Il grande Sport n. 198 dell'8 giugno 2014

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Bassano, il Grappa la Marca e la Pedemontana in vetrina mondiale |||| pagine 2 e 3

LE LUCI E LE OMBRE DI UNA GIORNATA MEMORABILE

SCI

Dopo il rosa trenta quintali di rifiuti

Giulia Gianesini appende gli sci al chiodo

Non c’è stato solo il giorno memorabile della grande festa e dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia. Storico e memorabile rimarrà anche il giorno dopo, ma questa volta a brillare non sono le prodezze degli atleti ma quelle dei volontari che in una giornata di lavoro hanno ripulito tutta l’area da Semonzo a Cima Grappa lungo la strada Giardino, teatro della corsa rosa. Diciotto volontari della Protezione civile della Pedemontana del Grappa, con tre mezzi pesanti e ben 25 scout di Crespano del Grappa, con il coordinamento dell’amministrazione comunale, armati di guanti ed attrezzi han-

Ci siamo qua che ci creda

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VOLLEY

Brunopremi due titoli under ai regionali

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no passato il percorso metro per metro per tutta la giornata raccogliendo più di 30 quintali di rifiuti. Un lavoro importante che dimostra il grande senso civico e l’amore per la propria terra anche se lascia qualche interrogativo. Soprattutto verso chi, in quel giorno, ha preso soldi con salsicce e porchetta e poi se ne è anda-

to lasciando sulle strade i rifiuti e nemmeno dentro gli appositi sacchi… Ma non è finita qui, perché per risparmiare fino al 90% della spesa di smaltimento, come propost, appunto da Contarina, tutti i rifiuti sono stati trasportati a valle, a Semonzo di Borso del Grappa e qui sono stati tutti differenziati dai ragazzi del gruppo scout di Crespano. Si è trattato

di un grande lavoro, già previsto, ma che sicuramente non si pemsava di questa portata e che meriterebbe il plauso delle centinaia di migliaia di tifosi che hanno letteralmente invaso il massiccio del Grappa per assistere ad un grande evento sportivo. Gabriele Zanchin Le foto: la festa (ph. Roberto Bosca) e il lavoro, il giorno dopo

CICLISMO

La prima volta di Michele Gazzara al De Gasperi

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ciclone ROSA

Il Giro in casa I tifosi hanno trovato in Aru il nuovo beniamino

L’amore per Fabio sboccia sul Grappa

Avevano detto che il Grappa sarebbe stato decisivo. Lo è stato, perchè lo Zoncolan ha visto battaglia, ma non tale da cambiare gli assetti di classifica. Sul Grappa Quintana ha vinto il Giro, rintuzzando gli attacchi che potevano insidiargli il rosa dopo la furba e potente tappa dello Stelvio. Ma il Grappa ha visto sbocciare l’amore per Fabio Aru. Ha esaltato gli italiani. Ha dovuto perfino staccare le mani dal manubrio, per farsi largo nello stretto tunnel lasciatogli dai tifosi sulla salita della strada Giardino. Il sardo è andato su con una media finale di 24,4 km orari. Botte sul sedere, temerari che gli correvano disperati appresso, tra urla e bandiere. Quelli del Veloce Club Bassano lo avevano pronosticato: “Faremo il tifo per lui, perchè qui vinse da dilettante una Bassano Montegrappa”. Come Gino Bartali nel lontano 1934, lui invece di recente. Dopo il traguardo lo ha ricordato, imbacuccato in uno sciarpone per la fatica: “Qui feci la mia prima vittoria da Under 23”. E’ stato secondo nella cronotappa, perchè il colombiano Quintana non ha mollato la presa

sul Giro, e ormai vedeva la vittoria finale, e terzo alla fine. Il sudamericano era anche andato sotto, poi nel finale ha recuperato e all’arrivo sulla Cima ha staccato il sardo di 17 secondi. Ma è stato il giovane in maglia bianca a sollevare gli entusiasmi dei tifosi. In uno sport che ha dato tante amarezze, vedono in lui il futuro, lo ascoltano raccontare che ha fatto una preparazione invernale impeccabile, lo hanno visto andar su come uno stambecco. Lo hanno perfino ostacolato per troppo amore, ma i ciclisti lo sanno che può succedere. Sono vaccinati. Il tappone a cronometro da Bassano a Cima Grappa non ha rivoluzionato la classifica, ma ha regalato enormi emozioni. Il tempo ha tenuto, l’organizzazione è parsa pressochè perfetta. E sul Grappa il Giro “vero” si è concluso. Come da previsioni la fatica del Grappa ha pesato e ora il ragazzone sardo è entrato in via definitiva nel cuore dei tifosi. La corsa rosa è qualcosa di incredibile e le due ruote cercano nuove credibilità. Pagine come questa possono far riconciliare con lo sport del pedale. Claudio Strati

Il retroscena

Lo scoop del sardo e lo zampino di Slongo

La folla in piazza Libertà alla partenza di Quintana. Il colombiano sul Grappa con l’assessore Finozzi. Qui sopra Nazzareno Leonardi del Comitato tappa. In alto Fabio Aru poco prima dell’arrivo (foto da Fb Tappa Giro Bassano e da riprese Rai)

C’è un po’ di Marca trevigiana nelle performance del giovane Fabio Aru. Il sardo che ha entusiasmato le genti del Grappa, infatti, può contare sul trevigiano Paolo Slongo, che è il responsabile della preparazione atletica dell’Astana. Paolo Slongo lo aveva già detto in anticipo, che Aru poteva fare l’impresa. «La cronoscalata del Grappa può essere una buona opportunità per Fabio - aveva dichiarato il tecnico trevigiano -. Ognuno sceglie il proprio ritmo per salire e lui può guadagnare qualcosa. Poi prima dello Zoncolan ogni tappa è buona per limare dei secondi e arrivarci alla vigilia in zona podio potrebbe regalare una scalata emozionante». Lo Zoncolan non è stata poi la tappa decisiva. Lì la sfida non ha riguardato i big di classifica. E’ stata la crono sul Grappa, invece, a infuocare gli appassionati. Hanno trovato il loro beniamino, l’italiano che ha saputo mettere del pepe nella sfida tra stranieri, l’uomo che fa sognare in un ciclismo nuovo. «Fabio sul Grappa può fare qualcosa di importante» aveva detto Slongo. Cosa poi puntualmente accaduta. Aru ha spiegato che con Slongo avevano messo a punto la tattica: partenza tranquilla, poi a tutta negli ultimi 15 km. Ha fatto proprio così, è andata a gonfie vele.

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Grande festa variopinta

E’ stata anche la festa dei colombiani. Nelle cronache sono spuntati molti connazionali di Quintana e Uran Uran, accorsi a fare il tifo. A Bassano sono stati avvistati ad esempio Eduardo, Alejandra e Sonia, in compagnia degli amici americani Marta e Ricardo. Sono arrivati nelal città del Grappa dopo un tour in varie città italiane. Una vacanza tra arte e Giro. Alcuni di loro erano in maschera, in omaggio al tradizionale carnevale di Barranquilla, la loro città d’origine. Ma il «Viva Colombia» si è sentito forte sulla strada del Grappa. A Semonzo di Borso del Grappa vive una famiglia che da tempo stava aspettando questo momento. In piazza Paradiso, Marisa, Marina, Flor e il piccolo Alexander, tutti con bandierina colombiana e con l’allegria tipica dei sudamericani, hanno atteso il passaggio dei propri beniamini. Urlando a più non posso «Colombia siempre Colombia». Hanno confessato di essere tifosi sfegatati dei loro connazionali grimpeur, ma di voler sostenere anche Ivan Basso. Lungo il tappone del Grappa se ne sono viste di ogni colore. La miss in bikini rosa che promuove il volo libero. La “truppa” del fan club Marco Bandiera di Maser, 200 in divisa arancione col

Il Grande Sport

Numeri da sballo giornale e web presi d’assalto E’ stata una bella esperienza quella de Il Grande Sport in occasione della tappa rosa. Il numero scorso, con lo speciale dedicato a Giro, e con una tiratura che ha sfiorato le diecimila copie, è andato a ruba. Si è presentato a inizio maggio come l’unico strumento di conoscenza dell’evento, e ha spopolato tra tifosi e appassionati tenendo banco fino alla tappa e andando letteralmente bruciato, grazie anche alla collaborazione del Comitato Tappa di Bassano, del Consorzio Vivere il Grappa, di amici del portale Fb Tou.R.omano e collegati, che hanno contribuito alla diffusione aggiuntiva sia nel Bassanese sia nella Marca trevigiana. Entusiasmante anche il successo dei nostri canali web. La pagina Facebook, nei soli tre giorni finali prima della tappa, ha avuto almeno ventimila contatti e così pure il nostro magazine online www.ilgrandesport.it ha conosciuto in maggio migliaia di accessi agli articoli di servizio agli appassionati e di informazione sportiva dedicati in una sezione speciale al Giro. Ringraziamo i lettori affezionati, gli inserzionisti che credono nel nostro mezzo, enti e persone che hanno collaborato con noi nella promozione e nell’opera di informazione a favore del territorio. Nella foto a destra, Il Grande Sport oggetto di lettura da parte di Manuele Boaro, il ciclista professionista che ha girato le scuole della pedemontana per incontrare i ragazzi e far loro conoscere che cos’è il ciclismo e quali sono i suoi valori di base da tenere sempre presenti. Anche lì, nelle scuole, Il grande Sport è andato a ruba.

presidente Doriano Giacon installatasi in un tornante vicono a Cima Grappa con spiedo, mille salsicce e mille alette di pollo. L’assedio di camper e comitive imbandierati provenienti da Belgio, Olanda, Svizzera, Spagna, Cechia e non solo. Un pieno di tendoni tricolori ricchi di allegria. Tutta la notte che ha preceduto la tappa il Grappa è stato preso d’assalto da centinaia dimigliaia di persone che si sono accampate tra tornanti e doline per vivere in diretta la grande sfida. Si è visto appunto di tutto, anche purtroppo qualche imbecille (statisticamente bisogna pur prevederlo...) capace di fermare quasi i corridori, presi dallo sforzo, per far loro una foto giusto di fronte, o pronti a scompaginare l’azione dei beniamini con pacche sulla schiena o sulle braccia. Non è stato meno variopinto il centro di Bassano, con il rosa a predominare e un pianone mai visto. Una festa in grande stile, con grande ritorno mediatico e grande impatto turistico, si suppone, anche pe ril futuro. I centomila previsti solo in città pare siano arrivati, molti di più sul Grappa. Missione compiuta.

La bellissima miss in rosa che ha promosso una delel tante attività sportivo turistiche del Grappa: il volo libero. Si è esibita insieme ad un grande parapendio, rigorosamente rosa anche lui. Molto rumoroso il tifo colombiano in piazza Paradiso a Semonzo di Borso del Grappa

Il ritorno La pedemontana prenota il 2015

Già in lista Asiago, Asolo, Montebelluna Passato il Giro d’Italia, ecco il prossimo… A Trieste è terminato con una grande festa il 97. Giro ciclistico d’Italia, nel nostro territorio culminato con gli arrivi a Vittorio Veneto e a Cima Grappa. Ma pare che le sorprese non siano terminate. Infatti nei prossimi giorni l’ex assessore allo sport del comune di Asolo, Nico Basso si recherà dal neo sindaco asolano Mauro Migliorini per comunicargli la volontà di far richiesta alla Rcs, società che organizza il Giro d’Italia, di ospitare una partenza di tappa del Giro del prossimo anno o l’altro ancora. Insomma dopo lo storico arrivo ad Asolo del 2010 con la vittoria di Nibali, la città della Duse potrebbe riabbracciare i girini. Ma ci sono altre voci di corridoio che parlano di una possibile partenza del Giro anche da Montebelluna in collaborazione con Feltre per una tappa tutta da disegnare ma che potrebe toccare alcune località trevigiane. E qui potrebbe inserirsi anche il suggestivo tracciato sul Grappa che prevede il passaggio per il “salto dea cavra” a Paderno, tracciato frequentatissimo e conosciuto da ciclisti e cicloamatori della zona. Ma in lista d’attesa pare si sia infilato anche Asiago. Bassanesi e Vicentini hanno già iniziato a premere per avere un arrivo di tappa nei Sette Comuni, in coincidenza con il Centenario della Grande Guerra che sicuramente sull’Altopiano

asiaghese avrà, come sul Grappa, uno dei suoi snodi centrali. Intanto tiene banco il grande successo ottenuto dalla cronoscalata del Grappa. Al punto che gli organizzatori friulani avrebbero manifestato l’intenzione di organizzare una cronoscalata dello Zoncolan. Il Giro 2014 va in archivio ma già si parla di quello del 2015. Gabriele Zanchin Nelle foto di Roberto Bosca due passaggi a Romano, a Spin e nel capoluogo


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B

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sportivamente

mondo enessere di Raffaella Toniolo, coaching e psicologia del lavoro e dello sport

Allenarsi sì, ma con i tempi di recupero Più mi alleno più miglioro? Quando si pratica sport intensamente, o a livello agonistico, ci sono molti fattori da considerare che possono influenzare la prestazione e i risultati che si ottengono. Focalizzandoci sull’allenamento in sè la prestazione può dipendere più dal come ci si allena che dal quanto e un aspetto che a volte si trascura o si sottovaluta nella preparazione è il riposo o recupero, antagonista e allo stesso tempo alleato e parte integrante dell’allenamento. Che cos’è il recupero? Tecnicamente è il tempo necessario per riparare i “danni” causati da un’attività sostenuta. Durante la fase di recupero il nostro organismo attiva delle modificazioni che avviano il processo di riparazione allo scopo di ripristinare lo stato ottimale e potenziare le “difese” in vista di un eventuale nuovo “attacco” cui far fronte (un nuovo allenamento, una sfida, una gara ecc.). Diversi fattori possono influenzare il tempo necessario perchè tale processo si svolga correttamente e in modo adeguato, ad esempio condizione psico-fisica dell’atleta professionista o amatoriale, esperienza di allenamento, età, sesso, nutrizione, idratazione, ore di sonno, specificità dello stress legata alla prestazione eseguita, strategie di recupero, stile di vita, problemi del quotidiano, carenze cliniche specifiche non diagnosticate ecc. Se vogliamo migliorare la nostra condizione fisica, la nostra prestazione sportiva o anche solo il nostro benessere generale, non dovremmo escludere l’importanza del recupero come parte integrante della nostra prestazione “allenando” anche quel mezzo che l’organismo utilizza perché avvengano determinati adattamenti e cambiamenti fisiologici utili alla nostra attività e atti ad evitare il rischio di andare incontro a stati di affaticamento, stanchezza, nervosismo, mancanza di concentrazione fino a fratture da stress che possono diventare ostacoli e blocchi nel raggiungimento dei nostri obiettivi. Può accadere che, per troppa voglia di competere o di essere performante, lo sportivo si sottoponga a carichi di allenamento eccessivi o a gare troppo ravvicinate, compromettendo la propria condizione atletica. A volte si pensa che aumentando il carico di lavoro predisporrò il mio fisico e la mia testa a risultati maggiori in campo. Tale impostazione potrebbe invece portare al risultato contrario e a farci magari perdere la partecipazione a gare per noi importanti e che stavamo preparando da mesi. Gli allenamenti dovrebbero essere predisposti in modo da permettere al corpo di recuperare e ricompensare le perdite psico-fisiologiche che normalmente un organismo “stressato”, ossia sottoposto a delle sollecitazioni

continue, subisce. Quando stanchezza, nervosismo, difficoltà di recupero delle energie psico-fisiche, difficoltà di concentrazione si manifestano potrebbe essere utile fermarsi, ascoltare ciò che ci vogliono dire

questi segnali ed eventualmente considerare che forse siamo incappati nella “sindrome da overtraining o da superallenamento”. In tali condizioni è praticamente impossibile riuscire a rendere al massimo per cui potrebbe rendersi necessario ridurre i carichi di allenamento o, nei casi più estremi, sospendere completamente l’atti-

vità sportiva per un certo periodo di tempo. Per ottimizzare il lavoro di preparazione nella nostra pratica sportiva diventa pertanto indispensabile imparare ad ascoltare il nostro corpo e i segnali che ci invia e prendere in considerazione anche le variabili che condizionano il recupero ci consente di modificare il nostro programma e renderlo più efficace per la nostra prestazione. Non esiste una forma di recupero migliore di un’altra e che valga sempre e per tutti ma possiamo trovare la strategia più funzionale per noi. Personalizzare il recupero come si fa con l’allenamento può essere un modo utile per occuparci della nostra specificità nel suo complesso. Anche il saper recuperare è una dote e una capacità che possediamo e che possiamo imparare ad allenare e a rendere produttiva per la nostra prestazione. www.raffaellatoniolo.it

di Cosimo Gasparri, nutrizionista e docente di Dietologia/Alimentazione

Arriva l’estate, consigli per la prova costume Con l’estate ormai alle porte e la prova costume che come ogni anno incombe, per ritrovare una buona forma corporea bisogna svolgere innanzitutto un’attività fisica aerobica in modo costante e regolare per almeno 1 ora al giorno e con profonda respirazione per bruciare il grasso superfluo e migliorare la motilità intestinale riducendo in tal modo anche le fermentazioni che causano la pancia gonfia. Eseguire inoltre esercizi adeguati per tonificare la muscolatura dell’addome e ridurre lo stress che aumenta la formazione di cortisolo il quale influisce anche sulla glicemia ed è responsabile tra l’altro dell’accumulo di grasso viscerale. Un aiuto efficace è il dormire in ambiente tranquillo e rilassato per almeno 7-8 ore, consumare 5-6 pasti piccoli al giorno ogni 3-4 ore di cui due merende a base di frutta lontano dai pasti principali, per aumentare il metabolismo energetico e impedire fermentazione e sviluppo di gas. Bere molta acqua naturale non frizzante lontano da pranzo e cena per non diluire il succo gastrico e rallentare la digestione; l’acqua

con il potassio contenuto nella frutta e verdura diminuisce anche la ritenzione idrica. Mangiare seduti in ambiente tranquillo e sereno, masticare lentamente,

tranquillamente e bene gli alimenti evitando di saltare i pasti perché rallenta il metabolismo e induce a consumare più calorie successivamente. Ridurre anche il sale da cucina ed eventualmente sostituirlo con ioduro o iodato di potassio, non consumare bevande gasate, zuccherate, ricche di anidride carbonica, alcool. Si

Pedalata

Rosà, sale la febbre “Moonbike” L’associazione sportiva “Panther Bike” di San Pietro di Rosà è al lavoro per proporre una pedalata guidata di mountain bike tra le colline di Bassano, Marostica e lungo il fiume Brenta su sentieri sterrati. “Moonbike” il nome dell’iniziativa che si svolgerà sabato 28 giugno dalle 18 alle 22. Visto l’orario serale sarà d’obbligo avere luci al seguito che permetteranno di percorrere circa 45 chilometri tra sentieri e sterrati con un dislivello di circa 500 metri. È previsto anche un ristoro a metà percorso mentre al rientro ci sarà una grigliata per tutti. Il gruppo verrà scortato dalle ammiraglie del Team Angelo gomme di Villadose e dalle Vespe del club Banditi in Vespa di San Pietro di Rosà. Per informazioni contattare Alessandro al 347 0517199 begin_of_the_ skype_highlighting 347 0517199 GRATIS end_ of_the_skype_highlighting.

consiglia lo yogurt magro con fermenti lattici-probiotici che producono biotina, vitamina K e contribuiscono al riequilibrio della normale flora batterica e riduce il gonfiore addominale; anche il Thè verde ricco di catechine (polifenoli) riduce il grasso, il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi. I carboidrati devono essere soprattutto complessi e integrali perché favoriscono la motilità intestinale e riducono l’assorbimento di grassi e zuccheri. Ottimo è il consumo di pesce azzurro ricco di omega-3 e di frutta di stagione, soprattutto prugne, kiwi, pere, pesche, albicocche, ciliegie e melone ricche di potassio; verdure fresche a foglie verdi come spinaci, biete, lattuga, rapa, cicoria, rucola, valeriana ecc.... Utilizzare come condimento olio extravergine di oliva. Evitare i cibi preparati industrialmente, le bibite gassate e zuccherate, l’alcool, i cibi grassi, fritti, insaccati, e cibi conservati sotto sale. Moderare il consumo di banane, fichi, uva, carne rossa e grassa, frattaglie e dolci. Studio di Dietologia & Nutrizione Umana dietologianutrizione@libero.it dietologia1.jimdo.com

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calcio

Serie B Salvezza raggiunta all’ultima giornata quando i playout sembravano inevitabili

Il Cittadella dei miracoli

Salvezza diretta! Garantito un altro anno in serie B. Il Cittadella ha fatto un’impresa incredibile se pensiamo che solo tre mesi fa i play out erano un obiettivo. Claudio Foscarini la ritiene quella più sofferta e difficile della sua gestione granata (6 stagioni in B, 9 in totale, più 3 Primavera). Il Fergusson del Piave (o della Città Murata) ha capitalizzato al meglio una rosa fatta da uomini veri, che mettono l’amore alla bandiera prima dell’ingaggio. Stefano Marchetti senza follie di mercato (il Cittadella non può permettersele) a gennaio ha rinvigorito la squadra (Scaglia dietro, Rigoni in mezzo, Djuric davanti), ma soprattutto ha forgiato lo spirito giusto al gruppo, dove tutti sono utili alla causa remando nella stessa parte. Capolavoro! Il presidente Andrea Gabrielli (gli uomini giusti al posto giusto) e il popolo granata (nei 13 club del Centro di Coordinamento, più la Vecchia Guardia) possono ora esultare. Ma quanta fatica, per-

ché nessuno ha regalato niente. Lottando con le unghie (e di testa soprattutto sul piano psicologico) sono stati racimolati i 47 punti necessari per l’obiettivo. “Chi la Djuric la vince” avevamo scritto (Il Grande Sport del 9 febbraio 2014) con il centravanti bosniaco a dare la svolta con una doppietta nella partita più decisiva delle altre (5-1 al Varese) e poi trapanando dall’alto dei suoi 2 metri l’ex Trapani (2-1). Vittorie che lo hanno lanciato nella storia per l’epopea della salvezza. Poi ancora sofferenza con Palermo e Bari (predestinate a vincere) per risorgere, dopo due tiri dell’Empoli all’incrocio, nell’ultima partita al Tombolato con un mitico 2-2 (gol di Coralli e Djuric). Infine il prezzo delle squalifiche (capitan Pellizzer e l’amuleto Djuric, più un grave infortunio a Paolucci) a Lanciano, dove gli abruzzesi volevano i play off. Qui Foscarini a sorpresa rimpiazza Djuric con Leonardo (da Vinci) Perez (4 gol, fisicità e ba-

settoni) mettendo apprensione al Lanciano che si impantana (0-0) nelle maglie tese dal tecnico granata. Il Cittadella vuole e ottiene al 97’ il risultato del fischio d’inizio, che vale la salvezza (pari punti col Varese che a sorpresa batte il Siena). Al Cittadella tutto è stato indispensabile dal primo all’ultimo della rosa, dal primo dirigente all’ultimo dei sostenitori, dalle risorse interne a quelle del territorio (oltre 5 400 tifosi al Tombolato) perché la B continui a essere un patrimonio di prestigio per tutti. L’assessore allo sport di Cittadella, Francesco Pozzato, dichiara: «Anche quest’anno il miracolo è avvenuto. La salvezza centrata è l’ennesima prova del gran lavoro svolto dalla società. Il fatto di esserci salvati all’ultima giornata fa apprezzare ancor di più l’enorme risultato raggiunto. Una cittadina di 20.000 abitanti deve stupirsi, meravigliarsi e gioire a ogni salvezza... il nostro scudetto». Rino Piotto

Tifosi granata

A Trapani per Foscarini

(gz) Quando si dice la passione e l’amicizia... Da Riese a Trapani per seguire l’amico allenatore. Un gruppo di tifosi sono andati al seguito del Cittadella calcio nella vittoriosa trasferta di Trapani, la più lunga del campionato per stare vicino all’amico, compaesano allenatore dei granata Claudio Foscarini. Questa è la faccia bella del tifo, quello sano, spontaneo, quello vero e ci viene proposto da Riese Pio X. Infatti gli aderenti al “Jack Foscarni Fans Club” di Poggiana di Riese Pio X presieduto da De Luchi un gruppo sorto proprio per sostenere Claudio Foscarini tecnico del Cittadella originario

di Riese Pio X dove abitano ancora la mamma e le sorelle, hanno pensato di organizzare questa trasferta fino a Trapani. L’iniziativa è stata pensata per sostenere il tecnico riesino in uno dei momenti più importanti della stagione. E l’obiettivo è stato raggiunto perché il Cittadella ha vinto mettendo un tassello fondamentale sulla salvezza poi raggiunta senza dover affrontare i playout e i tifosi di Riese sono stati gli unici ad affrontare questo lunghissimo viaggio per sostenere l’amico e compaesano Foscarini. Un esempio di vero tifo e di amicizia: il lato bello del calcio.

Tennis

Salviato a un passo dall’Open

Il 2.5 Francesco Salviato, atleta della Società tennis Bassano, è sempre più vicino a conquistare un Open. La sua corsa stavolta si è fermata in finale davanti a Mario Radic, superfavorito del torneo, che ha meritatamente ottenuto il terzo successo consecutivo al 7° Memorial Ermanno Orler dello Sporting Club Mestre, calando così un prestigioso tris d’assi sui campi in terra rossa di via Terraglietto. Una ottantina in totale i partecipanti, di cui una quindicina di seconda categoria, per questo torneo Open diretto dal giudice arbitro Nicoletta Bortolozzo coadiuvata dalla direzione di gara di Roberto Bonigolo. Il giocatore croato, ma mestrino di adozione, ha fatto valere tutta la propria classe regolando prima il 2.8 Pietro Pecoraro, poi il 2.5 Matteo Baldi e infine il 2.5 Francesco Salviato (St Bassano) in un match equilibrato anche se avversato dal maltempo, conclusosi con il punteggio di 64 75. In precedenza Salviato, partito come terza testa di serie, era stato bravo a superare Riccardo Roberto per 67 63 64 e Georg Winkler con il punteggio più convincente di 61 62.

Verso i 40 anni della Polisportiva

La Salf riscopre i valori dello sport Il personaggio

Criscuolo, una vita per gli altri Raffaele Criscuolo, 97 anni compiuti a marzo, ha sempre amato il calcio. In gioventù, studente di belle speranze, alternava il pallone ai libri con uguale successo. Gli paceva rincorrere la sfera di cuoio e sfogliare i libri di medicina, alternare al sudore dei muscoli il sudore del cervello. Dal campo giocato è passato ben presto alla scrivania, prima come dirigente e poi come presidente, Cartigliano e Romano le sue tappe principali. L’impegno pubblico e un senso civico non comune lo hanno portato ad occupare, dal 1965 al 1973, anche il ruolo di consigliere della Pro Romano, per non dire dei 27 anni, dal 1959 al 1986, trascorsi come giudice conciliare. È stato poi presidente della Banca di Credito Cooperativo di Romano e socio del Panathlon e del Rotary. Tanto impegno non è passato inosservato. Il presidente della Repubblica lo ha nominato Cavaliere mentre il Coni gli ha attribuito la Stella d’onore.

Raffaele Criscuolo premiato dal consigliere regionale Figc Patrick Pitton e da Agostino Compostella del Calcio Cartigliano

Infine a dicembre 2013 la Figc Delegazione Distrettuale di Bassano del Grappa, tramite il Consigliere Regionale Patrick Pitton, ha conferito la Benemerenza Locale per l’impegno, la passione e la dedizione profusi in ambito sportivo e sociale, che rappresentano un valido punto di riferimento per molti giovani della nostra comunità (alla consegna era presente anche

l’attuale presidente dell’Asd Cartigliano Calcio Agostino Compostella). Il dott. Criscuolo non si vanta dei meritati riconoscimenti, mantiene sempre un profilo basso: “Ho ritenuto un mio preciso dovere fare tutto ciò” conclude senza falsa modestia, come se impegnarsi a favore degli altri fosse la cosa più naturale di questo mondo. Averne di galantuomini così!

La riscoperta e la valorizzazione delle proprie radici, in particolare di atleti e dirigenti che per decenni sono stati dimenticati, è stato l’obiettivo di un summit che si è tenuto presso il ristorante “Da Godi” a Fontaniva in preparazione della festa dei 40 anni della Polisportiva Salf Fontaniva. L’iniziativa è stata promossa dal “Salf Granata Club”, impegnato per una cultura sportiva di aggregazione sociale, sport-solidarietà e del fair play che mette la persona prima del risultato tecnico, secondo la tradizione salfina e l’esempio del presidentissimo Angelo Gabrielli, fondatore del Cittadella calcio. Ricorda Igino Taverna, che nel 1990 a Sarreguemines (Francia) indossò la maglia azzurra juniores nel salto triplo: «Nell’atletica leggera oltre al sottoscritto anche altri salfini come Ormisda De Poli, Stefania Baldo e Luca Corrizzato sono stati convocati in nazionale, la Salf però si è caratterizzata soprattutto per l’attività di base coinvolgendo anche i ragazzi meno dotati». Gabriele Birollo, che è stato giocatore e dirigente della pallamano, racconta: «Per il numero dei praticanti la pallamano superava l’atletica leggera con 33 edizioni del mitico “Palio dei quartieri”, tappe formative come le “Giornate del Fair Play”, le “Feste della famiglia” e tornei vari. C’è stato anche un periodo di attività federale giovanile e dal 1983 la partecipazione al campionato di serie C femminile. La pallamano era promossa dalla Salf soprattut-

to nella fascia scolare, ma anche come gioco ricreativo serale per gli adulti». «La gestione societaria – spiega Federico Trento, segretario negli anni ’80 e inizio ’90 - era molto semplificata, non c’erano quote d’iscrizione o mensili di frequenza agli allenamenti perché la preparazione era gratuita. Chi proponeva una nuova iniziativa cercava anche le risorse presso

amici mecenati o più spesso metteva mano al proprio portafoglio. In quegli anni la Salf ha avuto un grande presidente, Roberto Baldo da Carmignano di Brenta, che impostò l’associazione come una grande famiglia, dove ognuno metteva qualcosa di suo nel bene comune. Oltre alle gare, si organizzavano attività di aggregazione con i genitori come i giochi in Brenta a Pasquetta, le feste della famiglia e perfino i raduni estivi di una o due settimane in montagna, appoggiandoci ad organizzazioni parrocchiali». Conclude il presidente Silvano Birollo: «I soci del Salf Granata Club partecipano alle varie iniziative con uno spirito analogo a quello delle origini della Salf coprendo le spese personali e organizzative per i programmi e le trasferte. Il nostro club non si limita soltanto a seguire il Cittadella in serie B, ma opera per una cultura sportiva basata su chiari valori».


il grande Sport

R

8 giugno 2014 - 6

sportivamente

mondo unning di Enrico Vivian, 35° alla New York Marathon 2010

Asiago, Treviso e non solo col format 10km Facile innamorarsi dell’Altopiano e della sua perla nel mezzo, altrettanto promuovere una gara molto tecnica ben tagliata nel centro di Asiago, dove è stato raggomitolato un percorso di 2,5km che ripetuto 4 volte porta ai canonici 10km: un tracciato ben studiato a tavolino da chi conosce gli incroci dal vivo, misura certificata anche dal giudice. Poi ci pensa l’altimetria, non certo quella di un trail, a mettere in crisi la continuità del ritmo quattro volte al giro, due strappi brevi e due salite lunghe seguiti da altrettante discese per chiudere il circuito: considerando anche i 1.000 metri di altitudine, si può perdere anche una decina di secondi al chilometro rispetto alla pista. La Sleghe Lauf porta nel nome l’orgoglio cimbro, a volte poco comprensibile per gli atleti di pianura, ma l’ingresso da un paio di anni nel circuito di gare Vicentia Running ha fatto crescere i partecipanti fino al quasi “tutto esaurito”: difficile far posto a più di 500 atleti, soprattutto per il passaggio artistico nel parco dietro il Duomo e i doppiaggi che si fanno frequenti

dopo metà gara. Vedremo il prosieguo dopo la quinta edizione di sabato 7 giugno, che ha avuto un miglior riscontro da quando si è spostata da metà settembre a inizio giugno, periodo nel quali il

corso principale è libero da sedie e tavolini dei locali. Ecco spiegato un evento, tanto più godibile quanto più lo si frequenta, anche da parte degli spettatori che possono rapidamente saltare da una parte all’altra per seguire meglio gli atleti, soprattutto fra le piazze. Come suc-

cederà nella Marca a fine mese, quando la CorriTreviso si regalerà un percorso tutto nuovo per le nozze d’argento: un circuito di 2,5 km da ripetere 4 volte per un totale di 10km, imperniato su Piazza dei Signori. Nessun plagio, ovviamente, semplice adesione a un format che funziona, che compatta la manifestazione agonistica riducendo il disturbo per chi non vuole partecipare nemmeno a bordo strada. Poi ci sono strane combinazioni intorno a noi, come la Montefortiana che ha tre percorsi per i 20.000 camminatori, uno per il trail, uno per i 2.000 competitivi di mezza maratona a spasso per le colline, mentre riserva le strette vie del centro a poche decine di elite. La StraVicenza invece mette in fila davanti alla Stazione quasi 10.000 persone, un migliaio con il chip di rilevazione esatta dei tempi e tutti gli altri in libera interpretazione fra corsa e camminata per le vie del centro, fra palazzi palladiani e parco Querini. A ciascuno la propria soluzione. info@scuoladicorsa.it

di Mirko Chemello, 7° classificato alla 100 Km of Namib Desert 2010

Gabriele Rosa in Kenya va a caccia di talenti Gabriele Rosa, classe 1942, cardiologo e medico dello sport, da più di tren’anni è l’allenatore dei più grandi maratoneti al mondo. I suoi atleti hanno vinto tutto: 50 medaglie ai campionati del mondo, 8 record assoluti di maratona, mezza maratona, 10mila metri e 3000 siepi. Vittorie alle maratone di Londra, Boston, New York, Berlino e Chicago. Il suo campo di allenamento ? Gli altopiani del Kenya. Nel 1991 nasce il progetto “Discovery Kenya” con l’obiettivo di selezionare atleti promettenti e offrire loro le migliori condizioni per emergere a livello internazionale ma senza sradicarli dal loro paese natale. È stata una scommessa ardua e impegnativa. I primi anni, quel signore dalla barba bianca era visto un po’ male non solo dal governo del Kenya ma anche dai vari capovillaggio, perchè considerato come una specie di sfruttatore. A lungo andare le cose sono cambiate, come racconta lo stesso Rosa in una recente intervista: «Mi sono innamorato di quei popoli, della

terra d’Africa e così piano piano ho trasmesso la mia passione per la corsa». Il primo camp di allenamento è sorto nel villaggio di Kapsait. In quel luogo le tre popolazioni locali erano in continua lotta tra loro. Il centro sportivo riuscì a

ristabilire la pace rendendolo luogo di ritrovo e aggregazione per la maggior parte dei ragazzi. Ora la fondazione Rosa non si occupa soltanto di atletica ma sostiene diverse scuole e nel gennaio 2012 è stato inaugurato un centro di fisioterapia destinato non soltanto alla cura degli atleti. Al suo fianco Gabriele Rosa può contare su

altri tecnici qualificati, tra questi spicca Claudio Berardelli che è anche responsabile del gruppo in Kenya. Ogni anno a Kaptabuk, piccolo villaggio situato a più di 3000 metri si corre una gara. Centinaia di bambini si cimentano in una specie di competizione di 10 km, tra loro non c’è rivalità anzi succede che alcuni ragazzi più grandi prendono per mano quelli più piccoli. Nessuno deve sfigurare e così a piedi nudi e con il sorriso tutti arrivano al traguardo. Per qualcuno di loro c’è una speranza di poter diventare un campione, rimanendo pur sempre nella loro terra. Si dice che il luogo dove nasci ti rimane sempre nel cuore. Il tuo paese e le tue origini ti accolgono sempre a braccia aperte. L’ Africa ora accoglie a braccia aperte Gabriele Rosa come un figlio. Lui che è entrato in punta di piedi ma ha saputo avere rispetto. Un bel libro scritto da lui stesso racconta questo uomo e questo mondo. Il titolo “Correre la vita” ci fa sentire partecipi di questo viaggio.

MARCE E CORSE

si trovano sul web: da ilgrandesport.it si accede ai calendari veneti e nazionali sui siti: calendariopodismo.it calendariopodismoveneto.blogspot.it

Nordic walking

Montegrappa alla Scalata Rosa

Dopo la magnifica trasferta al mare (Lignano Sabbiadoro) in aprile, il mese di maggio la squadra Montegrappa vince anche a Belluno, alla Scalata Rosa, completando una doppietta mari e monti. La spedizione parte all’alba del 25 maggio, ad est il sole sorge e prepara una magnifica giornata di festa per il nordic walking. Arrivo a Belluno, preparativi logistici e i 23 atleti bassanesi sono pronti per il via: 9,4 chilometri per 600 metri di dislivello, 95% di puro sterrato tra prati in fiore e boschi gemmati; questi gli ingredienti che daranno un sapore indimenticabile alla Scalata Rosa di Nordic Walking, seconda tappa della Coppa Interregionale Aics, partenza da Castion per inerpicarsi sino sull’Alpe del Nevegal, terrazza sulle Dolomiti. Partono in duecento per una camminata tra i boschi che coronano la salita al Nevegal, subito il primo tratto impegna a fondo il gruppo per la sua difficoltà; 4 km che non mollano, e non mollano nemmeno gli atleti che proseguono ed arrivano al primo ristoro nei tempi previsti. Il secondo tratto è più tranquillo e felici arrivano al traguardo col sorriso sulle labbra e consci di aver ben figurato in una delle

tappe più difficili del Tour, e così è: il successo arriva e la squadra si classifica prima con ben 3.380 punti lasciando 700 punti di distacco ai secondi, quelli del NW Montecchio Maggiore, e via via le altre 14 squadre partecipanti. Questi i podi vinti su 18 dal Montegrappa in questa magnifica giornata: Master Maschile. 1. Franco Martinello Franco, 2. Tiziano Giordano, 3. Giampietro Serraglio. Over Maschile: 2. Silvano

Borgato. Under Femminile: 3. Annalisa Parissenti. Under Maschile: 1. Antonio Di Caprio. Dopo questa seconda tappa del circuito “Coppa interregionale AICS di Nordic Walking” e con questo secondo successo il Nordic Walking Montegrappa ipoteca seriamente il campionato. «La forza della squadra è nella compattezza e nella voglia di camminare e di divertirsi condividendo il sudore - spiega l’organizzatore Carlo Grigolon -, il sacrificio e il divertimento, un tutto tondo che rinforza il singolo e fortifica il gruppo. Info www.nordicwalkingmontegrappa.org

Trail L’8 giugno tutti contrabbandieri lungo l’Alta Via del tabacco L’Alta Via del Tabacco lungo il Canal di Brenta (Valbrenta), circondato dalle pareti rocciose del Massiccio del Grappa e dell’Altipiano dei “Sette Comuni”, è il teatro dell’Antico trail del Contrabbandiere, in programma l’8 giugno. 37 chilometri con paesaggi mozzafiato sotto gli occhi e arrivo in piazza Libertà a Bassano. Partenza alle 7, arrivi in centro a Bassano fino alle 15, dopo essere transitati sul Ponte degli Alpini. La novità del 2014 è il “Mini City Trail”, organizzato per bambini fino a 10 anni, con due distanze da percorrere: 1000 metri per i più grandi (8-10 anni) con partenza dall’istituto Scalabrini di Bassano; 500 metri per i più piccoli (5-7 anni) con partenza dal Ponte degli Alpini. Il City Trail si snoda tra le vie del centro storico di Bassano e vuole avvicinare i bambini allo spirito della corsa. Per i mini atleti sarà possibile iscriversi direttamente la mattina dell’8 giugno e tutti i piccoli trail runner riceveranno un premio finisher.


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8 giugno 2014 - 7

altri sport

Calcio C Unica Dopo l’amara uscita di scena di Petrone, la società targata Diesel riparte dal tecnico

Giallorossi, la nuova serie è tosta Basket Fiorese

Finale amaro

(V.P.) - Bassano eliminato in casa a un passo dalla finalissima per la promozione in B, perdippiù nel derby coi dirimpettai dell’Arzignano che poi avrebbero sbranato pure Bertinoro nel braccio di ferro risolutivo firmando una memorabile impresa e trascinando il Garcia Moreno al piano di sopra e prima forza sottocanestro della provincia. L’amarezza resta, il matchball interno sprecato grida ancora vendetta, anche se sportivamente il verdetto è sacrosanto poichè i vicentini si sono dimostrati i più in palla di tutti, approdando ai playoff in condizione smagliante e sfoggiando nella fase più delicata della stagione una frontline strepitosa, piena zeppa di lunghi pericolosi vicino e lontano dai cristalli e guardie multidimensionali per efficacia e produttività di gioco. Tuttavia il rimpianto non evapora, ma nell’ora dei consuntivi bisogna avere la forza di riconoscere pure ciò che ha funzionato, ovvero la capacità ascritta al club e a chi ci ha lavorato di aver ricostruito mirabilmente l’ambiente attorno al basket, con la città che si è riavvicinata alla pallacanestro e il PalAngarano regolarmente pieno a ogni appuntamento. Da lì lo sponsor Orange 1, il management e i tifosi devono ripartire per migliorare il piazzamento. Alla voce conferme e arrivi è tutto in alto mare, coach Campagnolo incluso.

L’epilogo è stato triste e sgradevole e non torniamoci più sopra perchè appunto la separazione da Petrone e da alcuni suoi prodi è stato quanto di più mortificante potesse essere inscenato e basta così. Da qualunque punto di vista si guardi la vicenda (tempistiche sbagliate da parte della proprietà o del mister, non importa, la chiusura è stata pessima e andava evitata almeno nelle modalità). E allora andiamo oltre e ragioniamo invece sul Bassano che verrà perchè adesso incombe il domani e una Lega Pro unica da affrontare, un torneo enormemente più complicato dell’ultima C1 vissuta malamente dai giallorossi 3 anni fa. Campionato a 20 squadre e non più a 18, formula playout invariata (l’ultima retrocede, poi altre due cadute attraverso gli spareggi) e playoff riservati solo alla seconda e alla terza e alle due migliori quarte dei gironi. Sì poichè i gironi torneranno a essere tre come la vecchia C unica pensionata nel 1978, presumibilmente con la suddivisione nord/ centro/sud, anche se l’esubero di club settentrionali potrebbe spedire le emiliano-romagnole al centro, mentre i disagi legati all’ordine pubblico nei derby campani, indurre la Lega a varare nuovamente l’orrida divisione longitudinale ovest/centro/est con duelli fra piemontesi e siciliane e costi che si impennano clamorosamente alla faccia dello sbandierato contenimento delle spese. A ogni modo, quanto al Bassano, il traguardo è tagliare la meta della salvezza, non conta come (anche all’ultimo minuto di recupero dei playout va benone, equivarrebbe a un capolavoro, dato lo spessore della concorrenza). E in questo senso, la volontà dei grandi capi e della famiglia Rosso di investire con oculatezza ma senza lasciare nulla di intentato per l’anno che verrà (“Inseguiamo un tecnico con le caratteristiche di Petrone e, se necessario, non esiteremo a pescare un paio di rinforzi

dai piani alti”, il pubblico pensiero di Renzo Rosso) è una garanzia di solidità. Ergo, riguardo al trainer la scelta è ricaduta su Tonino Asta, 44 anni, nativo di Alcamo ma in Lombardia già da bimbo, ex cuore Toro da giocatore e da allenatore del vivaio granata, quindi protagonista di uno splendido biennio a Monza: al debutto su una panchina professionistica è stato eliminato al pelissimo solo nella finale promozione col Venezia dopo aver liquidato in semifinale con due vittorie su due proprio l’incerto Bassano di Rastelli. E senza una penalizzazione di 6 punti durante la stagione avrebbe centrato la C1 diretta. Il salto tuttavia è maturato lo scorso maggio, promosso coi brianzoli e in finalissima di Coppa Italia. Insomma, l’uomo ci sa fare e difatti Seeber ha battuto la concorrenza di Spal, Mantova, Alessandria e Reggiana. Nelle ultimissime ore, Asta è stato sondato pure dal Lanciano in B e in via Piave si sono cautelati contattando Stefano Sottili, ex Carpi e Venezia, ma i Rosso vogliono fortissimamente Asta e salvo ribaltoni lo avranno a stretto giro di posta. Indubbiamente la figura più indicata per rilevare un professionista carismatico e di ascendente come Petrone. Biennale pronto per Asta e siccome in partenza ci sono pure Berrettoni, Pelagatti e Proietti, tutti destinati all’Ascoli con Marione, nel frattempo qui hanno rinnovato diversi tasselli sontuosi del mosaico: Semenzato, Pietribiasi, Iocolano, più le conferme fondamentali di Maistrello, Bizzotto, Zanella e Stevanin e i prolungamenti in arrivo con Cenetti e il portiere Rossi. La certezza è che Bassano vuol recitare ancora da guastatore e tanto basta. Fine dei veleni, giro di manovella e tutti coi virtussini perchè ci attende una montagna di derby e dunque il meglio deve ancora venire. Vincenzo Pittureri

Hockey Bassano

Sind, mezza rivoluzione

(V.P.) - Una mezza rivoluzione copernicana. In un paio di mesi è cambiato il mondo dentro il Bassano Hockey: divorzio da Massimo Giudice, squadra affidata a Belligio, trainer dell’under 20 e costui che pennella un playoff da battimani scroscianti portando i giallorossi a un soffio dalla finale scudetto (fatto fuori il Viareggio di Mariotti e Bertolucci nonostante lo svantaggio del fattore campo e unici a violare la pista del Forte tricolore). Morale: conferma a sorpresa guadagnata sul campo proprio per il breganzese Belligio, da 4 anni operativo nel vivaio del club. Nel frattempo, via al nuovo corso anche in sede con l’ingresso del main sponsor Sind (nella persona di Enrico Fincati) a fianco del proprietario Maurizio Scuccato, per un duopolio al vertice che promette di dare rinnovata linfa e vigore alla progettualità della società. Anche se sulle prime la tifoseria ha dovuto incassare tre dolorosissime partenze: Massimo Cunegatti all’età di 43 e con 12 stagioni sulle spalle da queste parti ha lasciato Bassano. Giunto a fine contratto, l’offerta di Valdagno, il sodalizio che l’ha lanciato titolare in A oltre un quarto di secolo fa è risultata migliore di quella giallorossa che in questa maniera ha dimostrato di voler chiudere comunque un capitolo. Cunegatti dunque

di ritorno all’ovile e con lui salutano anche Federico Ambrosio (pronto ad accoglierlo c’è il Breganze, ma anche il Forte ci sta facendo un pensierino) e il doctor Gol, all’anagrafe Miguel Nicolas, che dopo la laurea in Medicina è intenzionato a rientrare in Argentina per la specializzazione in Chirurgia. Tre grossi calibri che in riva al Brenta ci sono stati un bel po’ e che adesso si congedano fra troppe nostalgie perchè il popolo delle rotelle di Cunegatti era certamente innamorato e di Ambrosio e Nicolas indubbiamente affezionatissimo. E chi al loro posto? Tra i pali tornerà dal prestito a Lodi, Mauro Dal Monte, 23 anni, prodotto di casa, ma il Sind ha virtualmente sigillato l’accordo anche col veterano Juan Oviedo (nella foto), 40 anni, portierone argentino naturalizzato italiano, l’ultimo torneo a Breganze. Eppoi rimarranno il leader Garcia e lo spagnolo Gimenez, capitan Zen e Campagnolo. Ma serviranno minimo altri due innesti, un difensore di vaglia (e qui si punta allo spagnolo Vasquez, ventitreenne di prospettiva) e un goleador di scorta. “In tre anni puntiamo allo scudetto”, comunica bello carico Fincati. Benone, ma l’anno venturo tornare in Champions sarebbe cosa buona e giusta. Anzi, l’unico comandamento.


Ci siamo!

Perché siamo differenti. Ci sono banche che alimentano lo sviluppo delle nostre comunità. Interpretano la mutualità e la finanza sociale tutti i giorni, facendo banca. Anche per questo, da più di 130 anni, nel momento delle scelte, le Banche di Credito Cooperativo ci sono.

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il grande Sport

8 giugno 2014 - 9

podismo

EUROPIADI 2014 Nella seconda metà di giugno attesi migliaia di partecipanti da Italia e Europa

Marostica e Breganze “internazionali” alle delegazioni europee e quelle di altri continenti. L’incontro delle Europiadi riunirà tutti i podisti sotto un’unica “bandiera”: quella dell’amicizia. Per formare, “tutti insieme” una grande festa di sport, cultura, socialità». Le Europiadi sono un’occasione per conoscere da vicino le realtà scaligera e breganzese. Il ritmo del programma, che riportiamo in queste pagine, è intenso e pensato per far scoprire, con escursioni di vario tipo a portata di ciascun camminatore, il territorio e le sue peculiarità, e sempre con costi modici. Tra le marce in programma anche quella delle cantine, che abbinerà alla passeggiata la visita ai punti di produzione dei vicni di Breganze doc. Spicca tra i diversi percorsi anche la Maratona delle colline del 21 giugno, con partenza da Marostica e percorso fino a Breganze. Oltre alle escursioni a piedi sono previsti due eventi in piscina e sui pedali, anche stavolta in collina.

Gli appuntamenti

Un calendario fitto Marcia collaterale guidata per le Cantine a gruppi di 40/50 persone Percorso Km. 7 misto collinare, con visita a tre cantine. Partenza: Dalle 8 alle 12. Chiusura alle 14.

Marcia della Scacchiera Camminata dei Presidenti Partenza e arrivo: Marostica, Centro Parrocchiale via Campo Marzio Percorso: 5 - 10 Km. Misto collinare Partenza dalle 11 alle 16. Chiusura alle 18.

MAROSTICA-BREGANZE Maratona delle Colline Ritrovo: Breganze Servizio gratuito trasporto dei maratoneti da Breganze alla partenza di Marostica dalle 6.30 alle 8.00 Partenza: Marostica, Centro Parrocchiale via Campo Marzio Arrivo: Breganze, Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 42 misto collinare Partenza: dalle 6.30 alle 8.30. Chiusura alle 16. BREGANZE Marcia del Vespaiolo Partenza e arrivo: Breganze, Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 5 - 7 - 12 - 21 misto collinare Partenza: dalle 7.30 alle 12. Chiusura alle 16. BREGANZE Camminata Nordic Walking Partenza e arrivo: Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 8 - 13 - 21 misto collinare Partenza: Dalle 9.30 alle 11. Chiusura alle 16. BREGANZE MARCIA ROSA Partenza - Arrivo: Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 5 pianeggiante Partenza: dalle 14 alle 15. Chiusura alle 16.

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Francesco Enea, presidente Fiasp Vicenza, e la sua vice Wilma Abriani podista breganzese di grande esperienza

PROGRAMMA

COLLATERALE

Pedemontana vicentina

Breganze

ITALY Cortina d’Ampezzo

BENVENUTI A

MAROSTICA - BREGANZE 19-22 GIUGNO 2014

AUSTRIA TRIESTE

UTILIZ GRATUIZO TO

in erba sintetica

2A EUROPIADE

Belluno

CAMPO DA TENNIS UTILIZZO GRATUITO Possibilità di organizzazione incontri tra i gruppi

Federazione Italiana Amatori Sport Per Tutti

Marostica

Domenica 22 GIUGNO 2014 dalle 9.00 alle 13.00

CAMPO DA CALCIO A 5

Marcia delle Cantine Partenza e arrivo: Breganze, Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 5 - 7 - 12 - 21 misto collinare Partenza: dalle 7.30 alle 12. Chiusura alle 16

MAROSTICA - BREGANZE

Venerdì 20 - Sabato 21 GIUGNO 2014 dalle 9.00 alle 17.00

in erba sintetica

Cerimonia di Apertura MAROSTICA, Piazza Castello 19 giugno ore 20 Cerimonia di Chiusura BREGANZE, Piazza Mazzini 22 giugno ore 14

GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2014

BRENNERO

Breganze

Marostica

SPORT - CULTURA - ARTE - GASTRONOMIA

Vicenza MILANO Verona

Padova

Sabato 21 GIUGNO 2014 dalle ore 14.30 alle ore 16.30

Venezia

BREGANZE Camminata di chiusura 2ª EUROPIADE 42° GIRO delle Colombare Partenza - Arrivo: Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Percorso: Km. 5 - 7 - 12 - 21 misto collinare. Partenza: Dalle 7.30 alle 10. Chiusura alle 13.

Rovigo

BOLOGNA

MARCIA ROSA

dedicata a tutte le donne con gadget in omaggio

Altri eventi NUOTO

FIASP VICENZA Via Valle D’Aosta, 3/5 - I-36016 Thiene VI fiaspvicenza@hotmail.com francesco.enea@fiaspitalia.it Tel. 348 3810358 Fax. 0445 652277 www.fiaspvicenza.org www.europiade2014.org

SABATO 21 GIUGNO 2014

DOMENICA 22 GIUGNO 2014

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014 www.studioimmaginenet.it

Sono attesi in migliaia dall’Italia e dall’Europa per la seconda Europiade, incontro internazionale di podisti e sportivi amatoriali che si daranno appuntamento a Marostica e Breganze dal 19 al 22 giugno 2014. Un raduno internazionale all’insegna dello “sport per tutti” che vedrà ancora una volta l’area della Pedemontana vicentina e veneta presa d’assalto da visitatori sportivi alla ricerca anche di un turismo intelligente e rispettoso dell’ambiente e del paesaggio. Marostica e Breganze, città di antica tradizione culturale e civile, faranno da poli di riferimento di una fascia collinare tra le più suggestive d’Europa, che sarà teatro degli eventi di sport amatoriale incastonati nei quattro giorni delle Europiadi. E oltre alle escursioni, oltre alle visite culturali, saranno anche ospitati a suon di prodotti tipici e locali, espressione di un territorio dolce e accogliente. L’evento podistico è alla sua seconda edizione, assegnata alla Fiasp Vicentina presieduta da Francesco Enea, dalla Confederazione Europea degli Sport Popolari IVV Europa, dopo che la prima edizione si è svolta due anni fa tra Echernach (Lussemburgo) e Irrel (Germania). «Sono stati giorni indimenticabili e il ricordo di quell’evento è certamente ancora vivo per il Comitato di Vicenza che vi ha partecipato - spiega Enea -. Ora la scelta delle città di Marostica e Breganze è stata fatta per valorizzare questa parte del territorio vicentino, per la sua importante dislocazione territoriale, a poca distanza da Vicenza, città del Palladio; nonché per il suo valore aggiunto di cultura, arte, gastronomia e sport». Anche le altre città venete vicine sono di indubbia bellezza e di ampio respiro culturale: Bassano, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona. «Da quella esperienza partecipativa, oggi, il Comitato di Vicenza, unitamente ai valori conoscitivi dei piani organizzativi maturati in tanti anni di attività sportiva, è ottimista e fiducioso nell’affrontare e assolvere con professionalità l’impegno assunto con la collaborazione di tutti i Gruppi vicentini aderenti alla Fiasp - prosegue il presidente -. Sarà questo motivo di orgoglio, non solo per il Comitato di Vicenza, ma per tutti i Comitati Provinciali Fiasp che parteciperanno a questo evento con i loro Gruppi, unitamente

MAROSTICA Piscina Comunale Via Ravenne, 23/a dalle 10 alle 16. BIKE

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Partenza e arrivo: Marostica, Piscina Comunale Via Ravenne, 23/a Percorso: Km. 25 pianeggiante misto sterrato lungo il fiume Brenta Partenza: Dalle 9 alle 12.


il grande Sport

8 giugno 2014 - 10

podismo

Europiadi, il programma

DAS PROGRAMM / THE SCHEDULE PROGRAMMA

www.europiade2014.org

SABATO 21 GIUGNO 2014

DOMENICA 22 GIUGNO 2014

www.europiade2014.org

GIOVEDI 19 GIUGNO 2014 MAROSTICA (Vicenza)

Marcia della Scacchiera Camminata dei Presidenti IVV EUROPA ��

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Marostica Piazza Castello �� � � � � �� 5 - 10 Km. Dalle ore 11.00 alle ore 16.00 ���� Ore 18.00 Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti (FIASP) Associazione Marciatori Marosticensi La timbratura per IVV Europa è assegnata a SVV - Südtirol

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Partenza - Arrivo: Percorso: Partenza: Chiusura: Organizzazione:

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Ore 19.00 - Ritrovo con sfilata

CERIMONIA DI APERTURA UFFICIALE 2a EUROPIADE

ORE 20.00 - MAROSTICA PIAZZA CASTELLO

VENERDI 20 GIUGNO 2014

BREGANZE - MAROSTICA (Vicenza)

Maratona delle colline Partenza: Marostica Piazza Castello Servizio trasporto navetta da Breganze a Marostica dalle ore 06.30 alle ore 08.00 Arrivo: Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Km. 42,195 Percorso: Partenza: Dalle ore 06.30 alle ore 08.30 Ore 16.00 Chiusura: Organizzazione: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP )

BREGANZE (Vicenza)

Marcia del Vespaiolo Partenza - Arrivo: Percorso: Partenza: Chiusura: Organizzazione:

Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Km. 5 - 7 - 12 - 21 Dalle ore 07.30 alle ore 12.00 Ore 16.00 Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP )

BREGANZE (Vicenza)

Camminata di chiusura 2a EUROPIADE a 42 Marcia delle Colombare Partenza - Arrivo: Percorso: Partenza: Chiusura: Organizzazione:

Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Km. 5 - 7 - 12 - 21 Dalle ore 07.30 alle ore 10.00 Ore 13.00 Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP ) Gruppo Podistico Laverda Breganze

ore 14.00 CERIMONIA DI CHIUSURA 2ª EUROPIADE 2014 BREGANZE - PIAZZA MAZZINI

MAROSTICA (Vicenza)

NUOTO:

Piscina Comunale Via Ravenne, 23/a dalle ore 10.00 alle ore 16.00 BICI - MOUNTAIN BIKE: Partenza - Arrivo: Marostica Piscina Comunale Via Ravenne, 23/a Percorso: Km. 25 Partenza: Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 Chiusura: Ore 15.00 Organizzazione: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP ) A.S.D. B-Sport

BREGANZE (Vicenza)

Marcia delle cantine Partenza - Arrivo: Percorso: Partenza: Chiusura: Organizzazione:

Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Km. 5 - 7 - 12 - 21 Dalle ore 07.30 alle ore 12.00 Ore 16.00 Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP )

Camminata Nordic Walking Partenza - Arrivo: Percorso: Partenza: Chiusura: Organizzazione:

Breganze Impianti Sportivi Via Ferrarin Km. 7 - 12 - 21 Dalle ore 09.30 alle ore 11.00 Ore 16.00 Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP )

Quota di partecipazione - per singola manifestazione compresi i ristori .......................... 3€ - per maratona compresi i ristori, diploma, distintivo in stoffa ..... 8€

PROGRAMM

www.europiade2014.org

DONNERSTAG, 19. JUNI 2014

SAMSTAG, 21. JUNI 2014

SONNTAG, 22. JUNI 2014

MAROSTICA (Vicenza)

BREGANZE - MAROSTICA (Vicenza)

Wandern/Marcia della Scacchiera IVV EUROPA PRÄSIDENTENWANDERUNG

BREGANZE (Vicenza)

Marathon Wandern 42,195 km

2ª EUROPIADE 2014 42ª Marcia delle Colombare

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Wandern 5 - 10 Km Es wird der IVV-Europiade Stempel von Südtirol vergeben. Start/Ziel : Piazza Castello Von 11.00 bis 16.00 Uhr – Ende 18.00 Uhr Organisation/Verband: Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti (FIASP) Associazione Marciatori Marosticensi

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www.europiade2014.org

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19.00 Uhr Treffpunkt für die Einzugsparade

20.00 Uhr Eröffnungsfeier 2ª EUROPIADE 2014 MAROSTICA - PIAZZA CASTELLO

Shuttle Service für Marathonläufer

von Breganze nach Marostica ab 06.30 bis 08.00 Uhr Start Marostica Piazza Castello von 06.30 bis 08.30 Uhr - Ende 16.00 Uhr Ziel beim Sportplatz Via Ferrarin - Breganze Organisation/Verband: FIASP Comitato Provinciale di Vicenza

BREGANZE (Vicenza)

Wandern / Marcia del Vespaiolo Wandern 5 - 7 - 12 - 21 Km Start / Ziel beim Sportplatz Via Ferrarin von 07.30. bis 12.00 Uhr - Ende 16.00 Uhr Organisation/Verband: FIASP Comitato Provinciale di Vicenza

FREITAG, 20. JUNI 2014

Wandern 5 - 7 - 12 - 21 Km Start / Ziel beim Sportplatz Via Ferrarin von 07.30. bis 10.00 Uhr - Ende 13.00 Uhr Organisation/Verband: FIASP Comitato Provinciale di Vicenza Gruppo Podistico Laverda Breganze

14.00 Uhr Abschlusszeremonie 2ª EUROPIADE 2014

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MAROSTICA (Vicenza)

SCHWIMMEN:

Start: 10.00 bis 16.00 Uhr

RADFAHREN:

Km. 25 Start von 09.00. bis 12.00 Uhr - Ende 15.00 Uhr

Start / Ziel beim öffentlichen Hallenbad Via Ravenne, 23/a Organisation/Verband: FIASP Comitato Provinciale di Vicenza A.S.D. B-Sport

BREGANZE (Vicenza)

Wandern / Marcia delle Cantine

Wandern / Nordic Walking Wandern 7 - 12 - 21 Km Start / Ziel beim Sportplatz Via Ferrarin von 09.30. bis 11.00 Uhr - Ende 16.00 Uhr Organisation/Verband: FIASP Comitato Provinciale di Vicenza

Wandern 5 - 7 - 12 - 21 Km Start / Ziel beim Sportplatz Via Ferrarin von 07.30. bis 12.00 Uhr - Ende 16.00 Uhr Organisation/Verband: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP)

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SCHEDULE

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THURSDAY, 19. JUNE 2014

SATURDAY, 21. JUNE 2014

SUNDAY, 22 JUNE 2014

MAROSTICA (Vicenza)

BREGANZE - MAROSTICA (Vicenza)

Walking / Marcia della Scacchiera IVV EUROPA PRESIDENTS WALK

Marathon 42,195 Km

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Distance: 5 - 10 Km Start and Finish: Piazza Castello Start from 11 a.m – to 4 p.m. - Closing time 6 p.m. Event Organisers: Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti ( FIASP) Associazione Marciatori Marosticensi

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www.europiade2014.org

7 p.m. Opening ceremony with entry parade at the Marostica Piazza Castello

8 p.m. OFFICIAL OPENING CEREMONY OF THE 2st EUROPIADE 2014

Shuttel service : from Breganze in Marostica from 06.30 a.m. to 8.00 a.m. Start Marostica Piazza Castello Start from 6.30 a.m. – to 8.30 a.m. - Closing time 4 p.m. Finish line : Square sports Sportplatz Via Ferrarin - Breganze Event Organiser: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP)

BREGANZE (Vicenza)

Walking / Marcia del Vespaiolo Distance 5 - 7 - 12 - 21 Km Start and Finish : Sports stadium Via Ferrarin Start from 7.30 a.m. – to 12 a.m. � Closing time 4 p.m. Event Organiser: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP)

BREGANZE (Vicenza)

2st EUROPIADE 2014 42st Marcia delle Colombare

Start from 10 a.m. to 4 p.m. km. 25 start from 9 a.m. - to 12 a.m. - closing time 3 p.m.

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start and finish: swimming-pool via ravenne, 23/a Event Organiser: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP) A.S.D. B-Sport

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Walking / Marcia delle Cantine Distance 5 - 7 - 12 - 21 Km Start and Finish : Sports stadium Via Ferrarin Start from 7.30 a.m. – to 12 a.m. - Closing time 4 p.m. Event Organiser: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP)

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Hiking / Nordic Walking Distance 7 - 12 - 21 Km Start and Finish : Sports stadium Via Ferrarin Start from 9.30 a.m. – to 11 a.m. - Closing time 4 p.m. Event Organiser: Comitato Provinciale di Vicenza ( FIASP)

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8 giugno 2014 - 11 il grande Sport ciclismo Pista In luglio sull’anello bassanese i campionati italiani per Esordienti e Allievi Gp Città di Bassano Selle Smp

Ritornano i tricolori al Mercante Tornano a Bassano i Campionati Italiani giovanili di ciclismo su pista per atleti esordienti e allievi Gp Città di Bassano trofeo Selle Smp e teatro dell’evento non poteva che essere il velodromo Rino Mercante. La kermesse tricolore, organizzata dall’Uc 2000 di Nicola Argesi, è stata presentata ufficialmente alla stampa al ristorante Alla Corte di Sant’Eusebio, dove sono stati evidenziati i punti di forza della manifestazione. I Campionati Italiani su pista infatti sono l’osservatorio privilegiato per testare lo stato di forma del ciclismo nazionale per un settore sul quale la Federazione sta attuando una

svolta culturale attraverso nuove norme. E ancora una volta il velodromo Mercante risponde presente, rimanendo un punto fermo nel panorama del ciclismo su pista, grazie anche alla disponibilità e alla professionalità di persone come Nicola Argesi o lo stesso Rino Piccoli che non abbassano mai la guardia, anzi, continuano a rilanciare per promuovere in tutti i tutti il ciclismo su pista, vera palestra formativa per le giovani promesse su due ruote. E in attesa che venga risolta la questione del velodromo di Treviso, che dovrebbe potenziare in maniera esponenziale l’attività su

pista, ecco che arriva per esordienti e allievi l’appuntamento con il tricolore in programma dal 30 luglio al 2 agosto con vari titoli in palio: inseguimento individuale, inseguimento a squadre, velocità, velocità a squadre, keirin, corsa a punti e americana. Uno spettacolo assicurato che avvalora l’attività svolta dall’Uc 2000, società che in vent’anni ha saputo organizzare eventi di ogni tipo, dal Gp Comunità Montana alla Tre giorni di Bassano, sempre con grande attenzione al settore giovanile, perché è anche su questi atleti che si costruisce il futuro del ciclismo.

Under 23

Un Degasperi speciale a 60 anni dalla morte dello statista

Città di Bassano del Grappa

associazione oncologica sanbassiano Due siciliani (entrambi della veneziana Coppi Gazzera) e un bielorusso sul podio della sessantesima edizione del Trofeo De Gasperi, corsa internazionale in linea per dilettanti Elite - under 23. Ad aggiudicarsi la prestigiosa competizione, per la prima volta partita da Rossano Veneto (e non da Bassano), con arrivo a Pieve Tesino (e non a Trento), il siracusano Michele Gazzara, 23 anni, che ha preceduto di una manciata di secondi Ilia Koshevoy e il conterraneo nonchè compagno di squadra Paolo Brundo. Finale tutto per scalatori con l’impegnativa salita del Murello (quota 855 metri), dopo quasi 150 chilometri di corsa, che ha visto in azione un sestetto, composto anche dai primi tre classificati che ha affrontato la salita facendo il vuoto alle sue spalle. In vetta, a 3 chilometri dal traguardo, si è involato Gazzara. «La vittoria più importante della mia carriera - ha commentato il vincitore - che spero mi aiuti a concretizzare il sogno di diventare presto professionista». Il via è stato dato alle 13 da Rossano dal sindaco Morena Martini e dall’assessore allo sport Paola Ganassin. Corridori a tutta sin dalle prime pedalate con Michele Zanon (Team Event) che si è aggiudicato il traguardo volante posto in viale delle Fosse a Bassano. A Roncegno un quintetto si è avvantaggiato sul gruppo, ma è stato ripreso sul primo dei due passaggi sul Monte Tenna, tra Levico e Caldonazzo. Come dalle previsioni è stata una gara ampiamente selettiva: dei 153 partenti i ritirati sono stati ben 93 (una trentina per fuori tempo massimo). Alle premiazioni era presente anche la figlia 94enne di Alcide De Gasperi, Maria Romana. Organizzazione impeccabile a cura dell’Us Angarano e dell’Us Aurora Trento: «Questa edizione - afferma Giuseppe Parolin, presidente dell’Us Angarano - si è rivelata una scommessa indovinata». Il prossimo anno la corsa partirà da Trento e arriverà a Bassano.

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8 giugno 2014 - 13 il grande Sport ciclismo Mountainbike A Mussolente ennesimo successo di Pellizzon tra gli Juniores e di Colledani tra gli under 23

Pettinà e Teocchi ok alla Misquilbike Nuoto

Trofeo tricolore, il Centro di Rosà fa la voce grossa

16 medaglie con 15alteti, questo il bottino conquistato dai nuotatori del Centro Nuoto Rosà alla settima edizione del Trofeo Città del Tricolore, classica primaverile tra le competizioni natatorie nel panorama nazionale. Erano oltre 600 gli iscritti in quel di Reggio Emilia a metà maggio tra i quali, nelle singole categorie gli atleti rosatesi hanno saputo cogliere ottimi risultati. Pur trattandosi di un periodo estremamente intenso tra allenamenti e ultime settimane di scuola il livello espresso fa ben sperare per il proseguo della stagione estiva che culminerà, il prossimo agosto, con i campionati italiani estivi di categoria. In evidenza Davide Guidolin, categoria ragazzi secondo anno, con 4 medaglie d’oro nelle sue specialità: 50 e 100dorso (29”85, 1’02”04), 100 stile libero (55”61), 200misti (2’18”86). 4 medaglie anche

per Kelly Novello, categoria cadetti, due ori (200misti e 200stile libero) e due argenti (400 e 100 stile libero). Leyre Casarin, anno 1998, è oro nei 50 e 100 stile libero con due ottimi tempi (26”66 e 58”77) mentre Gabriele Alberto Carli è, come la compagna, doppio oro nei 100 e 200 stile libero. Buone prestazioni sono arrivate anche da Alberto Marin e Mattia Dal Farra, entrambi tre volte sul podio (100 e 200 stile libero, 100 dorso per Marin, 100delfino - 100rana - 100 stile libero per Dal Farra). Bello il podio tutto rosatese nei 100 rana categioria ragazzi primo anno con Dal Farra davanti ai fratelli Mazzurana, Matteo secondo e Jacopo terzo. Altre medaglie sono arrivate dall’oro do Morgan Farronato nei 400 stile libero, Scaldaferro Nicolò, Cristian Fantinato nei 100 delfino e Tassotti Carlotta nei 100 dorso.

tallonato dal terzetto Trivium Lee Cougan con Alessandro Zoppelli (a 34”), Michele Marescutti (a 1,05”) e Lorenzo Dal Piva (a 1,24”). Tra i master vittoria di Andrea Bravin (Caprivesi- Master Elite), Fabio Zampese (Bike Pro Action-Master1), Nicola Terrin (Spezzotto-Master2), Antonio Tasca (Bike Pro Action-Master3), Nereo Canale ( Scavezzon- Master 4), Flavio Furlanetto (Team Rudy Project-Master 5) e Michele Feltre (Fizik-Master 6+). Alle 11 sono partite le categorie giovanili, che come di consueto nelle prove Veneto Cup hanno un percorso ridotto rispetto ai più grandi. Tra gli esordienti, due giri da percorrere, con la vittoria di Loris Mazzucco (Sprint Vidor) tra i primo anno su Thomas Mariutti (Velociraptors) e Giovanni Busellato (Bikers 4 ever). Tra i secondo anno vince Luca Ciet (Bettini Bike) su Marco Zanette (Acido lattico Team) e Alessandro Berton (Velociraptors). Le donne allieve vedono il successo di Catia Carretta (Bike Tribe Salgareda) su Matilde Bolzan (Girelli) e Lisa Ostan (Four Es). Donne esordienti (un solo giro per loro) con il podio composto da Giada Specia (Pedale Feltrino) su Giulia Stringher (Conegliano Bike Team) e Sofia Teso (Velociraptors). Gli allievi avevano in programma 3 giri, tra i primi anno vittoria di Marco Vanzo (Torrebelvicino) su Riccardo Saccon (Conegliano bike) e Raffaele D’Inca (Torpado Victoria Bike). I secondo anno vedono la vittoria di Daniel Formelli (Bandiziol) sul duo Bettini Bike composto da Andrea Menichetti ed Alex Gasperin.

Una bella giornata di sole ha accolto i quasi 350 bikers in gara lo scorso 4 maggio alla 27° MisquilBike Xc del Grappa, gara cross country che assegnava punti Top Class ed era valida quale 5° prova della Veneto Cup e 2° prova del campionato Provinciale di Vicenza. Prima partenza dedicata alle categorie agonistiche maggiori e ai master: pronti via e fin da subito si porta al comando il forestale Nicholas Pettinà, che scava un vantaggio rassicurante dietro a un terzetto composto da Thomas Paccagnella (Corratec Keit), Marco Ponta (Scott Racing Team) e Marcello Pavarin (Trivium Lee Cougan). Dietro di loro, pimpante, il primo under 23 Nadir Colledani (Team Selle San Marco Trek). Pettinà, giro dopo giro, continua imperterrito la sua azione e va a vincere con una quarantina di secondi su Thomas Paccagnella. A un minuto circa arriva Marco Ponta che distanzia Marcello Pavarin. Quinto assoluto è Nadir Colledani (Team Selle San Marco Trek). Il podio Under 23 è completato da Michael Spoegler (Sarntal) e Simone Piccoli (Bike Tribe Salgareda). Dominatrice della gara femminile è stata la pluricampionessa juniores mtb e ciclocross Chiara Teocchi (Idro Drain Bianchi) che, al comando fin dal primo giro, ha impartito un alto ritmo concludendo vittoriosa con circa 3 minuti di vantaggio sulla master Alessandra Teso (Team FPT) prima della sua categoria e con 4 minuti e 30 sulle prime due èlite Nicole Tovo e Jessica Pellizzaro ( Team Rudy Project). Gli Juniores uomini vedono l’ennesimo successo di Moreno Pellizzon (Caprivesi)

Ciclogiuristi

Ciclismo pista

Merlo e Bellin big sugli Appennini Ferronato tenta il record dell’ora I ciclo giuristi bassanesi trionfano alla GF Maratona degli Appennini. In un calda domenica elettorale, a Sansepolcro, i ciclo giuristi bassanesi dell’UC Romano 1972 Nereo Merlo e Francesco Bellin hanno tenuto alto i colori vicentini, nonostante l’assenza del terzo moschettiere Claudio Pasqualin. Dopo 108 km con un dislivello di 1.500 m, Bellin ha chiuso, dopo una gara battagliata, in terza posizione assoluta la sua prova, preceduto da Pietro Marcotullio di Bologna e dal collega di Foggia Matteo Troiano che lo ha preceduto allo sprint finale. Bellin, al rientro dopo l’infortunio, ha

ottenuto un ottimo secondo posto nella sua categoria Master 3 chiudendo con la media di ben 38 km/h, in un per percorso con continui mangia e bevi infarciti con una salita di ben 16 km. Ciò fa ben sperare per la conquista del titolo assoluto, che si assegnerà al termine delle due prove mancanti, una cronometro individuale e un gara in linea a metà settembre in quel di San Patrignano. L’altro alfiere bassanese Merlo invece, ha colto un grandissimo e prestigioso titolo di categoria Master 6, vincendo per distacco e così conquistando l’ambita maglia tricolore di specialità.

Sabato 7 giugno al velodromo Montichiari il bassanese Graziano Ferronato, 61 anni, tenterà di mettere a segno il primato mondiale del record dell’ora. “Corro solo per la soddisfazione di centrare un obiettivo storico – ha subito precisato Ferronato – per togliermi lo sfizio di mettere a segno un altro record nella categoria Master 7, la fascia di età compresa tra i 60 e i 64 anni”. Residente a Marchesane, commerciante di ferramenta a Bassano del Grappa, Graziano è un personaggio molto noto nell’ambiente ciclistico, al punto di essersi meritato nel tempo il titolo di “Capitan Diabolik”. Un’investitura che lui ha preso talmente sul serio tanto da tatuarsi sul polpaccio la ma-

schera del famoso personaggio dei fumetti. Tesserato per il Gruppo Fiordifrutta di Enrico Polo, Graziano tenterà dunque di battere l’attuale record italiano di categoria che appartiene a un piemontese che in un’ora ha percorso 40,929 km. Il record mondiale invece appartiene allo statunitense Kenny Fuller (44,228 km in un’ora

nel velodromo di Manchester). Salito in bici a 24 anni per tentare di smaltire i suoi 90 chili di peso, Ferronato si è letteralmente innamorato dei pedali, vincendo competizioni su mtb e su strada, recitando un ruolo da protagonista in tante mitiche imprese, come quella sul tratto della Campesana, da Sarson a Cornale, preceduto da una Ferrari e seguito da una moto con lo speaker Comacchio alla media record di 43,70 km all’ora. “Volevo correre al Mercante – ha precisato Ferronato –, avevo già preso accordi con Rino Piccoli, ma dopo qualche tentativo mi sono reso conto che le condizioni del nostro velodromo non mi avrebbero permesso di battere il record”.

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8 giugno 2014 - 14 il grande Sport motori Il personaggio Il due volte campione del mondo di rally ha coinvolto decine di campioni nel “Biasion Trophy”

Miki Biasion fra golf e motori

Moltissimi campioni delle varie discipline sportive, ma anche tanti appassionati di tutte le età per il 4° Miki Biasion Trophy che si è svolto lunedì 26 maggio al circolo del golf Ca’ Amata di Castelfranco Veneto. La novità di quest’anno era, accanto alla competizione golfista, una gara di durata sui go-kart nella pista realizzata per l’occasione nel parcheggio. Ma al di là dell’aspetto agonistico, lo scopo della manifestazione era di raccogliere fondi a favore dell’Onlus Prometeo che si occupa di organizzare la pratica sportiva a favore dei disabili. E alla fine hanno risposto davvero in tanti, con ben trenta squadre di quattro giocatori ciascuna, a prendere il via prima sulle bellissime 18 buche e poi a misurarsi con il cronometro e i motori. C’erano grandi campioni di golf come Costantino Rocca e Baldovino Dassù solo per citare i più famosi, ma senza dimenticare la proette Margherita Rigon protagonista nel Ladies European tour. E ancora: l’ex ferrarista Luca Badoer e Anna Cambiaghi, una delle poche donne affermatesi nel mondo dei rally, campioni di sci come Peter Runggaldier, di rugby come Marius Goosen e il cestista Claudio Coldebella. Molti di loro hanno anche messo in palio per l’asta benefica pezzi storici della loro collezione, così come non sono mancati un driver e una sacca usati da Francesco Molinari. Beneficienza sì, grande festa e soddisfazione di tutti i partecipanti, ma anche competizione vera e propria. Nella gara di golf, una pro-am a quattro giocatori, l’ha spuntata sul filo di lana dello spareggio tecnico la

Kart Championship

Zarpellon, i gemelli terribili

Miki Biasion con la sua Lancia Delta e il campione di golf Costantino Rocca che si misura alla guida di un kart sulla pista ricavata al Golf Amata di Castelfranco

squadra di Gianluca e Alessandro Gatti, Massimo Furlin e Andrea Rizzi davanti a quella capeggiata dal pro di casa Archie Cochrane che ha giocato con la figlia Sara, Pietro Ruo e Roberto Roversi. Nella classifica dei professionisti ha prevalso Federico Elli sempre per spareggio tecnico su Ivan Campi. Alla squadra di Andrea Ferlito, Luigi Zenere, Alessandro Tenan e Handy Shultz, la vittoria nella gara di kart seguita da quella di Paolo Zanesco con Luca Badoer, Marco Caminiti e Fran-

cesco De Bortoli. Il trofeo Miki Biasion in base alla somma dei risultati ottenuti con il golf e con i motori è andata alla formazione capitanata da Renato Andretta, Andrea Collot, Luca Giallongo e Daniele Signori. Miki Biasion ancora una volta ha lasciato il segno riscuotendo grande successo, abbinando grande sensibilità al suo grande spirito agonisticoaddistinguerlo, tanto da aver annunciato in anteprima di volersi candidare per la prossima Dakar.

Nel debutto nella pista 7 Laghi di Castelletto di Branduzzo Pavia, prima prova di campionato Championkart, Giovanni e Luigi Zarpellon, undici anni, si sono messi in gioco nella lotta per la poule position, persa all’ultimo giro, classificandosi poi nella prefinale 6. e 10. e in finale 3. e 4. fino a metà gara, per poi cedere fisicamente, visto il kart molto più performante, classificandosi a fine gara in 5. e 6. posizione su 20 piloti. Alla seconda prova sulla pista di Precenicco Lignano si sono avvicinati sempre ai tempi dei primi 5 posti, poi il brutto tempo l’ha fatta da padrone, sconvolgendo tutti i piani e gli assetti per

la gara e non avendo nessuna esperienza in questa nuova categoria hanno cercato assieme ai meccanici, papà Daniele e il cugino Simone Chemin, di portare a casa pochissimi punti. Domenica 4 maggio la terza prova sulla pista di Pomposa Ferrara ha dato una svolta a Luigi classificandosi in gara uno primo e in gara due secondo, lanciandosi con questi punti al quarto posto nel campionato del Monomarca Championkart con sede a Romano D’Ezzelino. Per Giovanni, dopo essersi qualificato nei tempi di qualifica secondo, ha lottato alle spalle del gemello aggiudicandosi la terza posizione e in gara due è stato tamponato.

Hockey ghiacchio under 20

Assegnati ad Asiago i Campionati del mondo

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Ancora una volta la Federazione Internazionale Hockey ha deciso di fidarsi di Asiago e, in modo particolare, della sua organizzazione. A Minsk, Bielorussia, durante il congresso annuale della IIHF è stata infatti assegnata al Co- mitato Organizzatore di Asiago (che era in lizza con Lubiana, Slovenia) l’organizzazione del Mondiale Under 20 Prima Divisione Gruppo A, l’anticamera dell’Elite a livello junior. Alla manifestazione, che si svolgerà all’Odegar dal 14 al 20 dicembre 2014, parteciperanno Norvegia, Bielorussia, Slovenia, Austria e Lettonia, oltre ovviamente agli azzurrini neopromossi. Dopo il Mondiale Femminile Seconda Divisione Gruppo A, dunque, Asiago si conferma punto di riferimento a livello internazionale, con grande soddisfazione del Comitato Organizzatore locale, delle decine di volontari impegnati e degli studenti dell’istituto superiore coinvolti nel progetto pilota “scuola-lavoro” durante l’evento sportivo. «È ufficiale - ha esordito con soddisfazione Mario Lievore, presidente del Comitato Organizzatore degli ultimi 6 Mondiali spalmati in 10 anni di attività - la IIHF ha

deciso di assegnare, in virtù dell’ottimo lavoro svolto finora, i prossimi Mondiali Maschili Under 20 Prima Divisione Gruppo A alla nostra organizzazione. È per noi una gioia immensa che desideriamo condividere con i volontari e con gli studenti dell’istituto superiore; è infatti solo merito loro se un importante organo internazionale ha scelto ancora una volta Asiago come sede di una manifestazione sportiva di altissimo livello. Adesso l’obiettivo è quello di crescere e, se possibile, di migliorare». Stabilite anche le altre sedi dei Mondiali che vedono coinvolte le nazionali azzurre. La senior, appena retrocessa dalla Top Division, sarà di scena a Donetsk (Ucraina) dal 18 al 24 aprile 2015 contro Kazakhstan, Ucraina, Giappone, Ungheria e Polonia. Gli azzurrini Under 18, anche loro freschi di retrocessione nel Gruppo B della Prima Divisione, andranno in Slovenia, a Maribor. Infine le ragazze, che ad aprile proprio ad Asiago hanno conquistato la promozione nel Gruppo B di Prima Divisione, voleranno a Pechino (Cina).


8 giugno 2014 - 15 il grande Sport altri sport Sci alpino L’azzurra di Gallio si ritira. Per lei si apre una carriera da allenatrice

Giulia Gianesini lascia le gare

Un avviso via facebook agli amici più vicini. Un po’ di amarezza, ma anche di sano realismo. Così Giulia Gianesini ha salutato le competizioni. La poliziotta azzurra di Gallio, più volte campionessa italiana, vincitrice di una Universiade e in nazionale in Coppa Europa e in Coppa del Mondo, come si dice, “attacca gli sci al chiodo”. Ma le si apre davanti una carriera da tecnico in cui potrà mettere tutto il bagaglio di esperienza che ha. «Quando sei un atleta non pensi mai al momento in cui dovrai smettere - spiega Giulia -. E’ una cosa talmente lontana che non la prendi mai in considerazione anche se tutti sanno che prima o poi dovrà accadere, e per me è arrivato quel momento. Lo sci (agonisticamente parlando) è sempre stato per me passione, coinvolgimento, dedizione e divertimento e ho sempre promesso a me stessa che qualora una di queste cose fosse venuta meno non avrebbe più avuto senso continuare su questa strada. Chiudo questa parentesi della mia vita portando con me tante cose, gioie e dolori, momenti di felicità e momenti difficili, lo sci mi ha insegnato tanto come le persone che ne fanno parte. Sia quelle che hanno creduto in me sia quelle che non l’hanno fatto: mi hanno reso

più forte e mi hanno dato modo di credere più in me stessa. Sono orgogliosa di quello che ho fatto e anche se il rimpianto di non aver espresso tutte le potenzialità c’è, finisco questa esperienza con la speranza di saper trasmettere agli altri la passione infinita per questo sport che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto». «Il ringraziamento più grande - prosegue la Gianesini - va ai miei genitori perché senza di

loro sarebbe stato tutto impossibile, non mi hanno fatto mai mancare niente e sono stati e sono una guida importante ogni giorno. Ovviamente un grazie va alla mia famiglia, a Giorgio, al mio fan club, ai miei amici e a tutte le persone che hanno avuto fiducia in me. Ringrazio di cuore il gruppo delle Fiamme Oro e in particolare Igor Cigolla per essere sempre stato presente in qualsiasi momento. Ora inizierà per me una nuova carriera come allenatrice e come istruttrice. Chissà come sarà essere dall’altra parte! Un abbraccio a tutti coloro che mi hanno sostenuto». Un grande grazie a Giulia per come ha saputo onorare lo sport e la maglia azzurra, con umiltà e con passione, sempre con rigore. Ora, siamo certi, saprà trasmettere le sue qualità a tanti giovani carichi di passione come lei.

Volley

Tra i super maestri

Gerolimetto al master nazionale Si sono concluse a Livigno le selezioni per il Master nazionale di formazione Istruttori nazionali di sci alpino. Molto elevato il livello tecnico, grazie anche alla presenza di molti ex nazionali e ex atleti di Coppa del Mondo, come Denise Karbon, Massimiliano Blardone, Davide Simoncelli, Giulia Gianesini. Nell’élite di coloro che hanno superato la selezione e sono stati ammessi al Master anche la giovane Annachiara Gerolimetto, già sciatrice di vaglia, che è tra le poche (se non l’unioca) dell’area bassanese arrivate a questi livelli come allenatrice (il Master abilita a “creare” nuovi maestri). Ecco comunque la “crème” ammessa al master

nazionale: Camilla Alfieri, Carolina Ponato, Hilary Longhini, Annachiara Gerolimetto, Giulia Gianesini, Amelia Bisicchia, Denise Karbon, Chiara Carratù, Mirko Deflorian, Edoardo

Cerise, Francesco Veluscek, Giordano Magri, Lucia Tiezza, Massimiliano Blardone, Danny Gerardini, Alfonso Trilli, Paolo Borio, Laurent Pratz, Davide Simoncelli.

Calcio a 5 donne

Doppio titolo regionale per Brunopremi Breganze in serie A la squadra di mister Malinov è riuscita nell’impresa di trionfare con una squadra quasi completamente nuova visto che dalla passata stagione sono rimaste le sole Diletta Tartaglia e Giada Pais Marden. Nella finale giocata al PalaFrassetto di Montebelluna l’ha dunque spuntata il Bassano che ha battuto per tre a uno le padovane del Le Ali Padova, alzando così per la seconda volta nella sua storia uno dei trofei più attesi ed ambiti della stagione a livello giovanile. Bassano e San Donà, sempre loro, si sono sfidate per la terza volta consecutiva in finale regionale under 18 e se prima di stasera il computo era di una vittoria per parte (nel 2012 avevano vinto le leonesse, l’anno scorso le veneziane) nell’edizione 2014 della finalissima il successo è andato al Brunopremi.com che porta dunque a casa il secondo titolo regionale. Ma la notizia che ha subito fatto il giro dei social network riguarda la convocazione in Nazionale maggiore di Ofelia Malinov, per la gioia di papà Atanas e di mamma Kamelia. Nata il 29 febbraio del 1996, Lia Malinov coi suoi 18 anni da poco compiuti entra dunque nella pallavolo che conta e lo fa dalla porta principale, quella della Nazionale di Marco Bonitta. Queste le parole di Ofelia Malinov fresca di convocazione: “Difficile spiegare quanto sono contenta - racconta il capitano giallorosso – perchè mi sembra un sogno e ancora non ci posso credere. E’ una grandissima soddisfazione e un orgoglio enorme essere chiamata in Nazionale maggiore alla mia età. Spero di essere all’altezza e darò tutto per dimostrarlo”. Stefano Cirillo

Con una partita perfetta la Fusal Carraro Breganze batte per 10 a 3 il Trilacum Trento e conquista la serie A. Una promozione meritata per la squadra di calcio a 5 donne che, dopo un girone d’andata in cui ha trovato l’amalgama, ha prima vinto la regular season, poi i playoff per il titolo veneto; infine nel triangolare in cui c’erano anche le torinesi del Real Frassati, ha innestato il turbo e per le avversarie sono rimaste le briciole. Per capire meglio la situazione: nelle cinque partite tra playoff e finali Breganze ha segnato 28 gol e ne ha subiti 8. Con il Trilacum, partita che si è giocata a Sarcedo, la Carraro ha messo subito la quarta e tra il 1’ ed il 3’ è andata a segno con Zampieri ed Agostinetto. Poi, al 5’, il ritorno delle trentine con Bettolini. Quindi la Carraro si scatenava e tra il 21’ e il 23’ metteva a segno altri tre gol con Appolloni, Stocchero e Quintarelli dopo uno scambio con capitan Agostinetto. Chiudeva il tempo riducendo le distanze Bettolini al 29’. Nella ripresa il canovaccio della partita non cambiava e dopo un tentativo di Scretti fuori, al 6’ era la volta di Zampieri dopo una triangolazione con Cerato ad andare a segno e la stessa Cerato, al 10’, chiedeva la partita. Quindi, si continuava senza infamia sino al 19’ quando ancora Stocchero andava in gol mentre le trentine con Vialo cercavano di uscire a testa alta. Nel finale vedeva ancora la Carraro Breganze protagonista con Apolloni e Zamperi.

PROMOZIONE VALIDA FINO A ESAURIMENTO SCORTE

Buone notizie a pioggia per il Brunopremi.com Bassano. Innanzitutto, dopo una stagione indimenticabile, il team guidato da Malinov ha realizzato il sogno di salvarsi in serie B1, chiudendo in classifica addirittura al nono posto, lasciandosi quindi alle spalle ben cinque squadre. La certezza della permanenza in categoria è stata raggiunta solo all’ultima giornata, grazie al netto successo sul campo del Montale. Nell’occasione il Bassano ha vinto per tre a uno, dando sin da subito l’impressione di poter far suo il risultato e mostrando gioco e carattere da grande squadra. Tra le tante imprese centrate dal Brunopremi. com, la salvezza in serie B1 è senza dubbio quella più difficile e importante messa a segno in questi tre anni, insieme allo scudetto Under 16 vinto nell’estate del 2012. Parte delle ragazze che due anni fa si laureavano campionesse d’Italia erano in campo anche a Montale, cosa che rende ancora più prezioso un risultato raggiunto con una squadra che ha un’età media di 17 anni. Concluso dunque con una meritata salvezza il torneo di B1, l’attenzione si è spostata sul torneo regionale Under 16, dove il Brunopremi.com è tornato, due anni dopo, a salire sul gradino più alto del podio. Bruciava ancora parecchio la sconfitta in finale dell’anno scorso con l’Under 16 Brunopremi.com battuta dal San Donà al quinto set, per cui in casa giallorossa c’era una gran voglia di riprendersi quel trofeo vinto per la prima volta all’esordio due anni fa, sempre contro il San Donà. L’edizione 2014 della finale under 16 ha visto l’assenza piuttosto sorprendente dello stesso San Donà, ma


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