in mostra, e il perchè di questa selezione? Ho messo solo foto dei Ramones dei primi anni novanta. Pur di conoscerli mi sono spacciato fotografo ad un loro concerto cosi' sono riuscito ad entrare backstage. Sono diventato amico della band e poi fotografo del loro Fan Club li ho seguiti molte volte in giro per l'Europa fino al loro scoglimento. Non ho piu' smesso di fare foto soprattutto ai concerti. - Quali sono i 5 pezzi preferiti nella tua playlist? uno a caso dei Beatles, uno a caso dei Rolling Stones, uno a caso dei Led Zeppelin, due a caso dei Ramones - Il tuo sito? www.flickr.com/henryruggeri, quello ufficiale e' ancora in costruzione.



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DICEMBRE SAB 4 - GINO TONICO SOUL TONIC MAR 7 - TONY DJ ROCK SAB 11 - KING P. - ELECTRO/DANCE HALL DOM 12 - Piccola Orchestra Vagante (Live) SAB 18 - RST - MUSICA TERAPEUTICA E DI FACILE ASCOLTO DOM 19 - CARINATO-BONFANTI - LIVE CHITARRE E VOCE GIO 23 - BAANGA Acoustic Duo (Live) VEN 24 - MARCO ALIBONI - A RUOTA LIBERA VEN 31 - ESH - ELECTRO, CAPODANNO IN CONTRA

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CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION

Intervista di Jessica Andreucci Anche quest'anno, puntuale come sempre, il polo fieristico di Faenza si prepara ad a c c o g l i e re I l M e i , i l tradizionale appuntamento dedicato alla scena musicale indipendente. Nato quasi accidentalmente grazie a un gruppo modenese che organizzava fiere del disco, il meeting, oltre a fornire utili informazione agli “addetti ai lavori”, coinvolge oggi centinaia di espositori e funge da vetrina oramai internazionale del Made in

Italy. Aspettando l'edizione 2010, approfittiamo per chiacchierare con chi della passione per il panorama underground si batte per farne una professione, vivendo da anni attivamente la scena indipendente italiana. Intervista a Leo, Go down Records. S&V. Chi è e come nasce la Go Down Records? L'idea è nata dopo diversi anni come fonico degli Ojm, assieme a Max, mio braccio destro e loro batterista. Ci piaceva la vita

on the road e volevamo entrare a far parte della scena indipendente. Abbiamo pensato di dar vita alla Go Down Records, partendo con due band: OJM e Small Jackets. con il passare del tempo io mi sono appassionato al “lavoro” di discografico. Ci siamo organizzati e divisi i vari compiti. S&V. Attualmente quanto siete attivi nella scena musicale italiana? Pensiamo di essere molto attivi tra concerti, uscite discografiche (43 in 8 anni), e festival. Abbiamo distributori abbastanza grossi: in Italia collaboriamo con Audioglobe, uno dei più noti, (distribuisce tra gli altri, Iron Maiden e Hellacopters). All'estero abbiamo distribuzioni mirate al rock'n'roll, garage e hard - rock. Alcuni sono canali specializzati, quindi sai che lavorano bene solo su determinati generi musicali e che arriveranno solo in determinati negozi, altri invece sono indipendenti ma molto grossi, come Sonic Rendezvous in Olanda, principale distributore di rock di matrice svedese, inglese o americana in quel paese. In Francia invece si collabora con l a L o n g fe l l ow D e ep, un'etichetta rimasta impressionata dal nostro

catalogo. Ci abbiamo messo un po' di anni però abbiamo c re a t o u n a re t e d i distribuzione e promozione dei dischi molto ampia. La gente ci può conoscere anche tramite internet o distributori digitali. Per noi i mercati più importanti ora sono Francia, Germania e Svezia. S&V. Oggi la Go Down e' una realtà consolidata nel nostro territorio e in tutta Italia, ma immagino non sia stato facile e immediato. Come ha lavorato nel territorio inizialmente per espandersi e crearsi il proprio nome nel panorama indipendente nazionale? Molto lo dobbiamo alle prime due band con cui abbiamo iniziato: Small Jackets e Ojm, che grazie alla loro intensa attività live oggi godono di un nome nell'underground. Si guardava a etichette simili alle nostre per capire come muoversi, investendo i soldi delle vendite in promozione, in Italia e all'estero, cercando distribuzioni che dessero credito ai gruppi per u f fi c i a l i z z a re l a l o ro esistenza Man mano che si spedivano cd promozionali, si constatava che la risposta era buona. Per il resto, abbiamo sempre lavorato mossi dalla passione,


CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION

cercando di portare in Italia artisti che piacessero a noi per primi, come Brant Bjork, ma anche Firebird e Morlocks. S&V. Guardandoti indietro, qual è stato il più grande risultato ottenuto finora dalla Go down e quale ti p i a c e rebb e i nve c e raggiungere? La più grande soddisfazione è quando ti accorgi che il disco che hai pubblicato viene recepito positivamente dalle persone e non solo da te. La felicità d e l p o t e rs i d i re “ h o pubblicato buona musica”è quello che ci fa andare avanti. Ciò che mi piacerebbe è che questa passione potesse trasformarsi prima o poi in un lavoro a tempo pieno. S&V.Con il boom di Webzine, siti specializzati, pre-listening e download, oggi la musica e' diventata accessibile ad un pubblico più vasto, spesso meno esperto, più popolare e, a detta di qualcuno, meno “purista”. Credi che questa evoluzione sia positiva per la scena musicale e i professionisti che vi lavorano? E' positiva da un certo punto di vista perchè ti da la possibilità di ascoltare, vedere e decidere se fruire o meno di quella musica. Il rovescio della medaglia con il mercato così saturo, la

mu s i c a d ive n t a u n ' intrattenimento, e avere un disco risponde al feticismo più che a una passione. Spesso sento persone che scaricano intere discografie senza neanche averla ascoltata. S&V .Oggi si può promuovere e diffondere la propria musica con i più svariati mezzi. In questo panorama, tra le ultimissime novità compare Facebook, ma prima di lui Myspace e tanti altri. Quanto é importante il social network per la diffusione della Go Down e delle sue Band? Sono molto importanti. Ti permettono di comunicare e arrivare direttamente a più persone, senza passare per canali di comunicazione “classici”. S&V. Al di la dei mezzi tecnici, c'e secondo te uno spirito particolare che distingue l' etichetta indipendente da una major? Credo che l'intento delle major sia quello di farti fare il disco e poi vedere come va. L'idea alla base della Go Down è quella di stabilire un rapporto con gli artisti, e creare le condizioni che li aiutino a emergere. Manca completamente la figura del talent - scout. Mi arrivano dei cd e li ascolto. Poi alcuni di loro li incontri in giro per concerti e festival, ci parli, si creano sinergie e si lavora

per creare loro degli spazi, senza limitarci al disco in sé e una volta realizzato, senza fermarsi alla semplice distribuzione. S&V.Come reputi la scena indipendente del nostro paese? Più che una vera e propria scena penso che oggi in Italia ci siano dei sostenitori della musica di matrice Sessanta - Settanta. A noi piace lavorare con band che abbiano una rock'n'roll attitude. Per “attitude” non intendo esclusivamente l'essere rocker, ma credere in ciò che si fa a prescindere dalle possibilità economiche e dai mezzi tecnici. Ci uniamo a questi gruppi per dare spazio alla buona musica e diffondere il verbo della r'n'r attitude! S&V.Possiamo dire che il progetto di un etichetta i n d i p e n d e n t e r i e n t ra nell'obiettivo di non farsi escludere da un mercato g l o b a l e gove rn at o d a tecnologie avanzate e logiche esclusive? Per quanto riguarda la Go Down è una cosa “fisiologica”. Nasciamo per appoggiare una attitudine e non necessariamente contro qualcosa. Se poi un giorno la musica che proponiamo diventasse parte del mercato globale, ne saremmo fieri, perchè vorrebbe dire che sia noi che le nostre band avremmo fatto di questa passione

un'economia che ci permetta di auto- sostenere le nostre idee. S&V. Come puo' una persona “estranea”al settore, supportare la musica indipendente? Se posso esprimere una lamentela, veniamo supportati solo dagli addetti ai lavori e esperti del genere (fanzine, riviste specializzate ecc..). I principali canali di diffusione n o n c i s o s t e n go n o, preferiscono dare più visibilità ad artisti che cantano in lingua italiana. Questa “discriminazione” ci ha portato sempre più a guardare oltr'alpe, investire all'estero, dove riscontriamo maggiore interesse, e di conseguenza maggiore visibilità. La Go Down ha bisogno di essere supportata n e l s e n s o d i e s s e re conosciuta, non semplicemente di comprarne i dischi. Il modo migliore e' vedere le band dal vivo, respirare l'atmosfera del live. E poi se ti è piaciuto, decidere di comprare disco.

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GLI INDIMENTICABILI DIMENTICATI A CURA DI FOX

L E S B A X T E R S P A C E E S C A P A D E Y M A S U M A C V O I C E O F T H E X T A B A Y

Les Baxter

Yma Sumac

E' arduo seguire con ordine l'opera omnia di Les Baxter, indiscusso maestro di una serie di stili, negli ultimi anni riuniti con il termine di musica “lounge”, quindi prendo spunto da questo album del 1958 per parlare un po' più in generale dell'artista. Con il messicano Juan Garcia Esquivel, fu il grande pioniere di un suono fuori dagli schemi dell'epoca e che ancora oggi viene ascoltato con curiosità. Il grande momento di questi artisti fu soprattutto negli anni cinquanta, quando sperimentarono fusioni tra strumenti classici e aggeggi pionieristici dell'elettronica, primo tra tutti il theremin oggi così rivalutato. In particolare Les Baxter descriveva terre lontane con uno stile che definirei quasi s a l ga ri a n o, e q u i n d i esistente nella propria visione. Il grande successo lo ottenne con “Whistle”, il tema della serie televisiva “Lassie” ma le partecipazioni a colonne sonore di films furono svariate, le più importanti con Roger Corman ed in genere in molte pellicole della American International Pictures, casa cinematografica leader di q u e l l i c h e o ggi n o i conosciamo come b movies, di norma horror o di

fantascienza. L' esperimento che trovo tra i più importanti nacque però con Zoila Augusta Emperatriz Chávarri del Castillo, in arte Yma Sumac, favolosa voce degli anni cinquanta, regina del mondo musicale esotico ed esecutrice di frenetici brani mambo. In Voice of the Xtabay del 1950 viene rappresentato il mondo inca in un'artificiosa opera dalle atmosfere surreali con un mix tra orchestra e percussioni latine su cui primeggia questa regina del suono vocale. Space Escapade invece è un fenomenale esempio di composizione alla Baxter. I brani superano raramente i tre minuti ed in questo ristretto margine di tempi il compositore riesce a conquistare l'attenzione con melodie accattivanti ed arrangiamenti davvero unici, visioni di aree del Centro America o spazi interplanetari si alternano in un frizzante vortice orchestrale. Termino con una citazione del 1988 di Julie Burchill giornalista di "The Face": - Il primo giorno Dio creò l'uomo e la donna, il secondo il Vodka Martini e il terzo giorno passò alla musica di Burt Bacharach. Poi, il quarto giorno, l'uomo inventò il rock'n'roll e rovinò tutto.


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BEDROOM REVOLUTION “storie di dischi da collezione” di SIR TAYLOR

knows, a day in the life, per tono neppure la struggente

JOHN LENNON dire…) Era anche il più pigro e finale “my mum is dead” J. LENNON, PLASTIC ONO BAND discontinuo e quindi meno (mamma è morta). E come

Sono volati 30 anni. Una vita è passata in un attimo da quella maledetta sera. E se pensi poi che John aveva solo 40anni, in poche parole ancora un mondo di cose da fare, ti sembra terribilmente ingiusto. Ma a questo m o n d o h o p u r t ro p p o imparato che di cose terribili ed ingiuste ne succedono tutti i giorni; così come non dovrebbe sembrare strano che nella liberale America un imbecille qualunque p e n s i d i d ive n t a re immortale ammazzando una celebrità. Questo è accaduto a John Lennon una fredda sera di dicembre del 1980 a New York. E' stato il primo dei Beatles a lasciarci distruggendo tutti quei discorsi sulla reunion dei fab four e forse impedendo così

che sbiadisse l'imagine del quartetto inglese, come accade oggi per tantissimi miti del mondo della musica (con impietose reunion e relativi tour), bloccata per sempre nella gioventù del 1970 degli ultimi scatti per Let it be. Non perdo tempo a scrivere note biografiche sulla vita del Beatle che più amo quindi mi limiterò ad alcune c o n s i d e ra z i o n i s u l momento in cui fu pubblicato questo lp, la musica contenuta e per chiudere come sempre con i dettagli collezionistici. A detta del produttore dei B e a t l e s , G. M a r t i n , sicuramente P. Mc Cartney era il musicista più colto, preparato e dotato di talento nel gruppo mentre John era semplicemente il più geniale. Spontaneo, puro, pieno di fantasia come un bambino. Si presentava in studio con una idea e tre accordi e cercava con l'aiuto degli altri di realizzare il progetto sonoro che aveva in testa in un crescendo travolgente (strawberry fields, tomorrow never

prolifico di Paul. Ma fu incredibilmente lui il primo a registrare al di fuori del quartetto con il 45 ”give peace a chance” sfruttando lo pseudonimo di Plastic Ono Band. Ci furono dal 1968 in poi album sperimentali ed assurdi (vedi ”life with lions” ed il “weddin album”) veri suicidi commerciali ma anche moderati successi come i singoli “Cold turkey” e ”istant karma”. Arriva anche un improbabile album live registrato in Canada (live peace in Toronto) in cui viene rodata la band che registrerà Plastic Ono Band ed il suo gemello Yoko Ono/Plastic Ono Band (Apple-sapcor17 us lp). Sicuramente un disco importantissimo e bellissimo, non innovativo certamente, ma che ci regala il Lennon più puro e sincero con almeno tre brani che sono dei capolavori assoluti. Intendiamoci, non ci sono hit internazionali come in”Imagine” o ”Mind Games” e per questo i critici e i giornalisti lo hanno spesso snobbato. E' pure vero che in questo lavoro non c'è una singola traccia sotto

definireste un inno politico come ”working class hero” o la stupenda”mother”o ancora “love” e ”God” con il suo testo confessione ai fans dei Beatles? “L'eroe della classe lavoratrice è qualcosa che esisterà sempre, ti feriscono a casa e ti picchiano a scuola, ti odiano se sei intelligente e ti trattano come un imbecille..” così attuale che è stata ripresa dai Green Day recentemente; poi il grido di dolore che apre l'album, una canzone dedicata alla madre che lo ha abbandonato alla zia ”mamma tu mi hai avuto, ma io non ho mai potuto averti; ti ho voluto, ma tu non hai mai voluto me…”. Ci si tuffa nella poesia pura con ”Love” dove poche parole ripetute in ordine i nve r s o d e f i n i s c o n o benissimo un sentimento universale ”l'amore è vero, il vero è amore/ l'amore è sentire, sentire è l'amore..” P. O. Band non è un album sdolcinato, al contrario è un vero pugno allo stomaco nei testi crudi e semplici e nella esecuzione /registrazione /produzione.


“Remember” è un glam rock durissimo, ”Well,well,well” e “I found out” sono brani proto punk. La scelta di registrare in trio ( c h t / b a s s o / b at t . c o n occasionale piano) tralasciando tutti i fronzoli produttivi degli ultimi Beatles divenuti al tempo uno standard nel prog rock nascente ci regala il vero Lennon rocker. Unica concessione l'uso di echo e riverberi che erano il marchio di produzione di Phil Spector presente in studio. I suoni sono saturi con basso in evidenza e batteria di Ringo Starr asciutta e minimale, chitarra tagliente con registrazione quasi low-fi. Yoko Ono ha un ruolo ispirativo e liberatorio in q u e s t o d i s c o importantissino che viene ricambiato con la partecipazione di John al disco gemello Y. O. Plastic Ono band sopracitato, che ha la stessa grafica (stupenda foto della coppia

in un momento di relax in un parco) e retrocopertina differente (foto dei due da bambini). Un album questo molto più sperimentale come nella tradizione di Yoko. Il vinile non è introvabile ed una buona stampa inglese non dovrebbe superare le 30sterline, meno rara l'edizione USA; molto difficile da trovare è l'edizione italiana che non offre gran che di differente dalle altre stampe. Molto costoso invece è il disco gemello di Y. Ono che oggi a rriva a i 5 0 g b p. Assolutamente collezionabili poi i singoli estratti dai lps nel mondo (nessuno in Inghilterra!) con abbinamenti simili ”mother/why” e “mrs Lennon/midsummer night” con grosse variazioni nella grafica di copertina. L'8 dicembre ricordiamoci di un grande poeta, musicista sognatore che pensava di cambiare un po' il mondo c o n l a s u a mu s i c a .


E R B M E DIC VEN. 3 PEONES U.S.A.] + SPEEDY THE BELLRAYS [ SAB. 4 le T Raduno Naziona SUPERSONIC NIGH p. Po it Br e del dei Fans degli Oasis 10째 Anniversario. IL SMITH GALLAGHER e PH Specia guests PAUL VEN. 1O & DLR [ UK] RTY Feat. OCTANE SPREADMAG PA SAB. 11 RSAY PARTY TION 14째 ANNIVE SMART GENERA rbo, Apollo t. Mad, Pacio, Ga live MASTICA fea VEN. 17 nt RAP IV P.B. prese UNDERGROUND KZR TRUCEKLAN DJ RO KE UC - 1Z METAL CARTER SAB. 18 I presents BRODINSK WAH WAH CLUB DOM. 19 , alle 23) + guests (dalle 18 RADIO DAF live SAB. 25 BAITA PARTY VEN. 31 O ROCK'N'ROLL N.Y.E. CAPODANN POP CORN CLUB via della pila 103 Marghera VE info: www.popcornclub.it - 393.7573462 facebook: POP CORN CLUB Venezia comunicazione ed ingresso riservati ai Soci ARCI



DI denise zanin (VI)

ABRACADABRA! ALEISTER CROWLEY (1875-1947)

La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso”

Forse nessuno si è mai addentrato profondamente nel suo mondo. Aleister Crowley (vero nome: Edward Alexander Crowley ) ha dedicato la propria vita all'occultismo, rivolgendo maggior attenzione al Satanismo. Controverso, oscuro, discusso e comunque uomo di altissima cultura, il suo principale tentativo fu quello di creare una nuova Religione Magica. Il suo scetticismo e la sua convinzione, lo portarono a tradurre la vita in un modo totalmente inusuale e amorale secondo i criteri d'educazione fortemente religiosa sui quali crebbe. Molti artisti nell'ambito musicale (e non) l'hanno consacrato come guru, dedicandogli brani interi, accenni e qualcuno addirittura la vita. Jimmy Page (chitarrista dei Led Zeppelin) grande ammiratore del mago oscuro, è forse uno dei più grandi collezionisti di oggetti Crowleyniani. Fece persino scrivere una frase del Mago sulla parte interna del vinile dell'album Led Zeppelin III (“Do what thou wilt”). Acquistò nel 1970 la vecchia Boleskine House, la villa

appartenuta ad Aleister dal 1900 al 1918 che si affaccia sul famoso Lago di Loch Ness. In seguito a vicende inerenti alla morte del figlio del cantane Robert Plant e del batterista del gruppo John Bonham (si dice essere morto soffocato dal proprio conato durante una setta all'interno della villa), Page decise di vendere la dimora. Altro grande seguace fu Ozzy Osbourne, il Re delle Tenebre, che gli dedicò nel suo 33 giri Blizzard Of Ozz un brano inerente alle credenze e alle lotte del signor Crowley (“Mr Crowley”). Anche il Duca Bianco (alias David Bowie) gli dedicò un brano nell'album Hunky Dory : “Quicksand” (Sabbia Mobile). I Beatles inclusero una sua fotografia tra le figure influenti nel loro album “La banda del Sergente Pepper dei cuori solitari”. Bruce Dickinson (cantante degli Iron Maiden) ha nominato spesso Aleister all'interno di suoi brani durante i progetti solisti. Per Marilyn Manson Crowley è uno degli autori preferiti, tanto che è facilmente individuabile un nesso alla frase “quando stai soffrendo sappi che ti ho tradito” presente nel suo album “Antichrist Superstar”.

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THEATRE CORNER di rosarita crisafi

SPAZIO BIXIO

Un sabato sera a teatro, per un incontro con l'avanguardia al prezzo di un film al cinema. E' quanto accade tutti i fine settimana allo Spazio Bixio di Vicenza, il teatro “off” della città che, con la rassegna “Teatro Elemento”, sfida le numerose proposte di intrattenimento dei locali del sabato sera con un cartellone ricco e di qualità. Il Bixio è un piccolo teatro con soli novantanove posti a sedere, all'angolo tra Via Mameli e Via Bixio, proprio ai limiti del centro cittadino. Una formula che strizza l'occhio agli “spazi off” delle grandi metropoli europee, per una serie di appuntamenti con una vocazione particolare ve rs o l a ri c e rc a e l'avanguardia, dedicati ad un pubblico curioso ed attento. Ce n'èper tutti i gusti. Sei mesi di programmazione per trentotto spettacoli in calendario che spaziano dalla

prosa, al cabaret, alla danza, alla musica, alle performances, a cui si affianca una minirassegna per bambini e ragazzi. La stagione, che terminerà il prossimo 30 aprile, assicura almeno uno spettacolo alla settimana, generalmente nella giornata di sabato. “Nel corso dei cinque anni di attività lo spazio Bixio è diventato un importante punto di riferimento per un pubblico di tutte le età ma anche per quegli artisti che cercano un luogo dove esprimersi e dare visibilità al loro lavoro” sottolinea Piergiorgio Piccoli, responsabile della programmazione artistica. Una scelta di qualità ad un prezzo contenuto, l'ingresso agli spettacoli serali costa infatti 10 euro (8 euro ridotto). Per informazioni e p re n o t a z i o n i : www.spaziobixio.com, tel. 0444322525.




o t t e r a B

ia tter e f f Ca ria -i Sky e t t he nt rusc ca - Eve B i a us ri irrenack - M B Bar eca - S Enot

OKE A R KA I D E GIOV I N OG ERA S O T A e SAB Y ’ i d ener iTO PART v I I TUTT ET + MOJ DJ S


di EMANUELA VIRAGO - www.viragoentertainment.it

LA FILIERA DELL'IDEA

Foto di Alfredo Montresor

Dopo la serata di sabato 20 novembre viene voglia di prendere un aereo per la California e andare ad esplorare la famosa Silicon Valley, dove l'eccellenza con i grandi nomi dell'Information Technology mondiale è di casa e tutto sembra essere possibile. Ad innescare questi piani 'bellicosi' sono otto relatori d'eccezione tra i quali Dario Buzzini, Piero Formica, Roberto Bonzio, Christian de Poorter e Paolo Privitera invitati allo spazio Vega di Marghera, Venezia, per parlare di innovazione. Tutto si svolge a La Filiera dell'Idea, stimolante evento organizzato da LIFESTYLEntrepreneur.org, il nuovo progetto editoriale dal nome quasi impronunciale - messo insieme lo scorso marzo da Nicola Farronato e Andrea

moderna con tanto di cucina in bella vista (che ha visto all'opera, tra garganelli di pasta fresca e squisite cruditè di pesce, l'eccellente catering di Santi Events), si alternano voci, età ed esperienze professionali diverse: da quella di Dario Buzzini, giovane design director di IDEO Europe, a Christian de Poorter, designer e giornalista per Nova Il Sole 24 Ore, intervistati da Piero Formica, opinionista del Quotidiano Nazionale. Paolo Privitera, imprenditore e direttore Innovazione di H-Art, società sotto il grande incubatore di H-Farm, apre la questione degli 'Italiani di Frontiera' confermando che volontà, Bettini: il primo, imprenditore sacrificio e dedizione ed innovatore, che ha conosciuto il secondo, blogger e “mecenate d'anime”, quasi per caso. Coinvolti nella loro avventura anche un famoso studio di architetti recensito qualche tempo fa dal Times per la loro 'Seawater Vertical Farm', un designer che si divide fra Londra e l'Italia, e una PR. Ma cosa significa parlare di innovazione oggi? LSE (abbreviamolo così per evitare le pene dell'italiano medio) è un progetto multimediale che racconta in rete le storie di imprenditori innovativi. Osserva. Mette i n s i e m e i d e e. S e g u e intuizioni. E' un giornale online che racconta gli stili di vita di imprenditori italiani a caccia di sfide globali. E a La Filiera dell'Idea, in uno spazio che sembra quasi una casa

p o s s o n o p o r t a re a l raggiungimento di importanti obiettivi. La testimonianza di Roberto Bonzio, giornalista Reuters, catalizza per più di mezz'ora l'attenzione del folto pubblico con nozioni, curiosità, aneddoti, in un crescendo di energia e m o t i va z i o n e. A n c h e installazioni e musica seguono il filone dell'innovazione a La Filiera dell'idea e l'interessante progetto di ButchMusicLab chiude la serata all'insegna dell'entusiasmo. Cosa accomuna persone tanto diverse? Sicuramente la passione, i sogni e la voglia di 'contaminare' gli altri con idee, progetti, visioni. LIFESTYLEntrepreneur.org apre l'avvincente sfida.


N D A V I D SION N U O S

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E’ NATO!

SOUND & VISION progetto

EMOXTION

Questo progetto nasce dalla collaborazione tra S&V e l’agenzia creativa Acuaria. L’idea è nata dal pensiero che ogni cosa una volta prodotta, alla fine del suo ciclo di utilizzo può con un pò di fantasia e creatività generare un nuovo oggetto che viva di luce propria senza dover necessariamente finire a generare ulteriori rifiuti. La serie di Borse ‘60 Emoxtion che S&V sta producendo deriva dai banner pubblicitari che vengono utilizzati per i propri eventi, oppure dalle copie del nostro Magazine che sono avanzate dalla distribuzione. La prima linea di borse in EDIZIONE LIMITATA è dedicata alla Swingin London, parliamo di edizione limitata proprio perché di queste borse ne esiste un solo pezzo al mondo con quel taglio e quella grafica. Sul nostro sito www.soundandvision.it potrete trovare l’immagine del banner dal quale è stata tagliata la pezza per realizzare la vostra borsa, oltre a visualizzarne il modello. Acquistare le S&V Emoxtion Bags non significa solo distinguersi! Acquistando le nostre borse supportate anche una comunità di recupero (ONLUS) che offre lavoro ad ex tossicodipendenti e ex alcolisti e si occupa del loro recupero Tutte le info le trovate su www.soundandvision.it

PER NATALE FATECI UN PENSIERINO! WWW.SOUNDANDVISION.IT


art corner intervista a Nicoletta Ceccoli di lara lago

Intervista esclusiva a

NICOLETTA CECCOLI poteva essere una forma d'arte. Poi è venuto l'istituto d'arte a Urbino, un luogo magico, fuori dal tempo. La scuola era dentro al cinquecentesco Palazzo Ducale. Devo molto altri linguaggi. Come hai agli insegnanti che ho iniziato ad avvicinarti al avuto: Costantino Galeotti, mondo dell'illustrazione? Qual è stata la scintilla che Stefano Franceschetti , Anna Pagnini. Hanno ti ha portato a diventare ciò che sei ora? Mi sembra saputo infondermi la di non avere mai smesso di curiosità e l'amore per l'arte in ogni forma. Mi guardare e amare e hanno aiutato a crescere comprare i libri illustrati artisticamente come dall'infanzia in poi. Ho quando mi suggerirono di anche cominciato a frequentare molto presto la approfondire il surrealismo Fiera del libro per ragazzi di che ora per me è diventato un riferimento Bologna e mi sono resa fondamentale. Quanta conto che l'illustrazione

VI ILLUSTRO UNA STORIA Dove sta scritto che l'illustrazione dei libri per ragazzi non fa rima con “arte”? Nicoletta Ceccoli è una delle più grandi illustratrici di testi per l'infanzia italiana, ma conosciuta e premiata anche all'estero. Un incontro che parla di storie per immagini, di insicurezza creativa e di dialogo con le parole. Strumenti fondamentali per raccontare storie con

importanza ha l'illustrazione in un libro per bambini? Cosa fa la differenza tra un disegno e un'illustrazione, o meglio, L'illustrazione? Come nascono le tue opere? I bambini amano leggere e farsi leggere libri, guardare le storie nelle figure, li aiuta a pensare, immaginare. Per me una buona illustrazione deve creare un dialogo con le parole cercando di non diventarne solo didascalia che ripete, replica le parole scritte. Deve in un certo senso 'tradire' il testo non travisando la storia. Come illustratrice tendo a


art corner intervista a Nicoletta Ceccoli di lara lago

raccontare con le immagini una storia parallela a quella scritta con le parole, che parte da questa ma che la 'rivede' a volte modificandola o narrando contemporaneamente altro, ma compatibilmente con la storia. Credo che l'illustratore non abbia il compito di rendere visibile il testo ma di raccontare con un altro linguaggio la sua storia, che nasce dalle parole. Chi è Nicoletta Ceccoli oggi? Progetti per il futuro? Che domanda difficile. Sono rimasta fondamentalmente un'insicura quasi quanto lo

ero all'inizio appena uscita da scuola. Con il disegno non c'è mai un arrivo; è un percorso che uno comincia e in cui cerca di crescere di mano in mano e più vai avanti più ti accorgi di quanto dovresti migliorare. I progetti che ho ora sono diversi ,continuo a collaborare con gallerie come “Roq la Rue” di Seattle e “Animazing” di New York e poi libri illustrati, ne ho uno sui fantasmi in uscita per Simon and Shuster di New York e un altro 'Cenerentola' in preparazione sempre per

un editore americano. Un libro a cui tengo in modo particolare si intitola 'Beautiful nightmares' ed è un art-book. E' appena uscito in Francia e raccoglie tutti i miei lavori personali dal 2006 a oggi. Devo ringraziare l'artista Barbara Canepa che lo ha voluto per la sua collana Venusdea e l'editore 'Soleil'.


il disco di natale a cura di djd

IL DISCO DI NATALE Natale è sempre stato un periodo interessante per dedicarsi all’ascolto della musica, complici i giorni di vacanza, il tempo piuttosto freddo che induce a rimanere a casa, magari di fronte ad un caminetto acceso (per chi ce l’ha) e seduti in una di quelle poltrone che ti fanno passare qualsiasi voglia di muovere un arto. Mi sono sempre chiesto quale poteva essere il disco perfetto da ascoltare in questo momento dell’anno. Dopo una lunga ed estenuante ricerca (legata chiaramente alla mia c u l t u ra mu s i c a l e ) e d escludendo quei dischi che sono stati creati per il Natale, ho definitivamente scelto (rullo di tamburi...) : Pet Sounds dei Beach Boys. Sarà l’atmosfera, saranno gli effetti sonori ricercati da Wilson come accompagnamento alle bellissime armonie questo

album si aggiudica il mio oscar. Pet Sounds uscì nel 1966, undicesimo album della allora : prima boyband made in USA. Non fu per nulla un successo commerciale anche se entrò nella top10 usa, piuttosto fu il frutto di quella ossessione di Wilson, che dopo l’ascolto di Rubber Soul dei Beatles, decise di voler replicare artisticamente ai Fab4. Si può capire come dalla selezione dei brani fu scartata addirittura Good Vibration, ritenuta troppo commerciale, registrata in quella sessione ed inserita successivamente in Smile. Oltre ai testi a stupire sono le scelte armoniche ed il modo in cui viene utilizzata la sala di registrazione, trasformata in un nuovo strumento al fianco di violini, corni, sassofoni, oboe (I'm Waiting For The Day) e voci angeliche (God Only Knows). Inoltre da notare la continua ricerca del particolare: il campanello di una bicicletta in sottofondo in You Still Believe In Me, il suono retro' di I Know There Is An Answer (ripreso poi in Hang On To Your Ego), i tempi che cambiano in Here Today, i cani di Brian sul finale d i C a ro l i n e, N o. U n riconoscimento ufficiale arrivò direttamente dal baronetto Paul McCartney che definì God Only Knows “la più bella sinfonia di parole e musica che fosse mai stata scritta” Se avete dei dubbi su quale possa essere l’album di Natale perfetto non esitate ad accendere un dibattito sul n o s t r o s i t o www.soundandvision.it . Magari mi fate cambiare idea...

CAPODANNO A TREVISO - De Gusto (Maser) - Tel 0423.565603 Walkin On The Moon Party with S&V - New Age (Roncade) - 0422.841052 Capodanno Party - ZweiBar (Asolo) - 349.6027294 Party????? CAPODANNO A VICENZA - Vinile (Rosà) - Tel 347.1601429 Capodanno @ Vinile (20euro Free Drink) - Shindy (Bassano d. G.) - Tel 0424.500.000 Shindy Circus - Rive Jazz (Cartigliano) - Tel 348.8265815 Veglione Vintage Party!!! - Punto d’Incontri (Bassano d. G.) - Tel 347 7597201 Esh Electro Capodanno in Contrà CAPODANNO A VENEZIA - Pop Corn (ve) - Tel 393.7573462 N.Y.E. Capodanno Rock n Roll


CROSSBOOKING di Alice lago

XMAS EASY BOOK GUIDE UN LIBRO (o più di uno?) sotto l'albero! Amo disperatamente il Natale, perchè con la sua avvolgente atmosfera riesce a regalarmi e regalarci il tempo perfetto per assaporare i piccoli piaceri della vita. Leggere è un dono, leggere qualcosa che si stagli fuori dalla consuetudine, è una ricchezza. Per questo, questo mese, ho deciso di lasciarvi qualche pillola speciale. Ho chiesto a tre amici di spararmi a raffica le loro ultime letture, quelle che li hanno maggiormente colpiti, e di descriverle solo con un aggettivo. È poco, me ne rendo conto, ma seguite l'istinto. Vi assicuro che sono tutti dei capolavori da perderci il fiato. E, ovviamente...Buon Natale!

X mas

I pilastri della terra (K.Follet) TRASCINANTE La regina della casa (S.Kinsella) AVVINCENTE Venuto al mondo (M.Mazzantini) INASPETTATO Brida (P.Coelho) MAGICO La ragazza delle arance (J.Gaarder) SUSSURRATO Cent'anni di solitudine (G.Garcia Marquez) INFINITO 1984 (G. Orwell) TRISTEMENTE ATTUALE Zia Mame (P.Dennis) VULCANICO Cronache marziane (B.Ray) ONIRICO Il mondo nuovo (A.Huxley) GENIALE Per chi suona la campana (E.Hemingway) RIVOLUZIONARIO La svastica sul sole (P.K.Dick) FANTAPOLITICO Venti poesie d'amore e una canzone disperata (P.Neruda) AMOREPURO Buone Feste Alice Lago


SOUND & VISION NIGHT CLUBBING QUANTE VOLTE VI SIETE RECATI IN UN LOCALE CHE NON HA SODDISFATTO A PIENO LE VOSTRE ASPETTATIVE? NIGHTCLUBBING VI VIENE IN AIUTO!

I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti. SOUND AND VISION AWARD

Questo simbolo è stato assegnato a quei locali che da oltre 4 anni hanno scelto Sound & Vision. E’ così doveroso e giusto rivolgere loro un nostro ringraziamento, con questo piccolo riconoscimento. Possiamo così garantirvi che la loro passione e coerenza nel gestire il proprio locale si riflette ampiamente sulla soddisfazione dei clienti che lo frequentano.

SARTEA

VI

C.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725 www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea

BAR ASTRA

VI

Contrà Barche - VICENZA www.facebook.com/barastra

Ecco i simboli delle caratteristiche dei locali L E G E N D A

LIVE MUSIC

Mostre Foto e Quadri

JAZZ

Wireless

Dj Set

Giardino Estivo

Cocktails Bar

Birreria

Club Privato

Vegetarian Food

Ristorante

WineBar

S&V AWARD

Eventi SKY

VINILE

VI

Via Capitano Alessio 94 - Rosà www.vinileclub.it - Tel 347.1601429 smoking area

Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì

Il centro di Vicenza, al centro del mondo, nel centro della musica! “Nuovo Bar Astra” powered by his eclectic owner Mopi and his amazing staff. Music every day, music every night ,,, music inside. Taste us and you never forget us! Peace & Love!Da non perdere i mitici concerti e dj set aperitivo. Aperto tutte le Domenica dalle ore 16.59

Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening...


BARETTO

SHINDY CLUB VI

CSC

Contrà S. Giorgio - Bassano d. G. - Tel 0424.500000 www.shindy.it

Via Leogra, S.P. 46 al km 21 - San Vito di Leguzzano (VI) Info Tel. 349.294328

Via Ponticello 40 - Molvena - Tel 345.2758203

Lo Shindy Club da trent’anni è la discoteca dei bassanesi doc, informale ed “alternativa” offre serate di vario genere: il venerdì concerti live, il Sabato rock puro al primo piano, e musica elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete presente la pubblicità “cosa sarebbe il mondo senza la Nutella?” Decisamente si abbina a “cosa sarebbe Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! . Aperto Venerdì e Sabato

Dal 1999, in totale libertà e senza deleghe ad agenzie, organizza e diffonde musica ed arte in un mix eterogeneo di generi e di provenienze internazionali. Tutte le info su www.centrostabile.it

Posizionato sulla statale che va da Breganze a Marostica, con un ampio parcheggio sia di fronte che a lato, e arredato in modo un po' kitsch è particolarmente gradito ai giovani per i suoi colori vivaci e l'atmosfera sempre allegra, ravvivata dalle bellissime ragazze che vi aspettano sette giorni su sette dalle 06 del mattino fino alle 02 di notte. Oltre alle ottime birre facciamo delle Bruschette speciali, Panini, Insalatone e snack veloci adatti a tutti i gusti.

OSTERIA RIVE VI

LA LOGGIA

EVAOS

Via Rive - Cartigliano - Tel 348.8265815 www.rivejazzclub.it

C.so Guà - Cologna V.ta - Tel 0442.41041

Via del Commercio 40/a - Soave Tel 045.9586178 - evaos@hotmail.it

Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!

Loggia Cafè è il punto di partenza ideale per la vostra serata, tutti i week-end con i migliori DJ Set della zona offrono divertenti serate dall'orario aperitivo in poi, sempre con nuove situazioni da vivere. Situato nel centro storico di Cologna Veneta. Chiuso il Lunedì

Evaos dove bere e mangiare, non è solo un gioco di parole ma un nuovo concetto di ristorante a 360° nell'arco della giornata, partendo dall'aperitivo con particolari Band e DJ Set arrivando ad eleganti cene e ottime degustazioni di vino. Nato con l'idea di rivoluzionare le vostre serate EVAOS si distingue fin da subito per eleganza e stile. Aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 02:00 chiuso la Domenica.

Centro Stabile di Cultura

VI

VR

VI

VR


ASHA

JACK THE RIPPER VR

ROKKAFE’

Via Nuova 9 - Roncà - Tel 045.9971260 www.jacktheripper.it

St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294 www.rokkafe.com

Via Fonderia 35 - TREVISO - Tel 0422.304280 www.asha.it

Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!

Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00

Lo scenario cosmopolita di ASHA è dedicato al loisir, al piacere spirituale in cui emozioni e sapori si ampliano in una particolare armonia di sensi. ASHA offre un'esperienza memorabile in cui decor, illuminazione, acustica, grafica e staff risultano in perfetta sintonia tra loro, in un flusso di energia globale che avvolge e coinvolge chiunque. L'ospite è cuore pulsante e protagonista, anima di in un ambiente dall'appeal internazionale.

ROCKETZ

NEW AGE

ZWEIBAR

TV

TV

TV

TV

TV

Via Piave 29 - Cavasagra di Vedelago (TV) Info ; Gruppo Facebook

Via Tintoretto - Roncade - Treviso www.newageclub.it

Ponte Pagnano - Asolo - Tel 347.737793 www.zweibar.tk

Rocketz Music Hall è la nuova locatin del rock con la R maiuscola! Locale dai sapori 50es che ospita ogni week end grandi bands italiane ed estere e dj set tutti da ballare! Rocketz sa essere il semplice bar per aperitivi, ma anche una birreria e ristorantino che propone sfiziosi piatti e snaks, nonchè cocktail bar! Dispone di una sala gioco e biliardo al piano superiore e di un'ampia area esterna e parcheggio. Rocketz si accende dal Mercoledì alla Domenica dalle 18.30 alle 02.00!

New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!

Zweibar Ist Wunderbar! Ristorante non convenzionale con menù che cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d' arte e snack diversi dai soliti, in più...... la Nostra Musica (vedi Rock Cafe). Per l' Aperitivo.... dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 alle 2.00.


DE’ GUSTO

TV

POPCORN

VE

PUNTO D’INCONTRO VI

Via Barbaro 4 - Maser -

Via della Pila - Marghera - Tel 393.7573462

P.zza Garibaldi - Bassano d. G. - VICENZA Tel Roberto 347 7597201

It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.

Il nuovo Club nato come conseguenza e principale sede del WAH WAH CLUB, con lo scopo di portare a Venezia un CLUB che ora come ora manca. Un loft dove andare a bere una birra, dove organizzare la tua festa, dove sentire i concerti delle band piu fighe della scena indie rock e rock n roll ed i djs piu cool del momento, proiezioni, esposizioni, coinvolgimento, proposta, questi sono i segni particolare del POP CORN Club

Aperto tutti i giorni dalle ore 07,00 del mattino con orario continuato. Dal mercoledì alla domenica, dalle 18,00 alle 02,00, diventa punto d'incontro by night. sorge sulle ceneri ancora calde del Contrà Granda e ne acquisisce modi, abitudini e spirito. Cocktail internazionali, selezioni di vini, birre, distillati e tanta buona musica con dj set e live. Disponibile per feste private.

MOON CLUB

CHALET DEL LA MOT TN

VE

Via Villafranca 28/D - Mirano Tel 346.7173166

Baselga di Pinè (TN) - Tel 380.7325710

SCEGLI PER IL TUO LOCALE IL NIGHTCLUBBING DI SOUND & VISION!!! Una nuova alternativa per pochi. Selezioni internazionali, dall'escape al burlesque, dai concerti live al dj set. Moon Club: la nuova era. All'entrata e' preferibile un dresscode a tema. Seguiteci su facebook.

Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.





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