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Settimanale di informazione FREEPRESS

Giovedì 29 gennaio 2015 n.614

RAVENNA&DINTORNI

www.ravennaedintorni.it

L’ORA DI RELIGIONE LA CURIA DENUNCIA IL BOICOTTAGGIO A SCUOLA. NUMERI, DATI E TESTIMONIANZE DAI GENITORI da pagina 9

POLITICA

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Il Comune vende le sue azioni in Hera

CONSIGLIO COMUNALE

a pagina 4

La maggioranza si spacca sulla Darsena L’INDAGINE

a pagina 7

Chi ha coperto l’infermiera di Lugo?

Operazione da 20 milioni di euro per dare ossigeno alle casse

TEATRO

ECONOMIA

Haber e Boni alle prese con Freud e... Dio

a pagina 12

Turismo: nel 2014 sette letti su dieci sono rimasti vuoti

GUSTO

a pagina 16

a pagina 24

Le zuppe e le altre delizie per l’inverno

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TERRAZZA EINAUDI

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

I migliori piatti della tradizione romagnola e toscana nello storico ristorante del palazzo dell’Orologio Riapre con una nuova gestione il suggestivo locale che si affaccia su piazza Einaudi, in pieno centro storico a Ravenna. Una cucina attenta alla qualità, che utilizza anche ingredienti certificati bio Un ambiente accogliente, una veranda panoramica su uno degli scorci più belli dell’ex capitale bizantina, un ricco menù di piatti della tradizione romagnola e toscana, con l’aggiunta di un ottimo buffet vegetariano e vegano. Potrebbe essere questo il biglietto da visita del ristorante Terrazza Einaudi di Ravenna che, dallo scorso 5 gennaio, ha cambiato gestione. A riaprire i battenti di un locale storico del centro, situato al primo piano dell’antico palazzo dell’Orologio in piazza Einaudi 1, nel retro di piazza del Popolo (lato via Diaz), sono stati Marina Zaccaria, con il compagno Franco Cappellini e la figlia Laura Conti. Tutti e tre vantano una lunga e consolidata esperienza nel settore della ristorazione e della gastronomia, e condividono questa grande passione. Marina e Franco si occupano della cucina, mentre Laura della sala. In particolare, Marina ha lavorato in diversi ristoranti, Laura ha alle spalle varie stagioni come barista e cameriera, mentre Franco – di origine toscana – si è occupato prima come dipendente nell’alta gastronomia a Firenze, poi come caporeparto di gastronomia e macelleria da Esselunga e infine in alcuni ristoranti. «A innamorarsi del locale è stata Laura – spiega Marina Zaccaria –. Cercavamo un locale tutto nostro da aprire in centro a Ravenna, e lei ne è rimasta subito entusiasta. Per me e Franco, è stato facile assecondarla. L’idea di proporre i migliori piatti della cucina romagnola e toscana nasce dal desiderio di valorizzare le nostre regioni di provenienza, con il valore aggiunto del biologico, un ambito in cui stiamo lavorando già da diversi anni. Questo perché le persone dimostrano sempre maggiore attenzione verso ciò che mangiano e da parte nostra c’è la volontà di offrire solo ingredienti di qualità». Il menù offre anzitutto un’ampia varietà di paste fatte in casa secondo l’usanza romagnola, dai cappelletti, alle

tagliatelle e fino ai passatelli, che vengono proposti non solo in brodo e col ragù, ma anche in originali varianti. Per esempio, è sempre molto richiesto il “passatello della casa” preparato con carciofi e speck o anche, secondo la stagione, con raffinato tartufo. Per chi vuole invece provare qualcosa di diverso, ottimi sono i pici con il ragù di storni. Nella carne, è la Toscana a farla da padrona, con la classica fiorentina, le tagliate e i filetti. Ma c’è spazio anche per il pesce e presto sarà introdotto in menù la calamarata con funghi e aceto balsamico che ha già riscontrato un ottimo gradimento ai primi assaggi. Per i dolci, si va certamente sul sicuro con i golosi mascarponi, tiramisù o le crostate. Tutti i giorni viene inoltre proposto un sontuoso buffet vegetariano e vegano, a base di seitan, tofu, zuppe e salse varie. Una novità introdotta dopo aver attentamente osservato quanto proposto da locali a Londra e in Italia, con ottimi risultati. «Quasi tutte le nostre materie prime hanno la certificazione bio – dice Franco Cappellini –, dalle farine al sale, dai vini alle carni. Poi, chiaramente, abbiamo anche vini e liquori tradizionali per soddisfare il gusto di tutti. In questi mesi, abbiamo contattato tante aziende e produttori del settore e ora acquistiamo, per esempio, carne biologica dal Consorzio della Val Bidente, la frutta dall’azienda Radisa e così via. Il prosciutto toscano lo compro rigorosamente a Pratomagno, mentre gli altri li preparo direttamente io,

sfruttando la competenza acquisita in questi anni». Terrazza Einaudi offre alla clientela un ambiente intimo e riservato che può contare su una quarantina di posti in inverno e qualcuno in più durante la bella stagione, grazie appunto alla parte aperta. Nella verandina si può cenare a lume di candela. Ma è stata anche allestita sul retro una saletta riservata, adatta a comitive e pranzi o cene di lavoro. L’ambiente è elegante e accogliente con le pareti dipinte di un bianco opaco, i tavoli e le sedie in tonalità scure, ma con cuscini bianchi, due grandi lampadari e diversi punti luce nel soffitto. La Terrazza Einaudi è aperta tutti i giorni sia per pranzo che per cena.

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

La sopravvivenza dei volumi

di Gianluca Costantini

Il mercato coperto e la libreria fantasma

di Fausto Piazza

di Moldenke

Lo ammetto, per quanto riguarda riguarda i libri, nel senso dei volumi, sono un passatista, qualcuno potrebbe dire un nostalgico. Non riesco a stare senza il fruscio delle pagine e soprattuto l’odore della carta e dell’inchiostro di stampa. È una disposizione d’animo che mi è tornata vivida quando, parlando di letture, un vecchio amico mi ha confessato: «ultimamente leggo con un book reader. Basta volumi, è più maneggevole, risparmio sul prezzo di copertina e poi ti dico a casa non ho proprio più posto, non saprei dove metterli dei nuovi libri...». Come dargli torto. Io che ne ho tanti di libri a casa mia, che poi non è neppure molto vasta, li ho stipati da tutte le parti. Ma non intendo rinunciare alla passione di acquistarne di nuovi e di conservarli. Qualche soluzione la troverò... Intanto, in redazione, cercando immagini e documenti negli archivi digitali (cd, dvd, hd portatili) recentemente ho avuto la spiacevole sorpresa di scoprirli svaniti o inutilizzabili. Segno che i nuovi supporti non sono poi così affidabili e tutti i nostri elementi di memoria sono a rischio o destinati a ossessivi ritmi di backup. Nei miei scaffali ci sono libri di 30, 40, 50 anni fa ancora in splendida forma. Alla biblioteca Classense sopravvivono ancora volumi stampati o manoscritti di molti secoli fa... Qualcosa vorrà pur dire, oltre la nostalgia. Per questo sono felice che Marcello Landi, il dirigente del Liceo Artistico di Ravenna, si sia prodigato per accogliere nella biblioteca dell’istituto i 4mila volumi di letteratura, storia e arte del compianto ed erudito professore Livio Stanghellini e che un altro preside, Gianluca Dradi dello Scientifico, abbia accolto, nonostante avesse spazi risicati, alcune centinaia di qualificati libri di matematica, fisica, epistemologia che avevo ereditato – perdonate l’annotazione personale – da un parente scomparso, che poi era un ex allievo del liceo ravennate. Si tratta di due piccoli esempi di memorie private sedimentate nel tempo che oggi sono diventate pubbliche all’interno di scuole. Che oggi possono rinascere ma che potevano anche finire nell’oblio, cioè al macero. Per cui lancio un appello, da bibliofilo impenitente: continuate a comprare volumi se potete e conservateli, magari per le nuove “generazioni digitali”, non si sa mai. Oppure donateli con il bookcrossing o affidateli a biblioteche pubbliche o scuole, come atomi di un sapere collettivo, vivo e circolante. I nazisti e gli sgherri di Fahrenheit 451 bruciavano i libri per paura e per dominare nell’ignoranza, ma per favore non abbandonate o distruggete i libri solo per pigrizia o indifferenza.

Sul nuovo mercato coperto di Ravenna, quello che riaprirà tra un paio d’anni tutto rifatto dalla Coop, si sono dette talmente tante cose che mi stanco solo a pensarci. Gente che non c’era mai stata una volta e si è scoperta tutta disperata per la sorte dei poveri commercianti. Gente che voleva farlo diventare così, d'emblée, come la Boqueria di Barcellona. Gente scandalizzata per l’arrivo della Coop ma che tutte le domeniche va a fare la fila alle casse dell’Esp. Gente che senza il mercato coperto il centro muore, come se davvero fosse stato bello, così com’era. Gente che non voleva «l’ennesimo centro commerciale». Gente infastidita perché dovrebbe restare aperto 365 giorni l’anno, che le domeniche sono sacre. Gente che non sapeva nulla dell’Ambasciatori ma no, non gli piaceva l’idea. Fortunati invece noi a sapere cos’era l’Ambasciatori, quando la Coop e l’assessore e il sindaco e i giornali lo citavano come esempio per la riqualificazione. Il mercato coperto di una città così di provincia come la nostra sarebbe diventato come l’Ambasciatori nel cuore del centro storico di Bologna? Davvero davvero? Ma che figata. Con una libreria su più piani aperta fino a mezzanotte a fare da grande attrazione e poi tutto il resto attorno. Avete presente come sarebbe avere a Ravenna una libreria su due piani aperta fino a mezzanotte, con tanto di bar sempre aperto fino a mezzanotte, spazio per incontri letterari fino a mezzanotte? E brava Coop, mi dicevo, non ascoltare le critiche e fallo prima possibile, questo Ambasciatori a Ravenna. Ne son passati di mesi, da quel primo annuncio. E ogni volta che se ne riparlava eccola di nuovo l’acquolina alla bocca. Ci pensate ad andare in libreria alle undici di sera con una birra in mano? Mi avrebbe fatto sentire molto cittadino del mondo, sul serio. A costo di puntare la sveglia per non cedere all’abbiocco sul divano ci sarei andato almeno una volta alla settimana, a fare un giro in libreria alle undici di sera, a sfogliare Houllebecq e parlare con i miei amici di libreria delle undici di sera come fosse figo leggerlo quando non lo conosceva ancora nessuno. Poi stare lì, sfogliare libri della Minimum Fax o della Isbn e dopo mezzanotte andare a casa e ordinarli su Amazon. Ah, che meraviglia. E così, mentre trascorro la mia vita solo ad aspettare che apra la libreria e vado in giro a dire a tutti quelli che me lo chiedono che sì, il nuovo mercato coperto sarà una gran figata, ecco che mi capita di leggere che Coop dice che sì, insomma, la libreria mica ci sarà più. Non è più l’Ambasciatori il modello, no, è Eataly. Un supermercato. Magari con qualche libro di cucina. Scusa, cara Coop bella, puoi ripetere?

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XIV nr. 614 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati srl, Imola - www.galeati.it

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Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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RAVENNA &DINTORNI 29/1 2013

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POLITICA CRONACHE ROMANE

Uolter, Anna, Amato e il nuovo Bersani, quello dei grillini di Andrea Casadio

DARSENA

Sopra la Darsena in una veduta dall’alto; a destra Diego Rubboli

Poc Darsena: la sinistra non approva Voto in consiglio: Sel verso l’astensione, i comunisti pronti anche al voto contrario L’approvazione del Poc Darsena è forse l’atto più importante di questo mandato per la giunta di Ravenna, se non degli ultimi due, ma non sarà votato dalla maggioranza all’unanimità. Giovedì 29 gennaio arriva finalmente in Consiglio comunale dopo un lungo percorso iniziato con l’adozione nell’estate 2013; da allora è poi passato attraverso commissioni, pareri tecnici che hanno rilevato criticità (come fu il caso di Ausl e Arpa su sistemi fognari e acustica), osservazioni che hanno portato ad alcune modifiche, tra cui l’abbassamento degli extraoneri per chi investirà nel comparto. Allora, nel 2013, furono ben due le forze politiche all’interno della maggioranza ad astenersi esprimendo forti punti di contrasto con il progetto, le due forze più a sinistra, ossia Sel, rappresentata da Sarah Ricci, e Fds (composta da Rifondazione comunista e Pdci), rappresentata in consiglio da Diego Rubboli, dei Comunisti italiani, una forza che alle ultime elezioni regionali ha sostenuto la lista L’Altra Emilia Romagna in opposizione al Pd. Rubboli, alla vigilia del voto definitivo, ci spiega le ragioni di una posizione che esclude il voto a favore. «Partiamo da una posizione di astensione, ma potremmo addirittura arrivare al voto contrario, vedremo. Ci sono troppe cose che non ci convincono in questo progetto». E nell’elenco si va dalla viabilità sia interna che esterna «i ponti ciclabili – dice – impediranno del tutto la navigazione, la via di Spina avrà strettoie che comporteranno difficoltà di circolazione anche per i mezzi pubblici» all’idea stessa di distribuzione degli spazi: «Non ci convince l’idea di addossare tutto il residenziale sul Canale invece di prevedere una maggiore diffusione tra il verde». Ma sul banco degli imputati c’è anche il tema dell’archeologia industriale «molti sono edifici che non hanno alcun valore e che ci si ostina a voler salvaguardare» dice Rubboli e, sul collegamento con la città,

aggiunge: «La cesura con il centro è una questione dirimente, a breve presenteremo una nostra proposta su un possibile spostamento della stazione e della ferrovia». Ma accanto a temi che riguardano il progetto in sé, c’è la grande questione della sostenibilità economica: «Non si capisce come e da chi saranno realizzate le opere pubbliche, quando, come e con quale unitarietà. Mancano meccanismi di copertura delle spese che possano funzionare, si rischia un’eccessiva frammentazione, e che le cose vengano fatte solo a pezzi. Inoltre, condividiamo in pieno il parere della Commissione qualità urbanistica che a settembre scorso ha criticato il poc suggerendo soluzioni in grado di dare maggiore unitarietà e dicendo che meglio sarebbe stato fare un concorso di idee». Le osservazioni accolte nel corso di questi due anni hanno cambiato, secondo i comunisti, alcuni aspetti di dettaglio ma non la sostanza. Insomma, di margine pare proprio che non ce ne sia molto e dall’altro banco di sinistra della maggioranza non arriverà alcun aiuto al Pd, anche Sarah Ricci di Sel è infatti intenzionata a confermare l’astensione di due anni fa, motivandola così: «Non è stata fatta una selezione rispetto alle condizioni di sostenibilità ed esigenze, ma si è scelto di rendere attuabili tutti i comparti presenti in darsena, la motivazione addotta è quella di non precludersi nessuna possibilità di iniziativa, questo però si scontra con la necessità di garantire sostenibilità a ciascuno degli interventi che si vanno ad attivare ed unitarietà complessiva. Noi in ragione di questo non votammo il poc e poi presentammo sei osservazioni. Le nostre osservazioni, accolte solo in parte o non accolte, avevano come obbiettivo garantire il ruolo del pubblico nel governare questo processo. La nostra attenzione è alla necessità di garantire la coerenza fra il piano operativo e il disegno di assetto condiviso». (fe. an.)

Tra le criticità rilevate

dal consigliere Pdci Rubboli anche la sostenibilità economica per le opere pubbliche

REGIONE MANUELA RONTINI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE La faentina (e renzianissima) Manuela Rontini, eletta in consiglio regionale lo scorso novembre nella circoscrizione ravennate nelle file del Pd è stata eletta presidente Commissione III, Territorio, Ambiente, Mobilità con 44 voti. In tutto le commissioni sono sei e sono andate a tre donne e tre uomini. La presidenza è un ruolo di particolare rilievo per cui è prevista, si legge sul sito della regione, un’indennità lorda mensile di 1.159,85 da sommare all’indennità di base da consigliere di 6.104,47 euro, a cui si aggiunge un rimborso spese forfettario che supera in media i 2.200 euro. Rontini è nel coordinametro provinciale del Pd e, pur partendo dal territorio più svantaggiatore sulla carta (il faentino), è riuscita a farsi eleggere arrivando seconda, dietro solo a Bagnari.

Berlusconi vorrebbe Amato perché era amico di Craxi. Napolitano vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. Bersani vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. D’Alema vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. Renzi non vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd, lui vuole un uomo nuovo, è un rottamatore, Renzi. Renzi vorrebbe Mattarella perché non piace a Silvio e neanche al Pd, e anche se non è nuovo perché era già ministro in un lontano governo Andreotti chissenefrega, lui è Renzi, lo decide lui chi è nuovo. Berlusconi non vorrebbe Mattarella perché non è nuovo ed era già ministro in un lontano governo Andreotti, e “sarebbe un nuovo Scalfaro”. Bersani non vuole Mattarella perché non è nuovo e perché era già ministro in un lontano governo Andreotti. D’Alema non vuole Mattarella perché non è nuovo e perché era già ministro in un lontano governo Andreotti. Tutti in alternativa vorrebbero la Finocchiaro perché è una donna, ma in realtà la Finocchiaro non la vorrebbe nessuno perché è una donna. In alternativa Berlusconi vorrebbe Casini perché a chi darebbe fastidio Casini? Ma nessuno vorrebbe Casini perché darebbe fastidio a tutti, Casini. Tutti in alternativa vorrebbero Padoan perché dicono “ha la statura internazionale e darebbe del tu all’Europa e alla Merkel”, ma poi tutti si voltano e dicono “ma chi cazz’è sto Padoan che non lo conosce nessuno, in Europa?” Poi in alternativa alcuni vorrebbero Prodi. Sì, Prodi. Buahahahahahahahahahahahahaha! E chi lo vuole Prodi? Poi, certo, i cinque stelle vorrebbero Bersani. Ah già, i cinque stelle vorrebbero Bersani ma non vorrebbero mica quel Bersani che due anni fa non ci volevano fare neanche il governo, quello l’hanno rapito gli ufo, loro vorrebbero quell’altro Bersani nuovo, che è sceso dalle scie chimiche. E Rodotà? Rodotà adesso non se lo ricorda più nessuno. E poi? E poi? Dimentichiamo nessuno? Renzi in realtà pensa a due ex segretari del Pd. Fassino e Veltroni. Con loro, Renzi ha contatti diretti. Fassino e Veltroni sono stati i primi renziani, e gli unici tra gli ex Ds a sostenerlo. Stanno antipatici a tutti, nel Pd, e risvegliano i rancori delle correnti. Renzi scommette che il Pd sarà costretto a votarli, per evitare un altro suicidio come è successo con Prodi nel 2013. Ma Renzi chi preferisce tra Fassino e Veltroni? Fassino non gli farebbe ombra. Ma c’è chi scommette che Renzi preferisce Uòlter, il fondatore del Pd, primo teorico del partito a vocazione maggioritaria realizzato (quasi) da Renzi. Veltroni, il nuovo Jfk de noantri. Intanto, in Grecia hanno eletto un giovane leader di sinistra, Alexis Tsipras. Dice che rinegozierà i patti con la troika perché le misure di austerity non portano la crescita economica, anzi, e che diminuirà le tasse del ceto medio. Per prima cosa, in due giorni ha diminuito il numero dei ministeri, ha tagliato le auto blu e le spese del governo, ha bloccato la privatizzazione dei porti e dell’energia elettrica voluta dall’Europa, perché devono restare beni pubblici, dice lui. La prossima settimana aumenterà lo stipendio minimo dei lavoratori. «Stop ai pignoramenti e incrementi di stipendio, così tornerà la speranza», dice Tsipras. «Attaccheremo l’evasione e useremo i soldi non utilizzati per il salvataggio delle banche». Poi uno dice che Renzi è di sinistra.


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

POLITICA RAVENNA

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via Newton 28

PALAZZO MERLATO

Bilancio comunale: in vendita milioni di azioni Hera L’assessore Morigi spiega l’operazione per manutenzioni e scuole. Ma si rinuncerà a 700mila euro di dividendi l’anno Dopo anni in cui l’argomento era argomento esclusivo di dibattito dell’opposizione, Lpra in testa, già da un po’ si sentiva nell’aria che anche il Pd e la maggioranza stavano per cedere, complici tagli sempre più ingenti da parte dei governi centrali. E così, ora, a poco più di un anno dalle prossime elezioni e dopo l’ennesima Finanziaria, quella di Renzi, che ha di nuovo tagliato agli enti locali, arriva la vendita delle azioni libere di Hera da parte di Ravenna Holding, su indicazione del Comune di Ravenna che della holding ha oltre l’83 percento. Ne parliamo con l’assessore al bilancio Valentina Morigi (Sel). Assessore, ci spiega innanzitutto di che operazione si tratta? «Facciamo una riduzione di capitale sociale della holding per 20 milioni di euro che verrà finanziata nel corso di due anni dalla vendita di 10 milioni di azioni libere di Hera». Il fatto che siano libere significa che non vanno a incidere su quelle che garantiscono la maggioranza pubblica di Hera? «Esatto, e ci tengo a specificarlo: la Holding detiene 86 milioni di azioni. Quelle storicamente bloccate per garantire la maggioranza sono 68 milioni. Questo significa anche che ne teniamo circa altri 10 milioni di libere». Per anni l’idea di vendere è sembrata un tabù per la maggioranza. «Io ho sempre detto che sulle azioni libere non c'erano pregiudiziali, ma

Nelle foto: La sede Hera; Valentina Morigi, assessore al bilancio

vendere per vendere era un'operazione ideologica, non contabile. Ora è l’unico modo per finanziare la spesa in conto capitale. A breve si proporrà inoltre il dibattito sullo scendere sotto il 51% di proprietà pubblica, anche in seguito alla fuoriuscita dal patto del comune di Forlì. E su questo io nutro invece forti contrarieta». Comunque sia, rinuncerete alle

entrate che ogni anno quelle azioni garantivano al Comune, come ci avete detto in tutti questi anni... «La riduzione sarà di circa 700 mila euro, c’è però da considerare che Ravenna Holding negli ultimi anni ha garantito un gettito sempre maggiore di quanto preventivato e che le operazioni di riduzione dell’indebitamento che facciamo con gli avanzi di amministrazio-

«La situazione per gli enti locali è grave. Quella di Renzi è la peggior Finanziaria degli ultimi anni»

ne ci liberano ogni anno nel bilancio diverse centinaia di migliaia di euro, direi circa mezzo milione solo nell’ultimo anno». A cosa serviranno i proventi dell’operazione? «Il ricavato serve a finanziare il prossimo piano degli investimenti, perché con gli oneri di urbanizzazione a 2 milioni e con le alienazioni di immobili praticamente prossime allo zero per l’immobilità del mercato (tra i beni in vendita senza compratore c’è l’ex palazzetto dell’anagrafe, ndr), si rischia di non fare il piano degli investimenti 2015». Resta però il fatto che la vendita è un’operazione straordinaria. Servirà a un piano straordinario di opere?

«Confermo che si tratta di un'operazione straordinaria, perché straordinaria è la situazione di bilancio. Gli investimenti riguardano le scuole, le strade e gli edifici pubblici, nulla di di eccezionale. Opere di manutenzione del territorio e del patrimonio pubblico. In programma ci sono i lavori delle scuole Ricci Muratori e di Lido Adriano, e poi ci sono le manutenzioni, perché nel secondo comune più grande d'Italia la rete stradale e la sua manutenzione comportano una spesa enorme. II nostro comune dieci anni fa aveva piani degli investimenti da 85 milioni di euro. Noi, grazie alla riduzione di capitale sociale e agli spiccioli derivati da oneri e alienazioni, arriveremo forse a 30 milioni». Ma non è un po’ come una famiglia che venda l’auto per pagare le bollette di casa? La situazione è così grave? «Confermo la gravità della situazione, non solo per la spesa in conto capitale ma anche per la parte corrente. Ma non sono la sola a denunciarla: è stata la corte dei conti a dire che i tagli della Finanziaria di Renzi sono “insostenibili” per gli enti locali». A quanto ammontano questi tagli per il Comune di Ravenna? «Stiamo facendo gli ultimi conti e a breve comunicheremo la situazione e il peso del taglio per il nostro Comune. Ma posso già dire che la finanziaria di Renzi è la peggiore degli ultimi anni. La peggiore». Federica Angelini

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RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

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SOCIETÀ

L’ARTISTA La battaglia di Davide Reviati, illustratore di fama internazionale, continua con un’altra vignetta su Ravenna&Dintorni

Di fronte alla battaglia del fumettista ha scelto di usare lo stesso linguaggio: l'assessore comunale Guido Guerrieri ha preso carta e matita per realizzare un disegno rispondendo a Davide Reviati, uscito parzialmente sconfitto dalla sua personale lotta per tentare di salvare dall'abbattimento circa 150 alberi del quartiere San Giuseppe di Ravenna (proprio in questi giorni ne sono stati abbattuti 107, come raccontato sullo scorso numero di Ravenna&Dintorni). Nella vignetta di Guerrieri (in alto a destra) il riassunto di quanto accaduto all’ex Villaggio Anic (da considerare come un grande condominio) dove la maggioranza dei condomini si è espressa a favore di un piano per la riqualificazione del verde pubblico: oltre un centinaio di alberi (33 pini e 74 cipressi) sono stati condannati. «In questa città, in questo comune, se i residenti sono d’accordo possono disboscare un quartiere», aveva riassunto Reviati raccontandoci la sua storia. Nella vignetta di Guerrieri c'è Reviati accanto a un albero abbattuto e si chiede chi lo abbia deciso. La risposta arriva da ogni finestra dei palazzi. Quello del-

L’ASSESSORE Guido Guerrieri ha risposto a Reviati anche lui con una vignetta, in cui ricorda che l’abbattimento è stato votato dal condominio

AMBIENTE/1

Alberi abbattuti, sfida a fumetti Il caso dell’ex villaggio Anic: l’assessore risponde all’illustratore (anche) con carta e matita l’assessore vuole essere anche una sorta di omaggio al fumettista di fama internazionale (in un’altra vignetta inviata in redazione l’assessore ha ritratto un albero sorretto solo dalla forza di una matita), apprezzandone l'impegno a favore dell'ambiente (delega che nella giunta comunale è nelle mani di Guerrieri). Ma di fronte al piano elaborato e firmato da un agronomo nemmeno il Comune ha più avuto margini di manovra: il professionista ha certificato l'opportunità di procedere con l'abbattimento degli alberi perché in alcuni

casi ammalati e in altri non più ritenuti idonei per l'ambito cittadino. Di certo la sensazione della beffa rimane quando sfogliando il documento ci si accorge che sono già stati abbattuti tre alberi che invece l'agronomo aveva destinato al salvataggio. La relazione prevede che rimangano 169 pini e 19 cipressi e che vengano ripiantumate 136 piante, alcune a basso fusto e altre capaci di raggiungere altezze fra 15 e 30 metri. Nel totale il saldo fra abbattimenti e nuove piante è positivo. Anche se serviranno decenni

POVERTÀ

per avere piante delle dimensioni di quelle attuali. Guerrieri, inviandoci la vignetta perché R&D faccia da tramite dopo aver raccontato le iniziative di Reviati, ci tiene a precisare che «nessuno si diverte ad abbattere alberi» ma di fronte al parere di un professionista non c'è stato altro da dire. «Anche per questioni di sicurezza, non ci saremmo mai potuti prendere questa responsabilità – chiude l’assessore –: se tra qualche anno un pino considerato a rischio fosse caduto su un’auto?».

AMBIENTE/2

Spesi quasi 300mila euro nel 2014 in hotel per mamme e bimbi sfrattati Ma c’è chi rifiuta il nuovo albergo sociale del Comune (vietato agli uomini) È stata inaugurato in via Torre il cosiddetto albergo sociale del Comune di Ravenna, con nove alloggi per mamme e bambini (gli uomini non sono ammessi) sfrattati o senza casa. Si tratta di una sorta di esperimento di convivenza (nonostante gli alloggi siano tutti indipendenti e con angolo cottura) che vedrà anche la presenza di un operatore sociale che seguirà le famiglie, cercando di favorirne il reinserimento e garantire quindi un adeguato turnover. La gestione è a carico della cooperativa Il Solco, in convenzione con l’Asp – l’ex Consorzio per i servizi sociali – che in questo modo cerca di tamponare l’emergenza casa. Finora, infatti, mamme e bambini sfrattati trovavano una sistemazione in alcuni hotel del territorio, pagati dall’Asp con soldi pubblici. Un fenomeno quasi incontrollato (ci sono famiglie che stanno in albergo per mesi, anche un anno) tanto che nel 2012 i Servizi sociali avevano speso a questo scopo 20mila euro e nel 2013 la cifra si è impennata fino a raggiungere i 180mila euro. Nel 2014, dato di questi giorni, la spesa è stata addirittura di 282mila euro per ospitare complessivamente 54 nuclei famigliari in hotel. Con gli uomini sempre esclusi e che se vogliono restare con la loro famiglia sono costretti a pagare di tasca propria la tariffa dell’hotel. Pochi giorni prima di inaugurare l’albergo sociale, erano 21 i nuclei famigliari (donne con tanto di 35 bambini) in questa situazioni e tra questi in diversi hanno comunque rifiutato il trasferimento all’albergo sociale. Luca Manservisi

Uno degli alloggi del nuovo albergo sociale di Ravenna

Gomme tagliate e sterco sulle auto degli animalisti amici dei daini

LA PROTESTA FAMIGLIE DIVISE DALL’ASP? L’AVVOCATO SCRIVE AL GARANTE PER L’INFANZIA Nel chiedere chiarimenti al sindaco sul funzionamento del nuovo albergo sociale (e trasparenza nell’affidamento della gestione), l’avvocato Andrea Maestri annuncia di aver segnalato al Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza la pratica dei servizi sociali ravennati di dividere di fatto le famiglie sfrattate, trovando una sistemazione solo per donne e bambini e non per gli uomini (neppure i padri). Maestri chiede un impegno concreto in questo senso.

Tre gomme tagliate a un furgone arrivato da Milano e alcune vetture imbrattate di sterco: questi gli atti vandalici che alcuni animalisti hanno denunciato di aver subito il 25 gennaio, al termine della marcia nella pineta di Classe per protestare contro l'abbattimento di 67 daini ritenuti in esubero e causa di danni a colture e pericolo per la circolazione stradale. Erano diversi gli animalisti provenienti da varie regioni che hanno preso parte all'iniziativa organizzata dal Fronte Animalista. Da quando la Provincia ha dato il via libera ai fucili l'associazione si sta battendo con opere di disturbo contro i cacciatori. Sono state abbattute anche alcune postazioni di tiro: sulla vicenda indagano le autorità.


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SOCIETÀ

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IL CASO/1

IL CASO/2

Con l’infermiera si moriva due volte e mezzo di più

«Morti annunciate» Qualcuno in corsia ha coperto la verità?

Quando era in servizio in quel reparto dell’ospedale il tasso di mortalità, nel settore cui era assegnata, è stato più alto di due volte e mezzo rispetto a quando era assegnata ad altro settore. Era presente in occasione di 139 dei 191 decessi avvenuti nel biennio tra aprile 2012 e aprile 2014. Un eccesso di mortalità che per l’ultimo semestre esaminato viene definito «esplosivo». Sono in tutto 87 le morti che eccedono la media. Sulla sorte giudiziaria di Daniela Poggiali, la 42enne infermiera in custodia cautelare in carcere da ottobre con l’accusa di aver ucciso lo scorso aprile una paziente ricoverata all’Umberto I di Lugo, piomba la consulenza statistica richiesta dalla procura e ora emersa nelle motivazioni con cui il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dall’infermiera definendola «un autentico pericolo pubblico» che di fronte all’espiazione di una durissima pena si trova nella «condizione di chi ha poco da perdere e quindi un pericolo per terzi». A rendere noti alcuni passaggi delle 26 pagine che compongono l’ordinanza firmata dal presidente del tribunale è il procuratore capo Alessandro Mancini annunciando l’imminente chiusura delle indagini (pubblico ministero Angela Scorza) a carico della 42enne e la richiesta di giudizio immediato con le accuse di omicidio volontario pluriaggravato e peculato per le fiale di cloruro di potassio che sarebbero state utilizzate per uccidere la 78enne Rosa Calderoni: «Si è trattato di omicidio al di là di ogni ragionevole dubbio», affonda Mancini. Il tribunale usa parole pesanti per spiegare perché Poggiali debba restare in carcere: «La consulenza piomba come un autentico macigno sulla posizione dell’indagata – è uno dei passaggi che Mancini legge di fronte ai giornalisti convocati in procura –. I risultati, che è eufemistico definire agghiaccianti, pur non consentendo di individuare le singole vittime oltre Calderoni depongono nel senso di una diuturna e sistematica opera di eliminazione dei ricoverati». Dell’infermiera emerge un profilo inquietante: «Ha dato fondo alle sue ingovernabili pulsioni criminali, uccidendo non in nome di umanità per la sofferenza di anziani malati terminali, e infatti Calderoni non era una malata terminale». Insomma secondo i giudici non c’è possibilità che le sue azioni fossero mosse da un senso di pietas, «smentita dalle fotografie in posa accanto al cadavere colto nel disfacimento della morte alternando giubilo e irrisione, in una sorta di grottesca imitazione». Vale la pena ricordare infatti che la donna è indagata anche per vilipendio di cadavere ed è stata licenziata dall’Ausl proprio per due fotografie scattate da una collega mentre posava accanto a una donna appena morta: «Non è agevole reperire aggettivi per l’iniziativa». Inoltre emerge che quelle foto, scattate il 18 gennaio 2014, erano ancora sul telefonino di Poggiali il 12 aprile successivo in occasione dell’ispezione dei carabinieri. Si legge ancora nell’ordinanza del riesame: «L’indagata si era elevata a arbitro della vita e della morte dei pazienti». E secondo il tribunale aveva voluto «alzare il livello della sfida uccidendo Calderoni nel turno diurno sotto gli occhi della figlia facendola allontanare dalla stanza solo il tempo sufficiente per somministrare il potassio», nonostante fosse già sospettata come poteva far intendere la scelta della dirigenza sanitaria di rimuoverla dai turni notturni. Andrea Alberizia

Chiuse le indagini sul conto di Daniela Poggiali, la procura intende ora concentrarsi sull’ambiente in cui l’infermiera ha lavorato: possibile che nessuno non si sia accorto di nulla? Le statistiche dei decessi rilevate dai consulenti del pm mettono in luce un tasso di mortalità ben oltre le medie al punto che il tribunale del riesame arriva a parlare di «morti annunciate». Finora i vertici dell’Ausl si sono sempre difesi dicendo di non aver mai ricevuto denunce formali ma sempre e solo dicerie. Per il procuratore capo, alla luce delle ultime consulenze, è difficile parlare solo di pettegolezzi. Va ricordato che già tre persone della dirigenza sanitaria sono state iscritte nel registro degli indagati ma non è escluso che a questo punto l’elenco possa allungarsi con altri profili di responsabilità.

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IL CASO/3 IL FIDANZATO: «LA MIA TEDESCONA VA IN CHIESA TUTTI I GIORNI» «Io la chiamo la mia tedescona perché è una lavoratrice: in dodici anni non ha fatto un giorno di mutua, andava a lavorare con la febbre». Così Luigi Conficconi parla della fidanzata Daniela Poggiali, dopo l’udienza davanti al tribunale del lavoro che ha confermato il licenziamento della donna. «Daniela è una persona normalissima che sa fare bene il suo lavoro. Adesso in carcere va in chiesa tutti i giorni e porta da mangiare alle altre detenute. Ho fiducia nei magistrati e la tireremo fuori».

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PRIMO PIANO

SCUOLA

LA LETTERA/1 IL VESCOVO: ÂŤSERVE PER COMPLETARE LA FORMAZIONE DEI RAGAZZIÂť

Scontro sull’ora di religione La curia denuncia il boicottaggio degli istituti. Ecco regole, numeri e modalitĂ Ăˆ tempo di iscrizioni a scuola ed è tempo quindi di scegliere se avvalersi o meno dell’ora di religione oppure se scegliere l’alternativa che la scuola è tenuta a garantire. Ed è per questo che proprio in questi giorni si è aperto il dibattito grazie a un primo intervento della Uaar (Unione agnostici atei razionalisti) che in una nota hanno ricordato alle famiglie ravennati e agli studenti quali sono i propri diritti in merito. Ăˆ stato seguito da una sorta di lettera aperta del vescovo Lorenzo Ghizzoni (estratti da entrambe le lettere nei box nella pagina accanto) che oltre a difendere il valore educativo e culturale dell’ora di religione nelle scuole ha anche lamentato una certa discriminazione verso quell’insegnamento da parte delle scuole, chiedendo che

130

Sono le cattedre previste dalla materna alle superiori in provincia su 4.508

sia invece parificata alle altre. Una sorta di boicottaggio, hanno spiegato poi dalla curia, che consiste per esempio nel fatto che le scuole ricorderebbero ogni anno agli allievi che possono chiedere l’esonero (appunto in questo periodo dell’anno) e dal collocare le ore a inizio o alla fine dell’orario. Per quanto questo venga

fatto soprattutto per suggerire agli studenti che hanno già scelto l’alternativa di non frequentare la scuola, sgravandola cosÏ dalla necessità di garantire appunto un’alternativa a quel venti percento o meno di studenti che scelgono di non avvalersi dell’ora di religione. Secondo l’ufficio scuola della diocesi la percentuale di

Le parole del vescovo Lorenzo Ghizzoni: ÂŤCari genitori, carissimi ragazzi e ragazze, è in corso l’iscrizione al prossimo anno scolastico, con la quale sarete invitati anche a scegliere se avvalervi o non avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc). Si tratta di una decisione importante per la completezza della formazione dei ragazzi e dei giovani. Proprio in questi giorni i Vescovi italiani hanno espresso alcune riflessioni su questa scelta che vorrei condividere con voi. Mi sono arrivate direttamente da alcuni ragazzi delle nostre parrocchie e da alcuni genitori, diverse lamentele circa comportamenti sfavorevoli all’insegnamento della religione (e forse non legittimi), che avvengono in alcune scuole della provincia. La prima riflessione: questa scelta non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, nĂŠ pretende di condizionare la coscienza di qualcuno, ma esprime solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche sui contenuti della religione cattolica che costituisce una chiave di lettura fondamentale della realtĂ in cui noi tutti oggi viviamo. [...] La seconda riflessione: lo Stato italiano riconosce che attraverso questa disciplina scolastica, vengono fatti conoscere quei valori di umanesimo che la fede cristiana ha portato nella storia italiana ed europea, segnando il nostro spirito e la nostra civiltĂ . Aggiungo una terza riflessione. Il presente momento storico che vede tensioni e conflitti, terrorismo e guerre, attribuiti alle religioni, ci chiede di far conoscere bene gli elementi del cristianesimo. Mi sembra dunque piĂš che giusto ribadire che questo insegnamento ha la stessa dignitĂ delle altre discipline e dovrebbe essere trattato come quelleÂť.

chi sceglie l’ora di religione arriva all’85 percento fino alle medie per scendere al 65 alle superiori. Dati provinciali ufficiali non ne esistono, come ci hanno confermato dall’Ufficio scolastico provinciale. Che invece ci ha fornito i numeri relativi alle ore di insegnamento e al numero di docenti. Docenti che sono

in parte di ruolo (ma l’ultimo concorso risale ormai ad almeno dieci anni fa) e docenti chiamati direttamente dalle scuole e con la benedizione, per cosĂŹ dire, della Curia che ha il potere di scegliere le persone che entrano nelle scuole, le quali sono però pagate, come tutti gli altri insegnanti, dallo Stato italiano con

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PRIMO PIANO

RAVENNA

via Faentina 118/A

LA LETTERA/2

9 NUMERI

L’UNIONE ATEI: «SI PUÒ CAMBIARE LA SCELTA ALL’INIZIO DI OGNI ANNO»

QUANTI ALUNNI NON FANNO RELIGIONE? I DATI FORNITI DA ALCUNE SCUOLE

Scrive la Uaar (Unoine atei agnostici razionalisti): «A differenza di quello che molti pensano, l’ora di religione non è né storia delle religioni, né tempo che può essere trascorso senza obblighi. Le intese firmate tra il ministero dell’Istruzione e la Conferenza dei Vescovi italiani, stabiliscono dettagliatamente programmi di studio conformi alla dottrina della Chiesa Cattolica. Chi ritiene che la scuola non sia un luogo adeguato per approfondire una sola religione, chi non è credente, chi segue un’altra religione, può scegliere per i propri figli di avvalersi delle attività alternative. Gli studenti potranno così impiegare il tempo scuola seguendo una programmazione decisa dal Collegio Docenti [...]. La scelta dell’ora di religione o dell’ora alternativa può essere cambiata ogni anno, in coincidenza con le iscrizioni scolastiche. È possibile cambiare opzione per l’anno scolastico 2015/2016 dal 15 gennaio al 15 febbraio. La normativa in vigore prevede che non debba prodursi discriminazione fra gli alunni che frequentano l’ora di religione e gli alunni che frequentano l’ora alternativa. Da un’indagine sommaria ci risulta che in Provincia di Ravenna questo obbligo non sia sempre osservato. Non viene attivata l’ora alternativa spiegando ai genitori che mancano i fondi per pagare i docenti. Il ministero delle Finanze dispone di uno specifico capitolo di spesa che deve obbligatoriamente essere utilizzato in questi casi. Invitiamo i genitori a fare presente l’obbligo ai dirigenti scolastici dell’insegnante di ora alternativa, anche in presenza di un solo alunno richiedente. Analogamente non è legittimo spostare gli alunni richiedenti tali attività in classi parallele».

Nell’aprile 2014 la Uaar ha consultato le scuole della provincia chiedendo la percentuale di chi sceglie religione. Solo la metà ha risposto.

un contratto che prevede, per i supplenti, scatti di anzianità differenziati e più vantaggiosi rispetto a quelli degli altri colleghi. Un vantaggio che viene poi annullato e riequilibrato nel momento dell’immissione in ruolo come ci spiega la sindacalista Uil Edera Fusconi, che dice di non capire a quali particolari episodi fac-

Istituto comprensivo San Pietro in Vincoli Materna 12,6%, Elementari 8,9, Medie 14 Istituto comprensivo San Biagio Materna 10,9%, Medie 13,3 Istituto comprensivo Randi Materna 12,3%, Elementari 8,6, Medie 21,6 Istituto comprensivo Novello Materna 18%, Elementari 11, Medie 13,5 Istituto comprensivo Muratori Sul totale 8% Il vescovo Lorenzo Ghizzoni

cia riferimento la Curia. In provincia, in tutto le cattedre di religione sono 130 su 4.508, di cui 48 di ruolo e 82 nominati come supplenti. Capire esattamente quanti siano gli insegnanti è complesso perché soprattutto alla materna e alla primaria sono diversi i casi di insegnanti che hanno seguito i corsi previsti dalla Cei e che sono abilitati quindi anche a insegnare religione alle proprie classi, dove magari insegnano già italiano o matematica (un po’ come avviene con chi è abilitato all’insegnamento dell’inglese). Si sa invece per certo che il fabbisogno di ore di religione a cui si provvede in provincia è di 648 ore per le scuole secondarie dove è prevista un’ora per classe così come alle medie (in questo caso 414), 1.328 ore nella primaria (dove le ore sono due per ogni clas-

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Istituto tecnico Ginanni Sul totale 11,3%

se) e 276 per l’infanzia (un’ora e mezzo solo nelle scuole statali). Chi non sceglie la religione può scegliere un’ora alternativa che di solito viene organizzata dalla singola scuola spesso ricorrendo agli insegnanti già in organico; può scegliere l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata nel caso le ore siano all’inizio o alla fine della giornata (una vecchia circolare ministeriale raccomandava la prassi per primarie o materne) o, nelle scuole superiori, può scegliere anche lo studio assistito o individuale, l’opzione questa più frequente. L’insegnante di religione partecipa agli scrutini e vota (come, se esistesse, potrebbe fare quello di alternativa) ma quando il suo voto è dirimente, il suo parere diventa una nota scritta. Federica Angelini

LICEO SCIENTIFICO «A fine giornata mettiamo le materie meno pesanti» Ex assessore, avvocato, da qualche anno dirigente del Liceo Scientifico, Gianluca Dradi si dice stupito dalle lamentele della Curia per esempio sulla collocazione dell’ora di religione a fine giornata. «Innanzitutto, va detto che quando si sceglie l’opzione di seguire o meno l’ora di religione l’orario non è ancora stato stilato e quindi la scelta non può essere basata su questo. Ogni insegnante di religione ha diciotto ore di lezione su cinque giorni, dunque la maggior parte delle ore è comunque costretto a svolgerle durante il normale orario. E, infine, vorrei specificare che se si privilegiano materie come religione o educazione fisica all’ultima ora è solo per cercare di allievare la fatica ai ragazzi, mettendo materie un po’ più leggere nell’orario più faticoso». Per quanto riguarda i programmi, Dradi ci spiega che gli insegnanti di religione presentano a inizio anno il programma che intendono svolgere e una relazione a fine anno di quanto effettivamente svolto. «Salvo segnalazioni, che non ci sono state, non ho motivo di verificare che il lavoro fatto in classe non corrisponda a quello presentato, esattamente come non verifico quello di un insegnante di matematica o italiano. Non c’è alcuna differenza». Allo Scientifico su 900 sudenti 151 non frequentano l’ora di religione, di questi 80 hanno scelto l’opzione della non frequenza a scuola tout-court, gli altri 71 fanno attività alternative ci sono tre opzioni: attività formative deliberate dalla scuola (per cui non ci sono state richieste e che il dirigente non nega comporterebbero qualche difficoltà organizzativa), attività di studio libero e studio assistito. (fe.an.)


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ORA DI RELIGIONE/1 «Dall’inizio della scuola a oggi, in pratica, hanno davvero fatto l’ora alternativa una sola volta. Tutte le altre volte l’insegnante che doveva seguirli è stata chiamata a fare supplenze e loro sono rimasti in classe a fare dei disegni, in fondo all’aula». Succede in una scuola elementare del lughese e a raccontarcela è la mamma di un bambino di prima, decisa a questo punto ad andare a chiedere chiarimenti. Dalla Curia lamentano che l’ora di religione è in qualche modo boicottata da alcune scuole in provincia, ma di certo, raccogliendo testimonianze in giro tra i genitori, la cosiddetta “ora alternativa” che per legge dovrebbe avere pari dignità non se la passa meglio, tutt’altro. «Ho deciso di non farne una battaglia, per non mettere in mezzo mia figlia» racconta un’altra mamma della stessa scuola lughese «ma so benissimo che l’ora alternativa a cui ho iscritto mia figlia non viene quasi mai rispettata. Certo, è stato molto peggio alla materna, quando mi accorsi che nonostante avessi chiesto l’esonero la bimba rimaneva a fare religione. Me ne accorsi perché disegnava madonnine col bambinello e, sopra, Dio in aereo. Allora protestai, ma non abbastanza, consapevole di rinunciare a un mio diritto». La ragione per cui questa mamma ha rinunciato al suo diritto è lo stesso per cui, un po’ come la gran parte degli altri genitori che abbiamo sentito, vuole restare anonima. Di mezzo ci sono i bambini e quindi c’è sempre il timore che possano in qualche soffrire di una tensione scuola-casa. «Adesso sono in una condizione di tregua armata, diciamo con la scuola, per questo non voglio espormi – ci racconta il babbo di una bimba del ravennate – ma ho dovuto minacciare un’azione legale alla scuola per fare in modo che mia figlia non fosse messa in una “classe parallela” e le fosse garantita un’attività. Ora le cose vanno bene, ma certo c’è stata un po’ di tensione». L’idea della “classe parallela” pare piuttosto diffusa in alcuni istituti quando gli esonerati sono appena uno o due in una classe, ma è una situazione che mette a disagio i bambini “ospiti” e peraltro rischia di penalizzare anche quelli “ospitanti” che si trovano a crescere di numero durante le ore di normale didattica. «È per questo – dice la mamma di un bimbo di seconda elementare in una scuola cittadina – che il prossimo anno rinuncerò, lo manderò a religione. Non voglio conflitti». Di nuovo questo leit motiv. E così sono tante le situazioni in cui si tace quando almeno l’ora alternativa è prevista, anche se non proprio tutto funziona come dovrebbe. «Sì, fanno un’attività, hanno diverse maestre, fanno cose diverse. Io non so chi siano queste maestre, non le ho mai incontrate, né mi pare ci sia un programma con un filo conduttore. Ma almeno leggono e imparano cose utili» ci racconta la mamma di un bimbo in una primaria del centro città. «Si sentono storie per cui davvero noi non possiamo lamentarci». Nel forese di Ravenna, ci racconta una

E l’alternativa? Un mistero, quando c’è C’è chi ha dovuto minacciare diffide per ottenerla e chi l’ha sempre avuta, ma mai saputo per fare cosa mamma con un bambino ormai alle medie, «fui costretta a rinunciare perché mi diedero l’opzione della classe parallela o dell’ingresso l’ora dopo, che per me era logisticamente impossibile. Era l’unico bambino della classe. Alla fine gli feci fare religione sebbene in famiglia nessuno volesse davvero quel tipo di educazione per nostro figlio e siamo tutti per una scuola davvero laica». Naturalmente la situazione si semplifica se il numero di bambini che chiede l’ora alternativa cresce, perché diventa difficile sistemarli altrove. «Mai avuto veri problemi per le mie figlie – dice una mamma che le ha iscritte in una scuola della prima circoscrizione dove nelle classi delle sue figlie gli esonerati sono almeno cinque o sei in entrambi i casi – ma è vero che l’insegnante è arrivata a oltre un mese dall’inizio della scuola. In quelle settimane sono rimaste in classe con l’insegnante di religione che non ha fatto religione...» La ragione per cui l’ora di alternativa è così difficile da strutturare per le scuole naturalmente sta nell’esigenza di ottimizzare i costi e se gli insegnanti di religione sono garantiti e mai messi in discussione e non sosti-

tuibili da altri insegnanti, le ore alternative possono essere svolte da qualsiasi altro insegnante della scuola o dell’istituto in un gioco di incastri non sempre semplice. «L’alternativa? Sempre garantita, ma per un anno intero nessuno si è mai preoccupato di informarci cosa facessero i nostri figli e con chi. Alle riunioni di inizio anno c’è l’insegnante di religione, ma di quella di alternativa nemmeno l’ombra, per non parlare dei colloqui. E la sensazione è sempre e comunque che la questione sia più un problema per la scuola che un’occasione magari per sperimentare cose nuove. Un peccato» chiosa la mamma di un bimbo di quarta elementare che frequenta una scuola in città. Ma anche per lei, nessuna voglia di una vera battaglia. «È che anche se so di avere ragione ed essere nel giusto, mi rendo conto delle difficoltà e finisco, mio malgrado, per percepire la nostra scelta come un problema di cui quasi sentirsi in colpa, come fosse un vezzo e non una questione di principio. Se almeno anche chi sceglie la religione si ponesse lo stesso tipo di dilemma...». Federica Angelini

ORA DI RELIGIONE/2

«Non siamo credenti e siamo contrari, ma non abbiamo esonerato i nostri figli...» Opportunità, timore, visioni politiche dietro una scelta apparentemente contraddittoria «Quello che mi infastidisce è che agli occhi dei genitori vengono considerati professori come noi, quando invece alcuni non hanno neanche la laurea. Noi abbiamo sudato per arrivare fino a qui, superando esami e graduatorie, loro invece vengono scelti in tutto altro modo, guadagnano probabilmente anche di più e spesso i genitori non lo sanno neppure». Lo sfogo è di una insegnante di una scuola media del Ravennate, che preferisce restare anonima ma che ci tiene a non essere considerata alla stregua di una docente di religione. «Si fanno chiamare anche prof dagli studenti e non trovo sia molto giusto...». Nonostante tutto, però, lei in primis non se l'è sentita di esonerare il figlio dall'insegnamento della religione alle elementari. «Io e mio marito siamo atei, ma insieme abbiamo pensato che fosse troppo piccolo per spiegargli i motivi per cui non gli facevamo fare quell'ora di lezione insieme ai suoi compagni di classe. Certo, la scuola pubblica dovrebbe essere laica e non insegnare la religione cattolica, ma siamo in Italia e qui va così. E scegliere di non far fare religione ai propri figli ha come risultato solo quello di farci spendere di più a tutti, alla collettività, per i professori che devono garantire l'attività didattica nelle ore alternative». Ecco, da insegnante ha mai assistito a problematiche in questo senso? «No, ho sempre visto gli studenti esonerati fare attività didattiche extra, durante le ore alternative, anche molto interessanti. Anzi, spesso i docenti di religione arrivano a essere quasi invidiosi del fatto che durante le loro ore ci sia un'alternativa così interessante...». Quella di far fare religione ai figli anche se non si crede o si è addirittura ideologicamente contrari è per la verità una scelta molto comune, dettata da ragioni di timore (e se mio figlio è da solo?), semplice conformismo o questioni personali e familiari. «Abbiamo iscritto i nostri figli all’ora di religione, alle elementari, per evitare di dare un dispiacere alla loro unica nonna, che ci teneva molto, consapevoli che questo era incoerente con le nostre convinzioni e quindi sì, è capitato che ci siamo trovati, in casa, a spiegare a nostro figlio che noi non credevamo fosse vero quello che gli era stato raccontato in merito, per esempio, alla creazione del mondo». Loro sono una delle tante coppie che pur essendo non credenti hanno scelto, per quieto vivere familiare, di far fare religione ai figli. Moltissime altre lo fanno per il timore che i bambini possano essere da soli, perché in effetti al momento della richiesta non è dato sapere se altri compagni faranno la stessa richiesta. «In generale – proseguono – la cosa non ci ha causato problemi. Il piccolo, che è ora in prima elementare, non ha forse nemmeno ancora capito cosa sia la materia. Per il grande, alle medie, avevamo pensato di poter chiedere l’esonero, ma ci ha molto scoraggiato il fatto che non ci fosse alcuna certezza sulla formazione alternativa...» In effetti fu proprio di una scuola media che ci occupammo qualche anno fa, raccontando la battaglia di una madre per ottenere l’attività alternativa per il figlio. Il problema si risolve alle superiori quando è diffuso il costume di chiedere lo studio individuale o l’esonero totale da scuola.


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ORA DI RELIGIONE/CONTRARI

ORA DI RELIGIONE/FAVOREVOLI

Nicola Grandi di Lpra: Matteo Casadio (Pd): «È un arricchimento, «È un investimento su un bisogno innato» non è catechismo»

Il deputato di Sel Giovanni Paglia e la moglie Sarah Ricci, consigliera comunale, hanno appena effettuato l’iscrizione alla scuola materna del figlio. «Abbiamo scelto l'esonero, poiché ritengo anomalo l'inserimento dell’insegnamento di religione cattolica così come previsto dal Concordato nell’ambito dell’orario curricolare della scuola pubblica – spiega il deputato – Il privilegio consentito alla religione cattolica contrasta pesantemente con l’uguaglianza riconosciuta dalla Costituzione a tutte le confessioni religiose e col principio della laicità dello Stato. La scuola è il luogo deputato a formare le cittadine e i cittadini di domani e sarebbe quindi necessario riflettere sull’importanza di introdurre lo studio della storia delle religioni. Questa disciplina infatti, al pari di altre come antropologia culturale, educazione civica ed educazione di genere, sarebbe molto utile a fornire alle nuove generazioni gli strumenti necessari a gestire le sfide di oggi e di domani. D'altra parte la Chiesa cattolica ha già i propri spazi per diffondere la propria fede e il proprio messaggio, peraltro in modo non univoco. Si va infatti dallo scoutismo, che io personalmente ho frequentato, imparando valori come la fratellanza e la solidarietà, a esperienze retrive e intolleranti come il Caffè Teologico. Io apprezzo lo scoutismo e rifiuto le esperienze integraliste, ma credo che entrambi debbano comunque essere tenuti fuori dalle istituzioni pubbliche».

ORA DI RELIGIONE/CONTRARI

Marisa Iannucci, musulmana con il velo: «Per mio figlio sogno una scuola laica» Presidente della Life, musulmana praticante, autrice di articoli e volumi sul tema, voce critica all’interno della città da un punto di vista spesso poco rappresentanto anche all’interno dell’islam stesso, Marisa Iannucci non solo non iscriverà il figlio, ormai in età scolare, all’ora di religione, perché si tratta appunto di una religione diversa dalla sua e da quella del marito. «Ritengo – ci spiega – che non dovrebbe esserci l'insegnamento di alcuna dottrina religiosa a scuola, se ci fosse l’insegnamento di religione islamica non lo sceglierei, sono contraria per principio. Visto che non si può fare a meno dell'insegnamento della cattolica almeno si dovrebbero attivare alternative decenti, non come attualmente accade. Magari dare più peso nei programmi di lettere e filosofia alle culture religiose nel mondo, ma a partire dalle superiori e con un approccio storico e filosofico. insomma scuola laica... se mai ci sarà».

ristorante pizzeria

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Porto Corsini (RA) Via Volano 11/13 NUOVA GESTIONE

vi presentano il menù di San Valentino Antipasti : Bignè salati alla mousse di tonno - Barchetta con gamberi rosa Primi: Risotto allo zafferano con fiori di broccoli e capesante - Raviolo di pesce al nero di seppia Secondi : Calamari ripieni alla mediterranea - Filetti di orata all'acqua pazza Contorno: Chips di patate e misticanza Dolce a sorpresa euro a persona Per info e prenotazioni : 333.7337226 0544.447045 bevande escluse

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serata musicale e karaoke

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11 ORA DI RELIGIONE/FAVOREVOLI

Giovanni Paglia, ex scout e deputato di Sel: «Un privilegio per i cattolici»

Marina Romea (RA) - Viale Italia

PRIMO PIANO

serata musicale

Il consigliere comunale Nicola Grandi, di Lista per Ravenna, è tra i convinti sostenitori dell’utilità dell’ora di religione e ci ha spiegato così le ragioni della sua scelta per il figlio, alle elementari: «Gliela faccio fare perché sono cattolico praticante ma se non lo fossi non mi sognerei di non farlo partecipare perché mi pare una scelta più simbolica che altro. Chi non iscrive i figli a religione mi pare faccia una scelta più di principio che non di sostanza. Se vado a guardare i programmi infatti le insegnanti parlano di tutte le religioni e non in maniera bigotta del catechismo della Cei quindi mio figlio non può altro che arricchire la sua cultura salvo poi decidere ciò che vorrà, in modo libero e (spero) più consapevole. Non lo sto “obbligando” a fare la comunione (questione ben diversa) o la cresima ma arricchendo la sua cultura».

Tra chi sta facendo la scelta per i propri figli c’è anche il presidente di Sapir, ex assessore, Matteo Casadio che ci spiega: «Come genitore sono contento che la scuola dia ai bimbi questa opportunità. Quella dell’ora di religione, al di là delle polemiche ideologiche, è una scelta coraggiosa, perché io la vedo come un investimento su un bisogno innato e spesso inconsapevole dell’uomo, che nei bambini non sappiamo come si esprime, ma per fortuna non è condizionato da nessun filtro, di rispondere alle domande sul senso della propria vita. Quella cristiana, poi e per fortuna, è l’unica religione che si fonda sulla libertà, quindi può solo fare bene».


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ECONOMIA IN REGIONE

I DATI 2014

Turismo flop: mai così poche presenze dal 1998 Spesso gli addetti ai lavori contestano la loro attendibilità (a compilarli sono di fatto gli stessi operatori), ma al momento sono gli unici strumenti ufficiali immediatamente (o quasi) disponibili per analizzare i flussi turistici in Italia. Si tratta dei dati Istat degli arrivi e delle presenze, quando per “arrivi” si intende il numero di turisti che vengono registrati alla reception di alberghi e altre strutture ricettive e per “presenze” invece il numero di notti trascorse dai turisti nelle strutture del territorio. Per questo motivo sono solitamente queste ultime a fotografare al meglio l’andamento di una stagione in questo settore. Un andamento molto lento, per quanto riguarda la provincia di Ravenna in questi ultimi due anni, con il 2014 in particolare che ha fatto registrare il dato peggiore, in quanto a presenze appunto, di tutto il nuovo secolo (6.568.060 contro i 6.652.823 del già pessimo 2013). Per trovare un dato inferiore bisogna infatti risalire al 1998, quando le presenze per l’ultima volta non riuscirono a superare la soglia dei 6,5 milioni. Ed è bene sottolineare che solo tre anni fa, nel 2011, la provincia di Ravenna sforò i 7 milioni di presenze, come successo solo quattro volte dagli anni ottanta (il record resta quello del 2009 con 7,2 milioni di presenze, ma la soglia è stata superata anche nel 2007 e nell’ormai lontanissimo 1982). Oltretutto il 2014 si chiude con il dato dei giorni di soggiorno medio dei turisti peggiore di sempre, che scende sotto i 5 per la prima volta nella storia (fatta eccezione per il 1989, anno clou della mucillagine nell’Adriatico, che si chiuse per questo motivo con solo 4,5 milioni di presenze turistiche e un soggiorno medio di 3,54 giorni). Nel 1998, per esempio, il soggiorno medio era invece di circa 7 giorni; a inizio anni Ottanta addirittura sopra i dieci. Analizzando i dati del 2014 bisogna però segnalare che gli arrivi sono invece aumentati del 4 percento rispetto al 2013 (attestandosi a quota 1.357.619) con buone performance in particolare per la Romagna Faentina, la Bassa Romagna e Russi (che sul totale pesano comunque tutte insieme poco meno del 10 percento sugli arrivi totali in provincia). Tornando al dato più rilevante delle presenze, il segno negativo del 2014 è frutto in particolare del 4 percento in meno ottenuto dal comparto Ravenna Mare (che ha in dote il 34 percento delle presenze complessive), mentre la città d’arte (che rappresenta solo il 7 percento del totale) è cresciuta quasi del 4 percento. Cervia (le cui presenze sono il 54 percento del totale) resta quasi stabile (-0,76 percento) rispetto al 2013.

LA PROTESTA

RIMINI A 15 MILIONI, RAVENNA SECONDA

SCIOPERO DEI BANCARI CONTRO L’ABI MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANCHE A RAVENNA

In Emilia-Romagna nel 2014 sono state registrate poco più di 36 milioni di presenze, 3,5 in meno rispetto al 2013, sui 344 milioni registrati in tutta Italia. In regione la provincia di Ravenna con i suoi 6,5 milioni è al secondo posto dietro naturalmente a Rimini, che chiude il 2014 a più del doppio, di poco sotto ai 15 milioni di presenze. Terza dietro Ravenna c’è Ferrara con 4,9 milioni e a seguire ForlìCesena (4,8) e Bologna (2,5). A farla da padrone e a spostare gli equilibri è come da tradizione il comparto mare.

Per il 30 gennaio è in programma uno sciopero nazionale dei bancari per difendere il contratto nazionale di lavoro e contro la decisione unilaterale dell'Abi di dare disdetta e conseguente disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dall’1 aprile 2015. Ad allarmare i sindacati anche le cosiddette esternalizzazioni: le banche stanno spezzettando e affidando all'esterno attività considerate non centrali come ad esempio quelle amministrative. Per il 30 gennaio sono previste quattro grandi manifestazioni a Milano, Ravenna, Roma e Palermo indette dalle sigle Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub e Unisin. Ravenna è tra le città scelte in quanto città di provenienza e residenza di Antonio Patuelli, presidente di Carira e dell’Abi. In città il programma della mobilitazione prevede alle 10 il concentramento dei manifestanti in piazza Farini; alle 11 ci sarà partenza del corteo e alle 11.30, in piazza del Popolo, gli interventi di segretari nazionali di categoria.

TAVOLA ROTONDA “PROFESSIONE IMPRENDITRICE”: ALLA CAMERA DI COMMERCIO ANCHE LORELLA ZANARDO

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, Emilia-Romagna e Lombardia rappresentano da sole oltre il 50 percento dei visitatori italiani (terza staccatissima è la Toscana con il suo 7 percento sul totale), che restano quasi l’80 percento dei turisti complessivi arrivati nella nostra provincia l’anno scorso. Tra quel 20 percento di stranieri, i più numerosi sono i tedeschi (uno su quattro turisti provenienti dall’estero) davanti a quelli dell’Europa dell’Est. Drammatico infine il dato percentuale dell’occupazione dei letti delle strutture (alberghiere ed extraalberghiere) della provincia che nel 2014 arriva appena al 30 percento. E se è vero che nel 2013 era il 33, solo quattro anni prima superava addirittura il 50. Luca Manservisi

“Professione imprenditrice: scelta o destino?”. Questo il tema della tavola rotonda organizzata da Camera di Commercio e dal comitato imprenditoria femminile (Cif) che si svolge martedì 3 febbraio alle 9.15 alla sala Cavalcoli della Camera di Commercio in via Faentina a Ravenna. Ospiti della mattinata Silvio Bartolotti (patron di Micoperi) e Lorella Zanardo (consulente e scrittrice da sempre impegnata nell’ambito delle pari opportunità). A moderare la tavola rotonda sarà la giornalista Rai Fulvia Sisti con gli interventi di Antonella Bandoli (Matitegiovanotte e presidente Cif), Emanuela Boschi (Asscor coop), Miriam Collinelli (Delta), Giovanna Piaia (assessore Pari opportunità), Patrizia Ravagli (dirigente scolastico liceo classico), Valentina Risi (Scr Selezioni), Simonetta Zalambani (Ocm Clima). Alle 12 è previsto il dibattito conclusivo. Saranno ospiti in sala alcuni alunni delle scuole superiori e verranno mostrati alcuni progetti video realizzati dagli stessi studenti in diverse approfondimenti.


ECONOMIA

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L’INTERVISTA

L’INTERVENTO

Farina (Itway): «Non dimentichiamo le aziende sane»

Partite Iva, un mese per la toppa

«Di tutto ciò che sta fallendo sanno tutto. Forse sarebbe il caso di curare meglio anche ciò che è sano». Così Andrea Farina, fondatore e presidente di Itway, punge gli amministratori locali parlando dei rapporti tra politica e mondo economico. Il 57enne imprenditore al vertice di un gruppo noto a livello internazionale nel settore dell’information technology si è raccontato in un’intervista a 360 gradi pubblicata sul numero di febbraio di R&D Cult, supplemento mensile di eventi e cultura in uscita ogni ultimo giovedì del mese con Ravenna&Dintorni. Ragionando attorno al tema della cultura di impresa, Farina ha colto l’occasione per alcune riflessioni anche a sfondo più strettamente economico: «Servirebbe una visione più sistemica nel mettere insieme le aziende del territorio perché potremmo creare maggior valore – è il suggerimento rivolto agli amministratori –. Faccio un esempio: ci si è accorti di Micoperi solo dopo l’opera al Giglio e ora tutti a corteggiare Silvio Bartolotti. Ma Micoperi era un’eccellenza da prima. Quanti lo sapevano? Ci si ricorda molto più facilmente delle cooperative. Va benissimo perché nel mondo cooperativo ci sono esempi di grande qualità ma bisognerebbe saper valorizzare tutte le eccellenze a prescindere dalla forma aziendale». Fondata a Ravenna il 4 luglio 1996, quotata in Borsa Italiana dal 4 luglio 2001 (segmento AllStar), Itway SpA è oggi a capo di un Gruppo che opera nel settore dell’Information Technology attraverso la progettazione, produzione e distribuzione di soluzioni di e-business. Il Gruppo Itway opera come Value Added Distributor (Vad) di tecnologie software per l’ebusiness in Italia, Francia, Grecia, Spagna, Portogallo e Turchia ed è, in tale area di business, leader di mercato in Italia.

Da Ravenna il ministro Poletti (Lavoro) promette correzioni al Jobs Act

Il ministro Giuliano Poletti intervistato dal giornalista Gianni Riota nella sede della coop Cmc a Ravenna

Un mese. Questo il tempo che si prende il Governo per correggere il suo «autogol più clamoroso» (Renzi dixit): le norme introdotte con la Legge di Stabilità che aumentano la tassazione sulle Partite Iva. A dare la tempistica dell'intervento correttivo è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlando alla sede della cooperativa Cmc a Ravenna nel pomeriggio del 23 gennaio. L'occasione – in cui Poletti sempre riferendosi al tema delle Partite Iva, come già fatto dal premier su La7, ha esplicitamente parlato di errore dettato dal voler fare le cose in fretta – è stata l'incontro “Al lavoro!” organizzato da Generazioni, l'associazione degli Under40 di Legacoop Romagna. Con i giornalisti incontrati prima del momento ufficiale (l'intervista di Gianni Riotta) e poi rispondendo a una domanda del pubblico, il ministro ha parlato così: «C'è stato un errore con le Partite Iva. Volevamo dare una mano a giovani e freelance e invece la norma non è stata scritta nel modo giusto. A fare le cose in fretta si sbaglia. Cambieremo le regole in particolare sul versante fiscale che è la sede dell'errore. Ma dovendo intervenire guarderemo a tutta la questione». Nella sede della cooperativa edile – che fattura un miliardo di euro 114 anni dopo la sua fondazione per opera di tredici muratori, come ricordato da Rudy Gatta (coordinatore romagnolo di Generazioni) aprendo la serata – è andato in scena un incontro colloquiale dai toni pacati dove non sono mancati aneddoti e mea culpa. Del resto il

rischio di contestazioni era stato scongiurato organizzando un evento a invito e mantenendo nei giorni precedenti il massimo riserbo. Poletti da queste parti, non solo geograficamente, è di casa. È cresciuto a Spazzate Sassatelli e nel mondo cooperativo si muove da sempre: è stato presidente nazionale di Legacoop per 12 anni prima di entrare nell'esecutivo, Riotta lo intervista dandogli del tu e dal pubblico c'è chi lo chiama semplicemente Giuliano. Questo il clima. E per lui è stato più facile non tirarsi indietro sfoggiando la solita verve verace con qualche termine colorito, qualche metafora che a qualcuno ha ricordato quelle bersaniane e una pennellata di ottimismo: «Sono convinto che nel 2015 vedremo una ripresa». Inevitabile che sul tavolo finisca il tema Jobs Act. Poletti lo difende a spada tratta riconoscendo tutte le difficoltà personali nel trattare un tema come il lavoro con un approccio che è diverso da quello con cui è cresciuto: «Dopo Padoan sono il ministro più anziano (64 anni, ndr) e gli anni 80 li ho conosciuti. Ma i tempi sono cambiati». E fra qualche mese potremmo vedere il ministro in giro per l'Italia in versione uomo-sandwich? «Oggi su cento nuovi avviamenti al lavoro, 85 sono precari. Quindi non mi pare che ci siano molte tutele. Se fra qualche mese questo numero sarà sceso io faccio i cartelli e vado in giro a dirlo a tutti». Il resoconto completo dell’incontro sul sito www.ravennaedintorni.it


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LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

UN REPUBBLICANO AL COLLE? L’EDERA SOGNA LA MALFA Si avvicina l'inizio delle votazioni per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, e le grandi manovre sono già in atto per convergere su un nome condiviso. Credo che il compito del successore di Napolitano non sarà meno semplice di quello del suo predecessore. Per questo ritengo che anche il nuovo Presidente debba essere, oltre che di provata capacità, persona di provenienza politica, poiché le condizioni di un Paese, stretto ancora nella morsa della crisi e con una trasformazione ancora in essere, con tutti i limiti che giá lascia intravedere, non lasciano spazio a pur autorevoli candidature di altra natura. In questo senso credo sia giusto il dialogo e il confronto con tutte le forze politiche, che allarghi i confini del cosiddetto Patto del Nazareno. Infatti, dopo aver partorito un mostro democraticida come l'Italicum (quand'anche riveduto rispetto la proposta iniziale), non vorrei che il sodalizio renzian-berlusconiano ci servisse un settennato alla stregua dei frutti già visti finora. Ecco perché in questo momento in cui i si fanno nomi riconducibili a varie culture politiche, io credo sia utile ricordare come la cultura politica che ha nel proprio nome, cioè nel suo dna, la pregiudiziale Repubblicana, non abbia mai avuto l’onore di avere un proprio rappresentante al Colle. Eppure questa nostra Repubblica è figlia diretta di quella Repubblica Romana, voluta da Giuseppe Mazzini e di cui il prossimo 9 Febbraio ricorre il 166esimo anniversario. Suona strano quindi che dal 1 gennaio 1948, giorno in cui si insediò Enrico De Nicola ad oggi, nessun appartenete al Pri, unica espressione politica organizzata del movimento Mazziniano, abbai mai ricoperto la carica di Presidente della Repubblica. È vero che il Presidente Ciampi apparteneva al filone mazziniano, ma la sua formazione politica apparteneva alla tradizione culturale Azionista. Ed

#INSTAGRAM

LA SITUAZIONE DEI PARCHI A PORTO FUORI È DEGRADANTE C’è una situazione davvero degradante in alcuni parchi a Porto Fuori, queste zone verdi seppure curate in maniera esemplare grazie all’apporto di volontari del posto, hanno le staccionate abbattute e altre sradicate dal terreno dovuto a veri atti di vandalismo. In Via Macrelli i quattro punti di verde, alcuni voluti dalla volontà di un commerciante del posto, non sono mai stati curati con manutenzioni che oggi avrebbero evitato questo scempio, eppure le varie entrate di tasse porterebbero a pensare che questi servizi siano essenziali per il decoro ma soprattutto per la sicurezza. Nicola Tritto, consigliere territoriale Forza Italia

IL VERDE PUBBLICO È DA CURARE IL COMUNE PENSI AI BAMBINI

Sul bagnasciuga di @ilahillary91 Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @ilahillary91 a Marina di Ravenna correndo sul bagnasciuga con il cane.

ecco perché, nel momento in cui si fanno nomi e si avanzano candidature, anch'io, molto modestamente e con senso del limite, avanzo la proposta di un nome e dico Giorgio La Malfa. E mi piacerebbe che tutto il Pri facesse questa proposta. Egli infatti è uomo di assoluta esperienza politica ancorché fuori dall'agone, e questo soddisferebbe il requisito di Presidente “politico”. Ma soprattutto Giorgio La Malfa è uomo di cultura, docente universitario ed economista stimato, profondo conoscitore dell'Europa, dei suoi problemi e che può vantare, oltre ad una lunga esperienza parlamentare e di governo, su innumerevoli rapporti di stima e amicizia con i settori più importanti del-

l'economia e della politica internazionale. La sua elezione, oltre a garantire quella continuità di qualità coi suoi predecessori, riuscirebbe a colmare un vulnus inaccettabile per ogni democrazia che sia degna di questo nome: garantire le minoranze e dare rappresentanza a tutte le culture. E credo che, comunque la si pensi e ovunque ci si sia schierati, ogni italiano sia debitore nei confronti del Repubblicanesimo. Un Repubblicano al Colle, sarebbe il compimento del sogno Risorgimentale e la spinta per proiettare il Paese verso un futuro che non può fare a meno di solide radici culturali democratiche. Eugenio Fusignani, segretario provinciale Pri a Ravenna

La primavera è molto vicina e tanti parchi bimbi non sono ancora fruibili a pieno e tantomeno in sicurezza. A cominciare dall’ormai storico parco bimbi di Sant’Antonio, per cui l’amministrazione scriveva che sarebbe stato sistemato entro Ottobre 2013, continuando con il parco di via Badiali ormai abbandonato perché sostituito dal parco di via Vicoli che però risulta con giochi mutilati per un inizio di manutenzione mai conclusa. Uguale discorso per l’area giochi dei giardini pubblici, in cui la piramide per l’arrampicata ormai inibita all’accesso attende da mesi e mesi di essere riparata; identica manutenzione attendono le palestrine della rocca Brancaleone da tempi ormai lontani. Ultimo arrivato non per importanza ma per ordine di segnalazione il parco di Madonna dell’Albero che risulta da sistemare in parecchi punti. Speriamo veramente che l’amministrazione pensi un pochino anche ai bimbi ed ai loro genitori rendendo finalmente questi parchi più fruibili e più sicuri. Mauro Bertolino, consigliere territoriale Forza Italia

ESISTONO CASI DI ABORTO

CHIMICO FUORI DAGLI OSPEDALI? Abbiamo davvero superato ogni limite se si pensa che una madre concepisca un figlio perseguendo il disegno diabolico di ucciderlo per fare soldi. Un’atrocità inaudita che s’inserisce nel triste panorama degli aborti clandestini spesso realizzati con la complicità di persone senza scrupoli e senza l’attento controllo di chi dovrebbe impedire ad ogni costo scelte di questa natura. Questo triste argomento mi offre lo spunto per fare una riflessione sulla funzione strategica e di primo piano dei Consultori familiari e della delicata questione della pratica abortiva nella nostra regione, con particolare riferimento all’uso della pillola abortiva. Questo farmaco considerato superficialmente un metodo chimico che evita le tradizionali pratiche dell’intervento chirurgico e ormai sperimentata un po’ su tutto il territorio, non è, tuttavia, certamente privo di livelli di rischio. Oltretutto con il grosso rischio che tale pratica abortiva farmacologia potrebbe essere compiuta senza l’adeguata assistenza sanitaria, aggirando in questo modo la Legge 194 e mettendo soprattutto la donna in gravi condizioni di pericolo. Alla luce delle considerazioni fatte, sarebbe particolarmente utile approfondire l’argomento con la stessa Azienda Usl e con i servizi sociali dell’Asp, per verificare se vi sono stati casi di aborto chimico fatto in luoghi diversi dagli ospedali e, soprattutto, se sono stati sempre seguiti rigorosamente i protocolli legati all’impiego della Ru486. […] Pur esprimendo la mia ferma contrarietà all’aborto volontario, ritengo che gli enti locali debbano assicurare servizi sociali e famigliari adeguati partendo da un rafforzamento del ruolo dei Consultori quali istituti d’informazione, di prevenzione, di promozione della salute della donna e di efficace ausilio per la tutela della maternità e della famiglia. Gianfranco Sapdoni, consigliere provinciale Udc



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CULTURA

TEATRO

PROSA/1

CONTEMPORANEO/1

Haber, Boni e il senso della vita

Quel discorso per il Nobel di Elfriede Jelinek

I due grandi attori alle prese con Freud e Dio sul palco dell’Alighieri di Ravenna Éric-Emmanuel Schmitt è un drammaturgo-scrittore-sceneggiatore belga di origini franco-irlandese, naturalizzato parigino, i cui romanzi come Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano e Piccoli crimini coniugali hanno venduto oltre 10 milioni di copie in 50 paesi, le cui commedie ispirano allestimenti teatrali con i più grandi interpreti della scena francese da Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. Da 29 gennaio all’1 febbraio (ore 21; domenica ore 15,30) al teatro Alighieri va in scena il suo Il visitatore, pièce che in Francia si meritò ben tre Premi Molière, e che catapulta gli spettatori in una Vienna occupata dal Terzo Reich, con Alessandro Haber e di Alessio Boni alle prese nientemeno che con la figura di Freud e di un non-identificato forestiero nei cui panni alberga - forse - Dio in persona. Haber e Boni rinnovano il sodalizio artistico che già con ART, ospitato alla stagione di prosa di Ravenna nel 2013, con un’altra commedia francese che scava nel profondo dell’animo umano. Un duello di opinioni e di pensieri, che fa sorridere ponendo quesiti esistenziali, che sollevano dubbi, ripensamenti: sull'esistenza di Dio, sul bene e sul male, sull'amore, la religione, la libertà, la storia e il senso stesso della vita. In scena assieme a Haber e Boni ci sono anche Nicoletta Robello Bracciforti nei panni di Anna la figlia di Freud, che mette in ansia il padre per un fermo ad opera della Gestapo, e Alessandro Tedeschi che interpreta un nazista. Le musiche sono di Arturo Annecchino compositore di molti film e spettacoli, noto in particolare per il lavoro fatto assieme a Peter Stein. Per motivi organizzativi l’incontro con la compagnia alla Sala Corelli è stato annullato.

RICERCA

PERSONALE Trova forza lavoro per la tua azienda

Nell’ambito della rassegna di teatro contemporaneo Ravenna viso-in-aria, fa tappa all’Almagià (zona Darsena) il Festival Focus Jelinek. L’appuntamento è per martedì 3 febbraio alle 21 con una puntata di Radio Zolfo, a cura dei critici di Altre Velocità e condotta da Lorenzo Donati, con la partecipazione di Ateliersi, Fanny & Alexander, Teatri di Vita e Elena Bucci. Nel corso del breve dibattito verrà approfondita la figura della scrittrice Elfriede Jelinek. A seguire, “In disparte”, lettura di Elena Bucci. Si tratta del discorso che la Jelinek ha pronunciato per il conferimento del premio Nobel per la letteratura nel 2004. La scrittrice non è andata a ritirare il premio a Stoccolma e ha inviato un video in cui lei stessa, davanti a un leggìo, legge il discorso.

Alessio Boni e Alessandro Haber in “Il Visitatore”

CONTEMPORANEO/2 Slitta il debutto del Giocatore delle Albe A Vulkano fino al 15 PROSA/2 PIERFRANCESCO FAVINO

AL MASINI DI

FAENZA

CON

SERVO

PER DUE

La grande prosa al teatro Masini di Faenza prosegue, da martedì 3 a giovedì 5 febbraio alle ore 21, con Servo per due (One Man, Two Guvnors), una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean, riadattato nella versione italiana dai protagonisti e registi Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli, insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder. Lo spettacolo si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico. Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli e la compagnia saranno inoltre protagonisti di un “Incontro con gli Artisti” che si terrà (a ingresso gratuito) nel secondo giorno della loro permanenza faentina, mercoledì 4 febbraio alle ore 18 presso il Ridotto del Masini.

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Contrariamente a quanto comunicato in precedenza, per motivi tecnici “Il giocatore” di Marco Martinelli debutterà al centro Vulkano di San Bartolo venerdì 30 gennaio (e non mercoledì 28). Lo spettacolo, come da programma, rimarrà in scena fino al 15 febbraio (tutti i giorni alle 21 tranne il 3 e il 6 febbraio alle 19 e il 12 e il 13 alle 15). Si tratta del nuovo lavoro del Teatro delle Albe incentrato sul gioco d’azzardo. Presentato come opera lirica al Festival di Spoleto per Opera Nova 2014, lo spettacolo viene ora presentato in una nuova modalità scenica con protagonista assoluto l’attore Alessandro Argnani. Il giocatore è stato ideato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, musiche originali appositamente composte da Cristian Carrara, spazio scenico e costumi di Ermanna Montanari e luci di Enrico Isola. Informazioni e prenotazioni (posti limitati e prenotazione consigliata): 0544 36239 e 333 7605760.

RICHIEDIAMO - Esperienza nel settore commerciale - Propensione alla vendita, spirito d'iniziativa, flessibilità, forte motivazione, buona dialettica ed orientamento al risultato - Familiarità e competenza con gli strumenti informatici e con le piattaforme multimediali - Attitudine ai rapporti interpersonali - Determinazione, ambizione, voglia di crescere - Capacità di pianificare e programmare il proprio lavoro - Automuniti Il/la candidato è una risorsa dinamica, in possesso di Diploma/Laurea ed un'età non superiore ai 45 anni. La ricerca è rivolta ad entrambi i sessi (L. 903/77). I dati saranno trattati e conservati esclusivamente per finalità di selezioni presenti e future, garantendo i diritti di cui al D. Lgs. 196/03. Gli interessati sono pregati di inviare un dettagliato CV con espresse autorizzazioni al trattamento dei dati personali

Inviare mail rif. Consulenti a: amministrazione@reclam.ra.it


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CULTURA

TEATRO • MUSICA

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LA STAGIONE Anche Barbara Foria e Paola Quattrini al Binario di Cotignola Al via la stagione del teatro Binario di Cotignola: otto appuntamenti, da fine gennaio ad aprile, sotto la direzione artistica di Nicoletta Ancherani, con ampio spazio per la commedia. “Sipario 13â€?, alla sua terza edizione, prende il via il 30 gennaio, alle 21, con il ritorno dell’attore comico Diego Ruiz – anche autore del testo, con Fulvia Lorenzetti – che porta sulla scena Il matrimonio può attendere, sui rapporti di coppia, il matrimonio, i figli e gli interrogativi dei quarantenni. Si prosegue, domenica 8 febbraio alle 17.30, con un giallo dello scrittore francese Robert Thomas, proposto dalla Compagnia ravennate Luigi Rasi, dal titolo Otto donne. Originale il terzo appuntamento della rassegna, il 15 febbraio sempre alle 17.30, perchĂŠ trae spunto dal blog www.panzallaria.com di Francesca Sanzo. Sul palco Alessandra Frabetti e Anita Giovannini, nella Rivincita del calzino spaiato, pensieri di una mamma post-moderna, alle prese con tragicomiche avventure tra svezzamento, lettini da campeggio e uomini 30-40enni single. VenerdĂŹ 27 febbraio alle 21 Love cost. A qualcuno piace in saldo, l’ultimo spettacolo di e con Barbara Foria, comica napoletana doc di Colorado Cafè. Sabato 7 marzo il Binario ospiterĂ invece una grande interprete del teatro italiano, Paola Quattrini, nei panni di Dora, protagonista dello spettacolo Oggi è giĂ domani di Willy Russel, per la regia di Pietro Garinei. “Sipario 13â€?, in continuitĂ con la linea artistica scelta in questi tre anni di programmazione, amplifica la sua apertura verso le giovani compagnie: domenica 22 marzo, doppio appuntamento per un pomeriggio all’insegna del teatro pensato e creato da ragazzi adolescenti. Alle 17.30 protagonisti gli studenti del Liceo Ricci Curbastro di Lugo per una Medea contemporanea, nata dalla forte esigenza di ripensare il testo classico ambientandolo nell’attualitĂ . A seguire i ragazzi del laboratorio Teen Theatre con lo spettacolo So tutto di te – realizzato nel 2014 al teatro Binario – con il quale hanno vinto la decima edizione della rassegna nazionale scuola e teatro “il Gerioneâ€?. Spazio al musical, il 29 marzo, con il Gruppo Genesi di ForlĂŹ in un viaggio attraverso le musiche piĂš famose di Broadway. Un’avventura interamente live, da Mary Poppins a Violetta, dai Blues Brothers a Mamma Mia, senza tralasciare i grandi classici Disney. A chiudere, domenica 12 aprile, sarĂ un’altra giovane compagnia ossia il Magazzino Fs che proprio al Binario è nata e continua a produrre nuovi spettacoli. Con un titolo provocatorio, Un brutto spettacolo, affronta un tema complesso come la violenza sulle donne. La biglietteria del teatro sarĂ aperta un’ora prima di ogni spettacolo. L’ingresso a tutti gli spettacoli domenicali è di 7 euro; per gli spettacoli serali l’intero è di 13 euro e 10 il ridotto. Per prenotazioni: 373 5324106 oppure info@cambiobinario.it.

A sinistra l’attrice comica Barbara Foria, tra i protagonisti della stagione del Binario di Cotignola; a destra I Solisti di Zagabria, sul palco dell’Alighieri di Ravenna

CLASSICA/1

I Solisti di Zagabria all’Alighieri con il violoncellista Kian Soltani Secondo appuntamento della stagione “Ravenna Musicaâ€? curata dall’associazione Angelo Mariani. LunedĂŹ 2 febbraio 2015 al teatro Alighieri di Ravenna alle 20.30 si esibirĂ una delle orchestre da camera piĂš prestigiose della scena internazionale, I Solisti di Zagabria, insieme al violoncellista Kian Soltani. I Solisti di Zagabria sono stati fondati nel 1953 sotto la direzione artistica del celebre violoncellista Antonio Janigro. L’orchestra vanta piĂš di tremila concerti in tutti i continenti, nei maggiori teatri e sale da concerto, piĂš di settanta dischi per etichette come Emi, Eurodisc, Melodia, numerosi premi e riconoscimenti. Il programma della serata prevede il Concerto n. 3 in re minore di Charles Avison e Domenico Scarlatti, il Cello Concerto n. 7 in sol maggiore G. 480 di Luigi Boccherini, Hungarian Rhapsody op. 68 di David Popper, Souvenir de Florence op. 70 di Petr Il’ic Cajkovskij. Solista nel concerto per violoncello e orchestra di Boccherini sarĂ uno dei piĂš acclamati giovani violoncellisti del momento, il 22enne di origine persiana Kian Soltani, vincitore del primo premio all’â€?Internazionale Paulo Cello Competition 2013â€? di Helsinki.

CLASSICA/2

Il talento francese RĂŠmi Geniet alle prese con Bach e Chopin MercoledĂŹ 4 febbraio alle 20.30 al teatro Rossini di Lugo il pianista francese RĂŠmi Geniet, alla sua seconda apparizione in Italia: a soli 23 anni è giĂ considerato uno dei piĂš grandi talenti pianistici del panorama internazionale. Affascinante l’accoppiata Bach-Chopin del programma lughese: del tedesco Geniet propone la prima Suite Inglese in la maggiore BWV 806, il Capriccio sulla lontananza del fratello dilettissimo BWV 992 e la Toccata in sol minore BWV 911; del polacco le quattro Mazurche op. 17 e la monumentale Sonata n. 3 in si minore op. 58.

GENNAIO FEBBRAIO 2015

PIANGIPANE

via Piangipane, 153 www.teatrosocjale.it Circolo ARCI INGRESSO RISERVATO AI SOCI CONCERTI: Porte aperte ore 21 Inizio ore 22 CINEMA: Ingresso+Cappelletti +bicchiere di vino â‚Ź 10 - Porte aperte ore 20.45 Inizio proiezione ore 21.30

“Made in Italy�

Dal Jazz al Blues con “andamento lento� TULLIO DE PISCOPO SEPTET un grandissimo della musica italiana accompagnato da una band straordinaria di 7 elementi con tre fiati

NOI 4 Di Francesco Bruni

VENERDĂŒ 6 FEBBRAIO

IL PRETORE Di Giulio Base

Rock & Roll e Dolce vita ALESSANDRO RISTORI & THE PORTOFINOS in “Riviera all’italianaâ€? Sul palco del Socjale ospitiamo un talentuoso gruppo del territorio che ci riporterĂ , con la voce di Alessandro Ristori, agli anni del dopoguerra, del boom italiano e della dolce vita senza tralasciare il grande R&R da Elvis a Dean Martin, da Celentano a Bill Haley, i grandi crooners ed i cantanti confidenziali

La SCIENZA al SOCJALE Conversazioni divulgative del mercoledĂŹ Docenti e scienziati di chiara fama incontrano il nostro pubblico utilizzando un linguaggio e modalitĂ â€œpopolariâ€?, orientate alla piĂš diffusa comprensione. Apertura porte alle 20,45 – inizio conversazioni alle 21,00, cappelletti al termine!

AGRITURISMO MASSARI

CINEMA

MUSICA VENERDĂŒ 30 GENNAIO

MARTEDĂŒ 3 FEBBRAIO

San Valentino

MARTEDĂŒ 10 FEBBRAIO

MARTEDĂŒ 17 FEBBRAIO

con menĂš alla carta oppure la nostra proposta:

LA SEDIA DELLA FELICITĂ€ di Carlo Mazzacurati MARTEDĂŒ 24 FEBBRAIO MAICOL JECSON di Francesco Calabrese e Enrico Audenino Il cinema è realizzato grazie al contributo di FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA

MERCOLEDĂŒ 18 MARZO 2015 In collaborazione con TEMA SINERGIE SPA, Stefano Boschi e Jacopo Bignamini, Medicina nucleare e radiofarmacia: la ricerca clinica e la tecnologia al servizio della prevenzione e della lotta ai tumori.

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MUSICA

CULTURA AGENDA

L’ANTICIPAZIONE

Rock (e fantasy) al festival di Marina A “Beaches Brew” anche l’attore del Signore degli Anelli e Lo Hobbit in versione dj Sul palco band da tutto il mondo tra punk e psichedelia: attesa per le Babes in Toyland Ore 12 del 27 gennaio, atteso da giorni, arriva puntualissimo l'annuncio su Facebook dei protagonisti (anche se altri pare se ne aggiungeranno) della quarta edizione di “Beaches Brew”, il festival di musica rock alternativa del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna che l'anno scorsò porto in spiaggia migliaia di persone giunte appositamente anche dall'estero. L'edizione di quest'anno si terrà dall'1 al 5 gennaio, come al solito a ingresso gratuito, ampliandosi così a cinque giorni rispetto ai soliti tre. In cartellone nomi importanti della scena indie internazionale e anche una curiosità in grado senza dubbio di emozionare gli amanti del fantasy. In consolle, infatti, si esibirà anche Elijah Wood, attore americano noto al grande pubblico per aver interpretato Frodo Baggins, l'hobbit tra i protagonisti di Lo Hobbit e soprattutto del Signore degli Anelli, la trilogia entrata di diritto nella storia del cinema mondiale del regista neozelandese Peter Jackson. Wood da qualche anno sta portando avanti anche un progetto come dj insieme a Zach Cowie dietro il nickname Wooden Wisdom, con cui sarà protagonista appunto all'Hana-Bi di Marina di Ravenna. Per gli appassionati solo di musica e concerti, invece, da segnalare la presenza dei californiani Thee Oh Sees e Wand con la loro psichedelia; il punk-rock delle americane Babes in Toyland, riformatesi a sorpresa dopo quindici anni; gli emergenti cantautori americani Mikal Cronin e Kevin Morby; il post-punk dei canadesi Viet Cong e Ought; i chiacchierati danesi Iceage; gli Strand Of Oaks (progetto altfolk-rock del cantautore americano Timothy Showalter, già al Bronson di Madonna dell'Albero alcuni mesi fa), il college rock degli australiani Twerps, il powerpop degli olandesi Afterpartees e, unici italiani finora del lotto, i toscani Go!Zilla. Dallo staff del Bronson – che cura il tutto come al solito in collaborazione con l'agenzia di concerti olandese Belmont Bookings – fanno inoltre sapere che quest'anno il festival si terrà non solo all'Hana-Bi, ma anche «in altri luoghi di Marina di Ravenna». (lu.ma.)

Elijah Wood, noto attore del Signore degli Anelli, con il suo compagno nei Wooden Wisdom, con cui si esibirà come dj a Marina

AL MAMA’S TRA ANNI OTTANTA E JAZZ MEDIEVALE Al circolo Mama’s di Ravenna (via San Mama) venerdì 30 gennaio alle 21.30 appuntamento con “Cronache e musiche dagli anni ‘80” con Enrico Caravita (voce recitante), Giorgio Minardi (chitarra e voce) e Gianluca Ravaglia (contrabbasso): attraverso storie, cronaca, canzoni, film, libri, verrà ripercorso un intero decennio. Sabato 31 invece concerto dei New Evo con il jazz, la musica popolare turca e la musica antica che si fonderanno creando sonorità non usuali, definite “jazz medievale”.

AL MOOG SLOW BAR IL PUNK ROCK DEGLI AUSTRALIA Giovedì 29 gennaio alle 21.30 al Moog Slow Bar di vicolo Padenna, a Ravenna, concerto degli AustraliA, duo italiano punk rock.

AL CLANDESTINO ELETTRONICA CON SCHNEIDER TM

IL CONCERTO

TEDESCA

Giovedì 29 gennaio al Clandestino di Faenza concerto di Schneider TM, progetto solista elettrico ed elettronico di Dirk Dresselhaus

IL PERSONAGGIO

Al teatro Socjale di Piangipane arriva Tullio De Piscopo

Paolo Benvegnù al Bronson L’ex leader degli Scisma, ora noto cantautore, Paolo Benvegnù (nella foto di Massimo Serena Monghini), sarà in concerto al Bronson di Madonna dell’Albero sabato 31 gennaio.

Venerdì 30 gennaio al Socjale di Piangipane salirà sul palco il batterista italiano forse più noto al grande pubblico di sempre, Tullio De Piscopo. A supportarlo – per una serata che spazierà dal jazz al blues – una band di sei elementi composta da Dino Gnassi al trom-

bone, Alessandro Fariselli ai sassofoni, Stefano Serafini alla tromba, Gabriele Pesaresi al basso elettrico e contrabbasso, Massimiliano Rocchetta al piano elettrico e tastiere e Massimo Ferri alla batteria. Info e prenotazioni: 335 372020.

È uscito il nuovo numero di

ROMAGNA&DINTORNI CULTURA

IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

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In uscita ogni ultimo giovedì del mese 80mila copie a diffusione gratuita Ravenna - Forlì - Faenza - Cesena - Rimini

MUSICA I 25 anni di Area Sismica TEATRO La psicologia di Haber CINEMA Un film svedese, ma LIBRI La scrittura secondo Ghinelli ARTE Da Boldini al Belpaese GUSTO La mora romagnola JUNIOR Il carnevale dei piccoli EXTRA Parla il patron di Itway


RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

CULTURA INCONTRI LETTERARI/1

LIBRI • ARTE

LA BUSTINA DI MELPOMENE

DONAZIONE

Dai Giochi olimpici del ‘60 a dj Cecchetto tra Lugo e Ravenna Giovedì 5 febbraio (ore 18.30) incursione nel pop alla rassegna “Il tempo ritrovato” del Caffè Letterario di via Diaz, a Ravenna, che ospita Claudio Cecchetto, fondatore di Radio Deejay, scopritore di talenti musicali come Jovanotti, e simbolo del mercato discografico italiano. I tradizionali incontri del mercoledì proseguono invece il 4 febbraio, sempre alle 18.30, con Leonardo Colombati – definito dal Corriere della Sera “il salvatore della lingua italiana” – presenta 1960 (Mondadori), un romanzo di spionaggio ambientato a Roma durante i diciassettesimi Giochi Olimpici del 1960. Lo stesso Colombati sarà lo stesso giorno, ma alle 21, alla rassegna letteraria dell’hotel Ala D’Oro di Lugo che inoltre venerdì 30 gennaio (ore 21) porta nel Salone Estense della Rocca di Lugo, Roberto Escobar, docente di filosofia politica e analisi del linguaggio all'Università di Milano, presenta il suo libro La fedeltà di Don Giovanni (il Mulino).

INCONTRI LETTERARI/2 BOLZANI E PAPETTI ALLA RASSEGNA DEL TRIBECA In arrivo due nuovi incontri con autori ravennati alla rassegna Librando del Tribeca Cafè di via Trieste, a Ravenna. Sabato 31 gennaio l’architetto Paolo Bolzani dialoga del libro che ha curato, Anita e l'arte a Mandriole. L'opera di Grasso alla Fattoria Guiccioli, con Marco Capitani Guerra, conservatore dei beni culturali. Martedì 3 febbraio invece Roberto Papetti presenta, in un incontro per ragazzi e adulti, il suo La lumaca era nell’orto, insieme a Stefano Tedioli, autore delle foto del volume.

TRA DANTE E IL CARDINAL TONINI A CASA MELANDRI Alla sala D’Attore di Casa Melandri, in via Ponte Marino a Ravenna, venerdì 30 gennaio (ore 18) Giuseppe Indizio presenta il suo Problemi di biografia dantesca. Il bocconiano entrato nel palmarès degli studiosi della biografia dantesca sarà l’autore ospite della rassegna “Dante per tutti”. Non poteva certo mancare la presentazione di un volume, di cui l’editore Longo ha il merito, dedicato alla biografia, così controversa e complessa di Dante nato appunto sotto il segno dei gemelli nel 1265. L’appuntamento successivo in via Ponte Marino sarà lo “speciale Romagna” di martedì 3 febbraio (sempre alle 18), con il saggio sul cardinale Ersilio Tonini a cura di Paola Severini Melograni.

a cura di Maria Giovanna Maioli È martedì 27 gennaio: la giornata della Memoria. Per la ricorrenza ho scelto una delle poesie di Primo Levi, chimico di professione e scrittore, scampato al lager di Auschwitz. Nato nel 1919 a Torino, lì è morto suicida nel 1987.

Il Fondo Livio Stanghellini al Liceo artistico

AUTOBIOGRAFIA

È stata inaugurata il 27 gennaio nella sede del liceo artistico “Nervi-Severini” di Ravenna la sistemazione del Fondo Livio Stanghellini all'interno della biblioteca d'istituto. Si tratta di una donazione di circa quattromila volumi e di una grande scaffalatura in cui collocarli “open library”, che sono stati donati al liceo da Luca Graziani, erede ed esecutore testamentario di Livio Stanghellini, il celebre docente e studioso ravennate scomparso nel 2009. Il fondo donato è composto da classici della letteratura, antica e moderna – molti dei quali in lingua originale –, volumi di storia, di arte, di filosofia e di critica letteraria, appartenenti alla biblioteca dello studioso. I volumi donati saranno catalogati dalla bibliotecaria del liceo e inseriti nel circuito Opac delle biblioteche romagnole, quindi consultabili dagli studenti, dai docenti e da tutta l’utenza del circuito delle biblioteche romagnole.

DI

FEBBRAIO

Decima edizione dell' iniziativa letteraria “Voci di donne: i racconti in trenta righe (...e le poesie)” che quest’anno ha come tema: “Io sono”. È possibile partecipare all'iniziativa inviando entro il 20 febbraio un racconto di non oltre trenta righe (80 battute ogni riga) oppure una poesia in lingua italiana o in dialetto, via mail a vocididonne2015@comune.ra.it oppure all’ufficio decentrato del Comune (o biblioteca comunale) di Piangipane (piazza 22 Giugno n.6). Info: 0544 418804 e 0544 418853.

PRIMO LEVI

Un tempo io fui già fanciullo e fanciulla, arbusto, uccello e muto pesce che salta fuori dal mare (da un frammento di Empedocle)

Sono vecchio come il mondo, io che vi parlo. Nel buio degli inizi Ho brulicato per le fosse cieche del mare, Cieco io stesso: ma già desideravo la luce Quando ancora giacevo nella putredine del fondo. Ho ingurgitato il sale per mille minime gole; Fui pesce, pronto e viscido. Ho eluso agguati, Ho mostrato ai miei nati i tramiti sghembi del granchio. Alto più di una torre, ho fatto oltraggio al cielo, All’urto del mio passo tremavano le montagne E la mia mole bruta ostruiva le valli: Le rocce del vostro tempo recano ancora Il sigillo incredibile delle mie scaglie. Ho cantato alla luna il liquido canto del rospo, E la mia fame paziente ha traforato il legno. Cervo impetuoso e timido Ho corso boschi oggi cenere, lieto della mia forza. Fui cicala ubriaca, tarantola astuta e orrenda, E salamandra e scorpione ed unicorno ed aspide. Ho sofferto la frusta E caldi e geli e la disperazione del giogo, La vertigine muta dell’asino alla mola. Sono stato fanciulla, esitante alla danza; Geometra, ho investigato il segreto del cerchio E le vie dubbie delle nubi e dei venti: Ho conosciuto il pianto e il riso e molte veneri. Perciò non irridetemi, uomini d’Agrigento, Se questo vecchio corpo è inciso di strani segni.

MOSTRA

CONCORSO RACCONTI DI DONNE, FINO AL 20

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Foto-illustrazioni al Bonobolabo Sabato 31 gennaio alle 18 allo spazio Bonobolabo (via Centofanti 79, Ravenna) verrà inaugurata la mostra “Real Estate”, frutto dei progetti fotografici di Veronica Daltri e di illustrazione di Nicola “Rospo” Bustacchini, che omaggiano la loro Romagna con illustrazioni che sono pezzi unici. Disponibile anche la pubblicazione realizzata appositamente per la mostra.

12 novembre 1980

(da Ad ora incerta, Garzanti, Milano 1990)

Antipasto toscano Finocchiona Toscana, arista piestoiese, prosciutto crudo di Prato Magno accompagnati da carciofi e olive verdi

Crostini misti Con mousse di fegatini - Con lardo di colonnata

Ribollita Toscana Preparata con Cavolo nero, pane raffermo e cipolla fresca

Fegatelli Pistoiesi Cotti nello strutto vergine, serviti con Insalatina di campo

Dolce Cantuccini di Prato - Brigidini di Lamporecchio

Vino

Piazza Einaudi 1 - 1° piano - RAVENNA

Chianti "Sensi" collezione DOCG 375 ml per 2 persone Chianti Il Canto "La Pieve" DOCG 750 ml per 4 persone

32 € bevande

tel. 334.3339725 Aperto tutti i giorni 12-15 e 19-23

SU PRENOTAZIONE incluse

NUOVA GESTIONE

Giovedì 5 febbraio cena degustazione Scopri la Toscana


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CULTURA

RUBRICHE FULMINI E SAETTE

LETTI PER VOI

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Un gioiello a fumetti sui ragazzi, anche per genitori di Nevio Galeati *

Quello che è stato

Sant’Alberto

VISIBILI E INVISIBILI

Entusiasmante Birdman, eccetto che per il dessert... di Francesco Della Torre

Birdman (di Alejandro Gonzales Inarritu, 2014) Il dessert, al ristorante, è il piatto più importante. Perchè si gusta per ultimo. E se non piace, il pasto risulta irrimediabilmente rovinato. Per questo ogni buon ristorante presta molta attenzione e corre pochi rischi per il dolce. No, non siete capitati nella rubrica della maestra Schiavina, perché la scena finale di un film equivale proprio al dessert: stiamo parlando di Birdman, un film bellissimo, eccezionale per 100 minuti. Solo che di minuti il film ne dura 120; tralasciate inoltre il trailer, che non rende assolutamente giustizia al film. Birdman parla della prima teatrale di una commedia di Raymond Carver portata in scena da un attore in declino, in precedenza famoso per una trilogia di film sul supereroe “Birdman”, parla delle difficoltà della gestione del declino della fama e del clamoroso scontro tra gli ego dei due attori protagonisti, lo stesso regista e il co-protagonista. Ma soprattutto Birdman è un film sul cinema perché il suo protagonista è Michael Keaton, celebre per il suo Batman di fine anni '80 e caduto nell'oblio; il suo co-protagonista è Edward Norton, sulla cresta dell'onda a inizio secolo e senza conferme da svariati anni. Diversa la truppa femminile, composta dalla solida Naomi Watts e dalla nuova star Emma Stone. Completa il cast Zach Galifianakis, star del film più rivoluzionario degli anni 2000, nella sua trama nel suo sviluppo e nei suoi attori: Una notte da leoni. Un riscatto, da parte dei due protagonisti,

che si è sicuramente concretizzato nei risultati eccellenti dei loro duetti, punto di forza del film assieme alla regia. Questo perché Inarritu, stravolgendo il suo stile, decide di affidarsi a un (fintamente) unico piano sequenza (la camera stacca, ma lo fa nei cambi di giorno), in modo che la macchina da presa accompagni i suoi protagonisti per tutto il film; unità di luogo ma non di tempo (di notte si dorme) sono scelte eccezionali, così come le trovate per i piani sequenza alcune volte geniali e altre fantastiche (in una si passa da YouTube del cellulare al televisore!), che insieme ai dialoghi serrati, all'uso della colonna sonora spesso suonata live sulle strade di New York, danno al film un ritmo incredibile a cui è difficilissimo tenere il passo. Una sinfonia cinematografica, che ricorda il cinema di Altman de I protagonisti per il soggetto, di America oggi per Carver e di Radio America per la coralità, ma che riesce a rinnovarsi integrando perfettamente i mezzi di questi tempi; un’orchestra di attori, dialoghi, situazioni gestita in modo entusiasmante, tale da fare venir voglia di alzarsi in piedi, durante certe scene. Poi il regista, dopo aver sparso qua e là il conflitto tra il protagonista e il suo ego, a mezz’ora dalla fine decide di rinchiudersi nel personaggio di Keaton, stravolgendo la coralità dell’opera e premendo l’acceleratore su intimismo e surrealismo, spiazzando tutto e tutti. Un dessert dal sapore strano, che poco ha a che fare con una cena perfetta e a tratti indimenticabile. Un bocconcino amaro che ognuno di voi prenderà in maniera differente, ma che deve certamente provare, perché questo film candidato a così tanti premi Oscar, ci lascia tantissime emozioni. Che siano rovinate o meno, ai posteri l'ardua sentenza.

Quando si sceglie una frase di Milan Kundera come epigrafe di un romanzo a fumetti («L’amore è lotta» disse MarieClaude sempre sorridendo. «Lotterò a lungo. Fino alla fine», da L’insostenibile leggerezza dell’essere), si può anche fingere di aver realizzato solo un libro per bambini e ragazzi. La verità è che si vuole parlare “di” bambini e ragazzi prima di tutto agli adulti. È quello che fa, con lucidità e intelligenza, Adesso scappa (Sinnos Onlus) nuovo gioiello narrativo della scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi, che ha lavorato insieme all’illustratrice Marta Baroni. È la storia delle sofferenze di due “sfigati”, Maddalena e Giorgio, giovanissimi studenti liceali, vittime del bullismo di un gruppo di ragazze. Un branco al femminile, come tanti se ne stanno purtroppo vedendo negli istituti superiori italiani, governato da Zago, vipera in miniatura consapevole della propria sensualità e la usa come arma. Ed è la vicenda anche di un insegnate, Rigilli, “prof di fascino e mistero”, che non ce la fa più: ha smarrito entusiasmo e fiducia nell’istituzione scuola; vorrebbe mollare ma è frenato, almeno un po’, da un’unica convinzione: “Far capire ai ragazzi che ne vale la pena”. Infine c’è un compagno di scuola/principe azzurro, Alessandro, che Zago vuole per sé e che piace anche a Maddalena. Patrizia Rinaldi intreccia una trama che non nasconde la realtà dell’adolescenza, fatta di violenze e soprusi fra coetanei; che racconta i sogni di una ragazzina e ne svela timori e incertezze, a partire dalla difficoltà di accettare il proprio corpo. Con la diretta conseguenza di accettare l’etichetta di “sfigata”: come potrà piacere ad Alessandro, o a chiunque altro? Ma il mondo, dicono Rinaldi e Baroni, non deve andare così per forza: il lieto fine può esistere, e arriva, anche perché Rigilli possa tornare sui propri passi e non scrivere una lettera di dimissioni. Così la forza di reagire di un’adolescente diventa esempio per un adulto. Un romanzo di formazione, dunque, proposto con un uso soave del bianco e nero e dei grigi, che richiamano i vecchi retini in voga negli anni ’70. Un testo che gli insegnanti dovrebbero leggere ai propri allievi, a scuola, dopo averlo imparato a memoria. Sperando che anche i genitori lo sfoglino fino all’ultima pagina, per sorridere dei successi dei propri figli, quando sanno dire “no” ai soprusi. Pensieri, parole e immagini impeccabili. Adesso scappa è stato concepito pensando anche a chi a problemi di dislessia. .* direttore del festival GialloLuna NeroNotte

Cervia (RA)

Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144 orari: dal mart. al sab. 9:30/12:30 e 15.30/19:00 (ORARIO INVERNALE) domenica 16/19.30

Ravenna (zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso

Ravenna (zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A tel: 0544 470268 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso


RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

21 CINEMACITY Ravenna

The Rover

Programmazione dei film in sala

di David Michôd lun.: p.u. 21.15

Notte al museo 3 Il segreto del Faraone

CINEMA SARTI Faenza

di Shawn Levy gio. e ven.: 16-16.20-18.25-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.15-15.40-17.45-18.1020.35-22.45; lun., mar. e mer.: 17.45-20.35-22.45

Turner

DA GIOVEDÌ 29 GENNAIO A MERCOLEDÌ 4 FEBBRAIO

Unbroken di Angelina Jolie gio. e ven.: 16.15-20.05-22.50; sab.: 15-17.45-20.30-23.15; dom.: 15-17.45-20.30; lun., mar. e mer.: 17.45-20.30

Shining

Martedì 3 febbraio

Il Nome del Figlio

Barry Lyndon

gio 29 21.15 ven 30 18.30 - 20.30 - 22.30 sab 31 20.30 - 22.30 dom 1 16.15 - 18.45 - 21.15 lun 2 21.15 merc 4 18.30 -21.15 Telefona e prenota il tuo posto in sala

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it

John Wick

di Paul King sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15

Barry Lyndon di Stanley Kubrick

Hungry Hearts di Saverio Costanzo gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.40-21.15; dom.: 16.15-18.40-21.15

Sei mai stata sulla luna?

American Sniper

di Paolo Genovese gio. e ven.: 16.35-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.05-17.45-20.20-22.50; lun., mar. e mer.: 17.45-20.20-22.50

di Clint Eastwood gio., mar. e mer.: p.u. 21.25; ven. e sab.: 18.20-21.25; dom.: 16-18.40-21.25

Minuscule La valle delle formiche perdute

Big Eyes di Tim Burton gio. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21.15

di Hélène Giraud, Thomas Szabo sab. e dom.: p.u. 15.15

Exodus - Dei e Re

The Imitation Game

di Ridley Scott Proiezione in 3D gio. e ven.: p.u. 17; sab. e dom.: p.u. 17.20; lun., mar. e mer.: p.u. 17.40 Proiezione in 2D gio. e ven.: 17.40-20-20.40-22.55; sab.: 15-18.10-20.20-21.20-23.15; dom.: 15-18.10-20.40-21.20; lun., mar. e mer.: 18.10-20.40-21.20

di James Marsh gio. e ven.: 16.40-20.20-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.50; lun., mar. e mer.: 17.40-20.20-22.50

Asterix e il Regno degli Dei di Alexandre Astier, Louis Clichy gio. e ven.: 16-18.20-20.30-22.35; sab. e dom.: 15.10-17.25-20.30-22.35; lun., mar. e mer.: 17.40-20.30-22.35

The Imitation Game di Morten Tyldum gio. e ven.: 18-20.20-22.45; sab., dom., lun., mar. e mer.: 17.45-20.20-22.45

Still Alice

mar.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale sottotitolata, versione restaurata dalla Cineteca di Bologna)

PALAZZO DEL CINEMA E DEI CONGRESSI Ravenna Due giorni, una notte

Andrea Chenier (in diretta dal Teatro Royal Opera House di Londra) gio.: p.u. 20.15

I racconti di Hoffman

Skylight National Theatre Live

Si accettano miracoli di Alessandro Siani da gio. a lun.: 20.25-22.40

Big Hero 6 di Don Hall, Chris Williams Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 15

CINEMA MARIANI Ravenna Il nome del figlio

di Francesca Archibugi gio. e lun.: p.u. 21.15; ven.: 18.30-20.30-22.30; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15; mer.: 18.30-21.15

Paddington

di Stephen Daldry mar.: p.u. 20.30

Exodus - Dei e Re di Ridley Scott Proiezione in 2D fer.: p.u. 21; sab. e dom.: 15-18-21

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano American Sniper

La teoria del tutto di James Marsh fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45

di Alexandre Astier, Louis Clichy sab. e dom.: 15.30-17.50

American Sniper

di Clint Eastwood sab. e dom.: p.u. 21

Paddington di Paul King dom.: p.u. 15.30

CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Father and Son

di Hirokazu Koreeda ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Lo Hobbit La battaglia delle cinque armate

CINEMA GULLIVER Alfonsine Hannah Arendt

di Peter Jackson mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)

di Margarethe Von trotta gio.: p.u. 21

Serata Trailer

di Tim Burton ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Big Eyes

(proiezione dei trailer dei film più attesi della nuova stagione) mar.: p.u. 20.30 (ingresso gratuito)

Paddington di Paul King dom.: p.u. 16

CINEMA ITALIA Faenza Il nome del figlio

CINEMA MODERNO Castel Bolognese

di Francesca Archibugi

Storie pazzesche di Damián Szifron gio.: p.u. 21

di Alessandro Siani sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Unbroken

SALA SARTI Cervia

di Angelina Jolie fer.: 20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

Italiano medio

di James Marsh gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.40-21.15; dom.: 16.10-18.40-21.15

Turner

di Mike Leigh ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

Si accettano miracoli

di Marcello Macchia fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 16-18-20.30-22.40

La teoria del tutto

CINEMA SAN ROCCO Lugo

di Thierry Donard mer.: p.u. 21

Unbroken

Il nome del figlio

Biagio di Pasquale Scimeca mar.: p.u. 20.30

Addicted to Life

di Angelina Jolie gio., mar. e mer.: p.u. 21.30; ven. e sab.: 18.20-21.30; dom.: 16-18.45-21.30

di Francesca Archibugi gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.20-21.10; dom.: 16.10-18.20-21.10

di Hélène Giraud, Thomas Szabo sab. e dom.: p.u. 15.20

CINEDREAM Faenza

Turner

di Mike Leigh gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.10-21.15; dom.: 17.30-21.15

Minuscule La valle delle formiche perdute

di Clint Eastwood fer.: 20-22.40; sab. e dom.: 17.20-20-22.40

CINEMA JOLLY Ravenna

CINEMA ASTORIA Ravenna

gio., ven., lun. e mer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.40

The Grand Budapest Hotel

di Jean-Pierre e Luc Dardenne sab.: p.u. 21

di Richard Glatzer, Wash Westmoreland gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

Cinema Mariani - Ravenna

Asterix e il Regno degli Dei

(in diretta dal Metropolitan Opera di New York) mar.: p.u. 19

Still Alice

di Richard Glatzer, Wash Westmoreland gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

di Morten Tyldum gio., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 18.35-21.20; dom.: 16.10-18.35-21.20

di Wes Anderson ven. e sab.: 18.30-21.20; dom.: 16.15-18.30-21.20; mer.: p.u. 21.20

American Sniper di Clint Eastwood gio. e ven.: 16.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-20.15-22.55; lun., mar. e mer.: 17.35-20.15-22.55

CINEMA EUROPA Faenza

di Francesca Archibugi

di Stanley Kubrick

di Chad Stahelski gio. e ven.: 16-18.15-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.30-22.45; lun., mar. e mer.: 17.40-20.30-22.45

La teoria del tutto

di Stanley Kubrick gio. : p.u. 21.15

Questa settimana

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Italiano medio di Marcello Macchia gio. e ven.: 16-16.20-18-18.30-20.20-20.4022.35-22.50; sab. e dom.: 15-16.10-17.20-18.3020.20-20.40-22.35-22.50; lun., mar. e mer.: 17.45-18.30-20.20-20.4022.35-22.50

di Mike Leigh ven., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15 dom.: 16-18.40-21.15

Mary’s Land Terra di Maria di Juan Manuel Cotelo gio.: p.u. 20.45

American Sniper

Notte al museo 3 Il segreto del Faraone

di Clint Eastwood sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

di Shawn Levy fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.25-22.40

CINEMA JOLLY Russi

John Wick

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di Chad Stahelski gio., ven., sab., dom. e lun.: 20.20-22.40

Paddington

Sei mai stata sulla luna? di Paolo Genovese

di Paul King sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Big Eyes

di Tim Burton sab. e dom.: p.u. 21

Si alza il vento di Hayao Miyazaki dom.: p.u. 16

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Palazzo del Cinema e dei Congressi Ravenna, largo Firenze, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema di Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651


RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

JUNIOR

22 SU IL SIPARIO

RUSSI/1: CON POP UP SI CHIUDE LA RASSEGNA DEL COMUNALE

RUSSI/2: LABORATORIO DI DIECI INCONTRI CON LE BELLE BANDIERE

LUGO: LA BELLA E LA BESTIA AL ROSSINI TRA OMBRE, ANIMAZIONE E PUPAZZI

SAN BARTOLO: HANSEL E GRETEL AL VULKANO CON TÈ E PASTICCINI

Si conclude domenica 1 febbraio la rassegna “Bambini a Teatro” al Comunale di Russi con lo spettacolo Pop Up - Un fossile di cartone animato (ore 16.30) messo in scena dal Teatro delle Briciole – I Sacchi di Sabbia di Parma. In un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, Pop Up intreccia le microstorie di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera. Due attrici, che sono insieme animatrici, danno vita e voce ai due protagonisti di carta. Biglietti: adulti 9,50 euro in platea e 6,50 in galleria, 4,50 per gli under 14. Biglietteria dalle 16. Info: 0544587641.

Comincia il 4 febbraio a Russi con Le Belle Bandiere il laboratorio teatrale per bambini e ragazzi dedicato alle storie e ai loro personaggi condotto da Nicoletta Fabbri con la collaborazione di Monica Ravaglia e Giovanna Randi. Appuntamento alle 17 alla sala Nomadea di via Bruno 24. Durata del laboratorio: 10 incontri di due ore. Il laboratorio rientra nell’ambito del progetto “Smemorantide”, sviluppo del progetto “Sonhos” nato nel 2012 dopo dieci anni di lavoro con Leo Bernardis e in compagnie di livello nazionale.

Al teatro Rossi di Lugo l’1 febbraio alle 16 in scena La bella e la bestia, teatro d’attore e di figura (età consigliata dai 5 anni). La storia viene raccontata utilizzando svariate tecniche del teatro di figura: la magia del teatro su nero, delle ombre e l’animazione con pupazzi a grandezza naturale. Una scenografia molto suggestiva accompagnata da una narrazione caratterizzata da frequenti flashback che vivacizza il ritmo e mantiene viva l’attenzione. Per informazioni e biglietteria www.teatrorossini.it oppure contattare il numero di telefono 054538542.

Prosegue la rassegna "Tè a teatro” organizzata da Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro a Vulkano (via Cella 261, San Bartolo): l’1 febbraio alle 15.30 con la favola di Hansel e Gretel sarà teleraccontata da Giacomo Verde in uno spettacolo a metà tra il teatro di figura e il video. Lo schermo è il luogo dove si svolge la favola, le dita diventano gli attori, una noce si trasforma in una strega e lo scenario scuro diventa di volta in volta un luogo diverso, mettendo in risalto gli elementi del racconto, l'atmosfera dolce ed allegra delle favole della buona notte. Ingresso unico 5 euro compreso un momento conviviale con tè e biscotti.

ALMAGIÀ

CARNEVALE/1

Tra giocolerie e comicità: ecco i clown

A Santerno sfilano i carri Poi musica all’ex cinema

Due giorni dedicati all’arte circense con Antonin Artaud e Teatro del Drago

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L’8 e il 15 febbraio a Comacchio è di scena il carnevale sull’acqua. Dalle 14.30 dalla piazzetta Trepponti la sfilata di barche allegoriche lungo i canali del centro storico e parata con corteo mascherato dei bambini delle scuole. Nelle vie del centro mercatini, dolciumi, spettacoli itineranti, ghiochi, musica. Info su www.comacchio.it o sulla pagina Facebook “Carnevale a Comacchio”.

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sarà aperta per lo spettacolo del 31 gennaio a partire dalle 19.45; per lo spettacolo del 1 febbraio dalle 10 alle 12 e a partire dalle 15.30 all’Almagià (via dell’Almagià 2, zona Darsena, info 392.6664211). A tutti coloro che hanno partecipato allo spettacolo del 18 gennaio (Romanzo d’Infanzia) per ogni biglietto acquistato ne verrà offerto uno in omaggio solo per lo spettacolo del 31 gennaio.

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Domenica 1 febbraio a partire dalle 14.30 torna il tradizionale Carnevale di Santerno. Una grande festa che parte dal centro del paese, animata dalla sfilata di carri allegorici e da tante altre sorprese: lo show del gruppo folkloristico di Fossò di Venezia, le esibizioni del gruppo spettacolo Maurys, del gruppo di sbandieratori del Rione Nero di Faenza, del gruppo ravennate di pattinatori Rinascita. Attivo, gratuitamente per tutti, con partenza dal parcheggio centrale, il Santerno Touristic Train. Presenti alla manifestazione gli amici dell'Allegria di Formellino di Faenza, con il loro “Con le mani si può”. Il Carnevale di Santerno 2015 è organizzato dal Comitato promotore Santerno, con il patrocinio dell’assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna. In caso di maltempo è previsto il rinvio alla successiva domenica, 8 febbraio. A conclusione dei festeggiamenti della giornata si svolgerà una festa nell’ex cinema di Santerno, con musica e divertimento. Informazioni: www.santerno.net, info@santerno.net.

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Dopo appuntamento con la stagione teatrale per famiglie Le Arti della Marionetta, diretta dalla Cooperativa Teatro del Drago di Ravenna, in collaborazione con il Comune di Ravenna. Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio il palcoscenico delle Artificerie Almagià ospiterà due delle più note compagnie di teatro del panorama italiano ed internazionale; il Teatro Antonin Artaud di Lugano e il Teatro del Drago di Ravenna. Si parte quindi il 31 gennaio, alle 20.45, con lo spettacolo Il sogno del clown della compagnia svizzera Teatro Antonin Artaud. In scena Michel Poletti, uno dei più grandi uomini di teatro, regista, marionettista, attore, innovatore scenico e amante delle tecniche audiovisive, autore di numerose produzioni per la televisione svizzera italiana. Lo spettacolo nasce dal desiderio di ridare onore alla figura di un uomo/attore, erede dei comici del teatro greco e romano, del giullare medievale, degli zanni della Commedia dell'Arte, dei “folli” di Shakespeare, della pantomima ottocentesca. L’1 febbraio alle 16.30 sarà la volta del Teatro del Drago con lo spettacolo Grande Circo Nave Argo una delle ultime produzioni della compagnia ravennate. Ispirato ai circhi all’aperto, ed in modo particolare al Teatro Povero dei Commedianti da Baraccone, si racconta la storia di Teseo e il Minotauro dall’interno di uno strano circo dove Arianna fa l’equilibrista, Dedalo, il marionettista, Teseo il domatore, Icaro il trapezista e Minosse il direttore del Circo. Entrambi gli spettacoli fanno parte del Progetto Clown, promosso dal teatro del Drago e dal museo La Casa delle Marionette, per dare risalto all’antica arte circense, nello specifico quella del clown, fatta di giocolerie, equilibrismi e gags comiche. Prossimo appuntamento: “Il Circondato” laboratorio di giocoleria condotto da Gianfranco Vinci in arte Jf, domenica 1 marzo (e non domenica 1 febbraio come precedentemente comunicato) dalle 10 alle 13 ancora alle Artificerie Almagià. Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5; famiglia 20. La biglietteria

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L’arte di creare un sorriso

LA MEDICINA ESTETICA PER INVECCHIARE BENE La vecchiaia è una fase della vita che non deve essere interrotta, va solo accompagnata. Basta con interventi choc che tolgono l'espressione del vissuto e dell'esperienza esistenziale! Oggi, grazie ai progressi della medicina, è possibile contare sui fili riassorbibili. L'invecchiamento della pelle è un processo che interessa ossa, muscoli, tessuto adiposo e cute ed è causato da una serie di fattori tra i quali la riduzione del volume, l'effetto della forza di gravità e la lassità dei tessuti. I fili riassorbibili lavorano così in tridimensionale e vengono posizionati per contrastare la gravità, creando una sorta di impalcatura; iniziano a lavorare dopo tre settimane, si riassorbono gradualmente e lo stimolo che danno ai tessuti si traduce in un aumento di collagene, proteina che dà sostegno e volume al tessuto, con uno straordinario miglioramento delle rughe e del rilassamento cutaneo di viso e corpo.

Come avviene l'inserimento dei fili? I fili in oggetto vengono impiantati tramite un semplice ago ipodermico, rendendo minima la sensazione al momento dell'inserimento. È, quindi, un trattamento indolore, non invasivo e privo di controindicazioni, in quanto i fili sono completamente riassorbibili e anallergici.

Per quali parti del corpo è indicato? Viso, glutei, gambe e braccia.

E quali risultati si possono ottenere? I risultati sono naturali e progressivi e già dopo due giorni si evidenzia un effetto di tonificazione dei tessuti. Inoltre viene stimolato il flusso sanguigno nelle zone trattate con conseguente miglioramento della luminosità. Dopo due/tre settimane, la stimolazione delle fibre elastiche e della produzione di collagene permette la formazione di una struttura di sostegno, garantendo così uno splendido effetto lifting.


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GUSTO

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CALDE DELIZIE

GASTROSTORIE

Piatti confortevoli per l’inverno Zuppe, minestre, creme e vellutate, infinite varianti di classici della tavola tipica italiana di Giorgia Lagosti

è partire da un buon brodo preparato in casa e senza conservanti. Poi, senza dubbio, questo particolare tipo di preparazioni, quelle che sembra debbano cuocere fino a che l’alchimia del sapore fonde gli ingredienti più diversi fra loro, hanno sempre un segreto. Per qualcuno è il soffritto che insaporisce tutto fin dall’inizio. Per qualcun altro è il filo di olio appena franto da aggiungere alla fine, o ancora un pezzetto di lardo del maiale o la crosta del Parmigiano da far bollire a lungo con tutti gli altri ingredienti. Per ciò che riguarda il servizio, sarebbe bene portare in tavola la pietanza calda ma non bollente, direttamente servita nei piatti fondi (o tazze) già porzionati. E a questo proposito, una curiosità:

Chi non ama consumare a pranzo o a cena un gustoso piatto in grado di riscaldare il corpo e di donare l’energia di cui si ha bisogno? È proprio questo che ci spinge a preparare zuppe e minestre, cibi normalmente caldi serviti come primi piatti fin dai tempi più antichi. Le alternative sono infinite: cereali, legumi, verdure di stagione, brodi di carne o semplicemente vegetali, il tutto fatto a crema, a vellutata, a minestra. Con o senza minestrina. Con o senza uova. Con o senza formaggi. Con o senza carni. Con o senza pesci. L’importante è senza dubbio scegliere ingredienti con cura in modo da offrire piatti salutari e che ne guadagnino in termini di gusto. Ancora, fondamentale

SPECIALITÀ REGIONE PER REGIONE Tra le innumerevoli ricette regionali di minestre, zuppe, creme e minestroni, ognuna ha i propri metodi di preparazione e di “insaporimento”, ma il fattore comune delle ricette della tradizione è che si privilegiano cotture prolungate che fondono i singoli sapori in un unico gusto finale. Le differenze stanno sostanzialmente nel tipo di condimento utilizzato: olio il Liguria, Toscana e Romagna, burro nel lombardo-veneto e strutto e pancetta al sud, a parte le eccezioni e gli scambi fra un territorio e l’altro. Altre differenze si notano negli ingredienti per trasformare minestre e zuppe in minestrone, ovvero il riso in Lombardia e la pasta altrove, compreso il Veneto che detiene il record di varianti della pasta e fagioli, peraltro la più comune lungo tutta la penisola. Ma esistono alcune tipicità strettamente locali, come ad esempio, partendo dal Veneto, i “risi e bisi” (cioè riso coi piselli) e la splendida “sopa coada” di pane e piccioni che una volta si faceva stufare (covare) per ore e ore sulla cenere del camino. In Liguria la “mesciua” e il “minestrone con le verdure della riviera” insaporite dal pesto preparato con il delicato olio ligure e il profumatissimo basilico genovese. Il “minestrone milanese”, con riso, verza e battuto di lardo è un classico che in estate si serve appena tiepido. La “minestra d’orzo” del Trentino-Alto Adige è resa sostanziosa dalla pancetta affumicata. Più a est “la jota” friulana si avvale dell'aggiunta di un ingrediente acido, rape o cavoli a

seconda della versione, che danno corpo all'insieme di cereali e fagioli. In Toscana primeggia la “ribollita”, ancora di fagioli ma con il cavolo nero e fette di pane che si preferisce mangiare il giorno dopo riscaldata, che fa il pari con quella di “farro con l’osso di prosciutto”. In Emilia Romagna i “passatelli” nobilitano il brodo, mentre nel Lazio con un paio d’uova e poco formaggio si consuma la delicata “stracciatella” (che da noi si chiama “tardura”). In Abruzzo la minestra piu’ famosa è anche un po’ scaramantica: si prepara solo in maggio con 7 verdure fresche, 7 legumi secchi e 7 tipi di pasta diversi, spesso avanzi della dispensa. Si chiama “virtù” ed è un omaggio alle donne che la preparano ma anche al numero sette ritenuto di buon auspicio. La “zuppa di cicoria” è tipica di Napoli e Campania, una minestra che durante carnevale diventava assai sostanziosa poiché vi si aggiungevano molte parti del maiale. Scendendo ancora nello stivale, in Calabria e in Sicilia il “macco di fave”, secche o fresche a seconda della stagione, è un antichissimo piatto, noto già ai tempi dei Romani, che oggi viene preparato anche aggiungendo alla crema di legumi degli spaghetti spezzettati. E per chiudere questa brevissima ed inevitabilmente incompleta carrellata, la “suppa quatta” inventata dai pastori della Sardegna con gli ingredienti a loro disposizione: pane, formaggio e brodo di agnello.

La prossima settimana su

REPORT

COOPERAZIONE Dal welfare all’edilizia, dall’agricoltura agli innovativi servizi medici, la cooperazione è una colonna portante del tessuto economico nostro territorio. Per questo ci sembra importante continuare a parlarne.

secondo l’antica arte della costruzione di un menù, minestre, zuppe e creme andrebbero servite una sola volta. Insomma … sembra che non si addicano al “ripasso”. E infine, poche regole per consumare minestre, zuppe e creme. Il bon ton dice che non vanno emessi rumori sgradevoli durante il pasto (vero!), che non si deve soffiare sul cucchiaio colmo per raffreddarne il contenuto (questa poi!), che bisogna mangiare da un lato del cucchiaio (non credo di avere capito proprio bene!) e che inclinare il piatto verso di sé per recuperare gli ultimi cucchiai di contenuto è davvero sconveniente (ma come? Molti di noi fanno addirittura “scarpetta”...).

Da piatti poveri a raffinate opere d’arte culinaria Per secoli la minestra, in tutte le sue varianti, è stata il piatto più importante delle le classi meno abbienti, se non addirittura l’unico. E questo non solo nell’area mediterranea ma in quasi tutti i paesi del mondo. D’altra parte già il nome evidenzia l’importanza alimentare di questa preparazione. Infatti, minestra deriva da minestrare, che è poi una variante di ministrare, cioè amministrare e veniva abitualmente servita o “ministrata” ai vari commensali dal componente più importante della famiglia. La zuppa invece racchiude nelle sue differenti varianti del nome una radice comune a tutte, quella del termine gotico suppa che indicava la fetta di pane che veniva messa nelle ciotole prima di versarvi sopra il brodo. Il pane infatti, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei popoli e durante il Medioevo, epoca nella quale le stoviglie non erano molto diffuse (ve ne erano poche e sempre riservate ai più importanti tra i nobili e i ricchi) il “piatto” dei ceti benestanti era costituito da una grossa e larga fetta di pane sulla quale venivano man mano appoggiate le portate. Alla fine del pasto questo pane, impregnato dei succhi e dei condimenti di carne e di altri cibi, veniva donato alla servitù che lo metteva in pentola con verdure e acqua o brodo e otteneva così una saporita pietanza calda. Nutrienti e gustose ma oramai non più povere e rimediate con quanto bosco, orto e dispensa potevano offrire, solo talvolta arricchite con l’aggiunta di un pezzetto di pollame o di maiale, minestra e zuppa sono oggi il simbolo più significativo della cucina casalinga tradizionale e restano ancora uno dei piatti invernali preferiti dagli italiani, sia perché sono essere adatte ad ogni tipo di esigenza alimentare, sia per la loro versatilità nell’impiegare tante verdure.


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GUSTO

25 DEGUSTAZIONE FRANCIACORTA, FURMINT E UNO STRAORIDNARIO BORDEAUX IN ASSAGGIO DA ALEX & PAUL Nuovo appuntamento, venerdì sera 30 gennaio, con le degustazioni di vini di pregio e piatti di qualità in abbinamento al Bar à Vin Alex & Paul in via De Gasperi 11 a Ravenna. Tre come di consueto le proposte della serata: tapas spagnola Pan Hammon abbinata a Franciacorta Brut 2011; tortelli alla zucca e amaretti con cialda di parmigiano abbinati a Verus 2013 Furmint (Slovenia); ossobuco rivisitato in chiave moderna con spuma di patate abbinato a Chateau de Reignac 2009 Première Cru Classè, vino di un piccolo produttore del Bordeaux che per eleganza, struttura, equilibrio e persistenza sul palato, con questa annata, secondo gli esperti, ha superato tutti i più grandi vini del Bordolese di fama mondiale. I primi due assaggi a 10 euro, il terzo a 15 euro. Tutti e tre a 30 euro (in forma ridotta).

ASSOCIAZIONE PRELIBATA NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO CHEFTOCHEF SEGRETARIO IL RAVENNATE FRANCO CHIARINI

A Villa Guastavillani di Bologna, sede di Bologna Business School, la recente assemblea generale dei 100 associati ChefToChef (rinomati cuochi e patron, produttori e fornitori di prodotti agroalimentari e i gourmets di riferimento dell’Emilia Romagna) ha eletto il nuovo Consiglio direttivo che per i prossimi tre anni condurrà l’associazione. Presidente è stato nominato Massimo Spigaroli, chef e patron del Relais Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma), mentre i vice presidente sono Massimo Bottura (riconfermato) dell’Osteria Francescana di Modena e Paolo Teverini dell’omonimo ristorante di Bagno di Romagna (Forlì-Cesena). Riconfermato quale segretario generale il gourmet ravennate Franco Chiarini, fra i fondatori dell’associazione (nella foto, a sinistra, con Massimo Spigaroli). Gli altri membri del Consiglio sono: Angela Sini, Massimiliano Poggi, Luca Marchini, Gian Paolo Raschi, Raffaele Liuzzi, Filippo Chiappini Dattilo, Alessio Malaguti. Infine, è stata istituita la carica del Presidente onorario, conferita a Igles Corelli, presidente uscente al timone da sei anni fin dalla fondazione dell’associazione. Nella stessa giornata è stato presentato anche il programma annuale, dal titolo generale “2015 Anno Expo”: CheftoChef sarà all’Esposizione Universale milanese nel padiglione dell’Emilia Romagna e l’associazione sta progettando un viaggio da Rimini a Milano con gli chef e i produttori.

COSE BUONE DI CASA

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Dal lunedì al venerdì

Dal Cadore i casunziei, pasta ripiena piacevole e di bell’aspetto

pranzo a buffet caldo, freddo e vegetariano

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Da un mio piccolo viaggio in Cadore vi porto una ricetta tipica della valle: una pasta ripiena tradizionale chiamata casunziei. Ingredienti per la pasta: 300 gr. di farina 00, 2 uova, tre cucchiai di latte. Ingredienti per il ripieno: 3 barbabietole rosse, lavate, pulite e bollite, 6 patate lessate poi pelate e passate nello schiacciapatate insieme alle barbabietole, un uovo, sale e pepe. Se il composto risultasse troppo morbido tenete a portata di mano un po' di pane grattugiato o di ricotta molto asciutta. Ingredienti per condire: abbondante burro, semi di papavero, ricotta secca affumicata o parmigiano reggiano grattugiato. Preparazione: mescolate tutti gli ingredienti del ripieno e lasciarlo al fresco per almeno sei ore. Impastare e lavorare molto la pasta poi lasciarla riposare per almeno un'ora in luogo fresco avvolta in un tovagliolo o nella pellicola. Quindi, stendere la sfoglia molto sottile e ricavare dei cerchi di 5/6 cm di diametro dove mettere al centro un cucchiaino di composto, chiudere a mezzaluna e con i rebbi della forchetta sigillare bene. Scaldare in una pentola non troppo alta abbondante acqua salata e in un tegame largo e basso sciogliere 200 gr. di burro con i semi di papavero leggermente schiacciati in un mortaio. Lessare la pasta appena l'acqua bolle e cuocerla per circa 5/7 minuti poi con una ramina raccoglierla e passarla nel tegame con il condimento. Amalgamare bene, versare sul piatto di portata e cospargere con il formaggio prescelto. Questa pasta ripiena potete prepararla e poi congelarla. Cuocerla poi congelata, cambieranno solo un poco i tempi di cottura. Il ripieno varia secondo le zone, ognuno ha un proprio ripieno e usa un formaggio diverso. Io ho gustato questa versione che mi è parsa deliziosa peraltro i casunziei sono anche belli da vedere, rosso scuri con i puntini neri dei semi di papavero.

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SALUTE ITINERARI STORICI

SPORT E AMBIENTE

Tutto un anno in movimento Le proposte di benessere fra agonismo, natura e cultura dell’associazione Trail Romagna Parte il 4 febbraio a Forlì con l’Urban Trail Fuoco ed Acqua l’intenso e variegato programma di attività Trail Romagna. Madrina d’eccezione delle iniziative (e fin dalla fondazione, dell’associazione sportiva e culturale), Cristina Mazzavillani Muti, ha sottolineato come sia possibile, e «utile a conoscere noi stessi e le nostre radici», intrecciare storia e natura, eccellenze artistiche e ambientali, attività fisica e conoscenza. Dopo l’urban trail – dedicata alla Madonna del Fuoco e alla ricerca medica contro cancro – che toccherà vie storiche, parchi e corsi d’acqua della città, sempre Forlì (26 aprile) ospiterà, nell’ambito di eventi di solidarietà, una corsa di 10 chilometri per la sensibilizzazione e una raccolta fondi sul diabete. Terza tappa del percorso, la Maratona Alzheimer che si proietta (20 settenbre) verso l’Expo 2015 a Milano grazie alla collaborazione con Technogym. Per quanto riguarda il binomio sport e cultura il programma prevede “A spasso con Dante” un circuito di corse all’insegna delle città di Dante, nel 750esimo anniversario della nascita. Si tratta di Firenze, Bologna, Verona e Ravenna. Oltre ai percorsi agonistici, sono previste anche passeggiate e letture, che a Ravenna si terranno in occasione della tradizionale gara podistica di Valli e Pinete, il 28 febbraio. Confermate anche le corse in natura, sugli scenari delle colline ai confini fra Romagna e Toscana ma anche fra valli e mare. Si parte con la Gessi Wild Trail a Casola Valsenio (29 marzo), poi si passa alla classica Ravenna-Milano Marittima off road (17 maggio) per chiudere con Trail in Vena da Brisighella fino Monte Mauro (27 settembre). A questo prosito da non perdere per gli amanti del trekking la Grande traversata della Vena del Gesso, un percorso che attraverserà il parco da Borgo Tossignano a Brisighella in andata e

ritorno osservando il paesaggio da altezze e sentieri differenti (il 6 e 7 settembre). A proposito di Milano Marittima e Cervia, che saranno la spiaggia dell’Expo, Romagna Trail propone nella località nel mese di maggio, una sorta di grande palestra all’aria aperta con appuntamenti settimanali che riguardano nordic walking notturno, itinerari gastronomici, storico-artistici e naturalistici in bici, per amatori e famiglie, anche con i più piccoli. Sempre fra valli e costa Adriatica è in programma Comacchio Wellness Walk, una proposta di vacanza per il week-end del 9-10 settembre e, a chiusura della stagione, il Comacchio Valley Trail, il 18 ottobre. Anche nel 2015 sono previsti trekking e passeg-

giate legate ai temi del Ravenna Festival. Da una parte prosegue il progetto lega San Romualdo con un percorso (in agosto) che va lungo valli e crinali dell’Appennino dalla Basilica di Santa Maria Assunta di Bagno di Romagna fino all’Eremo di Sant’Alberico. Dall’altra (il 23 luglio) si terrà un cammino della storia che condurrà da S. Eufemia a S. Apollinare in Classe. Sempre legato al Ravenna Festival, che produce per l’occasione il concerto originale Canto nell’Antro, è in programma un trekking che da Brisighella, passando dalla Cava del Monticino, arriva al Parco del Carné per ridiscendere alla grotta Marana dove per l’appunto si svolgerà lo spettacolo (21 giugno, solstizio d’estate).

ORTOPEDIA SPADONI

È proprio dalla terza edizione di Ravenna Città d’acque che arriva la più significativa novità della programmazione 2015 di Romagna Trial. Il tema di quest’anno riguarderà la storia dei Fiumi Uniti, la penultima tappa di un riassetto idraulico che doveva risolvere problematiche relative alla sistemazione dei corsi fluviali e all’escavo di un nuovo porto. La discesa dei Fiumi Uniti articolata in due giorni, 23-24 maggio, porterà un “fiume di gente” a percorrere nei modi più diversi, a piedi, di corsa, in bici, a nuoto e soprattutto in canoa, il tragitto che va dalla Chiusa di San Marco alla Foce dei Fiumi Uniti, in un itinerario che permetterà di scoprire la storia di una realtà che ha segnato profondamente la Città di Ravenna. Una serie di episodi saranno raccontati in itinere da brillanti ed esperti comunicatori: pedalando con Pietro Barberini si potrà conoscere la storia del Cardinale Alberoni, a spasso con Mauro Mazzotti si parlerà delle opere di bonifica, mentre in canoa con Pier Luigi Bazzocchi si vedrà dall’acqua, la vita del fiume. Anche i ragazzi delle scuole potranno passeggiare con l’educ-attore Lorenzo Bonazzi e ascoltare il racconto delle fatiche degli scariolanti – è questa una delle iniziative organizzate in collaborazione con il Consorzio di Bonifica di Ravenna che proprio in quei giorni compirà 100 anni. La due giorni si chiuderà con uno spettacolo “intorno a Ravenna Festival” creato da Mariella Busi De Logu dal titolo “Come quel fiume...che si chiama Acquacheta”, una riflessione ecologica sull’importanza dell’acqua e della difesa dell’ambiente. Ma, nella giornata europea dei Parchi indetta dalla UE per il 24 maggio, la discesa dei Fiumi Uniti vuole anche essere una festa del fiume e della città, per auspicare la nascita di un “parco fluviale”, che verrebbe a costituire una sorta di corridoio ecologico dalla Città d’Arte al mare, alle dune, alle pinete ravennati.

INFOPROM

Mettere i piedi in ottime mani Nella sede di viale Alberti, grande scelta di calzature di prevenzione e cura. Ne parliamo con Ester Spadoni

Il piede rappresenta la nostra base di sostegno, riceve e trasmette sensazioni ed emozioni a tutto il corpo. Spesso però a causa della poca informazione e di una cura approssimativa rinchiudiamo i nostri poveri piedi dentro calzature non idonee e ben presto vediamo comparire arrossamenti, callosità e talvolta deformità. «Non è mai troppo tardi, affidaci i tuoi piedi e cercheremo di risollevarli» Questo il motto dell’Ortopedia Spadoni, azienda nata nel 1975 come

LUNGO I FIUMI UNITI ALLA SCOPERTA DELLA RAVENNA CITTÀ D’ACQUE

attività commerciale di articoli ortopedici-sanitari, con annesso laboratorio tecnico-ortopedico. Poniamo alcune domande ad Ester Spadoni, assistente dei tecnici ortopedici e responsabile del reparto acquisti e vendite dell’azienda di famiglia. Lei è l’unica “Spadoni” donna in azienda? «Sì, divido le giornate lavorative con mio padre, mio zio e mio fratello. Per fortuna ci sono le colleghe che alzano le quote rosa». Visitando il vostro centro in viale Alberti sono rimasta sorpresa della moltitudine di calzature, ma non sembrano “quelle della nonna”? «Bene! Allora emerge il mio duro lavoro: di selezione e scelta nell’acquisto di calzature anatomiche e predisposte. Finalmente nelle ortopedie-sanitarie si può trovare anche l’articolo moda-comodo. Cito ad esempio Birkenstock (nelle versioni uomo, donna, bambino), ma anche calzature, sandali e ciabatte, predisposte all’inserimento del plantare costruito su misura, con una scelta di colori, pellami e calzate che possono accontentare tante tipologie di piede e le più svariate problematiche che potrebbero insorgere». Si sente parlare spesso di piede diabetico, in che modo vi occupate di questa piaga?

«È un tema molto attuale e, purtroppo, sempre più in diffusione. Occorre preparazione e formazione continua nella scelta di materiali e tecniche specifiche. Cerchiamo di far fronte a questo fenomeno con l’intervento dei nostri tre tecnici ortopedici, che mi sono di supporto nella scelta delle calzature di prevenzione e cura e, se necessario, si occupano direttamente dell’aspetto legato al trattamento ortesico con plantare su calco». Perché un potenziale cliente dovrebbe farvi visita? «Spero innanzitutto possa trovare cortesia e ascolto, presupposti necessari per ottenere buone soluzioni alle problematiche dei clienti. In secondo luogo troverà pellami certificati e di qualità, garantiti dalle aziende calzaturiere italiane leader del mercato, insieme ad un vasto assortimento di colori e modelli, che possono davvero soddisfare le esigenze e i gusti di tutti. Cerchiamo di consigliare la calzatura più idonea, privilegiando il benessere del piede, cercando di garantire un buon rapporto qualità-prezzo».


SALUTE • BENESSERE

RAVENNA &DINTORNI 29/1 2015

27 LUGO INFERTILITÀ DI COPPIA UN CONVEGNO MEDICO AL CENTRO DEMETRA È in programma venerdì 30 gennaio al centro medico Demetra-ArteBios di Lugo una giornata di studi dedicata a “Strategie diagnostiche e terapeutiche nell’infertilità di coppia”. Durante il convegno, coordinato dal direttore sanitario del centro Tiziana Bartolotti, saranno affrontate le attuali metodiche strumentali utili nell’iter diagnostico e terapeutico dell’infertilita di coppia. Saranno inoltre ipotizzate proposte di personalizzazione del loro utilizzo in considerazione dell’età della paziente, delle patologie maschili correlate, dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita (Pma) possibili e dell’attuale normativa vigente in Italia. Il convegno, che prevede 8 crediti Ecm per le discipline di Ginecologia e Ostetricia, Medicina generale e Urologia, è gratuito e si svilupperà lungo tutto l'arco della giornata negli ambulatori di via Giardini 11, con inizio alle 8.30 per la registrazione dei partecipanti. Interverranno in qualità di docenti diversi specialisti del settore. Verrà dedicato ampio spazio alla discussione e all’interazione fra docenti e corsisti e alla discussione di casi clinici. Info e iscrizioni (massimo 30 partecipanti): 0545-20113

CICLO DI INCONTRI

VOLONTARIATO

Esperti della risata e atleti per aiutare corpo e mente

Pubblica Assistenza Parte il nuovo corso teorico e pratico

“Body – Mind, oltre ogni limite” è il titolo della rassegna di incontri, corsi di formazione, eventi sull’autodisciplina, seminari che è in programma a Faenza da febbraio a maggio. Si parte il 4 febbraio al Rione Verde in compagnia del ricercatore, scrittore, sensitivo Roberto Montefusco con la prima di tre serate che gli organizzatori definisciono Emozionali (le altre due sono in programma il 18 febbraio e il 4 marzo sempre al Verde). Gli appuntamenti pensati per “Body – Mind” approcciano le discipline più varie. Oltre alla crescita atletica e a un percorso di sviluppo delle eccellenze personali, l’obiettivo degli organizzatori è anche quello di mescolare le migliori e più corrette pratiche sportive con il patrimonio di emozioni che caratterizza ogni individuo. Da qui la ricchissima proposta di seminari e incontri che porteranno a Faenza atleti estremi e mental coach, medici osteopati e posturologi, esperti di libertà finanziaria e della risata, astrologi, numerologi e professional organizer di fama nazionale e molti con esperienza anche internazionali. Fra i tanti appuntamenti si segnalano quelli condotti dal coaching Paolo Svegli che parlerà di “Longevità felice e crescita evolutiva” (10 febbraio, 10 marzo, 14 aprile, 5 maggio sempre al Rione Rosso); da Daniele Vecchioni esperto dell’”Arte della Corsa” (28 febbraio Palestra Driadi); dalla professional organizer Silvia Bucci che interverrà su “Space clearing e il guardaroba” (18 marzo Rione Verde); da Riccardo Palumbo, recordman mondiale con 50 ore di galleggiamento in acqua che racconterà la sua straordinaria esperienza (27 marzo Rione Verde); dall’illusionista Massimo Zannoni con il suo spettacolo interattivo/formativo sull’illusionismo emozionale (15 aprile Rione Verde); dal manager Massimiliano Trazzi esperto di network marketing che parlerà di “libertà e intelligenza finanziaria” (29 aprile Rione Verde); da Daniela Donati e Federica Tanesini, rispettivamente esperta di astrologia e insegnante di Yoga della risata (doppio appuntamento il 13 e 27 maggio al Rione Verde). Per informazioni e prenotazioni 327-3971113 e info@piubenessere.com.

ARIETE

BILANCIA

Giovedì e venerdì i contatti a sud dell’ombelico saranno della giusta caratura, meglio approfittarne, nelle nuove conquiste o per sciogliere eventuali malumori del partner. Buone chanche economiche e lavorative, purché facciate una cernita per non sprecare tempo ed energie inutilmente.

Con l’aiuto di Giove e Mercurio riuscirete a superare ogni imprevisto, senza la necessità di foderarvi i glutei con multi strati d’acciaio per cavarvela da soli. Nel dubbio armatevi di pragmatismo ed evitate scorciatoie. Gli ormoni in compenso saltellano come tanti pettirosso.

TORO

SCORPIONE

Gli zebedei hanno la stessa consistenza delle budella di un ratto schiacciato sulla statale Adriatica. Non perdetevi d’animo, perché Venere è di nuovo in sestile e la Luna si avvicina benevola. Anche se l’umore rischia di capottare, la vostra determinazione vi aiuta a schivare i pericoli.

GEMELLI Sostenuti da Sole e Mercurio, e dalla Luna nel segno giovedì e venerdì, fioccano successi e riconoscimenti e per chi ne facesse richiesta, anche buone possibilità di ottenere un assegno mensile dal partner separato. Persino gli ormoni avvertono con molto anticipo il calore primaverile.

CANCRO Anche se in questo periodo guardate ai problemi nei rapporti, sia di lavoro che personali, con il savoire faire del piranha, giovedì e venerdì troverete le giuste intuizioni per non azzannare alla giugulare chiunque si avvicina. Fine settimana blando, utile per il riposo e l’auto-riflessione.

LEONE Se gli impegni sono troppi, non quietate chi vi circonda proponendogli aperitivo a base di olio di ricino, soprattutto nel lavoro, dove prevale sempre il vostro innato desiderio di primeggiare. Liti negli amori in corso, ma potrebbe anche essere piacevole fare la pace nel fine settimana.

VERGINE Settimana poco scorrevole, con l’entusiasmo di una gita in un ossario, e una serie infinita di rogne o sfighe da mettere in fila. Le chance di successo nel lavoro, ci sono ma a vantaggio di altri. Evitate melodrammi nel fine settimana, da dedicare al partner e a una seria riflessione su voi stessi.

Il 2 febbraio 2015 alle 20.30, alla sede della Pubblica Assistenza di Ravenna in via Meucci 25, inizia il nuovo corso gratuito teoricopratico per aspiranti volontari del soccorso aperto a tutti i cittadini di entrambi i sessi che abbiano compiuto almeno 16 anni. Durante il corso, articolato in 24 serate di due ore ciascuna (tre a settimana), saranno trattati argomenti sanitari di primo soccorso, traumatologia, anatomia e fisiologia, conoscenza delle attrezzature e dei presidi presenti sulle ambulanze, prove pratiche e simulazioni di soccorso. I volontari del soccorso verranno impiegati in attività trasporto infermi, trasporti nel sociale, protezione civile, primo soccorso ed educazione sanitaria. Chi eventualmente non si sentisse “pronto” per il servizio in ambulanza potrà comunque proseguire l’attività come autista nei mezzi utilizzati per il trasporto dei disabili e dei dializzati, come operatore di centrale o comunque svolgendo altre attività all’interno dell’Associazione. Iscrizioni e informazioni: Cervia (via Ospedale 17, a fianco sezione Avis, 0544-974511 martedì e giovedì dalle 9 alle 12), Ravenna (via Meucci 25, 0544-400888 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, sabato dalle 8 alle 12), oppure sul sito www.pubblicaassistenza.ra.it.

C’è aria di sfigo-vittimismo nel cielo. Tra giovedì e venerdì faticherete a trovare un equilibrio tra i doveri di lavoro ed i richiami familiari. Partner e colleghi si sentiranno apprezzati come elettrodomestici in saldo al discount. Così chi vi ama non sarà disposto a seguirvi, anche a letto.

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SAGITTARIO Sarà la sfera del lavoro a rifulgere per incomprensioni, scontri e cocciutaggine, causati in gran parte da un vostro spiccato atteggiamento individualistico da “signorine so tutto io”. Il clima migliorerà nel fine settimana, se potrete trascorrerlo in compagnia del partner, sempre che ci sia ancora.

CAPRICORNO I tanti impegni e le preoccupazioni familiari potrebbero tritarvi gli zebedei come fegatini di pollo. Non raccogliete le provocazioni del destino e organizzatevi. Anche se amore e sesso probabilmente vi staranno stretti come un bustino fatto con stecche di balena. Idem per il lavoro. Passerà.

ACQUARIO Con Sole e Mercurio nel segno, sono in arrivo grosse conferme sul lavoro. Andrà meglio anche nella relazioni, spesso messe sotto torchio da certi vostri atteggiamenti da facocere zitelle. Con Giove opposto, dedicate il giusto tempo al riposo, nel senso che non dovete fare proprio nulla.

PESCI Sicuramente gli ultimi dodici mesi anche se faticosi, vi hanno ripagato con la realizzazione di molti dei vostri obiettivi. Ora per mantenere le posizioni raggiunte, fatevi aiutare da Marte e Venere nel segno per cercare di rigenerarvi anche sul piano fisico ed emotivo, nel senso di fornicare.


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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 19 al 25 gennaio 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

LA CAMPAGNA

Uisp contro il gioco d’azzardo Uisp Ravenna aderisce a “Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. Progetto nato per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo, sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che si mobilitano per gli stessi fini. La campagna è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni, organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati. Nel 2014 tra le varie azioni portate avanti dalla Uisp nazionale sul tema del gioco d’azzardo è stata lanciata la campagna nazionale “Gioco per Gioco”. Consiste in una serie di appuntamenti e iniziative territoriali, un concorso di creatività e un appuntamento finale, per diffondere la giusta consapevolezza e attivare la cittadinanza su un tema delicato e importante. L’obiettivo per il 2015 è sempre quello di promuovere un atteggiamento corretto e critico nei confronti del tema del gioco d’azzardo e sulle conseguenze, lavorando per restituire al gioco la sua valenza sociale e positiva, come diritto sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Per informazioni sul progetto consultare il sito di Uisp Ravenna www.uisp.it/ravenna alla pagina dedicata.

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4.075 del 20 febbraio 2014, ha elencato gli elementi che consentono di qualificare un contratto di locazione come di natura transitoria. Il chiarimento si è reso necessario per uno sfratto per finita locazione in un contratto “transitorio”. Il conduttore si opponeva all’intimazione, valutando non valide le esigenze transitorie del contratto. Il Tribunale accoglieva la tesi del locatore, intimando all’inquilino di rilasciare l’immobile. In appello la sentenza veniva ribaltata con l’applicazione del regime del contratto “libero” della durata di 4+4 anni. Il locatore impugnava la decisione innanzi alla Corte di Cassazione, ribadendo di aver stipulato un contratto applicando la disciplina transitoria prevista dall’art. 5 comma 1 della L. n. 431/98. La Cassazione infine affermava che la possibilità offerta dalla legge di stipulare un contratto di locazione ad uso transitorio non è arbitraria, né incondizionata, ma deve rispettare i dettami derivanti dall’unione tra la disciplina dell’art. 5 della L. n. 431/98 e il Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2002. Dalla due disposizioni, si ricavano le condizioni che, se rispettate, permettono di concludere un legittimo contratto di locazione transitorio valido ed efficace: 1. Indicare una specifica clausola Associazione sindacale contrattuale che individui l’esi- piccoli proprietari genza di transitorietà del locato- immobiliari re e/o del conduttore. Ad esempio Ravenna V.le Galilei 81/83 0544 470102 le nozze del figlio per l’uno, il la- tel. fax 0544 470075 voro a tempo determinato o corso info@asppi.ra.it di formazione per l’altro. www.asppi.ra.it 2. Documentarne le esigenze. Ad Faenza Via Cavour, 25 esempio la pubblicazione delle tel. 0546 25807 faenza@asppi.ra.it nozze, un contratto di lavoro. Lugo Via Manfredi, 41 3. Confermare, da parte dei con- tel. 0545 33356 traenti, del permanere delle esi- lugo@asppi.ra.it genze con lettera raccomandata SERVIZI AI SOCI da inviarsi prima della scadenza - Gestione contratti del termine (almeno 30 giorni di locazione - Assistenza legale prima della scadenza). Il proprietario-locatore, ignorando - Consulenza condominiale questi punti, potrebbe trovarsi “ in- - Consulenza tecnica fiscale trappolato” in un contratto 4+4 -- Consulenza Affitti e vendite da senza possibile via d’uscita. privato a privato Meglio informarsi in ASPPI.

- Successioni Dal 1980 a Ravenna

PODISMO VENERDÌ 6 FEBBRAIO LA PREMIAZIONE DELLA STAGIONE AGONISTICA 2014 Venerdì 6 febbraio alle ore 20.30, presso l’auditorium della Scuola media di via Murri ad Alfonsine la Lega Atletica Leggera in rappresentanza dei Comitati di Ravenna, Lugo e Imola-Faenza consegnerà i premi della stagione agonistica appena conclusa. Durante la serata saranno premiati gli atleti e le società sportive che si sono distinte durante il 22° Campionato di Cross, il 16° Campionato di Corsa su Strada e nelle camminate estive. L’evento sarà caratterizzato dalla presenza dei dirigenti di Lega e sono invitati tutti gli atleti e i rappresentanti delle società che hanno partecipato alle manifestazioni. Il calendario completo con i risultati dell’attività agonistica è disponibile al sito www.uisp.it/ravenna alla pagina podismo.

CORSI DI NUOTO

SULLA NEVE

APERTE LE ISCRIZIONI PER I RINNOVI

TREKKING AL CORNO ALLE SCALE

Sono aperte le iscrizioni per il terzo turno dei corsi di nuoto, ginnastica in acqua e Dolce Attesa, organizzati da Uisp Ravenna. Dal 26 gennaio 2015 sono attivi i nuovi cicli di lezione (due mesi) con possibilità di frequenza mono o bisettimanale negli impianti natatori di via Falconieri e via Mattei a Ravenna. Per informazioni e nuove iscrizioni è possibile rivolgersi presso gli uffici di via Rasponi 5 negli orari indicati dal sito Uisp. Per facilitare i rinnovi il Comitato di Ravenna ha aperto un nuovo punto iscrizioni presso la piscina comunale “G. Gambi”. Un operatore della Uisp sarà presente da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 18.30 fino a mercoledì 4 febbraio presso l’impianto di via Falconieri.

Uisp Ravenna in collaborazione con Bassa Romagna promuove un week-end all’insegna del trekking sulla neve presso Corno alle Scale. Sabato 21 e domenica 22 febbraio la compagine Uisp farà tappa nell’Appennino bolognese per un fine settimana dedicato all’escursionismo in completa sicurezza in compagnia di personale esperto. Partenza sabato 21, al mattino, da Sant’Agata sul Santerno con mezzi propri per raggiungere gli impianti di risalita “Le Polle”. Dagli impianti inizierà l’avventura escursionistica con ciaspole per raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi situato sul Lago Scaffaiolo. Dopo cena passeggiata notturna fino al Passo della Calanca oppure verso la Valle Dardagna. Domenica 22, dopo colazione, escursione accompagnata con pranzo al sacco per concludersi agli impianti delle Polle. La quota di adesione per soci di euro 93,00 comprensiva di: noleggio ciaspole, cena, pernottamento, colazione, pranzo al sacco domenicale, merenda domenicale, guida alpina. Per chi già possiede le ciaspole la quota è di euro 88,00. Solo 28 posti disponibili. Per informazioni e iscrizioni contattare il Comitato di Ravenna tel. 0544 219724.


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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 29 gennaio 2015

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 29 gennaio 2015

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SETTIMANALE

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 29 gennaio 2015

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