Popolis - Giugno 2011

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Montecchio, sincerità e attenzione di monica alghisi

monica.alghisi@cassapadana.it

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ono nata il 16 aprile 1971 a Darfo Boario Terme. Sono ragioniera programmatrice diplomata all’ITC Olivelli nel 1990. Nel 1991 sono stata assunta alla Bipop – la Banca popolare di Brescia – presso la filiale bresciana. Ho ricoperto vari ruoli: cassiere, responsabile ufficio titoli e da agosto 2000 sono stata nominata responsabile della filiale di Ghedi. Sono iscritta all’Albo dei promotori finanziari. Nel maggio 2004 sono stata assunta dalla BCC Camuna con l’incarico di responsabile della filiale di Montecchio. Sono sposata con Fabrizio dal

Monica Alghisi

La frazione sulla riva dell’Oglio Darfo Boario Terme con i suoi oltre 14.900 abitanti (i “darfensi”) è il più popoloso comune della Valle Camonica. Nel 1968 è stato insignito del titolo di città, mutando in quell’occasione il nome da “Darfo” nel più prestigioso “Città di Darfo Boario Terme”: un omaggio alle acque termali che restituirono benessere e ripresa economica dopo il difficile periodo post-bellico. Importante centro industriale e commerciale oltre che, appunto, apprezzato centro termale e turistico, Darfo è situato nella zona medio-bassa della Valle Camonica, alla confluenza con la Valle di Scalve, e appartiene alla provincia bresciana. L’intero territorio comprensivo di tutte le frazioni e località periferiche si estende su una superficie che supera i 36 Kmq, su un’ampia pianura di origine alluvionale attorniata da rilievi montuosi. Il paese di Montecchio, frazione di Darfo Boario Terme, giace sulla sponda sinistra dell’Oglio. È costruito in un punto strategico della valle, a ridosso del Monticolo, una collina di pietra arenaria, detta anche pietra serena. La storia di Montecchio è strettamente legata al suo castello dalle origini oscure, forse costruito nel X secolo come riparo alle incursioni ungariche. Nel 1455 il castello fu demolito per ordine della Repubblica di Venezia. Sede di un’antica Università nel 1200, Montecchio fu in passato importantissimo per le comunicazioni: vi era presente l’unico ponte esistente tra Cividate Camuno e Pisogne. Il ponte costruito nel 1686 sostituì un altro più antico in legno. Fortemente ancorate alla propria storia e identità sono anche le altre frazioni di Darfo: Angone, Bessimo inferiore, Boario terme (lungo la cui piana si teneva probabilmente il mercato, “Forum Boarium”), una parte di Capo di Lago, Corna, Erbanno, Fucine, Gorzone, Pellalepre (probabilmente la più antica) e Sciano, sviluppate a raggiera sul territorio. I quattro centri urbani principali, Darfo, Boario Terme, Corna di Darfo e Montecchio, formano una sorta di quadrilatero al cui interno è situata quella che è conosciuta come località Isola, il cui nome deriva dalla vicinanza della zona con l’ansa del fiume.

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1998 e ho un figlio, Luca, di nove anni. Per moltissimi anni sono stata un’atleta di lancio del disco, con risultati che mi ponevano tra le migliori in Italia. Ho deciso di abbandonare l’attività agonistica nel 2000 per dedicarmi ancora di più a lavoro e famiglia. La caratteristica che mi contraddistingue è la semplicità, sia nella vita lavorativa che familiare, così come nei rapporti con la comunità dalla Parrocchia di Montecchio alla scuola materna. L’assunzione in BCC, dopo l’esperienza di 13 anni in una banca tradizionale, ha creato in me una fortissima motivazione personale. Significava stabilire con le famiglie e con le aziende un rapporto interpersonale e non solo strettamente lavorativo. Quel rapporto che le banche di grosse dimensioni hanno perso. È passato ormai un anno dalla fusione. La clientela ha accettato di buon grado di far parte della Cassa Padana, cogliendo in maniera attiva le opportunità che questa banca può dare: la missione di essere banca del territorio, banca differente, che collabora per la crescita delle piccole e medie imprese, che sostiene le associazioni e le famiglie che operano nel nostro territorio. La mia filiale è composta da quattro persone: Cristina Tarsia è la mia collaboratrice più stretta, da novembre 2010 è vice-responsabile. È tornata alla filiale di Montecchio dopo un’esperienza alla filiale di Esine. Valentino Bettoni e Mauro Eraclio completano l’organico della filiale svolgendo l’attività di cassa e retro-sportello. La gentilezza, la disponibilità e la professionalità contraddistinguono la nostra filiale. Il cliente è sempre al centro della nostra attenzione. La condivisione degli obiettivi, la passione per il nostro lavoro e la ricerca di nuove motivazioni ha creato un ottimo gruppo con un ottimo affiatamento. ¬


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