Muzi Kult n°22 - Novembre/Dicembre 2015

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Diritti Connessi:

cosa sono e a chi spettano? Tutti gli operatori del settore creativo musicale sono abituati ad avere a che fare con il diritto d’autore e in particolare con la SIAE, della quale negli articoli precedenti ho spiegato la “mission” e il “sistema di ripartizione” degli eventi live. Esistono però altri aspetti altrettanto importanti legati al diritto d’autore e concepiti e regolati dalla stessa legge, la n. 633 del 22/04/1941 detta Legge sul Diritto d’Autore. Mi riferisco ai cosiddetti “diritti connessi” spettanti agli Artisti, Interpreti ed Esecutori (AIE) e ai Produttori fonografici (etichette discografiche, edizioni musicali che svolgono anche attività discografica, auto-produttori privati, ecc.). In questo articolo cercherò di spiegare, in maniera molto semplice, cosa sono e a chi spettano questi diritti. Precisiamo subito che il diritto d’autore è il compenso (e non una tassa...) che spetta all’Autore (e all’Editore in caso il brano sia editato) per la pubblica esecuzione e/o utilizzazione di un brano. Quando però quello stesso brano viene inciso su un supporto fisico o su un files digitale nascono, secondo la Legge sul diritto d’Autore, delle ulteriori figure aventi diritto che sono l’Artista che ha interpretato quel brano e il Produttore fonografico che ne ha finanziato la produzione e quindi è il proprietario di quella traccia. Teniamo bene in mente che non ci può essere diritto connesso senza il diritto d’autore al quale, come dice la stessa parola, è “connesso”. Rispetto all’utilizzo del brano inciso saranno sempre riconosciuti i diritti agli Autori/Editori e conseguentemente anche agli Artisti e Produttori. Per capirci, quando vi è un utilizzo esclusivamente live di un brano non sono dovuti i diritti connessi, ma solo i diritti d’autore in quanto non c’è utilizzo di musica registrata. A volte la figura dell’Autore e dell’Artista coincidono, come nel caso del Cantautore, ma molte altre volte questo non succede. Inoltre, i diritti connessi e la copia privata spettano non solo all’Artista principale ma anche a tutti gli altri musicisti che hanno partecipato al brano, siano essi componenti effettivi della band o “normali” musicisti da studio. L’importante è che figurino nei relativi credits del brano/cd.

dei diritti d’autore che è l’Autore stesso oppure, come spesso avviene, l’Editore in caso il brano sia stato editato. La lettera P cerchiata sta invece ad indicare il proprietario della traccia che quasi sempre è un Produttore discografico/etichetta ma, in caso di autoproduzione, può essere lo stesso Artista. Una volta capito la differenza fra il concetto di diritto d’autore e diritto connesso, nonché la differenza fra i diversi aventi diritto, vediamo quando sono dovuti tali diritti connessi. I diritti connessi sono dovuti (oltre ai diritti d’autore) ogni qual volta un brano di musica registrata viene diffuso in locali pubblici (discoteche, palestre, bar, ristoranti, pubblici esercizi, ecc.) in radio, tv e sul web. A pagare sono gli stessi gestori dei locali, proprietari dei siti web e/o delle radio e tv. Questi diritti sono gestiti da diverse Società di collecting, autorizzate dal Governo, che li incassano e li ripartiscono ai loro aderenti ognuna in base alle proprie regole di ripartizione. Alcuni di questi diritti, come quelli relativi alla pubblica esecuzione, sono riscossi direttamente da SIAE per conto delle suddette Società di collecting in base ad apposite convenzioni stipulate. E’ il caso, ad esempio, di quando si richiede un permesso per un evento pubblico con musica registrata, per intenderci quando c’è il programma musicale di colore verde. In quel caso l’organizzatore dell’evento, oltre a pagare alla SIAE il diritto d’autore, dovrà pagare alla stessa un compenso aggiuntivo dovuto proprio per i diritti connessi in relazione all’utilizzo di supporti (cd, vinili, files digitali) che si farà durante l’evento fattispecie che impone, appunto, la remunerazione anche degli Artisti e dei Produttori oltre che degli Autori ed Editori. Nel prossimo articolo parlerò invece della copia privata, un altro compenso spettante ad Artisti e Produttori, cercando di spiegare bene il relativo sistema di raccolta e ripartizione. Restate “connessi”...

Molto più frequente, invece, il caso in cui la figura dell’Editore musicale e del Produttore discografico sono un’unica entità. Approfitto per chiarire che, nella discografia, la lettera C cerchiata che trovate nei credits dei brani sta ad indicare il titolare

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