Ncaa time ottobre 2015

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Anno 3 Numero 1

Ottobre 2015

La stagione del college basket è alle porte andiamo ad analizzare le migliori squadre e conference che da qui al 4 aprile si daranno battaglia per il titolo di CAMPIONE NAZIONALE



MID MAJOR TARGET di Stefano Bei …………………………....4-5 CINDERELLA STORY di Luca Caslini……………………………6-7 APPUNTI SU...MICHIGAN STATE di Glauco Barbero………....8-9 L‟ESTATE ITALIANA di Isabella Agostinelli ………………….10-13 NCAA TIME TOP 25 di Manuel Follis …………………...….. .15-40 VI RACCONTO I MIEI FAB FIVE di Lorenzo Frabbi…………42-43

Hanno collaborato:

Stefano Bei di NBA-Evolution.com Glauco Barbero di rushandslam.blogspot.it Manuel Follis di ncaabasket.net Lorenzo Frabbi Luca Caslini Isabella Agostinelli di College Basketball Tour

Tutte le immagini inserite in questo numero appartengono ai rispettivi proprietari


Di Stefano Bei

DJ BALENTINE

BRENTON SCOTT

La scorsa stagione è stata la bocca da fuoco principale dei Purple Aces e non c‟è ragione per non puntare di nuovo su di lui per la prossima stagione. I 20 punti fatti segnare di media la scorsa stagione non dovrebbero aver problemi ad aumentare, vincere la conference per partecipare al torneo non è facile, vincere la classifica marcatori NCAA è alla sua portata e da quella posizione potrebbe farsi notare da qualche addetto ai lavori in cerca di una guarda tiratrice dalle ottime percentuali che nonostante l‟altezza di poco superiore al metro e novanta si fa valere anche sotto i ferri con oltre 3 rimbalzi a partita. Altro punto s suo favore sono le poche palle perse rispetto all‟elevato numero di volte con la palla in mano, appena 2,2 in quasi 37 minuti di utilizzo medio. Lo scorso anno Evansville ha chiuso la conference con un record 9-9 ed è stata chiamata per il NIT, se riusciranno ad aggiungere ancora 2-3 vittorie per loro il torneo NCAA non è impossibile, anche se realisticamente il NIT pare di nuovo la loro dimensione

Restiamo nella Missouri Valley Conference, precisamente alla Indiana State University. Brenton Scott, dopo aver passato la stagione 2013-24 fermo come redshirt, lo scorso anno al suo esordio ha vinto il premio di freshman of the year della MVC, il terzo Sycamore a vincere il premio dal 1986. Nonostante non abbia segnato tantissimo, per lui parlando le percentuali al tiro pesante dove ha sfiorato il 45% con quasi 2 realizzazioni a partita, c‟è da scommettere che quest‟anno i suoi numeri aumenteranno e di molto visto che sia Khristian Smith e Devonte Brown non hanno fatto vedere quel salto di qualità nonostante la maggior fiducia concessa da coach Greg Lansing. Non hanno molte possibilità di accedere al torneo NCAA, ma se i nuovi arrivati Matt Van Scyoc e Emondre Rickman faranno il loro lavoro in difesa una speranza c‟è. Da quando Larry Bird è uscito da questa università hanno giocato il torneo solo in 3 occasioni, nel 2000, nel 2001 e nel 2011.


BOGDAN BLIZNYUK

OBI EMEGANO

Senza Tyler Harvey accasatosi agli Orlando Magic in NBA per gli Eagles sarà una stagione ancora più importante. In linea gerarchica c‟è Venky Jois come leader della squadra, ma anche questo ucraino ha fatto vedere ottime cose quando è stato messo in campo e in condizione di far bene, mano glaciale dalla lunga distanza e ottimi movimenti spalle a canestro ne fanno un giocatore completo e a questi livelli non se ne vedono moltissimi. Quasi 9 punti e 4 rimbalzi in 19 minuti di utilizzo medio sono stati i suoi numeri la scorsa stagione e come appunto detto spicca notevolmente il 55,8% da oltre la linea dei tre punti frutto di un 24 su 43 totale durante tutta la stagione. Nonostante l‟altezza mostra un ottimo movimento senza palla sia vicino che lontano da canestro consentendo ai lunghi di avere più spazio allargando il campo quando non è lui a dover coprire il pitturato cosa che gli riesce piuttosto bene avendo chiuso la passata stagione con 4 rimbalzi di media.

Le sperane di andare alle post season di Oral Roberts dipendono da lui, dopo una stagione da sophomore (solo 4 partite giocate) da 19 punti con percentuali bulgare al tiro ha giocato una seconda stagione con molti più palloni in mano e responsabilità, ha come logico che sia abbassato le sue percentuali e cosa non meno felice anche la sua media punti scesa a 18,3. Giocatore ben piazzato a terra che anche sotto i ferri da fastidio a gente più alta di lui e lo dimostrano i quasi 5 rimbalzi catturati ad allacciata di scarpe. Ottimo difensore sulla palla con quasi 2 rubate a partita senza commettere molti falli. La scorsa stagione è stato scelto nel primo quintetto della Summit League e nella squadra ideale del torneo di conference, inoltre è vinto due volte il premio di giocatore della settimana. La sua miglior partita l‟ha giocata contro North Dakota State e ha chiuso con 34 punti e 8 rimbalzi.


Di Luca Caslini Di Luca Caslini

La stagione 2015/2016 del campionato universitario è ormai alle porte. Nuovi prospetti, regole, rivalitá sempre più accese infiammeranno tutti i campi sparsi per la nazione. L'apice saranno le Final Four di Houston, Texas, all'interno dell'NRG Stadium.

Il 1985 fu l'anno di uno dei più grandi upset nella storia dello sport che vide i Villanova Wildcats battere in finale Patrick Ewing e la sua Georgetown. I ragazzi di Rollie Massimino tirardo col 79% dal campo si avvicinarono alla perfezione e Davide sconfisse Golia.

La March Madness paralizzerà la nazione e l'unica garanzia sarà lo spettacolo offerto dalle 68 squadre partecipanti che si sfideranno in partite ad eliminazione diretta.

Nel 1988 i Kansas JayHawks non erano tra i principati candidati alla corsa al titolo col 11 sconfitte durante la stagione regolare, ma arrivarono in finale e Danny Manning fece il resto.

Team favoriti cadranno fragorosamente e piccolo atenei modificheranno equilibri e gerarchie. Le imprese memorabili delle squadre su cui nessuno avrebbe puntato un centesimo, le cosidette "cenerentole", marchieranno a fuoco il torneo. Nelle varie edizioni disputate sono ad oggi si possono annoverare quella del 1983 che vide trionfare North Carolina State Wolfpack. La schiacciata vincente di Lorenzo Charles fece esplodere di gioia il compianto Jimmy Valvano.

Nel 2010 i Butler Bulldogs, piccolo ateneo nell' indiana, di Bred Stevens andarono vicini al titolo perdendo in finale contro Duke e Nel 2010 Virginia Commonwealth Rams arrivó alle Final Four. Ma una delle squadre che più mi ha colpito è stata George Mason Patriots che nel 2006 raggiunse le Final Four e divenne la prima squadra della Colonial Athletic Association Conference a raggiungere questo traguardo. I ragazzi di Jim Larranaga, sulla panchina dal 1997, in-


fransero molti record tra cui vincere 23 gare in stagione regolare ed essere inseriti per una settimana nella classifica Top 25 di ESPN. Questa piccola università della Virginia con 30.000 studenti approdò al torneo attraverso la Selection Sunday e da li in poi iniziò il viaggio verso Indianapolis. Al primo turno batterono Michigan State, che l'anno precedente aveva partecipato alle Final Four. Il secondo turno li mise subito con le spalle al muro dovendo affrontare i campioni uscenti di North Carolina. L'impresa riuscì e il match terminò 65-60 a favore dei giallo verdi. Batterono Wichita State e entrarono nelle Elite Eight, dove ad aspettarli c'erano i grandi favoriti di Connecticut. La numero 11 e la numero 1 del tabellone diedero vita ad una partita formidabile con moltissimi capovolgimenti di fronte che a 5.5" dalla fine sembrava ormai indirizzata, con George Mason sul +2 e un tiro libero a disposizione. La palla venne però sputata dal ferro, e un contropiede fulmineo di Denham Brown con canestro allo scadere portò la partita all'overtime. I ritmi del match rimasero elevatissimi e a 33" dalla fine i Patriots erano sul +5. Connecticut non si arrese e con un tiro libero a referto tornò a -4, ma un successivo tiro libero di George Mason lasciò la situazione invariata. Dopo un time out la partita ricominciò da metá campo e

un tiro siderale da 3 di Marcus Williams riportò a -2 gli Huskies. Un fallo immediato mandò in lunetta i Patriots ma 2 clamorosi errori diedero ancora a Denham Brown, la possibilitá di portare la squadra di Rudy Gay in finale ma il tiro allo scadere finì lungo sul ferro. George Mason stupì il mondo della pallacanestro e entrò alle Final Four. Questa incredibile cavalcata terminerá contro Florida, che si aggiudicherà il torneo, ma l'impresa dei ragazzi della Virginia non verrà mai dimenticata. Dimostrazione della grande popolarità raggiunta é anche un breve documentario dal titolo "8 Years Past Midnight" che mostra come un'impresa sportiva possa cambiare un ateneo. Non resta che aspettare la stagione alle porte e vedere quante cenerentole si presenteranno al ballo finale.


Di Glauco Barbero

Eravamo rimasti lo scorso anno al termine di uno dei più grandi capolavori fatti da coach Tom Izzo: aver portato alle Final Four una delle versioni degli Spartans con meno talento. Premesso che la maggior parte dei giocatori della scorsa stagione torneranno e sfrutteranno il viaggio a Indianapolis per accrescere il loro bagaglio di esperienza dal punto di vista della consapevolezza che il lavoro in palestra paga, la squadra di quest'anno sembra essere più attrezzata per fare una buona stagione almeno nella BIG10. La squadra dello scorso anno sembrava aver fallito nella ricerca di un Leader dopo l‟uscita dei tanti talenti 20132014, Payne e Harris, ma trovò Trice in una stagione da crescendo rossiniano, sembrava non aver trovato una frashamen class adeguata, ma Nairn, Bess e Clark Jr alla fine hanno avuto il loro spazio, e pensavano di aver fallito prendendo Forbes da Cleveland State, ma quest'anno, da senior, il giocatore sarà un'arma decisiva.

Il Leader di questa stagione sarà il senior Denzel Valentine, quasi due metri dal fisico muscolarmente dotato che sa tirare, penetrare con un buon uso del corpo e difendere, quest‟ultima cosa molto importante per le squadre di Izzo. Valentine può giocare quattro ruoli, ma gli spot di guardia ed ala piccola sembrano essergli più congegnali. Può giocare per qualche minuto anche come play e comunque aiutare nel caso di problemi nel gestire la palla riuscendo anche eventualmente a marcare il pari ruolo avversario, logicamente per un tempo ridotto per non perdere poi lucidità in attacco. In difesa, oltre ad avere una buona velocità per marcare, riesce a tenere contro i suoi avversari in guardia o ala grazie al suo fisico ed ad un buon QI cestistico che gli permettono di avere sempre una buona posizione e di capire le situazioni. Nella zona di Izzo lui dovrebbe essere schierato nella coppia davanti della 2-3.


Accanto a Valentine giocherà Forbes, il giocatore che insieme al leader della squadra ha maggiori punti nelle mani. Come detto precedentemente il suo trasferimento da Cleveland State sembrava essere stato un azzardo, ma in questa stagione potrebbe avere tutte le possibilità per tornare a viaggiare oltre i 15 punti di media.

La nota positiva per Izzo è quella che la Big 10 di quest‟anno ha perso il proprio padrone, difficilmente Wisconsin dominerà come gli scorsi anni dopo la partenza di Dekker e Kaminsky, e nessuna delle altre sembra essere così avanti da poter essere fin da subito superiore alle altre.

Forbes è dotato di un tiro affidabile e con Valentine giocherà i ruoli di 2 e 3, conscio dei suoi mezzi non vuole sempre la palla nelle mani,

Forse Maryland potrebbe essere una candidata, ma dietro tutte hanno perso qualcosa (OSU con Russell, Iowa con White e come detto Wisconsin addirittura i due suoi leader) o non hanno ancora assimilato la propria rivoluzione del roster (Michigan).

Il vuoto in cabina di regia lasciato da Trice sarà riempito da Nairn Jr, il sophomore ha nella velocità e nel passaggio i suoi cavalli di battaglia, ma dovrà mettere su un tiro maggiormente pericoloso. Nairn è già pronto a prendere in mano la squadra anche se a volte tende a strafare rischiando spesso che il numero di palle perse salga velocemente. La stagione scorsa in cui aveva meno responsabilità lo ha aiutato a crescere nella conoscenza dei suoi compagni ed ora rivela un buon affiatamento con gli altri giocatori della squadra, sicuramente utile per trovarli in campo anche in momenti di gioco piuttosto confusi. Tra i lunghi ci sarà la staffetta tra due differenti concezioni del ruolo. In quintetto dovrebbe esserci il senior Costello, giocatore capace di dare intimidazione in area, ma il cui apporto offensivo appare ridotto ad essere di semplice aiuto per la squadra senza troppe responsabilità, discorso diverso per il freshman Deyonta Davis, lungo vero il cui ruolo dovrebbe essere quello di piazzarsi sulle tacche per ricevere il pallone. L‟abisso atletico tra i due è largo, ma i fondamentali di Costello potrebbero essere più utili di quelli da costruire di Davis, almeno nei momenti chiave delle partite. Il problema per la squadra di quest‟anno di MSU sarà la second unit, dalla panchina non appare poter uscire alcun giocatore in grado di spaccare la partita quando servirà. Nelle prime uscite l‟unico che potrebbe aiutare, a parte Davis, sembra essere McQuaid, freshman bianco con buone doti difensive sui piccoli ed attitudine al playmaking, rimane qualche dubbio sull‟affidabilità del suo palleggio contro i rapinatori di pallone e, per lui come per Nairn, la ricerca spasmodica del passaggio illuminante a volte potrebbe portare a lasciare la palla agli avversari.

Questa situazione potrebbe aprire le porte all‟ennesimo capolavoro di coach Izzo!


Di Isabella Agostinelli

L'arcinoto stereotipo secondo il quale l'Italia è per gli americani sinonimo di “pizza, pasta e mandolino” è ormai acqua passata. Almeno nel mondo del basket NCAA. Certo, i giovani atleti quando vengono nel nostro Paese mangiano quintali di pizza e pasta, ma da quattro anni a questa parte l'Italia è diventata la meta ideale per prepararsi al meglio alla nuova stagione. Tante sono infatti le squadre di college statunitensi che percorrono in lungo e in largo lo Stivale per sostenere vari scrimmage test prima di iniziare la vera e propria pre-season. Se questa nuova concezione ha preso sempre più piede negli USA è stato soprattutto grazie al College Basketball Tour (CBT) un evento che quest'anno è riuscito a portare in Italia ben 23 college americani di Division I e II (maschili e femminili) per tutto il mese di agosto. E che l'idea piaccia agli americani è evidente: “L'anno scorso abbiamo perso tre giocatori fondamenti e abbiamo cambiato gran parte della squadra; un evento come il College Basketball Tour è cruciale per permettere ai ragazzi di creare un gruppo coeso, affiatato e in sincronia che possa affrontare al meglio la prossima stagione” ha confermato coach Dawkins degli Stanford Cardinal.

Non c'è quindi da stupirsi se quest'anno tra i 23 College americani partecipanti spiccassero nomi del calibro di Michigan - finalista NCAA 2015 con coach Izzo dato come prossimo allenatore della nazionale USA dopo Rio 2016; Marquette, il college da cui sono usciti Dwyane Wade e Travis Diener; USC, squadra che ha visto crescere il nostro Daniel Hackett, Stanford, l‟università vincitrice del prestigioso NIT che ha mancato la NCAA per un soffio, e Oregon State , laureatesi campionesse della PAC 12 nella scorsa stagione sotto la guida di coach Rueck, nominato coach dell'anno. Giunto alla sua quarta edizione, in CBT non smette di siglare record su record, regalando tante soddisfazioni ai suoi organizzatori. “Il bilancio di quest'anno, oserei dire che è stato stupefacente, o almeno... io sono decisamente sorpreso” ha confessato Ales Masetto. Una reazione comprensibile davanti ai numeri ottenuti lo scorso agosto: “23 College americani, oltre 40 partite organizzate direttamente ed altre 20 comunicate, otto regioni italiane 12 città, quattro gare trasmesse in diretta su FoxSport negli USA, otto gare trasmesse da SportItalia, otto gare in di-


retta streaming. per oltre 40.000 visualizzazioni. oltre 10.000 fan sui social per 750.000 utenti unici raggiunti nel mese di Agosto, oltre 5.000.000 di visualizzazioni nel corso del 2015 nei canali social. oltre 10.000 spettatori nei palazzetti. Quattro squadre nazionali, due squadre di A1 maschile, tre di A” maschile, diverse squadre di A femminile e tante tante squadre All Star in tutta Italia”. Ma non si tratta solo di numeri. Intorno al CBT si è ormai creato un entusiasmo collettivo che ha contagiato un po' tutti, dal pubblico agli addetti ai lavori, dai social media alle televisioni. “Il momento che ricorderò come un flash impresso nella mia mente” ha raccontato Andrea Sciarrini, organizzatore della tappa marchigiana “è l'alley-oop Christon-McKissic in VL-Stanford davanti a 1100 spettatori in delirio che più non ce ne stavano al PalaDionigi di Montecchio (PU)... lì mi son reso proprio conto di quanto fossimo stati in grado di creare, di crescere e di coinvolgere persone, pubblico,partner, sponsor, tv, giornali... Proprio una bella soddisfazione!”. Il segreto è soprattutto nella qualità di questo evento che è riuscito a conquistare la fiducia dei college americani che investono sempre di più in questa “trasferta italiana” in preparazione della prossima stagione, tanto da far esclamare Coach Izzo di Michigan State “This trip was as good as anything I‟ve done in my 20 years”. “250 volontari (dai ragazzini che pulivano il campo agli atleti e tecnici impegnati sotto le plance) in tutta Italia che hanno permesso col loro preziosissimo lavoro di tenere alta la bandiera italiana del basket nei confronti del “professori” del basket” - ha spiegato Ales - “i blogger che hanno popolato il sito internet e i canali social di una quantità di bellissimi articoli, video e foto prima durante e dopo le gare”. Gli fa coro Andrea: “Il grande sforzo di avere collaboratori di qualità fa tutta la differenza del mondo! Ma sai qual è la cosa

più bella? E' il senso di appartenenza al progetto in se' che è favoloso, l'entusiasmo che si crea e quell'attesa, quella curiosità “frizzantina” che si ha prima di vedere le squadre in campo...decisamente da spettacolo americano! Questo siamo!”. Un lavoro e un entusiasmo che hanno saputo coinvolgere sempre di più gli addetti ai lavori e soprattutto anche le squadre italiane. La partecipazione delle squadre di serie A ha segnato infatti una vera e propria svolta nell'evento. Così che, se lo scorso anno, solo i Mantova Sting aveva-


no risposto presente all'appello, quest'anno oltre alla nazionale Italiana che se l'è vista con Michingan, si sono aggiunte anche la Consultinvest Pesaro (impegnata contro Stanford), la Virtus Bologna, la Fileni Jesi, la Tezenis Verona e in campo femminile la Umana Reyer di Venezia-Mestre e la ASD FE.BA di Civitanova. “Considerando che il calendario delle gare si concilia malissimo con l‟inizio della stagione dei nostri Club” - ha spiegato Ales “cosa che porta a confrontarsi con una quantità infinita di “no non possiamo” da parte di club, tecnici, giocatori ecc… , è giusto dire GRAZIE a chi ci ha creduto, a chi e‟ stato in campo in un momento davvero difficile a inizio preparazione, ma consci del fatto che il confronto con la patria del Basket sia un occasione davvero unica, per gli spettatori in primis, ma secondo noi anche per i giocatori, i tecnici e persino per noi organizzatori, dato che la professionalità degli americani e‟ sempre impressionante”. E a proposito di giocatori e giocatrici, il CBT è stato galeotto per alcuni incontri importanti: Milovan Daskovic, della scuderia di Capicchioni, è stato appena scritturato dall'Arkadia Lions di Traiskirchen (serie A austriaca) dopo aver passato alcune settimane anche con la

Enel Brindisi; Katerina Pazzaglia, che ha vestito le maglie di vari all star, ha ricevuto ben due proposte per il prossimo anno (Longwood University e Boston College, squadra nella quale milita l'azzurra Martina Mosetti, quest'anno anche nella rappresentativa nazionale U20); i coach americani poi non potevano staccare gli occhi di dosso dalla nostra Jasmine Keys; e se per in campo maschile i talenti nostrani hanno meno possibilità di inserirsi nelle franchigie americane, gli americani hanno invece la possibilità di farsi vedere dalla squadre italiane ed europee di serie A sempre alla ricerca di nuovi talenti. Ma non solo squadre di serie A. Quest'anno il CBT ha aperto le porte anche ad una nazionale femminile: quella del Camerun allenata da Stefano Bizzozi, allenatore storico di Desio, Pesaro e Bologna che nel 2009 è approdato sulla panchina delle “Leonesse” africane e che ha reso possibile questa storica partecipazione. “Lo sport è un mezzo di riscatto molto importante nei paesi africani” - mi spiega - “in Camerun lo sport è molto legato alle scuole e alle università e qualche club, come il nostro, è privato.


C'è un campionato sia femminile che maschile; naturalmente, a causa della conformazione del Paese, si tratta di campionati molto meno strutturati, ma intorno si è creato un movimento di giovani pieni di passione e voglia di fare bene: è stupefacente vedere che nonostante le mille difficoltà si sia riusciti a creare tutto ciò e che gli atleti camerunesi siano ricercati anche all'estero per le loro doti fisiche e atletiche straordinarie”. Con questa collaborazione si è così messa una pietra miliare per un percorso che potrebbe aprire nuovi scenari per il CBT. Per quel che riguarda le sfide, le squadre americane hanno un po' dominato in lungo e in largo contro le selezioni All Star e hanno dato filo da torcere, non solo alle franchigie di serie A, ma anche alla nazionale italiana. Ales ricorda come finalmente accomodato in tribuna a Trieste, in mezzo al nutrito gruppo di Fan di Michigan State, si sia goduto la gara in cui “i ragazzini terribili di Coach Izzo hanno fatto sudare non poco la nostra Nazionale, (sotto di cinque punti a quattro minuti dalla fine) forse una delle Nazionali migliori di sempre come si è visto poi all‟Europeo. In quel momento ho avuto la prova che quando riusciamo a contenere il passivo in 20/30 punti con le nostre selezioni All-Star di fatto stiamo facendo un'impresa!”. Si può quindi immaginare la soddisfazione vissuta a Pesaro

quando la VL Consultinvest ha strappato la vittoria a fil di sirena imponendosi su Stanford per 84 a 81 o quando Gallo & Company hanno messo a segno l'allungo che li ha portati a superare gli Spartans per 90 a 69 . Per concludere, il CBT è diventato un' occasione per tutto il movimento cestistico italiano per confrontarsi con il meglio del College Basketball americano - che fortunatamente viene a visitare il nostro splendido paese tutti gli anni! “Quest‟anno abbiamo dimostrato ancora una volta che il pubblico, se ben informato e con la giusta tempistica, non manca nei palazzetti nemmeno a ferragosto” - ha voluto sottolineare Ales - “dopo l'interesse della FOX, è chiaro che il CBT può essere un ottimo prodotto televisivo addirittura da trasmettere in diretta negli Stati Uniti, (con ovvia soddisfazione degli sponsor più internazionali del campionato). Certo, per le squadre del nostro massimo campionato questi test possono essere probanti ad inizio stagione, ma piacciono tantissimo ai loro fan e sono un'occasione di visibilità unica per il Club, gli sponsor e per il Basket in generale! Ignorare tutto questo sarebbe quindi davvero miope da parte di tutto l'intero movimento”.


Rushandslam nasce come blog di un appassionato di sport americani per tutti coloro che condividono la stessa passione. Nato nel 2013 con quattro sezioni di base: NBA-NCAABB-NFL-NCAAFB, presto riesce a trovare una discreta base di lettori che portano all'inizio del 2014 alla creazione di una pagina Facebook dedicata

www.facebook.com/rushandslam

Il 2014 porta anche la nascita di diverse collaborazioni con siti importanti e la partecipazione ad eventi LIVE quali il College Basketball Tour a Vicenza ed il 2K Classic a New York oltre all'annuale report da Londra per le NFL International Series. Il blog non si colloca nel panorama dei siti web di basket e football americano come una pagina di aggiornamenti giornalieri, ma come una punto di ritrovo per opinioni sugli argomenti che nascono dalle Leghe americane.


ollis F l e u n di Ma


Di Manuel Follis Se n'è andato J.P. Tokoto. Punto. Gli altri sono rimasti tutti. E stiamo parlando di quella che ques'anno sarà la migliore front line della lega (Kennedy Meeks, Isaiah Hicks, Brice Johnson e Joel James) con quello che potrebbe essere l'mvp della stagione, ovvero Marcus Paige. La patenza di Tokoto toglierà intensità difensiva, ma Nate Britt in quintetto garantirà mani libere a Paige in attacco. E calcolate che Theo Pinson e Justin Jackson sono attesi a un anno più che luminoso (Pinson deve anche aggiustare la mira da fuori). Il punto di forza della squadra però rimane il post basso dove Meeks è il giocatore di potenza e Johnson quello verticale. Compatibili, complementari ed efficaci. Al momento una credibile numero uno.

Il giocatore chiave: Marcus Paige

La statistica: % di tiri da 2 punti presi rispetto al totale (62%) L'anno scorso chiamato a fare gli straordinari, se riesce a non doversi caricare la squadra sulle spalle e solo a "guidare" la truppa, parliamo di una possibile guardia Nba.

Prospetti Nba: Johnson, Meeks, Paige, Jackson Nessun giocatore da primo giro, ma molti da secondo giro anche alto. Brice Johnson è quello su cui c'è più uniformità di giudizio. Poco peso (al momento) ma grande agilità e verticalità. Paige colpisce per tiro, maturità e controllo. meeks se non eccede col peso è un bel centro d'area, mentre Jackson se quest'anno esplode è un'ala piccola perfetta per il piano di sopra.

La stat dice che su 100 punti il 62% derivava da tiri da 2 punti. Il che indica chiaramente quanto stiamo parlando di una squadra d'area, non basata sul tiro da 3, ma sulla presenza nel pitturato. Se tirano bene anche i liberi (l'anno scorso tallone d'achille)...son problemi.

Possibile quintetto PG Marcus Paige - Senior SG Theo Pinson - Sophomore SF Justin Jackson - Sophomre PF Bryce Johnson - Senior C Joel James - Senior


Di Manuel Follis Il talento come al solito è lì da vedere. I nuovi freshman che dovrete tenere d'occhio in ottica Nba sono Skal Labissiere (ma occhio che la Ncaa non gli ha ancora dato il permesso di giocare. Potrebbe essere il nuovo caso Enes Kanter), il centro che al momento sembra essere l'unico candidato per rubare la scena a Ben Simmons; Jamal Murray, una macchina da punti impressionante capace di creare in 1vs1 e dal p&r; Isaiah Briscoe, la guardia che completerà il terzetto magico (con il sophomore Tyler Ulis), oltre all'ala piccola Charles Matthews e all'altro lungo Isaac Humphries. Di fatto dopo essere stata una squadra a trazione anteriore l'anno scorso, quest'anno sarà un team focalizzato sul reparto esterni. Che poi sotto canestro ci saranno sempre (insieme a Labissiere) Alex Poythress e Marcus Lee. Insomma, ce n'è abbastanza per dire che se trovano la chimica possono anche essere la numero uno. Ma per adesso partono appena dietro.

Il giocatore chiave: Alex Poythress

La statistica: % da 3 concessa agli avversari 27,1% I migliori della nazione. Perché? Perché se dietro hai i più forti lunghi del college puoi permetterti di stare attaccato alle guardie avversarie. Adesso si tratterà di capire se quella difesa potrà ancora essere così aggressiva

Possibile quintetto PG Tyler Ulis - Sophomore Sempre al limite tra l'ala piccola (unica sua possibile posizione Nba) e ala grande, la sua continuità, anche per il ruolo che occuperà e per il fatto che è l'unico senior in squadra, coinciderà con la strada che farà Uk.

Prospetti Nba: Tutti Non è uno scherzo. Fatta eccezione per Hawkins e forse Ulis (per l'altezza), gli altri giocatori sono tutti da Nba. Marcus Lee, Alex Poythress, Skal Labissiere, ma anche Isaac Humphries e Derek Willis (chi l'ha visto?). E poi Murray, Briscoe e Matthews. Insomma, la solita Uk

SG Isaiah Briscoe - Freshmen SG Jamal Murray - Freshmen SF Alex Poythress - Senior C Skal Labissiere - Freshmen


Di Manuel Follis Hanno Melo Trimble che potenzialmente è uno dei sophomore più forti di tutta la nazione, hanno reclutato il centro più forte dopo Skal Labissiere (ammesso che quest'ultimo possa giocare) e uno dei migliori transfer possibili ovvero Rashaad Sulaimon da Duke. In più del quintetto tornano Jake Layman (lungo bianco tiratore) e Damonte Dodd. Insomma, al di là della (sanguinosa) partenza di Dez Wells, la squadra quest'anno parte con grandi aspettative. Il gioco di coach Mark Turgeon è molto bilanciato tra attacco e difesa (dove l'anno scorso erano i migliori della Big Ten). Ah scusate, finalmente dovrebbe tornare in campo anche Robert Carter, fisichino dato al secondo giro del draft come ala grande. Così, giusto per gradire. Unico neo: capire chi farà l'ala piccola resta un mistero.

Il giocatore chiave: Melo Trimble

lunghi capaci di tirare, anche se non sembra tagliato per fare l'ala grande in Nba ma non sembra abbia i piedi da ala piccola.

La statistica: % palle recuperate, 7,4% Tra i peggiori l'anno scorso in questa voce statistica (322esimi), perché la squadra tende a occupare più l'area che intervenire sulle linee di passaggio. Sulaimon dovrebbe poter invetrire questa tendenza.

Possibile quintetto PG Melo Trimble - Sophomore SG Rasheed Sulaimon - Senior SF Jake Layman - Senior Andato via Wells, chiavi della squadra in mano a Trimble a lui e licenza di creare e inventare. Se al secondo anno migliora, beh magari qualche faro su di lui si accende anche di là.

Prospetti Nba: Diamond Stone (C), Robert Carter (PF), Jake Layman (SF) Tutti lunghi e tutti diversi i prospetti Nba di Maryland. Stone è centro vero e di stazza, di quelli d'area. Ci sono dubbi sulla sensibilità delle mani e quest'anno sarà il più "osservato" dagli scout Nba. Carter è un'ala grande versatile e mobile invece mentro Layman potrebbe interessare a tutte le squadre, e ormai sono molte, che cercano

PF Robert Carter - Junior C Diamond Stone - Freshman


Di Manuel Follis Dopo aver firmato il nuovo contratto fino al 2024, Tony Bennett ci riprova con una squadra potenzialmente da F4 se non si squaglia quando arriva al torneo come negli ultimi due anni. La perdita di Justin Anderson è grave perchè toglie un giocatore dal 46% da 3 a un attacco che scintillante non è mai stato. Serve quindi che London Perrantes torni a tirare come nella sua stagione da freshman (43% da 3 contro il 32% dell’anno scorso) e che i senior facciano tutti un bel passo avanti, migliorando quanto di buono fatto vedere finora. In difesa no, lì proprio il problema non esiste, visto che il roster è praticamente identico a quello dell‟anno scorso e non c‟è motivo di credere che in estate abbiano tutti dimenticato il marchio di fabbrica dei Cavaliers.

Prospetti Nba: nessuno (Malcolm Brogdon)

Il giocatore chiave: Anthony Gill (Pf, Sr)

Grande difensore ma per andare al piano di sopra non basta. La meccanica di tiro è quella che è, ma è stato comunque il miglior realizzatore dei Cavaliers nella scorsa stagione e quindi è una guardia in grado di fare molte cose che in Europa ci starebbe benissimo.

La statistica: Punti concessi per partita 51.5 La miglior difesa della nazione, un incubo per tutti quelli che l‟hanno affrontata, Michigan State a parte che l‟ha battuta per due anni di fila al torneo (segnando „addirittura‟ 61 e 60 punti). Assieme al ritmo basso, sarà come sempre la chiave del gioco di Tony Bennett che dietro non si discute. Davanti, decisamente di più.

Possibile quintetto PG London Perrantes - Junior Fuori dal campo è il classico „cazzone‟, per intenderci quello che ti mette il dentifricio nelle orecchie mentre stai dormendo. In campo, è il tutto fare super utile, aggressivo e pure un po‟ cattivo che ogni coach vorrebbe avere. Senza Anderson, è lui il primo che dovrà farsi sentire di più in attacco, possibilmente confermando il 58% da 2 che ha avuto finora con i Cavs. Ha già dimostrato di poterlo fare l‟anno scorso durante le assenze per infortunio di Anderson, quest‟anno dovrà iniziare dalla prima palla a due della stagione.

SG Malcolm Brogdon - Senior SF Marial Shayok - Sophomore PF Anthony Gill - Senior C Mike Tobey - Senior


Di Manuel Follis La conferma del quintetto base e l‟innesto di Thomas Bryant, insieme alla “fame” di vittorie di coach Tom Crean. Sono questi gli ingredienti che portano molti addetti ai lavori a ritenere che la prossima potrebbe essere una grande stagione per Indiana. Il prossimo anno tornerà tutto il quintetto base: Ferrell, Williams, Blackmon, Johnson e Hartman. La squadra l'anno scorso è stata prima tra tutte le big per triple segnate e seconda per percentuale, ma finalmente potrà aggiungere un po‟ di intimidazione sotto canestro con Thomas Bryant.

Il giocatore chiave: Yogi Ferrell

Non è un prospetto Nba causa un fisico davvero minuto, ma la sua leadership e il suo tiro ne fanno il perno fondamentale degli Hoosiers

Prospetti Nba: Troy Williams

Possibile quintetto

Anno da freshman senza infamia e senza lode, poi deve aver bevuto una pozione magica. L'anno scorso Williams è esploso in tutti i sensi. Che avesse un gran fisico era noto, ma ha messo in evidenza grinta e una mano che è andata educandosi. Possibile primo giro

PG Yogi Ferrell - Senior

La statistica: 3pt 36,3% Blackmon 199 tiri col 38,7%, Ferrell 197 tiri con il 41,6%, Zeisloft 140 tiri con il 45% e Hartman "solo" 61 tiri ma con il 47,5%. quando si alzano per tirare è un incubo per gli avversari.

SG James Blackmon - Sophomore SF Robert Johnson - Sophomore PF Troy Williams - Junior C Collin Hartman - Junior


Di Manuel Follis Ha funzionato l‟anno scorso, perché non potrebbe funzionare anche quest‟anno? D‟accordo, Tyus Jones, Jahlil Okafor, Justise Winslow e Grayson Allen erano di un livello superiore rispetto a Brandon Ingram, Derryck Thornton, Luke Kennard e Chase Jeter ma la sostanza è che coach K è andato molto vicino dal ripetere il meraviglioso reclutamento del 2014, formando di nuovo una squadra piena di freshman in grado di puntare al titolo. Ma se il talento complessivo è sceso di un gradino, è indubbio che il roster sia più lungo e la squadra non dovrà dipendere in maniera così decisiva dal contributo del solo quintetto. Oltre ai freshman, da Rice è arrivato il lungo Sean Obi e il nuovo trio di capitani Amile Jefferson, Matt Jones and Marshall Plumlee garantirà, assieme a Grayson Allen, esperienza e leadership.

Prospetti Nba: Brandon Ingram (PF, Fr)

Il giocatore chiave: Derryck Thornton (PG, Fr)

Sicura prima scelta del draft 2016, giocatore che più versatile non si può ma che sicuramente dovrà mettere della carne addosso perché un 2.05 che supera di poco gli 85 chili in Nba può essere spostato anche da una mascotte. A Duke farà la power forward, di sopra è chiaramente un tre. Ma nessun problema: fare tutto e può giocare ovunque.

La statistica: 79.3 punti per partita Un attacco che girava a meraviglia, con realizzatori in ogni ruolo, ha portato Duke al suo quinto titolo. I 4 giocatori che hanno chiuso la stagione in doppia cifra non ci sono più ma coach K ha tante opzioni per avere un sistema offensivo altrettanto efficace.

Possibile quintetto PG Derryck Thornton - Freshman Ecco la grande domanda: coach K azzeccherà per il secondo anno di fila il freshman titolare in PG che gli svolta la stagione? Un anno dietro a Tyus Jones avrebbe fatto molto bene a Thorton, scelto da coach K soprattutto per la sua capacità di mettere pressione sui portatori di palla avversari e per la sua abilità nel passare e muovere l‟attacco. Basteranno? Di certo Duke va dove la porta la stagione di Thorton.

SG Grayson Allen - Sophomore SF Matt Jones - Junior PF Brandon Ingram - Freshman C Chase Jeter - Freshman


Di Manuel Follis Dopo tre stagioni in cui i Jayhawks hanno fatto poca strada nel torneo, questo potrebbe essere l‟anno giusto per Bill Self per tornare alle Final4. Forse mancano un po‟ di centimetri, ma il resto c‟è tutto: Perry Ellis e Frank Mason sono tornati, è arrivato Cheick Diallo, uno dei migliori freshman della nazione, e il talento di Wayne Selden e di Devonte‟ Graham potrebbe finalmente esplodere. Senza Oubre e Alexander, Self potrebbe tornare al quintetto con tre piccoli che tante soddisfazioni gli ha dato in passato, utilizzando sia Diallo che l‟altro ottimo freshman Carlton Bragg come centri. Attenzione anche a Sviatoslav Mykhailiuk: al suo secondo anno a Kansas, l‟ucraino classe 1997 potrebbe essere una delle sorprese della stagione e portare i Jayhawks molto ma molto lontano.

Il giocatore chiave: Perry Ellis (PF, Sr)

primi 15 di tutti i mockdraft, il 18/enne „Svi‟ potrebbe restare un altro anno al college. Anche se una guardie tiratrice di 2.03 che sa difendere e passare interessa eccome al piano di sopra. Ellis e Selden sono in bilico tra Nba ed Europa ma una chiamata al secondo giro potrebbe anche arrivare.

La statistica: % di stoppate subite Lo scorso anno la percentuale di tiri effettuati da giocatori di kansas che sono stati stoppati è stata tra le più alte del college (12,7%). In sostanza più di un tiro su 10 veniva rispedito al mittente. E non a caso anche la 5 da 2 punti non era brillante. Self dovrà far migliorare i suoi per restare nell'elite del college

Possibile quintetto PG Frank Mason - Junior Mr. Reliable is back e Bill Self ha tirato un sospiro di sollievo. E‟ il leader, il punto di riferimento, il senior tuttofare che garantisce punti e rimbalzi e che gioca la pallacanestro che serve per fare strada nel torneo.

Prospetti Nba: Cheick Diallo (PF, Sr), Perry Ellis (PF, Sr), Wayne Selden (SG, Jr), Sviatoslav Mykhailiuk (SF, So) One and done più che probabile per Cheick Diallo che è già da tempo nel mirino degli scout Nba, così come Sviatoslav Mykhailiuk. Ma se il giocatore del Mali è dato tra i

PG Devonte‟ Graham - Sophomore SG -Wayne Selden - Junior PF Perry Ellis - Senior PF Cheick Diallo - Freshmen


Di Manuel Follis La batteria lunghi sarà formata ancorauna volta da Domantas Sabonis, Przemek Karnowski e Kyle Wiltjer e già questo dovrebbe garantire agli Zags di aggiudicarsi il titolo della Weast Coast Conference (non competitiva come altre divisioni, va detto). Ci sarà però da capire come la squadra rimpiazzerà Kevin Pangos, che l'anno scorso è stato leader della squadra in assist, palle recuperate e che forniva una costante minaccia dall'arco. Il reparto piccoli in sostanza, a parte Kyle Dranginis è tutto nuovo. Il (potenzialmente, ma chi l'ha visto?) talentuoso freshman Josh Perkins l'anno scorso è stato fermo tutta la stagione e quasi tutta l'ha saltata anche il transfer Eric McClellan per le regole Ncaa. In più da Washington arriva Nigel Williams-Goss, che non ha mai mostrato il potenziale da allstar di cui era accreditato ma che sotto la guida di Mark Few potrebbe fare molto bene.

Il giocatore chiave: Kyle Dranginis (SG, Sr)

Prospetti Nba: Domantas Sabonis (C), Kyle Wiltjer (SF)

Sul primo ci sono pochi dubbi e ad oggi l'unica discussione è se sarà scelto nella prima o nella seconda parte del primo giro Nba. Lungo mobile e con mano educatissima (ma è figlio di... ci mancherebbe), l'unico vero problema ad oggi è il peso, che però è la skill più migliorabile di tutte. Wiltjer potrebbe, con molti se-ma-forse, essere scelto alla fine del secondo giro, se convince qualche squadra di poter essere un tiratore affidabile e un arma tattica interessante (essendo comunque alto 6-10)

La statistica: percentuale effettiva dal campo 57,9% Detta in soldoni, l'anno scorso quasi nessuno era "efficace" come gli Zags su un campo da pallacanestro. Frutto del reparto lunghi, questo è sicuro, ma anche ovviamente della pericolosità dei piccoli. Se si ripetono resta una gatta da pelare per tutti.

Possibile quintetto PG Nigel Williams-Goss - Junior SG Eric McClellan - Senior SG Kyle Dranginis - Senior Potrebbero essercene tanti (Wiltjer per esempio) ma prendiamo Dranginis perché sarà suo compito dare continuità e pericolosità al settore piccoli dei Bulldogs

PF Kyle Wiltjer - Senior C Przemek Karnowski - Senior


Di Manuel Follis Un assegno da 23 milioni e la paura è passata. Gregg Marshall ha ringraziato Alabama, Missouri, NcState, Tennessee, ecc. e ha firmato il nuovo contratto con WSU per sette anni. Difesa, „play angry‟, piccoli in grado di segnare: non cambierà la filosofia di una squadra che Marshall nelle ultime tre stagioni ha portato nell‟elite dell‟Ncaa, E i ritorni di Ron Baker e di Fred VanVleet garantiscono che anche l‟anno prossimo gli Shockers saranno un bruttissimo cliente per tutti. Perché saranno come sempre piccoli e sbilanciati sul backcourt ma sono ancora molto tosti e con tanta esperienza.

Prospetti Nba: Ron Baker (G, Sr)

Il giocatore chiave: Fred VanVleet (Pg, Sr) La guardia dall‟alto IQ che tira, passa e prende sempre la decisione giusta. Ok, la difesa contro le guardie Nba potrebbe essere un problema, perché non è un razzo e supera di poco il metro e 90, ma una chiamata al secondo giro è praticamente garantita.

La statistica: PA 57.4 Dalla difesa parte tutto il gioco di Marshall e l‟anno scorso se ne sono accorti in tanti, a partire da KU che ha perso il derby del Kansas fermandosi a 65 punti e salutando le sweet 16. Sarà il marchio di fabbrica di WSU anche in questa stagione.

Possibile quintetto PG Fred VanVleet - Senior G Ron Baker - Senior SF Evan Wessel - Senior PF Anton Grady - Senior La stagione di WSU dipende molto da lui, il suo futuro dipende molto da questa stagione. Inizierà tutto dalle sue mani per oltre 30 minuti a partita e se riprende da dove ha finito, cioè da un torneo chiuso a oltre 20 punti di media, gli Shockers andranno lontano e gli scout Nba potrebbero dimenticarsi che è alto poco più di 180 centimetri.

C Bush Wamukota - Senior


Di Manuel Follis Dopo aver perso 4 dei 5 titolari della scorsa stagione, Sean Miller non ha esattamente sogni di gloria per il suo sesto anno ma i wildcats sono comunque una squadra da tenere d‟occhio. Senza star e con un backcourt parecchio affollato, Arizona ha una buona dose di talento diffuso ed è nel complesso più bilanciata: Tarczewki sarà più coinvolto in attacco, Ryan Anderson è un ottimo innesto da BC, i 4 freshman interessanti, Allonzo Trier soprattutto. Parker Jackson Cartwright, Kadeem Allen e Gabe York avranno minuti e responsabilità e dovranno dimostrare di saperli sfruttare bene. Nella Pac 12 restano la squadra da battere e se non trovano ancora Wisconsin nelle Elite 8.

Il giocatore chiave: Allonzo Trier (SG, Fr)

Stanley Johnson e gli altri realizzatori se ne sono andati e adesso tocca a lui. Miller lo conosce bene e se l‟è portato in Grecia con la Nazionale dove ha vinto il mondiale U19. Gli chiederà possessi, punti e presenza. Se diventerà subito un giocatore da doppia cifra, la stagione di Arizona potrebbe essere più lunga del previsto.

Prospetti Nba: Kaleb Tarczewski (C, Sr) Ha stazza da centro Nba ma gli scout sono sempre stati freddini con lui. Scarsa pericolosità offensiva, meno rimbalzi e intimidazione di quanto ci si aspetterebbe da un 2.13 di oltre 110kg, Ma c’è sempre qualcuno che ha bisogno del „manzo bianco‟ da mettere sotto canestro.

La statistica: 3FGM/G 5.1 Per mantenere un attacco efficiente come quello dell‟anno scorso (il sesto della nazione), dovrà sicuramente sfruttare di più il tiro da 3 punti, anche perché non ci sono più tiratori sospetti dall‟arco (qualcuno ha detto TJ McConnell?). Trier e Smith sono arrivati apposta per questo.

Possibile quintetto PG Parker Jackson-Cartwright - Sophomore SG Allonzo Trier - Freshmen SF Ray Smith - Freshmen PF Ryan Anderson - Senior C Kaleb Tarczewski - Senior


Di Manuel Follis “January, February, Izzo, April”: è la maglietta in vendita nel campus di Msu dalla scorsa primavera. E si capisce, dopo l‟ultima F4 raggiunta con una squadra che di talento ne aveva in quantità ridotte. "This was squeezing blood from a rock," ha detto Izzo e chi può escludere che non riesca a cavare il sangue anche dalle rape che ha a disposizione ora? Senza Trice e Dawson, la

Prospetti Nba: Denzell Valentine (G, Sr) Guardia in grado di fare qualsiasi pur senza avere grande fisico e talento in cerca di appassionati di giocatori intelligenti capaci di migliorarsi anno dopo anno. I dubbi riguardano velocità di corpo e movimenti, tiro compreso anche se ha chiuso l‟anno scorso un ottimo 41.6% da 3.

squadra dipenderà ancora di più da Valentine, nella speranza che Deyonta Davis, il miglior freshman reclutato, sia subito pronto per partire in quintetto e dare presenza sotto canestro e che Eron Harris stia lontano dall‟alcol.

Il giocatore chiave: Eron Harris (Sg, Jr)

La statistica: APG 17.1 Una delle chiavi del successo degli Spartans, squadra in grado di passarsi benissimo la palla trovando sempre la soluzione migliore. Senza Trice, toccherà a Nairn fare un bel passo avanti e diventare un passatore migliore.

Possibile quintetto PG Lourawls Nairn - Sophomore SG Eron Harris - Junior G Denzell Valentine - Senior PF Gavin Schilling - Junior Non è stata una bella estate per la guardia in arrivo da West Virginia. Sospeso a tempo indeterminato dopo l‟arresto in luglio per guida in stato d‟ebbrezza, Izzo conta(va) molto su di lui per rendere più pericoloso e meno prevedibile l‟attacco degli Spartans. Che hanno bisogno come il pane di un realizzatore da oltre 17 punti con il 42% da 3.

C Deyonta Davis - Freshmen


Di Manuel Follis La nostra scommessa è che il cambo di coach peserà più di quanto si pensi. Ok, Steve Prohm gioca un basket in parte simile a quello di Fred Hoiberg, ma lo shock potrebbe essere pesante. Se analizzassimo invece la squadra al netto del capitolo allenatore ci sarebbero tutti gli ingredienti per una formazione da top5. Esperienza, panchina lunga, settore piccoli profondissimo. Gli unici difetti dei Cyclones potrebbero essere il settore lunghi (dove dietro Georges Niang e Jameel McKay c'è pochino) e la consistenza in trasferta, tallone d'achille della squadra.

Il giocatore chiave: Jameel McKay Partito Dustin Hogue, sarà lui a dover portare energia e intimidazione sotto canestro, soprattutto difensiva.

Prospetti Nba: Georges Niang Da freshman diciamolo, non se lo cagava nessuno. Tra le power forward c'erano giocatori come Knowles o Macon (chi?) che gli venivano preferiti. Non solo ha stupito tutti, ma è migliorato di stagione in stagione. Attualmente non è in nessun mock draft, ma se c'è uno che può entrarci è lui. Tira con il 40% da tre, rimbalzista difensivo solido e grande assistman. Vedete voi…

La statistica: FTa/FGa 24% Lo scorso anno tra le big Iowa State era seconda solo a Wisconsin per il minor numero di tiri liberi concessi in percentuale sui punti realizzati dagli avversari (terza dell'intera nazione). La filosofia di Hoiberg (non noto per essere un coach difensivo, va detto) era quella del "piuttosto che regalargli tiri liberi, fallo tirare in una cattiva posizione del campo"

Possibile quintetto PG Montè Morris - Junior G Naz Long - Senior SF Abdel Nader - Senior PF Georges Niang - Senior C Jameel McKay - Senior


Di Manuel Follis Non sarebbe male per Lon Kruger festeggiare la sua trentesima stagione nel college basket con il ritorno alle Final Four, raggiunte una volta sola nel 1994 con Florida. Ad aiutarlo nella non semplice impresa è arrivata la decisione di Buddy Hield, Big 12 Player of the Year, di tornare per la sua stagione da senior. Ci saranno ancora Woodard, Cousins e Spangler e quindi sarà una versione dei Sooners molto simile a quella dell‟anno scorso, vista la partenza del solo TaShawn Thomas. Dietro sono una delle migliori squadre della nazione, sotto canestro molto meno. A meno che Manyang non si dimostri subito giocatore affidabile e d‟impatto.

Il giocatore chiave: Akolda Manyang (C, Jr)

Da 15 anni non si vedeva nel campus di Norman un giocatore di 7 piedi ma non è il primo Manyang a metterci piede. Longar Longar, centro di OU dal 2004 al 2008, è stato decisivo nel reclutamento del cugino Akolda, junior proveniente da un community college. Tocca a lui riempire il vuoto di Thomas e riempire l‟area dei Sooners. Se ci riesce, potrebbe anche riempire la bacheca di Kruger.

Prospetti Nba: Buddy Hield (Sg, Sr) Quando si scalda, tira tutto quello che gli passa per le mani. E di solito segna. Ma deve migliorare le sue medie per convincere gli scout Nba che vale una chiamata al primo giro, anche se tirare non è la sua unica caratteristica: buon QI, assist, energia e ottima presenza a rimbalzo ne fanno una delle miglior shooting guard della nazione.

La statistica: FT/FGa 24.3% Con soli 668 tiri liberi tentati l‟anno scorso, Oklahoma rivela tutta la loro natura di squadra perimetrale. Contropiede e motion offense sono le basi di un gioco d‟attacco che guadagna pochi falli e ben pochi giri in lunetta.

Possibile quintetto PG - Jordan Woodard - Junior SG - Buddy Hield - Senior G - Isaiah Cousins - Senior PF Ryan Spangler - Senior C Akolda Manyang - Junior


Di Manuel Follis Due grandi delusioni di fila ma i Wildcats sono pronti a riprovarci, perché anche quest‟anno sono una delle migliori squadre della nazione. Alla sua 15/a stagione sulla panchina di Villanova, Jay Wright ha perso Darrun Hilliard and JayVaughn Pinkston ma ha reclutato Jalen Brunson, uno dei suoi migliori freshman di sempre. Con il ritorno di Arcidiacono e Hart, è chiaro che la squadra sarà ancora più sbilanciata sugli esterni e Wright dovrà sperare che a Daniel Ochefu non venga neanche un raffreddore perché è di fatto l‟unico lungo degno di questo nome nel roster, in attesa di capire quanto Tim Delaney, altro freshman, può essere subito utile alla causa.

Al momento sono entrambi lontani dall‟avere una chance anche al secondo giro, mentre Jalen Brunson aspetterà almeno il 2017 prima di lasciare la Pennsylvania.

Il giocatore chiave: Jalen Brunson (Pg, Fr)

La statistica: 3FGA/G 23.3 Non stupisce che un programma guard oriented come quello di Villanova attribuisca un ruolo fondamentale al tiro da tre per il suo attacco. Se poi nel roster ci sono tiratori come Josh Hart in grado di superare il 46%, è facile prevedere che i Wildcats saranno anche quest‟anno tra le squadre con il maggior numero di tentativi dall‟arco.

Possibile quintetto: PG Jalen Brunson - Freshmen SG Ryan Arcidiacono - Senior Jay Wright lo definisce “an old soul” per chiarire che il suo miglior freshman è ben più maturo dei suoi 19 anni. Mvp ai Mondiali U19, mancino con testa e altezza da play vecchio stampo ma con gambe esplosive che lo rendono pericoloso anche in penetrazione e non solo con il tiro da fuori. Attenzione, perché questo può davvero essere una delle guardie più interessanti della nazione.

Prospetti Nba: nessuno (Daniel Ochefu e Josh Hart) Solo una stagione con grandi numeri e vittorie potrebbe far entrare Daniel Ochefu e Josh Hart davvero nel mirino degli scout Nba.

SG Josh Hart - Junior PF Kris Jenkins - Junior C Daniel Ochefu - Senior


Di Manuel Follis È cambiato così tanto nel roster che fare una previsione è davvero difficile. Non solo, ma la scuola adesso è entrata nell'occhio del ciclone a causa di uno scandalo a luci rosse (escort pagate per i giocatori). Ma quando in panchina siede Rick Pitino potete stare sicuri che qualcosa di buono da questi Cardinals verrà fuori. La parola d'ordine per Pitino era "tiro da fuori" visto che l'anno scorso, anche quando Chris Jones eraancora in squadra, Louisville nel tiro da 3 ha sofferto molto (30,7% di squadra, ma anche peggio dopo l'esclusione di Jones). Quest'anno arriveranno Damion Lee (da Drexel) e Trey Lewis (da Cleveland State) cioè rispettivamente due giocatori da 38,9% e 40,3% da 3 punti. Se difensivamente la squadra riuscirà a trovare l'amalgama, con Chinanu Onuaku sotto canestro le cose andranno meglio del previsto

Il giocatore chiave: Quentin Snider Espulso Jones, Snider ha preso in mano le redini della squadra giocando sempre meglio partita dopo partita. Le chiavi del gruppo saranno affidate a lui.

Prospetti Nba: Chinanu Onuaku Bei movimenti felini, fisico scolpito e mano non così quadrata. Onuaku ha già le misure per giocare centro nella Nba, al limite leggermente undersize. Per il fisico che ha si muove a velocità impressionante e soprattutto ha mostrato costanti miglioramenti in tutte le zone del campo.

La statistica: Percentuale reale dal campo: in attacco 47,7%, concessa in difesa 44% Questa doppia statistica mette in evidenza quanto la squadra dell'anno scorso fosse sbilanciata tra difesa (ottima, tra le migliori della nazione) e attacco (pessimo, tra i peggiori)

Possibile quintetto PG Quentin Snider - Sophomore SG Trey Lewis - Senior SF Damion Lee - Senior PF Chinanu Onuaku - Sophomore C Mankog Mathiang - Junior


Di Manuel Follis C'è un gruppo di amanti del basket che quest'anno dovrebbe fare il tifo per Purdue, perché la squadra sarà legata al settore lunghi e alla fisicità in campo. Tiro da fuori? Pochino, ma in compenso tanta intimidazione e molto gioco in post basso. Insomma, un basket vecchia maniera che potrebbe soddisfare alcuni palati nostalgici. L'anno scorso al torneo Ncaa Purdue era sopra di 7 punti a 48 secondi dalla fine, ma Cincinnati ha agguantato l'overtime e alla fine ha passato il turno. Rispetto a una squadra che già la scorsa stagione aveva meritato il torneo, si è aggiungo Caleb Swanigan che ha cambiato idea all'improvviso preferendo Purdue a Michigan State. Swanigan è uno dei centri più promettenti che entrano al college (qualcuno se lo ricorderà questa estate ai mondiali U19), un lungo vero, di quelli che stazionano in area. Accanto a lui ci saranno l'altro lungo AJ Hammons (corpicino da draft Nba) e Isaac Haas (qui siamo sui 220 cm). Insomma, sottocanestro sono a posto così nelle ali con Raphael Davis (difensore dell'anno della Big Ten) Vince Edwards e Kendall Stephens. Il problema sarà nel ruolo di guardia dove molto ricadrà sulle spalle del transfer da TexasArlington Johnny Hill, nella speranza che il freshman Grant Weatherford non sia solo un mastino in difesa.

Il giocatore chiave: PJ Thompson L'anno scorso partiva dalla panchina per rimpiazzare la PG titolare Jon Octeus. Ha mostrato lampi di talento, ma incostanza. Un suo passo avanti farebbe alzare il livello del settore piccoli e quindi della squadra.

Prospetti Nba: AJ Hammons Gli scout Nba attendono di vedere Swanigan confrontarsi con giocatori veri (alla high school sembrava il papà degli avversari), ma nel frattempo sono pronti ad accogliere AJ Hammons, 7 piedi di vera possenza fisica. Giocatore d'area con movimenti in post basso e propensione per la stoppata. Muscoli già Nba-ready.

La statistica: 3pt% 32,7% L'anno scorso la squadra era chiaramente tra le peggiori del college come % dall'arco. Se questa statistica riuscirà a migliorare, considerando la forza sotto canestro, Purdue sarà destinata a grandi cose quest'anno.

Possibile quintetto PG Johnny Hill - Senior SG Raphael Davis - Senior SF Vince Edwards - Sophomore PF Caleb Swanigan - Freshman C AJ Hammons - Senior


Di Manuel Follis Dal primo maggio, giorno in cui Jaylen Brown ha annunciato che sarebbe andato a Cal, il mondo del college basket si sta chiedendo come abbia fatto un‟università che non arriva alle F4 dal 1960 e che ha vinto una sola partita nel torneo Ncaa negli ultimi cinque anni ad aver reclutato due dei migliori dieci prospetti della nazione. E già, perché oltre a Brown, Cuonzo Martin avrà a disposizione anche Ivan Rabb e il suo secondo anno sulla panchina dei Golden Bears si preannuncia molto interessante. Gli piacciono i centimetri e ne ha a disposizione quanti ne vuole. Gli piacciono le difese forti e ha un roster decisamente lungo che potrà mantenere sempre alta l‟aggressività. Inoltre, ha tanto talento offensivo. Probabilmente per una sola stagione ma intanto Cal è tornata nelle classifiche del basket che conta.

„One more year‟ e a Berkeley hanno fatto festa. Praticamente unico senior del roster, la mano non è mai stata particolarmente educata ma quest‟anno non dovrà prendersi 15 tiri a partita e potrà dedicarsi a quello che sa fare meglio. Facile prevedere quindi che i suoi assist aumenteranno dalla rispettabile media di 4 a partita distribuiti l‟anno scorso.

Prospetti Nba: Jaylen Brown (F, Fr), Ivan Rabb (PF, Fr), Tyrone Wallace (PG, Sr)

Il giocatore chiave: Tyrone Wallace (PG, Sr) Troppo atletici per restare più di un anno al college, sia Brown che Rabb devono e possono ancora migliorare soprattutto i loro movimenti in attacco ma lo faranno sotto la guida di qualche coach nell‟Nba. Wallace è il prototipo della guardia che sfiora i due metri in grado di garantire un po‟ tutto, anche se velocità e tiro da fuori non sono esattamente da stropicciarsi gli occhi.

La statistica: PPG 66.5 Una discreta fatica a fare canestro è stata una caratteristica costante di California e una delle cause dei suoi scarsi risultati. Con Brown e Rabb le cose non possono non cambiare, visto che non c‟è una zona del campo dalla quale i Bears non possono generare pericoli e punti.

Possibile quintetto PG Tyrone Wallace - Senior G Jordan Mathews - Junior F Jaylen Brown - Freshmen PF Ivan Rabb - Freshmen C Kingsley Okoroh - Sophomore


Di Manuel Follis Sarà l‟ultima, non sarà l‟ultima? Bo Ryan ha fatto un po‟ il furbo e il suo futuro ancora non è chiaro. E‟chiaro invece che, persa la grande occasione di Indianapolis, non sarà questa la stagione in cui i Badgers potranno tornare al titolo dopo 75 anni. Troppo corti e inesperti, e anche sfortunati: Brevin Printzl, il miglior freshman reclutato, si è rotto un piede e ha saltato tutta la pre-season. Tra i lunghi rotazione a tre per due posti ma Happ, Brown e Illikainen non potranno certo garantire il rendimento di Kaminsky e Dekker. Però, però, ormai lo sanno tutti: sottovalutare Wisconsin è il primo errore da evitare.

Senza Jackson e Gasser, dovrà gestire molti più palloni. Senza Kaminsky e Dekker, dovrà prendersi molti più tiri. Auguri.

Prospetti Nba: Nigel Hayes (SF, Jr) Avete bisogno di un‟ala che difende, prende rimbalzi e tira con il 40% da tre? Eccolo. La sua stagione da freshman è stata ottima, quella da sophomore eccellente, questa da junior può portarlo dritto dritto nell‟Nba.

Il giocatore chiave: Bronson Koenig (PG, Jr)

La statistica: RPG 33.7 La banda di „visi pallidi‟ dell‟anno scorso poteva permettersi di essere una delle peggiori squadre della nazione a rimbalzo, quella attuale proprio no. E se la tendenza prosegue anche in questa stagione, Bo Ryan avrà parecchi problemi da risolvere.

Possibile quintetto PG Bronson Koenig - Junior G Zak Showalter - Junior SF Nigel Hayes - Junior PF Vitto Brown - Junior C Ethan Happ - Freshmen

Siederà in panchina probabilmente solo durante i time out. Per il resto, starà in campo con la palla in mano fino a quando avrà le forze per farlo.


Di Manuel Follis Prendi degli atleti con mobilità laterale sopra la media e infilali in una zona 1-3-1 ormai diventata marchio di fabbrica dell'università e capisci perché Baylor è un college contro cui nessuno vuole mai giocare. A livello Ncaa la zona è sempre una brutta gatta da pelare (vedi Syracuse) e in più il trio sotto formato da Taurean Prince, Rico Gathers e Johnatan Motley è di quelli tosti da affrontare per intensità e cattiveria. I problemi potrebbero invece derivare dall'attacco, visto che quest'anno mancherà una guardia davvero affidabile.

Prospetti Nba: Taurean Prince Ala piccola fatta e finita. Alto, magro, veloce e con apertura di braccia notevole. Sa mettere palla per terra, difende come un velociraptor e tira con il 40% da 3 (sia dal palleggio sia catch-and-shoot). Secondo giro a meno che non inizi a tirare ancora meglio

Il giocatore chiave: Al Freeman

La statistica: Rimbalzi in attacco 41,9% Che bello quando puoi sbagliare il tiro tanto c'è un tuo compagno che ti regala un nuovo tentativo gratis. Ecco Baylor l'anno scorso è stata (fra le top) la prima assoluta in questa voce statistica. E gli artefici sono ancora tutti in squadra

Possibile quintetto PG Lester Medford - Senior SG Al Freeman - Sophomore SF Taurean Prince - Senior PF Johnathan Motley - Sophomore C Rico Gathers - Senior

La guardia al suo secondo anno dovrà mostrare di meritare gli squilli di tromba che hanno preceduto il suo arrivo al college. Se ci riesce occhio ai Bears


Di Manuel Follis Sembrava una buona estate con la notizia del ritorno in campo di Keith Frazier. Poi è arrivata la sospensione dalla post season per una serie di irregolarità commesse proprio nel reclutamento di Frazier. Il pasticcio brutto che vede coinvolto in prima persona coach Larry Brown (squalificato per 9 partite ) non ha già chiuso la stagione dei Mustangs, ma quasi. Peccato, perché nonostante la partenza dei due lunghi titolari (Cunningham e Moreira), la squadra anche quest‟anno era composta da un roster interessante, in grado di tornare ancora al torneo. E magari vendicare l‟assurda (e ingiusta) eliminazione al primo turno dell‟anno scorso contro UCLA.

Il giocatore chiave: Nic Moore (PG, Sr)

Prospetti Nba: nessuno (Nic Moore) Non mancano in Europa gli amanti dei play tascabili e Moore può fare al caso loro.

La statistica: APG 15.5 Una delle migliori squadra della nazione in questa voce, quasi 10 arrivano dai due Moore, Nic e Ben, e da Brown. Sono tutt‟e e tre ancora al loro posto e avranno in Frazier un tiratore affidabile in più a cui passarla.

Possibile quintetto PG Nic Moore - Senior G Keith Frazier - Junior SF Sterling Brown - Junior F Ben Moore - Junior PF Markus Kennedy - Senior

Più di 32 minuti in campo da sophomore, quasi 35 da junior, con 5 assist e 14 punti di media. Dopo aver passato l‟estate con KU (sì, si può fare), Moore è tornato a Dallas e sarà ancora una volta lui il leader assoluto della squadra.


Di Manuel Follis Come si fa a sostituire un all-around come Delon Wright, che l‟anno scorso ha fatto pentole e coperchi per gli Utes? Beh Utah ha deciso di puntare su due giocatori provenienti dai Junior College e ironia della sorte uno (Gabe Bealer) viene dallo stesso juco da cui veniva proprio Wright, mentre l‟altro (Lorenzo Bonam) viene da sempre paragonato a Wright ome stile di gioco. Basterá? No, servirá anche che Jakob Poeltl confermi di essere un porospetto Nba da prime dieci chiamate e che i freshman entrati l‟anno scorso facciano un vero salto di qualitá. Se i nuovi innesti funzionano e Poeltl si conferma, Arizona quest‟anno avrá filo da torcere nella Pac-12

Prospetti Nba: Jacob Poeltl

Il giocatore chiave: Brandon Taylor

Le sue credenziali erano: giocatore austriaco alto. Fine. Adesso viene dato stabile al primo giro del draft e per molti verrá scelto anche in alto. D‟altronde uno che tira con il 68,3% dal campo (sí, nessun errore) ed é tra i primi della nazione a rimbalzo offensivo… si fa notare.

La statistica: % da 2 punti concessa agli avversari, 41,4% L‟anno scorso la squadra é andata bene sotto molte voci statistiche. In generale la difesa é stato il marchio di fabbrica del team e la percentuale da due concessa (solo il 41,4%) la dice lunga su come gli Utes abbiano protetto il loro ferro

Possibile quintetto PG Brandon Taylor - Senior, SG Dakarai Tucker - Senior SF Jordan Loveridge - Senior, PF Brekkott Chapman - Sophomore C Jakob Poeltl - Sophomore,

La guardia senior sará chiamata a prendere in mano la squadra, non solo perché era il secondo violino dopo Wright ma anche perché la sua precisione da 3 (43,2%) sará fondamentale per aprire le difese


Di Manuel Follis Tim Fontenault (SB Nation) ha scritto "ah sì, credete di aver capito tutto del college basket? Allora sentite qui: non solo Connecticut sarà una squadra fortissima, ma finirà per vincere il titolo nel 2016". Alè. Ora, se Fontenault ci andrà anche solo vicino l'anno prossimo fate prima a seguire direttamente i suoi pre-ranking. Però è vero che nonostante anche noi inseriamo gli Huskies un poì in basso, il potenziale per arrivare in alto c'è eccome. Ok, è partito Boatright, ma il backcourt Rodney Purvis, Sterling Gibbs e Jalen Adams (freshman) ha un potenziale da squadra nella top 5. Lunghi? Se Amida Brimah smette di essere talvolta ingenuo e mantiene la nota aggressività e Kentan facey la smette di fare il lezioso, anche sotto canestro UConn può dire la sua. In più tra i freshman arriva il 6-10 Enoch.

Il giocatore chiave: Omar Calhoun

Prospetti Nba: Nessuno (Rodney Purvis) La statistica: % di stoppate L'anno scorso la squadra era tra le prime dieci in questa particolare voce statistica (14,8%). Non ci sono lunghi partenti tra i senior e sotto canestro arriverà Steven Enoch. Tirare nell'area degli Huskies potrebbe essere un problema

Possibile quintetto PG Rodney Purvis - Junior G Sterling Gibbs - Senior SF Daniel Hamilton- Sophomore PF Kentan Facey - Junior C Amida Brimah - Junior


Di Manuel Follis L'anno scorso in quintetto c'erano tre freshman e un sophomore, e nonostante questo la squadra ha avuto il miglior record degli ultimi tre anni. Diciamo che le proabilità che i Commodores facciano meglio in questa stagione sono parecchio alte e diciamo che schierano anche quello che sarà uno dei lunghi più ambiti del prossimo draft (centro vero, non moderno come Ben Simmons, per intenderci). I problemi sono la mancanza di continuità (in difesa a parte le stoppate c'è poca applicazione) e un roster che potrebbe risultare troppo corto.

Il giocatore chiave: Luke Kornet (C, JR)

L'anno scorso il lungo non partiva in quintetto, ma dava un enorme contributo dalla panchina. Se tira bene (38,9% da 3 punti) la sua coppia con Jones diventa immarcabile

Prospetti Nba: Damien Jones (C, JR) Alto primo giro che se dovesse disputare una stagione super potrebbe persino ambire a scalfire le sicurezze di Simmons come prima scelta assoluta. Animale d'area, più stoppatore che rimbalzista, sa attaccare il ferro e prendersi tiri liberi (ha il 60% dalla linea). Corpaccione che finirà di sicuro in qualche squadra Nba

La statistica: Stoppate 14,1% La squadra potenzialmente può rappresentare un vero osso duro da affrontare sotto canestro in difesa. Ma attenzione perché in attacco la percentuale da 3 punti è stata altrettanto alta.

Possibile quintetto PG Wade Baldwin IV - Sophomore G Riley LaChance - Sophomore SF Jeff Roberson - Sophomore PF Luke Kornet - Junior C Damian Jones - Junior


Di Manuel Follis Quando riesci a prendere il freshman più forte della nazione, è ovvio che parti con il piede giusto. Se poi il tuo freshman viene definito l‟erede di Lebron James, è altrettanto ovvio che ambizioni e aspettative sono di un livello diverso. Sfruttare tutto il potenziale di Ben Simmons è il compito di Johnny Jones che, al suo quarto anno sulla panchina dei Tigers, non potrà fermarsi al primo turno del torneo come nel 2015. Anche perché, oltre a Simmons, è arrivato un altro ottimo freshman come Antonio Blakeney e sono rimasti due leader come Quarteman e Hornsby. Persa la solidità di Martin e Mickey, i problemi potrebbero arrivare tra i lunghi e Jones dovrà sperare che Elbert Robinson III non superi i 140 kg come l‟anno scorso.

per fare qualsiasi cosa su un campo da basket, sta solo a lui confermarlo.

Prospetti Nba: Ben Simmons (PF, Fr), Tim Quarteman (PG, Jr), Antonio Blakeney (SG, Fr)

Il giocatore chiave: Ben Simmons (PF, Fr) Prima o seconda scelta assoluta: è questo l‟unico dubbio sul futuro di Ben Simmons, che si giocherà il n.1 con Skal Labissiere. Quarteman è alto e atletico, se migliora il suo tiro da fuori è una guardia fatta e finita per l‟Nba. Per seguire subito il suo amico Simmons, a Blakeney occorrerà una grande stagione ma se segnerà valanghe di punti come all‟high school potrebbe essere un altro one and done.

La statistica: 39.2 rimbalzi per gara Ha chiuso la stagione tra le migliori squadre della nazione, peccato che la metà di quei rimbalzi presi se ne sia andata in Nba con Martin e Mickey. Toccherà ai due 7 piedi Robinson e Malone controllare i falli e garantire lo stesso alto numero di possessi a Simmons e compagnia.

Possibile quintetto: PG Tim Quarterman -Junior SG Keith Hornsby - Senior SG Antonio Blakeney - Freshmen PF Ben Simmons - Freshmen C Elbert Robinson III - Sophomore Guardia, centro, punti, rimbalzi, assist, rapida transizione offensiva, grande intimidazione difensiva: ha il potenziale


Di Manuel Follis Più scommessa di così si muore. Nessuno ma proprio nessuno ha menzionato Nortweastern tra le squadre che brilleranno in stagione (chi la vede bene la dà al NIT). E anche se la Big Ten non sarà una delle più forti di sempre rimane pur sempre la Big Ten. Però un pre-ranking senza una vera scommessa non sarebbe nemmeno divertente (se no non potete sbeffeggiarci) e noi puntiamo su un college che ha chiuso la scorsa stagione con 5 vittorie nelle ultime 7 partite tra cui quelle su Iowa, Minnesota, Indiana e Michigan. L'anno scorso i due senior che dovevano guidare la squadra hanno via via lasciato il posto a due freshman come Bryant McIntosh e Vic Law che quest'anno avranno quindi maggiore esperienza e sotto canestro (al netto dei freshman in arrivo) aggiungeranno Joey van Zegeren (arriva da Virginia Tech), tipico lungo d'area. Il giocatore chiave: Alex Olah (C, Sr)

Prospetti Nba: Nessuno (Tre Demps) La guardia che si prende i tiri decisivi e l'anno scorso ha messo in mostra buon talento offensivo e capacità di creare dal palleggio potrà al massimo avere una carriera in Europa.

La statistica: % Palle rubate L'anno scorso la squadra è risultata 346° (su 351) nella percentuale di palle recuperate, sintomo di una difesa poco aggressiva e che non riesce a sporcare le linee di passaggio. Un dato che se si vuole fare strada nella B1G dovrà assolutamente cambiare.

Possibile quintetto PG Bryant McIntosh - Sophomore Miglior rimbalzista, miglior stoppatore, è l'uomo che dovrà fare a sportellate con gli altri fenomeni della B1G. Se migliora lui si trascina dietro tutti

G Tre Demps - Senior SF Sanjay Lumpkin - Junior PF Vic Law - Sophomore C SR Alex Olah - Senior


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Di Lorenzo Frabbi

Correva L‟anno 2002, 2 Giugno 2002. Davanti allo schermo della televisione ascoltavo in silenzio religioso le parole di introduzione dei due telecronisti che mi hanno fatto innamorare del gioco come nessuno altro avrebbe potuto fare e che purtroppo, coppia non lo è più con grande rammarico per il cento per cento di appassionati di pallacanestro americana in Italia. Quella notte assistetti alla più bella espressione di “basket” da che ho ricordo, un insieme di agonismo, tensione, velocità, equilibrio: ARCO arena, California, Sacramento Kings contro Los Angeles Lakers, gara 7 di finali di conference ossia, il top che un amante del gioco si potesse aspettare dall‟annata 2001/2002; i vincitori di quella partita sarebbero sicuramente stati anche i vincitori del titolo, dato il dislivello tra East e West che purtroppo ancora oggi abbiamo avuto in eredità da quegli anni. Per raccontare la storia che avevo in mente sono dovuto partire da qui, dalla consacrazione mia personale del giocatore in soggetto.

Un‟ala forte, forse la migliore di quegli anni insieme a due mostri sacri come Tim Duncan e Kevin Garnett, un giocatore a mio avviso di gran lunga più completo di questi ultimi ma anche di gran lunga meno concreto sotto il livello psicologico e sul piano agonistico. Ricordo una citazione dell‟avvocato: “Se deve difendere contro Najera non ci si mette neanche, ma se deve difendere su Nowitzki difende, eccome se difende…”. Christopher Webber. Una miscela perfetta di estro, onnipotenza tecnica e fisica, un giocatore potenzialmente dominante che purtroppo non è mai riuscito a vincere l‟anello, altrimenti si parlerebbe di lui come si parla dei vari Duncan, Garnett, O‟Neal ecc.. Ero innamorato del suo stile e della naturalezza con cui trattava la palla a spicchi, un vero e proprio artista del gioco.


Mi documentai sulla sua storia e sulle sue origini cestistiche e così mi imbattei per la prima volta sulla leggenda dei “Five Times”, meglio conosciuti come i “Fab five” . Michigan inizio anni novanta: mentre in NBA il signor Michael Jordan dominava la scena insieme ai suoi Chicago Bulls, nel campo della Michigan University una nuova ondata di freschezza stava per rivoluzionare la storia dell‟università o forse, la storia del basket universitario: si affacciarono infatti cinque nuovi elementi in squadra, cinque freshman, ovvero cinque matricole al loro primo anno di università che da subito fecero intuire a tutto l‟ambiente che le cose sarebbero cambiate. Il clima disteso dello spogliatoio il primo allenamento della stagione fece da cornice a qualcosa che non si era mai visto prima: i cinque freshmen sfidarono in un cinque contro cinque i veterani della squadra (l’anno prima uscirono prematuramente dal torneo NCAA) e come ogni storia degna di essere citata, non può mancare il colpo di scena: i cinque neo arrivati strapazzarono in tutti i sensi i titolari dei Wolverines, preannunciando di fatto la vera svolta dell‟università del Michigan. Coach Fischer capì subito la quantità di talento e il potenziale che quei nuovi innesti avevano portato e quella partitella ne era la conferma. Su tutti Chris Webber, a soli 19 anni largamente il più grande prospetto del torneo; a seguire Juwan Howard e

Jalen Rose, grandi promesse rispettate poi in futuro da molte stagioni di alto livello in NBA, e infine Jimmy King e Ray Jackson, due ottimi giocatori a contorno di uno dei quintetti più devastanti della storia NCAA. La stagione parte con quattro vittorie su quattro relativamente semplici finché alla quinta gara stagionale, il banco di prova fu di quelli duri, forse i più duri; in Michigan arrivano i ragazzi di coach K, Duke University guidati da Chris Laettner, Grant Hill e Bobby Harley, i favoriti per la vittoria finale. Fu in questa partita che due filosofie di gioco si confrontarono per la prima volta in maniera così ben delineata: l‟arrogante contro il diligente, l‟esuberante contro il posato, il freestyle contro l‟organizzazione; il metodo di gioco dei Fab Five divenne un esempio di pallacanestro innovativa in netto contrasto con la pallacanestro che fino ad allora caratterizzava la NCAA, ed è proprio per questo motivo che catturò l‟attenzione dei media americani e la simpatia della gente. La partita finì a favore dei ragazzi in bianco Blu del North Carolina dopo un OT, ma questo non fermò di certo l‟ascesa delle stelle del Michigan. Continua...


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