Lo Spettacolo Viaggiante

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n.9-10 sett. ott.

2011 a. XLIX

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Enel e connessioni temporanee SUAP e SCIA Nuove regole per il rilascio del CPI



ANESV-AGIS Presidenza Nazionale

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ANESV e anche:

Editoriale

T

empi difficili per gli esercenti itineranti. In questo periodo telefoni, posta elettronica e social network associativi sono molto attivi, perché i Soci chiedono informazioni sull’installazione dei contatori nelle connessioni temporanee. È forte la preoccupazione per l’aumento dei costi, soprattutto di Evelina Christillin nei mesi invernali, in cui è necessario Presidente dell’ANESV riscaldare le carovane-abitazione con impianti che assorbono molta energia. Le relazioni con ENEL e con l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas sono improntate alla massima collaborazione, ed a breve saremo in grado di comunicare l’accoglimento della nostra richiesta di ridurre l’ammontare degli importi richiesti a titolo cauzionale. È una buona notizia, che certamente farà piacere agli Associati. La modifica di un sistema forfetario applicato per sessant’anni porta certamente qualche disservizio, ma anche su questo aspetto le segnalazioni sono fortemente diminuite rispetto alle prime settimane di attivazione del nuovo regime. Ancora una volta l’Associazione si è dimostrata in grado di gestire la situazione, in un contesto normativo che imponeva da tempo l’adozione dei misuratori, e non sarà modificato. Negli uffici della Direzione generale dell’ENEL non abbiamo, francamente, incontrato esponenti di altre associazioni e riteniamo di aver reso un servizio a tutta la Categoria. Peraltro l’occasione ha dato luogo ad uno scambio di idee con ENEL sui contratti di fornitura dei parchi permanenti di divertimento, e ad un progetto del quale daremo notizia non appena sarà concretizzato. In questo numero segnaliamo importanti modifiche ad alcune normative che riguardano da vicino le imprese che rappresentiamo, in particolare sul rilascio del certificato di prevenzione incendi, sui gruppi elettrogeni, e sulla presentazione telematica delle istanze attraverso i SUAP. Tra i temi trattati anche quello della presenza ed efficacia dei social network nella comunicazione dei parchi di divertimento e parchi avventura. Sono temi molto specialistici che, ci auguriamo, rispondano all’interesse dei nostri lettori. Abbiamo riunito in Settembre la Giunta Esecutiva, per fare il punto sulla questione dell’energia elettrica, ed individuare un nuovo sistema per il calcolo delle quote associative per l’anno 2012. È stato deliberata una nuova modalità, in relazione al numero di attrazioni autorizzate dalla licenza comunale, ma con quote calcolate su fasce di attrazioni. Abbiamo tutti ritenuto che il meccanismo deliberato sia più equo, in quanto legato all’autorizzazione comunale, e che non penalizzi gli aderenti, perché collegato alla dimensione aziendale. In questi anni l’ANESV ha effettuato importanti tagli alle spese di gestione, ed è tuttavia nelle condizioni di tutelare gli interessi generali delle varie tipologie di Soci – esercenti spettacoli viaggianti, parchi di divertimento e parchi avventura – a costi che non potranno essere ridotti ulteriormente, senza incidere sull’efficienza e sul raggiungimento degli obiettivi fissati dallo Statuto sociale. La mia esperienza nelle associazioni mi porta a ritenere che nessuna categoria imprenditoriale possa evitare di avere una rappresentanza istituzionale, in quanto i singoli imprenditori non sono nelle condizioni di risolvere problematiche di settore, da affrontare nelle sedi opportune. Invito pertanto i lettori di questa rivista a rinnovare l’adesione per l’anno 2012, le cui operazioni inizieranno alla fine di ottobre. Credo infatti che l’adesione ed il sostegno ad organizzazioni di categoria, quando esse svolgono efficacemente il loro lavoro, costituisca un investimento, non un semplice costo. Buona lettura



Sommario Anesv Informa

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sett. ott.

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Enel e connessioni temporanee SUAP e SCIA Nuove regole per il rilascio del CPI

Connessioni temporanee. Gli esercenti alle prese con il nuovo regime

11 A Roma Assemblea dei Soci 12 Dal 1° ottobre istanze attraverso

il SUAP online. Sì ma anche no…

15 Nuovi siti per ANESV e PARCHI

PERMANENTI

16 Gruppi elettrogeni, aggiornate

le norme

18 Certificato di Prevenzione Incendi.

Semplificata la disciplina.

22 Abilitazione al rilascio del CPI #9-10 settembre ottobre 2011 anno XLIX Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Gianni Da Ronche

26 P.F.U.: pneumatici fuori uso. Ecco gli

28 I parchi di divertimento si

Dalle sezioni Massimo Piccaluga, Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale

Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 064403612 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».

nel Codice del Turismo

30 I parchi alle prese con le apps.

Stampa Eccigraphica S.r.l.

importi del contributo ambientale

Mondo dei parchi

Vicedirettore Maurizio Crisanti

Grafica Massimiliano D’Affronto mdaffronto@gmail.com

cambiano i requisiti

Gli smartphone cambiano la comunicazione

36 Social Marketing per promuovere il parco

40 Euro Attractions Show 2011 di

Londra: un successo su tutti i fronti

44 Quando la Magia ti segue anche in camera d’albergo

44 Quando la Magia ti segue anche

in camera d’albergo

Parchi avventura

58 I parchi avventura sono social?

Occasioni

64 Giostre, Camper, Roulotte e tante altre

occasioni


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Connessioni temporanee. Gli esercenti alle prese con il nuovo regime

di Maurizio Crisanti

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ono arrivati i misuratori. A Settembre l’ENEL ha modificato le modalità delle forniture temporanee, sulla base di un provvedimento dell’Autorità per l’energia del maggio 2010. Due le più importanti novità: la sostituzione del meccanismo forfetario con l’installazione dei contatori, e la richiesta del versamento anticipato di una somma, pari a 2€\Kw\giorno, a titolo di cauzione sui consumi. L’Associazione sta lavorando molto su questo tema, anche se questa improvvisa modifica, annunciata da ENEL qualche giorno prima con la spedizione di 40.000 lettere ai propri clienti, avrebbe potuto essere gestita con un periodo di avviamento, duran-

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te il quale l’Associazione avrebbe potuto informare tutti gli esercenti itineranti, e soprattutto, li avrebbe messi nelle condizioni di verificare la possibilità di modificare gli impianti delle carovane-abitazione, per evitare costi insostenibili. Ma veniamo alle novità: in un recente incontro, abbiamo rappresentato il fatto che la cauzione è esosa, anche perché si rischia di dover anticipare somme significative, che nel caso dell’allacciamento di grandi complessi dello spettacolo viaggiante e circense si avvicina ai €20.000 euro per i 60 giorni, tempo massimo per il versamento anticipato. A riguardo ENEL ha recepito la richiesta ed ha assunto l’impegno di valutare se rivedere gli importi, sulla base di quanto emerso dall’analisi dei consumi del mese di Settembre. Un altro problema è quello della restituzione delle cauzioni a fronte di consumi per importi inferiori. È possibile in questi casi ottenere di conguagliare il credito con il pagamento della cauzione relativa alla fornitura successiva, ovvero ottenere la restituzione di quanto versato attraverso assegno circolare. Questa possibilità, sia pure da sconsigliare ha chi ha difficoltà nel ricevere la posta, può essere utile. Sia il Call Center che i Punti ENEL sono in grado di dare l’estratto conto ed evidenziare eventuali crediti o somme da versare. Quanto alla possibilità di prestare una garanzia fideiussoria annuale, ENEL ha fatto presente che una delibera dell’Autorità prevede la prestazione di garanzia su ogni singolo contratto. L’ANESV ha quindi richiesto una deroga, affinché gli esercenti possano avvalersi di una fidejussione annuale, che eviti il versamento degli acconti. Sono possibili deroghe parziali alla nuova modalità di calcolo dei consumi, nel caso in cui ENEL valuti che, in cui per motivi tecnici, o per vincoli di carattere urbanistico o storico-artistico, non sia possibile installare i misuratori nei centri storici. La Determina AEEG 8/10 prevede che ” 1.per le richieste di connessione temporanea da eseguirsi mediante la realizzazione di impianti di rete per la connessione di tipo transitorio è possibile l’effettuazione della connessione senza posa del gruppo di misura nei seguenti casi: richieste di connessioni temporanee di potenza non superiore a 30 kW e relatiwww.anesv.it 7


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Riassumendo

Le novità riguardano, in particolare: potenza per scaglioni AEEG (kW 1,5; 3; 4,5; 6; 10; 15; 20; 25; 30) per contratti con misura dei consumi e non della potenza impegnata, ovvero oltre i 30 Kw con misurazione della potenza e dei consumi installazione del contatore elettronico presentazione/invio dell’istanza di nuova fornitura, anche per le connessioni attualmente esonerate da tale obbligo, con congruo anticipo pagamento del deposito cauzionale unitamente agli oneri di connessione e al bollo contratto pagamento in bolletta dei consumi effettuati, misurati direttamente dal contatore indicazione obbligatoria dell’indirizzo di recapito, diverso da quello di fornitura, per poter recapitare le bollette per l’addebito dei consumi e, alla cessazione della fornitura, la bolletta per la restituzione del deposito cauzionale durata massima di un anno, rinnovabile per un altro anno, ad eccezione dei cantieri, per i quali è confermata la durata massima di tre anni, rinnovabile per ulteriori tre anni.

ve a spettacoli viaggianti, manifestazioni e feste patronali, popolari, politiche, religiose, sportive, teatrali, riprese cinematografiche, televisive e simili, qualora situate in centri storici individuati in base al decreto n. 1444; richieste di connessioni temporanee relative a luminarie;” C’è preoccupazione sui tempi di allacciamento. ENEL ha garantito che i tempi saranno quelli già previsti prima dell’applicazione delle novità: è però consigliabile, soprattutto in situazioni che richiedano tempi brevi, di rivolgersi agli uffici ENEL o ai Punti ENEL, in quanto il Call Center può gestire solo richieste di carattere ordinario. 8

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Molti esercenti hanno richiesto di sapere quale sia la tariffa applicata. La tariffa, che come si sa, viene aggiornata ogni due mesi, è una trioraria, ovvero suddivisa su tre fasce, con minori costi nelle ore serali e nei giorni festivi. È la stessa tariffa applicata alle connessioni permanenti ordinarie.

Un imperativo categorico: ridurre i consumi Certamente non è possibile modificare sostanzialmente i motori e gli apparati elettrici delle attrazioni, ma un rifasamento degli impianti superiori a 15Kw può contribuire a limitare i consumi. Molto di più si può fare per gli apparecchi illuminanti. Gli esercenti che hanno modificato l’illuminazione adottando lampade a led hanno già potuto verificare il ridotto consumo di questi apparecchi, e il risparmio derivante dall’uso di cavi di sezioni inferiori. La spesa è in alcuni casi considerevole, tuttavia non solo l’attrazione è più bella, ma l’investimento si ripaga in breve tempo. Ma il consumo delle carovane-abitazione? È questo, infatti, il tema che preoccupa maggiormente. L’energia elettrica costa, e nelle abitazioni viaggianti gli esercenti itineranti hanno infatti adottato, da decenni, apparati elettrici per la climatizzazione e gli elettrodomestici, che hanno sostituito quelli con bombole di gas o carbone, raggiungendo così un livello di sicurezza e di confort ai quali è difficile – e non è giusto – dover rinunciare. Ma come adeguare il proprio stile di vita all’esigenza di risparmiare energia? Innanzi tutto con comportamenti adeguati, limitando al massimo gli sprechi, ma anche modificando alcune delle dotazioni delle carovane-abitazione. Le lampade: In molti casi le carovane sono dotate di lampade alogene dicroiche, incassate nei soffitti. Le lampade sono in genere da 35 o 50w. Lo stesso flusso luminoso si può raggiungere utilizzando lampade a led, riducen-


do dell’80% per cento i consumi. Anche lampade a basso consumo in sostituzione delle alogene lineari contribuiranno a ridurre i costi energetici.

La climatizzazione: alcuni impianti a pompa di calore, realizzati anni fa, hanno motori con classi di efficienza energetica molto lontane dalla AA, e sarebbe bene sostituirli. Per riscaldare la carovana abitazione, alcuni esercenti si stanno orientando verso le stufe a pellet. I modelli sotto gli 11Kw costano poco più di 2.000 euro, ai quali aggiungere l’installazione. Ne esistono anche di dimensioni particolarmente ridotte. Certamente il risparmio sarà rilevante, anche se la scelta è da valutare in base alla collocazione che è possibile riservare ad un apparecchio con fiamma viva, ancorché a camera stagna. In Estate l’accensione del climatizzatore sarà riservata alle ore più calde. Gli elettrodomestici: una cucina eletwww.anesv.it 9


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La tariffa applicata è trioraria, con costi inferiori nelle ore serali e festive. Ecco le fasce F1 (ore di punta): 8 - 19.00 dei giorni lunedì - venerdì F2 (ore intermedie): 7-8 e 19-23 dei giorni lunedì-venerdì e 7-23 del sabato F3 (ore fuori punta): 00-7 e 23-24 dei giorni lunedì-sabato, tutte le ore per domenica e festivi

trica ha consumi elevati, e nella categoria qualcuno sta ripristinando i fornelli con bombola di gas. Certo è una scelta che va fatta solo se sia possibile collocare la bombola in uno spazio protetto, e separato rispetto all’interno dell’abitazione. Anche riscaldare l’acqua ha un costo rilevante, e lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici più affamati di energia. Può essere collegato tuttavia ad un timer, per evitare di tenerlo acceso quando si una meno, nelle ore centrali della giornata o in quelle notturne. Lavatrici e lavastoviglie dovrebbero essere attivate tra le 19 e le 7, per fruire delle tariffe più convenienti.

Flash ANESV

A Roma Assemblea dei Soci Circa 70 esercenti hanno preso parte all’Assemblea della Sezione Lazio, Abruzzo e Molise, che si è svolta a Roma il 5 ottobre scorso. Gli esercenti sono stati informati da Fabio Mannello sulle recenti iniziative nei confronti di ENEL ed Autorità per l’energia, a seguito della installazione dei misuratori. Gli esercenti che svolgono attività itinerante hanno dato luogo ad un dibattito, nel corso del quale è stato possibile sviscerare alcune problematiche e rispondere ai quesiti dei presenti. Si è quindi parlato di registrazione delle attrazioni, evidenziando le difformità applicative del decreto 18 maggio 2007 nei vari comuni laziali ed abruzzesi. È stato quindi presentato il nuovo sistema di calcolo delle quote associative nazionali e regionali, per fasce di attrazioni, evidenziando la necessità di rafforzare gli uffici per offrire sempre maggiori servizi agli Associati. Nella seconda parte dell’Assemblea sono state affrontate le tematiche che interessano gli esercenti romani, nei rapporti con l’amministrazione di Roma Capitale. È stato evidenziato che entro il 31 dicembre le 1.700 istanze di registrazione delle attrazioni in esercizio saranno esaminate – sulla base di una procedura semplificata concordata con ANESV – e sarà assegnato il codice identificativo. Una notizia che ha fatto particolarmente piacere agli esercenti, e che dimostra come la Sezione, rappresentata nella Commissione Provinciale, ed in quella del Comune di Roma ed altri comuni, sia riuscita a risolvere un problema particolarmente difficile da affrontare, per i numeri del fenomeno e per l’incombente pericolo di chiusura per le attrazioni che al 31 dicembre risultassero prive di codice.

Contributi per l’acquisto di attrazioni Il 31 ottobre scade il termine per presentare la domanda di contributo per l’acquisto di attarzioni effettuato nel 2011. Informazioni presso le Sezioni territoriali.

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Dal 1° ottobre istanze attraverso il SUAP online. Sì, ma anche no…

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al mese di Ottobre, salvo differimenti dell’ultim’ora, tutte le istanze per la realizzazione o modifica di impianti produttivi di beni e servizi e per l’esercizio delle attività di impresa devono essere presentate al SUAP in via telematica. I dubbi sono ancora molti, in quanto molte amministrazioni comunali non sono ancora pronte con l’informatizzazione. Non è chiaro neanche quali siano i documenti da presentare, come si assolveranno gli obblighi connessi all’imposta di bollo, né se si dovrà trasmettere anche il libretto dell’attività ed il manuale di uso e manutenzione. I file di questi documenti sono molto pesanti, e sarà difficile, se non impossibile, trasmetterli mediante la posta elettronica. L’Associazione ha segnalato 12 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

da tempo tali difficoltà ai Ministeri competenti, ma ad oggi non è stata individuata alcuna soluzione. Il 27 settembre, a poche ore dall’avvio della nuova modalità, abbiamo contattato i SUAP dei capoluoghi di alcune regioni italiane. Quelli che hanno risposto, ci hanno indicato di rivolgerci direttamente all’ufficio che si occupa del rilascio delle licenze di spettacolo viaggiante, alcuni facendo intendere che le domande continueranno ad essere presentate col sistema cartaceo. Il Ministero


Ma la SCIA per le licenze dello spettacolo viaggiante? Non è prevista, anche se alcuni comuni… Alcuni comuni hanno elaborato una modulistica per le autorizzazioni temporanee e permanenti attraverso il procedimento della segnalazione certificata di inizio attività. Ebbene, la SCIA non può essere utilizzata per le attività di spettacolo soggette al TULPS. La circolare Ministero dell’interno prot. 3791 del 24 marzo 2011 evidenzia “Si sottolinea che la SCIA, e di conseguenza il “procedimento automatizzato”, sono utilizzabili esclusivamente laddove la Pubblica Amministrazione non debba esprimere alcun apprezzamento tecnico-discrezionale per il rilascio dell’atto di assenso comunque denominato, dovendosi esclusivamente effettuare un mero accertamento della sussistenza dei requisiti predeterminati dalla legge. Si evidenzia, altresì, che la disciplina della SCIA non è applicabile agli atti rilasciati dalle Amministrazioni preposte alla pubblica sicurezza nonché di quelli imposti dalla normativa comunitaria. Pertanto risultano esclusi i procedimenti collegati con il TULPS (ad esempio le Commissioni Provinciale/Comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, le Commissioni Tecniche per le Sostanze Esplosive, ecc.) e quelli in materia di rischi di incidenti rilevanti di cui al D.Leg.vo 334/99 e s.m.i.” In sostanza, la SCIA è prevista solo per semplificare procedimenti di rilascio di autorizzazioni “laddove la Pubblica Amministrazione non debba esprimere alcun apprezzamento tecnico-discrezionale per il rilascio dell’atto di assenso comunque denominato, dovendosi esclusivamente effettuare un mero accertamento della sussistenza dei requisiti predeterminati dalla legge.”.

per lo sviluppo economico, nella nota che pubblichiamo, risponde che “nelle more dell’emanazione di un decreto ministeriale che individui eventuali deroghe all’apwww.anesv.it 13


Anesv Informa plicazione della disciplina di cui al D.P.R. 160/2010, resta fermo quanto sin qui previsto, vale a dire che, come stabilito dalla circolare 25 marzo 2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei casi in cui i Comuni non siano in grado di operare in modalità esclusivamente telematica, nulla osta alla presentazione della documentazione secondo le tradizionali modalità cartacee. Resta fermo che nei comuni in cui il SUAP sia in grado di operare esclusivamente in via telematica, invece, la presentazione delle domande in discorso, non può che avvenire con tale modalità”. Ma come dovrebbe funzionare la procedura? Per l’utilizzare il sistema, l’interessato dovrà essere dotato di firma digitale, per la sottoscrizione di tutti i documenti da inviare al SUAP (pratica SUAP), e di una casella di PEC (posta elettronica certificata). La casella PEC è disponibile anche www.postacertificata.gov.it, mentre la firma digitale va acquistata, anche negli uffici postali. Entro trenta giorni dal ricevimento il SUAP può richiedere all’interessato la documentazione integrativa; decorso tale termine l’istanza si intende correttamente presentata. Verificata la completezza della documentazione, il SUAP adotta il provvedimento conclusivo entro trenta giorni, decorso il termine di cui sopra, ovvero indice una conferenza di servizi. Quando è necessario acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche, il responsabile del SUAP può indire una conferenza di servizi, anche su istanza del soggetto interessato o dell’Agenzia. La conferenza di servizi è sempre indetta nel caso in cui i procedimenti necessari per acquisire le suddette intese, nulla osta, concerti o assensi abbiano una durata superiore ai novanta giorni ovvero nei casi previsti dalle discipline regionali. Scaduto il termine dei 60 giorni, ovvero in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, si applica l’articolo 38, comma 3, lettera h), del decreto-legge, che prevede che “in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, scaduto il termine previsto per le altre amministrazioni per pronunciarsi sulle questioni di loro competenza, l’amministrazione procedente conclude in ogni caso il procedimento prescindendo dal loro avviso; in tal caso, salvo il caso di omessa richiesta dell’avviso, il responsabile del procedimento non può essere chiamato a rispondere degli even14 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

tuali danni derivanti dalla mancata emissione degli avvisi medesimi”. Tutti gli atti istruttori e i pareri tecnici richiesti sono comunicati in modalità telematica dagli organismi competenti la responsabile del SUAP. (M.C.)


Nuovi siti per ANESV e PARCHI PERMANENTI

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ono online da qualche giorno i nuovi siti internet associativi. Per WWW.ANESV.IT è stata modificata la disposizione dei contenuti, offrendo maggiore evidenza all’elenco delle attrazioni ed al tema della loro registrazione, in quanto questi contenuti vengono cercati dagli utenti decine di volte al giorno. È stato inoltre inserito un collegamento alla presenza dell’ANESV su Facebook, per permettere un contatto immediato, con oltre 200 utenti registrati. I visitatori sono già circa 200 al giorno, con non meno di 500 pagine visitate. Sono numeri bassi, in termini assoluti, ma significativi relativamente alla specificità dei temi trattati. Su Facebook l’ANESV è piuttosto attiva, e il gruppo è facilmente raggiungibile dalla home page del nuovo sito. L’Associazione potrà con tale strumento segnalare le notizie, informando i Soci in tempo reale. Anche WWW.PARCHIPERMANENTI.IT è stato completamente ridisegnato, per facilitare l’accesso ai contenuti ed al modulo per registrarsi e ricevere la newsletter, inviata da tempo ad oltre 400 indirizzi professionali. Anche su Facebook Parchi Permanenti Italiani ha una sua presenza, raggiungibile facilmente dalla home page del sito associativo. L’Associazione rappresenta ormai oltre 50 strutture a carattere permanente, e continua a rafforzare la rappresentatività nei parchi di divertimento. L’Associazione è online dal 1998 con il primo sito internet, quando il termine “spettacolo viaggiante” non era ancora diffuso su internet, ed ha inteso così rafforzare la presenza nel web, con siti dalle visite più che raddoppiate rispetto ai precedenti, grazie ad una particolare cura nel la gestione del posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Dopo il lavo-

ro sul sito WWW.PARCHIAVVENTURA.IT, il primo ad essere stato rivisitato, anche gli altri due siti associativi sono aggiornati e meglio consultabili. Dei tre siti è autore Paolo Dello Vicario di Seo Point, che ha ben interpretato le esigenze dell’Associazione. (M.C.)

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Gruppi elettrogeni, aggiornate le norme

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ambia la normativa antincendio per le imprese che devono installare gruppi elettrogeni e unità di cogenerazione. È stato infatti emanato il DM 13/7/2011, che riguarda “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di

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cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi“. Il provvedimento abroga il DM 22 ottobre 2007, inserendo nuove classi di potenza, infatti il decreto precedente riguardava un’unica classe tra 25kW e 2500kW, e si rivolge a tutte le attività che hanno di gruppi e unità di cogenerazione aventi potenza nominale complessiva non superiore a 10.000 kW. Nel decreto i gruppi di generazione vengono così classificati:


potenza nominale complessiva fra 50 kW e 10.000 kW: applicazione delle regole dei Titoli I e II dell’allegato al decreto; potenza nominale complessiva fra 25 kW e 50 kW: applicazione delle regole dei Titoli I e III dell’allegato; potenza nominale complessiva fino a 25 kW: le disposizioni di riferimento sono al Titolo IV dell’allegato. Il Titolo I contiene generalità e disposizioni, valide per tutte le classi di potenza, riguardanti l’alimentazione dei motori a combustibile gassoso e liquido e le disposizioni complementari. In particolare si richiede che il macchinario sia dotato di marchio CE e di dichiarazione di conformità e che i suoi accessori debbano essere certificati nel rispetto della normativa vigente. I Titoli II, III e IV sono specifici per le classi di potenza, secondo lo schema precedente, e in più vengono indicate le caratteristiche che deve avere il luogo in cui il dispositivo viene installato. Per la classe di potenza superiore (fra 50 kW e 10.000 kW) nel Titolo II si fa la distinzione fra installazioni all’aperto, locali esterni e locali interni a un fabbricato. Rilevante anche l’ambito di applicazione del provvedimento, che recita, all’art. 1 comma 3 “Le presenti disposizioni non si applicano ad installazioni di gruppi e unità di cogenerazione inseriti in processi di produzione industriale, impianti antincendio, stazioni e centrali elettriche, dighe e ripetitori radio ed installazioni impiegate al movimento di qualsiasi struttura. Per l’installazione in tali ambiti o per potenza nominale complessiva superiori a 10000 kW, le presenti disposizioni costituiscono utili criteri di riferimento.“ . In molti parchi di divertimento, permanenti e temporanei, i gruppi elettrogeni riguardano proprio il “movimento” delle strutture o gli impianti antincendio, e dunque non rientrerebbero nei casi previsti dal provvedimento, utile solo come “riferimento”.. Sono in corso contatti con il Ministero dell’interno per avere un approfondimento su tale aspetto.

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Certificato di Prevenzione Incendi. Semplificata la disciplina

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ambiano le modalità per il rilascio del CPI. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 22 settembre 2011 è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011 n. 151, “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”. Il provvedimento, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 22 luglio scorso, individua le attività soggette

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ai controlli di prevenzione incendi, escludendo le manifestazioni temporanee, e disciplina – relativamente al deposito dei progetti, al loro esame, ai controlli, all’approvazione di deroghe a specifiche normative - la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Con il decreto, che entrerà in vigore il 7 ottobre 2011, vengono abrogati una serie di provvedimenti, tra i quali il D.P.R. n. 689 del 26 maggio 1959 e il D.P.R. n. 37 del 12 gennaio 1998. Introducendo alcune semplificazioni nelle procedure inerenti i controlli per la prevenzione degli incen-


di e per la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio. Il nuovo Regolamento dovrebbe consentire, secondo le stime del Governo, un risparmio di 650 milioni di euro all’anno per le piccole e medie imprese. L’ambito di applicazione del regolamento è costituito principalmente dalle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi di cui al decreto del Ministro dell’Interno 16 febbraio 1982, ivi comprese le attività di spettacolo Le attività da sottoporre a controlli di prevenzione incendi sono suddivise in tre categorie (A, B, C), a seconda delle percentuali di rischio e in relazione alla dimensione dell’impresa, al settore di attività, all’esistenza di specifiche regole tecniche, alle esigenze di tutela della pubblica incolumità. In pratica, gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera l’impresa e all’effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici (in linea con lo “Small Business Act” adottato a livello comunitario). Le attività di tipo A sono quelle che non provocano rischi significativi, quelle di tipo B sono attività con rischio medio mentre le attività che rientrano nella categoria C sono le più complesse e rischiose. Le modalità di presentazione delle istanze, il loro contenuto e la relativa documentazione da allegare saranno disciplinate con un apposito decreto del Ministro dell’Interno. Per le attività classificate di tipo A, non suscettibili di provocare rischi per l’incolumità pubblica, non sarà più necessario il parere di conformità e sarà sufficiente utilizzare la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività). Per le categorie B e C il provvedimento stabilisce che i progetti di nuovi impianti o costruzioni, e i progetti di modifica agli impianti esistenti che comportano la variazione delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, devono essere sottoposti ad esame. Le domande devono essere presentate al Comando dei Vigili del Fuoco insieme alla Scia e alla documentazione richiesta. Inoltre, in caso di modifiche agli impianti o alle costruzioni esistenti che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza, è necessario riavviare le procedure di valutazione del progetto e di presentazione della Scia. Entro 60 giorni dalla data di presenwww.anesv.it 19


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IN BREVE

Sono soggette all’obbligo di rilascio del CPI i: “Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia carattere pubblico o privato, con capienza superiore a 100 posti, ovvero di superficie lorda, in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico ” Ai fini del rischio i luoghi e locali di spettacolo sono classificati di tipo A (fino a 100 persone), B (da 100 a 200 persone) e C (oltre 200 persone). I teatri sono di tipo A (fino a 25 persone presenti) di tipo B (da100 a 200 presenti) e di tipo C (oltre i 200 presenti) mentre i magazzini e laboratori a servizio di tali strutture sono classificati di tipo B (da 200mq a 2.000mq) e di tipo C (oltre i 2.000mq). Quanto agli adempimenti: Per le attività a basso rischio (A), viene eliminato il parere di conformità e sarà sufficiente utilizzare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), con tempi certi per tutte le imprese. I controlli successivi all’avvio delle attività saranno effettuati a campione entro 60 giorni; per le attività a medio rischio (B) la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà invece ottenere entro 60 giorni. Per avviare l’attività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effettuati a campione entro 60 giorni; per le attività ad alto rischio (C) , la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà anch’essa ottenere entro 60 giorni. Per avviare l’attività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effettuati a tappeto entro 60 giorni. tazione della documentazione completa, il Comando dei Vigili del fuoco si pronuncia sulla conformità dei progetti alla normativa e ai criteri tecnici di prevenzione incendi. Sempre entro il termine di 60 giorni, i Vigili del fuoco effettuano i controlli e rilasciano, in caso di esito positivo, 20 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

copia del verbale della visita tecnica per le attività di tipo A e B, mentre per le attività di tipo C è previsto il rilascio del Certificato di prevenzione incendi (CPI) entro 15 giorni. Per le attività meno rischiose (categorie A e B) il Comando può effettuare controlli a campione, mentre per le attività di tipo C sono previsti controlli a tappeto entro il termine di 60 giorni. È previsto il blocco dell’attività in assenza dei requisiti di sicurezza richiesti, a meno che l’interessato provveda a conformare l’attività alla normativa e ai criteri tecnici di prevenzione incendi entro il termine di 45 giorni. Il regolamento prevede infine il rinnovo periodico ogni 5 anni della conformità antincendio, attraverso una dichiarazione del titolare delle attività (da inviare ai Vigili del fuoco) che attesti l’assenza di va-


riazioni alle condizioni di sicurezza, corredata da documentazione tecnica. Il provvedimento stabilisce che gli enti e i privati responsabili delle attività non soggette alla disciplina in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81) “hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal Comando nel certificato di prevenzione o all’atto del rilascio della ricevuta a seguito della presentazione della SCIA”. Inoltre, i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione e l’informazione “devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell’attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando”. Nel caso in cui le attività soggette ai controlli presentino caratteristiche tali da non consentire l’integrale osservanza delle regole tecniche vigenti di prevenzione incendi, gli interessati possono presentare ai Vigili del fuoco una istanza di deroga al rispetto della normativa antincendio. Per le attività nella categorie B e C, gli enti e i privati possono richiedere al Comando l’esame preliminare della fattibilità dei progetti di particolare complessità, ai fini del rilascio del nulla osta di fattibilità. Inoltre, è possibile richiedere ai Vigili del fuoco l’effettuazione di visite tecniche in corso d’opera. L’articolo 10 del provvedimento disciplina il raccordo tra le disposizioni del regolamento in materia di prevenzione incendi e le norme del D.P.R. 160/2010 (cd. “Regolamento SUAP”). In particolare, viene stabilito che le procedure dello Sportello unico per le attività produttive (SUAP) si applicano alle attività che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento. Ai soli fini antincendio, le attività che rientrano nella categoria A ricadono nell’ambito del procedimento automatizzato (di cui al Capo III del D.P.R. 160/2010), fatti salvi i casi in cui si applica il procedimento ordinario. Inoltre, viene stabilito che l’istanza presentata tramite SCIA integra, ai fini della rispondenza dell’opera alle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi, la documentazione che deve essere trasmessa al SUAP in seguito all’ultimazione dei lavori.

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Abilitazione al rilascio del CPI: cambiano i requisiti

È

stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 agosto 2011 il Decreto 5 agosto 2011 contente nuove indicazioni riguardanti “Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. Il provvedimento definisce le procedure per i professionisti che intendono abi-

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litarsi al rilascio del certificato di prevenzione incendi riguardante locali, attività, depositi, impianti e industrie pericolose. La certificazione in questione è infatti appannaggio dei Vigili del Fuoco, rientra nelle prerogative del corpo previste dall’articolo 16 “Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 – Corpo nazionale dei vigili del fuoco”. L’articolo 16 del D.Lgs 139/2006 prevede infatti che sia possibile acquisire certificazioni antincendio e dichiarazioni di conformità da soggetti terzi, professioni-


sti abilitati alla redazione dei documenti richiesti e quindi alla preventiva verifica delle condizioni necessarie affinché tale documentazione sia fondata, corretta e sicura. Tali professionisti per essere abilitati a tale mansione devono essere inscritti in appositi elenchi ministeriali, e devono per ottenere l’iscrizione, dimostrare ai proprio ordini professionali e quindi al Ministero stesso di possedere tutti i requisiti e la formazione necessaria. Requisiti inderogabili e definitivi. Il nuovo decreto stabilisce quindi requisiti e modalità di iscrizione per i nuovi candidati. “Ministero dell’Interno, Decreto 5 agosto 2011 – Art. 3 Requisiti per l’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno. 1. Possono iscriversi, a domanda, negli elenchi del Ministero dell’interno i professionisti iscritti negli albi professionali, di seguito denominati professionisti, degli ingegneri, degli architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, dei chimici, dei dottori agronomi e dottori forestali, dei geometri e dei geometri laureati, dei periti industriali e periti industriali laureati, degli agrotecnici ed agrotecnici laureati, dei periti agrari e periti agrari laureati, in possesso dei requisiti di cui al presente decreto. Ne riportiamo gli elementi principali: 2. Per l’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno di cui al comma 1, i professionisti devono essere in possesso, alla data della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: a) Iscrizione all’albo professionale; b) attestazione di frequenza con esito positivo del corso base di specializzazione di prevenzione incendi, di cui al successivo art. 42. Il corso di formazione deve comprendere un ammontare di ore che non può essere inferiore alle centoventi, le lezioni vengono sostenute dagli Ordini e dai Collegi professionali di ognuna delle professioni ammesse alla possibilità di certificazione antincendio, con la supervisione e attestazione finale rilasciata dal Ministero dell’interno – “Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”. Sono esentati dall’obbligo www.anesv.it 23


Anesv Informa agronomi e dottori forestali, agrotecnici laureati, architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, chimici, geometri laureati, ingegneri, periti agrari laureati e periti industriali laureati� che provino di aver seguito un corso e conseguito una formazione equivalente durante la laurea.

di frequenza ai corsi i “professionisti appartenuti, per almeno un anno, ai ruoli dei direttivi e dirigenti, degli ispettori e dei sostituti direttori antincendi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed abbiano cessato di prestare servizio�, i “dottori

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Una volta superato il corso i candidati dovranno presentare richiesta di ammissione agli elenchi ancora ai rispettivi Ordini e Collegi professionali. Questi valideranno la proposta entro sessanta giorni dal deposito e con esito positivo provvederanno tramite una codifica e una catalogazione apposita a comunicare la possibile iscrizione al Ministero del lavoro. Gli inscritti per mantenere la propria posizione dovranno seguire corsi di aggiornamento e seminari.



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P.F.U.: pneumatici fuori uso. Ecco gli importi del contributo ambientale

C

on l’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione dei pneumatici fuori uso (PFU>. In vigore dal 9 Giugno scorso, i pneumatici immessi sul mercato italiano sono gravati da un “eco contributo”, che vsene pagato dall’utente finale. L’utilità del contributo è quella di finanziare le operazioni di raccolta e recupero da parte dei produttori e importatori di pneumatici ed è applicato in fase di “sostituzione” dei pneumatici fuori uso (dal 7 settembre 2011) o in caso di “vendita del veicolo nuovo” (7 ottobre 2011). Viene Inoltre, differenziato per le diverse tipologie di pneumatici e di veicoli, e deve essere indicato in modo chiaro e distinto sulla fattura o qualsiasi al-

tro documento fiscale rilasciato al cliente (come da fattura emessa dal produttore o dal fornitore). I contributi ambientali comunicati dal Ministero non riguardano tutti i pneumatici, ma solo quelli dei marchi delie sei aziende socie del Consorzio Ecopneus Bridgestone, Continental, Goodyear, Duniop, Marangoni, Michelin e Pirelli. Dal 7 settembre u.s. pertanto, nella fattura relativa all’acquisto di pneumatici di uno dei marchi delle aziende citate, viene indicato in modo chiaro e trasparente il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso (come previsto dal Decreto n. 82 del 11 aprile 2011).

Gli importi del contributo sono indicati nella tabella seguente: CATEGORIA

DESCRIZIONE

PESI MIN-MAX (IN KG)

CONTRIBUTO

(EURO/ PNEUMATICO)

A

Oclomoton e motoveicoli

Al (2-8)

1,50

B

Autoveicoli e relativi rimorchi (autovetture, autocaravan, ecc.)

Bl (6-18)

3.00

C

Autocarri, autobus (autotreni, autosnodati, autoarticolati, fitoveicoli, trattori stradali, ecc..)

CI (2O40) C2 (41-70)

12,10 23.50

Macchine agricole, macchine operatrici. macchine industriali (trattori, escavatori, ecc..)

DO (<4>) D1 (4-20) D2 (21-40) D3 (41-70) D4 (71-110) D5 (111-190) D6 (191-300) D7 (oltre 300)

0.9O 4.00 9.80 18.80 29.00 55.00 120.00 326.00

D

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Parchi di divertimento

I parchi di divertimento nel Codice del Turismo

U

n articolato parere dell’Ufficio legislativo del ministero del turismo aiuta a fare chiarezza sulla inclusione dei parchi di divertimento tra le imprese turistiche. Nel corso della elaborazione del Codice del Turismo (D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79) era stato previsto che le strutture che rappresentiamo fossero considerate a tutti gli effetti imprese turistiche. Da anni sosteniamo infatti che le nostre attività, pur considerate attività di spettacolo, hanno innegabili relazioni con il mondo dell’offerta turistica. Nella versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la espressione era stata misteriosamente cancellata. Abbiamo chiesto spiegazioni al ministero che, con la nota che pubblichiamo, chiarisce due aspetti, il primo è che nella elaborazione del testo normativo i parchi di divertimento non avevano ottenuto l’inclusione tra le imprese turistiche a causa di una eccezione della Ragioneria generale dello Stato, per problemi di copertura, e la seconda – assai importante – è che i parchi di divertimento possono fruire delle agevolazioni riservate al turismo, se svolgono attività di carattere turistico. La nota chiarisce infatti che “Peraltro, proprio al fine di venire incontro alla richiesta della commissione parlamentare, in realtà, la nonna contenuta nell’art. 4 del Codice del turismo, così come approvata, amplia notevolmente il novero delle imprese turistiche in quanto l’elenco contenuto nella stessa norma ha una mera funzione esemplificativa delle imprese e non tassativa, con conseguente possibilità delle altre imprese di accedere

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alle stesse agevolazioni di quelle turistiche se dimostrano che la loro attività è volta alla realizzazione dell’offerta turistica, con conseguente estensione delle agevolazioni, benefici e sovvenzioni previste per le imprese turistiche. In proposito è sufficiente confrontare il testo del previdente art. 7 1. 135 sul punto con il nuovo art. 4, in cui l’individuazione non è più rimessa ad ulteriori provvedimenti avvenendo unicamente sulla scorta della, invero generale e molto ampia, nozione normativa.”.



Parchi di divertimento

I parchi alle prese con le apps. Gli Smartphone cambiano la comunicazione A cura di Francesco Fabris

Parksmania.it – Amusement Project

I

l variegato mondo della telefonia cellulare, nel corso dell’ultimo quinquennio, ha dimostrato di aver assunto un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi. Che sia a causa della pubblicità martellante o della reale utilità di possedere un apparecchio tecnologico che ci permetta di effettuare chiamate - e non solo - in mobilità, appare evidente come la diffusione dei telefoni portatili sia oramai eterogenea ed assoluta. Come ovvia conseguenza di questa diffusione si sono create, nel tempo, diversi-

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ficazioni di prodotto che hanno portato in questi apparecchi funzionalità sempre più complesse, ma soprattutto non più attinenti al solo mercato della comunicazione vocale. Nascono così gli smartphone, telefoni tuttofare - come si evince dal nome - e che, alla stregua di piccoli computer portatili, sono in grado di offrire ai loro utilizzatori applicazioni per giocare, scrivere, raccogliere informazioni, consultare internet, scattare fotografie e tanto altro. Dall’iPhone di Apple, capostitpite di questa rivoluzione, alla moltitudine di prodotti proposti anche a prezzo più contenuto e che si basa-


no sul sistema operativo open source di Google, Android, il mercato si sta dimostrando in costante e rapida ascesa, in linea con una quasi inarrestabile evoluzione tecnologica. Grazie ad un approccio di programmazione semplificato e alla relativa apertura dei produttori verso i programmatori di applicazioni, l’attenzione di molte aziende si sta focalizzando proprio su questi strumenti in virtù della possibilità di interessare commercialmente nuovi target, ma anche per offrire nuovi servizi interattivi tramite applicazioni che sfruttano la connettività dei telefoni, come la trasmissione dati veloce via rete 3G e Wi-Fi, ed impensabili fino ad oggi. Era dunque solo questione di tempo affinché anche le aziende legate al settore amusement (parchi tematici e affini) si adeguassero a questo trend, iniziando a testare un nuovo modo per comunicare ed interagire con i propri ospiti: dopo i primi approcci piuttosto sperimentali, ora le applicazioni cominciano ad essere sempre più numerose e mature tanto che ogni settimana si affacciano sul market - così ci si riferisce ai “contenitori” che su ogni piattaforma le raccolgono e catalogano - nuove applicazioni da scaricare, e consultare anche nel parco. Ma tutto questo interesse sta producendo alla resa dei conti un reale vantaggio per il consumatore? Innanzitutto è bene capire cosa fanno generalmente e a cosa servono queste applicazioni. I telefoni smartphone possono riprodurre agevolmente contenuti di vario genere (documenti, suoni, foto, video etc.) e la loro portabilità giustifica una delle prime ed immancabili funzioni che i parchi stanno implementando e cioè quella di trasferire nelle mani degli ospiti la consultazione digitale del materiale cartaceo che illustra il parco (mappa), i servizi collaterali nonché, ad esempio, gli orari degli spettacoli, il tutto arricchito di immagini e video. Ciò rappresenta il primo passo obbligatorio quando si pianificano quali contenuti offrire ma se le applicazioni si limitassero a fare solo questo, difficilmente potrebbero candidarsi a sostituire definitivamente il sempre pratico opuscolo fornito dal parco, quantomeno perché più veloce e leggero da maneggiare. Ed è qui allora che entrano in gioco

alcune delle rivoluzionarie funzionalità: potendo queste periferiche accedere ad un’infinita serie di servizi on-line e ondemand i parchi stanno puntando anche a mantenere sempre aggiornati in tempo reale i propri ospiti su tutto ciò che accade nel parco. In occasione della propria visita quindi diventa possibile, ad esempio, consultare la durata delle attese per partecipare a determinate attrazioni, sapere quali punti ristoro sono aperti in un preciso momento o essere avvisati sugli orari di inizio degli spettacoli, come una segreteria virtuale che ci ricorda la cosa giusta da fare al momento giusto senza farci perdere nulla di ciò che il parco ha da offrirci.

L’appliczione di Gardaland (pagina 42), e quella Disney (sopra)

Grazie a questo insieme di funzionalità si cominciano ad intravedere i reali vantaggi che l’utilizzo di strumenti di questo tipo possono esprimere, ma per fortuna www.anesv.it 31


Parchi di divertimento fantasia e creatività dei programmatori, abbinate alla potenza della tecnologia, lasciano ancora ampio margine di manovra. Basti pensare a quanto innoL’appliczione di Seaworld.

vativo possa diventare l’impiego di strumenti avanzati (GPS e fotocamera) utilizzabili non solo nelle loro funzioni base, come la localizzazione dell’ospite all’interno del parco oppure del suo veicolo nel parcheggio, ma anche per implementare sistemi di realtà aumentata (augmented reality) che, sfruttando l’occhio delle fotocamere installate sui dispositivi, aiutano a riconoscere ciò che si sta inquadrando, fornendo al tempo stesso tutta una serie di informazioni pertinenti, magicamente scaricate ed aggiornate dalla rete in tempo reale. Ma non solo: anche il capitolo giochi sta avendo una rilevanza fondamentale poiché sempre più popolari su queste periferiche e, nel caso dei parchi, utili a rappresentare dei piccoli perditempo da impiegare magari proprio durante le code di attesa. Un utilizzo consapevole di tutte queste funzionalità può effettivamente contribuire a creare un valore aggiunto per il cliente, che può pianificare al meglio la sua visita, impegnare il suo tempo di attesa in coda per consultare svariate informazioni e, perché no, giocare con i protagonisti digitali del parco. Ma lo stesso parco ha tutto l’interesse ad implementarle in quanto ne potrà trarre dei benefici immediati: oltre all’indubbio riconoscimento che gli verrà tributato dall’ospite, con aumento del grado di fidelizzazione e di soddisfazione, avere uno strumento con il quale poter comunicare direttamente con il visitatore, proponendogli informazioni e consigli anche a carattere promozionale/commerciale o attraverso la raccolta di feedback di visita diretti o indiretti, permette di anticipare le sue esigenze e quindi soddisfare al meglio i suoi desideri. Tanti aspetti positivi dunque… Ma siamo sicuri che sia tutto così semplice ed immediato? Sebbene senza ombra di dubbio le potenzialità siano immense, per essere tali queste applicazioni devono basarsi essenzialmente su un’infrastruttura dati raggiungibile solo con la connessione alla rete che garantisca la raccolta di informazioni in tempo reale. Questa connessione, se non attuabile tramite postazioni Wi-Fi gratuite collocate nel parco stesso in maniera più o meno capillare, si ottiene attraverso la rete cel-

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lulare (connessione veloce di tipo 3G) che però in Italia non è sempre particolarmente affidabile ed efficace. I parchi sono collocati spesso in zone periferiche, magari non coperte al 100% e all’estero, sfruttando il roaming dati internazionale, la consultazione può risultare anche particolarmente onerosa viste le tariffe a consumo non propriamente economiche che le compagnie telefoniche applicano. Purtroppo questo aspetto è un pò il tallone d’Achille di tutto il sistema ma la speranza è che con l’andare del tempo il servizio venga migliorato e reso ancor più accessibile, soprattutto in termini economici. Armati per ora di un buon abbonamento dati che ci permetta di usufruire di tutto ciò senza rischiare la bancarotta possiamo iniziare a scaricare le applicazioni dei parchi che andremo a visitare, imparando a conoscerli a fondo e perché no, divertendoci con le funzionalità più originali. I grandi nomi del divertimento stanno pian piano diffondendo sul mercato le loro applicazioni ma con un pò di pazienza e di tempo si possono anche scovare prodotti non ufficiali, talvolta più utili di quelli originali. Per citare alcune delle applicazioni più interessanti si possono segnalare quel-

le realizzate dal gruppo Merlin per i suoi parchi - Gardaland in primis - che mostrano una struttura di base molto simile ma che di volta in volta vengono ottimizzate a seconda del parco interessato (si confrontino ad esempio anche le applicazioni di Thorpe Park e Alton Towers). Tra le varie funzionalità proposte non manca la realtà aumentata, la possibilità di rintracciare la propria auto previa registrazione della sua posizione, nonché una caccia al tesoro interattiva da svolgersi proprio all’interno del parco. Sempre in Italia anche Minitalia-Leolandia ha proposto con successo la sua applicazione che si presenta ricca di contenuti e con un simpatico gioco ma pioniere è stato il gruppo AcquaVillage Waterparks che in tempi non sospetti aveva già percorso nel 2010 questa strada, purtroppo però tralasciando di aggiornare le informazioni per la stagione 2011. Il gruppo SeaWorld, proprietario anche del brand Bush Gardens ha a sua volta prodotto una piattaforma molto similare per le applicazioni di tutti i suoi parchi: molto efficace seppur senza offrire particolari innovazioni. Rimanendo in territorio europeo invece buoni risultati anche per le applicazioni di Europa Park (che soffre però di una mappa forse un pò troppo semplificata) e quella di Disneyland Resort Paris, l’unica ufficiale di casa Disney per il momento. Per tutte quante è opportuno segnalare che le funzionalità più interessanti, come i tempi di attesa o la realtà aumentata, si possono consultare solo all’interno del parco.

L’appliczione di Leonlandia.

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Parchi di divertimento

Social Marketing per promuovere il parco

di Maria Cristina Cesa

S

ocial marketing, cioè fare affari attraverso i social network. Oggi se ne fa un gran parlare, è l’obiettivo di tutte le imprese, perché consente di contattare milioni di potenziali utenti, con costi contenuti. Del resto i social network – tra essi il più usato è Facebook sono lo strumento preferito dalle giovani generazioni, uno dei più usati per tenersi in contatto con gli altri. Facebook, in particolare, è un mezzo di comunicazione dalle enormi potenzialità e se ogni tanto c’è chi prova a demonizzarlo - criticando le possibili violazioni della privacy o altro - c’è anche chi ne individua e sfrutta il potere pubblicitario che ne deriva. Quando internet ha iniziato a farsi strada nella vita delle persone, tutte le realtà aziendali, parchi divertimento compresi, hanno cominciato a costruirsi il proprio sito internet, che in poco tempo è diventato un biglietto da visita indispensabi-

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le. Ma la tecnologia corre, e così oggi ci ritroviamo con altri strumenti: veicoli di comunicazione si sono moltiplicati, spaziando dal blog, ai forum, alla pagina sui principali social network, Facebook soprattutto. Il sito internet puro e semplice, a questo punto, sembra quasi superato. Ma è davvero così? Una pagina su Facebook può sostituire la “tradizionale” homepage? E poi: la diffusione di quando pubblicato è immediata e facilmente accessibile, ma i commenti potrebbero non essere sempre positivi, e allora? Il gioco vale davvero la candela? O è come diceva Napoleone “bene o male, purché se ne parli?”. Cosa si aspetta e cosa riceve un parco divertimenti che decide di lanciarsi in rete? Abbiamo chiesto di rispondere a queste domande ai responsabili di due grandi parchi italiani: Mirabilandia, il secondo parco italiano in termini di presenze, affermato e apprezzato dopo una ventennale attività e Rainbow Magicland, che si accinge a concludere la prima stagione di attività. Dalle risposte che essi hanno dato alle nostre domande è emerso un quadro


non così scontato come si potrebbe pensare. La possibilità di interfacciarsi continuamente con i propri clienti rappresenta una risorsa sia in fase di lancio,come nel caso di Rainbow Magicland, sia in una fase in cui si è affermati, per tenere vivo l’interesse e affrontare “l’intero inverno”. Per Mirabilandia abbiamo parlato con Giovanni Scafoglio, responsabile della comunicazione, che ha risposto così alle nostre domande. Quando Mirabilandia è nata, i social network non esistevano ancora e anche internet era ancora poco diffuso. Che riscontro avete avuto nel momento in cui avete aperto un sito internet e la navigazione è diventata di dominio pubblico?

Sì, è una sfida che ci permette di tastare continuamente e efficacemente il polso dei nostri appassionati, imparando dalle loro critiche e capendo più velocemente dove migliorarci. Nelle vostre campagne future, quanto spazio avrà internet e quanto gli altri mezzi tradizionali? Internet negli anni ha avuto sempre di più un ruolo fondamentale nella nostra comunicazione e per veicolare il parco. Basti pensare alla promozione “bambini fino a dieci ani gratis” , un’offerta molto forte ma che è usufruibile solo scaricando un coupon dal sito mirabilandia. it. Stesso discorso per la “superofferta mirabilandia+hotel”

Mirabilandia è stata praticamente da subito presente nel web intuendone immediatamente le enormi potenzialità. Naturalmente nel corso degli anni abbiamo aumentato esponenzialmente le risorse investite nel web ritenendolo un settore fondamentale e imprescindibile per chi lavora nel turismo.

Se in futuro nascessero altri strumenti di socializzazione in internet, li prenderete in considerazione?

Oggi, secondo voi, qual è il potenziale dei social network rispetto al social marketing?

Abbiamo sviluppato negli anni un affiatato gruppo di lavoro che coadiuvato da professionisti del settore studia con attenzione i social e cerca di correggere in corsa la rotta da seguire.

Il potenziale è molto forte e ancora inespresso. La mia personale sensazione è che al momento gli utenti utilizzino i social come surrogato del sito tradizionale, limitandosi a cercare informazioni e a richiederle. Credo sia una fase che durerà ancora qualche anno per poi evolversi completamente e virare verso un rapporto di interazione più qualitativo. Se Facebook è un grande veicolo pubblicitario - la pagina di Mirabilandia ha 50.000 contatti - qual è il ruolo del sito internet tradizionale? La pagina ufficiale di Mirabilandia, ha milioni di visitatori unici è, e rimarrà, la principale vetrina del Parco e il mezzo migliore per comunicare le nostre promozioni e soprattutto la “superofferta Mirabilandia+hotel” che prevede l’ingresso al parco per due giorni consecutivi e una notte in hotel a 49,90 euro. I Social network sono trasparenti, ed hanno il problema di rendere pubblici anche i commenti negativi. Eppure voi avete accettato la sfida.

Certo e senza alcuna remora. Come si gestisce una campagna pubblicitaria sui social network? Avete persone dedicate esclusivamente a quello? Come avviene lo studio delle strategie?

Mirabilandia realizzerà nel 2012 una nuova attrazione, che farà parlare di sé in tutta Europa. Il parco sta abilmente rivelando i particolari in fasi successive, creando forte attesa negli appassionati. Internet, nelle sue varie specificità, è essenziale in questa operazione: come gestirete le prossime fasi della campagna? The Edge sarà la novità 2012 del Parco, probabilmente la più importante e delicata mai realizzata dal ’92 a oggi. Centellineremo le informazioni, mandando in rete video che sveleranno l’attrazione pian piano, un passo alla volta. Del resto abbiamo un intero inverno da affrontare e vogliamo tener caldi i nostro appassionati. Alessio Masci, product manager, ci ha riportato l’esperienza di Rainbow Magicand. Il potere di internet, si sa, è grande, quello dei social network come Facebook lo stiamo scoprendo mano www.anesv.it 37


Parchi di divertimento a mano. Che potenziale promozionale vede un parco divertimenti in una pagina di Facebook? Facebook rappresenta un potenziale promozionale molto forte, dato dalla rete dei contatti attraverso i quali si propaga la comunicazione che, di volta in volta, decidiamo di diffondere. In questo modo riusciamo non solo a mantenere ma a gestire il contatto con tutti i nostri amici. E in un blog? Per ottimizzare i risultati di una determinata strategia di comunicazione sui social media, la gestione dei contenuti appare di fondamentale importanza; un blog, strutturato e organizzato sotto questo punto di vista, non può che favorire il processo di comunicazione coordinata sui diversi strumenti che compongono il media mix. Al contrario di Facebook che richiede di essere molto più sintetici, ad esempio, il blog offre la possibilità di sviluppare e approfondire argomenti, lasciando agli utenti la possibilità di partecipare attivamente alle discussioni con i propri feedback. Nessuno, nei parchi, ha ancora abbandonato il sito internet tradizionale; oggi, che funzione ha per Rainbow Magicland? Il nostro sito internet, www.rainbowmagicland.it, è la voce ufficiale del parco: qui si possono trovare tutte le informazioni utili, i dettagli, le curiosità, le news sempre aggiornate; non poteva mancare, inoltre, il collegamento diretto al nostro blog. Una serie di contenuti, insomma, organizzati secondo specifiche sezioni di approfondimento che rendono agevole la navigazione. Rainbow Magicland ha adottato una politica trasparente rispetto agli utenti. È infatti possibile aggiungere commenti sia sul blog che su Facebook. Avevate messo in conto che avreste potuto ricevere critiche visibili a tutti e, se sì, cosa vi ha spinto a investire comunque in questo senso? Avere un blog, una pagina Facebook, oltre agli indubbi vantaggi in termini di co38 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

municazione comporta, indubbiamente, una serie di implicazioni. Per questo abbiamo deciso di gestire il tutto attraverso un’attenta attività di moderazione, correggendo il tiro quando necessario e fornendo informazioni sempre aggiornate e puntuali. Cosa pensate di chi invece preferisce non considerare internet e social network nella loro campagna promozionale? Escludere dalla pianificazione la copertura che può offrire la rete internet e i social network vuol dire perdere un’importante fetta del mercato di riferimento. A 4 mesi dall’apertura, quanto pensate che Facebo-


ok in particolare e internet in generale abbiamo influito a livello di pubblicità, promozione ed informazione? Facebook in particolare e internet più in generale declinato- ad esempio- sul nostro sito web, ci hanno permesso di stabilire un contatto diretto e duraturo con i nostri utenti che, in questo modo, sono sempre aggiornati su tutte le attività del parco. Nelle vostre campagne future, quanto spazio avrà internet e quanto gli altri mezzi tradizionali? Sicuramente il main media rimarrà la TV, grande spazio al web con tutti gli altri canali “classici” a supporto (Radio, affissione e stampa) Quali sono le altre forme promozionali che ritenete valide? Con i nostri fornitori e nuovi partner abbiamo attivato interessanti forme di comarketing, anche il direct marketing si è dimostrata una strategia vincente, ciliegina sulla torta un’aggressiva attività di posizionamento a diffusione capillare in particolare Lazio e Campania. Dovendo dare un giudizio sulla vostra personale

esperienza come Rainbow Magicland sui social network, che tipo di giudizio sarebbe? Senz’altro positivo in quanto, come dicevamo, la presenza sui social network ci ha permesso di stabilire un contatto diretto e duraturo con i nostri affezionati utenti web. Se in futuro nascessero altri strumenti di socializzazione in internet, li prenderete in considerazione? Il mondo della comunicazione è in continua evoluzione ed è direttamente proporzionale al grado di visibilità e riconoscibilità all’interno del proprio mercato di riferimento. Detto questo, non possiamo che dichiararci aperti nel valutare nuove prospettive e strumenti di socializzazione che il futuro ci riserverà. Come si gestisce una campagna pubblicitaria sui social network? Avete persone dedicate esclusivamente a quello? Come avviene lo studio delle strategie? Una campagna pubblicitaria è un mix di strategie, obiettivi e mezzi come tutti ben sanno. Ci interfacciamo quotidianamente con la nostra agenzia creativa per condividere idee e colpire il nostro target; dialoghiamo con il centro media e concessionarie di spazi pubblicitari per creare il giusto media mix senza mai perdere d’occhio l’ottimizzazione del budget In conclusione, quello che emerge da queste considerazioni è che il social network, internet, i blog sono mezzi all’insegna sì della trasparenza, ma anche di un grande e attento lavoro non solo pubblicitario, ma di controllo e di guida da parte di chi lavora dietro le quinte. Nulla può essere lasciato al caso, senza monitoraggi costanti. Non a caso entrambi i nostri interlocutori hanno parlato di”correggere il tiro”quando necessario, perché internet oggi è così, rapido più che mai, e una “scheggia impazzita” che inizia a fare il giro del web, saltando da una pagina personale all’altra, in Italia e nel mondo, rischia di fare danni ingenti all’immagine del parco. Ma proprio perché il web è per definizione, immediato ed efficace, se dietro ogni pagina c’è attenzione, controllo e progettualità, le potenzialità di questi strumenti sono, di fatto, tutte da scoprire.

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Mondo dei parchi

Euro Attractions Show 2011 di Londra: un successo su tutti i fronti

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opo l’ottimo successo del 2010, forse c’era da aspettarselo, ma gli oltre 7000 visitatori dell’edizione londinese dell’Euro Attractions Show hanno confermato la tendenza. Anno dopo anno, è record di presenze per questa fiera che conti40 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

nua a confermarsi come appuntamento irrinunciabile per l’industria delle attrazioni in Europa. Nel dettaglio, i primi dati ufficiali parlano di 7.053 visitatori, il 30% dei quali provenienti dalla Gran Bretagna, mentre il restante 70% da circa un centinaio di paesi stranieri. Di questi, oltre 1.000 hanno preso parte anche al programma collaterale


di convegni e conferenze. Un successo sotto tutti i fronti, insomma, come titolano i comunicati ufficiali . Questo ottavo appuntamento della fiera che, ricordiamo, cambia sede ogni anno, si è svolto all’Olympia Exhibition Centre di Londra, organizzato dalla IAAPA Europe, emanazione europea della International Association of Amusement Parks and Attractions. La rassegna ha visto la partecipazione di 336 espositori (di cui “solo” 82 britannici) e la messa in mostra di 99 categoria merceologiche. Oltre ai tradizionali roller coaster, giostre, attrazioni, sistemi

di accesso e ticket, giochi e animatronics, da segnalare soprattutto le ultime tendenze del mercato, come la combinazione di cinema 3D con altre tecniche (per un risultato a 4 o anche 5D), la

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Parchi di divertimento

grande attenzione prestata alle ambientazioni e all’interattività, e infine i sistemi di fornitura di acqua per giostre e attrezzature. Ugualmente nutrito il programma dei convegni che hanno affrontato temi come i social network e le community online, i diritti d’autore e la proprietà intellettuale, la sicurezza, le risorse umane e i parchi acquatici. Complice forse la presenza di personaggi leggendari, veri pionieri dell’industria europea

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come Nick Varney, oggi amministratore delegato della Merlin Entertainments Group, i seminari hanno registrato il tutto esaurito. “Siamo davvero soddisfatti di questa fiera e del supporto avuto dalle associazioni britanniche” ha dichiarato il presidente del Comitato della IAAPA Europe “e non solo perché abbiamo di nuovo battuto i record di presenze, ma perché è stata l’occasione per constatare quanto l’industria europea sia più viva che mai”. A ulteriore conferma, le dichiarazioni di diversi nuovi espositori che, partiti con l’idea di portare a casa solo nuovi contatti, hanno rimesso in valigia contratti e business! Un’ottima premessa per la nona edizione, in programma a Berlino dal 9 all’11 ottobre 2012, per la quale è già stato prenotato la metà dello spazio disponibile. (M.C. Cesa)



Parchi di divertimento

Quando la Magia ti segue anche in camera d’albergo A cura di Roberto Canovi

Parksmania.it – Amusement Project

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nalizzando il “prodotto parco” nel suo complesso, almeno per quanto attiene alle più grandi e famose strutture del divertimento europee, non è possibile dimenticarsi degli hotel a tema. Ne abbiamo parlato in un precedente articolo, riservandoci - dopo averne raccontato la storia e l’evoluzione - di approfondirne in un secondo momento due delle caratteristiche più importanti: la tematizzazione delle aree comuni esterne e delle camere in questo caso suite – più elaborate e coinvolgenti. Facciamo però un passo indietro per ribadire alcuni concetti già espressi nel precedente articolo, che fungono da essenziale premessa per la trattazione dell’argomento. Il successo degli hotel a tema deriva essenzialmente dal desiderio degli ospiti di cadenzare con ritmi più soft la propria visita al parco e intercalarla con momenti di relax usufruendo dei numerosi servizi aggiuntivi dell’hotel senza per questo uscire dal contesto ”magico” in cui si trova. Piscine e ristoranti, saune e ambienti comuni interni tematizzati, dunque, per re44 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

alizzare una sorta di continuum con aree e attrazioni del parco. E per completare il tutto, come si è detto, anche aree comuni esterne e camere a tema. A differenza delle altre aree appena citate però, le aree comuni esterne e le camere rivestono una particolare importanza e non a caso è su questi specifici ambienti che negli ultimi anni si è calamitata l’attenzione del pubblico e, di conseguenza, degli operatori del settore. Come abbiamo visto, infatti, con il crescere della domanda legata all’abbinamento Parco/Resort, è cresciuta negli anni anche l’esigenza degli ospiti di vivere appieno 24 ore su 24 la propria vacanza. Che deve essere in tutto e per tutto “magica” fino all’ultimo secondo prima di addormentarsi e proseguire poi dal primo istante la mattina successiva. Dopo avere parlato dell’evoluzione degli hotel marchiati Disney, alle cui linee guida tutte le altre realtà amusement si ispirano in linea generale ancora oggi, è sicuramente interessante parlare di come il tutto è stato declinato in chiave europea. Ogni singolo parco, da quelli di proprietà Mack a quelli Merlin, da Gardaland a Phantasialand, da Efteling a PortAventura - solo per citarne alcuni - e senza dimenticare altri piccoli ma altrettanto significativi esempi, ha cercato quando possibile di dare un’impronta personale ai propri hotel, sia all’esterno che nelle camere da letto. Vediamo come.


Disney insegna Come sempre, non è però possibile iniziare senza citare l’esperienza Disney, dal momento che ancora una volta gli input di riferimento provengono dalla genialità e intraprendenza degli uomini della Mouse Company. Per quanto riguarda le aree comuni esterne, infatti, la assai poco “magica” esigenza di sopperire ad una sostanziale carenza di tematizzazione nelle camere per quanto riguarda gli hotel Disney “low price” come gli All Star Resorts - Movies, Music e Sports, ha portato alla forte caratterizzazione delle aree stesse. È certamente molto più economico realizzare scenografie importanti negli spazi aperti tra i vari blocchi dell’hotel piuttosto che nelle singole camere e allo stesso tempo l’impatto sul pubblico è fortissimo, con conseguente rilevante spendibilità a livello di marketing. L’esperimento non si è fermato ai soli All Star Resorts e al successivo Pop Century, in verità scenograficamente fin troppo plasticoso e tutto sommato povero; tanto è vero che sono attualmente in corso i lavori per la realizzazione del Disney’s Art of Animation Resort.

Previste 1984 camere e suites per l’intero complesso, le aree riprenderanno 4 temi da altrettanto famosi film Disney: “Cars”, “Il Re Leone”, “La Sirenetta”, “Alla ricerca di Nemo”. Il Resort aprirà durante l’estate 2012 e dagli artwork pubblicati la tematizzazione dovrebbe risultare più estesa e non caratterizzata come i casi precedenti solamente da elementi singoli - anche se giganteschi - allocati all’interno di aree tutto sommato spoglie. La forza dei personaggi dei film d’animazione scelti, indipendentemente dal budget impiegato per la realizzazione delle aree esterne, è dunque l’eclatante caratteristica di questa tipologia di resort. Questo è sicuramente un punto di forza che manca a tutti gli altri, che di conseguenza devono puntare su altro. Oggi alcuni parchi, su tutti Europa Park e Port Aventura, stanno seguendo questo esempio, non tanto per le ragioni economiche che all’epoca hanno originato questo tipo di scelta da parte della Disney, ma proprio per l’importanza che ora viene riconosciuta a questo specifico investimento. Tanto è vero che spesso anche le camere sono dotate di una tematizzazione di alto livello e dunque i costi sono

Uno degli hotel Disney “All Star Resorts Movies”

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Parchi di divertimento

Due ambienti del parco Efteling: la “camera carroussel” e “noorderlicht “

decisamente superiori. A maggior ragione quando non è possibile utilizzare un brand così forte come quello in dotazione a Disney, che in alcuni casi permette di mascherare l’approssimazione. Come è nel caso, appunto, del Pop Century. La qualità ha dunque un prezzo e questo riguarda ovviamente anche le camere. Partendo dal top assoluto, anche in questo caso Disney insegna. Il non plus ultra di quello che ogni appassionato di parchi e non solo - sogna di trovare in una camera a tema, si può trovare esclusivamente nelle stanze in cui, purtroppo, pochissimi riusciranno mai a entrare. In particolare, la “Cinderella Suite” all’interno del Castello del Magic Kingdom di Orlando e la “Dream Suite” dentro il parco Disneyland in California. Se la prima è abbastanza conosciuta perchè esistono varie foto e la sua inconfutabile caratteristica è quella di fornire l’esperienza unica di dormire proprio all’interno di un luogo magico come il “vero” castello di Cenerentola, la seconda rappresenta una storia a se. 48 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

Come ci racconta Andrea Monti, grande esperto del mondo Disney, “Questa suite è infatti stata costruita a New Orleans Square, sopra l’entrata dell’attrazione dei Pirati dei Carabi, nello stesso spazio che Walt Disney aveva previsto per il suo appartamento di famiglia. Walt aveva già un monolocale sopra la caserma dei pompieri di Main Street, in cui dormiva quando era nel parco, ma un appartamento più grande era ovviamente preferibile. Le iniziali “WD” (Walt Disney) e “RD” (Roy Disney) si riescono ancora a leggere su ringhiere e ornamenti della veranda. L’appartamento è confinante con il mitico “Club 33”, locale esclusivo all’interno del parco per i soli soci, con entrata segreta nelle strade di New Orleans Square. L’entrata dell’appartamento è invece situata nella “Court of Angels” (corte degli angeli) e appena varcata la soglia ci si ritrova catapultati nell’atmosfera old fashion di New Orleans. L’appartamento è composto da una serie di locali di estrema classe ma con l’aggiunta di tutti quei “tocchi” Disney che lasciano stupefatti e incantati. Quando si accende il fuoco, ecco che Campanellino inizia a volare sopra il legno e a spargere di polvere di fata il tutto, mentre la stessa cosa accade quando spegniamo le luci e ci accingiamo ad andare a letto; Campanellino appare sopra di noi nelle tende - grazie a un gioco di proiezioni - e ci cosparge di polvere per aiutarci a sognare”. Da alcuni anni, per fortuna, si può però sognare anche in Europa. Se escludiamo il Disneyland Paris Resort, non ci sono infatti le suites della Bella Addormentata, di Cenerentola o di Campanellino, ma tante entusiasmanti declinazioni di epoche storiche, architetture e citazioni di personaggi famosi. In molti casi, come vedremo, la qualità sia delle aree esterne che delle camere è addirittura pari o superiore agli standard Disney.

La realtà europea PortAventura, il grande complesso del divertimento situato in Costa Dorada e gestito in passato - dal 1999 al 2004 - per un breve ma incisivo periodo sul fronte degli investimenti da Universal, possiede 3 hotel a tema di buon livello e un quarto, il più recente, che presenta un’eccezionale tematizzazione esterna.


Si tratta del “Gold River”, inaugurato nel 2009 proprio a ridosso di una delle aree più famose del parco: il vecchio west. In questo caso il parco è riuscito a inserire tutte le caratteristiche vincenti per questa tipologia di prodotto: accesso diretto al parco, tematizzazione stupefacente dell’intera area e degli edifici, ottima qualità e numero delle piscine oltre che dei servizi sul fronte della ristorazione e dell’animazione. La grande forza di “Gold River” non risiede però tanto nell’arredo delle camere o dei mini appartamenti, pur se di altissimo livello in quanto a confort e qualità. Quello che lascia a bocca aperta gli ospiti è il ritrovarsi all’interno di una piccola cittadina del west di fine ‘800. Lo stile non rispecchia pedissequamente la realtà storica, anche perchè i volumi occupati sia in larghezza che altezza sono ben maggiori, ma passeggiando nelle strade che collegano i vari blocchi, si possono trovare le botteghe del barbiere o del droghiere, il saloon e il carro funebre del becchino posteggiato davanti al suo ufficio. È stata riprodotta anche una stazione ferroviaria, con tanto di rotaie occupate da locomotiva e carrozze. Esiste poi un piccolo edificio chiamato Lucy’s Mansion, tematizzato come la lussuosa residenza della famiglia più ricca del paese, in cui si trovano suites particolarmente curate, reception, breakfast room e piscina privata. Il tutto riservato ad un numero ristretto di ospiti che possono permettersi una vacanza più costosa ed esclusiva. Il passaggio tra hotel e parco è situato, non a caso, nell’area west di quest’ultimo e dunque in questo caso si può proprio parlare di un’esperienza immersiva senza soluzione di continuità. Alcune stanze a tema si possono trovare anche negli altri hotel del Resort, come ad esempio quelle del “Club Woody and Friends” di Hotel PortAventura, che sono state arredate come un nascondiglio di Woody Woodpecker. Gli ospiti di queste stanze hanno privilegi speciali che includono area check-in esclusiva, attività per bambini con le mascotte del Parco, colazioni private con i personaggi, il PortAventura Express Premium, stampa quotidiana, accappatoi e altri vantaggi. Efteling, il parco olandese nato nel 1952 ha costruito il proprio hotel dopo quarant’anni di vita nel 1992, ma solo negli ultimi tempi ha realizzato al suo inter-

no ben 20 suites fortemente tematizzate. La qualità di realizzazione è di altissimo livello e ciascuna di esse presenta un diverso tema, da quelli cari alle favole dei Fratelli Grimm o H.C. Andersen, a quelli decisamente più commerciali come la “Coca Cola Suite”. Tutte le suite sono spettacolari e curate fin nei minimi particolari e ognuna di esse presenta peculiarità uniche di volta in volta espresse dal materiale che riveste le pareti, il pavimento e il soffitto, dagli arredi, dalle colonne sonore che si attivano a seconda delle situazioni, dalle luci, da effetti speciali e, non ultimo, persino dalla dotazione scenografica delle stanze da bagno. Alcune delle particolari caratteristiche di queste camere: il pavimento leggermente inclinato della “Undersea Suite”, che per metà sembra una nave che affonda e per

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Parchi di divertimento

Un ambiente dell’hotel di Alton Towers: Big Pyjama Room

l’altra metà rappresenta il mondo sottomarino con tanto di letto inserito in una conchiglia. Oppure i pinguini e trichechi della “Northern Lights Suite”, che si integrano perfettamente con l’ambiente polare riprodotto o il verde putting green con tanto di bandierina e il letto inserito in un sand bunker presente nella “Golfer’s Suite”. E infine, l’interno interamente in legno come se ci si trovasse sottocoperta dentro una nave pirata nella ”Flying Dutchman Suite” o l’incredibile letto a due piazze incassato all’interno di una Chevrolet rosa nella “Fifties Suite”, la camera che rievoca i favolosi anni ’50. Senza ombra di dubbio le camere a tema di questo hotel sono tra le migliori al mondo, quasi a volere compensare l’assenza totale di tematizzazione all’esterno dell’edificio. La struttura si presenta infatti decisamente anonima ed è situata sul confine del parco proprio a ridosso di una via di comunicazione esterna, dando l’impressione di essere un hotel sicuramente di lusso, ma non certamente quello di uno dei parchi di divertimento più importanti d’Europa. L’hotel di Alton Towers, parco inglese di proprietà Merlin Entertainments, presenta 12 camere a tema che, pur non presentandosi così entusiasmanti ed originali come quelle olandesi - oltretutto anche di minore metratura - si rivelano comunque adeguate alle esigenze delle famiglie con bambini.

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Sono presenti la camera dedicata a Sonic The Hedgehog, la “Splish Splash Room” con il letto a castello a forma di sottomarino giallo e la “Big Pyjama Room”, con i letti che richiamano palloni aerostatici che paiono sospesi tra le nuvole. Sempre nel Regno Unito, anche Drayton Manor nell’estate di quest’anno inaugurerà un Hotel con 150 camere per famiglie, tra cui alcune a tema “Thomas and friends™”. La realtà francese dei Resorts non è, come si potrebbe pensare, caratterizzata solo da Disneyland Paris, dal momento che anche parchi di divertimento come Parc Asterix e Le Grand Parc de Puy du Fou, possiedono hotel e camere a tema. Nel caso del secondo, il mai troppo abbastanza lodato parco a tema storico situato in Vandea, si raggiungono poi livelli di pura eccellenza. L’hotel La Ville Gallo-Romaine, come suggerisce il nome, riprende - aumentandone ovviamente i volumi - la disposizione e lo stile delle antiche ville patrizie romane con le camere disposte tutte intorno al grande atrium centrale. Meno imponenti, ma forse ancora più suggestive, le camere posizionate su palafitte sull’acqua del Residence Les Iles de Clovis. Disposto su 7 ettari, questo complesso di abitazioni da 5 posti costruite secondo lo stile dell’epoca merovingia - VI secolo – invita gli ospiti a trascorrere una vera vacanza di diversi giorni usufruendo di tutte le attrattive della Vandea e quindi non solo del prodotto parco. Ma l’apice della tematizzazione si raggiunge all’interno delle 4 suites di Le Logis de Lescure, una casa di campagna in stile XVIII secolo immersa nel verde. Ognuno di questi appartamenti utilizzabili da 4/6 persone ha un tema specifico e presenta arredamenti talmente ricchi di oggetti e particolari da lasciare stupefatti. Su tutti, “Le Planétarium” e “Le Salon de Musique”. In Germania possiamo poi trovare due spettacolari hotel tematici sul perimetro di Phantasialand, entrambi con accesso diretto al parco nelle rispettive aree tematiche: Cina e Africa. L’Hotel Ling Bao, aperto nel 2004, è il perfetto esempio di collegamento e continu-


ità con una delle migliori aree tematiche mai realizzate all’interno di un parco di divertimenti. Le costruzioni in stile cinese dell’omonima area del parco tedesco sono infatti unanimemente considerate come un vero e proprio capolavoro. La stessa cura per i particolari è stata realizzata nell’hotel e nell’arredo delle camere, con ovvia maggiore attenzione per le eleganti e lussuose suites. Altrettanto entusiasmante l’Hotel Matamba - inaugurato nel 2008 - che riprende lo stile africano e non trascura alcun particolare, ad iniziare dall’arredo molto particolare dei servizi igienici accessibili dalla hall, alla coinvolgente tematizzazione delle suites che si affacciano a piano-terra sul grande cortile interno in cui mancano soltanto gli animali veri della Savana per risultare credibile. All’interno delle suites, lavandini in pietra, letti con baldacchini di canne e zanzariere che scendono a lambire le lenzuola, tappeti, monili e oggetti in legno intagliato, senza però dimenticare un tocco di modernità costituito da enormi televisori al plasma. Gli arredi delle normali camere, come pure le dimensioni, non sono certamente paragonabili a quelli delle suites, ma anche in questo caso la qualità e l’originalità dell’arredamento standard è di altissimo livello. L’investimento per questo hotel 3 stelle superior, con 120 camere, un ristorante a buffet in grado di ospitare fino a 200 persone ed uno alla carta per 70 persone, è stato di 16,5 milioni di euro. Ancora più consistenti gli investimenti di Europa Park, parco che ormai sta addirittura mettendo in discussione anche sul fronte della qualità dell’offerta ricettiva, almeno a parere di chi scrive, la fino ad ora assoluta leadership Disney in Europa. Sono in corso infatti i lavori per la costruzione del quinto hotel tematico, che verrà inaugurato nel 2012, e fino ad ora la spesa attualizzata complessiva sostenuta per questo unico segmento - comprensivo anche di un grande villaggio/campground per le vacanze a tema western - ha superato abbondantemente i 120 milioni di euro. La storia degli hotel tema-

tici di Europa Park rappresenta l’emblema dell’evoluzione cui si è assistito in Europa dal 1995 - inaugurazione dell’hotel “El Andaluz” - a oggi. Il primo hotel a tema spagnolo di Europa Park, per l’epoca un esempio di ottima tematizzazione, oggi risulta nettamente inferiore a quelli realizzati successivamente già a partire dal secondo realizzato in ordine di tempo, “El Castillo Alcazar”, con il quale condivide la reception e parte delle aree comuni. Nel breve lasso di tempo intercorso tra la prima e la seconda costruzione - “El Castillo Alcazar” viene inaugurato nel 1999 – si interviene massicciamente sia sui particolari della tematizzazione esterna dell’edificio, sia sull’arredo interno delle camere, a tema tardo medioevale. Ancora non si parla, però, di suites. La grande rivoluzione, quella che ancora oggi deve essere presa ad esempio da tutti i parchi che vogliono realizzare il proprio hotel, avviene nel 2004 con la realizzazione di “Hotel Colosseo”, che lascia stupiti anche i più navigati frequentatori dei Resorts Disney d’oltreoceano o dei colossali hotel di Las Vegas.

Due ambienti del “Le Grand Parc Puy du fou: le planetarium e le salon de musique

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Parchi di divertimento te della tematizzazione esterna, ma ha raggiunto vette molto elevate sul fronte delle tematizzazioni comuni interne, fedeli all’ambientazione di un convento del ‘600 e soprattutto sulla nuova sfida, già abbozzata peraltro da “Hotel Colosseo” rappresentata dall’implementazione di importanti aree wellness, che allargano e sostanzialmente completano il target di riferimento. Con il quinto hotel, “Bell Rock”, che sarà a tema New England ‘800, verrà implementata anche un’area acquatica tematica indoor e outdoor come ormai ineludibile complemento di tutte quelle caratteristiche già proposte con le esperienze precedenti. Europa Park raggiungerà dunque il traguardo definitivo sul fronte della tematizzazione del Resort? Non ne siamo affatto sicuri, perché considerato il trend che abbiamo appena illustrato, l’impressione è che negli anni a venire i visitatori del Resort di Rust resteranno ulteriormente stupiti.

Due ambienti dell’hotel matamba

La realtà italiana

Il terzo hotel del parco presenta infatti tutte le caratteristiche vincenti: camere a tema standard di alto livello, stupefacente tematizzazione dell’intero complesso sia da un punto di vista architettonico che da quello dell’inserimento di oggetti e grandi elementi di scena, cura maniacale dei particolari nelle aree comuni - compresa la grande piazza circolare su cui si affaccia l’intero edificio - e numerose suites con temi unici e diversi tra loro, da “Giulietta” a “Galileo Galilei”, da “Caruso” a “Casanova”. Da segnalare infine la stupenda suite da 83 mq. “Cesare e Cleopatra”, che può ospitare fino a 4 persone alla modica cifra di 975,00 euro a notte, ingresso al parco escluso. Per chi se lo può permettere, però, vale veramente la pena alloggiare all’interno di questo appartamento dotato di tutti i comfort, sauna e vasca idromassaggio compresi e situato all’interno di una imponente ricostruzione del Colosseo che ingloba anche l’area spa. Il quarto albergo della serie, “Hotel Convento”, 2007, ha segnato il passo sul fron52 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

Spiace scriverlo, ma ancora una volta l’Italia si distingue in negativo rispetto agli altri paesi. Esattamente come accade con i parchi, anche per gli hotel ad esso legati, se si esclude il solito Gardaland, siamo ridotti ai minimi termini. Allo stesso tempo, come vedremo, gli italiani si dimostrano comunque come sempre abilissimi nel ricercare soluzioni che possano mitigare le ormai storiche deficienze che purtroppo lamentiamo anche nel settore amusement. Ma iniziamo da Gardaland, che è stato il primo parco a realizzare un hotel a tema legato al parco e tutto sommato, nonostante alcune iniziali discutibili scelte strategiche e logistiche - quanto volute o quanto obbligate non sta a noi sottolinearlo – il prodotto confezionato è buono. Ma il replicare a larghe linee - e con tutti i distinguo del caso - il Disneyland Hotel di Parigi, non significa certo avere completato il lavoro. Tanto è vero che, finalmente, da due anni sono apparse le prime vere camere tematizzate e abbiamo dunque rivolto alcune domande al direttore del Gardaland Hotel, Claudio Tammaro. Quando è stato deciso di implementare questo tipo di camere e perchè? “È stato deciso circa 2 anni e mezzo fa con


l’obiettivo di connotare sempre più il Gardaland Hotel dal punto di vista della tematizzazione e per sottolineare la sua natura di hotel di Gardaland Park. Sono stati programmati, inoltre, interventi nell’area della hall e l’inserimento di un gigantesco Prezzemolo posto all’ingresso principale. I temi scelti per la tematizzazione delle stanze prendono spunto da alcune celebri aree di Gardaland Park: il Villaggio Inglese per la camera “Covo dei Pirati”, Fantasy Kingdom per la camera “Magic House” mentre l’ultima nata, la “Princess Kingdom” è stata ispirata dal successo ottenuto dall’incoronazione dei Principi e delle Principesse del magico regno di Gardaland che, ogni sera, si svolge al Gardaland Hotel”. Nella decisione ha influito l’esperienza di altri parchi, ad esempio Europa Park o Efteling, che già da anni offrono questo tipo di plus? “Più che l’esperienza di altri parchi, questa tipologia di stanze nasce dall’esigenza di proporre ai nostri ospiti, anno dopo anno, novità particolari e uniche che “fidelizzino” gli ospiti; è ovvio, poi, che si sia caval-

cata l’onda di un trend consolidato per gli hotel legati ai parchi tematici, quella, appunto, di proporre camere “fantasy style”. Qual’è la loro redemption? “Lo scorso anno la loro redemption è stata del 77% contro la generale del 70%. I primi due mesi di quest’anno 2011 - aprile e maggio - la redemption è stata dell’80% contro la generale del 71%”. La camera a tema è ambita solamente dalla famiglia con bambini o è richiesta anche da coppie? E in che percentuale? “Delle 3 tipologie, l’unica che sembra essere richiesta anche da giovani coppie è la “Princess Kingdom”; le altre, invece, sono meta preferita di famiglie con bambini”. Pensate di proseguire con questa strategia e quindi inserire in futuro altre camere a tema? “Visto l’enorme successo riscontrato fino ad oggi, sicuramente proseguiremo ad investire in questo senso”. Attualmente le camere a tema del Gardaland Hotel sono 12, di cui 4 richiamano il “Covo dei Pirati” e 4 la “Magic House” e sono state realizzate dall’art department interno di gar-

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Parchi di divertimento

Tre ambienti di Gardaland: la MagicHouse e Il covo dei pirati.

daland nel 2010. Le restanti 4 sono state inaugurate quest’anno e il tema è “Princess Kingdom”. Le dimensioni non sono particolarmente elevate, se si considera che variano da 21 a 25 mq. Per pernottamento e prima colazione i prezzi variano nel 2011 da un minimo di 229 euro per arrivare ad un massimo di 399. La stanza “Covo dei Pirati” include 1 Ingresso per un bambino a Gardaland Park. A poche centinaia di metri da Gardaland è poi stato inaugurato nel 2010 l’Hotel Parchi del Garda, che ha coinvolto Parco Natura Viva e Parco Giardino Sigurtà nella realizzazione di due camere a tema dedicate a questi parchi. Altre due camere sono dedicate rispettivamente alla mascotte dell’hotel Haki e al tema dei Pirati. In origine il progetto prevedeva il coinvolgimento di tutti i parchi della zona del Lago, ma per una serie di problematiche ancora da risolvere, tutto si è fermato per il momento a questa implementazione. L’idea comunque era ottima, dal momen-

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to che nessuno dei parchi in questione almeno per il momento – pare in grado di realizzare alloggi all’interno del proprio perimetro e dunque la speranza è che nel tempo si possa vedere realizzate altre camere di questo tipo. Per meglio comprendere cosa significa realizzare da un punto di vista creativo e tecnico una camera a tema, ci siamo rivolti a Giampiero Di Simone e Flora Lunardi, titolari di Entertech, l’azienda che ha curato la realizzazione delle 4 camere. Di quali riflessioni volete farci pertecipi in merito all’argomento? “L’esperienza vissuta con le camere a tema all’Hotel Parchi del Garda ci ha portato a riflettere sulla potenziale richiesta e successo di tematizzazioni in questo settore, conseguenza appunto dell’ottimo risultato ottenuto. Ad esempio, un cliente che sceglie di soggiornare in una camera a tema è fortemente motivato a fare delle esperienze, desidera estraniarsi dal quotidiano e vivere delle situazioni che lo fanno “sognare”. Questo suo desiderio può essere realizzato grazie al coinvolgimento di tutti i sensi, che vengono stimolati da una scenografia realizzata a regola d’arte, dagli effetti speciali di movimentazione ed interattivi. Tutto ciò permette di dare un innovativo impulso agli hotel che possono in questo modo offrire servizi, comfort ed emozioni al fine di creare una fidelizzazione dei propri clienti. L’importante è però che vengano seguite scrupolosamente le regole di ospitalità, ovvero, letti comodi e non “pericolosi”, scenografie non troppo invasive e soprattutto “a prova di bimbo”, realizzate con materiali certificati e secondo le normative vigenti. Poi, sta alla bravura e alla creatività di chi si occupa delle tematizzazioni creare la giusta atmosfera. Si possono realizzare camere rilassanti (Grotta dei cristalli con effetti luce, Nautilus con la riproduzione di ambienti subaquei, paesaggi esotici con effetti vari), camere fantasy (Cinderella, Foresta incantata, Gulliver), camere riproducenti periodi storici (Medievale, Futuro, Antica Roma, Tibet), camere che ricordano personaggi mitici del passato (Cagliostro, Newton, Romeo e Giulietta). Insomma tutto quello che la fantasia suggerisce, si può ricreare permettendo agli ospiti di vivere un’esperienza indimenticabile. Possiamo effettivamente considerare una


camera tematizzata come vera e propria attrazione, con tutto ciò che comporta. Ovvero, la gestione tramite un vero e proprio “show control” degli effetti che, studiati e realizzati ad hoc, permettono di enfatizzare il concept in modo tale da renderlo veramente coinvolgente tramite interazioni di tutti i generi”. Quindi il prossimo traguardo da raggiungere è a vostro parere quello di una camera che oltre alla scenografia si distingua per l’alto livello di interazione con l’ospite? “Fino ad ora alcuni hotel hanno cercato di tematizzare, o meglio, di creare un’atmosfera affidandosi alle competenze di operatori specializzati nel settore arredamento, bellissimi nel loro genere, ma, senza il supporto di competenze specifiche e dedicate non è stato possibile a nostro modo di vedere raggiungere il grado di coinvolgimento ad oggi richiesto. Oggi con il know how di aziende che operano nel settore dell’entertainment si possono soddisfare completamente le aspettative e si può stupire l’ospite che sceglie di vivere una camera tematizzata. Un esempio per chiarire questo concetto è quello di creare una camera scenografata completamente e minuziosamente per bambini e riproducente la casetta di Hansel e Gretel: le aziende che da anni operano nel campo dell’entertainment sono in grado di realizzare un prodotto veramente all’altezza delle aspettative del piccolo ospite e di applicare rigorosamente e artisticamente il tema scelto grazie all’esperienza maturata, alle competenze del personale (illustratori, scultori, tecnici, etc.) ed infine di creare delle ambientazioni veramente coinvolgenti”. Al momento prive di effetti speciali, ma decisamente interessanti sia per la tematizzazione che per il fatto di essere state realizzate all’interno di un parco acquatico immerso nel nulla della campagna bresciana, sono le 6 suites di Parco Le Vele. Realizzate nel 2010 all’interno del blocco di edifici centrali del parco, sono caratterizzate da una tematizzazione coerente con il proprio nome: “Tuscany”, “Oriental”, “Rome”, “Florence”, “Tokyo”, “Mediterranean Suite”. Non si raggiungono certo i livelli di tematizzazione delle suite di Europa Park o Efteling, ma l’impatto è sicuramente positivo, come ci conferma Elisa Salini, responsabile del personale del parco: “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai primi risultati ottenuti, an-

che perchè la realizzazione delle camere è stata tutto sommato improvvisata e non figlia di un vero e proprio progetto specifico”. Come vengono utilizzate le suites e da quale tipologia di pubblico? “Innanzitutto, le suites hanno due accessi; uno interno al parco che consente di fruire liberamente delle attrazioni durante l’orario di apertura e di consumare la prima colazione al bar dell’acquapark anch’essa compresa nel prezzo - e uno che si affaccia sul perimetro esterno, utilizzabile quando il parco è chiuso. I soggiorni sono generalmente brevi e quasi tutti legati alla sosta degli ospiti provenienti dalle regioni più lontane, come ad esempio la Toscana, durante il loro trasferimento verso la montagna. Trovano infatti gradevole fermarsi uno o due giorni da noi per godere dei servizi del nostro parco. La redemption, specialmente nei fine settimana di luglio e durante tutto il mese di agosto è stata molto buona”. Considerando che si tratta di una struttura che nelle vicinanze non presenta davvero alcun tipo di attrattiva, è sicuramente un esempio che potrà essere seguito con attenzione anche da altre realtà in un prossimo futuro. Nell’altro “distretto del divertimento” italiano, quello della Riviera Romagnola, l’intraprendenza di alcuni illuminati gestori di hotel e di due parchi particolarmente attenti alle nuove tendenze, Oltremare e Acquario di Cattolica, ha fatto si che siano oggi disponibili alcune camere a tema anche nell’area più a sud della costa. Nel 2007 Oltremare ha posto le basi di un progetto volto a coinvolgere, stante sia l’impossibilità di operare autonomamente, sia l’analisi della realtà locale partico-

Parco Le vele camera oriental

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Parchi di divertimento

La camera “Sharky “ dell’Acquario di Cattolica.

larmente ricca di offerta nel settore ricettivo, alcuni hotel della zona di Riccione. Nello specifico, in collaborazione con la cooperativa Albergatori Promohotels di Riccione ha ideato il progetto delle Camere di Ulisse: 7 stanze d’albergo personalizzate in onore del delfino curioso, mascotte del Parco Oltremare di Riccione e protagonista del famoso spot pubblicitario Dufour. Come ci raccontano i responsabili dell’ufficio marketing del parco, “Onde, pesci, stelle marine e un arredamento ispirato ai colori e ai temi del mare: la magia del mare e di Ulisse, le emozionanti avventure di Oltremare, accompagnano i sogni di chi sceglie tra le camere delle strutture alberghiere che hanno deciso di aderire all’iniziativa. Il turista oggi ricerca luoghi e destinazioni dove poter mettere in gioco la propria identità e in grado di veicolare un particolare sistema di valori. La sfida del “nuovo turismo” è proprio quella di trasformare prodotti e servizi da ordinari a straordinari. Il progetto delle Camere di Ulisse va esattamente in questa direzione: si tratta infatti del primo vero esperimento di personalizzazione di sistemazione alberghiera riferita a un “personaggio” ed ha l’obiettivo dichiarato di prolungare il piacere del soggiorno a Riccione con un’esperienza emozionale a 360° del parco Oltremare e del suo principale protagonista. Gli albergatori stessi, dopo un momento iniziale di diffidenza nei confronti di un progetto così inconsueto, si dichiara-

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no oggi pienamente soddisfatti: le stanze di Ulisse hanno incontrato il gradimento sia di una clientela tradizionale sia di quella più aperta e desiderosa di provare una nuova esperienza di soggiorno”. La stessa filosofia viene perseguita da alcune stagioni anche da Acquario di Cattolica, che ha stretto partnership con numerosi alberghi della zona di Cattolica. Anche in questo caso le camere sono dedicate ad alcuni personaggi caratteristici dell’Acquario, primo tra tutti Sharky, lo squalo simbolo della struttura un tempo conosciuta come Le Navi. Il parco concede la licenza di utilizzo agli hotel e impone logicamente lo stile grafico e la natura dei disegni sulle pareti delle stanze, che devono rispecchiare i canoni ufficiali, mentre l’hotel si impegna a sostenere interamente il costo della ristrutturazione della camera. Il resto del lavoro spetta al marketing del parco, all’hotel e alle agenzie turistiche, che veicoleranno il prodotto “parco+hotel” verso i potenziali clienti. Ad onore del vero - e questo vale anche per le camere tematizzate dedicate a Ulisse di Oltremare - le dimensioni delle camere, il livello di dettaglio e il non essere inserite in un ambiente altrettanto tematizzato, fa si che l’impatto sul pubblico sia decisamente minore rispetto alle realtà europee appena sopra descritte. Ma si tratta sicuramente di un primo passo, pur se tutto sommato timido e con caratteristiche che mai potranno essere ascrivibili a quelle di un hotel “nel” parco - distanza dai parchi, tipologia di clientela, modalità di fruizione, servizi accessori - che deve essere visto come qualcosa di comunque assolutamente positivo e meritevole di attenzione. In attesa che altri parchi - Mirabilandia, Aqualandia, Minitalia Leolandia al momento sono quelli che hanno le maggiori probabilità di realizzarli a breve – decidano di costruire il proprio hotel tematico. Senza dimenticare, ma leggendo questo articolo crediamo sia del tutto evidente, la straordinaria importanza sia delle tematizzazioni esterne che di quelle di camere standard e suites.



Parchi avventura

I parchi avventura sono social? di Maurizio Crisanti

E

sserci o non esserci. Sembra questo il problema. La presenta dei parchi avventura nei social network sembra rispondere a questa domanda. I primi parchi avventura realizzati in Italia e Facebook hanno la stessa età, si rivolgono allo stesso target, ma spesso non si conoscono, e dovrebbero frequentarsi di più. Per trovare tracce di marketing sociale e capire come queste strutture utilizzano i 58 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2011

social network abbiamo effettuato una ricerca analizzando oltre 135 internet e navigato su Facebook alla ricerca di tracce del nostro settore. I risultati, che presentiamo nei grafici, confermano che poco meno del 30 per cento delle strutture ha organizzato la presenza su Facebook o altri social network. Perché lo ha fatto? Innanzi tutto Facebook ha 750 milioni di utenti nel mondo, ed è utilizzato prevalentemente da giovani e dai loro genitori, che sostituiscono un target preziosissimo per tutti i gestori di attività del tempo libero. Altra caratteristica dei social network è che sono gratuiti e le informazioni sono quindi raggiungibili da chiunque attraverso una connes-


Sui 135 siti esaminati, 95 di essi (il 74 %) non ha collegamenti con un social network.

Il 72,5 % dei 95 parchi con presenza sui social network ha scelto facebook

Quanto al numero di contatti, 13 pagine o gruppi su Facebook si collocano nella fascia da 4894 a 1.016 contatti, 11 sono le presenze da 1.000 a 300 contatti e 18 fino a 300

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Parchi avventura

sione internet, sia tradizionale che mobile. Ma il valore essenziale rispetto ad un sito internet tradizionale è che questi strumenti facilitano enormemente la fidelizzazione degli utenti. Avere nuovi clienti è il sogno di tutti, ma conservare quelli che si hanno è altrettanto importante, ed a questo scopo i social network offrono opportunità formidabili. E sono 60 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2011

efficaci non solo per veicolare informazioni a coloro che si sono registrati sulla pagina del parco, in una sorta di volantinaggio virtuale, ma favoriscono anche l’interazione dei visitatori con gli altri utenti. Uno dei metodi utilizzati è quello di consentire di poter caricare foto e video della giornata al parco, attraverso Youtube o Flickr. In questo modo, in breve tempo, la pagina Facebook – sulla quale è opportuno inserire immagini e video “ufficiali” e ben realizzati - si arricchisce di contributi di simpatiche famiglie e comitive, di video con commenti divertiti, di scene rubate sui percorsi. Eppure dalla nostra ricerca emerge che il 31 per cento delle strutture presenti sui social network non si avvale di questa possibilità. Altra caratteristica dei social network è quella di consentire a tutti di inserire commenti. Certo, essere “trasparenti” nei confronti degli utenti è l’indicazione che va per la maggiore nelle interviste ai guru della comunicazione sul web, e questo comporta anche il fatto che un visitatore possa scrivere commenti poco lusinghieri sulla pagina, lasciando una traccia indelebile della sua insoddisfa-


zione, resa nota a miliardi di persone. E su questo è l’imprenditore che deve compiere una scelta chiara: o continua ad affidarsi al vecchio “sito vetrina” dell’ultimo decennio, nel quale è egli stesso a tessere le lodi della sua azienda, o decide di veleggiare in mare aperto verso il web 2.0 e il social web, ottenendo maggiore interazione con gli utenti, con la consapevolezza di correre tutti i rischi che questo comporta. È sufficiente consultare le pagine dei grandi gestori di telefonia mobile, per capire come apporre una bacheca sul web, creando un “muro virtuale” accessibile da tutto il mondo comporti dei rischi: i clienti lamentano ritardi, l’attivazione di servizi non richiesti e problemi che non è semplice gestire con risposte visibili da tutti. La trasparenza dei confronti dei clienti in genere ripaga le imprese più serie. A questo proposito bisogna dire che le pagine Facebook hanno le stesse regole basilari della comunicazione tramite internet: così come è orribile visitare un sito il cui ultimo aggiornamento è della scorsa stagione, allo stesso modo è poco qualificante lasciare che qualcuno utilizzi la nostra pagina per inserire pubblicità di propri prodotti o commenti con qualche parola fuori luogo. In ogni caso, la presenza sul web va gestita, possibilmente tutti i giorni, e magari con un progetto, prefissandosi alcuni obiettivi e sperimentando nuove vie per raggiungerli. È importante quindi fare in modo che i visitatori, al loro ritorno a casa, mettano il “mi piace” sulla nostra pagina Facebook, così le nostre comunicazioni, le promozioni e gli eventi compariranno sui loro profili. Come farlo? Ognuno usi il sistema che crede, dalla cartellonistica alla indicazione sui depliant o sui biglietti, o richiedendo l’email all’atto di firmare la “liberatoria” ed inviando poi una mail che ringrazia per la visita e invita a registrarsi. E, nei pochi luoghi dove è possibile, l’offerta di un punto d’accesso wi-fi è certamente apprezzata, perché così i visitatori potranno caricare in tempo reale foto e video sui propri profili, promuovendo inconsapevolmente la struttura. Infine qualche elemento di riflessione: innanzi tutto evitare di creare troppi eventi ed inviare frequenti comunicazioni, per non mostrarsi come spammer incalliti. Nessuno di noi apprezza di trovare ogni www.anesv.it 61


Parchi avventura giorno nella cassetta della posta volantini della stessa ditta. Così è sul web, messaggi troppo orientati ad una pubblicità “da volantino” ed eccessiva frequenza rischiano di ottenere l’effetto contrario a quello che si vuole ottenere. Meglio poche comunicazioni, in grado di suscitare la curiosità in chi le legge, ma gestite con intelligenza e rispetto per chi le riceve. La comunicazione su social media ha le sue regole, è orientata alla relazione prima che alla promozione di un prodotto, quindi i toni delle risposte dovranno essere sempre esplicite ma con i toni del dialogo. Su Facebook si intessono relazioni, non si vendono prodotti, e se non si è disposti a gestirle, è consigliabile evitare i social network. Ma veniamo ai risultati della nostra analisi: su 135 siti di parchi avventura e zip line (alcuni siti internet presentano più strutture) solo 40 – meno del 30% - includono richiami ai social network. Tra i social network richiamati, Face-

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book è il più diffuso, con il 70,7% di utilizzo. Sono poi presenti, in percentuali poco significative Twitter, unitamente a servizi come Youtube, apprezzato ovviamente per i video, ed in percentuali scarsamente significative, Flickr, per le immagini. Esistono tuttavia 18 strutture che non hanno previsto che gli utenti possano caricare video e foto sullo spazio Facebook del parco. Altro dato interessante riguarda il numero di “amici” su Facebook dei parchi presenti: nella fascia da 2.360 a 1.016 si collocano 13 presenze su Facebook, in gruppi o pagine, 11 sono le presenze da 1.000 a 300 contatti e 18 fino a 300. Tra i quattro parchi che superano i 2.000 “amici”, ben tre sono parchi siciliani, particolarmente vivaci nella presenza sul web. Ha collaborato Davide Capodieci



Occasioni

Notizie LIETE Si sono recentemente laureati, i figli di Antonio Bruno, associato ed instancabile esercente dello Spettacolo Viaggiante, i suoi figli Gennaro e Angela si sono laureati rispettivamente il 22/12/2010 ed il 22/12/2010, la famiglia Bruno collabora insieme nella gestione di un piccolo parco giochi nel Comune di Villaricca in provincia di Napoli, e nonostante l’impegno nel lavoro i due ragazzi hanno trovato il tempo di conseguire una Laurea che potrebbe aprire nuovi spazi lavorativi, i figli del nostro associato sono l’esempio che la nostra attività non è un limite, ma un punto di partenza da dove possono partire nuove e più importanti aspirazione, inviamo alla famiglia Bruno i nostri più sinceri Auguri, ANESV Campania e Calabria.

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NECROLOGI A Villabate, Palermo, all’età di 80 anni. Dopo lunga malattia sopportata con cristianità e serenità, si è spento Arini Giuseppe. Alla famiglia, in questo momento tanto doloroso, giunga il profondo cordoglio dello spettacolo viaggiante siciliano.

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Occasioni oc255 Vendo

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n.9-10 sett. ott.

2011 a. XLIX

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Enel e connessioni temporanee SUAP e SCIA Nuove regole per il rilascio del CPI


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