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| IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 20 Novembre 2015

Attacco all’umanità

PSICOSI/1 ROMA, TRE STAZIONI EVACUATE Tre diversi allarmi hanno bloccato ieri la metropolitana di Roma. In mattinata un pacco sospetto nella stazione Lepanto ha fatto bloccare la circolazione sulla linea A tra Ottaviano e Termini. Si trattava solo di un narghilè. Nel pomeriggio, nuovo allarme sulla linea C: una bambina aveva dimenticato due borse frigo sulla banchina a Torre Gaia. In serata nuovo stop alla stazione Cornelia. Ansa

PSICOSI/2 CHIUSA METRO A MILANO Poco prima delle 18 è scattata l’emergenza per una borsa sospetta abbandonata nella stazione Duomo della metropolitana, linea gialla. La stazione è stata evacuata e sul posto sono arrivati gli artificieri, ma l’allarme si è rivelato falso. La normale circolazione dei treni è ripresa dopo 40 minuti. A segnalare la presenza della valigia sospetta erano stati alcuni pendolari.

INSICUREZZA

Altro che Robocop In tutta Italia ci sono 12 mila pettorine di protezione (di cui “valide” solo 3.300) E a Roma per il Giubileo gli agenti saranno 24 mila

» SILVIA D’ONGHIA

S

aranno pure 24 mila solo a Roma e solo per il Giubileo, come ha annunciato il ministro Angelino Alfano, ma il numero in sé non è una garanzia di maggiore sicurezza. Almeno per loro stessi. Perché tra questi 24 mila uomini delle forze dell’ordine, i poliziotti presenti per le strade della Capitale non hanno un giubbotto antiproiettile in corso di validità. Il Dipartimento di Pubblica sicurezza non ha potuto rinnovare la fornitura dell’equipaggiamento di salvataggio degli agenti, a causa di una “carenza ‘cronica’ costante di fondi negli anni”. E così, degli appena 12 mila ancora in circolazione (in tutta Italia, non a Roma), soltanto 3.300 sono ancora validi. Come tutto l’equipaggiamento, i giubbotti antiproiettile (Gap) hanno una data di scadenza: vanno utilizzati per dieci anni, e poi l’amministrazione “deve procedere alla loro sostituzione”. È scritto nero su bianco in una determina del Dipartimento nella quale, in fretta e furia alla fine dello scorso anno, si provvede a un approvvigionamento di 2.300 Gap con una “procedura negoziata” con la società Nfm Production Sp.z.o.o, “risultata aggiudicataria della gara aperta indetta dal Comando generale della Guardia di finanza”. PER CAPIRE meglio la questio-

ne bisogna andare indietro nel tempo: grazie alle “ingenti risorse finanziarie” disponibili fino al 2003, in quello stesso anno il Dipartimento stipulò un unico contratto con la Società Rabintex, scelta per la fornitura di 19.733 giubbetti a uso esterno, quelli da indossare sopra la divisa. Di questi, diecimila erano per il 2004, 8.733 per il 2005 e mille per il 2006. “Nel 2005 – scrive l’amministrazione – si sono tuttavia esauriti i relativi stanziamenti a disposizione”. Colpa dei tagli e delle scarse risorse a disposizione della polizia tante volte denunciate dai sindacati degli agenti. In particolare, ammette il Dipartimento, “l’ordinario capitolo di Bilancio degli Equipaggiamenti speciali – sul quale imputarne la spesa – non è mai risultato sufficientemente capiente”. Il Viminale indica anche le cifre a disposizione: nel 2011 risultavano poco più di un milione e 900 mila euro; nel 2012 due milioni e 800 mila euro; nel 2013 tre milioni e 200 mila eu-

Obiettivi Sorveglianza rafforzata in via della Conciliazione a Roma e in piazza Duomo a Milano Ansa

I giubbotti antiproiettile sono pochi e scaduti ro; e nel 2014 cinque milioni e 300 mila euro (due milioni dei quali per Expo). Se consideriamo che ogni giubbotto costa in media 750 euro, i conti sono presto fatti: per rinnovare l’equipaggiamento “si sarebbe dovuto disporre nei tre anni di 7,3 milioni di euro solo per tali beni, con uno stanziamento aggiuntivo pari a 2,5 milioni di euro”. Soldi che ovviamente non sono mai arrivati. Anzi: con le necessità della spending review cui anche la Polizia è stata sottoposta, nel corso del 2014 si è pensato bene di rivedere il “quadro esigenziale”: si è considerato che non sarebbero più stati necessari 19.733 Gap, ma appena

L’INTERVISTA

» ENRICO FIERRO

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oma come Parigi? Dagli Usa arrivano nuovi allarmi e il Paese è stretto tra psicosi dell’attacco suicida e pericoli reali. C’è chi invoca leggi speciali. Franco Roberti, magistrato, dirige la Procura nazionale antimafia che coordina le indagini sul terrorismo. Qualche giorno fa Roberti ha detto che “per affrontare l’attacco jihadista bisogna rinunciare ad alcune nostre libertà”. Chiarisce: “Non mi riferivo certo alle libertà costituzionali, né invocavo leggi speciali. Parlavo della libertà di comunicazione. Qui bisogna trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di sicurezza e la tutela della privacy dei cittadini. Un tema delicato spesso evo-

7,3 mln

Il Viminale “Carenza di fondi cronica e costante negli anni” L’etichetta sui Gap: scaduti

11.200, “cui occorre aggiungere una quota di riserva strategica pari a 800 giubbetti, in vista anche delle esigenze legate all’evento Expo 2015”. Dodicimila in tutto, dunque, anche perché – si giustifica il Viminale – bisogna prendere in considerazione la scomodità del giubbetto esterno rispetto a “quello morbido sottocami-

cia”. Cosa è successo, dunque? Che nel frattempo i 10 mila Gap acquistati nel 2004 sono scaduti nel 2014, come prevede la normativa. E quindi sono stati ritirati, dopo che il caso è stato sollevato lo scorso anno dal Silp Cgil. Gli altri 8.733 del 2005 stanno per scadere e gli ultimi mille di quell’appalto dovrebbero essere ritirati nel

2016. Pochi giorni fa la segreteria provinciale del Silp ha scritto nuovamente al questore di Roma, Niccolò D’Angelo, per sapere “se la dotazione dei Gap della Questura contiene dispositivi con fabbricazione 2005 o 2006”e cosa intende fare per garantire la sicurezza degli operatori nel caso in cui i giubbotti scaduti dovessero rimanere in dotazione. NESSUNO sa bene cosa potreb-

be accadere se un poliziotto venisse colpito da un proiettile mentre indossa un giubbotto scaduto. Ci si augura nulla, ovviamente. E le tanto annunciate misure d’urgenza all’indomani degli attentati di Parigi?

Per il momento, alla voce Gap non c’è assolutamente niente. Il 12 agosto scorso, rendendosi conto che si andava incontro al Giubileo, il Dipartimento ha indetto una nuova gara europea per la fornitura di 10 mila giubbotti più altri 5 mila nei prossimi due anni. Urgenza? Nessuna. Il bando si sarebbe dovuto chiudere il 9 ottobre, ma la scadenza è stata prorogata di un mese. Con un’accortezza: i nuovi Gap dovranno essere anche antitaglio (a differenza di molti dei precedenti): perché, se l’Isis colpisce con bombe e proiettili, i criminali comuni usano ancora, e spesso, anche i coltelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Franco Roberti Il procuratore nazionale antimafia: “In Europa serve più collaborazione”

“Per questi terroristi Internet è un’arma vincente, noi siamo molto più indietro” cato quando si è cercato di rendere più trasparenti le comunicazioni e più efficienti le indagini. La Rete è uno dei campi di battaglia dei terroristi. È sul web che bisogna fare le indagini. Se mi si dice, come si disse a marzo, all’epoca della conversione in legge del decreto antiterrorismo, che non si possono autorizzare le intercettazioni delle comunicazioni informatiche perché così si va a frugare nei computer dei cittadini, si inibisce uno strumento di indagine. Il governo ritirò l’emendamento nel timore che non si riuscisse a convertire tutto il decreto, ma il problema rimane”.

Incapacità di combattere su uno dei campi di battaglia?

Abbiamo la certezza che i terroristi utilizzano per le loro comunicazioni le Playstation4 collegate agli smartphone. Si tratta di un sistema non ancora intercettabile. La verità è che noi siamo sempre a rincorrere l’evoluzione tecnologica, che dovrebbe essere continuamente monitorata dai servizi di intelligence per non arrivare in ritardo. In Francia le comunicazioni tra i nt e ll i g en c e, polizia e magistratura non hanno funzionato. A livello europeo avete uno scambio continuo di informazioni?

Noi italiani siamo riconosciuti come gli esponenti più autorevoli a livello internazionale in fatto di cooperazione. Abbiamo la cultura del coor-

Abbiamo sconfitto le Brigate rosse con la forza del diritto, senza leggi speciali. L’Anno santo? Si può onorare anche da casa

dinamento nel dna. Negli altri Paesi non è così. Lo scambio di conoscenze investigative dovrebbe coinvolgere anche i governi del Nord Africa e del Medioriente. Il più importante memorandum di intesa l’ho sottoscritto con il procuratore generale d’Egitto, Hismam Barakat, due settimane prima che venisse ucciso dai Fratelli musulmani. Alla base c’era lo scambio di informazioni. Ho tentato di farlo con la Turchia, non ci sono riuscito ma insisterò. Nel momento dell’emergenza tutti rivendicano lo scambio di notizie, il problema è farlo prima e sempre. Alcuni fanno paragoni col


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