Rivista lasalliana 2-2010

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L’apprendimento cooperativo

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- a livello intellettivo (conoscenze e abilità): l’AC migliora numerose abilità del comunicare, fra le quali quella di ascoltare, di assumere ruoli diversi, di risolvere i conflitti, di assumere la leadership; offre maggiori possibilità di percorsi d’apprendimento, nel rispetto delle molteplici forme di apprendimento4 perciò più possibilità di scelta e più indicazioni su cosa e come studiare; si propone di coinvolgere tutti, secondo le capacità di ciascuno: non si danno dunque situazioni in cui alcuni alzano sempre la mano per chiedere o rispondere ed altri lo fanno di rado o non lo fanno mai; imparando a lavorare in squadra, ci si prepara anche a quelle modalità di lavoro collaborativo che lo sviluppo della tecnologia e l’aumento della complessità richiedono ai team professionali; - a livello emotivo (interessi e motivazioni): l’AC aumenta l’autostima di chi si sente non solo accettato, ma cointeressato e coinvolto attivamente al buon esito del lavoro comune. Tra i componenti del gruppo si costituisce vera empatia, cioè la capacità di capire e interpretare il ruolo degli altri, di comprendere le loro opinioni e i loro sentimenti. Viene valorizzato l’autocontrollo, la capacità di assumere l’iniziativa e la conseguente responsabilità nei confronti del proprio operato; - a livello relazionale: l’AC si rivela strumento educativo efficace in gruppi eterogenei per capacità, estrazione sociale, etnicità. Ogni componente del gruppo, se attivamente coinvolto, è sottratto sia al pericolo dell’esposizione ‘per errore’ sia al mimetismo di chi si avvale del gruppo per non intervenire. L’incontro con gli altri insegna ad apprendere molte cose di sé: se si è portati a dominare sugli altri, se si è timidi, maleducati o affetti da gregarismo. E la scoperta è ordinata al miglioramento delle qualità e alla correzione dei difetti. Le difficoltà sono da considerare come potenziali ragioni di rifiuto. Per assicurare i vantaggi esposti sopra occorre fare i conti con i mutamenti di indirizzo richiesti alla tre componenti del rapporto insegnamento-apprendimento: - ai docenti si chiede una riconversione professionale. Chi intende applicare l’AC, oltre alla previa conoscenza della metodologia, deve saper attuare con gradualità la sperimentazione (dall’AC informale a quello strutturato), saper garantire la sintonia sociale (con colleghi, dirigenti, famiglie), saper passare dal programma disciplinare fin qui svolto con criteri di sistematicità, ciclicità, enciclopedismo alle unità d’apprendimento; - agli allievi: la maggior parte di essi dimostra interesse e riconosce il miglioramento dell’apprendimento con l’AC, tuttavia, se non sono abituati a lavorare in gruppo, spesso, all’inizio, parecchi di essi mostrano riserve o sfiducia verso questo approccio. Inoltre, siccome esiste una gran varietà di stili nell’apprendere, può darsi il caso che l’AC non risulti il metodo ottimale per tutti. Una buona pratica è perciò

4 Utile al riguardo la lettura di Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento, di H: Gordon. Erickson, Trento 2005, pp. 209.


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