La cronaca dell’avventurosa costruzione di una chiesa di fine Ottocento è per noi oggi un singolare documento antropologico. Altrettanto singolare è il narratore della vicenda, Domenico detto Perina, un contadino di Scottini di Terragnolo che, ispirato dal Signore, è l’ideatore del progetto stesso. Il racconto è scritto in un italiano incerto, ma rende in maniera efficace e reale la società del tempo e i suoi costumi religiosi. La seconda parte del libro propone il diario dell’esilio in Austria del Perina e di tutta la gente della vallata nel periodo della prima guerra mondiale.