Luglio agosto 2014

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EVENTI

INCONTRI

AUTOSTRADE

Grande Meeting per i 770 anni di Firenze

Terzo settore: la partecipazione alla Riforma

Telepass: nuova proroga fino a ottobre

In occasione dei festeggiamenti si sono riunite tutte le Misericordie d’Italia

La Confederazione ha preso parte ai dibattiti regionali e nazionali

Misericordie e Anpas: “Serve una soluzione definitiva”

alle pagine 10-11

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MISERICORDIE d’ITALIA PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE

Anno X n° 4 LUGLIO AGOSTO 2014 Bimestrale Misericordie d’Italia reg. al tribunale di Firenze al n° 5395 del 4/2/05

L’EDITORIALE

Avanti con coraggio, sulla strada del “fare” di Roberto Trucchi

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arissimi confratelli e consorelle, questi ultimi due mesi hanno visto il nostro Movimento impegnato in due momenti tanto importanti quanto toccanti per ciascuno di noi. Il primo è stato l’Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio. Come ho detto ai confratelli presenti, di ordinario quest’incontro ha avuto ben poco: in primo luogo perché è stato organizzato in concomitanza delle celebrazioni della Misericordia di Firenze, la prima associazione di volontariato nata nel mondo, che quest’anno ha compiuto 770 anni. La stessa età l’abbiamo festeggiata tutti noi confratelli, portando sulle spalle il peso e la gioia della storia. Ma l’assemblea è stata “straordinaria” anche per un altro motivo: il nostro Movimento si trova ad attraversare oggi un momento duro, e i Governatori delle Misericordie si sono trovati a ratificare un bilancio confederale complesso e difficile. La crisi, la spending review e il disagio che le comunità affrontano rivolgendosi proprio alle nostre Misericordie stanno mettendo a dura prova anche le Confraternite più grandi e, di conseguenza, la Confederazione. Ciononostante, l’approvazione ha raggiunto quasi l’unanimità ed è avvenuta in un clima disteso, sereno e partecipato. E’ un segno di fiducia che come presidenza cogliamo con gratitudine e serietà e che vogliamo onorare nel prossimo futuro con un lavoro ancora più responsabile ed attento verso le nostre associate e le comunità che esse sostengono. Ce lo ha ricordato anche Papa Francesco quando il mese scorso, incontrandoci con grande affetto in piazza San Pietro, ci ha messo in guardia dal rischio di “fare dei bei discorsi che si concludono con soluzioni verbali, ma che hanno poi un disimpegno rispetto ai problemi reali”. Le parole del Santo Padre, ma anche i Governatori delle Misericordie e le 60mila persone in piazza tra confratelli, donatori Fratres e cittadini che credono nell’opera delle nostre Confraternite, sono un segno che nonostante tutto siamo sulla strada giusta, quella del “fare”. Andremo dunque avanti con coraggio, determinazione e concretezza - come facciamo da quasi otto secoli - lasciandoci guidare dalla nostra ispirazione alle opere misericordiose di Gesù Cristo, dal monito di Papa Francesco e dalla consegna che esattamente 28 anni fa ci aveva affidato Papa Giovanni Paolo II: “Siate i promotori e i fautori della civiltà dell’amore e testimoni infaticabili della cultura della carità”.

Grazie Francesco!


MISERICORDIE D’ITALIA

È

stato un tripudio di gioia, riconoscenza e benvenuto quello che, lo scorso 14 giugno, ha accolto davanti a San Pietro Papa Francesco, che non ha fatto mancare ai presenti il proprio calore facendo il giro della piazza per poter salutare tutti. Dovevano essere trentamila i confratelli delle Misericordie e i Fratres arrivati da ogni parte d’Italia ma alla fine ce n’erano quasi il doppio a fare festa per un incontro che resterà a lungo nella memoria dei due Movimenti. I volontari hanno animato la piazza fin dalle prime ore del mattino, con i colori delle loro divise giallo-ciano e bianco-rosso, con canti, preghiere e testimonianze, guidati dal correttore delle Misericordie toscane, don Simone Imperiosi e dalla Guida Spirituale della Confederazione Nazionale e Vescovo di Prato, monsignor Franco Agostinelli. Per i governatori, invece, la veste storica, nera e con il cappuccio, che si utilizzava alle origini per rendere anonimi i volontari e dunque totalmente gratuito il dono. Tra le testimonianze quelle di Kami, 51 anni, originario dell’Iran, uno dei mediatori culturali del CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Sant’Anna, gestito dalla Misericordia di Isola Capo Rizzuto (Kr); Emilio Tincani, uno dei fondatori della giovane Misericordia di Milano Sant’Ambrogio, che lavora in strada con chi vive ai margini della società; Federico Bonechi, responsabile del progetto della Confederazione nazionale che ha portato alla nascita, a inizio anno, di una Misericordia a Betlemme; Federico Finozzi, presidente dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) di Pisa e detentore del record del mondo di nuoto sui 50 rana per trapiantati; Alfredo Pisu, Governatore della Misericordia di Cagliari Pirri, che fa parte del Comitato Paraolimpico della Sardegna. E tra le preghiere, sono state ricordate anche le coincidenze di questo 14 giugno, Giornata mondiale del donatore di sangue e 28esimo anniversario (era il 14 giugno del 1986) dell’incontro delle Misericordie con san Giovanni Paolo II, che incitò i confratelli a farsi “promotori e fautori della civiltà dell’amore, testimoni infaticabili della cultura della carità.” A mezzogiorno, un’esplosio-

Il Santo Padre è stato accolto in piazza San Pietro in un tripudio di gioia da quasi 60mila confratelli e donatori di sangue venuti da tutta Italia per questo storico e memorabile incontro ne di gioia ha accolto l’arrivo di Papa Francesco in piazza, che ha salutato la folla con un giro sulla papa-mobile suscitando l’emozione di tutti i presenti. Raggiunto quindi il palco, è stato salutato in prima istanza dall’arcivescovo di Firenze e cardinale Giuseppe Betori, che ha ricordato la tradizione secondo la quale il vescovo del capoluogo toscano è anche capo di guardia della Misericordia di Firenze. A presentare i due Movimenti al Santo Padre sono stati poi il Presidente delle Misericordie, Roberto Trucchi e il Presidente Fratres, Luigi Cardini. “Santo Padre - ha detto Trucchi- Lei ha detto che la Chiesa è un “ospedale da campo” e che c’è tanto bisogno di curare

le ferite, di portare la carezza di Dio sulle piaghe dei nostri peccati. Questo è ciò che il nostro Movimento fa da 770 anni: avvicinarsi a chi ha bisogno e curare le sue ferite, corporali e spirituali, testimoniando l’amore di Dio attraverso le opere di misericordia. L’incontro di oggi ci offrirà una ulteriore, profonda, motivazione per rinnovare il nostro impegno verso coloro che soffrono e continuare a farlo anche nei prossimi 770.” “Ci conceda, Santità, la Sua benedizione - ha invocato Cardini - che rappresenterà per noi un grande sostegno per continuare a donare una parte di noi stessi e promuovere perpetuare la nostra opera di promozione della cultura del-

la donazione: una cultura di amore e di fratellanza di cui ci sembra che la nostra società abbia sempre più bisogno”. Il Papa si è rivolto ai confratelli con affetto, ricordando che “tutto il vostro servizio prende senso e forma dalla parola misericordia che, etimologicamente, significa donare il cuore ai miseri, a quelli che hanno bisogno. Ed è quello che ha fatto Gesù, ha spalancato il cuore a chi ha bisogno.” Poi Papa Francesco ha ammonito dal rischio di “essere spettatori informatissimi e disincarnati”, di restare cioè passivi davanti alle “tantissime statistiche sulla povertà” che abbiamo a disposizione. “Troppe parole, troppe parole -ha incalzato il Papa- ma non si fa niente, que-

sto è un rischio. Non è il vostro eh, -ha sottolineato- voi delle Misericordie lavorate bene. Di parole ne abbiamo sentite tante. Vi incoraggio a portare avanti con gioia la vostra azione e a modellarla su quella di Cristo. Lasciando che tutti i sofferenti possano incontrarvi e contare su di voi nel momento del bisogno”. Il Santo Padre ha poi invocato al benedizione e ha chiesto a tutti i presenti: “Pregate per me, perché anche io ne ho bisogno”. Ho poi salutato stringendo la mano a tutti i Governatori e consiglieri confederali in veste storica presenti al lato del palco e, prima di lasciare la piazza, è andato a portare il suo saluto alle persone diversamente abili sotto il sagrato della basilica. foto Fabio Urbini

ALBERTO CAMPAIOLI E CHIARA PIETRELLA

L’abbraccio di Misericordie e Fratres a Papa Francesco

ROMA Alcuni momenti della giornata in piazza San Pietro

Dalla Toscana il contingente più numeroso

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ra sicuramente quello toscano il contingente di confratelli più numeroso presente in piazza San Pietro per l’incontro di Misericordie e Gruppi Fratres con Papa Francesco. Dalla Regione che ha dato i natali al Movimento sono partiti (Fratres esclusi), 20mila confratelli delle Misericordie appartenenti a oltre 200 diverse Confraternite, guidati da 134 Governatori e 56 Correttori. Oltre 200 i pullman partiti dalla regione per consentire a tutti di essere presenti all’incontro. Il gruppo più numeroso è stato quello della Misericordia di Lastra a Signa, in pro-

vincia di Firenze, con 294 partecipanti. “Il Papa - dice il Presidente della Federazione delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi - ci ha messi in guardia da chi usa tante, troppe parole, ma poi non si impegna per cambiare ciò che non va. Facciamo nostro con convinzione questo ammonimento e questo d’ora in avanti sarà, ancor di più, il nostro stile e la nostra modalità d’azione”. Tra i pellegrini toscani anche una presenza istituzionale, con l’assessore regionale Gianni Salvadori che ha partecipato all’evento in piazza, fin

dalle prime ore del mattino, insieme ai confratelli delle Misericordie. A guidare il momento di preghiera e testimonianze, dalle 10 alle 12, in attesa dell’arrivo del Papa, è stato proprio il ‘correttore’ delle Misericordie toscane, don Simone Imperiosi, insieme alla Guida Spirituale della Confederazione, monsignor Franco Agostinelli. Dalla Toscana presente anche il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, monsignor Antonio Buoncristiani arcivescovo di Siena e monsignor Mario Meini, vescovo di Fiesole. foto Fabio Urbini

SERVIZIO DI

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foto Fabrizio Liquiri

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LA DATA

14 giugno: una coincidenza? Forse non si tratta di una pura coincidenza e sta di fatto che la maggioranza dei confratelli non l’ha vissuta come tale. Era infatti sempre il 14 giugno quando, nel 1986, 10mila fratelli delle Misericordie vennero ricevuti in udienza da Papa Giovanni Paolo II. Nell’aula Paolo VI, gremitissima, l’amatissimo Papa tracciò una svolta nella vita del Movimento, indicando con chiarezza la via della carità che le Misericordie dovevano far propria: “Ecco la consegna che vi affido... siate i promotori e fautori della civiltà dell’amore, siate testimoni infaticabili della cultura della carità”. Queste parole costituirono per le Misericordie una vera e propria svolta. L’accorata esortazione del Papa a testimoniare con i servizi di carità l’impegno per la costruzione di un nuovo modello di civiltà basato sulla solidarietà, sulla pace, sulla condivisione divenne allora, e lo è ancora oggi, un concreto riferimento per tutto il Movimento, che si tradusse in una nuova vitalità e in nuove iniziative.

IL MANDATO NELLE PAROLE DEL SANTO PADRE

“Quello che serve è l’operare. Imitiamo Gesù”

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ari fratelli e sorelle, buongiorno! Rivolgo il mio saluto a tutti voi che fate parte delle Misericordie d’Italia e dei gruppi Fratres, e anche ai vostri familiari e alle persone assistite che hanno potuto unirsi al vostro pellegrinaggio. Saluto Mons. Franco Agostinelli, Vescovo di Prato e vostro Correttore generale, e il Presidente nazionale della vostra Confederazione, il Signor Roberto Trucchi, ringraziandoli per le parole con cui hanno introdotto questo incontro. A tutti va il mio apprezzamento per l’importante opera che svolgete in favore del prossimo sofferente. Le “Misericordie”, antica espressione del laicato cattolico e ben radicate nel territorio italiano, sono impegnate a testimoniare il Vangelo della carità tra i malati, gli anziani, i disabili, i minori, gli immigrati e i poveri. Tutto il vostro servizio prende senso e forma da questa parola: “ mi s eri c ordi a” , parola latina il cui significato etimologico è “miseris cor dare”, “dare il cuore ai miseri”, quelli che hanno bisogno, quelli che soffrono. È quello che ha fatto Gesù: ha spalancato il suo Cuore alla miseria dell’uomo. Il Vangelo è ricco di episodi che presentano la misericordia di Gesù, la gratuità del suo amore per i sofferenti e i deboli. Dai racconti evangelici possiamo cogliere la vicinanza, la bontà, la tenerezza con cui Gesù accostava le persone sofferenti e le consolava, dava loro sollievo, e spesso le guariva. Sull’esempio del nostro Maestro, anche noi siamo chiamati a farci vicini, a condividere la condizione delle persone che incontriamo. Bisogna che le nostre parole, i

nostri gesti, i nostri atteggiamenti esprimano la solidarietà, la volontà di non rimanere estranei al dolore degli altri, e questo con calore fraterno e senza cadere in alcuna forma di paternalismo. Abbiamo a disposizione tante informazioni e statistiche sulle povertà e sulle tribolazioni umane. C’è il rischio di essere spettatori informatissimi e disincarnati di queste realtà, oppure di fare dei bei discorsi che si concludono con soluzioni verbali e un disimpegno rispetto ai problemi reali. Troppe parole, troppe parole, troppe parole, ma non si fa niente! Questo è un rischio. Non è il vostro, voi lavorate, lavorate bene, bene! Ma c’è il rischio… Quando io sento alcune conversazioni tra persone che conoscono le statistiche: “Che barbarie, Padre! Che barbarie, che barbarie!”. “Ma cosa fai tu per questa barbarie?”. Niente, parlo! E questo non risolve niente! Di pa-

role ne abbiamo sentite tante! Quello che serve è l’operare, l’operato vostro, la testimonianza cristiana, andare dai sofferenti, avvicinarsi come Gesù ha fatto. Imitiamo Gesù: Egli va per le strade e non ha pianificato né i poveri, né i malati, né gli invalidi che incrocia lungo il cammino; ma con il primo che incontra si ferma, diventando presenza che soccorre, segno della vicinanza di Dio che è bontà, provvidenza e amore. L’attività delle vostre associazioni si ispira alle sette opere di misericordia corporali, che mi piace richiamare, perché farà bene sentirle un’altra volta: dare da mangiare agli affamati; dare da bere agli assetati; vestire gli ignudi; alloggiare i pellegrini; visitare gli infermi; visitare i carcerati; seppellire i morti. Vi incoraggio a portare avanti con gioia la vostra azione e a modellarla su quella di Cristo, lasciando che tutti i sofferenti possano incontrarvi e contare su di voi nel momento del bisogno. Cari fratelli e sorelle, grazie! Grazie di nuovo a tutti voi per quello che fate. Grazie! Che le “Misericordie” e i gruppi “Fratres” continuino ad essere luoghi di accoglienza e di gratuità, nel segno dell’autentico amore misericordioso per ogni persona. Il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga! Grazie! E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Ne ho bisogno anch’io! Grazie! Papa Francesco


MISERICORDIE D’ITALIA

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I RINGRAZIAMENTI DELLA CONFEDERAZIONE

Misericordie d’Italia Periodico della Confederazione Nazionale CONFEDERAZIONE NAZIONALE MISERICORDIE Via dello steccuto, 38 50141 Firenze - Tel. 055 32611 www.misericordie.it

Presidenza Roberto Trucchi, Leonardo Sacco, Maria Pia Bertolucci, Ugo Bellini, Israel De Vito, Antonio Teodosio, Luigi Cardini Direttore Responsabile Chiara Pietrella Coordinamento editoriale Andrea Del Bianco Società editrice Edizioni Medicea Firenze Srl Via della Villa Lorenzi, 8 50139 Firenze info@edizionimediceafirenze.it Segreteria di redazione 055/32611 redazione@misericordie.org Comitato di redazione Roberto Trucchi, Andrea Del Bianco, Chiara Pietrella Hanno collaborato a questo numero Roberto Trucchi, Eleonora Amici, Marco Bonotti, Alberto Campaioli, Fabrizio Cavallaro, Israel De Vito, Andrea Del Bianco, Giovanni D’Andrea, Francesco Garafolo, Cristiana Guccinelli, Don Simone Imperiosi, Fabrizio Liquori, Sergio Mura, Laura Nocentini, Lamberto Nonne, Chiara Parenti, Nicola Pitocco, Consuelo Ruggiero, Fabio Urbini

Progetto grafico e impaginazione Cristiano Pancani cristiano.pancani@edizionimediceafirenze.it

Misericordie d’Italia è la voce istituzionale del Movimento delle Misericordie. Esce con 5 numeri l’anno e viene distribuito gratuitamente in 5.000 copie. Oltre che alle Confraternite (in triplice copia) il giornale viene inviato anche: alle Asl italiane, alle centrali operative 118, ai centri per le forniture sanitarie, ai vescovi, alle diocesi e alle parrocchie di riferimento delle Misericordie, ai Prefetti italiani, ai presidenti delle Regioni e agli assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai presidenti delle Province e agli assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Sindaci e agli assessori regionali alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Ministeri, a Camera e Senato, alle associazioni sindacali e datoriali, alle fondazioni bancarie, ai presidenti delle Casse di Risparmio, alle altre associazioni di volontariato e alle onlus italiane. Misericordie d’Italia è anche scaricabile in pdf dal sito www. misericordie.org alla sezione “Editoria e comunicazione”.

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anto Padre, questo è l’articolo uno delle Costituzioni delle Misericordie. E questo è il nostro grande Movimento! È davvero una grande gioia per me e per tutto il Movimento delle Misericordie d’Italia essere qui oggi. Le porto anche il saluto delle migliaia di fratelli e sorelle che non possono essere presenti perché in questo momento stanno continuando ad assicurare servizi a chi ha bisogno, mani umili e infaticabili, cuori colmi dell’amore di Dio che non hanno riposo, talora neppure in giorni di festa come questo. Mesi di attesa e di preparazione hanno portato a questo momento che non solo è l’occasione per conoscere finalmente di persona Lei, Santo Padre, ma anche di presentarle il Movimento e la sua Opera secolare. Oltre 800 sedi sul territorio nazionale con 100mila fratelli attivi, e più di 800mila iscritti, fatto da laici impegnati, che oggi tra l’altro, per un disegno della Provvidenza, è guidato da un presidente che è un diacono permanente. “La misericordia cambia il mondo”: fin dal suo primo Angelus, Santo Padre, la “misericordia del Signore” è stata al centro delle sue riflessioni. Questo, se da un lato ci fa pensare al “peso” e alla grande responsabilità insiti nel nome stesso del nostro Movimento, dall’altro ci riporta alla scelta significativa che i nostri padri hanno fatto otto secoli fa, dandosi proprio questo nome che è segno di un aiuto non solo materiale, ma anche morale, di cui ancora oggi ‒ e forse oggi più che mai ‒ la nostra società ha bisogno. Una carità sconfinata che non si fa bella, non è mai vanitosa né arrogante, non si riempie la bocca con i bisognosi: è una carità umile, silenziosa, nascosta dalla “buffa”, il cappuccio nero della nostra veste storica, quella che da 770 anni i confratelli indossano dapprima anche concretamente e in seguito simbolicamente - per garantire l’anonimato della propria opera, svolta nel nome di Gesù. L’incontro di oggi, dunque, si veste per noi più

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Trucchi: “Papa Francesco, che Iddio te ne renda merito!” Il Presidente Nazionale ha presentato il Movimento al Santo Padre: “Mani umili e infaticabili, cuori colmi dell’amore di Dio che non hanno riposo” che mai di un significato del tutto straordinario, riportandoci a rileggere i valori fondanti che hanno dato origine al Movimento stesso, facendoci riscoprire la nostra storia e la nostra identità, e offrendoci una ulteriore, profonda motivazione per spingerci a rinnovare il nostro impegno verso coloro che soffrono. “Stare dentro la comunità”, essere risposta costante e concreta ai bisogni accanto a valore umano, religioso e sociale, sono gli obiettivi che ancora oggi ci poniamo e lo saranno anche domani. L’incontro, tra l’altro, avviene in un giorno molto particolare. Il 14 giugno 1986, circa 10mila fratelli delle Misericordie italiane vennero ricevuti in udienza dal Santo Padre. Nell’aula “Paolo VI”, gremitissima, l’oggi San Giovanni Paolo II tracciò una svolta nella vita del Movimento, indicando con chiarezza la via della carità che le Misericordie dovevano far propria: “Ecco la consegna che vi affido...” ci disse, “siate i promotori e fautori della civiltà dell’amore, siate testimoni infaticabili della cultura della carità”. Queste parole costituirono per le Misericordie una vera e propria svolta. E oggi, 14 giugno 2014, esattamente 28 anni dopo, le Misericordie tornano di fronte al Santo Padre, per ricevere la benedizione e una nuova indicazione sulla via di solidarietà su cui dirigere il Movimento, un altro segno della Provvidenza, che rende per noi questo appuntamento ancora più speciale, un’ulteriore occasione per confermare la nostra piena disponibilità ad essere braccio operativo della Chiesa, al servizio della carità. Ed è proprio nel solco di questo secolare Sentimento, che si inserisce anche la nostra nuova attività a Betlemme, dove la Confederazione delle Misericordie ha fatto nascere la prima Misericordia della Terra Santa per dare aiuto, morale e materiale, alla popolazione

palestinese. Per confermare la misericordia nel cuore della Cristianità. Santo Padre, Lei una volta ha detto che la Chiesa è un “ospedale da campo” e che c’è tanto bisogno di curare le ferite, di portare la carezza di Dio sulle piaghe dei nostri peccati. Questo è ciò che il nostro Movimento fa da 770 anni: avvicinarsi a chi ha bisogno e curare le sue ferite, corporali e spirituali, testimoniando l’amore di Dio attraverso le opere di misericordia. Ed è proprio questo che continueremo a fare anche nei prossimi 770 anni. Mi permetto, Santo Padre, di salutarLa con il saluto delle Misericordie: Papa Francesco: Che Dio te ne renda merito! Roberto Trucchi

L’ARCIVESCOVO DI FIRENZE

Betori: “Le Misericordie operano verso le periferie del dolore nel mondo”

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anto Padre, i fratelli vescovi qui presenti, con i sacerdoti, correttori delle Confraternite della Misericordia giunte a Roma per incontrarla insieme alle Associazioni Fratres, mi hanno chiesto prendere la parola per porgere il saluto e il ringraziamento di tutti. Lo faccio volentieri, in quanto l’Arcivescovo di Firenze, da tempo immemorabile, è anche il primo Capo di Guardia della Confraternita della Misericordia Fiorentina. Ma ancora maggiore motivazione è per me che la prima Misericordia è nata proprio a Firenze nel 1244, giusto 770 anni fa, ad opera di un grande predicatore della fede che difendeva con vigore di fronte alle eresie del tempo, in specie i Catari. Si chiamava Pietro da Verona, detto anche San Pietro Martire perché donò la sua vita a


MISERICORDIE D’ITALIA

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L’IMPEGNO IN TERRA SANTA Da Betlemme a piazza San Pietro

IL COMMENTO

Non un premio, ma una grazia

All’incontro con Papa era presente anche un po’ di Betlemme. Nel “kit del pellegrino” distribuito a tutti i presenti dalla Confederazione nazione, oltre ai cappellini gialli per il sole, era infatti presente anche una collanina realizzata in Terra Santa. L’impegno del Movimento nella città che ha dato i natali a Gesù Cristo è stato ricordato al Papa anche dal Presidente Trucchi nel suo discorso di apertura e presentazione come dimostrazione della forte operatività delle Misericordie, proprio come l’esempio che poi il santo Padre ha invitato i presenti a seguire: "pochi discorsi, ma fatti!". Ricordiamo che la Confederazione ha acquistato e ristrutturato la sede della Misericordia dove sviluppare servizi alla popolazione palestinese e ospitare confratelli per esperienze di volontariato in Terra Santa. Chi volesse sostenere il progetto con la propria disponibilità o con un'offerta, trova le informazioni necessarie sul sito: www.misericordie.it, nella sezione apposita dedicata alla Misericordia di Betlemme.

ROMA Il presidente Trucchi con il Santo Padre

SU RICHIESTA

Un DVD e un instant book

foto Fabio Urbini

La Confederazione è disponibile a distribuire alle Misericordie e a chiunque volesse farne richiesta un instant book a colori con le foto e i testi dell’evento e il DVD già inviato in allegato al presente giornale in una copia esclusiva solo alle Confraternite di Misericordia. Il tutto avrà un costo di 4-5 euro (a seconda del numero di richieste). Avvertiamo che l’instant book verrà redatto solo al raggiungimento di un numero minimo di richieste. Potete inviare la vostra adesione completa di indirizzo e numero di copie desiderate (di entrambi i prodotti editoriali) all’indirizzo email comunicazione@misericordie.org.

causa della fede. A Firenze egli alimentò con la sua parola la vita cristiana dalla città e per dare continuità alla sua opera, favorendo anche la partecipazione dei laici, istituì la Società della Fede, da cui di lì a poco fece nascere lui stesso la Società delle Laudi per promuovere la pietà in onore della Vergine Maria, la compagnia del Bigallo, per la cura dei fanciulli abbandonati e il servizio negli spedali e, per l’appunto, la Confraternita di Misericordia per l’assistenza dei malati e la sepoltura dei morti. Questo titolo, ‘Confraternita di Misericordia’ rinvia al volto dell’amore di Dio e al tempo stesso alla Vergine Maria, madre di misericordia per i suoi figli. E’ in questo stretto legame tra fede e carità, tra adesione alla retta fede e operosità nel servizio caritativo verso i fratelli più deboli - tutto nella vita ordinaria di uomini e di donne - che sta l’identità dell’Arciconfraternita della Misericordia fiorentina e di tutte le Confraternite della Misericordia nate a sua immagine nel mondo. L’operoso servizio delle Misericordie è accanto a tutti coloro che soffrono, un servizio che ha preso forme diverse nei tempi per

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foto Fabio Urbini

foto Marco Bonotti

La catenina realizzata a Betlemme inserita nel Kit del Pellegrino fornito a tutti i partecipanti all’udienza

rispondere a sempre nuovi bisogni, un servizio che non si svolge in una gelosa separatezza, ma entra in dialogo e collaborazione con altre realtà di volontariato e con le istituzioni della società civile. Questo servizio non è quindi frutto di un sia pur nobile sentimento solidaristico, ma è fede che si fa carità secondo il precetto paolino “veritatem facientes in caritates”. Essere fratello e sorella della Misericordia ha la sua radice nel dono del battesimo ed è espressione di appartenenza ecclesiale, di una Chiesa, per usare le sue immagini, Santo Padre, ‘in uscita verso le periferie del dolore nel mondo’. Questa identità, siamo qui a riaffermarla presso la tomba dell’Apostolo Pietro, chiedendo a Lei, Santo Padre, di illuminare la nostra fede perché sia sempre più espressiva della sua verità nel servizio di carità, nei modi più adatti ai nostri giorni. A Lei, Santità, chiediamo anche di invocare la benedizione del Signore su tutti i fratelli e le sorelle delle Misericordie nel mondo e su tutti i gesti di servizio che si compiono verso i poveri e i sofferenti.

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Cardinale Giuseppe Betori

uattordici giugno duemilaquattordici. Questa data resterà scolpita nella nostra vita. Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le immagini di una giornata bellissima, che rimarrà nella storia delle Confraternite di Misericordia e Gruppi Fratres d’Italia e di chi l’ha potuta vivere. Un’udienza con il Papa è un segno di accoglienza e disponibilità da parte del nostro Pastore Universale, di colui che è l’immagine viva e vera del Signore in mezzo a noi. È’ la Chiesa di cui sei parte che ti ascolta, ti abbraccia. Ma è anche e soprattutto un impegno da assumersi, un assoluto punto di svolta, di ripensamento e di conversione del nostro agire; una possibilità più unica che rara per capire che il buon governo delle nostre Associazioni deve essere guidato dalle parole che ci sono state donate dal Papa. Il Papa che ti ascolta, ti guarda negli occhi, sorride e ti incoraggia con le proprie parole. Il Papa - questo Papa - che insieme allo storico discorso che ci ha lasciato e che dovrà tracciare la via dei prossimi anni dei nostri Movimenti, aggiunge di sua spontanea volontà: “Molte volte le persone che conoscono le statistiche sulle povertà parlano di tante atrocità, del disagio… parlano e dicono: ‘che barbarità Padre…’ Ma tu cosa fai per rimediare? Niente, parli e basta! E questo non rimedia niente! Di parole ne abbiamo sentite tante, quello che serve è l’operare, l’operato vostro, la testimonianza vostra, avvicinarsi ai poveri e sofferenti come lo ha fatto Gesù”. Credo fermamente che per il nostro Movimento aver incontrato Papa Francesco non sia un premio, ma una grazia. E come ogni grazia che ci è donata, va messa in atto nel servizio, nell’operato, nelle decisioni e nelle discussioni, nelle scelte strategiche e nei programmi, nelle attività giornaliere e nel continuo chinarsi verso il fratello sconosciuto che chiama. Dobbiamo convertire questa rotta e farlo subito, senza paure e ripensamenti. È lo Spirito Santo che ce lo ha chiesto tramite le parole del Papa e grazie a questa storica mattinata mi sono sentito come non mai “fratello di Misericordia”, orgoglioso di esserlo e di indossare la bellissima divisa giallo-ciano alla pari di tutti coloro che erano sotto il sole di Roma e che condividono la passione del dono all’altro, la voglia di esserci se c’è bisogno, il coraggio di metterci la faccia, la fatica, il proprio tempo per sperimentare che è proprio vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Mentre parlavo di fronte a quella folla di confratelli e quando ho salutato Papa Francesco ho ringraziato il Signore di avermi voluto volontario della Misericordia, di avermi fatto conoscere un mondo fatto di gente semplice e bella, che in silenzio e con umiltà testimonia la forza dell’amore e dell’operare: in silenzio e comunque senza troppe parole perché - come ha ricordato e ammonito il Papa - ne abbiamo già dette troppe e alcune volte inappropriate. Personalmente ho avuto la possibilità di vivere una giornata più unica che rara, iniziata alcuni mesi fa curando l’organizzazione, il pensare cosa e come fare, cosa dire e perché dirlo, ricordarsi sempre di ciò che saremmo andati a fare e dello spirito di umiltà e ringraziamento che doveva contraddistinguere ogni gesto e parola. Ci siamo stati, eravamo lì per noi e per chi non ha potuto o voluto esserci: non è stato un premio ma una grazia. E soprattutto fare da guida con la voce per un’intera mattina in Piazza San Pietro davanti a sessantamila confratelli e consorelle, condividere la gioia e l’emozione, aiutare nella preghiera e nella riflessione, annunciare l’arrivo del Papa e salutarlo mentre in auto fa il giro della Piazza, stringergli la mano e parlarci anche solo per pochi secondi… sono doni di Dio che mi porterò sempre nel cuore e che non sono un premio, ma una grazia.

Don Simone Imperiosi Un Confratello e Correttore delle Misericordie della Toscana


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IN PIAZZA

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Confratelli al servizio dei confratelli La Conferenza delle Misericordie del Lazio ha partecipato in supporto alla Confederazione alla buona riuscita dell’evento facendo assistenza sanitaria, agli accessi e supporto al servizio d’ordine ROMA Papa Francesco durante il saluto ai pellegrini

foto Fabio Urbini

ltre alla presenza istituzionale del Presidente regionale Fernando Nasoni, del Consigliere nazionale eletto nel Collegio Lazio, del Correttore regionale Don Fabrizio Borrello, dei Governatori e Correttori delle Misericordie e di alcuni Sindaci dei Comuni dove hanno sede le associazioni, la Conferenza delle Misericordie del Lazio ha partecipato - in supporto alla Confederazione - alla buona riuscita dell’evento di sabato 14 giugno. I confratelli del Lazio, coordinati dal Referente di Protezione civile della Conferenza regionale, Nello Sperandio, hanno fatto assistenza dapprima alla veglia di preghiera organizzata per la sera del 13 giugno, e poi, durante la giornata del sabato, come assistenza sanitaria, agli accessi e servizio d’ordine. “Voglio esprimere un sentito e caro ringraziamento a tutti i Confratelli che si sono impegnati, con spirito cristiano e determinazione” afferma il presidente regionale Fernando Nasoni. “La loro attiva presenza ha reso ancora più bella una giornata davvero indimenticabile”. Incentrata sull’essere testimoni di amore e speranza, la veglia serale si è svolta a partire dalle ore 20.30 nella Chiesa di San Gregorio VII preparata dal Correttore regionale, Don Fabrizio Borrello, dal Correttore delle Misericordie toscane, Don Simone Imperiosi e presieduta da S. E. Mons. Franco Agostinelli, Vescovo di Prato e Correttore Nazionale. Ad animare la preghiera momenti di canto grazie al contributo del Coro e dell’Orchestra del progetto Cuveé della Diocesi di Fiesole. Erano presenti un centinaio di volontari delle Misericordie romane, della Sardegna e della Puglia. Le Misericordie di Ariccia e di Roma Appio Tuscolano hanno provveduto a preparare un momento di ristoro per il coro e l’orchestra. Sabato 14 le Misericordie di Roma Sud Borghesiana, Santa Marinella, Montalto di Castro e Roccasecca hanno garantito in Piazza Pio XII - in collaborazione con Ares 118 e a titolo completamente gratuito - 4 postazioni, 3 MSB e 1 MSA completi di equipaggio. Le Misericordie di Roma Castel Giubileo e Santa Marinella, invece, hanno garantito l’assistenza sanitaria all’interno della Città del Vaticano. Infine le Misericordie di Roma Centro, Villa Adriana, Roma San Romano e Pomezia hanno prestato servizio d’ordine in piazza San Pietro fornendo - tra l’altro - assistenza per gli accessi ai vari Confratelli. La Conferenza Lazio ha portato in dono al Santo Padre un piatto decorato a mano con l’immagine della Madonna della Misericordia, realizzato dal Laboratorio disabili della Misericordia di Roccasecca.


PRIMO PIANO

foto Fabrizio Liquori

luglio agosto 2014

FRANCESCO GAROFALO*

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Anche l’annullo filatelico per i presenti all’incontro

Anche l’annullo filatelico per ricordare lo storico incontro con Papa Francesco. A partire dal 14 giugno fino al 12 luglio i confratelli hanno potuto farsi gratuitamente timbrare dalle poste vaticane la cartolina che la Confederazione aveva messo nel “Kit del pellegrino” distribuito a tutti i presenti. Il timbro, ovviamente, riportava la data dell’incontro e il volto di Papa Francesco.

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Papa Francesco anche in Calabria SERVIZIO DI

LA CARTOLINA

MISERICORDIE D’ITALIA

n 250 mila hanno abbracciato e accolto Papa Francesco nella spianata di Sibari in visita pastorale a Cassano All’Ionio lo scorso 21 giugno. Fra di loro non potevano mancare le Misericordie del Coordinamento della Calabria che, anche in questa occasione, non hanno fatto mancare il loro fattivo e amorevole aiuto. In prima linea, i volontari della Confraternita di Misericordia di Cassano Allo Ionio, con in testa il suo Governatore Domenico Martino. Prima di raggiungere il luogo dove ha concelebrato la Santa Messa con i Vescovi della Calabria e i 279 sacerdoti, il Santo Padre accompagnato dal Vescovo della Diocesi di Cassano Allo Ionio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, ha fatto visita alla Casa Circondariale di Castrovillari, dove ha portato il suo affetto ai duecento detenuti e il saluto a tutti gli operatori che operano all’interno del carcere. Dopo essere stato accolto nello Stadio Comunale, ha fatto tappa all’Hospice “San Giuseppe Moscati”, struttura sorta in Calabria che rappresenta l’unico Centro residenziale di cure palliative ai malati in fase avanzata di malattia oncologica e non oncologica. Anche qui, un sorriso e una tenerezza per tutti. A bordo della Papa mobile ha attraversato tutta la città di Cassano, tra ali di

CASSANO ALL’IONIO La visita pastorale di Papa Francesco in Calabria

folla. Un città festante, imbandierata e colorata bianca e gialla in ogni angolo. In Cattedrale ha incontrato i sacerdoti della Diocesi, un momento che è servito da una parte come incoraggiamento del Papa nei confronti del loro impegno quotidiano, dall’altro, a conoscere al Pontefice le difficoltà nelle quali essi operano. Pranzo in Seminario con i poveri assistiti dalla Caritas Diocesana e con i ragazzi ex tossicodipendenti della Comunità Terepeutica “Saman”. Infine, ha visitato la Casa di Cura per Anziani “Santa Maria di Loreto” - Casa Serena, dove ha abbracciato tutti gli ospiti, come un figlio stringe tra le sue braccia i propri cari. “Avevo fame e mi avete dato mangiare. Ero forestiero e mi avete ospitato. Ero ammalato e mi avete visitato. Carcerato e siete a venuti a trovarmi”. Dalle periferie alla prima fila. I poveri, gli ammalati, gli ultimi in generale. Sono stati loro i principali protagonisti della Visita del Papa a Cassano All’Ionio. Una visita che, il Vescovo della diocesi ospitante, definisce “non un modello, ma una modalità. Perché è evidente che il Santo Padre compie visite pastorali e non di Stato. Egli perciò indica non solo alla Chiesa cassanese, ma anche a tutta alla Chiesa Italiana quali sono le priorità da affrontare”. “Il gesto del Papa - ha evidenziato il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana - ha testimoniato la carità l’attenzione, la tenerezza con la quale la Chiesa guarda a queste persone, insieme alla gratitudine per quello che hanno saputo vivere e lasciare ai loro familiari e a tutti noi”. Davanti ai 250 mila giunti da ogni parte, il Santo Padre ha tuonato contro ogni forma d’illegalità: “Quando all’amore per Dio si sostituisce quello del denaro si è adoratori del male e del peccato. E questa terra conosce e porta i segni delle conseguenze del peccato, della violenza e della sopraffazione. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune”. Parole che scuotono e confortano, pesanti come un macigno, vere e

CASSANO ALL’IONIO La visita pastorale di Papa Francesco in Calabria

che arrivano sempre al cuore, quelle che Papa Francesco ha pronunciato a Sibari durante l’omelia che ha concluso la sua vista in terra di Cassano Allo Ionio. Una dura reprimenda che vuole essere un monito per ripartire. Una scomunica in piena regola. Infine, in particolare, Papa Francesco, ha esortato i giovani dicendo loro: “Non lasciatevi rubare la speranza, l’ho detto tante volte, lo ridico oggi”. Anche nella grande assemblea eucaristica conclusiva gli ultimi non stati periferia. Anzi in prima fila. E non solo metaforicamente. La visita del Santo Padre ha rappresentato un evento destinato a cambiare la vita di ciascuno di noi. Un invito a sintonizzare la vita con il Vangelo. E’ quello di cui uomini e le donne di oggi hanno veramente bisogno. Padre Georg Ganswein, Prefetto della Casa Pontificia, al seguito della Visita Pastorale del Santo Padre a Cassano Allo Ionio, attraverso il Governatore della Misericordia della cittadina ionica, Domenico Martino, ha voluto ringraziare tutto il Movimento per l’opera prestata anche in ricordo dell’incontro che Papa Francesco ha avuto con le Misericordie d’Italia in Piazza San Pietro lo scorso 14 Giugno. *Confratello della Misericordia di Cassano allo Ionio

Un “Grazie” a Mons. Galantino

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a Misericordia di Cassano allo Ionio da oltre dieci anni è al servizio dei più sofferenti e dei più bisognosi con mani tese sempre ad aiutare a fianco di tutte le sorelle e i fratelli dell’intero territorio diocesano. In questo storico momento e per questa visita straordinaria, non può mancare l’affetto e il calore verso Papa Francesco e di gratitudine verso il Vescovo della Diocesi e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, cui si aggiunge anche il ringraziamento della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.

Mons. Nunzio Galantino


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MISERICORDIE D’ITALIA

FORUM NAZIONALE

NOTIZIE

luglio agosto 2014

Il terzo settore risponde all’appello del Governo Enti, associazioni e operatori del sociale si sono trovati a Roma discutere il proprio parere sulle linee guida della riforma. Presente anche il Presidente Roberto Trucchi insieme ad Anpas e Croce Rossa

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l terzo settore non ha perso l’appuntamento e il 12 giugno, per tramite del Forum Nazionale, ha presentato a Roma il proprio contributo alle Linee Guida di Riforma del Terzo Settore alla presenza del Ministro Poletti e degli esponenti dell’intergruppo parlamentare. All’incontro era presente anche il Presidente Roberto Trucchi insieme ad Anpas e Croce Rossa. Il documento, dal titolo “#lavoltabuona, la Riforma del Terzo Settore: partecipare per cambiare” parte da una sostanziale condivisione del lavoro

fatto a partire dalla valorizzazione del principio di sussidiarietà, dalla necessità di revisionare il Libro I titolo II del Codice Civile e riordinare tutta la materia, superando le vecchie dicotomie pubblico/privato e Stato/mercato per passare da un ordine civile bipolare a un assetto partecipato tripolare. Tanti gli interventi, dal Governo, al Parlamento, a rappresentanti di Terzo Settore, concordi nel riconoscere in questa Riforma una svolta storica e un’occasione di crescita e valorizzazione del non profit come chiave per

uno sviluppo economico diverso. Contributi che hanno arricchito la discussione esprimendo il loro apprezzamento anche per il documento redatto dal Forum. Dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, alla Vicepresidente della Camera Marina Sereni, al Sottosegretario alle Politiche Sociali Luigi Bobba, agli onorevoli Edoardo Patriarca e Paolo Beni; tutti hanno parlato di un percorso lungo di cui l’incontro ha rappresentato solo una prima fase. Tra gli spunti contenuti nel Documento del Forum,

centrale è il tema della libertà di associazione; il riordino e la semplificazione della disciplina tributaria e fiscale nazionale con interventi come la stabilizzazione del 5×1000, le agevolazioni e semplificazioni nell’accesso al credito, ma anche strumenti finanziari dedicati, la trasparenza. E’ necessario un nuovo modello organizzativo: quello della amministrazione condivisa, con la sussidiarietà elemento centrale di riforma della pubblica amministrazione, per costruire un nuovo patto di cittadinanza. Il terzo settore può anche giocare un ruo-

lo decisivo come attore capace di suggerire modelli di economia civile che possano essere mutuati anche dalle realtà del profit, senza che avvenga il contrario. Per Barbieri il terzo settore deve diventare un soggetto attivo nel fare le sue richieste, e un valore aggiunto per il Paese. “Con un Terzo Settore più chiaro, semplice, consapevole, è possibile lanciare una proposta: l’adozione di un ‘Programma strategico per i beni comuni e beni collettivi’, un disegno per una politica dei beni comuni, del welfare, della salute, dell’ambiente, della cul-

tura, dell’educazione, che coinvolga e mobiliti tutto il Terzo Settore italiano in uno sforzo, adeguatamente coordinato e sostenuto, per contribuire a rinsaldare e rilanciare il Paese”. “Infine - conclude il Portavoce - daremo il nostro pieno contributo al percorso volto alla nascita del disegno di Legge Delega sul Terzo Settore. Il Forum si è costituito, e lo è tuttora, con la finalità di essere strumento di partecipazione per portare cambiamento. Missione che è confacente al percorso che finalmente stiamo per intraprendere.”

derico Gelli, presidente di Cesvot - che si è sempre arenata nell’alternarsi degli esecutivi e non è mai stata presa seriamente in considerazione. Se vogliamo davvero essere incisivi nell’avviare un cambiamento radicale economico, sociale, culturale ed istituzionale non possiamo trascurare il Terzo settore che in Italia conta 300mila organizzazioni e quasi 5miloni di volontari. Un patrimonio che arricchisce questo Paese di diritti, di solidarietà e di intraprendenza e di partecipazione. Le centinaia di persone presenti oggi dimostrano quanto sia forte l’interesse e la volontà di essere protagonisti di questo processo”. Le linee guida si articolano, infatti, sulle richieste che da anni il Terzo settore rivendica come prioritarie: riforma del Libro I Titolo II

del Codice Civile; aggiornamento della 266/91 sul Volontariato anche in riferimento ad una promozione e razionalizzazione del sistema dei Centri di Servizio per il volontariato; istituzione di un’Authority del Terzo settore; coordinamento tra la disciplina civilistica, le singole leggi speciali e la disciplina fiscale; riforma dell’impresa sociale; servizio civile nazionale universale fino ad un massimo di 100mila giovani l’anno e con la partecipazione degli stranieri; eliminazione e stabilizzazione del 5 per mille. All’incontro erano presenti anche Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Pietro Barbieri portavoce Forum del Terzo settore, Fabrizio Pregliasco presidente Anpas, e Monica Poletto presidente CDO Opere Sociali.

LA PARTECIPAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI

Il volontariato toscano incontra Bobba

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l servizio civile universale, la nuova legge sull’impresa sociale, la revisione della Legge quadro sul volontariato, l’abolizione del tetto del 5 per mille, la revisione delle normative fiscali. Sono stati questi i principali temi affrontati lo scorso 7 giugno al Convitto della Calza di Firenze in occasione del convegno nazionale promosso da Cesvot: “Disegniamo il futuro. Proposte per la riforma del Terzo settore” con la partecipazione del Sottosegretario del Ministero

del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Bobba. L’incontro è stato organizzato per presentare al Governo i contributi del Terzo settore al documento “Linee guida per la riforma del Terzo settore” diffuse via Twitter dal presidente del Consiglio Matteo Renzi il 12 maggio scorso e destinate a confluire nel Disegno di Legge delega. “E’ stato un incontro molto interessante e importante, nel quale abbiamo presentato il documento al Ministro Bobba e a tutti i numerosi partecipanti

presenti in sala” ha detto al termine il Presidente della Confederazione Nazionale Roberto Trucchi. “A suscitare maggiore interesse, in particolare, sono stati i punti sull’organizzazione di comunità e la necessità di fare rete nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, aspetti cruciali delle nostre linee guida. Il Ministro è parso attento e disponibile, perciò lo definirei un incontro molto positivo”. “Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi - ha dichiarato Bobba - ha lan-

ciato un grande progetto di riforma e, soprattutto, una chiamata alla responsabilità del vasto mondo associativo volontario cooperativo che rappresenta uno dei talenti del Paese che continua a vivere nella operosità che molti cittadini mettono in campo per rendere migliore la vita di tutti. Serve dunque una normativa che sia innovativa e ridia ordine ad un campo piuttosto disordinato e, soprattutto, che apra nuove strade ad un soggetto non profit che diventa anche soggetto economico, di economia sociale. Un soggetto che sia capace di fare impresa sociale, che apra nuove strade di cittadinanza come la proposta di apertura sul servizio civile universale: 100 mila giovani, una grande scuola di cittadinanza e di appartenenza alla propria comunità. Il nostro impegno è anche per costruire, insieme a questa grande rete di associazioni, un welfare partecipativo e comunitario, inclusivo, più equo e attento ai cittadini più deboli, capace di guardare ai nuovi bisogni della collettività”. “Da anni auspichiamo una riforma - sostiene Fe-


SERVIZI

SERVIZIO DI CHIARA PARENTI E CHIARA PIETRELLA

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ncora la strada non è finita, per fortuna: la Società Autostrade ha infatti concesso a Misericordie e Anpas un’ulteriore proroga di tre mesi sull’esenzione dal pedaggio autostradale, che scadrà ufficialmente il prossimo 2 ottobre. “Per favorire ulteriormente una corretta e facile applicazione del nuovo modello di gestione dei transiti esenti - si legge sulla nota diffusa dalla società - e dare ulteriore tempo per i necessari chiarimenti normativi, Autostrade per l’Italia ritiene opportuno prorogare ulteriormente le convenzioni. La società auspica che nel frattempo possano essere sciolti i nodi normativi che prevedono l’esenzione dal pedaggio solo per i veicoli adibiti al soccorso e impegnati nello svolgimento del

MISERICORDIE D’ITALIA

NOTIZIE

luglio agosto 2014

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Telepass ancora attivi fino a ottobre La Società Autostrade proroga la convenzione. Gianfranco Gilardi: “Ora tocca al Governo e al Ministero dei Trasporti trovare una soluzione corretta ed equa” servizio d’emergenza”. La notizia è arrivata proprio mentre i due Movimenti si preparavano a dare nuovamente battaglia dopo la manifestazione “Fermi Tutti!” in piazza Montecitorio, e fa tornare ottimisti sul futuro delle trattative. “Apprendiamo con favore la notizia - afferma Gianfranco Gilardi, delegato del Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie -, dato che in queste ultime settimane, a seguito degli incontri con Società Autostrade, avevamo sollecitato una proroga per permetterci l’adeguamento al nuovo sistema da questa predisposto. Adesso, quindi, tocca al Governo e al Ministero dei Trasporti: ci aspettiamo che impieghino i prossimi mesi per assicurare un’interpretazione corretta ed equa per tutti

della norma, assicurando stabilità all’esenzione del pedaggio.” “Auspichiamo un dialogo sereno e concreto con il Ministero” afferma il Presidente Trucchi. “Non è possibile che il Governo voglia correre sulle riforme e nel frattempo fermi le nostre ambulanze ai caselli autostradali! Ed è ancor più è vergognoso che resti inalterato il “privilegio” dell’esenzione totale per i mezzi della Croce Rossa!”. Autostrade per l’Italia ricorda infine che fornirà gratuitamente il Telepass a tutte le associazioni che prestano servizi di soccorso a fronte dell’impegno anche al fine di evitare gli abusi accertati - di provvedere all’autocertificazione della natura dei transiti attraverso una nuova piattaforma web, che è già in grado di operare”.

Perché Il Decreto Ministeriale del 1994 menzionava chiaramente che l’esenzione del pedaggio era solo ed esclusivamente per i mezzi in emergenza, ma negli anni l’utilizzo è stato allargato anche a servizi (e mezzi) che non beneficiavano dell’agevolazione. Ed è facendo leva su quest’uso improprio (unito anche ad alcuni casi di veri e propri illeciti) che la Società Autostrade ha imposto un riassetto sistema. Finora i vari tentativi congiunti della Confederazione e di Anpas per sbloccare la situazione attraverso una modifica normativa sono valsi a poco. E addirittura il Ministero dei Trasporti ha rifiutato di incontrare il delgati dei due Movimenti in occasione della manifestazione “Fermi TUTTI!” che si è svolta A Roma, in piazza Montecitorio, lo scorso aprile.

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MISERICORDIE D’ITALIA

EVENTI

SERVIZIO DI ALBERTO CAMPAIOLI

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e Misericordie d’Italia sono tornate tutte “a casa” per festeggiare i 770 anni di vita dell’Arciconfraternita fiorentina, la prima nata di uno dei maggiori movimenti di volontariato italiani e di certo il più antico. E proprio per omaggiare la “Misericordia Madre” in questo storico appuntamento, la Confederazione nazionale ha scelto quest’anno il capoluogo toscano per celebrare l’Assemblea annuale. “Quest’anno - ha affermato il Presidente Nazionale Roberto Trucchi - l’Assemblea non è solo un obbligo statutario, ma anche e soprattutto l’occasione per condividere insieme un momento importante della storia del nostro Movimento. Guardare indietro alle nostre origini, ripensare a quanta strada, molte volte in salita, ha compiuto il nostro Movimento grazie alla straordinaria forza insita nel suo dna, ci riempie di rinnovato coraggio per affrontare un presente difficile - non solo per le Misericordie ma per il Paese in generale - e ci carica di una nuova energia con cui volgere lo sguardo al futuro”. L’Assemblea è l’appuntamento con il quale ogni anno i confratelli fanno il punto sull’attività svolta e mettono a fuoco gli obiettivi e le sfide per il futuro. Quest’anno l’appuntamento era fissato per sabato 31 maggio di prima mattina con il saluto di S.E. monsignor Franco Agostinelli, Correttore nazionale del Movimento e Vescovo di Prato. A seguire la relazione del Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi, quindi il dibattito e gli adempimenti statutari. Prima dell’apertura dei lavori, le Misericordie hanno anche incontrato Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima (la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al non profit laico e religioso) sul tema: “Banca Prossima: le opportunità per le Misericordie”. “Le Misericordie - ha dichiarato Morganti sono una delle forze più vive del Paese. Quasi impossibile immaginare un modello di welfare che non metta a va-

NOTIZIE

luglio agosto 2014

Il Movimento festeggia a Firenze i suoi “primi” 770 anni Le Misericordie di tutta Italia si sono riunite nel capoluogo toscano per celebrare lo speciale compleanno dell’Arciconfraternita “madre”

FIRENZE Il provveditore della Misericordia Andrea Ceccherini. A sinistra il momento del voto per l’approvazione dei bilanci. A destra l’assemblea ordinaria che quest’anno si è svolta in occasione dei 770 anni della Misericordia di Firenze (foto di Marco Bonotti)

lore il patrimonio di credibilità e di servizio che hanno accumulato in secoli di attività. Obiettivo di Banca Prossima è accompagnarne la crescita anche attraverso nuovi strumenti, come il crowdfunding Terzo Valore, che ha consentito alla Misericordia di Isola Capo Rizzuto di esprimere tutta la sua forza comunitaria”. Nel pomeriggio i rappresentanti delle Misericordie di tutta Italia si sono uniti alle celebrazioni per i 770 anni della Misericordia di Firenze, con una visita guidata alla sede storica di piazza del Duomo e hanno assistito al Talk Show che ha visto sul palco del Te-

atro Odeon il Presidente nazionale Roberto Trucchi, il Provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini e il responsabile delle celebrazioni per i 770 anni Maurizio Naldini. A moderare l’incontro è stato il Direttore de La Nazione, Marcello Mancini. Come speaker, invece, ha partecipato Carlo Andorlini, responsabile del laboratorio “Alzaia”. I festeggiamenti, infine, si sono conclusi domenica 1 giugno - giorno dell’Ascensione - in Santa Maria del Fiore, dove il Cardinale Giuseppe Betori ha officiato la Santa Messa. La tradizione vuole, infatti, che fosse pro-

prio l’Ascensione del 1244 quando Pietro da Verona decise di fondare, trasformando gli eserciti della fede che avevano combattuto l’eresia patara a Firenze, la Società della Fede. Da questa presero origine le tre Compagnie di solidarietà e preghiera: la Società Maggiore di Santa Maria, detta poi del Bigallo, che si dedicò alla cura degli orfanelli, la Società delle Laudi di Santa Maria Nuova che si prodigò in opere di pietà e la Società Nuova di Santa Maria, detta poi della Misericordia, che assunse l’impegno caritatevole dell’assistenza a carcerati ed infermi e il pietoso incarico di seppellire i morti.

FIRENZE L’assemblea ordinaria che quest’anno si è svolta in occasione dei 770 anni della Misericordia di Firenze (foto di Marco Bonotti)

Il bilancio sociale

Le attività della Confederazione nell’ultimo anno SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E ISTITUZIONALE Novità Apertura di un Ufficio Gare per gli appalti pubblici Avvio di un Consorzio Nazionale per Misericordie e imprese sociali Consulenze, richieste specifiche, modifiche statuti 117 Consulenze specifiche 87 richieste varie semplici 34 modifiche Statuti

RILANCIO DEI VALORI LABORATORIO STABILE ALZAIA Obiettivi Rilettura condivisa e partecipata del senso dell’Essere Rilancio della mission dell’Associazione Sviluppo del proprio ruolo di “Presidio di Comunità” Consolidamento, in qualità, dei servizi e delle attività presenti nei diversi contesti Catalogo Alzaia Dimensione politico-culturale Dimensione operativa Dimensione delle competenze e capacità territoriali Primi step effettuati Una high school

Percorsi di formazione per volontari di comunità e attivatori di sviluppo locale Percorsi di supporto alla progettazione e al Bilancio Approfondimenti su temi come l’inclusione sociale e i modelli dei servizi Azioni sull’acquisizione di competenze e modalità per comunicare e raccontare le Misericordie I numeri 16 incontri sul territorio oltre 800 confratelli coinvolti 15 regioni 1 manifesto 1 parte riservata sul sito e continuamente aggiornata Previsioni giugno-dicembre 2014 33 azioni (formazione, eventi, incontri regionali) 300 confratelli da coinvolgere

COMUNICAZIONE Le attività Ufficio stampa Giornale confederale Web e social media marketing Restyling sito confederale Nuova grafica e contenuti Ampliamento con nuove sezioni Costante aggiornamento news dalla Confederazione e dal Movimento Predisposizione Newsletter


MISERICORDIE D’ITALIA

NOTIZIE

luglio agosto 2014

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L’ASSEMBLEA

Trucchi: “Abbiate il coraggio della speranza, per costruire il futuro”

L

Social Network: creazione, monitoraggio e aggiornamento Pagina Facebook Account Twitter, Pinterest e Google + Canale YouTube

PROTEZIONE CIVILE Incontri 3 Riunioni UGEM 7 incontri informativi 14 incontri operativi al Dipartimento P.C. Interventi Lunigiana (Sciame Sismico) Emilia (Fenomeni Alluvionali) Isola Capo Rizzuto (Emergenza Alluvionale) Colonna mobile 657mila euro Investimento totale (di cui: 30mila Confederazione e 627 mila - Dipartimento P.C.) Coinvolgimento di confratelli da tutta Italia SOM 140 Operatori effettivi 60 Operatori incorso di brevetto Novità Avvio di sessioni di formazione per formatori Attivazione del Nucleo Press per la comunicazione in emergenza e non

SVILUPPO Progettazione Percorso formativo strutturato per Progettisti delle Misericordie

#EUROMISE2014 Seminario Europeo a Bruxelles

SERVIZIO CIVILE I numeri 16 regioni coinvolte 588 sedi di attuazione dei progetti di cui 68 accreditate solo nel 2013 L’ultimo bando 113 progetti presentati 270 Misericordie 2035 giovani richiesti (di cui 22 progetti approvati di 102 Misericordie per un totale di 634 giovani partiti a inizio 2014) Novità Creazione di un Regolamento Nazionale per uniformare e regolamentare le procedure Nomina di una Commissione per essere più vicini ai territori e alle Misericordie Introduzione di una quota di 200 euro per ogni giovane, ai soli progetti approvati e finanziati, per la contribuzione delle spese Formazione 14 momenti formativi 343 confratelli coinvolti 19 formatori Creazione di una FAD sulla Sicurezza Selezioni 2240 candidati selezionati 22 selettori totali Comunicazione Creazione di un’apposita Sezione sul Sito Confederale Apertura di una Pagina Face-

book Uniformazione del database a quello confederale

ATTIVITA’ INTERNAZIONALI Amici senza Frontiere 2103: 23 progetti di accoglienza per 370 bambini 2014: Sperimentazione con formazione culturale e accoglienza bambini diversamente abili Terra Santa Inaugurazione nuova sede a Betlemme Avvio attività Avvio programma pellegrinaggi Nascita nuove Misericordie Tokyo Osaka Valona Santo Domingo (Ecuador)

FORMAZIONE Ambiti formativi avviati Soccorso Sanitario Guida in Emergenza Protezione Civile I numeri +29,3% di certificazioni rilasciate rispetto alla media degli ultimi 10 anni 11.738 Soccorso Sanitario 270 Guida in emergenza 350 Protezione Civile 11 Sessioni Formative 522 Formatori e Istruttori Novità Al via la Scuola di Formazione Rete IRC

37 Istruttori 66 Corsi di Formazione 1128 Persone Abilitate al defibrillatore

SANITA’ Attività principali Avviamento e gestione del servizio 118 a Benevento Avvio tavolo ricontrattazione per convenzione del servizio 118 di Avellino Accordo con Servizio Sanitario Vaticano per l’invio di squadre nelle udienze del Papa Accodo con ARES Lazio per assistenza Grandi Eventi Canonizzazione due Papi 3 Posti Medici Avanzati 10 Ambulanze 120 Soccorritori Struttura per radio comunicazioni CROM

IMMIGRAZIONE I numeri del CDA-CARA di Sant’Anna di Crotone (dati 2013) 3094 immigrati accolti in totale 32 sbarchi sulle coste crotonesi (per un numero complessivo di 919 ospiti) Nazionalità 34 Paesi rappresentati nel Centro di cui i principali: Pakistan (21%) Eritrea (12%) Gambia (12%) Siria (10%) Afghanistan (8%)

a grande gioia per i 770 anni di vita del Movimento delle Misericordie, la preoccupazione per le difficoltà economiche che affliggono il volontariato, l’invito ad avere coraggio per costruire il futuro. Sono i temi centrali della relazione del Presidente nazionale, Roberto Trucchi all’Assemblea annuale della Confederazione nazionale, tappa fondamentale per approvare i bilanci preventivo e consuntivo e per fare il punto sulle attività svolte, in corso e da costruire. “Siamo tutti qui per un’assemblea “ordinaria” - ha detto Trucchi - ma trovo che di ordinario questo incontro abbia ben poco. Non solo per le difficoltà che il nostro Movimento, insieme alla società tutta, sta attraversando, ma anche perché festeggiare 770 anni è un evento che va ben al di là della straordinarietà. Ho fatto delle ricerche su quante istituzioni possano vantare tanti anni di servizio al prossimo, ma al di là della Chiesa non ho trovato nulla. Grazie, dunque, ad ogni confratello che da quel lontano 1224 ha onorato questo nome: misericordia. Perché oggi non è soltanto la festa dell’Arciconfraternita fiorentina, ma di ognuno di noi, e ogni confratello può dire di portare sulle proprie spalle la storia”. “Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile per tutta la società - ha continuato Trucchi - con una crisi economica che spinge a guardare i problemi contingenti piuttosto che progettare il futuro. Difficoltà economiche che anche diverse nostre realtà stanno vivendo. E non si tratta solo delle piccole realtà, ci sono numerose grandi Misericordie, soprattutto in Toscana, che non ce la fanno davvero più. A questo si aggiunge che troppo spesso i dirigenti del volontariato, anche nelle Misericordie, sono alla ricerca di uno status di prestigio personale”. Il Presidente ha dunque esortato tutti i dirigenti delle associazioni e gli organi confederali a improntare il proprio impegno esclusivamente “al servizio del Movimento e non del potere”. Indicate, dunque, le criticità, Trucchi ha però sottolineato che “ben più numerosi sono gli aspetti positivi”. “Abbiamo attraversato nei secoli passati - ha aggiunto - momenti di crisi, ma se siamo ancora qui è perché abbiamo saputo sviluppare gli anticorpi giusti. Oggi serve un nuovo patto associativo basato su quattro punti cardine: umiltà, gratuità, rispetto e carità. E poi ci vuole il coraggio della speranza, perché solo così saremo in grado di costruire il futuro.” Infine, nel salutare il Provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini, il Presidente nazionale ha voluto dire grazie ad ogni singolo confratello esortandolo a “non perdere la speranza e a guardare al futuro con apertura e ottimismo, perché solo così sarà possibile costruirlo.” I lavori dell’Assemblea erano stati aperti dal saluto di monsignor Franco Agostinelli, Correttore nazionale delle Misericordie e Vescovo di Prato che, rivolto alle Misericordie d’Italia ha detto: “Vi chiedo di fare in modo di non perdere mai la nostra identità. Oggi celebriamo 770 anni di vita: che questa origine ci accompagni sempre.”


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MISERICORDIE D’ITALIA

NOVITÀ

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

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l bando progetti per il servizio civile è stato pubblicato a fine giugno sul sito dell’Ufficio Nazionale con scadenza 31 luglio. Una risoluzione per certi versi “sofferta”, che ha visto coinvolto il nostro Movimento quale membro della Consulta Nazionale, per ben due sedute: la prima, nei primi giorni di maggio, in cui è stato deliberato di utilizzare le sole risorse del 2014 (circa 15mila partenze tra nazionale e regioni) con scadenza presentazione progetti prevista per fine giugno; la seconda, che si è svolta a metà giugno, in cui la Confederazione e gli altri enti si sono trovati di fronte ad una controtendenza (positiva per molti aspetti) che utilizzava le risorse disponibili dell’anno 2014 e 2015 (con circa 24mila partenze per nazionale e regioni) e l’introduzione “Bando Garanzia Giovani” europeo, con scadenza 31 Luglio 2014. La Comunità Europea, infatti, ha investito ingenti risorse nell’occupazione giovanile e parte di questi soldi destinati alle regioni dovevano essere impegnati nella formula del servizio civile, quale alternativa ad altre azioni. Le regioni che non avevano una legge per il Servizio civile (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria) hanno così demandato all’Ufficio Nazionale di utilizzare tali risorse, a patto che fossero impegnate esclusivamente nel territorio. Con tale disposizione, dunque, le associazioni di queste regioni hanno potuto concorrere per il Servizio civile “Garanzia Giovani” oltre che per il bando Ordinario, anche con la possibilità della duplicazione del progetto stesso. “Le due diverse disposizioni, avvenute in sedute della consulta così ravvicinate, hanno messo un po’ in difficoltà gli enti, comprese le Misericordie” afferma Israel De Vito, consigliere di Presidenza delegato al settore. “Inizialmente, infatti, avevamo deciso di sollecitare le associate a presentare il prima possibile i loro progetti a Confederazione al fine di effettuare un accurato controllo della documentazione. Questo slittamento ha quindi causato dei malumo-

NOTIZIE

luglio agosto 2014

Servizio civile e fondo “Garanzia Giovani”: ecco le nuove disposizioni L’ultimo bando ha dato l’opportunità di accedere ai fondi comunitari e in molte regioni gli enti hanno chiesto di ottenere le risorse destinate alla gioventù ri, anche se riteniamo che alla fine si sia rivelato positivo. Le Misericordie, infatti, hanno potuto lavorare su due fronti progettuali invece che su uno solo”. “Il Servizio civile - continua De Vito - è una grande risorsa per le no-

stre associate, ma anche una grande opportunità per tutti quei Giovani che possono trascorrere dodici mesi nelle nostre sedi conoscendo il Movimento delle Misericordie e impegnandosi verso il prossimo e la difesa civile

intesa ai diritti inviolabili dei cittadini. L’annuncio del Presidente del Consiglio Renzi dell’imminente riforma del servizio civile con l’istituzione del servizio civile universale per 100mila partenze si colloca finalmente in con-

trotendenza con l’orientamento degli ultimi anni, in cui abbiamo visto ridurre le partenze all’osso, e dà un segno di speranza e un auspicio di crescita a tutto il settore”. “Per questo bando abbiamo dovuto lavorare

per rivedere alcune impostazioni progettuali - conclude De Vito -, tra cui la creazione di reti tra Misericordie, che in certi casi avrebbero potuto rivelarsi meno efficaci che in passato, se non addirittura penalizzanti”.

EMILIA

Mirandola: una targa per i confratelli delle Misericordie

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na giornata interamente dedicata al ricordo quella del 29 maggio a Mirandola, che con grande emozione ha rivissuto quei terribili momenti di due anni fa, durante il sisma che l’aveva messa in ginocchio. Proprio lì si è svolta una cerimonia di intitolazione delle aree dei campi di emergenza ai volontari che le allestirono. “Noi non vogliamo essere paragonati o contrapposti ad altre realtà che hanno subìto il terremoto; vogliamo andare avanti nella costruzione e nella ricostruzione con impegno” ha detto il sindaco Maino Benatti. In un’atmosfera di grande

MIRANDOLA La targa apposta in ricordo dell’opera dei confratelli di Misericordia

commozione, dunque, la città ha voluto far dono di una targa commemorativa ai migliaia di volontari intervenuti sul posto quel mattino del 29 maggio 2012, per dimostrare loro tutta la propria riconoscenza. Presso la scuola media “Francesco Montanari” il sindaco Benatti ha scoperto quella dedicata ai confratelli e alle consorelle della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. “Esprimo grande soddisfazione per la riconoscenza dimostrata dall’amministrazione comunale di Mirandola” dice il Consigliere di Presidenza Israel De Vito che nel

2012 partecipò personalmente ai soccorsi. “In quei giorni concitati abbiamo cercato non solo di dare un supporto alle persone sfollate e colpite dall’evento, ma il nostro intervento si è basato su un’azione morale”. “Questa targa - continua De Vito - per noi è molto di più di un ringraziamento, è il segnale di una vera fraternità che abbiamo seminato in quei luoghi. A distanza di due anni voglio ringraziare tutti quei Confratelli e Consorelle che con vero spirito di Misericordia si sono prodigati per il prossimo, proprio come avviene da 770 anni”.

LAVORO

CCNL Misericordie: siglata una pre-intesa sul rinnovo Al via la consultazione delle parti. Prima della firma la Confederazione vuole raccogliere il parere delle associate, consapevole che in questi tempi di crisi il rinnovo del contratto, per quanto scaduto da tempo, può rappresentare un elemento di criticità

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l contratto nazionale di lavoro delle Misericordie si avvia verso il rinnovamento. Al termine di una lunga ed aspra trattativa sindacale si è giunti infatti alla sigla della “pre-intesa” di contratto scaduto da tempo oggetto oggi di dibattito e consultazione all’interno del Movimento. Nella trattativa - alla quale ha lavorato il Consigliere Delegato Alberto Corsinovi insieme ad un gruppo di dirigenti e funzionari delle Misericordie appositamente incaricati dal Consiglio Nazionale - la Confederazione ha evidenziato la situazione economica di estrema difficoltà in cui versa il Movimento. Ne è risultato un rinnovo contrattuale che limita al massimo gli aumenti retributivi e include alcuni elementi innovativi che ne ammortizzano i costi. Nel box a lato sono evidenziate le principali novità. Nel frattempo, il mese scorso, è stato siglato tra la Confederazione delle Misericordie e i Sindacati nazionali, uno schema di accordo che potrà essere sottoscritto in sede di II° livello (regionale/territoriale o aziendale). Si tratta, in pratica, della tassazione agevolata, tramite l’imposta sostitutiva del 10%, alle retribuzioni collegate alla produttività dei dipendenti del settore privato, con 40.000 euro di reddito di

lavoro dipendente riferito al 2013 quale limite massimo al fine dell’ammissione all’agevolazione. Con il Dpcm 19 febbraio 2014 era stato innalzato a 3.000 euro (nel 2013 erano 2.500) dell’importo della retribuzione di produttività agevolabile. Da ricordare che, per godere del beneficio della detassazione, è necessario un accordo collettivo aziendale o territoriale da depositarsi presso la DTL, anche a mezzo Pec, entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione. Le associazioni che hanno sottoscritto un contratto con i presupposti del DPCM del 2013 e che abbiano, lo scorso anno, provveduto al deposito alla DTL di competenza, non devono effettuare alcuna formalità per il 2014 laddove si limitino ad applicare, senza modifica alcuna, l’accordo già depositato e in relazione al quale abbiano già effettuato nel 2013 la dichiarazione di conformità. Viceversa, le associazioni che non abbiano ancora effettuato alcun adempimento, devono effettuare il deposito e l’autodichiarazione di conformità degli accordi stipulati nel 2014 entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DPCM 19 febbraio 2014, ovvero rendere la sola autodichiarazione di conformità qualora sia stato effettuato il solo deposito.

LE NOVITÀ PREVISTE • L’incremento salariale si attesta intorno ai 50€ lordi medi mensili (riferiti al soccorritore autista C2) e si applica solo a partire dal gennaio 2014; e restano contenuti anche gli “una tantum” per gli arretrati dal luglio 2013 (quando si è aperta la trattativa) e per tutto il periodo dalla scadenza del precedente contratto (ovvero dal gennaio 2010, ben 3 anni e mezzo). • In compenso, il passaggio da 36 a 38 ore settimanali rappresenta un sicuro vantaggio e consente di allineare il nostro contratto ad altri di settore. Si applica a tutti i lavoratori: per le nuove assunzioni, senza ulteriori oneri; per il personale già in servizio prevedendo un sistema di recupero in banca ore. • Ampia parte è dedicata al nuovo istituto dell’apprendistato, che rappresenta sempre più spesso una formula di “primo inserimento” utilizzata dalle nostre Associazioni. • Una dichiarazione congiunta finale prevede che in caso di difficoltà all’applicazione del rinnovo si possono intraprendere percorsi temporali diversamente articolati per mitigare l’impatto del nuovo contratto. • Le progressioni economiche orizzontali saranno riconosciute non più dopo 1 anno ma solamente dopo 3 anni di permanenza nella “fascia”. • Per le nuove assunzioni il premio incentivante matura al 50% solo dopo 24 mesi dall’assunzione e diviene al 100% solamente dopo 3 anni.


MISERICORDIE D’ITALIA

NOTIZIE

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ROMA Gionata Fatichenti, referente della scuola di Formazione della Confederazione Nazionale delle Misericordie

INCONTRI

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

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o scorso 10 giugno a Roma Gionata Fatichenti, referente della scuola di Formazione della Confederazione Nazionale delle Misericordie, ha rappresentato il Movimento intervenendo all’incontro “Il trattamento del dolore in urgenza ed emergenza” che si è svolto alla Camera dei Deputati. Il seminario era patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute e ha visto il coinvolgimento di ricercatori e rappresentanti delle istituzioni per discutere delle nuove modalità di intervento, con particolare riguardo alle esigenze e alla formazione di medici, infermieri e volontari soccorritori che si trovano a operare nell’immediato. Il dolore acuto è infatti il sintomo che accompagna con maggiore frequenza un elevato numero di traumi, lesioni e patologie, e la sua gestione rappresenta uno dei principali problemi con cui si deve confrontare chi soccorre. Il convegno, però, era rivolto anche all’opinione pubblica per approfondire una tematica dalle profonde implicazioni sociali, oltre che mediche e terapeutiche. “C’è bisogno di un’alleanza stretta con il paziente” ha affermato Gian Alfonso Cibinel, presidente della Simeu - Società Italiana Emergenza Urgenza. “E’ importante prendersi cura della persona rassicurandola, informandola e distraendola. Solo così possiamo aiutarla a superare il dolore”. Il prof. Guido Fanelli, Coordinatore della Commissione Ministeriale sulla Terapia del Dolore e Cure Palliative, ha poi annunciato l’approvazione delle linee guida per il trattamento del dolore acuto. “Il dolore - ha detto Fatichenti - è la prima causa di accesso ai Dipartimenti di Emergenza-Urgenza (DEU) ed un’adeguata analgesia rappresenta uno dei cardini di un’efficace gestione dell’emergenza. Inoltre, la terapia del dolore rappresenta un diritto garantito del cittadino. Tuttavia, numerosi studi hanno documentato un inadeguato controllo del dolore

In un convegno organizzato dell’Istituto Superiore di Sanità le Misericordie hanno chiesto protocolli specifici, anche sulla preparazione dei soccorritori

Trattamento del dolore in emergenza: “Necessarie norme univoche e formazione” nel setting preospedaliero e di pronto soccorso. Va considerato che in emergenza-urgenza il 60% degli interventi viene gestito da soccorritori, che non sono né medici, né infermieri”. Fatichenti ha poi mostrato alcuni dati per chia-

rire le dimensioni della struttura contraddistinta dal numero unico nazionale 118: le centrali operative dislocate sul territorio nazionale superano il centinaio e mediamente ricevono l’impressionante numero di 13.841.182 chia-

mate, delle quali ben più di 8 milioni effettive telefonate di soccorso. Di queste, circa il 60 per cento viene espedito da ambulanze con soli soccorritori a bordo, il cui numero totale non viene stimato nella ricerca del Ministero del-

la Sanità, ma è facilmente ipotizzabile in diverse decine di migliaia. “Si può allora affermare - continua Fatichenti che uno dei nervi scoperti nell’attuale organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale sia la mancanza di

IL NUOVO MOVIMENTO

Formazione operativa: Alzaia lancia la “Action School”

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i è conclusa lo scorso 6 luglio la tre giorni del progetto Alzaia dedicata alla “Action School Nazionale” che ha visto riuniti i responsabili regionali di formazione del Movimento nei diversi settori operativi. Si è trattato di un appuntamento ricco e fortemente partecipato promosso dalla Confederazione nell’ambito del laboratorio Alzaia per condividere tra il livello nazionale e le articolazioni regionali i percorsi formativi dei diversi settori (sanitari, protezione ci-

vile, servizi alla persona, servizio civile, guida in sicurezza), dando così strutturazione organica alla Scuola Nazionale di Formazione e avviando la costituzione di centri regionali di formazione delle Misericordie. Una tre giorni di lavori intensi introdotti venerdì dal vicepresidente nazionale Leonardo Sacco e guidati dal responsabile nazionale della formazione Gionata Fatichenti e dal responsabile del progetto Alzaia Carlo Andorlini. Confrontando la propria espe-

rienza, i confratelli partecipanti hanno condiviso metodi e strumenti e si è definito un programma di lavoro per arrivare entro il 2014 a mettere a disposizione del Movimento percorsi formativi di preparazione tecnica dei volontari coerenti e adeguati alle esigenze delle Misericordie. Nei prossimi mesi il lavoro si svilupperà nelle singole regioni con la realizzazione di “form” territoriali di abilitazione integrata di formatori nazionali in tutti i settori.

una normazione univoca capace di definire ruolo e status del personale addetto al soccorso primario. Perché il sistema possa funzionare è necessario che questo sia formato attraverso protocolli univoci alla valutazione del dolore, magari utilizzando scale di valutazione come la scala numerica a 11 punti. Un’alternativa ragionevole è la valutazione semantica del dolore (assente, lieve, moderato, severo) mediante una scala verbale, mentre nei pazienti pediatrici è possibile utilizzare la scala FACES per i bambini in grado d parlare e la scala FLACC (volto, gambe, attività, pianto, consolabilità) in quelli incapaci di parlare”. “Purtroppo - continua Fatichenti - ad oggi questo non avviene o almeno non è un metodo sistematico per i sistemi 118, dove spesso il paziente viene trasportato con cura verso il pronto soccorso munito dei migliori comfort, ma senza una accurata gestione del dolore, rispetto alla quale i soccorritori non sono formati. In un periodo storico contraddistinto da tagli finanziari e risparmio spinto alle più estreme conseguenze quello che si otterrebbe, senza eccessivi oneri di spesa, è una definizione univoca di soccorritore che favorirebbe la creazione di un unico linguaggio e di un unico contesto a livello nazionale”. “Superando i localismi più disparati ed aiutando concretamente a far crescere in Italia una cultura del soccorso di urgenza ed emergenza, i volontari soccorritori compiono quest’anno 770 anni. Dalla zana (cesta in vimini portata sulle spalle) sono passati alle volantine (carretti a due ruote a trazione umana) per arrivare alle moderne ambulanze”. “Oggi - ha concluso il referente confederale della scuola di Formazione delle Misericordie - siamo pronti con voi a rispondere anche a questa nuova sfida che va verso il cittadino infortunato, ma è essenziale che il ruolo da noi ricoperto sia riconosciuto, non solo in termini di economicità, ma soprattutto in termini di capacità”.


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MISERICORDIE D’ITALIA

FIRENZE FAENZA

SERVIZIO DI LAURA NOCENTINI

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a 100 km del Passatore (Firenze-Faenza), storica gara podistica, è giunta alla sua XLII edizione e quest’anno, per la prima volta, ho preso parte a questo evento insieme alle Misericordie del coordinamento fiorentino al quale è affidato nel tratto compreso tra Firenze e il Passo della Colla di Casaglia il servizio sanitario, mentre nel tratto successivo, fra Colla di Casaglia e Crespino, le Misericordie fiorentine garantiscono un servizio di assistenza in ausilio alla CRI. Quello del coordinamento fiorentino è stato un vero e proprio impegno: una “squadra” di 128 volontari, di cui 76 sanitari, 25 massaggiatori, 27 logistici e di protezione civile. Queste le Misericordie impegnate: Antella, Badia a Ripoli, Barberino, Bivigliano, Faella, Fiesole, Figline, Firenze, Ponte di Mezzo

MISERICORDIE

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100 Km del Passatore: l’impegno delle Misericordie Anche in questa edizione della storica gara podistica le Confraternite del coordinamento fiorentino hanno svolto il servizio sanitario e di assistenza ai partecipanti

FIRENZE-FAENZA La gara podistica 100 km del Passatore cui hanno preso parte con il proprio impegno le Misericordie del coordinamento fiorentino

(Firenze), Firenzuola, Galluzzo, Impruneta, Lastra a Signa, Mercatale, Palazzuolo, Pontassieve, Quinto, San Casciano, San Mauro, San Piero a Ponti, Settignano, Vaglia, Varlungo. In supporto ai 2224 partecipanti che hanno sfidato se stessi su questo percorso, 100 km estesi su strade statali, provinciali e comunali, comprese nei comuni di

Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza, sono stati allestiti posti di rifornimento gratuiti di generi di conforto; mentre le postazioni del servizio sanitario sono state disposte lungo il percorso ogni 5 km circa con un’Ambulanza APS e ogni 10 km con un’Ambulanza UMS e una APS. Per ogni tratto del percorso fino a Colla di Ca-

saglia è stata operativa una postazione mobile di Fine-corsa. E’ impressionante come la presenza del personale sanitario, e relative attrezzature, in tali postazioni sia sempre stata garantita, con prontezza e attenzione veramente speciali, frutto di un lavoro collettivo e forte sinergia dei, e tra, i confratelli impegnati. Parallelamente al servizio di

assistenza sanitaria è stato svolto anche un servizio di massaggi organizzato nelle tende in 3 postazioni lungo il percorso, servizio che è risultato molto gradito a tanti partecipanti che infatti hanno accolto con entusiasmo il rifocillamento dei muscoli affaticati! Impeccabile oltre i servizi il coordinamento garantito da Radio Colla, supporto vitale per il servi-

ISOLA CAPO RIZZUTO

“L’

uomo per sua natura non è infallibile, dunque non si può dire mai salvo; è per questa ragione che dovrebbe porsi nei confronti dell’altro non come uomo ma come suo fratello”. Con queste parole il senegalese Chico, ha salutato gli ospiti del centro d’accoglienza S.Anna, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, che si è celebrata lo scorso 19 giugno (con un giorno di anticipo sul calendario), nella struttura per richiedenti asilo gestita dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Una ricorrenza riconosciuta a livello universale e promossa dall’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che ogni anno le Misericordie celebrano insieme a tutti gli ospiti, per regalare un momento in più di riflessione e soprattutto di aggregazione. “Oggi vogliamo ricordare tutti coloro i quali non sono riusciti a raggiungere la terra ferma come voi - ha detto Leonardo Sacco, Vicepresidente nazionale delle Misericordie - ma allo steso tempo dobbiamo far festa nella speranza di un avvenire migliore per tutti voi”. E

ARICCIA E POMEZIA

Giornata mondiale del rifugiato: grande festa al CDA di Sant’Anna

CROTONE Il Centro d’accoglienza di Sant’Anna

la speranza è stata proprio la linea guida dei festeggiamenti di quest’anno, intitolati “The voice of hope”, che si sono svolti nella piazza centrale della struttura, con l’esibizione del gruppo musicale “Onde sonore”, che ha eseguito un repertorio di musica inneggiante i valori della libertà. Tanti i sorrisi sui volti degli ospiti, che si sono fatti incoraggiare e hanno guadagnato il centro della piazzetta per ballare insieme agli operatori delle Misericordie, che rappresentano la loro famiglia in Italia.

“Le persone dovrebbero riconoscersi nelle differenze reciproche - ha detto ancora Chico - perché la differenza è la bellezza della vita”. “Ognuno di noi - ha aggiunto - ha diritto al rispetto e alla dignità e noi rifugiati siamo animati dalla fiducia perché teniamo accesa la speranza”. A succedersi anche l’intervento dell’Imam del Centro che ha recitato un versetto del Corano dedicato proprio al concetto di “Misericordia” e insieme a Chico ha ringraziato il Vicepresidente Sacco, il direttore della

zio di assistenza sanitaria, realizzato con la massima efficienza e celerità di intervento. Aver potuto partecipare, sul “campo”, all’attività delle Misericordie fiorentine in un evento così importante anche per la mia città è stata una forte esperienza, di cui ringrazio tutti, a partire dai primi organizzatori e promotori, i confratelli Simone Torrini e Paolo Poggini, per arrivare a tutti i confratelli impegnati fino alla notte, che mi hanno da subito integrato in questa macchina organizzativa. Infine, un pensiero di ringraziamento alla mia collega e amica Silvia Castagnoli, che ha partecipato all corsa arrivando fino a Marradi, dimostrandomi ancora una volta che l’impegno e la volontà portano lontano, quel lontano sufficiente ad arrivare alla meta prefissata.

struttura Francesco Tipaldi, la Prefettura, la Questura e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, per il lavoro quotidiano che svolgono nel Centro nei confronti di tutti. A salutare l’iniziativa il direttore Tipaldi che si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti nel Centro: “La realtà del Centro d’accoglienza S. Anna è questa - ha evidenziato - tante nazionalità che convivono insieme e che stasera si divertono allo stesso modo, sventolando le bandierine bianche della speranza che è un comune denominatore che ci unisce tutti, anche se qualcuno a volte tende a sminuire il tutto sui media”. Presenti all’iniziativa anche Fabrizio Gallo, presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Crotone e Antonio Ferrante, Vicequestore primo dirigente responsabile della sicurezza del Cda-Cara.

Consuelo Ruggiero

Misericordie protagoniste del bando contro la povertà

“U

n taglio alla povertà” è il nuovo bando della Regione Lazio, finanziato con più di 7 milioni di euro, per creare un nuovo modello di servizi per il sociale. Il provvedimento, aperto a tutto il terzo settore (cooperative, imprese sociali, associazioni di promozione sociale, enti religiosi, ecc.), è volto a promuovere tanti progetti con le migliori associazioni e realtà del territorio per essere vicini a chi ha più bisogno d’aiuto. “Un taglio alla povertà” è il nome di questa iniziativa che prevede nuove risorse a disposizione del territorio, nell’ambito del “Piano straordinario contro la povertà” approvato dalla Giunta nel 2013. In tutto sono stati 76 i progetti vincitori che saranno realizzati da associazioni di promozione sociale, cooperative, imprese sociali, fondazioni, istituti di patronato e assistenza sociale, enti religiosi e alle onlus. Anche le Misericordie sono state protagoniste, e la Regione ha finanziato due importanti progetti sulla provincia di Roma ad una rete di Organizzazioni di Volontariato, tra cui la Misericordia di Pomezia, con la Confraternita di Ariccia capofila. Le due Misericordie presenti nel territorio della Asl RmH hanno infatti deciso di unire le proprie forze a quelle di altre associazioni per tendere la mano agli ultimi e agli anziani soli. “Il finanziamento di due progetti cosi importanti - dicono i Governatori delle due Confraternite - in un bando aperto a tutto il settore, è stato possibile grazie alla profonda sinergia che si è messa in campo tra nove organizzazioni di volontariato del territorio che hanno creduto nella proposta progettuale delle Misericordie e che vogliono, attraverso questi progetti, gettare le basi per una struttura di volontariato in rete permanente”. “Questa esperienza dimostra che soltanto insieme si può vincere, e il modello proposto oggi tra le nostre misericordie, in rete con altri soggetti del volontariato, vuole essere un esempio per il Movimento delle Misericordie del Lazio affinché si possa in futuro partecipare a bandi importanti unendo le forze delle sole Misericordie per ambire a traguardi ancora più significativi”.


MISERICORDIE D’ITALIA

MISERICORDIE

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LE OPERE DELLE MISERICORDIE Confratelli dopo otto secoli…

SERVIZIO DI CHIARA PIETRELLA

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apita spesso che, presi d a l l ’ u rg e n z a di sopperire le sofferenze più dure, i confratelli si dimentichino di confrontarsi con tutte le opere di misericordia. Tra queste c’è anche “ospitare i pellegrini”, attività forse meno vitale per la salute delle persone, ma certamente non per il benessere spirituale. Lo ha ricordato, invece, la Misericordia di Lucca, che nel 2013 ha deciso di dare il via a questa attività, accogliendo i pellegrini della Via Francigena. “Durante un soggiorno alla Verna mi fermai a parlare con Padre Giampaolo - spiega il confratello responsabile del progetto, Sergio Mura - un frate cappuccino che regge l’ospedale di S. Luca e prima il Campo di Marte, oltre naturalmente il Convento dei Cappuccini di Monte S. Quirico, paese situato sulle rive del Serchio appena fuori dalle mura di Lucca. Durante la serata parlammo anche dei pellegrini che soggiornavano al Convento di Monte S. Quirico e nei giorni successivi iniziai a pensare alle parole che Padre Giampaolo mi aveva detto: ‘Quando dai un tetto per dormire, acqua per dissetarsi e infine qualcosa per cibarsi, hai fatto, avrete fatto un’azione di misericordia, una vera azione di Misericordia verso gli altri’. Fu così che, in un appartamento appena ristrutturato adiacente alla sede dell’Arciconfraternita e soprattutto alla nostra Chiesa, iniziammo ad ospitare i pellegrini che passavano da Lucca. Il 25 luglio è stato accolto il primo ospite. L’appartamento era stato ristrutturato per soggiorni che sicuramente ci avrebbero reso molto di più, ma abbiamo deciso di fare una scelta più spirituale che economica”. Dal 25 luglio 2013 al 31 dello stesso anno più di 200 pellegrini hanno soggiornato presso l’appartamento messo a disposizione della Misericordia. Dal 1° gennaio di quest’anno sono già 75 pellegrini. La piccola casa ha sei posti letto e gli ospiti possono cucinare da soli oppure avvalersi delle varie convenzioni che la Misericordia ha provveduto a stipulare con diversi ristoranti della città. “I pellegrini - continua Mura - arrivano, si riposano, pregano e ripartono. La maggioranza provengono dall’Italia, ma arrivano anche

Alloggiare i pellegrini

L’accoglienza dei confratelli di Lucca ai viaggiatori della Via Francigena sto sarà inaugurato un altro monolocale ad uso specifico di foresteria, ripagato dalle offerte degli stessi pellegrini. “Rinvestiamo quello che i pellegrini ci donano” continua il confratello. “Personalmente credo molto a questo tipo di turismo. Il nostro obiettivo, oltre a quello di ospitare i pellegrini è quello di attrezzare una parte della nostra sede a Museo di Arte Sacra. Abbiamo terminato ora il riordino dell’archivio storico che ini-

zia la sua storia nel lontano 1540”. In Italia le vie di pellegrinaggio non mancano di certo e sull’esempio della Misericordia di Lucca questo tipo di attività potrebbe essere ripetuta da moltissime Confraternite in tutto il territorio nazionale. “Consiglierei a tutte le Misericordie di iniziare subito questa esperienza” conclude Mura. “Occorre solamente un posto per far dormire le persone. Loro si

CAMPI BISENZIO

Ospiti della Misericordia alla Villa Palagio

LUCCA L’appartamento della Misericordia in cui vengono ospitati i pellegrini

da paesi stranieri, ho visto passaporti da tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Giappone, per parlare solo dei paesi extra europei. Gli italiani, in genere, conoscono già il mondo delle Misericordie, ma abbiamo comunque

fatto un depliant con le attività che svolgiamo per far conoscere il Movimento e le opere che vengono svolte”. La Misericordia lucchese, è davvero entusiasta di questa attività, tanto che - ci spiega Mura - entro il mese di ago-

Anche la Misericordia di Campi Bisenzio offre la propria disponibilità ad ospitare pellegrini, ma anche le persone che ne fanno richiesta per occasioni particolari, come parenti all’ospedale della zona, ecc. La Confraternita possiede infatti una storica villa medievale, chiamata “Casa Diletta al Palagio” che durante la sua lunga storia ha ospitato anche i pellegrini che da Roma si recavano in Terra Santa. La Casa dispone di undici miniappartamenti attrezzati con servizi e biancheria, di cui cinque con angolo cottura arredato, di una lavanderia/stireria e di un salone di ritrovo per le attività ricreative e visione TV. Per maggiori informazioni sul servizio di ospitalità è possibile contattare la Misericordia ai seguenti recapiti: Via A. Saffi, 3 - 50013 Campi Bisenzio (Fi) Tel. 055891111 - 3351083298

Vuoi sapere come farlo anche tu? Con il turismo “lento” in continuo sviluppo, il pellegrinaggio si sta attestando come uno tra i modi di viaggiare in ascesa, in grado di soddisfare i nuovi gusti di chi vuole risparmiare senza rinunciare a vacanze che lascino anche un segno spirituale. Chi volesse organizzare questa attività sul proprio territorio e volesse maggiori informazioni in merito, può contattare la Misericordia di Lucca ai seguenti recapiti: Misericordia di Lucca segreteria@misericordialucca. org Telefono: 0583409546, fax 0583467249.

accontentano di poco”. La Misericordia fa parte anche del progetto cittadino “Lucca ospitale”, nato probabilmente sull’onda positiva generata dalla Confraternita, che ha preso il via lo scorso 20 giugno coinvolgendo le famiglie della città nell’accoglienza dei pellegrini. Oltre che dalla Misericordia, Lucca Ospitale, è organizzata da Comune di Lucca, Regione Toscana, Flam e Associazione Europea Vie Francigene, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la collaborazione di Teatro del Giglio, Arcidiocesi di Lucca, Sagra Musicale Lucchese, e dei comitati cittadini San Francesco e San Paolino. Con questa iniziativa il comitato organizzatore mira ad accogliere tutti gli appassionati del “turismo slow”, alla ricerca del contatto con la natura e di momenti di preghiera.


CALENDARIO 2014 Il bilancio di missione e il bilancio sociale Percorso formativo per i referenti amministrativi

A luglio il primo incontro Formazione da settembre FORM nazionale - Creare la rete della formazione Idee e strategie per la creazione della Scuola

4, 5, 6 luglio – Firenze

Alzaia è una fune resistente con cui si tirano dalla riva, contro corrente, le barche lungo un fiume o un canale. Deriva dal latino “haciaria” “tirare verso”. L’alzaia è caratterizzata dal lavoro collettivo di persone che, utilizzando la fune, tirano le barche.

ALZAIA è un LABORATORIO di tipo CULTURALE, PROGRAMMATICO e OPERATIVO che mette al centro della riflessione l'essere Misericordie, il volontariato, la comunità

FORM territoriale - Weekend full immersion Giornate formative su sanità, servizio civile, guida in emergenza e protezione civile

da settembre, 1 per regione “Volontariamente Comunità” La 3 giorni dell'essere Misericordie

un nuovo modo condiviso di affrontare le attività e i servizi e di operare

Un weekend per riscoprire l’identità e i valori del Movimento

nel territorio con le nuove marginalità

19, 20, 21 settembre – Pisa

un percorso collettivo che si sviluppa almeno per il triennio 2014-2016

ALZAIA per una rilettura condivisa e partecipata del senso dell’Essere il rilancio della mission dell’Associazione

All’interno: Nuove sfide per l'inclusione e l'innovazione sociale Strategie e strumenti a favore dell’inclusione sociale Modelli Misericordie Modelli progettuali virtuosi e condivisione nel Movimento

lo sviluppo del proprio ruolo di “Presidio di Comunità” il consolidamento, in qualità, dei servizi e delle attività presenti nei

COM - COmunicare le Misericordie

diversi contesti.

Incontro e studio con e per i responsabili della comunicazione

Le azioni di ALZAIA agiscono su Dimensione politico-culturale Dimensione operativa Dimensione delle competenze e capacità territoriali

Le attività di ALZAIA

4 ottobre - Bologna OK – Operatori di Komunità Formazione per animatori per lo sviluppo di comunità

17, 18 ottobre - Perugia per il Centro Nord 24, 25 ottobre - Napoli per il Sud e Isole

per il 2014 sono

La MISE che Progetta

High School: percorsi per quadri dirigenti e responsabili nazionali e

Sviluppo di competenze per la progettazione e accesso ai

territoriali del Mocimento.

finanziamenti

Action School: formazione per responsabili operativi e formatori.

I Sessione: 24, 25, 26 ottobre - Napoli II Sessione: 14, 15, 16 novembre - Firenze

Formazione: percorsi di crescita declinati sui diversi settori del Movimento.

OK territoriale – Operatori di Komunità Eventi: giornate di studio, incontri e presentazioni.

l'Alzaia dei giovani Laboratorio Alzaia e Giovani delle Misericordie... insieme in movimento. L'obiettivo è far incontrare i giovani delle Misericordie sui valori e le motivazioni fondamentali dell'Essere Misericordie. Il Laboratorio Alzaia, attraverso giornate, percorsi, progetti e eventi ad hoc, rappresenta un’ottima occasione di confronto e di stimolo propositivo per i giovani del Movimento. Percorso in preparazione della GMG2015 a Cracovia

www.misericordie.it/alzaia Per info: sviluppo@misericordie.org

Full immersion per lo sviluppo di comunità

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Le buone idee – le Misericordie si raccontano I progetti e le iniziative più virtuosi dal Movimento

29 novembre - Roma

#EuroMise2014 Seminario europeo delle Misericordie

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