Nautilus viaggio al centro della salute - n°3 Luglio/Settembre Suppl.

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Nautilu Viaggio al Centro della Salute

EFFICACIA CLINICA E INDICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE Le EBPM hanno in generale mostrato un’efficacia nella profilassi e terapia della trombosi almeno pari, e in diversi casi superiore, a quella dell’ENF, e complicanze emorragiche corrispondenti o inferiori. Il rischio di trombocitopenia autoimmune (HIT) indotta dalle EBPM è molto basso; tuttavia in pazienti che hanno o hanno avuto una HIT non è raccomandabile l’uso di EBPM.

PARNAPARINA (PNP) Profilo biologico e terapeutico di una Eparina bmp La sua efficacia è provata in: prevenzione e terapia della TVP, tromboflebiti superficiali, riacutizzazioni della sindrome posttrombotica e trombosi arteriose In terapia, positive esperienze a dose fissa peso-indipendente Si sottolineano anche i promettenti dati nell’angina instabile e nella terapia adiuvante alla trombolisi nell’IMA (Prime gare Study, Indian Heart J 2005, Wang XK, Clin Drug Invest 2006) Dato biologici indicano infine che PNP ha una spiccata attività antinfiammatoria e di inibizione delle interazioni endotelio-cellulari

Tabella 4 - Efficacia e attività della Parnaparina

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Effetti di Parnaparina (PNP) sulla formazione di aggregati misti (piastrine-PMN) Stimolo: Tissue Factor 30 % Aggregati misti Piastrine-PMN

della trombina. Ciò che determina sia l’attività antitrombotica che quella pro-emorragica sembra essere quindi l’attività antitrombinica complessiva, sia essa ottenuta indirettamente e direttamente. Le varie EBPM si caratterizzano anche per altre azioni biologiche (Tab. 3). Queste caratteristiche fondamentali sono tali da farci considerare le varie EBPM come farmaci distinti, sia pure appartenenti ad una stessa classe. Tuttavia non sappiamo ancora se le differenze suddette abbiano o meno un significato clinico-terapeutico. La farmacocinetica delle eparine bpm per via sottocutanea è caratterizzata da un’emivita di almeno 4h e da una elevata biodisponibilità (90-100% contro circa 50% dell’ENF). Per questo l’effetto dell’EBPM è più prevedibile e stabile di quello dell’ENF: essa può quindi essere somministrata pro kg di peso, addirittura in certi casi a dose fissa peso-indipendente, e normalmente non necessita di monitoraggio biologico.

20 * 10

0

*

controllo

PNP 0.8 IU/mL

UFH 0.8 IU/mL

ENOX 0.8 IU/mL

Si noti il più marcato effetto inibitorio di PNP rispetto a ENF ed Enoxaparina Maugeri N. et al. Thromb Haemost 2007

Tabella 5 - Attività antinfiammatoria della Parnaparina: prevenzione della formazione di aggregati misti piastrine-leucociti (PMN) Nelle indicazioni cardiologiche si può dire che soprattutto enoxaparina è farmaco di riferimento, ma esistono evidenze anche per dalteparina e nadroparina. Nella profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia ortopedica e nella terapia della TVP in atto, soprattutto domiciliare, enoxaparina e nadroparina sono le più studiate e applicate. Parnaparina ha un profilo particolare: è validata nella terapia della TVP, delle tromboflebiti superficiali (TVS), e della sindrome post-trombotica, e può essere usata anche a dose fissa, pesoindipendente (Tabella 4). Inoltre recenti studi (Tabella 5) hanno messo in evidenza che Parnaparina ha un elevato potenziale antinfiammatorio che costituisce una ottima base per il suo uso nelle TVP a componente flogistica, nelle TVS e nella sindrome post trombotica, ma anche nelle trombosi arteriose. Importanti a questo proposito gli studi che ne dimostrano l’efficacia anche nell’angina instabile (Tabella 4). Infatti la componente infiammatoria è presente sia nella trombogenesi venosa che in quella arteriosa.

Anno II - Supplemento del N. 3 - Speciale SIAPAV 2008


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