NANO FEBBRAIO 2009

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NANO/LANG

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Napoletano all’estero

Speaking

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“Ok”e“Yes” per risposte affermative, il“No”rimane tale e quale e il problema non sussiste. E per il resto? Come comunicare varcati i confini della Penisola? Per il napoletano medio questo è un falso problema: lui possiede una lingua universale. Se proprio l’interlocutore è duro di compren-

DIZIONA

donio gli farà il favore di accentuare la mimica facciale allenata dal teatro di Eduardo e parteciperà con gli arti superiori alla discussione (quello che i-non-napoletani chiamano:“gesticolare”). Così facendo non potrà essere frainteso e risponderà di sicuro con il pollice alzato all’incurvarsi degli angoli delle labbra dello straniero, allietato

da tanta disarmante spontaneità made in Naples. Quando non si finirà a parlare di Lavezzi rigorosamente in napoletano, tutti e due. Marianna Sansone

RIO

Che intaso! Dall’italiano“intasare”= ostruire, occludere. (Uso spec.:“intasare il cervello”) Esclamazione e/o sfogo volto a manifestare disagio dovuto a disorganizzazione profonda, troppe cose, troppi impegni, stress. PreFEBBRAIO 2009

ceduta dall’abbreviazione mistica“marò”ha il potere di liberare il parlante dalla morsa dei casini quotidiani per un istante o due. Al gerundio assume spesso valenza accusatrice: “Oh. Mi stai intasando!!” Trasversalmente in uso presso ampie fasce

della giovane popolazione partenopea.


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