Milano Città Aperta - Issue#6 - Winter/2011

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PAESAGGIO UNIVERSITARIO IL RACCONTO DI UN LUOGO UNIVER CITY INNERES AUGE LUOGHI INATTESI INTERNI

ISSUE #6 - WINTER/2011

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Le università italiane sono le più antiche del mondo. Ma sarebbe più giusto dire le più vecchie. Pochi giorni fa, coerentemente con la sua visione della società, il ministro dell’Economia ha dichiarato: “la cultura non si mangia”. Ha ragione: chi vuole studiare e anche mangiare, in questo paese, deve fuggire all’estero. Altrimenti, può lottare. Salire sui tetti, affrontare i manganelli, occupare le facoltà. Con la consapevolezza che domani la situazione non sarà cambiata. Come sappiamo, il sistema universitario italiano è in agonia. Al suo interno però esistono e resistono forze che, nonostante la sistematica repressione (economica, culturale e in certi casi anche fisica) cui sono sottoposti da decenni, riescono a farsi sentire. Prova ne è, ad esempio, il lavoro di ricerca che qui viene presentato. Il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, in collaborazione con AIM (Associazione Interessi Metropolitani), ha realizzato una ricerca sul sistema universitario milanese e sul suo impatto sulla città dal punto di vista sociale, urbano e culturale. Ne è nata la pubblicazione Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi” che raccoglie alcuni dei lavori fotografici pubblicati in questo numero, realizzati da membri della nostra redazione. L’Università come spazio di lavoro e di vita quotidiana, come opportunità di riqualificazione delle periferie, come luogo d’incontro multietnico, come territorio di mediazione tra città e campagna, come occasione di studio dell’Umano, come tappa lungo il cammino della formazione personale.

SPAZI PAESAGGIO UNIVERSITARIO Daniele Pennati

IL RACCONTO DI UN LUOGO Alberto Locatelli

IDENTITÀ UNIVER-CITY Mirko Cecchi

INNERES AUGE Pavlove der Visionaer

SQUARCI

Questo numero di miciap vi propone sei servizi per parlare della nostra città, dei giovani che qui studiano e del loro rapporto con il sistema pubblico del sapere. Per provare a cambiare, oltre che per capire. LUOGHI INATTESI Thomas Pagani

Niccolò de Mojana

INTERNI Jacopo Farina


PAESAGGIO UNIVERSITARIO

Daniele Pennati

L’impatto degli insediamenti universitari all’interno dei quartieri periferici milanesi e la loro reciproca influenza estetica e strutturale. Questo lavoro fotografico indaga, attraverso il linguaggio della fotografia di paesaggio contemporanea, l’impatto che gli insediamenti universitari del Politecnico di Milano, dell’Università IULM e dell’Università degli Studi Milano-Bicocca hanno avuto sui quartieri periferici in cui si sono insediati. Queste zone della città storicamente industriali e in forte crisi d’identità hanno visto mutare il loro paesaggio e attivarsi timidi processi di rinnovamento generati dalla nuova e importante funzione ospitata. Alla ricerca delle tracce di una possibile relazione tra università e quartiere, il progetto fotografico si compone di due racconti paralleli ma allo stesso tempo intrecciati. Ogni dittico propone, infatti, al contempo il racconto del paesaggio urbano (fotografia in alto) e di quello universitario (fotografia in basso). La relazione tra i paesaggi urbani e gli interni universitari è così costruita attraverso una composizione fotografica attenta a guidare l’osservatore da un’immagine all’altra in un rimando di forme, contrasti, colori e dettagli che evidenziano processi di contaminazione o contrapposizione tra questi luoghi ancora in divenire. Una relazione che si evidenzia, quindi, in primo luogo come puramente estetica e artificiosa, costruita dalla mano del fotografo, ma che a una lettura lenta lascia emergere i germi di un legame reale e in fieri.

Università degli Studi di Milano-Bicocca, Quartiere Bicocca.

ISSUE #6 - WINTER/2011


UniversitĂ degli Studi di Milano-Bicocca, Quartiere Bicocca.

UniversitĂ degli Studi di Milano-Bicocca, Quartiere Bicocca.

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UniversitĂ degli Studi di Milano-Bicocca, Quartiere Bicocca.

UniversitĂ degli Studi di Milano-Bicocca, Quartiere Bicocca.

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Politecnico di Milano, Quartiere Bovisa.

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Politecnico di Milano, Quartiere Bovisa.

Politecnico di Milano, Quartiere Bovisa.

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Politecnico di Milano, Quartiere Bovisa.

Politecnico di Milano, Quartiere Bovisa.

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Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Quartiere Barona.

Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Quartiere Barona.

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Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Quartiere Barona.

Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Quartiere Barona.

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Daniele Pennati Daniele Pennati nasce a Milano nel 1982. È appassionato di fotografia e di stampa in camera oscura fin da bambino. Durante gli anni di studio universitario, alla formazione in pianificazione territoriale si è affiancata una profonda riflessione sulla fotografia come strumento di indagine ed interpretazione del territorio. Attualmente continua il suo percorso partecipando al Dottorato in Urbanistica presso lo IUAV a Venezia e collabora come assistente e ricercatore presso il Politecnico di Milano. Per saperne di più... Una sintesi di questo lavoro è stata pubblicata nel volume: Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi a cura di Alessandro Balducci, Francesca Cognetti e Valeria Fedeli. Pubblicato nel dicembre 2010 nella collana AIM (Associazione Interessi Metropolitani) da Abitare Segesta. Scarica la copertina del volume Commenta il servizio sul blog di MilanoCittàAperta Contatti: sito web email Pubblicato su MiCiAp: Frange Abitare condiviso Paesaggio Universitario

Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM), Quartiere Barona.

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IL RACCONTO DI UN LUOGO

Alberto Locatelli

ISSUE #6 - WINTER/2011

Università commerciale Luigi Bocconi, Biblioteca Centrale di Via Gobbi

Il racconto della trasformazione di uno spazio di lavoro in un luogo di vita animato e popolato dagli studenti che ogni giorno lo attraversano. Senza nessuna pretesa descrittiva o analitica, il servizio propone un racconto della vita o meglio delle vite che si srotolano all’interno degli spazi universitari. Le sedi più centrali e prestigiose delle Università Milanesi vengono qui narrate attraverso le tracce delle vite di quella moltitudine di popolazioni che gravita intorno ad esse. Una narrazione che ci mostra la trasformazione dello spazio in luogo: la struttura architettonica si fa raccoglitore di vite. Ogni immagine è composta dall’accostamento di due fotografie e di due linguaggi fotografici: da un lato la fotografia d’architettura ci racconta lo spazio, vuoto o connotato da presenze in movimento, dall’altro lato

la fotografia di still-life congela un unico dettaglio concentrando la nostra attenzione sul punctum che immediatamente ci informa della pratica che fa lo spazio luogo. Come l’autore stesso scrive, “meravigliosi affreschi, antiche ghiacciaie, intrecci apparentemente leggeri di vetro ed acciaio, fanno da sfondo, da basso continuo alla vita che brulica tra aule e corridoi. Spazi apparentemente neutri guidano i nostri passi e i nostri sguardi, con essi si sposano tessendo senza tregua una tela d’incastri che altro non sono se non il segno della nostra capacità d’adattare e di adattarci”. Testo di Alberto Locatelli e Daniele Pennati


Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemelli, Cripta Aula Manga Università degli Studi, Sede centrale di via Festa del Perdono, Biblioteca “Sala Crociera”

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Università degli Studi, Sede centrale di via Festa del Perdono, Biblioteca “Sala Sottocrociera”

Università commerciale Luigi Bocconi, Edificio di via Luigi Gobbi, Biblioteca Centrale di Via Gobbi

Università degli Studi, Sede centrale di via Festa del Perdono, Biblioteca di Scienze dell’antichità e filologia moderna

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UniversitĂ commerciale Luigi Bocconi, Edificio di via Roentgen

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Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemelli

Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemell

Università commerciale Luigi Bocconi, Edificio di via Luigi Gobbi 5

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Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemelli

Università degli Studi, Sede centrale di via Festa del Perdono

Università commerciale Luigi Bocconi, Edificio di via Luigi Gobbi 5

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Università degli Studi, Sede centrale di via Festa del Perdono

Università degli Studi, Sede di Piazza Sant’Alessandro

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Alberto Locetelli Alberto Locatelli nasce a Milano nel 1982. Si diploma nel 2006 in “Tecniche e linguaggi della fotografia” presso il Centro di Formazione Professionale Riccardo Bauer, esponendo come lavoro finale il progetto fotografico-letterario Rovine Contemporanee. Nel settembre 2008 si presenta nel quadro del festival comasco Parolario con la bipersonale Crisalide. Narrazioni fotografiche della città invisibile. Tentando di coniugare inclinazione filosofica e attitudine fotografica, nel 2009 si laurea in Estetica alla Statale di Milano con una tesi dal titolo Il fotografico tra reale e immaginario. Per saperne di più... Una sintesi di questo lavoro è stata pubblicata nel volume: Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi a cura di Alessandro Balducci, Francesca Cognetti e Valeria Fedeli. Pubblicato nel dicembre 2010 nella collana AIM (Associazione Interessi Metropolitani) da Abitare Segesta. Scarica la copertina del volume Guarda il servizio online Commenta il servizio sul blog di MilanoCittàAperta Contatti: email Pubblicato su MiCiAp: Ex pascoli Il racconto di un luogo

Dall’alto: Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede centrale di largo Gemelli Milano, Università commerciale Luigi Bocconi, Edificio di via Roentgen

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UNIVER CITY Mirko Cecchi

ISSUE #6 - WINTER/2011

Martina Bjorkman viene dal nord della Svezia. Ăˆ assistant professor alla Bocconi nella laurea di Development Economic for Africa.


L’ateneo come crocevia di storie, volti e persone provenienti da tutto il mondo, luogo di incontro multietnico tra passato e futuro. Mirko Cecchi propone una lettura interessante e non scontata del mondo universitario milanese attraverso la lente della multietnicità. L’università raccontata attraverso i volti e le esperienze di chi ha cambiato nazione attratto dall’eccellenza italiana. è così che ci troviamo di fronte ad una ragazza di Bucarest che studia a Milano e sogna l’America ed un lavoro all’ONU, oppure a una giovane docente svedese che insegna in Bocconi. Ogni immagine ci racconta il soggetto in due situazioni: una in cui si scoprono le tracce della motivazione che l’ha portato a Milano, l’altra in cui si mostra,

Andra Niculaita, ha 25 anni e viene da Bucarest. Sta seguendo un master di un anno in economia alla Cattolica.

invece, il soggetto isolato, ritratto nella sua fisicità quasi come chiedesse all’osservatore di scoprirne la personalità. Quello di Cecchi non è solamente un lavoro d’indagine visuale, ma è anche un momento di scoperta reciproca e di contatto personale con i soggetti ritratti. Durante la sessione di scatto, il fotografo ha posto a tutti i soggetti ritratti le stesse domande cercando di comprendere tanto le loro caratteristiche quanto le loro aspettative rispetto all’esperienza che stanno vivendo. In questo modo è stato possibile costruire un racconto duplice: da un lato quello visivo, portato avanti con lo stile di un reportage contemporaneo e accattivante che ci mostra i protagonisti di questa storia, dall’altro quello testuale che ci informa, con sintetiche didascalie, sulla loro vita e sulle traiettorie che li hanno portati a Milano. Testo di Daniele Pennati

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Kristina Brozicevic, è croata e ha 26 anni. È a Milano da 6 anni e conta di starci fino al conseguimento della laurea in pittura a Brera.

Dimitios Fessas è greco, È un professore associato della facoltà di Agraria di Milano.

Haemin Yu, viene dalla Korea del Sud ha 18 anni e frequenta il primo anno di fashion design alla Naba.

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Sandor Kazmer viene dall’Ungheria. Studia architettura e urbanistica al Politecnico di Milano, ha 28 anni.

Ana Soc, è del Montenegro, ha 23 anni. È iscritta da un anno all’accademia di belle arti in pittura.

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Sahm Said, è marocchino di Casablanca. Ha 52 anni ed è in Italia ormai da più di vent’anni. E’ apprezzato e conosciuto pizzaiolo della mensa U6 della Bicocca. Considera l’Italia la sua casa e qui c’è anche la sua famiglia, per non vivere nel trambusto della città si è trasferito vicino a Paderno Dugnano. Liu Cui, è cinese della regione dello Shandong, la sua città si trova sulla foce del fiume giallo. È dottoranda al dipartimento di urbanistica del Politecnico di Milano, è in Italia da un anno e conta di starci ancora circa tre. Abita in zona Maciacchini con altri ragazzi cinesi. Finiti gli studi il suo sogno è tornare in Cina e diventare professoressa all’università. Tatjana Sekulic, da tutti chiamata Tanja. Ha 46 anni e viene da Sarajevo. E’ arrivata in Italia prima del conflitto balcanico per studiare e poi ha deciso di restare per conseguire un dottorato di ricerca in scienze politiche. Dal 2005 è ricercatrice alla facoltà di sociologia della Bicocca. Apprezza l’università italiana e il suo lavoro che le permette una continua ricerca e crescita personale. Vive in zona Tortona da venti anni.

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Minda Aguba, è Filippina. Lavora come donna delle pulizie al Politecnico di Milano. Vive in Italia da 21 anni e qui c’è tutta la sua famiglia: il marito, le sue figlie ed i nipoti. Abita in zona Piazzale Loreto e dice di voler invecchiare qui in Italia che considera la sua casa. E’ un’ottima cuoca.

Paulo Montoya, viene da Tijuana in Messico, al confine con la California. Ha 26 anni e studia contrabbasso al conservatorio di Milano da 7 anni. Volendo studiare musica ad alto livello ed essendo le università americane molto care ha scelto il conservatorio di Milano dietro consiglio di un amico. E’ molto contento della sua scelta nonostante reputi che l’offerta musicale della città vada calando. Il suo sogno più grande è quello di entrare a far parte dell’orchestra della Scala.

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Mirko Cecchi

Per saperne di più...

Mirko Cecchi nasce a Milano nel 1979. La sua formazione fotografica è stata fatta di pratica e passione, assistente per molti anni di diversi fotografi e sale di posa di Milano, è entrato in contatto con quasi tutte le sfaccettatture del mondo della fotografia di studio. Ha vissuto a Parigi per due anni capendo definitivamente che la fotografia a contatto con le persone, sociale e di reportage era parte della sua natura, un esigenza quasi fisiologica. Dopo una parentesi nel mondo della cronaca ora lavora come fotografo indipendente. Ha viaggiato diverse volte in Cina realizzando servizi fotografici che hanno portato alla realizzazione di diverse mostre, l’ultima lo scorso giugno sulla regione autonoma dello Xinjiang esposta alle librerie Feltrinelli di Milano e Napoli.

Una sintesi di questo lavoro è stata pubblicata nel volume: Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi a cura di Alessandro Balducci, Francesca Cognetti e Valeria Fedeli. Pubblicato nel dicembre 2010 nella collana AIM (Associazione Interessi Metropolitani) da Abitare Segesta. Scarica la copertina del volume Guarda il servizio online Commenta il servizio sul blog di MilanoCittàAperta Contatti: sito web email Pubblicato su MiCiAp: UniverCity

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INNERES AUGE Pavlove der Visionaer

ISSUE #6 - WINTER/2011

Ritratto dell’artista da giovane come racconto di quel limbo post universitario colto per un attimo nella sospensione e nella profondità di uno sguardo ad occhi chiusi. Inneres Auge è un progetto visivo cominciato nell’ottobre 2009 a Milano, la città che ha dato il coraggio e la possibilità a molti giovani creativi di trasformare la propria passione nel proprio lavoro. Pavlove è andato a cercarli per ritrarli nel loro ambiente: musicisti, designer, stilisti, fotografi, attori hanno aperto la porta e si sono lasciati chiudere gli occhi per offrire il loro sguardo interiore. Pavlove ha potuto così osservare i soggetti nell’intimità dei loro spazi e cogliere l’essenza di questa relazione. Gli occhi chiusi sono l’elemento distintivo del progetto, il particolare che in ogni immagine immediatamente ci colpisce. La chiusura dello sguardo nei confronti del mondo esterno, che ispira ma anche disturba il lavoro creativo, coincide con l’apertura della visione verso uno spazio interiore, che permette il raccoglimento necessario alla creazione di un’idea. Pavlove ha composto dei quadri in cui gli spazi sembrano immobili e perfettamente amalgamati con la figura di chi li abita, e questa staticità degli interni si contrappone alla frenesia della città che resta fuori. Nelle inquadrature sono inclusi oggetti e particolari che senza essere invadenti sanno suggerirci qualcosa di ogni personalità. Dettagli che vanno a compensare l’assenza di un contatto visivo coi soggetti, che di solito serve a intuire qualcosa delle persone che incontriamo. Siamo così spinti a cercare indizi nella posizione, nell’espressione del volto, negli equilibri con gli oggetti circostanti. è in questo modo che tutta l’immagine diventa lo specchio di una personalità creativa, nascosta per un istante dietro le palpebre. In una città dove tanti stimoli visivi ci costringono a guardare intorno a noi, gli scatti di Pavlove ci invitano a guardare dentro di noi e rivelano l’identità del lavoro creativo, che ha bisogno di introspezione e concentrazione. Proviamo a chiudere anche i nostri occhi e a credere nella possibilità di esprimere la nostra immaginazione, sfatando il luogo comune sull’incapacità dei giovani di costruire il proprio futuro. I ritratti di Pavlove ci sono riusciti. Testo di Arianna Malacrida. Federica Moretti, Hat Designer, 8:52 am, Studiomorinn, Milan.


Cristina Amodeo, Illustrator, 10:07 am, home, Milan.

Alessia Xoccato, Fashion Designer, 10:33, Atelier/Studio Savona 123, Milan.

Esther Mathis, Artist. 8:59 am, home, Milan.

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Massimo Gurnari, Artist/Tatooist, 11:36 am, Gurnary Family Headquarter, Milan.

Michela Benaglia + Domenico Orefice Designers, 11:05 am, f.a.q. Studio, Milan.

Giacomo Simoni, Stylist, 11:15 am, home, Milano.

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Mele Ferrarini, Actor, 11:38, Sozzani Terrace, Milan.

Parasite 2.0 Urban performers, 12:58 pm, Living room, Milan.

Beata Fransson, Artist, 2:37 am, home, Milan.

Albert Hofer, Art Director/Event Promoter, 3:38 pm, home, Milan.

Dente, Songwriter, 3:40 pm, home, Milan.

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Michele Nastasi, Photographer, 3:59 pm, Spazio Pastrengo Milan.

Il Genio, Musicians 4:07 pm, Studio 75, Milan.

Barbara Menghel + Guia Cortassa, Curators, 3:46 pm, Evading Customs at Le Dictateur Milan.

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Pierluigi Anselmi, Artist, 4:28 pm, Spazio Pastrengo, Milan.

Vins Baratta, Photographer, 4:24, home, Milan.

Duty Gorn, Artist, 6:03 pm, AE Atelier, Milan.

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Pavlove der Visionaer Pavlove ha 28 anni, ha studiato fotografia all’IIF di Milano e all’ICP di New York. Laureato in Teorie e Tecniche della comunicazione mediale, è forse anche per deformazione culturale se considera l’immagine un veicolo comunicativo molto potente. Per Pavlove la fotografia è un gioco, a volte anche molto serio, con il quale potersi esprimere. Ogni sua scelta estetica è ricca di riferimenti legati alla sua formazione e alle sue esperienze personali. I lavori di Pavlove si sviluppano attorno a persone, luoghi, relazioni, ma ` l’idea iniziale per lui l’aspetto più importante di un progetto. Pavlove Vive tra Milano e Berlino, ma appena può si sposta altrove. Per saperne di più... Guarda il servizio online Commenta il servizio sul blog di MilanoCittàAperta Contatti: sito web email Pubblicato su MiCiAp: Inneres Auge

Paolo Inverni, Artist, 8:29, pm O’, Milan.

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LUOGHI INATTESI Thomas Pagani

ISSUE #6 - WINTER/2011

Gli spazi universitari oltre i loro stereotipi, alla scoperta di alcuni tra i luoghi meno conosciuti ma più importanti delle facoltà milanesi. Con un che di vagamente voyeuristico, l’autore ci apre l’accesso a quei luoghi che non penseremmo mai di trovare all’interno di una sede universitaria, ma che in realtà ne costituiscono il cuore pulsante e innovativo. Attraverso una pulitissima fotografia d’architettura, Pagani ci svela spazi diversissimi tra loro, accomunati tuttavia da un comune “essere inattesi”, dalla sorpresa che suscitano nell’osservatore. Non un’università fatta di studenti, aule e lezioni, ma un luogo di ricerca avanzata e, al contempo, di tranquilla quotidianità. è così che possiamo seguire Pagani all’interno di un’azienda agricola della Facoltà di Agraria dove docenti, ricercatori e studenti possono fare esperienza diretta, oppure all’interno dell’ovattato e tranquillo asilo nido destinato ai dipendenti dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. O ancora, accediamo agli avanzati spazi della “galleria del vento” e del “crash test” della Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Pagani ci svela questi luoghi, solitamente inaccessibili ai non addetti ai lavori, attraverso immagini di ampio respiro che raccontano lo spazio nella sua globalità e che richiedono una lettura in grado di cogliere gli innumerevoli particolari che racchiudono. Testo di Daniele Pennati

Orto botanico (Accademia di Belle Arti di Brera - Via Brera - Milano).


Orto botanico (Accademia di Belle Arti di Brera - Via Brera - Milano).

Orto botanico (Accademia di Belle Arti di Brera - Via Brera - Milano).

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Galleria del vento (Politecnico - Campus Bovisa Sud - Via La Masa - Milano).

Galleria del vento (Politecnico - Campus Bovisa Sud - Via La Masa - Milano).

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Laboratorio L.a.s.t. crash test (Politecnico - Campus Bovisa Durando - Via Durando - Milano).

Laboratorio L.a.s.t. crash test (Politecnico - Campus Bovisa Durando - Via Durando - Milano).

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Ciclofficina RuotaLibera (UniversitĂ degli Studi di Milano - Via Celoria - Milano).

Laboratorio Moda (Nuova Accademia di Belle Arti - Via Darwin - Milano).

Naba Site (Nuova Accademia di Belle Arti - Via Darwin - Milano).

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Asilo nido (UniversitĂ degli Studi di Milano - Bicocca - Via Giolli Milano).

Asilo nido (UniversitĂ degli Studi di Milano - Bicocca - Via Giolli Milano).

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Ciclofficina RuotaLibera (Università degli Studi di Milano - Via Celoria - Milano).

Thomas Pagani Roberto Thomas Pagani Roberto nasce a Rho (Milano) nel 1983. Laureato in Scienze Umane dell’Ambiente presso l’Università Statale di Milano, è stato tecnico ambientale e analista GIS per l’Oasi WWF di Vanzago. Ora si occupa di fotografia di interni, design e architettura. Per saperne di più... Una sintesi di questo lavoro è stata pubblicata nel volume: Milano, la città degli studi. Storia, geografia e politiche delle università milanesi a cura di Alessandro Balducci, Francesca Cognetti e Valeria Fedeli. Pubblicato nel dicembre 2010 nella collana AIM (Associazione Interessi Metropolitani) da Abitare Segesta. Scarica la copertina del volume Guarda il servizio online Commenta il servizio sul blog di MilanoCittàAperta

Laboratorio Moda (Nuova Accademia di Belle Arti - Via Darwin - Milano).

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Naba Site (Nuova Accademia di Belle Arti - Via Darwin - Milano).

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INTERNI Jacopo Farina

ISSUE #6 - WINTER/2011

Silenziosi e impassibili, i manichini della facoltà di morfologia presidiano le aule della sede di via Mangiagalli mostrandosi in tutta la loro disarmante “umanità”. La facoltà di morfologia umana e scienze biomediche fa parte di Città Studi, un polo del sapere scientifico costruito nei primi decenni del ‘900. Dopo tre mesi di attesa sono riuscito ad avere tutti i permessi necessari per scattare delle fotografie. In via Mangiagalli si studia “l’Uomo”, le strade nascoste dentro di noi e i meccanismi che le fanno funzionare. Quando entro, superata una porta blindata con codice di accesso, decine di manichini anatomici mi guardano fieri del loro corpo perfetto. Sono dappertutto, sui banchi delle aule, nei corridoi e nelle fredde sale anatomiche. Vedere il nostro corpo “nudo” spaventa, ma una volta superato lo shock iniziale l’occhio si abitua, lo sguardo diventa più freddo e osserva con stupore come ogni sua parte sia armonica e bilanciata. Dopo avermi impartito una rapida lezione sulla facoltà e sulle regole da seguire, la direttrice esce e io rimango solo nella Sala Anatomica. Il rumore della porta che si chiude rimbomba forte per tutta la sala.

Dipartimento di Morfologia umana e scienze biomediche. Città Studi dell’Università degli Studi di Milano.


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Jacopo Farina Jacopo Farina nasce a Milano nel 1983, inizia (casualmente) il suo percorso fotografico nel 2006 lavorando come assistente. Dal 2007 inizia una collaborazione assidua con il sito di design del Corriere della Sera: ATcasa. Ha inoltre collaborato con Alessi e Flair. Si laurea nel 2010 in Scienze dei Beni Culturali, non ha mai frequentato corsi o scuole di fotografia. Per saperne di piĂš... Guarda il servizio online Commenta il servizio sul blog di MilanoCittĂ Aperta Contatti: sito web email Pubblicato su MiCiAp: Milano under construction Interni

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Milano Città Aperta è un progetto aperto a chiunque desideri collaborare. MilanoCittàAperta è un progetto aperto a chiunque desideri collaborare. La logica editoriale prevede circa 12 immagini per servizio, ma consigliamo di spedirne anche di

Redazione info@miciap.com

Alfredo Bosco

Direttore editoriale

più (20-30), affinché la redazione sia in grado di formarsi un’idea più precisa del lavoro e di operare una selezione migliore. I file devono rispettare i seguenti parametri: orizzontale max 800px, verticale max 533px. I servizi proposti vengono giudicati sulla base dell’unità tematica e formale.

alfredo.bosco@gmail.com

Le immagini di ciascun servizio devono quindi:

Nicola Bertasi

1) trattare un tema specifico che riguardi la città di Milano;

nicolabertasi@gmail.com

Filippo Ceredi

f.ceredi@libero.it

Barbara Danasi

barbara.danasi@gmail.com

2) mostrare coerenza interna nella scelta di colori, toni, formato e qualità dell’immagine (specialmente se si utilizzano supporti diversi all’interno dello stesso progetto). Le immagini devono inoltre essere accompagnate da un testo di max. 2000 battute che illustri l’oggetto e il taglio del servizio.

Niccolò de Mojana

Nel caso in cui il servizio sia selezionato per la pubblicazione, la redazione di Miciap mantiene il

Copyeditor

diritto di utilizzo delle immagini nelle iniziative di comunicazione via carta stampata e internet

niccolo.demo@gmail.com

riguardanti il progetto editoriale MilanoCittàAperta, preoccupandosi di indicare in ogni occasione

Simone Keremidtschiev skeremi@fastwebnet.it

Alberto Locatelli Photoeditor

l’autore dello scatto e il titolo del servizio. La redazione chiederà infine agli autori una versione con definizione superiore (lato lungo di 1280px) delle immagini che verrà utilizzata limitatamente a: - composizione della versione pdf della rivista, scaricabile unicamente dal sito www.miciap.com

albourcin@gmail.com

- redazione delle pagine dedicate a ogni uscita di MilanoCittàAperta sul giornale quindicinale

Isacco Loconte

COME

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isaccolo@libero.it

Thomas Pagani

E’ dunque da escludere qualsiasi utilizzo di altra natura delle immagini in alta definizione senza il diretto consenso del fotografo interessato.

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