Il teatro della luna poi Angel Dal Foco

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BIOGRAFIA DEL CELEBRE ORGANISTA GIOVANNI MORANDI di Sandro Sebastianelli “Caro Amico, Eccoti le scritture vecchie e le nuove vergini: conoscendo quanto tu sia onesto e mio amico, lascio che tu stesso, metta le condizioni..... Ti prego di principiare il contratto nel mese che mi promettesti.......... Aff.mo amico Rossini”. E’ una delle numerose lettere del Cigno pesarese a Giovanni Morandi, scritta alla fine di maggio del 1819, che attesta la profonda stima e grande amicizia intercorsa tra i due musicisti. Giovanni Morandi nacque a Pergola, in via Graziani, il 12 maggio 1777, figlio del bolognese Pietro e della pergolese Teresa Saracini. Il padre, abile organista già allievo del celebre Giambattista Martini, era stato assunto quale Maestro di Cappella in Pergola sin dal 1765. Il figlio Giovanni seguì le orme paterne, e divenne il più famoso organista della prima metà del secolo XIX. Da Pergola si trasferì a Senigallia e nel 1804 sposò Rosa Morolli, che divenne una celebre cantante lirica. Nell’agosto del 1810 Rossini superò brillantemente gli esami al Liceo di Bologna, anzioso di iniziare una brillante carriera artistica. Nello stesso anno anche i coniugi Morandi sostavano a Bologna per proseguire poi sino a Venezia dove erano stati scritturati per gli spettacoli al famoso teatro S. Moisè. La madre di Rossini, sollecitata dal figlio, si recò dai Morandi che conosceva per fama e di persona essendo anche lei una cantante, per chiedere consigli e pareri affinchè il figlio iniziasse subito la sua carriera. I Morandi assicurarono il loro più vivo interessamento; proseguirono per Venezia e proposero all’impresario del S. Moisè - che era il senigalliese Cavalli - la presentazione di un giovane compositore ancora ignoto, ma di rari talenti artistici e di sicuro affidamento. L’impresario accolse la proposta per la fiducia che aveva nei Morandi, i quali avvertirono Rossini di raggiungerli subito a Venezia, per la presentazione all’impresario già disposto ad affidargli un incarico. Durante il suo soggiorno a Venezia, Rossini fu ospite dei generosi Morandi e Giovanni ha tramandato ai posteri il seguente episodio. Una sera Rossini tornò a casa mesto e sconsolato, si chiuse nella sua camera e si sfogò in pianto. Morandi sentì, entrò e gli chiese il motivo di tanto sconforto. “Alla prova con i protagonisti - rispose il musicista essi protestarono di non cantare se non si fosse alleggerita la partitura che ritenevano tanto fragorosa da superare la loro voce in alcune scene”. Il Morandi, esperto delle consuetudini teatrali e delle esigenze dei cantanti, lo consolò proponendo di rivedere insieme la partitura e apportare le richieste modifiche senza alterare l’originalità della composizione. Era il libretto “La Cambiale di matrimonio” musicato in pochi giorni. Rossini acconsentì e la sera del 3 novembre 1810 l’opera ottenne un buon successo, anche per l’eccellente interpretazione di Rosa Morandi nella parte 63

libro teatro dal foco

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28-01-2002, 15:06


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