Il caffe 116

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NUMERO 2 (116) ANNO XXVIII 3 luglio 2021

Gazzettino dello Sport di Molinella Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: via Bentivogli, 5 - Molinella (BO) - Distribuzione gratuita - Stampa: Tipografia AG snc, Granarolo E. (BO)

I magnifici tre

redazione@duecaffe.it

ATLETICA / 1

ATLETICA / 2

CICLISMO

Alex Fabbri, classe 2003, non è di Molinella ma di Consandolo. Anche lui come Beatrice Minotti di Copparo, campionessa italiana lo scorso anno nella velocità allieve, ha scoperto l’atletica grazie alle Olimpiadi del Reno. E’ cresciuto nell’Atletica Molinella e due giorni alla settimana si allena ancora allo stadio con Tobia Zucchini e gli altri, anche dopo il passaggio alla Pontevecchio Bologna, società per la quale gareggia tuttora. Specialista dei salti, il 2 giugno a Modena ha saltato nel triplo 15,33, miglior prestazione stagionale italiana di categoria, ben al di sopra del minimo richiesto per la qualificazione agli Europei Under 20. Fabbri si è ripetuto più o meno sulla stessa misura anche ai Campionati Italiani Juniores e Promesse di Grosseto, dove l’11 giugno si è piazzato al 2° posto con 15,23, preceduto soltanto da Federico Bruno (Atletico Mercurio Novara), nuovo campione italiano juniores con 15,34, che per un centimetro gli ha portato via anche il primato stagionale. Fabbri ora attende fiducioso la meritata convocazione per gli Europei Under 20, in programma a Tallinn, in Estonia, dal 15 al 18 luglio.

Con la vittoria nel disco agli Invernali di Molfetta (53,39 il 28 febbraio), Stefania Strumillo guadagna la convocazione in azzurro per la Coppa Europa di Lanci che si svolge a Spalato, in Croazia, l’8 e il 9 maggio. Dopo un paio di stagioni difficili, l’atleta molinellese ora in forza al GS delle Fiamme Azzurre torna quindi a vestire la maglia della Nazionale e a Spalato, con un lancio di m. 54,07, è 19^ assoluta (4^ del Gruppo B), migliore delle italiane. Tre settimane dopo, dal 28 al 30 maggio, si svolge a Chorzow, in Polonia, la Coppa Europa a Squadre: nell’occasione Stefania Strumillo firma la sua miglior prestazione stagionale con un lancio di metri 55,67 che vale il 6°posto nella gara del disco, vinta dalla portoghese Liliana Cà (61,36). Classifica a squadre: miglior risultato di sempre per l’ Italia, 2^ con 179 punti, preceduta soltanto dalla Polonia (181.50); al 3° posto la Gran Bretagna (174).

Per quel suo modo di correre sempre all’attacco, Emanuele Ansaloni è riuscito a coinvolgere e ad entusiasmare gli sportivi molinellesi, anche quelli che poco si interessano di ciclismo. Il molinellese, classe 2000 del Team #InEmiliaRomagna, non si è smentito neppure al 44° Giro d’Italia Under 23,che si è concluso il 12 giugno a Castelfranco Veneto, dopo 10 tappe con 4 arrivi in salita. “Tutta Molinella fa il tifo per Ansaloni”, titolava il Carlino Sport del 9 giugno, all’indomani della tappa di San Pellegrino Terme, quando l’atleta di casa nostra è uscito dal gruppo e sul Selvino, inquadrato dalle telecamere di Raisport, ha provato ad andar via da solo, guadagnando circa 30 secondi sugli inseguitori, prima di essere ripreso in vista del GPM. Ansaloni ha sofferto il giorno dopo sulle terribili rampe della salita al Lago di Campo Moro (m.2020), in una tappa flagellata dalla pioggia; si è difeso giovedì sul Tonale (m.1883) e, alla fine, ha chiuso con onore al 70° posto in classifica generale, 28° degli italiani, con un ritardo di 1h20’52” dalla maglia rosa, risultando anche il migliore della sua squadra. Ansaloni ha percorso 1.324 km di strada in 33h30’38”. Dei 176 corridori partiti da Cesenatico il 3 giugno, ne sono arrivati a Castelfranco Veneto 143, l’ultimo dei quali a 2h49’45” dal vincitore del Giro. La corsa, che allineava i migliori giovani under 23 del mondo in rappresentanza di 35 squadre di 14 paesi, ha incoronato lo spagnolo Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan), con tre vittorie di tappa e ben cinque maglie di leader delle varie classifiche sulle spalle (generale, a punti, gpm, giovani e combinata). Podio tutto straniero: con lo spagnolo, anche Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) 2° ed Henry Vandenabeele (Development Team DSM) 3°. Migliore degli italiani in classifica generale, Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) 6°.

Alex Fabbri agli Europei U20? Stefania Strumillo torna in Azzurro Ansaloni è uscito dal gruppo Che spot per le Olimpiadi del Reno! 2^ in Italia, 6^ in Europa Protagonista al Giro d’Italia U23

Campionati Italiani Juniores e Promesse (Grosseto, 11-12 giugno). Risultati. Nel triplo femminile junores, medaglia di bronzo per Erica Fabbris, 3^ con 12,66, nuovo primato personale. Con la Nuova Casbah di Baricella, sua società d’origine, fa festa anche l’Atletica Molinella, società dalla quale la ragazza è transitata prima di approdare alla Pontevecchio Bologna. Gli altri risultati della categoria juniores: Federica Rado (Atl. Pontevecchio) peso 11,67 (5), disco 36,70 (10); Demetra Tarozzi (Atl. Pontevecchio) 1500m 5’06”56 (26). Alex Fabbri 9° con 4x100 juniores maschile dell’ Atl. Pontevecchio (42”95); Leila Ambrosecchia 15^ con 4x100 promesse femminile dell’Asd Francesco Francia (52”8). Fabbri ha rinunciato alla gara del salto in alto.

Grandi Meeting

Meeting Internazionale di Ginevra (12 giugno). Disco: 5° posto di Stefania Strumillo (53,63), nella gara vinta dalla cubana Caballero (60,25). Meeting di Donnas / Aosta (13 giugno). Assoluti a invito: Strumillo 55,12 (2). XXIV° Meeting Internazionale “Città di Nembro”. (Nembro BG, 17 giugno). Stefania Strumillo (GS Fiamme Azzurre) vince con 54,59. Al 2° posto Daysi Osakue 54,07, terza Valentina Aniballi 52,08. Trofeo Perseo (Rieti, 18 giugno). Passo avanti di Stefania Strumillo (Fiamme Azzurre) rispetto alle ultime prestazioni: il 56,66, con cui ha vinto la gara, è il suo nuovo primato stagionale. 2^ Valentina Aniballi (Esercito, 52,66), 3^ Eleonora Casalini (Acsi Italia, 43,74).

ULTIM’ORA / ATLETICA

Campionati Italiani Assoluti (Rovereto TN, 25-27 giugno). Disco, Strumillo 2^ con 54,56 (1^ Osakue, 61,55); triplo femminile: Erika Fabbris, 3 nulli (eliminata); triplo maschile: Alex Fabbri 14,99 (15°); 4x100 femminile: Leila Ambrosecchia 21^ con la Francesco Francia (tt 48”05).

Le cronache quotidiane dal Giro d’Italia Under 23 del nostro “inviato speciale” Cesare Natali, che molto hanno contribuito all’improvvisa (e peraltro meritatissima) notorietà di Ansaloni, le trovate su www.duecaffe.it | archivio | archivio news | ciclismo.

BASKET

CALCIO / UNDER 15

Per il Molinella sarà C Gold anche l’anno prossimo

Matteo Cocchi dal Bologna all’Inter

Il Molinella giocherà in Serie C Gold anche la prossima stagione. Questo il verdetto dei playout, nonostante la sconfitta casalinga 71-74 subita dai rossoblu domenica 20 giugno nell’ultima partita contro Bolzano, giocata finalmente in presenza del pubblico. Con tutte e cinque le squadre del Girone Argento a pari punti (8), in base alla classifica avulsa il Molinella è addirittura 2° dietro Mirano. Teoricamente dovrebbero retrocedere proprio gli altoatesini, penalizzati dalla peggior differenza canestri, ma quasi sicuramente verranno ripescati. Si chiude così una stagione anomala, iniziata solo a marzo e segnata per tutto il tempo dalla pandemia, che ha visto comunque i ragazzi di coach Castaldi giocare sempre alla pari con tutti, salvo rari momenti di blackout. Dal punto di vista tecnico, questo breve “campionato covid”, giocato tra Emilia Romagna e Veneto, ha confermato la solidità di un gruppo-squadra, che ha i suoi punti di forza in alcuni “vecchi” come Guazzaloca (al rientro da un lungo infortunio) e Brandani (che nell’ultima sfida ha festeggiato i 1.000 punti con la maglia del Molinella) e in altri giovani di grande prospettiva come il play Bonanni e il lungo Zobirou Ouattara (2004), proveniente dalla “collegata” Basket Ferrara e destinato probabilmente ad altri palcoscenici. Senza dimenticare ovviamente l’ucraino Zhytaryuk (per molti “uno dei più forti giocatori di sempre in maglia rossoblu”) che nei suoi 2 metri d’altezza concentra esperienza forza fisica e temperamento, qualità indispensabili a questi livelli. Non è ancora ufficiale la conferma dell’allenatore, ma la volontà della società, ribadita più volte, è quella di confermare sia Castaldi che gran parte dei giocatori visti all’opera quest’anno. Il ds Francesco Serio è comunque vigile sul mercato e, se ci sarà l’occasione di rinforzare la squadra, non se la farà scappare. (am)

Se ne parlava da tempo, ma la famiglia aveva chiesto “il silenzio stampa” per non inasprire ulteriormente le polemiche tra le due parti in causa: il Bologna e l’Inter. Dal 21 giugno è ufficiale: Matteo Cocchi, centrocampista classe 2007, punto di forza del Bologna Under 15, è un giocatore dell’Inter. Dopo l’estate si trasferirà a Milano, dove alloggerà presso il collegio della società nerazzurra, che garantirà anche la frequenza scolastica. Matteo Cocchi è figlio e nipote d’arte. Il nonno, Claudio, portiere, è stato uno dei giocatori del Molinella di più lunga milizia. Il padre, Edgardo, anch’egli portiere, è stato Campione d’Italia con la squadra Allievi del Bologna nella stagione 1988-89, imitato trent’anni dopo proprio da Matteo, che nel 2019, sempre col Bologna, ha vinto lo scudetto Under 13. Dal nonno e dal papà ha ereditato la passione per il calcio, ma evidentemente non quella per il ruolo. Centrocampista di grande prospettiva, per le sue indubbie qualità, Matteo Cocchi ha sempre giocato con compagni di squadra più grandi di un anno, senza temere il confronto. Il Bologna l’aveva prelevato dall’US Reno nel 2015, dopo averlo visionato in diversi tornei. Nella foto in basso a destra, riferita all’edizione 2014 della Nostra Serie A, l’allora assessore allo sport, Andrea Gabusi, lo premia con la maglia originale dell’Inter, autografata da capitan Zanetti. Quasi un segno del destino!

BEACH TENNIS

Vyacheslav Zhytaryuk

Giulianova (TE), 10-13 giugno. Si sono disputati sulle spiagge di Giulianova i Campionati Italiani Assoluti outdoor. 5 i titoli in palio, per un montepremi di 6.000 euro. Nella finale del doppio maschile, Doriano Beccaccioli e Damiano Rosichini hanno battuto 6.3 6.2 Diego Bollettinari e Marco Faccini. Il molinellese Bollettinari è 2° anche nel doppio misto, vinto da Giulia Gasparri e Marco Faccini, che in finale hanno appunto avuto la meglio 7.5 6.4 sulla coppia Ninny Valentini-Diego Bollettinari. Ricordiamo che appena qualche mese fa Bollettinari e Faccini avevano vinto in coppia il titolo italiano del doppio maschile agli Indoor di Forlì.


pag. 2 Tuttenotizie

CALCIO FEMMINILE

CALCIO / MOLINELLA

Marta Rambaldi, il primo gol non si scorda mai

Marco Carozza nuovo mister

20 giugno. Il Bologna sbanda malamente alla penultima curva, perde 5-2 dalla Pistoiese e dice addio alla promozione in Serie B. La Torres Sassari, con la quale le bolognesi avevano ingaggiato un lungo testa a testa, prende il largo e va a vincere il campionato che ha visto nel frattempo la molinellese Marta Rambaldi affermarsi come giocatrice di ottimo livello. Classe 2002, cresciuta nell’US Reno, passata dal calcetto al calcio a 11, centrocampista di fascia mancina da due anni al Bologna, la Rambaldi ha scalato in fretta tutte le gerarchie. Partita dalla juniores, si è guadagnata quest’anno un posto da titolare in prima squadra. Si era detto che le mancava solo il gol per coronare una bellissima stagione. E il gol (il primo della sua carriera) è finalmente arrivato domenica 2 maggio a Reggio Emilia, quando la ragazza molinellese ha ribattuto in rete il pallone del vantaggio rossoblu, nella partita vinta 2-1 sulle reggiane della Polisportiva Cella.

Il Bologna dice addio alla promozione in B

13-20 giugno. È successo tutto in una settimana. Dopo un lungo testa a testa con la Torres Sassari, il Bologna perde inaspettatamente dalla Pistoiese. Scivola così in 2^ posizione, a pari punti con l’Arezzo, che però è in vantaggio negli scontri diretti. Classifca finale: 1. Sassari (promosso in B), 2. Arezzo, 3. Bologna.

Regionali di Categoria Campionati Regionali di Categoria in Vasca Corta (Riccione, 17-18/24-25 aprile). Fornasari Erika (Juniores 1) 50 rana 34”72 (2^), 100 rana 1’15”04 (2^), 200 rana 2’40”86 (2^); Ramazziotti Nicholas (Ragazzi 1) 100 rana 1’09”51 (2°), 200 rana 2’29”56 (2°); Chiarini Mirko (Cadetti) 200 farfalla 2’03”35 (2°): Burnelli Martina (Ragazze 1) 100 dorso 1’08”97 (3^); Campioni Chiara (Juniores 1) 100 misti 1’08”42 (3^); Rossano Marika (Juniores 2) 50 dorso 30”87 (3^). Con 20 medaglie d’oro, 32 d’argento e 24 di bronzo, il CN Uisp Bologna, società per la quale gareggiano i giovani della Molinella Nuoto, si aggiudica la Classifica di Società con punti 1512, davanti a Imola Nuoto (1135) e De Akker Team (1060). Le gare erano valide per le Graduatorie Nazionali di Categoria, consultabili online sul sito www.federnuoto.it | Sezione Risultati e Classifiche.

Campionato Nazionale a Squadre / Ragazzi Le gare si sono svolte in tutta Italia su base regionale. In Emilia Romagna, a Bologna, Piscina dello Stadio (V50), il 6 giugno. Risultati individuali: Ramazziotti Nicholas: 200 rana 2’36”8 (pb); 4x100mx (frazione rana) 1’10”3; Burnelli Martina 100 dorso 1’13”2; 4x100mx (frazione dorso) 1’12”9. Classifica Regionale Maschile: 1 De Akker Team, 2 CN Uisp Bologna, 3 Nuoto Riccione; Classifica Regionale Femminile: 1 Rinascita Team Romagna, 2 Delfino 93, 3 CN Uisp Bologna. Classifiche Nazionali: il Circolo Nuoto Uisp, 2° in regione a livello maschile con 9800 punti, è 30° in campo nazionale, mentre la squadra femminile, 3^ classificata in regione con 9757 punti, è 34^ in Italia. Lo scudetto maschile va al Circolo Canottieri Aniene di Roma (pt.11971), quello femminile al Gam Team Nuoto Brescia (pt.11984). 164 le società partecipanti. Le classifiche nazionali sono consultabili sul sito www.federnuoto.it | Sezione Risultati e Classifiche

Regionali Esordienti: finalisti Questi gli esordienti della Molinella Nuoto / CN Bologna, che in base ai tempi ottenuti in maggio a Pianoro, si sono qualificati per le finali del Campionato Regionale: Esordienti B (Finale: Carpi, 27 giugno): Piola Alessandro: 50sl (1°), 100fa (2°), 100mx (1°); Esordienti A (Finale: Ravenna, 12.13.14 luglio): Croci Federico: 400sl (1°), 200sl (1°), 200mx (1°); Petaccia Mattia: 200ra (3°), 400sl (5°), 100ra (6°) Baibarac Luca: 50sl (14°), 100ra (23°).

Tripletta Piola

Campionato Regionale Esordienti B (Carpi, 27 giugno). Alessandro Piola, unico finalista della Molinella Nuoto, ha vinto il titolo regionale in tutte e tre le gare a cui ha preso parte con i seguenti tempi: 100mx 1’19”4; 50sl 31”3; 100fa 1’17”7.

Via Bentivogli, 16 Molinella (BO) Tel. 051.880855

Emanuele Ansaloni (#InEmiliaRomagna Cycling Team) si piazza al 18° posto nella prima edizione delle “Strade Bianche di Romagna” (Mondaino di Rimini, 20 aprile) e al 13° nella Coppa Internazionale della Pace (Sant’Ermete di Rimini, 30 maggio). Il giovane corridore molinellese era stato protagonista anche al Giro di Romagna per Under 23 Elite, che si è concluso il 25 aprile a Ravenna con l’ultimo omaggio a Dante Alighieri nel VII Centenario della morte. Ha chiuso al 38° posto in classifica generale (su 149 atleti arrivati fino in fondo), a 9’55” dal vincitore del Giro, lo spagnolo Ayuso.

Corse Tricolore Campionato Italiano su strada (Baccherato/Prato, 19 giugno): Ansaloni 125°. Campionato Italiano a cronometro (Romanengo CR, 26 giugno): Ansaloni 18°.

Coppa Italia. Round 1e 2 (Mugello, 8-9 maggio). Nella Classe 1000 Sprint, il pilota molinellese Riccardo Morelli su Ducati si è piazzato al 5° posto, a 17:194 dal vincitore, Gabriele Ruiu (BMW), che ha coperto i 7 giri del percorso in 13:15:656 ad oltre 166 Km/h di media. Coppa Italia 3° Round (Vallelunga, 4-6 giugno): Riccardo Morelli 11° (8° in classifica generale).

PATTINAGGIO

Matteo Sacchetti (Junior, UP Calderara) e Sara Dinoi (Cadette, Magic Roller Ozzano) sono stati convocati nella Rappresentativa Nazionale Giovanile di pattinaggio artistico che dal 13 al 18 luglio prenderà parte a Friburgo alla Germania Cup.

ALTRI RISULTATI

Summer Prey Fit | Doppio Maschile Open (Ferrara, 23-25 aprile). Risultato della finale: Marco Faccini-Diego Bollettinari b. Théo Irigaray-Luca Meliconi 6.1 4.6 10.6

CICLISMO / UNDER 23

Pirelli Cup / risultati

Convocati in azzurro

BEACH TENNIS

CdS Cadetti/Finali Regionali (Ravenna, 29-30 maggio). Ammesse come fuori classifica: Zagni Marianna, 1200 Siepi 4’09”25 (2); Bonafè Sofia: Salto in alto 1,63 (1). Campionati Regionali Assoluti (Piacenza, 29-30 maggio) Fabbris Erica, salto triplo 12,61 (1); Rado Federica, disco 35,80 (2). Memorial Goldoni-Benetti (Modena, 2 giugno). Fabbris Alex, salto triplo uomini 15.33 (4) ottiene il minimo per gli Europei Juniores Under 20; Mezzogori Nadir, peso allievi 14,02 (1). 40° Trofeo Pindemonte (Verona, 2 giugno). Salto in alto: Ramanzin Chiara (Pontevecchio Bologna) 1,60 (4^, qualificata per gli italiani allievi). Memorial Pratizzoli per Rappresentative Regionali Cadetti/e (Modena, 9 giugno). Sofia Bonafè (Rappr. Emilia Romagna/Atl. Molinella): salto in alto 1,62 (2). Classifica per Rappresentative: 1 Lombardia (pt. 194.0), 2 Toscana (156.0), 3 Veneto (153.5); 4 Emilia Romagna (144,5). Trofeo Dallavo per Rappresentative Regionali Allievi/e (Cles TN, 12 giugno). Risultati individuali: Maccaferri Ilaria, 400hs 1’05”10 (4); Curatolo Sara, lungo 5,32 (8); Tagliani Innocent, m.100 11’25 (6); Mezzogori Nadir, peso 13,58 (7). Staffetta 4x100 femminile (ER/Ezeoha-Nanni-Curatolo-Minotti) 47”32 (1); Staffetta 4x100 maschile (ER/Vandelli-Zuliani-Pancaldi-Tagliani) 43”89 (4). Classifica a Squadre: 1. Veneto (pt. 214), 2. Piemonte (207), 3. Emilia Romagna (187). Non hanno trovato spazio in questo numero i risultati di molti altri meeting. Li trovate su www.duecaffe.it | archivio | archivio news | atletica.

MOTOCICLISMO

Dopo l’esordio il 28 marzo sulla pista di Adria (Ro), dove si piazzò al 9° posto, e la gara al Franciacorta Karting di Castrezzato (BS) il 2 maggio, quando un guasto meccanico lo costrinse al ritiro a metà del secondo giro della Finale 2, il 16 maggio scorso, nella terza prova del Campionato Italiano Easykart, Jacopo Sisti ha colto a Jesolo (VE) il primo successo della stagione. Ecco, dal sito ufficiale della manifestazione, il racconto della gara: “Sulla pista bagnata Sisti ha dominato la finale, al termine di una rimonta pazzesca. Partito 19°, è riuscito a recuperare posizioni fin dal primo giro e, proseguendo con un ritmo forsennato, ha tagliato il traguardo con oltre 14 secondi di vantaggio sul secondo (…).” Tornato in pista il 1213 giugno a Castelletto di Branduzzo (PV), Sisti è arrivato 8° in Finale 1 e 12° in Finale 2.

Domenica 30 maggio, sui campi in terra rossa del Village Tennis Club di Molinella, è andata in scena la sfida tra i padroni di casa e il TC President Parma, valevole come spareggio per la permanenza in Serie C. Vincendo 5-1, il TC Molinella si è assicurato la conferma che anche nella prossima stagione, per il 3° anno anno consecutivo, disputerà il Campionato di Serie C Maschile. Nella foto, la squadra con il presidente Fabrizio Ruffoni: Davide Zucchini, Francesco Rastelli, Giacomo Magnani, Marco Biasin, Luca Podda.

SportInFiore 2021 (Riccione V50, 30 aprile/2 maggio). La Molinella Nuoto (35 iscritti) è salita 18 volte sul podio, conquistando 9 medaglie d’oro, 6 d’argento e 3 di bronzo. Con 4 ori, Alessandro Piola è il più medagliato di tutti. Di seguito il riepilogo dei podi. Piola Alessandro (Esordienti B): 100fa 1’20”10 (1), 50sl 30”68 (1), 50fa 34”21 (1), 100sl 1’08”06 (1). Croci Federico (Esordienti A): 50ra 36”23 (1), 50sl 1° 28”0 (1), 200mx 2’32”11 (2), 100sl 1’00”93 (1). Burnelli Martina (Ragazze):100do 1’12”77 (1), 50do 33”37 (2), 50fa 31”79 (2). Petaccia Mattia (Esordienti A): 100ra 1’20”89 (1). Ramazziotti Nicholas (Ragazzi): 200ra 2’38”08 (2), 100ra 1’11”59 (3), 50ra 32”89 (3). Chiarini Mirco (Cadetti/Assoluti): 200fa 2’08”80 (2). Rizzo Ginevra (Esordienti A): 100fa 1’24”63 (2). Barattini Enea (Ragazzi) 50fa 29”97 (3).

Riccione (V50), 18.19.20 giugno. Molinella Nuoto: 32 iscritti, 23 volte sul podio. Medaglie d’oro 7, argento 5, bronzo 11. ESORDIENTI B: Piola Alessandro, 50fa 33”50 (1), 100sl 1’09”63 (1). ESORDIENTI A: Croci Federico 100sl 1’01”95 (3), 50sl 28”63 (3); Petaccia Mattia 50ra 36”96 (3), 100ra 36”96 (3). RAGAZZI: Ramazziotti Nicholas 50ra 33”86 (1), 100ra 1’14”16 (1); Piola Aurora 100sl 1’07”89 (1), 100fa 1’14”73 (2); Vanini Elia 50ra 36”08 (2); Burnelli Martina 50fa 32”75 (2), 50do 34”86 (2); Manferdini Matteo 50fa 29”85 (3). JUNIORES: Fornasari Erika 50ra 37”59 (1), 100ra 1’21”96 (1); Campioni Chiara 200mx 2’34”47 (2), 200sl 2’17”73 (3); Sita Danila 50fa 31”09 (3), 50sl 28”95 (3); Costa Federico 100do 1’05”76 (3), 200sl 2’09”99 (3); Tarantino Cristiano 100fa 1’07”83 (3). Classifica per società (29 i team in gara): 1. Polisportiva Masi (pt.830), 2. Nuoto Sprint Borgo (571), 3. Sport 2000 (529). Molinella Nuoto 7^ con 298 punti.

Jacopo Sisti vince a Jesolo. Primo successo stagionale del pilota molinellese

TENNIS / SERIE C MASCHILE

Nazionali Aics

Nazionali Uisp

KART

30 maggio. Agnese Stagni TC Cervia Milano Marittima) si aggiudica il Torneo Nazionale di Cervia, valido per la qualificazione ai campionati italiani di categoria. In finale ha battuto Maria Vittoria Ranieri (Ct Massa), testa di serie n.1 del torneo, per 6-2, 1-0 e ritiro.

L’Ospitalese ha riconfermato mister Fabrizio Suggi, il quale, per motivi di lavoro, sarà disponibile solo alla fine di settembre.

ATLETICA / RISULTATI

NUOTO / RISULTATI

Under 12

28. aprile. Us Reno Molinella 1911 comunica che Daniele Bortolotti non sarà l’allenatore della Prima Squadra per la stagione entrante 2021/22. Gli subentra Marco Carozza, cresciuto nella società (nel 1999 fu nazionale under 18 dilettanti). Gaspare Mazarese sarà il suo vice. Andrea Zama direttore tecnco, Andrea Mariotti direttore sportivo, Marco Capello team manager, Marco Gurioli dirigente accompagnatore, Andrea Mezzapelle responsabile comunicazione. Si attende l’ufficializzazione dei primi colpi di mercato.

Regionali/Obbligatori (Bologna, 17-18 aprile) Classifiche finali Juniores/M: 1° Sacchetti Matteo (UP Calderara) 54.10; Cadetti/F:3^ Sara Dinoi (Magic Roller Ozzano). Regionali Uisp/Obbligatori (Bologna, 2 maggio) Sara Dinoi (Magic Roller Ozzanno) 1^ classificata cadetti. Regionali Fisr/Libero (Modena, 1-2 maggio) Davide Dinoi 2° Divisione Nazionale. Regionali Fisr (Misano, 9 maggio). Liberi, Categoria Cadette: Sara Dinoi 3^.

VOLLEY A3 MASCHILE Playoff | Ottavi di Finale | Gara 2 (Portomaggiore, 18 aprile). Nella gara di ritorno degli ottavi di finale, Med Store Macerata, vittoriosa anche all’andata per 3-0, batte Sa.Ma. Portomaggiore con identico risultato e passa al turno successivo. Il molinellese Andrea Masotti (Sa.Ma. Portomaggiore) si è rivelato uno dei giovani più interessanti della stagione appena conclusa.

FOTOSUB 12° Trofeo Cristo Silente (Riva del Garda TN, 8 maggio). Il molinellese Marco Bollettinari del CS Nuoto 2000 di Faenza si è classificato 6° con punti 48.9. 3° Memorial Taroni (Marina di Ravenna, 29 maggio). Marco Bollettinari 1° classificato con punti 60.2.

Riccardo Morelli

FOOTBALL USA 12 giugno. Le Aquile Ferrara chiudono il Campionato di Seconda Divisione senza aver mai vinto neanche una partita. Nel Girone che, oltre al team estense, comprendeva Bengals Brescia, Hoggs Reggio Emilia e Vipers Modena, Mingozzi e C. hanno perso da tutte, sia all’andata che al ritorno. Vipers Modena promosse.

FUTSAL / CALCIO A5 Under 17 Maschile: Molinella campione regionale di calcio a 5. Coppa Emilia U17, Finale. Bologna-Palestra Corticella, 26 giugno: Olimpia Regium-Futsal Molinella 1-2 (gol: Bertacchi, Berti) . Ecco i nuovi campioni regionali: Alex Bertacchi (capitano), Nicholas Berti, Matteo Pivanti, Dennis Pugliese, Nicholas Salmi, Fabio Tarozzi, Lorenzo Volta. Allenatore: Santo Cataudella; Dirigente: Massimo Faccini. Serie C Femminile. Con la partita Molinella-Mader (4-5), si è concluso domenica 20 giugno il campionato, nel corso del quale il Molinella ha raccolto 1 solo punto in 8 partite. Non sono mancate comunque le attenuanti e nemmeno il gioco. Molinella Summer Cup (6 giugno). Real Thiene (Vicenza) ha vinto il Quadrangolare U15 organizzato da Futsal Molinella al CS FarSport. Al secondo posto le reggiane del Nubilaria, terze le ragazze di casa, davanti a Reno Centese. In evidenza tra le molinellesi, con un gol a testa: Sofia Mordenti, Asia Fiocchi, Giulia Scaligina e Chiara Montanari.Tornei in corso: Summer League Maschile Opes: Molinella in semifinale (30 giugno); eventuale finale il 5 luglio.


La Bottega del Caffè

Fino al 12 maggio scor-

so il romanista Amadei e il genoano Pellegri condividevamo, pur a distanza di 79 anni, il record del più giovane esordiente in Serie A. Amedeo Amadei, nato a Frascati il 26 luglio 1921, aveva debuttato in Serie A con la maglia della Roma il 2 maggio 1937 (Roma-Fiorentina 2-2), all’età di 15 anni, 9 mesi e 6 giorni. Pietro Pellegri, nato a Genoa il 17 marzo 2001, anch’egli attaccante di ruolo come Amadei, mette piede per la prima volta in A con la maglia del grifone il 22 dicembre 2016 contro il Torino (1-1): per un’incredibile coincidenza, anche Pellegri ha 15 anni, 9 mesi e 6 giorni, esattamente come Amadei. Il record che Amadei e Pellegri detenevano insieme è stato battuto il 12 maggio da Wisdom Amey del Bologna, difensore di origini togolesi ma nato a Bassano del Grappa (VI) l’11 agosto 2005, che ha debuttato nella

L’esordiente più giovane del calcio italiano. Gaiani mette in fila Amey, Pellegri e Amadei massima divisione al minuto 88 della partita casalinga contro il Genoa (0-2), all’età di 15 anni e 277 giorni. Per soli 3 giorni di differenza (fonte/Gazzetta dello Sport), ora è il bolognese Amey il più giovane esordiente di sempre in Serie A.

Ma tra le pieghe statistiche del nostro calcio spunta il nome del molinellese Werther Gaiani, il quale, secondo Andrea Ridolfi, storico del calcio, non è soltanto il più giovane esordiente nei Campionati Nazionali a Girone Unico (Serie A e Serie B), ma

anche il più giovane marcatore all time del Calcio Italiano. Scrive infatti Ridolfi nel suo blog (Storia della Serie B, capitolo I: anteguerra, 1929-1943) che nella stagione 1939-40 fu stabilito un primato difficilmente superabile, quello del più gio-

vane marcatore in una partita di Serie B. “A scrivere il suo nome nella storia del calcio fu Werther Gaiani, centravanti del Molinella che debuttò il 2 giugno 1940 contro la Pro Vercelli e segnò il gol del 6-1 all’87º minuto. Gaiani, nato a Molinella il 29 giugno 1925, aveva appena 14 anni, 11 mesi e 4 giorni al momento del gol. Il destino di Gaiani fu però segnato dalla sfortuna: i promettenti inizi di carriera, che lo videro vestire la maglia della rappresentativa regionale emiliana (e passare brevemente dal Molinella al Forlì e quindi al Bologna, ndr), furono stroncati dalla seconda guerra mondiale. Gaiani morì durante il conflitto proprio a Bologna nel settembre del 1944 ed è sepolto nel cimitero di Molinella”. La comparsa sulla scena del 15enne Amey non cancella dunque i record di Gaiani: benché i suoi primati siano riferiti specificatamente alla Serie B, Gaiani, appena 14enne al momento dell’esordio e del gol, rimane in assoluto il più giova-

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ne esordiente e il più giovane marcatore di tutto il calcio Italiano a Girone Unico. A proposito di Gaiani, che dopo la retrocessione dalla B diventò titolare del Molinella in Serie C, vogliamo aggiungere un’ultima curiosità: il primo ad accorgersi delle sue straordinarie qualità fu Ettore Puricelli, il grande uruguaiano del Bologna, tre volte capocannoniere del campionato italiano, sfollato a Molinella nel 1943, il quale convinse il presidente Dall’Ara a portarsi a casa per due soldi un sicuro talento. Sui campionati di calcio era però già calato il sipario della guerra e su Bologna stava per abbattersi quella pioggia di bombe che il 1° settembre 1944, in prossimità dello scalo ferroviario della Bolognina, finì col travolgere anche il molinellese Werther Gaiani, grande promessa del calcio italiano. (am) Nella foto in alto a sinistra Werthet Gaiani; a destra una mista titolari riserve del Molinella Serie C 1940-41.

ANNIVERSARI / CALCIO

Nato il 4 giugno. Il Molinella compie 110 anni

La leggenda popolare vuole che il Molinella sia nato nella tarda primavera del 1911 in una saletta al pian terreno dell’antico Albergo dell’Angelo, per volontà di alcuni ventenni dell’epoca, tra i quali si ricordano per “valentìa ed entusiasmo” soprattutto Antonio Scarabelli, Filippo Osti e Raffaele Tubertini. Per quanto possa sembrare strano, e molti si sono sbizzarriti nel cercare di dare un qualche significato a quello strano nome, si chiamava “Pulvis” (polvere, in latino) la prima espressione del calcio molinellese, che il 4 giugno 1911, in un campino dalle parti del Volta, più o meno dove sorge oggi l’Hotel Minipalace, disputò la sua prima partita contro il Budrio. Risultato finale: non pervenuto. Dopo la Grande Guerra, la società rinasce nel 1919 con il nome di Associazione Calcio Molinella e Leonida Tottoli ne è il giovanissimo presidente. Il signor Giovanni Benvenuti, titolare di un’avviata ferramenta in paese, finanzia l’impresa con “120 lire per l’acquisto di indumenti e altro materiale indispensabile al giuoco del football”. Dal Volta, la squadra aveva intanto traslocato “int’al prè d’la Fìra” (nel Prato della Fiera del bestiame), di fronte all’attuale Asilo Viviani, teatro di epiche sfide con le squadre dei paesi vicini. Ai fieri avversari dell’epoca, il Molinella solitamente opponeva “Baldi in porta; Scarabelli e Falco terzini; Cesari, Saltarelli e Bianchi mediani; Lipparini, Sarti, Bonvicini, Vaccari e Zagni in attacco”. Tutti molinellesi, tranne Bonvicini che era di Traghetto, in pratica il primo “straniero” della squadra. Nel 1923, un terreno compreso tra le attuali via del Lavoro e via dell’Unità, viene opportunamente “attrezzato e recintato con assi di legno impeciate”, così da consentire al Molinella di partecipare al Campionato ULIC (Unione Liberi Calciatori) della Delegazione di Imola. Il cosiddetto “Càmp Nòv”, il Campo Nuovo, con ingresso da via Valeriani, sarà inaugurato ufficialmente con un saggio ginnico il 28 ottobre 1925, terzo anniversario della Marcia su Roma, e intitolato al grande tenore Beniamino Gigli, su proposta di Biagio Vaccari che conosceva personalmente il Maestro. Nell’agosto del 1924, la squadra coglie il primo successo della sua storia sportiva, vincendo la Coppa della Canicola e il 2° premio nel campionato provinciale di tiro alla fune. Il Campo Nuovo, che tale resterà fino all’inaugurazione dell’attuale Stadio

Gol di Fiammenghi (1961)

I RE DEL GOL Se Livio Ghelli è l’autore del primo gol ufficiale della storia rossoblu (Coppa Babini, 16 gennaio 1927: Molinella-Fortitudo 5-3), con 198 reti messe a segno tra il 1952 e il 1968 Celso Fiammenghi è sicuramente il cannoniere principe del Molinella, seguito da Valter Gaiani, secondo, con 101 gol in nove stagioni (1927-1935) e da Joseph Klarner, che in appena tre campionati e mezzo (1972-1975) è andato a segno 78 volte. Gaiani detiene altri 2 record personali: è l’unico giocatore del Molinella ad aver segnato 6 gol in una sola partita (12 giugno 1927, Molinella-Bagnacavallo 9-0) ed è anche l’autore del primo gol rossoblu allo Stadio (Campionato I Divisione, 12 febbraio 1933: Molinella-Spal 3-3).

I FEDELISSIMI

Capitan Spanazzi

La foto più antica del Molinella (1915)

Comunale, avvenuta il 12 febbraio 1933 (Campionato Prima Divisione, Molinella-Spal 3-3), rilancia le ambizioni del giovane Molinella. Nel 1926 si costituisce un nuovo consiglio che elegge presidente l’ingegner Francesco Rubini, con Antonio Scarabelli segretario e trainer. Il 17 settembre la nuova società, che ha sede in piazza Vittorio Emanuele e (ad emulazione del Bologna neo scudettato) ha nel frattempo adottato il rosso e il blu come colori sociali, chiede ed ottiene l’affiliazione alla FIGC. L’esordio in gare ufficiali avviene il 16 gennaio 1927, in Coppa Babini, contro la Fortitudo Bologna. Il Molinella vince 5-3 e l’ala sinistra Livio Ghelli firma ufficialmente il primo gol della storia rossoblù. Nato nel 1911, rifondato nel 1919, per l’anagrafe federale il Molinella esiste soltanto dal 1926. Da quel momento, una militanza ininterrotta nei ranghi federali ha fatto sì che il Molinella può tuttora considerarsi in ambito regionale secondo per “anzianità di servizio” soltanto al Bologna FC 1909. Altre società della nostra provincia, come ad esempio la Fortitudo (anno di affiliazione Figc: 1915), l’Imolese (1921), la Persicetana (1922) e il Progresso (1925) federalmente sono nate prima del Molinella, ma tutte, per un motivo o per l’altro, hanno avuto negli anni qualche “periodo di sonno”, durante il quale non si sono iscritte al campionato. Ciò non è accaduto per il Molinella, che dal 1927 ad oggi non ha mai saltato un campionato federale, ad eccezione del biennio 1943-45 per cause belliche, durante il quale, però, il benemerito segretario Scarabelli continuò a pagare di tasca propria la tassa annuale di affiliazione, consentendo così al Molinella di mantenere il vincolo sui propri tesserati e il diritto ad iscriversi al primo campionato del dopoguerra. Dei 93 campionati Figc fin qui disputati (compresi gli ultimi 2 interrotti dal covid), il Molinella ne ha vinti 11, di cui 1 a tavolino; 18 sono state invece le retrocessioni, una delle quali per effetto della cosiddetta classifica avulsa. Ciò che definisce il blasone di una società dalla storia unica è la partecipazione al campionato di Serie B 1939-40, con avversari del calibro di Atalanta, Udinese, Verona, Brescia, Palermo, Catania, Pro Vercelli, ecc …; a tre campionati di Serie C (1938-39; 1940-41;1941-42) e tre di Serie D (1977-78; 1978-79; 1979-80). Per 57 anni, e cioè dal 1939 fino alla promozione in B del Castel di Sangro nel 1996, il Molinella è stata la squadra del più piccolo comune d’Italia ad aver militato nella serie cadetta. Tra alti e bassi, traguardi luminosi e vertiginose cadute, la società ha cambiato nome almeno 5 volte a partire dal 1929, quando l’Associazione Calcio Molinella fu integrata nella Polisportiva del Fascio di Molinella. Polisportiva Molinella Sezione Calcio (senza più il fascio, naturalmente) è la denominazione che ha poi mantenuto dal 1945, dopo la breve stagione della Libertas, fino al 1999, quando una nuova società ne ha rilevato la matricola, trasformando la ragione sociale in Molinella Calcio 1911. La discussa fusione con Malba proprio nell’anno del Centenario e contemporaneamente la nascita dell’AC Augusto Magli in omaggio al giocatore più rappresentativo del calcio molinellese, ha fatto vacillare anche il tifo più granitico, precipitato in una profonda crisi di identità. Nel 2012 il Molinella è ripartito dalla Seconda Categoria, recuperando almeno in parte la sua denominazione, che con varie aggiunte “geografiche” ha conservato fino all’estate del 2020, quando un nuovo passaggio di proprietà ha sancito la nascita dell’US Reno Molinella 1911. (La Redazione)

Con 24 anni di ininterrotta milizia rossoblu (1924-1948) Walter Spanazzi guida con largo margine la classifica dei fedelissimi. Secondo è Claudio Cocchi, che ha difeso la porta del Molinella per 17 stagioni (1967-1984). Celso Fiammenghi (1952-1968) e Fabio Bragaglia (1984-2001) si contendono il terzo gradino del podio con 14 campionati a testa, avendo entrambi trascorso qualche stagione in prestito altrove (Fiammenghi a Fano, Bragaglia a Pianoro e Argenta).

PANCHINE ILLUSTRI

I SUOI CAMPIONI

ALTRE CURIOSITA’

Sarebbe troppo lungo elencare tutti gli allenatori del Molinella. Ci limiteremo perciò a ricordare i 10 che hanno vinto il campionato: Antonio Scarabelli (Aspiranti III Divisione 1927), Pierino Massarenti (I Divisione 1936-37), Mario Gianni (Serie C 1939-40), Renzo Ansaloni (II Categoria 1964-65, 1965-66), Edgardo Bianchi (II Categoria 1969-70), Gustavo Fiorini (I Categoria 1974-75), Rino Mazzi (Promozione 1976-77), Maurizio Bergamini (I Categoria 1989-90), Andrea Mottola (II Categoria 2014-15) e Simone Ferioli (I Categoria 2016-17). Di questi, solo Ansaloni ha vinto due volte di seguito. Il record di durata spetta sicuramente ad Antonio Scarabelli, giocatore-allenatore dal 1919 al 1931. Presenze illustri sulla panchina del Molinella: Paolo Mazza (1935-36), futuro “Presidentissimo” della Spal e inventore del calciomercato; Mario Gianni (1938-39), leggendario ex portiere del Bologna e Numero 1 della Nazionale; Pietro Genovesi (1939- 40), ex centromediano del Bologna e medaglia di bronzo con l’Italia alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928. Altri nomi di allenatori, famosi soprattutto per i loro trascorsi da giocatori di serie A: oltre al molinellese Fiorini, Renzo Magli, Testoni, Grandi, Patregnani, Reja, Gasperi e Capone.

Il Molinella ha dato 6 giocatori alla Serie A. 3 di questi sono nati e cresciuti nella società: Augusto Magli, 323 partite e 6 gol con Fiorentina, Udinese e Roma tra il 1941 e il 1958, 6 convocazioni in azzurro (5 nella nazionale cadetti) e un mondiale disputato in Brasile nel 1950; Gustavo Fiorini, 105 presenze e 23 reti in A tra il 1942 e il 1950 con Liguria (Sampierdarenese), Sampdoria e Inter; Francesco Gazzaneo, 76 partite e 1 gol tra il 1986 e il 1990 con le maglie di Avellino e Pisa. Per altri 3 non molinellesi, la Serie B 1939-40 ha rappresentato il trampolino di lancio verso la massima categoria: è stato così per il ferrarese Masi, transitato da Molinella-via Budrio e approdato poi al Venezia, e per i romagnoli Lupi e Spadoni, ceduti rispettivamente al Bari e al Modena. Non risulta abbiano mai indossato la maglia del Molinella ma sono comunque arrivati in A anche altri 4 molinellesi: Giuseppe Martelli, attaccante, classe 1901, giocò nel Bologna che nel 1925 vinse il primo scudetto; Dino Bovoli di Marmorta, il primo calciatore professionista del nostro paese, dal 1937 ha giocato con Pro Vercelli, Atalanta, Inter e Sampdoria; Arcangelo Zerbini di San Martino in Argine, ha disputato qualche partita col Bologna nel 1946 prima del trasferimento al Bari; Pierino Ghetti del Giovagnone negli anni 70 ha indossato negli anni 70 la maglia del Bologna, dell’Ascoli e del Genoa, meritando anche la convocazione nella Nazionale Under 23. E’ di famiglia molinellese anche il campione del mondo di Spagna 82 Gabriele Oriali.

Il miglior piazzamento della storia rossoblu (ancorché provvisorio) è il 12° posto conseguito alla 25^ giornata del campionato di Serie B 1939-40: se il campionato fosse finito in quel momento, la squadra allena­ta da Pietro Genovesi si sarebbe salvata comodamente. Il punto più basso in classifica è invece il penultimo posto in II Divisione, ottenuto al termine della stagione 1947-48: più giù di così il Moli­nella non è mai andato. Con il Longastrino (II Categoria 1965-66) il Molinella ha colto il successo più largo: 10-0. Ad Ancona (Serie C 1941-42) la batosta più pesante: 0-9. Memorabile, in epoca più recente, anche la sconfitta per 1-8 ad opera del Massalombarda (Eccellenza, 1993-94) e l’8-0 subito a Crevalcore in Coppa Italia nel 1981.

Magli e Fiorini (1947)


pag. 4 La Bottega del Caffè ANNIVERSARI / 1971

Facchini all’angolo di Benvenuti nell’ultima sfida con Monzon Cinquant’anni fa, l’8 maggio 1971, andò in scena allo Stade Louis II di Montecarlo l’attesissima rivincita tra Carlos Monzon e Nino Benvenuti per il titolo mondiale dei pesi medi. Il pugile triestino era uscito malconcio (soprattutto nel morale) dalla prima sfida con Monzon, che nel novembre dell’anno prima, al Palazzo dello Sport di Roma, gli aveva portato via il titolo per KOT alla 12^ ripresa. Scelto tra molti altri possibili sfidanti, fino al match di Roma l’argentino era del tutto sconosciuto al grande pubblico, non avendo mai combattuto al di fuori del Sud America. Molti esperti del settore non lo ritenevano neppure meritevole di una chance mondiale. Sul ring, Monzon aveva invece dimostrato tutta la sua forza e il suo valore. Era stato certamente un errore di valutazione, si disse, da parte di Benvenuti e del suo clan, che avevano preso sottogamba l’avversario. Secondo alcuni Benvenuti non era allenato e non c’era nemmeno con la testa, quella sera, distratto dalle mille tentazioni del jet set che frequentava ormai da diverso tempo. Dopo quella batosta, l’ex campione del mondo, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma, sapeva che la sua carriera era arrivata ad un punto di svolta. Non poteva permettersi altri passi falsi. Al secondo appuntamento con Monzon doveva arrivarci al meglio della condizione. Dopo un mese passato a leccarsi le ferite, Benvenuti decise perciò di mettersi

nella mani del professor Aristide Facchini, considerato all’epoca il miglior preparatore atletico d’Italia. Ex primatista italiano di corsa ostacoli, atleta di livello europeo, costretto per cause belliche a lasciare anzitempo l’attività agonistica e ad abbracciare con altrettanto successo la carriera di tecnico federale, nel 1960 il molinellese Aristide Facchini aveva “tradito” l’atletica per il calcio, chiamato al Milan dal presidente Rizzoli. Alle sue vittorie da atleta, alla successiva scoperta, in veste di tecnico, del campione olimpico Berruti, poteva ora aggiungere al suo personale curriculum anche i trofei conquistati come preparatore atletico del Milan di Nereo Rocco e di Gianni Rivera. Nei suoi primi dieci anni in rossonero, Facchini aveva infatti contribuito alla conquista di due scudetti, due Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. A far incontrare Benvenuti e Facchini fu Ottavio Missoni, il famoso stilista, che conosceva bene entrambi. Conosceva Facchini, perché era stato anch’egli un atleta e da quattrocentista aveva partecipato alle Olimpiadi di Londra. E conosceva Benvenuti, profugo istriano, fuggito con la famiglia da Pola all’arrivo dei comunisti di Tito, così come Missoni, per lo stesso motivo, aveva dovuto lasciare per sempre Zara e la Dalmazia. L’unico ostacolo al piano di Missoni era rappresentato da Nereo Rocco, il Parón, che non avrebbe mai voluto privarsi dell’apporto del pro-

fessor Facchini a cui aveva affidato i muscoli dei suoi giocatori. L’incontro risolutivo avvenne una settimana prima di Natale al ristorante L’Assassino di Milano, noto ritrovo milanista in Zona Duomo, dove Rocco era di casa. Seduti uno di fronte all’altro, Missoni e Facchini, Benvenuti e il suo procuratore, il bolognese Amaduzzi. Capotavola Rocco. Dopo strenua resistenza, il Parón si arrese davanti all’ultimo bicchiere di rosso e, in un impeto di orgoglio triestino, disse che si poteva fare: Facchini avrebbe allenato quel móna di Benvenuti. Ai primi dell’anno, Benvenuti si trasferì in pianta stabile a Milanello. Lavorò duro per più di cento giorni agli ordini del professore che curava soprattutto la parte atletica, con l’imolese Libero Golinelli che ne affinava la tecnica. Amaduzzi era intanto impegnato in una difficile trattativa con la controparte, che proponeva Las Vegas come sede del match. Ma lui non si fidava dei giudici americani e alla fine la spuntò: in cambio di una borsa un po’ meno ricca, la rivincita con Monzon si sarebbe disputata a Montecarlo. Già fissata anche la data del match: 8 maggio 1971 (un sabato, proprio come quest’anno). Come sempre quando combatteva Benvenuti, anche quella sera l’Italia si fermò. Tutti davanti alla tv, in attesa che giungesse da Montecarlo la voce inconfondibile del telecronista Paolo Rosi. A bordo ring il principe Ranieri di Monaco con il figlio (Grace Kelly aveva invece rinunciato

all’ultimo momento) gli attori David Niven, Alain Delon, Renato Salvatori e Lino Capolicchio, alcuni artefici del cosiddetto miracolo economico italiano, come gli industriali Orfeo Pianelli e Giovanni Borghi, tanti altri personaggi più o meno noti del mondo della boxe. In prima fila, un po’ appartato, anche il professor Facchini, spettatore quantomai interessato. Benvenuti si presentò sul ring tirato a lucido. I giornali lo davano in formissima. Ma l’incontro non durò neppure tre riprese. Dopo un avvio incoraggiante, il pugile triestino era sembrato svuotato di energie, completamente in balìa di un avversario scatenato, che già nel finale del secondo round l’aveva fatto vacillare. Al minuto 1:05 del 3° round, dall’angolo del pugile triestino volò la spugna in segno di resa. Benvenuti venne dichiarato nuovamente sconfitto per knockout tecnico e Monzon conservò la corona di campione del mondo, conquistata a Roma sei mesi prima. La boxe italiana non fu più la stessa dopo l’uscita di scena del campione triestino. Nino non ne aveva più voglia, confidò qualche tempo dopo il professor Facchini agli amici di Molinella. Prendere pugni non gli era mai piaciuto. Si era divertito finché era lui a darli, dall’alto della sua immensa classe. Ma adesso aveva in mente solo il cinema e i caroselli. La faccia era meglio salvarla per altri palcoscenici. Il Professore considerò quella trascorsa all’angolo di Benvenuti una bella avventura finita male. Senza rimpianti tornò al Milan, dove rimase fino al 1986 quando andò in pensione, all’alba dell’Era Berlusconi. Andrea Martelli

Benvenuti vs Monzon (Montecarlo, 8 maggio 1971)

SPEAKER’S CORNER

MOLINELLA A CAVALLO

Superlega? No, la Juve in Premier League! Sandro Bertocchi va controcorrente. E il dibattito si accende alla Panchina del Viale

C’era una volta la Scuderia il Mulino Oggi sarebbe impensabile. 40 anni fa, prima dell’invasione delle villette a schiera, una squadra di coraggiosi trentenni locali non si accontentò di assemblare il gazebo di Leroy Merlin. 40 anni fa, nel maggio 1981, dodici pionieri portarono il sogno dell’equitazione nelle stalle di Villa Zucchini in Molinella. I cavalli, quelli che oggi ai nostri figli facciamo ascoltare solo nei libri sonori. Franco Sarti, ex-ambulante, ricorda bene i suoi soci: Luigi Rossi capocordata, Servilio Bandiera, Roberto Toniolo detto Tofolo, Nevio Gardi detto Lo Sceriffo, Giancarlo Draghetti detto Giancarlen, Gianni Ferrari carrozzaio di Marmorta, Dolcetti anch’egli di Marmorta, Gino Golfari di Traghetto, Luigi Biagioli, Luigi e Ottavio Rezzaghi. Non soci di tutto rispetto: Bertocchi detto Donnio, col naso sfregiato da una codata di cavallo, stalliere e custode della scuderia insieme a Arduino De Paoli detto Pardòz, l’uomo che sussurrava ai cavalli. Poi il Dottor Cocchi nel ruolo di intermediario con la Cooperativa. All’inizio più che i cavalli, acquisiti tramite il commerciante Bondi, il problema era trovare fantini locali. All’epoca, anzichè Play-Station e Retro-Gaming gli svaghi popolari includevano la pesca del luccio e le partite a carte, ma fantino ci si può anche diventare. Con la scusa di portarlo a comprare un motorino nuovo, Franco Sarti condusse il figlio Alessandro alla scuderia. Fu feeling a prima vista, soprattutto con Secret cavallo di razza Holstein (da ostacoli) poi venduto a Valentino Vandelli. Tra i fantini locali anche Maurizio Rossi detto Pippo, Francesco Rossi e più avanti il giovane Tobia Zucchini. I fantini locali

Golinelli, Benvenuti e, a destra, il professor Facchini a Milanello (febbraio 1971)

ancora ben ricorderanno Giuseppina, istruttrice di equitazione bionda platino di Prunaro. Poi anche i maniscalchi, due forestieri, Giachele e Lirvén (Lervini), quest’ultimo arrivava una volta al mese dagli estremi confini del ferrarese. La scuderia? Si chiamava Il Mulino, “proud member” della Associazione Italiana Equitazione. La squadra dei soci fondatori convertì a scuderia lo stabile inizialmente dedicato a stalla. Proprio Sarti senior appose il famoso busto di cavallo in puro gesso, donato da Luigi Rossi, sulla facciata principale della scuderia, a protezione dei fantini che si allenavano sul paddock principale. Più spostato verso il cimitero il piccolo paddock di riscaldamento coi pony. Ci furono molti momenti di gloria negli anni, anche competizioni per professionisti come il Concorso Ippico Nazionale del 14 luglio 1991. Tutti eventi seguiti da feste campestri facilitate dai volontari locali, tra cui la signora Roberta Rossi. Molti ricorderanno anche gli esodi verso la scuderia dopo la messa della domenica per ammirare i cavalli, i frequenti incontri con i cavalieri che trottavano per tutto il territorio comunale, fino a Selva Malvezzi. Poi per una volta non fu colpa dei grandi centri commerciali, il Comune aveva perso l’interesse a sostenere l’attività viste le vicissitudini della cooperativa. Tanto fu che la scuderia il Mulino di Molinella, dopo più di dieci anni di glorie, chiuse senza alcun rancore. Non si sa che fine abbiano fatto le spazzole, le mangiatoie, le briglie. Anche il cavallo in puro gesso non c’è più, probabilmente saccheggiato a inizio anni 2000. (gc)

20 aprile. Il Progetto Superlega (peraltro subito abortito) si è abbattuto sul mondo del calcio con la forza deflagrante di una bomba atomica. Le polemiche sono divampate anche alla Panchina del Viale, dove gli juventini sono in maggioranza, certo più numerosi di interisti e milanisti ugualmente sotto accusa. “Dunque, se Agnelli non fa retromarcia, siamo fuori dalla Champions …?!”, dicono alcuni tifosi della Vecchia Signora, visibilmente preoccupati. “Beh, questa non sarebbe poi una gran novità ...”, insinua maliziosamente qualche interista dalle retrovie. Tra i più odiati dal popolo bianconero per le sue dichiarazioni anti-juve, c’è il giornalista fiorentino Mario Sconcerti: “E pensare che qualcuno voleva addirittura invitarlo a Molinella in settembre per Sportivamente ...”. Sul muro di una casa è intanto comparso un murales di autore ignoto che ritrae Andrea Agnelli mentre fa scoppiare il pallone. Pare che il sindaco, noto interista, abbia organizzato dei raid notturni in bicicletta per scoprire chi gli ha rubato il copyright della street art e soprattutto l’idea. Tanto per gettare benzina sul fuoco, interviene nel dibattito anche il nostro Sandro Bertocchi, il quale va dicendo da anni che la Juve dovrebbe giocare nella Premier League inglese, “così ci libereremmo una volta per tutte - spiega - di quei ghignosi dei nostri avversari che sanno solo lamentarsi dei furti subiti dalla Rubentus e, al tempo stesso, noi gobbi troveremmo finalmente una platea internazionale più consona al nostro valore”. La proposta, decisamente controcorrente, ha avuto il plauso incondizionato di Augusto Armaroli e questo particolare, detto tra noi, è l’unica cosa che un po’ inquieta la firma più autorevole del Caffè.


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Rinascenze, ultimi giorni.

Serate in piscina

Il successo di 9 giovani artisti molinellesi

Per il ciclo Incontri d’Estate (Piscina Comunale, ore 21), lunedì 12 luglio è in programma “Bici Club”: Mino Farolfi, giornalista di Rai 3, Cesare Natali, speaker ufficiale di tante manifestazioni ciclistiche regionali e tanti altri ospiti per parlare del ciclismo di Molinella e non solo. Nel corso della serata saranno assegnati i Premi del Caffè 2020.

Eraldo Pecci

Martedì 13 il tema della serata sarà Storie di un calcio che non c’è più: Beppe Tassi (QS-Carlino Sport) intervista Eraldo Pecci. Incontri d’Estate è un’iniziativa della Compagnia del Caffè, realizzata con il patrocinio del Comune di Molinella e la collaborazione del nuovo gestore della piscina. Ancora incerta la data e il programma della terza serata. Uscirà a giorni il programma della manifestazione, che a settembre avrà un seguito di carattere più culturale a Selva Malvezzi (“Per una Selva oscura”), in occasione del VII Anniversario della morte di Dante Alighieri.

redazione@duecaffe.it

mail c@ffè Resterà aperta in Auditorium fino a domenica 4 luglio la mostra “Rinascenze”, collettiva d’arte contemporanea organizzata dalla Compagnia del Caffè con il patrocinio del Comune. 9 giovani artisti, quasi tutti molinellesi, raccontano 9 storie di rinascita al tempo del Covid. Lo fanno con mezzi e strumenti diversi, dalla macchina fotografica ai secchi di vernice, dall’ago e filo allo spartito, dalle lettere e la carta alle sole mani. Nove linguaggi diversi e personali, ma con un unico filo conduttore. Nella prima settimana di apertura la mostra ha registrato più di 300 ingressi (103 solo la sera dell’inaugurazione, 25 anche la sera della partita Italia-Austria), che per un evento culturale a Molinella non sono certo numeri trascurabili. Si può dire che la mostra ha incontrato subito il favore del pubblico. L’iniziale diffidenza ha lasciato presto il posto alla curiosità di capire. I visitatori hanno colto l’originalità della proposta e il suo significato, dimostrando di apprezzare in modo particolare la lettura molto sincera e personale che ogni artista ha dato di sé e della propria “rinascita”. Ecco i loro nomi: Lucia Tagliati (moda), Marco Rossetti (fotografia), Tiberio Ventura (cinema, da Dublino), Filippo Lanzi (teatro), Luca Brunelli (musica), Giulia Frascari (pittura), Federico Decataldo (scultura), Barbara Pasquali (architettura) e Samantha Corti (letteratura, da Parigi). Agli allestimenti e alla realizzazione della mostra hanno collaborato tra gli altri: Elisa Rimondi (art director), Lucrezia Sarti (grafica), Arianna Borsetti (aspetti amministrativi), Diego Martinelli (audio e luci), Giovanni Lambertini (materiale elettrico), Andrea Vanini (materiali d’arredo), Mattia Trombini (altri interventi) e Kavish Ekanayake (video). Per i commenti e per un bilancio definitivo della mostra, diamo appuntamento al prossimo numero del Caffè. Il curatore della mostra, Francesco Martelli

Molinella, estate 1961: 1° Torneo dei Bar Ringraziamo Daniele Sgarzi, titolare dell’edicola in piazza, che ci ha fatto avere questa bella fotografia della squadra che nell’estate del 1961 vinse il 1° Torneo dei Bar di Molinella.

Per la prima volta dal 2010, nessun nuotatore di Molinella al Settecolli Dal 25 al 27 giugno, si sono disputati a Roma gli Internazionali d’Italia-58° Trofeo Settecolli, la più importante manifestazione del nuoto italiano a cui partecipano ogni anno anche i migliori nuotatori del mondo, richiamati dal fascino irresistibile della Piscina del Foro Italico. Ma per la prima volta dal 2010, ai blocchi di partenza della grande rassegna romana non c’era quest’anno nessun nuotatore di Molinella. Francesco Martelli, il primo a prendervi parte nel 2010 insieme a Beatrice Magagnoli (quando le gare si svolsero eccezionalmente a Pescara), si è congedato dal nuoto un anno fa, proprio all’indomani del Settecolli. Lucia Martelli, dopo la vittoria ai National, è rimasta negli Stati Uniti, disertando la manifestazione che nel 2013, prima e unica molinellese, l’aveva vista disputare addirittura la Finale A dei 50 farfalla. Entrata in finale col 5° tempo di qualifica (27”29, quarto tempo nuotato quell’anno in Italia), la Martelli, all’epoca appena sedicenne, la più giovane delle 8 finaliste, chiuse al 7° posto in 27”47. Prima classificata la campionessa olimpica Ranomi Kromowidjojo, detta l’olandese volante, davanti alla connazionale e campionessa del modo Inge Dekker. Ha partecipato all’edizione 2021 del Settecolli la Nazionale Italiana al gran completo (quasi certamente la stessa che tra meno di un mese sarà in vasca a Tokio). Non c’è Marco Orsi, ma scorrendo l’elenco degli Azzurri convocati troviamo i nomi di Thomas Ceccon e Mattia Zuin, protagonisti appena due anni fa al Meeting di Molinella, un’altra manifestazione di alto livello, cancellata purtroppo dal covid. Tutto questo, i ricordi del Settecolli e quelli del nostro Molinella Meet, non fanno altro che aumentare i rimpianti per una bella stagione del nuoto molinellese che speriamo possa presto ritornare. (Andrea Scalambra)

Gianni Nori, punto e basta! Lascia il Punto Centrale e va in pensione Il Punto Centrale cambia. Gianni Nori ha detto Punto e basta! Il 1° giugno lui e la moglie Luisa sono andati in pensione. Un’altra pagina di storia molinellese su cui si scrive la parola “fine” dopo ben 60 anni di attività, 12 in un “buco” sotto il campanile e 48 nella sede attuale. Gianni e Luisa sono stati un esempio di tenacia, d’amore per il proprio lavoro. Un’operosità, la loro, che ha raccontato in un periodo ben definito, immagini, ricordi di vita sociale, la quotidianità di un territorio, di un’umanità variegata. L’oggettistica originale, il ricco catalogo di libri sempre aggiornato con le ultime novità e il fornitissimo reparto di cancelleria per scuola e ufficio, racconta del legame che è diventata tradizione per i clienti. L’allegria, il sorriso, lo sguardo vivace, il dare retta pazientemente alle richieste della clientela, la capacità di ascoltare con premura e diligenza, sono tutte formule di cortesia, per un insieme di relazioni aperte, cordiali, vere, con il pubblico. Proviamo a viaggiare indietro nel tempo, per tornare agli inizi di questa storia, quando, di fianco all’edicola dello zio Duilio Bigoni sotto il campanile pendente, Gianni muoveva i primi passi della sua attività commerciale. Siamo nel 1961 e fino al 1973 rimane al fianco degli zii Duilio e Giorgina nella gestione dell’unica edicola di Molinella. Poi, Gianni e Luisa decidono di mettersi alla prova, di camminare da soli, di dare concretezza alle loro aspirazioni: aprono il loro spazio come negozio di cartoleria e giocattoli. Il posto però per la coppia non è molto ampio, essenziale ma non sufficiente per le loro aspettative per cui l’anno successivo senza esitazioni, si trasferiscono a pochi passi di distanza in via Mazzini nell’ex negozio del falegname Giandomenico Sgoberti, il quale capisce le ambizioni dei due giovani e cede loro volentieri una parte del suo immobile. La strada è spianata, appaiono giocattoli, libri e perfino articoli per bambini e carrozzine per neonati. Nel 1981 di fronte all’attuale sede delle Poste Italiane, Gianni e Luisa aprono un punto vendita specializzato per la fornitura di materiale d’ufficio con due dipendenti. E’ un nuovo passo, un nuovo capitolo di questa bella storia. Nel 1985 la coppia prende il coraggio a due mani, sa che nulla è impossibile quando entusiasmo, determinazione e volontà ti accompagnano e compie il passo decisivo. Pianificano la centralizzazione dell’attività e concentrano tutto nella sede di Via Mazzini nell’immobile di Franco Fattori (ricordato per le mostre di cucine Salvarani). Qui la svolta culturale: si amplia la libreria a cui si aggiunge la sezione Autori Locali, inaugurata dal dottor Tullio Calori. Ancora oggi Gianni ci racconta del clamoroso successo

editoriale del libro di Andrea Martelli “Tanti saluti dal secolo scorso” che a Natale del 2000 andò letteralmente a ruba, tanto che Gianni dovette assumere una persona per smaltire le pressanti richieste. Nelle vetrine appaiono oggetti da regalo che Luisa cura con raffinata eleganza e buon gusto, si distribuiscono i libri scolastici agli alunni delle scuole, si ordinano libri velocemente, ci si muove al passo con gli aggiornamenti per il materiale scolastico e d’ufficio, si apre all’informatica. E’ un periodo di grande splendore, il “Punto Centrale” diventa il vero centro funzionale su cui fare affidamento e in cui trovano spazio ben tre commesse. Oggi dopo 48 anni di lavoro più 12 di Gianni in edicola, la coppia ha detto basta; è arrivato il momento, seppur a malincuore, del distacco! Quali sono i ricordi più belli? - chiediamo a Gianni: “Aver visto passare generazioni nel loro percorso di studio e poi di lavoro, l’affetto della gente che ti dà serenità, il chiudere la sera il negozio dopo una giornata frenetica e non sentirsi stanchi, l’aver amato il proprio lavoro!”. Cosa vi portate nel cuore? “La soddisfazione di aver fatto pensiamo bene il nostro lavoro, di non esserci mai fermati, di aver cercato di migliorare sempre, tutto per un servizio ai clienti più efficace e positivo possibile”. Che cosa avresti voluto fare e non sei riuscito? “Sicuramente una bella libreria, ancora più fornita, anche perché in quegli anni così lontani non si leggeva moltissimo e avrebbe potuto essere un punto fermo per le curiosità letterarie dei molinellesi”. Cosa vi mancherà di più? “Il contatto con la gente, abbiamo avuto clienti eccezionali che ci hanno sempre stimolato a far meglio e che abbiamo voluto accontentare anche nelle richieste più impegnative. La soddisfazione di vedere il cliente andare via contento è impagabile per noi”. Che cosa faranno adesso Gianni e Luisa? “Faremo i pensionati, personalmente potrò leggere con più frequenza di adesso, ma soprattutto con un po’ di età in più si pensa maggiormente al futuro degli altri, per cui faremo i nonni per i due nipoti Agata e Leonardo che ci danno gioie uniche”. Il testimone è stato raccolto in una sorta di continuità paesana da Elisa Torreggiani e Michele, che avranno il non facile compito di mantenere il “Punto Centrale” luogo di riferimento per la comunità. Anche a loro, per fortuna, non manca l’entusiasmo per riuscire nell’impresa. (Antonio Michielon)

E-mail: info@mastersport.it Corso Mazzini, 321/323 Molinella (BO) tel. 051-6900391 fax. 051-6903781

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Gianni Nori (1962)

Luisa e Gianni Nori


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Ad cô dal vièl, il nuovo libro di Claudio Pasi «Comporre in dialetto è un po’ come scrivere in latino: è una lingua morta, che non ha futuro. Ma è anche la lingua della memoria». Così Claudio Pasi (in foto), professore classe 1958 e originario di Molinella (Bologna), commenta l’uscita del suo ultimo libro “Ad cô dal vièl”, cioè “In fondo al viale”, pubblicato dall’editore Ronzani. Pasi ama sperimentare le sonorità dialettali: le varie sezioni del libro sono tutte in dialetto rustico, cioè la variante in uso nella parte nord-orientale della provincia bolognese. Tra le curiosità del libro anche traduzioni sperimentali di poeti famosi, da Catullo a Zanzotto.

L’Olimpiade che non c’é 28 maggio. Grazie al Comitato Locale e al Gruppo dell’Atletica, Molinella ha voluto ricordare le Olimpiadi dei Ragazzi, annullate ancora una volta, per il secondo anno consecutivo, e sempre per colpa del covid. Iniziative analoghe sono state prese anche in altri paesi del Comitato del Reno, i cui contributi filmati sono disponibili su facebook / olimpiadidelreno

VISTA IN TV

CAMPIONATO DI GIORNALISMO

Margherita Mota ha partecipato venerdì 28 e sabato 29 maggio all’Eredità, la trasmissione pre-serale di Rai Uno condotta da Flavio Insinna. Nella prima serata (tutto registrato, ovviamente), la ragazza di Molinella, che lavora a Firenze per Gucci, è stata l’ultima ad arrendersi al campione in carica da 6 puntate. Ma sabato 30, nella gara dei sinonimi, è caduta... sugli artigli del gatto: avrebbe dovuto rispondere “grinfie”, ma il suono del gong e arrivato prima della sua risposta. Alla fine, Margherita ha voluto mandare un saluto alle nonne, Mery e Grazia.

Con un articolo sulla lotta delle mondine e un altro sulla rigenerazione urbana del nostro paese, la Scuola Media di Molinella si è classificata al 3° posto nel Concorso “Cronisti in Classe”, un vero e proprio Campionato di Giornalismo che il Resto del Carlino, attraverso le sue edizioni locali, propone ogni anno agli studenti delle scuole medie inferiori dell’Emilia Romagna, Marche e Veneto (Provincia di Rovigo).

Margherita Mota all’Eredità

Le Medie di Molinella al 3° posto

Nella foto: i ragazzi che hanno partecipato al concorso con le prof. Calori e D’Urso

Le Olimpiadi dei Ragazzi diventano una tesi di laurea Riccardo Rimondi di Codifiume si è laureato il 25 maggio in Scienze della Formazione Primaria, con una tesi sulle Olimpiadi dei Ragazzi. “Le Olimpiadi del Reno: un’esperienza di gioco, sport e divertimento”, questo il titolo della tesi, che diventerà probabilmente un libro.

Jessica Rossi ed Elia Viviani alfieri azzurri a Tokio. Due volti noti a Molinella Il Coni ha nominato Jessica Rossi (medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012) ed Elia Viviani (campione olimpico a Rio de Janeiro 2016) alfieri della Rappresentativa Azzurra che parteciperà alle prossime Olimpiadi di Tokio. Si può dire che Jessica Rossi sia di casa a Molinella. La ricordiamo quando, da bambina, accompagnata dal padre, cominciava a prendere confidenza col fucile sulle pedane del Campo di Tiro di Molinella. Nella foto qui sopra, datata 9 agosto 2014, vediamo la campionessa olimpica intervenire, quale ospite d’onore, all’inaugurazione del nuovo impianto di via Valle, accolta tra gli altri dal sindaco Mantovani, che nell’occasione ha donato all’ospite il gagliardetto del Comune. Passando dal tiro a volo al ciclismo, abbiamo trovato nel nostro archivio anche la foto scattata il 20 luglio 2016 ai Regionali Pista di Fiorenzuola d’Arda, in cui Simone Mantovani, all’epoca giovane promessa del ciclismo molinellese (tesserato SC Cotignolese), è ritratto insieme al futuro campione olimpico. Mantovani, secondo classificato quell’anno nella velocità esordienti, è il primo alla destra del campione, che da lì a qualche giorno avrebbe vinto a Rio l’oro nell’omnium.

IL VALZER DEGLI ADDII

Ricordo di Antonio Binelli che cavalcava le montagne Il 13 maggio è morto Antonio Binelli. Una vita difficile, sempre alla ricerca di qualcosa che non trovava. Eppure, sembrava non gli mancasse nulla. Non gli mancava certo la bellezza e il fisico da atleta. Nel 1992, all’età di 14 anni, aveva vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Uisp di Judo, categoria esordienti. Era stato poi tra i pionieri molinellesi del surf e, verso la fine degli anni 90, gli amici lo indicavano già come il migliore nello snow. Ecco il ritratto sportivo che ne abbiamo fatto su queste pagine nel marzo del 2015: “Molto bravo con lo skateboard, fluido con il surf, spericolato con lo snowboard, è proprio in quest’ultima disciplina che Antonio Binelli è riuscito a dare il meglio di sé. Di casa sulle piste dell’Appennino, al Corno alle Scale come al Cimone, grazie alle sue doti atletiche e a un’abbondante dose di incoscienza, all’alba degli anni 2000 si pose al vertice delle classifiche regionali e nazionali del freestyle. Specialista di big hair, il grande salto, dove ci si lancia alla ricerca del trick migliore, Binelli è stato tra i primi riders italiani a “chiudere” il trick 720°. Non ci sono foto che lo ritraggono in azione, perché – dice – le ho regalate tutte alle mie fidanzate (…)”. Teneva questo articolo ripiegato in tasca e ogni tanto lo tirava fuori e lo leggeva a voce alta agli ignari, agli increduli e agli indifferenti, per ricordare a tutti, se mai qualcuno se lo fosse dimenticato, chi era e cos’era stato capace di fare Antonio Binelli nei suoi giorni migliori. Speriamo che là dov’è abbia trovato finalmente un po’ di pace. (fm)

Vasco Vitali, l’uomo dei motorini Non si era più ripreso dal ictus che l’aveva colpito qualche anno fa. Se ne è andato il 20 aprile, all’età di 89 anni. Per i “ragazzi” della generazione di mezzo, Vasco Vitali era l’uomo dei motorini. In tanti hanno lasciato gli occhi davanti alla vetrina del suo negozio quando era ancora in via Bentivogli. Animatore della vita culturale del nostro paese, una grande passione per la politica, per quanto ci riguarda è stato un amico generoso e altrettanto silenzioso del Caffè, avendo aiutato il nostro giornale a sopravvivere nei suoi primi anni di vita. Qui lo ricordiamo con questa bella foto da facebook / Angela Vitali.

I NUMERI DEL COVID

(alla data del 26 giugno 2021) Dall’inizio della pandemia ad oggi, i casi accertati nel mondo sono stati poco più di 181milioni e 600mila; 3 milioni e 900 mila i morti. Il paese più colpito gli Stati Uniti con 33 milioni e 600mila casi, 600 mila decessi, seguito da India (30 milioni di casi/395 mila decessi) e Brasile (18 milioni di casi/500mila decessi). In Europa, si sono registrati quasi 56 milioni di contagi, 1 milione e 200 mila morti. In Italia, 4 milioni e 245 mila casi, 127 mila le vittime. In Emilia Romagna, 387 mila positivi e 13 mila morti. Nel Comune di Molinella, secondo l’ultimo aggiornamento, abbiamo avuto 1.339 casi covid accertati, 63 le vittime. Per quanto riguarda i vaccini, sono quasi 2 miliardi e mezzo le dosi somministrate finora in tutto il mondo. In Italia le persone vaccinate sono più di 50 milioni, un terzo delle quali hanno già completato il ciclo vaccinale con la seconda dose. Fonte: www.ausl.bologna. it | statistichecoronavirus.it

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 giugno 2021 L’informazione sportiva continua tutti i giorni su www.duecaffe.it

Il Caffè tornerà in edicola sabato 2 ottobre 2021


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