Sei Periodico Novembre 2012

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Il modello da imitare è servito, l’esempio è palese: o diventi come lei o ne fai le spese! Se ti va bene, da solo, ti paghi i contributi; se ti va male non avrai nemmeno un centesimo per campare! La “mission” di molte aziende e società attuali è fin troppo chiara, anche a livello contrattuale:

“ti pago lo stipendio ma ai contributi ci pensi tu! Se non ti stanno bene queste condizioni, avanti il prossimo”!

Per non parlare di chi, invece, tramite ricatti, si arricchisce alle tue spalle e, per anni, ti vieta ciò che ti spetterebbe di diritto! Questo accade perché, nel mondo attuale, trionfa o lo stereotipo da bancarella o quello da passerella! Vai avanti solo in due casi: se ti rendi ridicolo, con cilindro e ventricolo, o se ti mostri bella e fiera, magari con l’abito della Verghiana Capinera! Ecco apparire, dunque, la “Nicole Nazionale”, ventisettenne “enfant prodige della politica italiana”, con in tasca il lauto compenso statale. Potrà vivere “ricca come un’asina” (Marino docet!) senza preoccuparsi del futuro e coltivando, con serenità, anche il sogno di un nascituro! Potrebbe ricalcare le orme di quella sua nota conoscenza: la “Rubacuori”, altra mitica eroina che ha fatto furori! Nessuna incertezza nemmeno sul futuro tutore… da “papi” a “Padrino”, ci passa solo uno scalino! Dunque… sogni sereni per la sexy igienista dentale, ex consigliera del PDL regionale, dopo aver maturato (e in che modo!) i requisiti per la pensione di 1.300 euro mensili, in barba a quegli italiani che si spaccano la schiena per assicurarsi un avvenire! Che tristezza constatare che, in Italia, valga più una “gavetta” da ex valletta di “Scorie” ed ex “Hit Model” di “Colorado” rispetto ad una vita impegnata in un lavoro onesto, con al seguito un bagaglio di conoscenze e competenze utile e professionalizzante! E così ci troviamo a pagare una completa dilettante che della politica conosce solo le mutande! Per l’ennesima volta il nostro misero popolino, assisterà inerme al consumarsi dell’ennesimo spettacolo da teatrino, dove trionfano gli squallidi opportunismi, i capricci delle barbie e le diatribe tra pagliacci! Portiamo in trionfo, dunque, la Maja Desnuda (sbaglio o era sua la maglia con la dicitura “Senza t-shirt sono ancora meglio”?!) che gozzoviglierà a spese dell’Italia, girovagando per Milano con quel celebre braccialettino tricolore che testimonia il suo attaccamento (economico!) alla Nazione!

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