Il pd molla Casson

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POLITICA

Sabato 28 Maggio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |

IL SINDACO INDAGATO

Pizzarotti va dai pm “Nomina al teatro? Ho chiarito tutto” IN SENATO

» ANTONELLA MASCALI

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a bagarre politica dentro la maggioranza , che avevamo facilmente preannunciato ieri, è scoppiata nel giro di poche ore a causa degli emendamenti sulla prescrizione del senatore Felice Casson, l’ex pm eletto col Pd, e firmati anche dall’altro relatore della riforma del processo penale in commissione Giustizia, il renziano Giuseppe Cucca. Emendamenti sconfessati dai vertici del Pd dopo le minacce di crisi di governo dei centristi, sia quelli ufficialmente in maggioranza (Ncd) sia di quelli che ci stanno ufficiosamente (i verdiniani di Ala).

DOPO LE POLEMICHE politiche sulla sospensione dal Movimento Cinque Stelle, Federico Pizzarotti è andato a chiarire la sua posizione alla Procura di Parma. L'incontro, fissato da giorni con i magistrati, era stato richiesto dallo stesso primo cittadino che risulta indagato, assieme all’assessore alla Cultura Laura Ferraris, nel procedimento sulla nomina dei vertici del Teatro Regio di

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GLI EMENDAMENTI

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l busillis “prescrizione” del ddl omnibus sul codice penale (41 articoli) in discussione in commissione Giustizia al Senato ruota attorno a tre posizioni e riguarda in sostanza solo i reati di corruzione. La prima posizione è rappresentata dal testo uscito dalla Camera dei deputati ed è stato determinato da un emendamento di Donatella Ferranti, ex magistrato del Pd. Questa formulazione, però, non piace ai centristi di Area Popolare (Alfano e Casini, vale da dire Ncd più Udc) che hanno presentato un emendamento per ammorbidire il testo sui reati di corruzione. Una “terza via” è rappresentata dagli emendamenti depositati giovedì dai due relatori (Casson e Cucca del Pd), che piace anche al M5s. Ecco un breve riassunto del merito delle posizioni.

mente corretta”. Pizzarotti ha anche replicato alle accuse dell’opposizione che avevano chiesto un chiarimento nell’aula del consiglio comunale sulla vicenda Regio. “Era questa l’aula giusta per chiarire i fatti - ha aggiunto il sindaco - Non certo l’inquisizione del consiglio comunale o quella giornalistica”. Sulla sospensione dal Movimento, Pizzarotti ha affermato che “attendiamo risposte”.

Stop L’ex pm e relatore dem aveva presentato modifiche per evitare l’estinzione di molti processi. Ncd protesta. Il partito lo sconfessa

Sulla prescrizione il Pd molla Casson e sceglie Schifani mera. Ma la crisi di nervi - come detto - l’hanno avuta anche i renziani del Pd che non vogliono fratture con i centristi. Eppure c’è una proposta di legge in tal senso a firma di senatori della maggioranza Pd come Lumia, Ginetti e lo stesso Cucca. E quasi ovunque nel resto d’Europa la prescrizione si ferma proprio dopo il primo grado. La sinistra del partito, invece, sta con Casson, che non ci pensa neppure a togliere di mezzo gli emendamenti della discordia. Quando gli chiediamo di commentare l’invito al ritiro di Schifani, risponde: “Periodo ipotetico del terzo tipo, quello della irrealtà”. Ma non si sente sconfessato dal Pd? “Sono un tecnico e ho presentato soluzioni tecniche. Come tutti gli oltre 300 emendamenti, anche i 10 dei relatori saranno di-

L’ATTACCO PARTE dal ministro

Angelino Alfano con parole mutuate dal suo ex punto di riferimento, Silvio Berlusconi: “Ancora una volta il Pd sarà chiamato a scegliere tra la vecchia sinistra giustizialista, legata a un’idea che non prevede garanzie per i cittadini, e chi come noi ha un profilo più riformatore”. Renato Schifani, capogruppo di Ncd in Senato, fa il braccio armato: “Invitiamo i colleghi Casson e Cucca al ritiro immediato delle loro proposte, mai discusse e non condivise all’interno della coalizione”. I renziani se la prendono con Casson, che “ha forzato la mano”e ora il Pd corre ai ripari per non far imbestialire i centristi, che tengono in piedi il governo. Il capogruppo democratico a palazzo Madama Luigi Zanda prova a blandire gli alleati e sconfessa i relatori: “Gli emendamenti sono solo ipotesi di lavoro. Il loro contenuto sarà quindi oggetto di confronto nel gruppo del Pd, con la maggioranza e in Commissione”. Non basta. Cucca annuncia il ritiro della firma, lasciando da solo Casson, per rendere plateale

Parma. Il colloquio con il pubblico ministero Giuseppe Amara è durato due ore. Attorno alle 16 il primo cittadino emiliano ha lasciato gli uffici di vicolo San Marcellino e ha commentato: “Ho fatto il mio dovere. Ho chiarito molti aspetti di una situazione che sino ad ora era emersa solo in modo distorto. Sono infatti convinto che la procedura seguita per la selezione al Teatro Regio fosse assoluta-

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Il relatore Il senatore Pd, Felice Casson Ansa

che il partito sconfessa quelle proposte: “Ho sottoscritto gli emendamenti al solo fine di dare un contributo alla discussione più ampio. Davanti a inaccettabili strumentalizzazioni politiche sulla mia firma la ritiro in un attimo”.

La proposta di modifica che ha fatto infuriare i centristi è quella che prevede il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, senza conto alla rovescia per concludere l’Appello (2 anni) e il giudizio in Cassazione (un anno) come deciso dalla Ca-

Il collega Cucca, sempre democratico, dopo la scomunica del capogruppo Zanda ritira la sua firma scussi e votati. Mi risulta che Verdini non sia nella maggioranza formalmente. Fa parte della maggioranza Ncd e con loro si discuterà, non ci sono preclusioni”. È evidente che l’ex magistrato sapeva benissimo che avrebbe avuto contro una larga fetta della

maggioranza ma vuole provare lo stesso a portare a casa una riforma che funzioni. Se solo si volesse, sulla prescrizione “alla Casson” potrebbe esserci una maggioranza Pd-M5s: sia il capogruppo in commissione, Enrico Cappelletti, sia i membri del direttorio, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, hanno confermato che quegli emendamenti si possono votare. Un ’alleanza, sia pure circoscritta, tra Pd e M5s, inquieta non poco i centristi. Schifani fa sapere, a scanso di equivoci, che Ncd è “contraria a maggioranze trasversali” e consiglia al Pd di considerare le “valutazioni politiche consequenziali agli scenari che si potrebbero determinare su maggioranze trasversali riguardanti un tema sensibile e delicato”. Il verdiniano Ciro Falanga provoca: “In tema di prescrizione registro l’apertura da parte del Pd, qualora Casson parli a nome del partito, verso il M5s e una sottesa indisponibilità a confrontarsi con Ala sulla base del fatto che non sarebbe in maggioranza. È chiara la contraddizione in cui cade Casson: ritiene forse di aprire ai grillini perché li considera in maggioranza?”. I CENTRISTI di ogni tipo, però,

possono stare tranquilli. Le vere trattative dentro la maggioranza partiranno dopo le amministrative, dal 7 giugno in poi, quando si comincerà a discutere in Commissione. Il Pd non vuole l’accordo coi Cinque Stelle non tanto perché non si fida (vedi legge sulle unioni civili), ma perché se scavalcasse Alfano e Verdini sulla giustizia cadrebbe il governo. I renziani vogliono l’intesa con Ncd e proveranno a mantenere la legge della Camera, cedendo qualcosa sull’allungamento dei tempi di prescrizione per i reati di corruzione.

Tre vie Cosa prevedono il testo al voto e le variazioni presentate

funziona così: la scito dalla Camera “corruzione proprevede in sostanza pr ia ”, ad esempio, due cose: in generaprevede una pena da le, per evitare che i 1 a 6 anni, il che signiprocessi finiscano in fica che si prescrivenulla per la sopravrebbe in 9 anni più i 3 venuta prescrizione di “bonus” tra appeldel reato, si introdulo e Cassazione. Un ce una sospensione Dall’Interno Il ministro ulteriore 25% del del decorso dei ter- Angelino Alfano Ansa tempo di prescriziomini (due anni prine scatta se nel proma dell’appello e un anno prima cesso si verificano “atti interrutdella Cassazione) in caso di con- tivi”. Il conto, a questo punto, è danna in primo grado. Per i reati facile anche per gli altri reati di di corruzione, però, c’è un ulte- corruzione: quella “impropria” riore provvedimento: il tempo pene da 6 a 10 anni - e “in atti giudella prescrizione normale (cioè diziari” (da 6 a 20 anni). quello della pena edittale massima per quel reato) viene “aumen- ALFANO & C. Un emendamento tato della metà”. In pratica la cosa depositato da Ncd in Senato e

FELICE CASSON insieme a Giuseppe Cucca ha presentato giovedì tre emendamenti al ddl sulla riforma del processo penale: il primo prevede per tutti lo stop della prescrizione dopo il primo grado. Modifiche anche per i termini che scatterebbero da quando si scopre il reato, e non da quando è commesso n

PER I REATIdi corruzione la proposta è che i tempi vengano raddoppiati n

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Le proposte in campo: la “Ferranti”, la “Casson” e quella di Alfano e Verdini FERRANTI. Il testo u-

La scheda

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considerato “di mediazione” agisce sul testo Ferranti: invece di aumentare la prescrizione della metà, la “aumenta di un terzo”. Nella pratica: per la corruzione semplice saremmo a 8 anni (invece di 9) più i tre di “bonus”, per quella “impropria” a 13 anni e 3 mesi invece di 15 anni (più 3). CASSON & M5S. La proposta è li-

neare: la prescrizione si interrompe in caso di condanna di primo grado e basta. Un altro emendamento prevede poi che il tempo cominci a correre da quando il reato viene scoperto e non da quando viene commesso come ha funzionato finora. MA. PA.

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