Lussino51

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Quadrimestre 51 pagina 29

Un quasi Flink di Bruno Sacella direttore del Civico Museo Marinaro “Gio Bono Ferrari” di Camogli Cari amici, sono un vostro assiduo lettore, innamorato della “nostra” bellissima Isola e delle sue tradizioni che mi ricordano molto da vicino le tradizioni di Camogli, che conosco profondamente perché, da anni, sono il direttore del Civico Museo Marinaro “Gio Bono Ferrari”. Ho scritto “nostra” isola, perché da oltre 55 anni sono sposato con Anita Krainz, una lussignana doc, e ho quindi avuto occasione di visitare ripetutamente Lussino, ma soprattutto ne ho sentito parlare tanto, in famiglia, che mi pare di esserci cresciuto. E poi le molte similitudini con la mia Città: gli armatori, i Capitani, l'Istituto Nautico, le carature, i giornali di bordo. Inoltre ho avuto cari compagni di scuola di Lussino, all'Istituto Nautico, e con alcuni ho anche condiviso il lavoro sul mare. Vi scrivo perché proprio in questi giorno è rientrato in Museo, dopo un attento restauro, curato dalla Soprintendenza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, un bel quadro, olio su tela di Nicolas Camillieri, che riproduce il brigantino a palo camogliese “Sarò Caino” del quale parla con eccezionale competenza Lucio Ferretti nel n° 48 di “Lussino “.

Piroscafo Campidano "el Flink"

nave che mi ha sempre incuriosito perché quando, nei primi anni settanta, assunsi il primo comando, mi capitò di imbarcare sul “P.fo Campidano”, una vecchia nave postale mista, costruita a Newcastle nel 1935, che mia suocera, Domenica Tarabocchia, ha sempre chiamato “el Flink”. Faceva una linea incredibile, bellissima per i passeggeri, quasi sempre svizzeri, ma dura per il Comandante che era sempre in manovra e spesso in acque ristrette: Savona, Genova, La Spezia, Livorno, Capraia, La Maddalena, Olbia, Arbatax, Cagliari, Tunisi, Pantelleria, Mazzara del Vallo, Marsala, Trapani, Palermo. Dopo tre giorni di sosta il viaggio di ritorno, toccando gli stessi porti. Quando arrivavo a Genova, mia suocera, che dalla sua casa in alto poteva vedere tutto il movimento del porto, era sempre la prima ad avvistare la nave e chiamava mia moglie: “Vien Anita, te arriva el marìo col Flink”.

Vi ringrazio per la vostra capacità di tener vivo il ricordo della vostra bella Isola, con articoli sempre di grande valore storico, culturale, folkloristico, con quel po' di “amarcord”, ben equilibrato, che tanto interessano gli anziani che su quella terra mantengono le loro radici, ma incuriosiscono e quindi interessano anche i loro giovani discendenti, per non dimenticaIl Bark Italiano Sarò Caino, Cap. Olivari Bartolomeo 7 gennaio 1880 ormeggiato nel re quella terra “...sì bella e perduta”. Porto di Malta Allego una foto del quadro del brigantino a palo “Sarò Caino”, conservato nel nostro Museo, e del P.fo Nello stesso articolo ho avuto l'inaspettata occasioCampidano, “el Flink”. ne di vedere la foto di un quadro dello “S.S. FLINK”, una


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