Dottrina Segreta - vol 2 ( 1 di 2 )

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H. P. BLAVATSKY ‘Η έµή διδαχή ούκ έστιν έµή, άλλά τοû πέµψαντός µε’. “La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha inviato” Giovanni, VII, 16

La scienza moderna insiste sulla dottrina dell’evoluzione; altrettanto fanno la ragione umana e la Dottrina Segreta, e l’idea è corroborata dagli antichi miti e leggende, ed anche dalla stessa Bibbia, se la si legge tra le righe. Noi vediamo che un fiore si schiude lentamente da un bocciolo, e il bocciuolo dal suo seme. Ma da dove viene quest’ultimo con tutto il suo programma predeterminato di trasformazioni fisiche e le sue forze invisibili, e quindi spirituali, che gradualmente sviluppano la sua forma, il suo colore e il suo profumo? La parola evoluzione parla da sé. Il germe dell’attuale razza umana deve essere pre-esistito nel progenitore di questa razza, e il seme nel quale si nasconde il fiore della prossima estate si è sviluppato nella capsula del fiore genitore; questo può differire solo leggermente, tuttavia differisce dalla sua futura progenie. Gli antenati antidiluviani dell’elefante e della lucertola attuali furono forse il mammut e il plesiosauro. Perché i progenitori della nostra razza umana non potrebbero essere stati i “giganti” dei Veda, del Völuspa e del Libro del Genesi? Mentre è certamente assurdo credere che la “trasformazione delle specie” sia avvenuta secondo le vedute più materialistiche degli Evoluzionisti, è però naturale pensare che ogni genere, dai molluschi fino all’uomo-scimmia, si è modificato dalla sua forma caratteristica primordiale.” (Iside Svelata, Vol. I, pp. 152-53 ingl.)

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