ACLI Veronesi - agosto 2013

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ACLI veronesi N.2 2013 il giornale delle Acli di Verona - Associazioni Cristiane Lavoratori italiani

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A Z N E L O

a z n e l o i la v e r e t e t n a n b o m d o C le contro ag.13 p

Pag. 1 editoriale: le donne in “AVE MARY ” DA Pag. 2 le nostre novita’ Acli Veronesi n. 2 / 2013 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Verona


Anno vi Numero 2/2013 www.acliverona.it

Copertina: Fonte: www.freedigitalphot os.net

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Un estratto da “AVE MARY “ di Michela Murgia sulle donne “ (..) L'unico discorso socialmente consentito intorno alla morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile, che non è affatto negata, anzi: gli uomini intorno a lui muoiono continuamente i nostri schermi televisivi, insieme alle pagine dei giornali, sono occupati ogni giorno dalle loro salme. Muoiono in guerra e li riportano in patria in bare avvolte da bandiere circondati da telecamere piangenti. Muoiono facendo sport estremi, vittime della loro mancanza di senso del limite e diventano icone di vita al massimo. Muoiono anche semplicemente facendo il loro mestiere, con o senza regole di sicurezza. Muoiono per colpa della criminalità, generandola o cercando di combatterla, e la loro morte diventa subito cronaca di primo piano e poi fiction televisiva. (..) Se è vero che la morte è oggetto di continuo racconto pubblico a che cosa ci si riferisce quando si dà per scontata la sua rimozione sociale? Di che morte parliamo quando parliamo di tabù della morte? Una risposta viene dall'osservazione del modo in cui viene raccontata pubblicamente l'altra morte, quella delle donne, la cui frequenza e modalità di rappresentazione sembra avere caratteristiche ben diverse da quella maschile. (..) Affermare che la morte femminile sia negata non è corretto. Siamo pieni di cronache sul cadavere di donna, ma l'ostensione della morte femminile sui media passa soprattutto per l'immagine della donna ammazzata, spesso in circostanze riconducibili all'ambiente affettivo familiare. In questa rappresentazione le cause del decesso sono di solito i fidanzati gelosi, i padri possessivi, i mariti violenti o gli ex mariti che non si rassegnano ad essere stati lasciati. Più raramente gli assassini sono estranei, ma la raffigurazione della morte femminile per mano d'uomo in contesti extrafamiliari è minima o del tutto assente, a meno che non coinvolga assassini seriali o uomini di altre nazionalità, che però a quel punto diventano essi stessi il soggetto principale della narrazione. Al di fuori di questa dinamica, la donna non muore, ovvero la sua morte rimane invisibile, non fa parte di nessun racconto pubblico. Inutilmente vi sforzerete di ricordare il nome di una donna deceduta sul lavoro, né vi sembrerà che qualche donna soldato sia morta in guerra nelle cosiddette missioni di pace. Nessuna nella nostra percezione resta mai vittima del suo sprezzo del pericolo in qualche sport estremo, nessuna chiede di morire per smettere di soffrire. (..) Il rapporto simbolico tra donne, morte e sofferenza trova riscontro in Italia negli altissimi livelli di violenza domestica sulle donne. Nel settembre del 2009 il ministero italiano per le pari opportunità ha lanciato un'interessante campagna di spot contro la violenza sulle donne le immagini erano semplici: una rosa bianca dentro bicchieri di vetro trasparente raffigurava la femminilità, gocce d'inchiostro nero nell'acqua simboleggiavano la violenza maschile. La rosa assorbva il nero e diventava nera a sua volta, prima che una mano pietosa la sottraesse al bicchiere inquinato e la mettesse in un altro con l'acqua pura, riportando il fiore al suo aspetto iniziale. Una voce maschile calda e rassicurante affermava: "La violenza sulle

editoriale

donne è ignoranza e follia. Rispetta le donne, rispetta il mondo". Il meccanismo di vittimizzazione in questo spot è grossolanamente riconoscibile sin dall'equivalenza tra donna e rosa, fiore del romanticismo, quello che gli spasimanti regalano alle loro amate. (..) Il fatto che il fiore sia reciso dentro un bicchiere è molto importante perché quella non è la sua condizione naturale. La donna-fiore è in un mondo artificiale che non le è proprio, recisa dalla sua natura per essere usata come decorazione d'ambiente. Il bicchiere in questo senso è un contenitore estensivo, una gabbia rivelante, ma anche simbolicamente una nicchia, una cappella dedicata, un altarino per la Rosa mistica, creatura pura avulsa dal contesto. Il dinamismo nello spot è del tutto affidato all'inchiostro, al carnefice violento che prima sporca l'acqua con volute serpentine, poi procede lungo ramo e infine arriva fino ai petali, mentre il fiore resta in uno stato di completa passività confermata dal fatto che solo una mano esterna può salvarlo, cioè estrarlo dal bicchiere per metterlo in un altro. Il messaggio è evidente: tu donna sei pura, debole e bisognosa di protezione. Sei minacciata e non puoi opporti. Ma in quanto vittima sarai salvata, nello specifico grazie alle politiche tutelanti del ministero. Essere identificati come vittime è una condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque, legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare le persone in vittime permanenti a prescindere dalle circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è un'altra forma di violenza, più sottile e persuasiva, perché impone una condizione di passività che preclude la facoltà di riscattarsi. Il soggetto vittimizzato non può tentare di uscire dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero sistema che impedisce di essere qualcosa di diverso. La parte più interessante però è nella frase finale:"la violenza sulle donne è ignoranza e follia" che definisce chi fa del male ad una donna un ignorante e un pazzo, non un uomo normale. Non suo marito, non suo padre, non il suo fidanzato, nè suo fratello o il suo ex. Il carnefice è un folle, un mostro, un soggetto estraneo alla comunità civile, oppure una persona priva di titoli di studio e di consapevolezza del mondo. Il ministero era certo a conoscenza di dati, i quali dimostrano che chi picchia le donne è un uomo più che comune, con lavori normali e normalissimi abitudini, e che i laureati picchiano tanto quanto i non scolarizzati. Perché affermare il contrario? Dire che chi picchia le donne è un ignorante e un folle significa in definitiva riconoscergli le attenuanti, le stesse che sui titoli dei giornali giustificano l'omicidio di una donna come "dramma della gelosia"... Realizzare che sia questo il livello della comunicazione istituzionale sulle donne e sulla violenza alle donne è sconfortante ma illumina. (..)”

Tratto dal libro "Ave Mary" di Michela Murgia

sommario NEWS ACLI

Patronato, Patronato p. 2 Caf, Caf p. 3 Ufficio Progetti, Progetti p. 4 Unasp, p. 11

ATTUALITA’

La violenza sulle donne, donne p. 13

RUBRICHE

Parlano i Circoli.., Circoli.. p. 15 Le Acli rispondono.., p. 16 I prossimi appuntamenti, p.16


Patronato acli verona MEDICINE A DOMICILIO E PRESTAZIONI A COSTI AGEVOLATI Arriva anche a Verona il servizio FarExpress®a favore dei cittadini.

Le ACLI di Verona a fianco di FAREXPRESS promuovono il servizio che porta un aiuto concreto ai cittadini per il reperimento delle ricette mediche e l’acquisto dei medicinali.

“Individuare ed applicare una nuova metodologia di assistenza sanitaria, economicamente sostenibile, tesa a fornire la consegna domiciliare dei farmaci e di numerosi altri servizi in convenzione con Enti e Strutture specializzate”. E’ questo in sintesi il progetto FarExpress che da quest’anno è attivo anche sul territorio di Verona e Provincia. Nello specifico il servizio prevede il ritiro della ricetta dal proprio medico di base, l’acquisto dei medicinali nella farmacia di fiducia e la relativa consegna direttamente presso il proprio domicilio. Basterà sottoscrivere un abbonamento annuale valido per l’intero nucleo familiare e, attraverso una semplice telefonata ad un Numero Verde gratuito, si potranno ricevere i farmaci necessari comodamente presso il proprio domicilio pagando una piccola somma alla consegna. La sottoscrizione dell’abbonamento permetterà inoltre, grazie a numerose convenzioni stipulate con Enti e Strutture Specializzate, l’accesso a prestazioni a costi agevolati rispetto a quelli di mercato. “FarExpress – Consegna Farmaci a Domicilio®”, presente su tutto il territorio nazionale grazie all’operatività dei diversi affiliati dislocati nelle varie regioni italiane, mira a fornire un nuovo sistema di Welfare per agevolare e soddisfare le esigenze di diverse tipologie di cittadini. Nuclei familiari in crescente difficoltà per la vita frenetica e gli impegnativi orari di lavoro, persone che vivono da sole, anziani o soggetti affetti da malattie croniche che sono limitati negli spostamenti, da oggi potranno contare su un valido aiuto nella propria quotidianità. FarExpress, collaborando con medici e farmacie che scelgono di aderire al progetto, applica

rigorosamente la normativa vigente operando in un clima di correttezza, trasparenza e rispetto di quelle che sono le regole poste a tutela del cittadino, beneficiando anche dell’Autorizzazione Generale rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Per ricevere ulteriori informazioni è possibile telefonare al Numero ACLI dedicato 045-8065527 o al Numero Verde gratuito 800 652 001 o collegarsi al sito internet www.farexpress.it.

Di Elisa Corradi Referente Progetto Far Express

Foto presa dal sito http://www.farexpress.it

Patronato Acli Verona Via Interrato dell’acqua Morta 22 37129 Verona 045 8065512 2

verona@patronato.acli.t


Caf ACLI ISEEU 2013: COS’E’ E COME SI OTTIENE. LA CONVENZIONE TRA CAF ACLI E UNIVERSTITA’ di VERONA

Cos’è?

Come si ottiene?

L'ISEEU è richiesto dalle Università agli studenti per ottenere determinate agevolazioni (riduzione tasse, borse di studio, servizio mensa agevolato, etc..) ed è un indicatore della situazione economica del nucleo familiare basato sul ricalcolo dell'ISEE prendendo in considerazione anche redditi/patrimoni posseduti all'estero e considerando redditi/patrimoni di fratelli e sorelle al 50%.

Il CAF Acli di Verona ha attivato una convenzione con l’Università di Verona che permette allo studente di non doversi recare con l'attestazione cartacea presso la propria Università perché una volta elaborata la pratica l'attestazione viene trasmessa telematicamente dal CAF alla Banca Dati dell'Ateneo.

Chiostro dell’Ateneo Veronese

Quali documenti servono?

Quali sono le scadenze?

In base allo status (studente che rientra nel nucleo familiare dei genitori, studente indipendente che non rientra nel nucleo familiare, studente straniero residente in Italia, studente straniero residente all’estero) si deve presentare una documentazione diversa.

Le scadenze variano dalla tipologia di studente e dal tipo di corso a cui si è iscritti. I dettagli si trovano sul portale dell’Università di Verona.

L’elenco dei documenti necessari per ogni specifica situazione è a disposizione nelle sedi ACLI e sul sito www.acliverona.it

ACLI Service di verona s.r.l. Via Interrato dell’Acqua Morta 22 37129 Verona

Per maggiori informazioni le ACLI sono a disposizione chiamando i numeri 0458065512 0458065550

045 8065550 www.caf.acli.it 3


Ufficio Progetti RE.T.E. SOLIDA: RELAZIONI TERRITORIALI DI ECONOMIA SOLIDALE Realizzare progetti concreti per affrontare alcune delle problematiche emergenti o già emerse collegate alle situazioni di disagio, realizzando progetti educativi e sociali e promuovendo azioni di cittadinanza attiva ispirata ad una cultura della solidarietà e dell’economia sociale, è l’obiettivo che si pone quotidianamente l’Ufficio Progetti. A tale scopo è stata creata “RE.T.E. SOLIDA – Relazioni Territoriali di Economia Solidale”, un insieme di attività che, trattando problemi quali la dispersione scolastica nei quartieri più “difficili”, la necessità di supporto psicologico delle mamme che ne hanno bisogno, lo spreco alimentare, la disoccupazione e la solitudine degli anziani, vogliono offrire un servizio di aiuto e supporto per le diverse tipologie di soggetti che entrano in contatto con il mondo ACLI. R.E.B.U.S. II progetti realizzati nell’ambito di RE.T.E. SOLIDA sono: R.E.B.U.S., 2 R.E.B.U.S. InForma, Escluso Generazioni 1 e 2, InForma Nessuno Escluso, Acli 5020,PRE.MI.A 5020 PRE.MI.A, PRE.MI.A Sportello Rosa e varie Attività nei Circoli Acli.

Focus sui progetti: all’aiuto degli operatori del doposcuola; i docenti delle scuole che Foto tratta dall’attività “Nessuno Escluso” aderiranno al progetto, con i quali si verrà a creare un rapporto di reciproco scambio di conoscenze, informazioni e metodologie da seguire per ogni singolo alunno; ed infine la collettività che potrà contare su un posto sereno e tranquillo dove i ragazzi non solo studieranno ma impareranno a comportarsi in modo corretto, a relazionarsi con gli altri e ad evitare eventuali atteggiamenti devianti o di emarginazione. Dopo un primo anno di sperimentazione (as 2012/13) nel quartiere di Borgo Nuovo a Verona, al quale si sono visti iscritti 43 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni e sette volontari di diverse fasce d’età (adolescenti, giovani lavoratori e pensionati), in questo nuovo anno scolastico (2013/14) il servizio si ripeterà a grande richiesta a Borgo Nuovo e si cercherà di replicarlo anche alle Golosine/S.Lucia. Per dare una risposta più completa alle problematiche di genitori e ragazzi, sarà istituito per questo nuovo anno scolastico uno Sportello Psicologico aperto un paio di volte al mese .

Nessuno Escluso Nessuno Escluso è uno dei progetti coordinati e gestiti dall’Ufficio Progetti delle ACLI Provinciali di Verona e attivati nell’ambito di “RE.T.E. SOLIDA”. E’ nato con il triplice obiettivo di combattere l’evasione scolastica, favorire l’integrazione di bambini e ragazzi stranieri nella comunità e coinvolgere giovani adolescenti in attività volte al sociale. Si tratta infatti di un servizio di doposcuola gratuito (per gli associati Acli) rivolto da un lato a bambini delle scuole elementari e a ragazzi delle scuole medie inferiori con bisogno di supporto scolastico linguistico ed emotivo e/o difficoltà nel socializzare; dall’altro a giovani degli ultimi anni delle scuole superiori e dei primi anni dell’Università che vogliono svolgere un’attività di volontariato arricchendo la propria esperienza personale ed imparando a gestire tempo e necessità di una generazione più giovane della loro ma pur sempre molto vicina per problematiche e bisogni. I beneficiari indiretti del progetto sono i genitori degli studenti coinvolti, perché potranno concentrarsi maggiormente sulle difficoltà extra scolastiche del ragazzo e fronteggiare atteggiamenti di rifiuto nei confronti della scuola anche grazie 4


Ufficio Progetti TESTIMONIANZE DI RAGAZZI ED OPERATORI SUL PROGETTO NESSUNO ESCLUSO Di seguito le testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte a “Nessuno Escluso” a Borgo Nuovo nell’anno 2012/13 in qualità di volontari che testimoniano quanto il progetto sia prezioso anche sotto questo punto di vista, a lato foto e disegni dei nostri iscritti:

“ (…)Partecipare a questo progetto mi ha aiutato molto a maturare e a valutare meglio le mie scelte sul futuro. Ringrazio tutti i ragazzi per l’affetto che mi hanno dimostrato e per l’allegria che mi hanno trasmesso con il loro sorriso contagioso e sono contento dei progressi che hanno fatto da quando ci siamo conosciuti. Ringrazio Francesca, Martina, Sandro, Massimo e tutti gli altri volontari per il tempo trascorso insieme e per l’aiuto che mi hanno dato ad aprirmi e a superare la mia timidezza. “ Giovanni “ (…)ho deciso di fare volontariato anche perché io stesso avevo bisogno di un aiuto. E non certo perché sentivo la necessità di rivedere i programmi didattici delle scuola elementari e medie… anche se effettivamente alla fine dell’anno posso dire con certezza di aver fatto un buon ripasso! Battute a parte, devo dire che passare un po’ di tempo con questi ragazzi è una vera ricchezza. (…)Essere d’aiuto ad abbattere qualche piccolo ostacolo che a volte la vita riserva per me è un fatto molto positivo. E’ come avere una marcia in più, una ricchezza che mi ha accompagnato per tutto l’anno!” Massimo “ (…)Poi arrivano anche i primi risultati scolastici: i 7 e gli 8 nella verifica, le lettere di richiamo che sono arrivate nel primo quadrimestre che non arrivano nel secondo.. Realizzi quindi che il tuo tempo non è andato sprecato e che il doposcuola è stato utile anche a te per ricordarti che le persone vanno ascoltate e capite, che l’apparenza inganna, che tutti hanno delle potenzialità e l’importante è capire come farle emergere, che avere qualcuno che crede in te e ti dà la spinta iniziale può darti la forza per superare difficoltà prima considerate insuperabili.” Martina “Quindi diciamo che questo servizio mi ha cambiata in positivo, tanto che adesso ho preso un altro lavoro come allenatrice a bimbi delle elementari che prima forse avrei rifiutato a priori. (…)Diciamo la verità: quando vedo i progressi che fanno i bimbi, il loro sorriso alle 9 quando entro con delle occhiaie assurde, i palloni persi sul tetto, sono felice e soddisfatta di quello che sto dando loro, ma anche di tutto ciò che loro hanno insegnato a me.” Camilla 5

Di Francesca Oppici Referente Progetto Nessuno Escluso


Ufficio Progetti R.E.B.U.S. VA A SCUOLA: IL PROGETTO R.E.B.U.S. INFORMA “La sensibilizzazione dei cittadini europei alla lotta contro lo spreco alimentare è un atto necessario e fondamentale". Questo il commento del presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro¹ alla notizia dell'apertura delle consultazioni pubbliche sul tema del food waste da parte della Commissione Ue. Il 2014 sarà l’anno europeo contro lo spreco alimentare e, tra gli obiettivi della commissione europea, oltre a quello di dimezzare gli sprechi di prodotti e generi alimentari, c’è anche la “promozione di una cultura scientifica e civica improntata ai principi della sostenibilità e della solidarietà” con un invito agli Stati membri ad “incoraggiare l'introduzione di corsi di educazione alimentare, in tutti i livelli dell' istruzione, incluso l'insegnamento superiore, spiegando ad esempio in che modo conservare, cucinare e scartare gli alimenti, incoraggiando nel contempo comportamenti migliori”². In linea con quanto dichiarato dalla Commissione Europea e partendo dall’idea che la formazione e la sensibilizzazione debbano essere realizzate anche e soprattutto nelle scuole, già dai primi anni di età del bambino, futuro cittadino del domani, l’Ufficio Progetti delle Acli Provinciali di Verona ha attivato un progetto di formazione e informazione sulle tematiche di fondo di R.E.B.U.S, quali l’importanza di una corretta nutrizione, la solidarietà, la riduzione degli sprechi, il rispetto dell’ambiente e la cittadinanza attiva. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema degli sprechi alimentari, sul loro impatto ambientale, favorire il consumo di alimenti importanti ma spesso poco graditi ai bambini (quali verdura, frutta, cereali e legumi, ovvero quegli alimenti raccomandati anche dall’ OMS) e far comprendere il valore del cibo, bene non illimitato. Dopo l’avvio sperimentale, durante l’anno scolastico 2011-2012 con gli istituti che ne avevano fatto richiesta a seguito della Giornata della Didattica 2011 in cui era stata presentata la proposta formativa, il progetto è stato esteso, nell’anno scolastico appena concluso, a nuovi istituti, inserendo anche nuovi argomenti e laboratori più articolati e completi, con il coinvolgimento di sei scuole del territorio veronese e due scuole del territorio vicentino per un totale di ventisette classi coinvolte. Il progetto è stato inserito inoltre nella settimana dell’Unesco e Settimana europea per la riduzione dei rifiuti realizzata in Gran Guardia a novembre 2012 dal Comune di Verona Settore Ambiente, iniziativa che sarà replicata dal 16 al 22 ottobre 2013 presso l’Arsenale con un nuovo evento sull’alimentazione sostenibile. 1.http://www.agrilineanews.com/site2/it/news/5147.html?task=view 2.Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE (2011/2175(INI))

Sotto e a lato, alcuni degli elaborati svolti dalle varie classi coinvolte.

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Di Martina Tommasi Referente Progetto R.e.b.u.s.


Ufficio Progetti R.E.B.U.S. … DA VERONA A DUBLINO Da quasi un anno come rappresentante dell'Ufficio Progetti faccio parte di un tavolo di lavoro sulla riorganizzazione delle eccedenze alimentari coordinata dal dott. Moretto, dirigente U.C. Programmazione Terzo Settore e Non Autosufficienza della regione Veneto. Il programma triennale che si sta studiando per rendere attuative dalla legge regionale numero 11 del 2011, prevede la sperimentazione di un progetto innovativo in tre province diverse, il suo ampliamento in un territorio limitrofo, la replica in tutto il restante territorio della regione Veneto. L'attività presentata dalle Acli provinciali di Verona si divide in una duplice azione; la prima, atta ad affrontare l'emergenza, è frutto del lavoro dell'ufficio progetti nello sviluppo dell'ormai consolidato R.e.b.u.s., il recupero delle eccedenze dei beni utilizzabili solidalmente, grazie al quale si intendono ampliare le raccolte di prodotti (quali ad esempio frutta, verdura e pasti cotti) complementari a quanto erogato da Banco alimentare¹ e Croce Rossa Italiana² tramite Agea³. La seconda, che nasce di logica conseguenza, è maggiormente orientata al futuro, alla prevenzione

Veduta di Dublino tratta dal sito www.thepassenger.info

ed all'accompagnamento delle persone ed è il frutto dell'attività di confronto sul tema della cosiddetta "Rete talenti", costituita dai principali soggetti che, nel territorio veronese, si occupano della distribuzione dei prodotti alimentari ai soggetti in condizione di marginalità (tra cui ricordiamo Caritas, Ronda della carità, Gruppi di volontariato vinceziano e le Acli stesse). Il progetto prevede l'apertura di un "Emporio della solidarietà" in cui i soggetti possano scegliere liberamente la composizione della borsa spesa a loro assegnata, ma soprattutto siano seguite nell'affrontare la causa del temporaneo disagio al fine di rimuoverla e risolvere così la necessità. Nella provincia di Treviso, contemporaneamente, l'emergenza è affrontata dalla Cooperativa solidarietà, mediante la raccolta e ridistribuzione di frutta e verdura; per il futuro il progetto prevede invece di effettuare degli inserimenti lavorativi in questo contesto sul modello Now – No more organic waste, modello di gestione dei rifiuti organici, proposto dalla CAUTO di Brescia, che recupera i beni invenduti che per caratteristiche qualitative e igienico-sanitarie possono essere donati e riutilizzati come risorse alimentari. Nella provincia di Padova parallelamente si affronta la difficile situazione odierna con la creazione di gruppi di acquisto solidale coordinati da una cooperativa, da Caritas insieme alle Acli stesse, e per il futuro ci sarà un'attività di marketing sociale sul tema. La regione Veneto è stata selezionata a condurre un workshop sul tema della riorganizzazione degli aiuti alimentari durante la conferenza sociale europea ESN che si è tenuta Dublino alla metà di giugno 2013.

1. Il Banco Alimentare è una fondazione nata nel 1989 che ha la propria sede nazionale a Milano. E’ un’ organizzazione che raccoglie derrate alimentari ancora commestibili ma non più commercializzabili essenzialmente attraverso quattro canali : le donazioni delle agenzie (Agea e Ente Risi) che trattano le eccedenze comunitarie e quelle dell'industria agroalimentare ed i "resi" provenienti dalla grande distribuzione e le donazioni raccolte con la Colletta Alimentare.(fonte: http://www3.varesenews.it/). 2. L'Associazione Italiana della Croce Rossa, ente di diritto pubblico non economico con prerogative di carattere internazionale, ha per scopo l'assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi (fonte: http://www.cri.it/). 3. L'Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) è stata istituita con il decreto legislativo n. 165/99 CE per lo svolgimento delle funzioni di Organismo di Coordinamento e di Organismo pagatore.E’ , tra l'altro, incaricata: della vigilanza e del coordinamento degli Organismo Pagatori ai sensi del regolamento (CE) n. 1290/2005, di verificare la coerenza della loro attività rispetto alle linee-guida comunitarie, di promuovere l'applicazione armonizzata della normativa comunitaria e delle relative procedure di autorizzazione, erogazione e contabilizzazione degli aiuti comunitari da parte degli Organismi pagatori, monitorando le relative attività. Supporta inoltre le attività svolte dagli Organismi pagatori e assicura la predisposizione - ai fini dell'armonizzazione delle procedure - di appositi manuali di indirizzo. L'AGEA è anche l'Organismo pagatore italiano ed ha competenza per l'erogazione di aiuti, contributi, premi ed interventi comunitari, nonché per la gestione degli ammassi pubblici, dei programmi di miglioramento della qualità dei prodotti agricoli per gli aiuti alimentari e per la cooperazione economica con altri paesi.

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Ufficio Progetti e replicabile un progetto da noi studiato con altri partner regionali, ritengo possa essere di grande stimolo a tutto il nostro lavoro, oltre ad essere ovviamente il coronamento di tanto impegno. L'anno prossimo sappiamo che questa conferenza si terrà in Italia, e precisamente a Roma, e ci auguriamo che le nostre attività possano continuare a svilupparsi non solo in autonomia ma sempre di più in contesti di pluralità e diversità sinergiche ed arricchenti come è stato in questo caso il contesto di coordinamento regionale, al punto da gestire magari una sessione plenaria. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partner del tavolo regionale, in particolare la coop. di Treviso e le Acli di Padova, il dottor Moretto e la presidenza della regione Veneto, che ci hanno dato fiducia ed hanno investito su di noi, e tutti i colleghi dell’ Ufficio Progetti che con me si prodigano in questa attività con il massimo impegno e ben oltre quello che sarebbe richiesto dall' attività lavorativa.

Il dirigente, dott. Moretto, ha tenuto la parte teorica e presentato la logica seguita dalla Regione per arrivare a legiferare sul tema delle eccedenze alimentari; la parte empirica invece è stata affidata a noi, selezionati tra i vari componenti del tavolo di lavoro, ed iscritti alla conferenza per condurre il workshop attinente. Sono pertanto partita per Dublino e onestamente l'esperienza è stata meravigliosa, ricca di soddisfazione ed arricchente. Al mattino abbiamo seguito delle sessioni plenarie, per me una fonte interessante di informazione e soprattutto formazione, tenute da politici, imprenditori e dirigenti dei servizi sociali dell'intera Europa, del nord in particolare. Ci siamo dovuti purtroppo rendere conto che l'Italia è un po' il "fanalino di coda" per quanto riguarda l'investimento nei progetti sociali, poiché in molti altri paesi europei il denaro investito per questi temi è pari quasi a quello dello sviluppo economico. Allo stesso tempo tale scarsità di risorse a maggior ragione stimola la creatività degli italiani. In questo contesto, la gratificazione di essere stati ascoltati da altri soggetti ben più autorevoli, di essere stati scelti a dare il nostro contributo e soprattutto ricevere complimenti perché è stato valutato come positivo

Di Sabrina Bonomi Vicepresidente vicario - Responsabile Ufficio Progetti

NESSUNO ESCLUSO SI PRESENTA A PADOVA LA PARTECIPAZIONE AL IX CONVEGNO NAZIONALE “LA PREVENZIONE NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITA’: SMART COMMUNITY” Dal 4 al 6 luglio 2013 si è tenuto a Padova il IX Convegno Nazionale “La prevenzione nella scuola e nella comunità: Smart Community” durante il quale l’Ufficio Progetti della Acli Provinciali di Verona ha presentato il progetto “Nessuno Escluso – Una ricerca-azione per la prevenzione della dispersione scolastica, privilegiando la collaborazione e la condivisione della rete territoriale”. Inseriti nella sessione “Modelli di Prevenzione a scuola”, il team di lavoro composto da Maddalena Marcanti, Sabrina Bonomi e Francesca Oppici ha riportato le varie fasi che hanno scandito la realizzazione del progetto, focalizzandosi sulle due principali di ricerca e azione. Nella fase di ricerca, che ha interessato la prima e l’ultima parte del progetto, ci si è focalizzati sull’importanza dei dati raccolti grazie alla distribuzione di questionari anonimi aventi lo scopo di comprendere disagi e necessità a scuola delle famiglie e dei ragazzi e il valore complessivo del progetto (questionari di gradimento, testimonianze di ragazzi, genitori e volontari..). L’azione è stata descritta non soltanto a parole ma anche tramite foto e disegni mirati a far comprendere il valore sociale del progetto e la sua peculiarità, ovvero di avere come fine ultimo non soltanto il successo scolastico ma anche l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’autostima del singolo. Potersi confrontare con altri enti di tutt’Italia che trattano e studiano disagi pari a quelli a cui cerchiamo di dare una risposta con “Nessuno Escluso” e approfondire la conoscenza di altri progetti simili al nostro sono state esperienze molto significative che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e ci hanno fornito preziosi spunti per sviluppare al meglio il nostro progetto.

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Ufficio Progetti Acli Verona Via Scrimiari 24/A 37122 Verona 045 9275000 ufficioprogetti@acliverona.it


scluso Causale: Progetto Nessuno E



Unione Nazionale Arti e Spettacolo UNASP VA A TEATRO! DA SETTEMBRE 2013 GESTIRA’ IL TEATRO FILIPPINI

Teatro Filippini UNASP ACLI è una nuova realtà nata all’interno delle Acli Provinciali di Verona, con lo scopo di supportare e valorizzare le associazioni che operano nei diversi abiti delle arti e dello spettacolo. Il 26 Maggio 2013 – presso il Teatro Filippini –, nell’ambito della manifestazione denominata “TAUMATROPIO. Concorsi, spettacoli e riflessioni sulla detenzione”, si è tenuta una tavola rotonda, per l’appunto, sul tema della detenzione alla quale sono intervenuti il Presidente Provinciale di UNASP ACLI, Roberto Covallero, la Vice-Presidente Vicaria delle ACLI Provinciali Verona, Sabrina Bonomi, la Garante dei Diritti delle persone private delle libertà personale, Margherita Forestan, e lo studioso di teatro sociale e regista, Renato Perina. Nel corso del dibattito é stato presentato un progetto di laboratorio teatrale che si intende realizzare all’interno del carcere grazie alla collaborazione tra le ACLI Provinciali di Verona e la Casa Circondariale di Montorio, con il supporto delle competenze in materia di teatro sociale di Renato Perina. Alla discussione é seguita una cena offerta dai detenuti che, grazie al laboratorio di panificazione e pasticceria presente all’interno del carcere e agli ingredienti donati da Iper- Le Corti Venete, hanno preparato per l’occasione pizza, focacce, biscotti e snack vari. A conclusione della serata si è potuto assistere alla proiezione del film “Cesare deve morire” dei Fratelli Taviani, realizzato nel 2012 all’interno del carcere di massima sicurezza di Rebibbia seguendo la messa in scena da parte dei detenuti del Giulio Cesare di Shakespeare. Il film è stato Unasp Acli Verona premiato con l’Orso d’Oro Via Scrimiari 24/A al Film Festival di 37122 Verona Berlino.

Da settembre 2013 Unasp Acli gestirà il Teatro Filippini. Il teatro, situato nel centro storico di Verona, sarà concesso ad associati e non per spettacoli di danza, teatro, musical, concerti, ma anche per prove, mostre, conferenze, assemblee d’istituto, incontri aziendali.. Le tariffe per l’uso del teatro sono modiche, con possibilità di effettuare prezzi più convenienti per pacchetti di prenotazione su più giorni e per gli associati Unasp Acli vi saranno agevolazioni ancora maggiori. maggiori Inoltre, Unasp Acli metterà a disposizione, a chi ne facesse richiesta, la propria equipe per il servizio cassa e il personale di sala.

Non frenare la fantasia, contattaci!

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Unasp Acli: opera senza finalità lucrative; promuove l'impegno associativo, culturale ed artistico attraverso iniziative specifiche nei campi: dell'animazione culturale; del cinema; della musica; della danza; del teatro; degli audiovisivi; della multimedialità; dell'editoria; delle arti figurative; della moda; delle tradizioni popolari; del collezionismo; .... organizza gestisce e promuove manifestazioni, rassegne ed ogni altra iniziativa utile alla promozione ed alla diffusione dell'arte e della cultura; collabora con le istituzioni pubbliche affinchè promuovano la realizzazione di strutture e spazi d'intervento adeguati allo sviluppo dell'impegno sociale, culturale ed artistico per tutti i cittadini.

Perchè affiliarsi? è una struttura che vive quotidianamente la vita associativa, con uffici e personale a vostra completa disposizione è una rete composta di persone ed associazioni che si occupano di diverse discipline artistiche, con il desiderio di collaborare in modo reciproco e sinergico è inserita nel Sistema ACLI con la possibilità di offrire ai propri associati supporto sulle tematiche Associative, Previdenziali e Fiscali è alla ricerca continua di efficaci forme di comunicazione al fine di raggiungere in modo capillare tutti i potenziali interessati è un luogo in cui dare cittadinanza a tutte quelle strutture che informalmente operano nel mondo delle Arti, della Musica e della Cultura

(per gli Under 18 : € 8,00) comprensiva dell'Assicurazione sugli infortuni zia Integrativa dell'Assicurazione: ran Ga di: a nsiv pre com ,00 50 € Affiliazione: 6,00 aumenta gli indennizzi previsti in € ni rtu info li sug ione raz Assicurazione RCT, Assicu di danni agli occhi, alle mani, ai timpani, o cas E SIA nza e Dichiarazione di appartene alle labbra e alle corde vocali.

Quali costi?

Tessera Base : € 12,00

Per informazioni e contatti: Ufficio Progetti Via Scrimiari 24 A 0459275000 unasp@acliverona.it


LA

E N N O D E L L U S A Z N E L O VI

Foto Ap tratte da http://news.in-dies.info/2013/04/01/papa-

Foto tratta da http://companywearewomen.blogspot.it

“La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone.” Giovanni Paolo II atteggiamenti svalutanti, non considerazione delle idee, emozioni e pensieri.

La Violenza Domestica

La violenza economica risulta essere uno degli aspetti che rendono ancora più difficile l’allontanamento della donna, che molto spesso si trova a vivere una totale dipendenza economica.

La violenza sulle donne in Italia è un fenomeno sempre più diffuso e si sviluppa principalmente tra le mura domestiche (marito 48%, convivente 12%, ex 23%), spesso in presenza dei figli .

Quanto detto fino ad ora fa parte della Violenza Domestica, termine che fino a circa trenta anni fa non faceva parte del nostro vocabolario, poichè nessuno riconosceva come un problema sociale la violenza del partner, anzi molto spesso tali comportamenti erano considerati normali e quasi giusti; basandosi sulla convinzione che uomo e donna non si trovassero sullo stesso livello d’importanza nella società e nella famiglia , favorendo quindi nell’uomo lo sviluppo di atteggiamenti si supremazia e proprietà verso la propria compagna. Solamente grazie al movimento delle donne e con gli studi sociologici di Murray Straus l’opinione pubblica iniziò a conoscere il problema nel 1975.

Nel 2012 infatti in nome di un amore “malato” sono state uccise

124 donne.

E’ necessario sottolineare che anche se la violenza fisica è quella di cui purtroppo si vedono gli esiti, non è la sola; ad essa molto spesso, se non sempre, si affianca la violenza psicologica e quella economica. La violenza psicologica si esplica nel modo più evidente nelle minacce e nei ricatti; ma in modo più subdolo con critiche continue, insulti, 13


Questo ritardo da parte della società di divenire coscienti e definire negativi tali comportamenti ci fa capire quanto sia difficile riconoscere, comprendere e reagire di fronte a situazioni violente familiari.

Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, siglata a Istanbul l’11 maggio 2011. Tale documento non si occupa solo della violenza indirizzata alle donne, ma anche di quella verso i bambini e gli anziani ed è lo strumento internazionale giuridicamente vincolante per creare un quadro normativo a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza.

La famiglia infatti nella nostra cultura rappresenta il nido sicuro in cui l’individuo nasce, cresce, vive ed emotivamente è inaccettabile pensare che chi ti ama ti possa fare del male, tanto che alcune vittime arrivano a pensare che anche la violenza possa essere una forma d’amore. Per questa motivazione chiedere aiuto o parlare con qualcuno è spesso molto difficile; inoltre si aggiungono anche paura di una possibile vendetta, di perdere i figli, ecc; vergogna per quello che è accaduto, ecc.; timore di essere giudicata; non sapere a chi rivolgersi e dove andare.

Il Rapporto OMS del 2000 Di seguito vorrei portare l’attenzione su alcuni aspetti emersi dal Rapporto OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) del 2000, che possono essere utili spunti su cui riflettere e continuare a lavorare come già si sta facendo per gestire e soprattutto prevenire la violenza domestica:

Cosa si sta facendo oggi Oggi l’attenzione verso questo problema è molto alta, si stanno costituendo molti gruppi di studio, associazioni dedicate al supporto ed alla gestione del problema.

1. la violenza è il principale problema di salute pubblica a livello globale. 2. I fattori che contribuiscono alla violenza, che sono comportamentali, sociali, economici, politici, culturali, possono essere cambiati.

In particolare a Verona ci si può rivolgere allo

Sportello Donna

che si trova in Largo Divisione Pasubio, 6- 37121 Verona- 0458078536, oppure al Centro verde 800392722.

3. La violenza può essere prevenuta e il suo impatto ridotto.

Petra chiamando al numero

Di Maddalena Marcanti

E’importante sottolineare che a maggio di quest’anno anche l’Italia ha recepito la

Psicologa e Psicoterapeuta

Mettiamoci nelle loro scarpe Questo il titolo della manifestazione contro la violenza sulle donne, tenutasi venerdì 23 marzo 2013 a Lucca, durante la quale sono state portate in Piazza San Michele 124 paia di scarpe appartenute a donne uccise a causa della violenza perpetrata nei loro confronti. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Lucca in collaborazione con il Centro Antiviolenza Luna e numerose associazioni del territorio - Associazione CIF, Associazione Città delle Donne, Associazione Soroptomist, Comitato se non ora Quando, Coordinamento donne della CISL, FLC CGILLucca con il patrocinio della Provincia ed è un esempio significativo di come negli ultimi anni questo problema sia sempre più di attualità e di interesse dei vari enti, che tentano in tutti i modi di arrestarlo sensibilizzando i cittadini con manifestazioni, campagne, ecc.. Foto tratta dalla manifestazione

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Rubrica: Parlano i circoli.. Da settembre 2013, grazie al 5x1000 raccolto dalle ACLI, saranno organizzate delle attività interessanti per gli utenti nostri associati. In particolare presso il Circolo Ca’ del Ri - Affi il 10 Settembre partirà il Progetto “FACCIAMO GRUPPO”, incontri di gruppo per adolescenti coordinati da una Psicologa, sarà un’occasione di confronto e condivisione sulle emozioni, vissuti, pensieri dei ragazzi. Gli Incontri saranno in totale tre più due incontri con i genitori e avranno la durata di due ore circa. Il medesimo progetto sarà attivato anche presso il Circolo di Montecchia in autunno. Per gli Anziani invece presso il Circolo di Nogarole Rocca e di quello di Affi sarà organizzato un corso di GINNASTICA DOLCE condotto da un’insegnante esperta.

Per informazioni contattate i Circoli suddetti oppure l’Ufficio Progetti ACLI, Tel. 0458038112.

Circolo Cittadino Acli E.Fumagalli Martedì 14 maggio 2013 il Circolo Cittadino ACLI “E. Fumagalli” ha organizzato una tavola rotonda sulla dispersione scolastica alla Casetta Ex Acli nel quartiere Borgo Nuovo di Verona.

all’iscrizione allo stesso e pubblicizzandolo nelle scuole in cui è Dirigente, ha dato una panoramica ampia e dettagliata del problema della dispersione scolastica visto dal punto di vista della scuola, soffermandosi sulle possibili risposte ottenibili sia nel mondo della scuola che in quello extra-scolastico. La seconda relatrice è stata Arianna Alloni, una delle due educatrici del Centro Aperto di Borgo Nuovo gestito dalla Cooperativa CSA, che svolge un’attività costante e giornaliera con bambini del quartiere dai 6 ai 14 anni. Il suo intervento è stato molto utile per avere una panoramica ampia e dettagliata della situazione del quartiere rispetto alle famiglie che vi abitano, dal punto di vista dei ragazzi e dei bambini, illustrando le attività che svolgono giornalmente con gli stessi che vanno oltre il mero studio, proponendo laboratori e attività ludico-ricreative che mirano a sopperire le difficoltà di vario genere che questi ragazzi si trovano ad affrontare nella vita di tutti i giorni.

L’idea è nata per promuovere il progetto di doposcuola ideato dall’Ufficio Progetti e gestito dal Circolo Cittadino “Nessuno Escluso” e per sensibilizzare la comunità su questo tema, strettamente legato al progetto, e sempre più di attualità e rilevanza. Ad aprire la serata il presidente del Circolo Cittadino Giampaolo Nicolis che ha parlato dell’importanza del progetto, dando la parola poi alla prima relatrice della serata, la Dottoressa Mariangela Persona, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo 6 di Verona.

Infine Francesca Oppici, referente del progetto Nessuno Escluso, ha illustrato il progetto soffermandosi sui positivi riscontri di ragazzi e genitori ricevuti nel corso dell’anno di attività, e sui futuri risvolti del progetto.

La Dottoressa, che ha collaborato nel progetto Nessuno Escluso segnalando ragazzi idonei 15


Rubrica: Le Acli rispondono.. E’ attiva la rubrica : “Le Acli Rispondono..” , nella quale ci piacerebbe dare la parola ai nostri associati con domande, richieste di informazioni, commenti…

Se vuoi contribuire anche tu scrivi a: francesca.oppici@acliverona.it

oppure mandaci una lettera al seguente indirizzo: Acli Provinciali di Verona Via Scrimiari 24/A 37129 Verona fax : 0455111330

Rubrica: I prossimi appuntamenti: appuntamenti Giovedì 19/09: Lunedì 16/09:

: Mercoledì 16/10

Settembre

2013

Ven 18/10, lun 21/10, mart 22/10

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2013 e r b Otto


Apertura Bandi 2013/14

Servizio Civile Nazionale per l’assegnazione di 4 posti alle Acli Provinciali di Verona nei seguenti progetti:

Sestante. Piano

Cittadini attraverso lo

nazionale di contrasto

sport

alla dispersione

Attività sportiva di carattere ludico o per disabili o finalizzata a processi di inclusione

scolastica Attività di tutoraggio scolastico, prevenzione, lotta all’evasione scolastica.

www.acliserviziocivile.org Per informazioni: Ufficio Progetti Acli Verona- via Scrimiari 24/A - 0459275000 - ufficioprogetti@acliverona.it


ACLI veronesi Prossimo numero: dicembre 2013


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