Magazine #1

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SANT’AMBROGIO limited edition magazine

MILANERS è il magazine di costume, design e cultura del territorio dello storico quartiere Sant’Ambrogio




www.granorte.pt

Pavimenti e rivestimenti in sughero Collezione Vinylcork 路 finitura Antique


6 Editoriale CARDUCCI 27 8 Persone FACCE D’AMBROGIO 10 L’attività CAFFÈ CARDUCCI 14 Design METTI IL NODO… ALLA BICICLETTA 18 Persone CHIEDERE È LECITO… RISPONDERE È CORTESIA 20 Arte NIGHT WATCH 28 Due passi Una pausa pranzo (d)a spasso 30 Style L’ANGOLO DELL’ARCHITETTO 32 Real Estate CASA DOLCE CASA 37 AAA IMMOBILI 39 Glossario NON HO CAPITO 40 Gli appuntamenti di maggio e giugno


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Carducci 27 C’è un luogo, nella centrale via Carducci, dove creatività e dedizione si fondono per dar vita a progetti fantasiosi e artistici. Si tratta di uno studio che per anni ha accolto l’arte del pittore milanese Attilio Uzzo e che, ora, ospita l’agenzia Milaners, in un continuum ideale di impegno e passione per la propria professione.

Alcuni di voi, forse, si ricorderanno di un uomo che, a cavallo degli anni ’80, prese in mano tela, cavalletto e pennelli e si posizionò, per ben sei anni, all’entrata di Galleria Vittorio Emanuele II con l’intento di replicarne la magnificenza fino al più piccolo particolare. Quell’uomo era il pittore milanese Attilio Uzzo e il dipinto che vedete fotografato nella pagina qui a fianco è il risultato di quegli anni di ostinata dedizione. A distanza di oltre trent’anni, questo dipinto è per noi motivo d’orgoglio. Attilio è stato il primo “Milaners”. Non lo sapeva ancora, ma oggi abbiamo dato un nome alla sua tenacia, al suo stile, alla sua dedizione, al suo orgoglio milanese e ne abbiamo fatto il nostro manifesto. Ciò che accade ora, dietro le grandi vetrate che ci separano dalla città, in via Carducci 27, è in perfetta continuità con quello a cui Attilio si dedicava ogni giorno. Lui era un comunicatore, un creativo, così come noi, che siamo architetti, appassionati di marketing, di architettura, di design e di comunicazione. Da atelier d’arte a fucina di idee, dunque… Questo il percorso che ci caratterizza. Ed è proprio nel trasporto degli ideali che hanno guidato i pennelli di Uzzo per tutta la carriera che noi dell’agenzia Milaners abbiamo deciso di lanciare SANT'. Come un pittore che riesce a cogliere e penetrare la più riposta immagine della sua città, questa rivista si ripropone di svelare l’identità di un quartiere suggestivo come quello di Sant’Ambrogio. Una zona di Milano fatta di architettura, design, attività commerciali e personalità di rilievo che, nel caos della grande metropoli che si appresta ad ospitare Expo, rischiano di rimanere celati anche agli occhi di chi ci abita e lavora. Vi parleremo della nostra zona, di chi le ha dato forma e di chi la vive. Vi racconteremo di ciò che facciamo, di quello che creiamo, dei nostri progetti. La sinergia tra noi e voi guiderà questo percorso. We are Milaners…and you?

editoriale


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Federica & Mela 23, studentessa 6 mesi, cane

Raffaella 43, avvocato

Chung Yan 71, turista persone


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Elena 48, impiegata

Luca 20, studente Bas & Julie 29, 33, turisti

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Un locale semplice e classico nel cuore storico di Sant’Ambrogio

Di questi tempi, è sempre più difficile riuscire a trovare la semplicità nei locali che frequentiamo. Nella continua ricerca di un’originalità a tutti i costi o di un’omologazione a forme di business “vincenti” e in voga oltreoceano, infatti, molti caffè e bar si spersonalizzano, finendo per complicarsi con menu caotici, a volte persino incomprensibili. Non fraintendiamoci, è sempre bello provare nuovi piatti e assaggiare ingredienti di cui, magari, non riusciamo neppure a pronunciare il nome. Ma, diciamolo, è ancora più bello, a volte, entrare in un locale e sentirsi liberi di ordinare “il solito”, sicuri che quello che ci verrà servito non deluderà le nostre aspettative. Da Caffè Carducci, all’angolo tra via Carducci e via San Vittore,

troviamo proprio questo tipo di rassicurante semplicità. Aperto da oltre trent’anni, questo Caffé non ha mai perso lo stile classico che l’ha sempre contraddistinto. Ed è forse questa la sua formula vincente, il tratto distintivo che gli permette di contare, ancora oggi, su una solida base di clienti affezionati. Dal 2004, al timone dell’attività troviamo i soci Mauro Ciuffreda e Claudio Faella. I due gestori, insieme ad altri sette dipendenti, sono riusciti a fare di questo locale un ambiente dall’atmosfera amichevole e rilassata. Atmosfera che viene subito avvertita dai suoi frequentatori, in particolare dai numerosi studenti della vicina università Cattolica che, tutti i giorni, riempiono le due sale del

attività

Il locale perfetto per concedersi una pausa dagli impegni quotidiani


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attivitĂ


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Il personale del Carducci ama sorprendere i propri clienti dando tocchi “artistici” ai piatti

bar durante le colazioni, i pranzi e gli aperitivi che il Caffè propone. I menu evidenziano la scelta di offrire alla propria clientela piatti semplici e veloci, dai primi fino ai dessert, adatti ai tempi risicati delle pause dallo studio o dal lavoro. Una nota particolare, però, va spesa soprattutto per le colazioni: l’ampia varietà di fragranti brioches accompagnate da caffè e cappuccini “artistici”, oltre ad essere particolarmente apprezzata, garantisce il perfetto inizio per ogni tipo di giornata. Tornando allo stretto rapporto che lega il locale agli studenti del vicino ateneo, poi, il sodalizio è

subito evidente: i libri sottolineati e i computer si confondono tra piatti e posate, facendo diventare Caffè Carducci un vero e proprio punto di ritrovo dove potersi confrontare tra colleghi di corso, in assoluta tranquillità e con la possibilità di accedere all’ormai essenziale connessione wi-fi. Questo solido legame si fa ancora più evidente durante i periodi di lauree, quando, entrando nel Caffè, si ha spesso modo di assistere agli ormai tradizionali rinfreschi di laurea che il locale organizza. Ma non solo universitari siedono ai suoi tavoli. Complice

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la posizione strategica, a pochi passi dalla bellissima Basilica di Sant’Ambrogio e dall’omonima fermata della metro, sono infatti molte e varie le persone che scelgono il Carducci come luogo prediletto per le proprie pause. Turisti, lavoratori e, in alcuni casi, anche qualche noto milanese.

Il Caffé si trova proprio al centro di Sant’Ambrogio, all’angolo tra le centrali via Carducci e via San Vittore

In un quartiere storico come quello di Sant'Ambrogio, Caffé Carducci si distingue dunque per la semplicità classica del bar “all’italiana”, diventando un punto di riferimento di questa importante zona di Milano.

Caffè Carducci via San Vittore, 2 - 20123 Milano Aperto dal 1985 Lunedì - sabato: 6.30 - 20.00 02/8900440 caffecarducci@alice.it

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...alla bicicletta! Dalla creatività italiana nasce la “bici col nodo”, un perfetto connubio tra praticità tecnica e design contemporaneo


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Absolute Fixie, agile e scattante, è la bicicletta adatta a tutti gli amanti della pista.

Smart City è una bici da città, comoda e leggera.

sposta in una vetrina di via Carducci, i passanti più attenti della zona avranno forse notato una bicicletta dalla peculiare fattura. Ciò che la rende diversa da tutte le altre due ruote è la presenza di un nodo perfettamente amalgamato nella linearità del telaio. Proprio così, un nodo che è lì a manifestare, metaforicamente, l’indissolubile legame che unisce il mezzo al suo proprietario.

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L’idea curiosa è nata dall’estro dell’architetto milanese Piero Cappelli che, in collaborazione con OttoMilano, ha dato vita ad una collezione dall’indiscutibile originalità, dove tecnologia e design si sposano alla perfezione regalandoci dei veri e propri oggetti di culto. Presente in tre versioni differenti, la “bici col nodo” è adatta ad ogni tipo di utilizzo. 8.1 Absolute_Fixie, veloce e scattante, è perfetta per

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In foto, Smart_City nella versione verde milano. Le componenti sono in legno di rovere, mogano ed alluminio.

tutti i professionisti della pista. 8.2 Smart_City, invece, è l’ideale per chi cerca un compromesso fra comodità e maneggevolezza per i frequenti spostamenti in città. 8.3 Grand_ Touring, infine, non deluderà gli amanti delle gite in bicicletta, grazie alla facilità di guida unita al comfort delle pratiche ed eleganti borse in pelle. Ogni modello è costruito artigianalmente e, grazie alla massima attenzione ai dettagli e alla precisa cura nelle rifiniture, fa di qualità ed esclusività i propri tratti distintivi. Come il nodo che si mette al fazzoletto per aiutarci a ricordare, l’annodatura della canna orizzontale di questa bicicletta sembra proprio un pretesto per non farcene scordare facilmente. D’altronde, una “bici col nodo” non passa certo inosservata!

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La "bici col nodo" – idea dell'architetto Piero Cappelli e realizzata con l'aiuto di Ottomilano – è un esempio della creatività made in Italy.


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In foto, Absolute_Fixie nella versione bianca con rifiniture in pelle nera. Ogni modello di "bici col nodo" è rifinito artigianalmente, prestando la massima cura ai minimi dettagli.

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è lecito... Cosa le piace di più di questa parte di Milano? Sono vent’anni che lavoro qui. Prima presso il Teatro Gnomo all’interno dell’Università Cattolica e ora in una clinica qui vicino. Prima, nella piazza principale c’erano sempre tante macchine rumorose che correvano. Mi piace che adesso, invece, non passino più tante auto e che la zona sia diventata pedonale. È molto più bello così, è più tranquillo. E anche la Basilica sembra sempre più bella. Josè 57, inserviente Cosa ti colpisce ogni volta di questa zona di Milano? Tra poco verrò ad abitare qui vicino, quindi sì, è una zona che mi piace molto. Del quartiere, in particolare, amo il fatto che sembri un paese. È una parte di Milano che rimane nascosta dalla circonvallazione interna: sei a due passi dal Duomo, ma sembra quasi di essere fuori Milano. La Basilica, essendo un esempio di arte e architettura romanica nel mondo, è molto bella da vivere. Una cosa che mi piace molto fare, poi, è andare in bicicletta per tutte queste vie, in cui perdermi per poi arrivare in Centro. Alex 35, imprenditore

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Cosa ci può raccontare del quartiere Sant’Ambrogio? Non amo questa vecchia caserma Napoleonica costruita dove, un tempo, c’era la Chiesa di San Francesco, che custodiva il famoso dipinto La vergine delle rocce di Leonardo ora nella National Gallery di Londra. Ma voglio far notare il mausoleo ai caduti milanesi della Grande Guerra, imponente e bellissimo, così come alla casa di Luigi Caccia Dominioni. Questi giardini nuovi sono molto belli, ma si può fare ancora di più. È una zona con molto valore, quindi forza e coraggio e rivalutiamola un po’! Maria Teresa 84, pensionata Cosa ti porta in questo quartiere? Vivo qui e faccio avanti e indietro ogni giorno fino al Politecnico, dove mi sto per laureare in Design della Moda. Di questo quartiere mi colpisce in modo particolare il fatto che sembri quasi un piccolo borgo, molto famigliare. Qui puoi trovare la tua dimensione più tranquilla, lontana dal caos che i nvece caratterizza il centro di Milano o altri quartieri. Marozia 26, studentessa

...rispondere è

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L’anima di una metropoli notturna Fotografia e architettura si incontrano nella notte di Milano dando vita a un progetto fotografico che rivela l’anima nascosta della città di Expo.

“Night Watch” è un’espressione inglese che trova traduzione nell’italiano “turno di notte” ed è anche il nome che Andrea Centonze, giovane fotografo pugliese, ha deciso di dare al proprio progetto artistico: un libro fotografico e una mostra che svelano la visione di una Milano inedita. La caoticità del giorno spesso rischia di celare il fascino di palazzi, piazze e monumenti, distogliendo l’attenzione dalla loro perfezione architettonica. Ecco la decisione, allora, di scegliere la notte come ambientazione delle proprie fotografie: nel momento della giornata in cui tutto rallenta in una pacifica staticità, anche una città affollata come Milano appare riprogettata dalla quiete

del buio, rivelandosi in tutto il suo splendore. Così, come un lavoratore notturno, Andrea ha percorso le strade eccezionalmente deserte della capitale meneghina avvolta dall’oscurità della notte, catturandone in immagine l’intrinseca bellezza. Ci sono voluti 18 mesi di lavorazione, ma il risultato finale ci regala scatti dall’incredibile potenza iconica. I luoghi abituali della nostra quotidianità, privi della consueta massa caotica di persone e traffico, si mostrano sotto una luce desueta e assumono un connotato quasi alieno. Così, Piazza Affari, il Duomo, le Colonne di San Lorenzo, il Castello Sforzesco, ma anche scorci meno noti del capoluogo lombardo appaiono

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tutti sospesi nella stessa avvolgente atmosfera, magica e sognante. La luce artificiale della notte lambisce le linee dei monumenti e degli edifici, mostrandoci l’anima intrinseca della città. Un’anima che ormai, sempre immersi nei nostri pensieri o disturbati dal marasma metropolitano, non siamo più in grado di cogliere e apprezzare. Night Watch, in questo senso, si presenta come un invito al rinnovo quotidiano dello sguardo con cui ci approcciamo alla realtà circostante. Un tentativo di smuovere la curiosità del nostro vivere il mondo e portarci a guardare con stupore anche le vie che ripercorriamo tutti i giorni. Il 29 aprile, presso il Casello della Darsena di Piazza XXIV maggio, l’artista e il curatore del progetto,

Milo Sciaky della casa editrice Around Gallery, hanno presentato Night Watch al pubblico. L’evento è stato l’occasione per ascoltare dalla voce dell’autore le motivazioni che l’hanno portato a scegliere la notte come teatro della propria arte. Centonze, infatti, ha ribadito quanto per lui fosse importante riuscire a cogliere l’anima della città che lo ospita, facendo particolare attenzione all’architettura, alla storia e all’atmosfera che Milano può regalare ai visitatori più attenti. A partire dalla serata del 17 giugno, la mostra sarà poi ospitata presso la sede dell'agenzia Milaners di via Carducci 27, dove i più interessati avranno l'occasione di rivedere alcuni degli scatti più belli della mostra.

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In foto Andrea Centonze, il giovane pugliese autore del progetto fotografico Night Watch.



via Sant'Agnese - 2014



Porta Volta - 2014



Porta Nuova - 2013


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1671 passi Una pausa pranzo (d)a spasso

a monotonia, si sa, è spesso regina delle nostre giornate lavorative. Tra riunioni, appuntamenti e scadenze, ritrovarsi imprigionati in una noiosa routine diventa molto facile. Ma a tutto c’è rimedio! Perché, ad esempio, non pensare ad una pausa pranzo alternativa? Invece di imbandire le nostre scrivanie con frettolosi banchetti, basterebbe vincere la pigrizia e allontanarsi alla svelta dall’ufficio per godersi un’ora di vero relax, lontani dai monitor dei nostri computer e circondati dalle beltà che il nostro vicinato ci offre. Quella che vi proponiamo è un’idea che vuole stuzzicare la vostra intraprendenza, portandovi a compiere una piacevole passeggiata all’aria aperta…in soli 1671 passi! La prima tappa risulta fondamentale allo scopo della vostra uscita: il pranzo, appunto. Prima ancora di arrivarci, però, vi consigliamo di fare una piccola sosta. A 322 passi dalla centrale via Carducci, potreste avere la fortuna di trovare un portone aperto al civico 5 di via Terraggio che vi condurrà all’interno di un grazioso cortiletto; il posto perfetto per godere di un po’ di quiete e tranquillità e dove, seduti su una panchina, potrete lasciarvi alle spalle, anche se per un attimo, le ansie della giornata. Riposati? Bene! A questo punto, a soli 454 passi da dove siete, potrete trovare "il panino più buono del mondo

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nel posto più piccolo di Milano". Stiamo parlando del famoso De Santis di Corso Magenta: le oltre 200 ricette di panini soddisferanno facilmente i gusti di tutti, dai più golosi ai più sofisticati. Proseguendo per il Corso, poi, vi serviranno solo 46 passi per raggiungere la seconda tappa della nostra pausa itinerante: l’antica Pasticceria Marchesi. Un vero e proprio pezzo di storia milanese dove, prima del rientro in ufficio, potrete completare il vostro pasto, concedendovi un dolcetto in compagnia di un buon caffè. Infine, per l'ultima tappa del nostro tour di intermezzo giornata, vi suggeriamo di compiere 31 passi nella vicina via Brisa dove avrete la possibilità di incorrere nelle rovine del Palazzo Imperiale di Milano. Un luogo piuttosto inedito, anche se centralissimo, che risale all’epoca in cui il capoluogo lombardo veniva chiamato Mediolanum e si trovava a ricoprire il prestigioso ruolo di capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Una volta di fronte a ciò che rimane delle mura che componevano il maestoso edificio, rimarrete ammaliati dalla loro bellezza e importanza storica. La nostra pausa pranzo guidata, purtroppo, volge al termine. Ancora 818 passi e potrete tornare alle vostre mansioni. Visto?! Non occorre poi molto per dare una piccola svolta alle vostre giornate…solo pochi passi.

due passi


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due passi


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L'angolo dell'architetto Il colore e la materia, questione di armonia.

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no dei momenti più critici durante una ristrutturazione è sicuramente la scelta del colore, a causa della naturale indecisione tra sfumature quasi identiche e della varietà di prodotti in commercio. Prendere una decisione si rivela quasi sempre complesso, ma la ragione è da individuare nella mancanza di visione d’insieme. Ciò che dobbiamo ricercare non è il colore perfetto, ma l’armonia; questo è il vero valore aggiunto. I colori non danno di per sé armonia, ciò che la crea è piuttosto l’equilibrio tra essi, il modo in cui riflettono la luce, i contrasti tra i toni, gli arredi e i complementi che verranno abbinati ad essi. Un esempio di questo tipo è utilizzare colori che ricordino la terra, a pavimento; prodotti “pratici”, di facile manutenzione e dall’aspetto naturale. Nel progetto proposto abbiamo utilizzato un rivestimento in sughero, materiale dalle grandi qualità e dall’aspetto contemporaneo, che vira dal color tortora al sabbia.

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Quando la luminosità ve lo consente è consigliabile utilizzare tinte scure e, nel caso in cui abbiate grandi vetrate a tutta altezza, evitate materiali che possano creare fastidiosi riverberi. Nel caso proposto le dimensioni dell’open space ci imponevano di “scaldare” l’ambiente con nuance decise e di carattere.

Vista interna dell'ufficio Milaners di via Carducci 27

Un bancone di altezza 110 cm, spezza visivamente il vuoto dovuto alla dimensione interna del locale e crea nuovi scenari di lavoro, più conviviali, evitando di relegare l’attività d’ufficio alla sola scrivania. La finitura, in questo

caso, è un effetto legno con venature orizzontali “a correre”, di colore grigio grafite. Il bancone prosegue verticalmente verso il soppalco, a creare una linea di continuità tra i due livelli. Le venature del materiale creano effetti di riflessi sempre diversi in base alle luci e alle ombre, movimentando l’ambiente. La finitura più tecnica delle scrivanie, degli armadi e delle librerie, effetto tessuto, con le sue colorazioni che vanno dal bianco piuma al beige al grigio, intrecciati a formare una maglia quasi impercettibile, raccorda il grigio grafite del bancone al tortora del pavimento. Una tonalità di grigio cenere fa da sfondo all’ambiente su tutte le pareti, in contrasto con il bianco dei soffitti.

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Pavimento in sughero serie Vinylcork Spark color tortora. Armadio a tutta altezza finitura saffiano. Bancone effetto legno con venatura a poro aperto grigio grafite.


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real estate


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Tipologia: Appartamento Superficie: 270 mq Locali: 5 Bagni: 3 Piano: 15 Altro: cantina, due box doppi, terrazzi, vasca idromassaggio. Prezzo: su richiesta

ollocata in una recente e signorile costruzione, proponiamo un'ampia e prestigiosa residenza, con una superficie di circa 270 mq e 2 terrazzi di 95 mq totali al piano. GiĂ pubblicata su importanti riviste di settore, l'abitazione si compone di: ingresso nel salone dalle ampie vetrate che danno accesso a un terrazzo, zona pranzo, cucina abitabile, camera matrimoniale con cabina armadio e

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bagno en-suite in mosaico con vasca idromassaggio, due camere da letto per i ragazzi, un bagno principale con vasca e doccia, camera per gli ospiti e bagno di servizio. L'esclusiva posizione dell'appartamento, al quindicesimo piano, e la quadrupla esposizione rendono l'appartamento luminosissimo e dalla vista impagabile. Completano l'unitĂ i due box doppi e la cantina.

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L'abitazione signorile, spaziosa e luminosa, si trova al quindicesimo piano di un edificio di recente costruzione, regalando una vista invidiabile sulla cittĂ .

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Indirizzo: Piazza Sant’Ambrogio Categoria: Commerciale Tipologia: Ufficio Superficie: 110 mq Locali: open space Bagni: 1 Piano: seminterrato Altro: ingresso indipendente su via Lanzone, ristrutturato, stabile d'epoca. Prezzo: su richiesta

Indirizzo: via San Vittore 13 Categoria: Commerciale Tipologia: Showroom/Ufficio Superficie: 140 mq Locali: 4+2 soppalchi Bagni: 1 Piano: seminterrato Altro: ingresso indipendente su vicolo San Vittore e da cortile interno, ristrutturato, stabile d'epoca. Prezzo: su richiesta

Desideri avere maggiori informazioni sugli immobili presenti in questo numero? Vuoi suggerirci altre proprietĂ in vendita o locazione? Scrivici a hello@milaners.com

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Non ho capito architettura [ar·chi·tet·tù·ra] sf 1. elaborazione artistica degli elementi strutturali, funzionali ed estetici della costruzione. Architettura del paesaggio, la progettazione e l'organizzazione armonica degli ambienti naturali abitati dall'uomo e degli spazi urbani come parchi, giardini pubblici, piazze • 2. realizzazione architettonica parziale o considerata nel suo complesso, dovuta a una singola personalità o ai protagonisti di una data cultura. Dal lat. architectura, der. di architectus ‘architetto’ • sec. XVI. connubio [con·nù·bio] sm lett 1. unione matrimoniale o (meno com.) sessuale • fig. 2. mescolanza di stirpi • 3. alleanza di correnti politiche • 4. unione, corrispondenza, intima relazione. Dal lat. connubium, der. di di nuběre ‘maritarsi’, col pref. con- • sec. XV. continuum [con·tì·nu·um] sm inv. percezione non scindibile in unità distinte fra loro estens. tutto ciò che non presenta soluzioni di continuità. Dal lat. contin ˇuus, connesso con continēre ‘congiungere, tenere insieme’ • sec. XIII. darsena [dàr·se·na] sf la parte più interna del porto, fornita di officine e di uno o più bacini di carenaggio, dove si eseguono lavori di riparazione o anche si custodiscono le navi in disarmo; talvolta, spec. sui laghi, luogo attrezzato per accogliere e tenere al coperto piccole imbarcazioni. Dall'arabo dār aș-șina‘a ‘fabbrica’, attraverso il dialetto genovese • sec. XVI. design sm ideazione e progettazione di oggetti d'uso da prodursi in serie dall'industria, secondo forme esteticamente valide in rapporto alla funzionalità dell'oggetto; anche, più propr., industrial d.. Propr. “disegno, progetto” • prima del 1954. Mediolanum antico nome della città di Milano in epoca romana. Dal gre. Mediólanon, dal lat. Mediolanum o Mediolanium, "località in mezzo alla pianura" oppure ‘luogo fra corsi d'acqua’, data la presenza dell'Olona, del Lambro e del Seveso • sec. VI a.C. notte [nòt·te] sf l'intervallo di tempo fra il

tramontare e il sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine del luogo e con la declinazione del sole (ca. 12 ore all'equatore, ca. 6 mesi ai poli); più com., il periodo di tempo tra la fine del crepuscolo e l'alba. passo [pàs·so] sm 1. ciascuno dei movimenti ritmici e alterni degli arti, mediante i quali, nella deambulazione, si effettua lo spostamento del corpo, sia nell'uomo che negli animali. • 2. L'intervallo di spazio tra un piede e l'altro nel movimento del camminare; anche come unità di misura di lunghezza, variabile a seconda dei tempi e dei luoghi. Lat. passum, der. di passus, p. pass. di panděre ‘aprire, stendere’; in origine ‘apertura delle gambe nel camminare’ e poi ‘spazio compreso in tale apertura’ • seconda metà sec. XIII . quartiere [quar·tiè·re] sm nucleo autonomo per tradizione o fisionomia all’interno di un agglomerato urbano estens. il complesso degli abitanti di tale nucleo. Der. di quarto, sul modello del fr. quartier • fine sec. XIII. rivista [ri·vì·sta] sf 1. rassegna, esame metodico a scopo valutativo • 2. pubblicazione periodica relativa a un campo più o meno determinato e specializzato di interessi. Femm. sost. di rivisto, p. pass. di rivedere; nel sign. di ‘periodico’, calco sul fr. revue • sec. XVI. nuance sf sfumatura, spec. nel linguaggio pittorico e in quello della moda per indicare gradazione di colore, e in quello della critica riferito a variazioni intermedie di mezzi espressivi e stilistici. Der. di nue ‘nuvola’, che è il lat. pop. nuba, class. nubes, con allusione ai riflessi sfumati delle nuvole • 1837. wi-fi locuzione in informatica, nome commerciale ® di un sistema di comunicazione a onde di frequenza radio che consente di collegare computer e relative periferiche in una rete locale senza utilizzare cavi; tale rete a sua volta può essere allacciata a Internet tramite un router, permettendo di usufruire di tutti i servizi offerti dalla connettività. Abbr. di wi(reless) fi(delity) ‘fedeltà senza fili’, sul modello di hi-fi • fine sec. XX.

glossario


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Been there, done that Arts & Foods Rituali dal 1851

rts & Foods mette a fuoco la pluralità di linguaggi che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. A cura di Germano Celant e con l’allestimento dello Studio Italo Rota, Arts & Foods riflette il tema dell’Expo, attraverso centinaia di opere provenienti da tutto il mondo.

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9 Aprile - 1 Novembre 2015 Triennale Milano, Viale Alemagna 6 lunedì - domenica:10.00 - 23.00 con il Biglietto di “Cucine & Ultracorpi": 12,00/10,00/8,00 € oppure: con il biglietto Expo 2015

Nella foto: Nikolai Mikhailovich Suetin, Coffee pot, 1923, Tsarenkov Collection, Londra

l Milano Wine Garden sorge in un’area che dal Rinascimento agli inizi del Novecento ha visto la vigna crescere all’interno dei giardini dei palazzi. Proprio da questo legame tra il vino e la città, durante la manifestazione Expo 2015, nasce questo centro di trasmissione di cultura del vino, con spazi dedicati alle degustazioni e agli eventi, alla scoperta dei prodotti e delle iniziative relative al settore.

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Milano Wine Garden Il mondo del vino in centro città 1 maggio - 20 settembre 2015 Piazza Sant'Ambrogio 23 info: 348 8336706 info@milanowinegarden.it lun - ven: 10,30 - 15,30, 17,00 - 22,00 sab e dom: 12,00 - 15,00, 18,00 - 22,00

a caoticità del giorno spesso rischia di celare il fascino di una città affollata come Milano. Ecco allora l'idea di Andrea Centonze, giovane pugliese, di sviluppare un progetto fotografico: un libro e una mostra che svelano la visione di una Milano inedita, sorpresa nel momento della giornata in cui tutto rallenta in una pacifica staticità. Night Watch è un invito al rinnovo dello sguardo con cui ci approcciamo alla realtà circostante.

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Night Watch di Andrea Centonze 17 giugno 2015 Milaners, via Carducci 27 dalle 19:00 aperitivo esposizione dal 18 giugno 2015 lunedì - venerdì: 9:30 - 18:30 ingresso gratuito per info contattare hello@milaners.com eventi

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Direttore Responsabile Francesco Farina fmfarina@milaners.com Direttore Creativo Alice Alessandri Design Scout Luca Drago Resp. Redazione Erika Colombo Fotografia Around Gallery www.aroundgallery.com Publisher Milaners srls Via Carducci, 27 - 20123 Milano www.milaners.com

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