Opening 2015

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OPENING Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce

pagine d’arte_08 periodico d’informazione giugno 2015

La costruzione dell’identità

tra artificio e natura, estetica e città Tiziana Paola Rucco dirigente scolastica

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ontinua la riflessione della nostra scuola, anno dopo anno, sulla costruzione dell’identità della persona all’interno del contesto territoriale e culturale di appartenenza. Dal tema “identità personale e identità sociale” che ha caratterizzato la celebrazione del 50° della nascita del Liceo Artistico di Lecce, ai successivi temi “io e noi” fra etica e ambiente, progetti per il territorio fra storia legalità architettura e ambiente, scuola e territorio nella sfida dell’educazione globale. Il tema sul quale abbiamo posto l’attenzione in questa annualità è il paesaggio come elemento forte e determinante nella costruzione dell’identità dell’individuo e, indirettamente, di una comunità territoriale. Siamo abituati a pensare il paesaggio come scorcio di un panorama, di una via, o un rilievo all’orizzonte, e indubbiamente tutto questo lo è; ma è paesaggio la rappresentazione di qualunque ambiente intorno a noi, oserei dire anche la rappresentazione di qualunque luogo fisico ma anche mentale, fatto di ricordi, immagini, sensazioni, che noi visitiamo ricorrentemente nella nostra esistenza. Paesaggio è forse il luogo dell’anima nel quale ritroviamo le radici del nostro essere, che in qualche modo determinano e segnano la nostra vita, e che portiamo dentro di noi anche quando ci allontania-

mo fisicamente dai luoghi che ci hanno visto crescere. Ritroviamo spesso proprio negli artisti questi “luoghi dell’anima”, che diventano soggetti ricorrenti nelle opere e rievocano vissuti antichi. Un ar-

tista famoso ospitato di recente, Ercole Pignatelli, lontano allievo della nostra scuola, esprimendo il suo legame con questa terra ha affermato: «quello che io dimostro in continuazione è quanto la mia

terra ha una presa diretta su di me da oltre sessant’anni, una presa che non mi molla mai, potrei vivere dieci anni a New York e non dipingere mai un grattacielo; per me è impossibile uno sradicamento» ed infatti, contaminate e mescolate con altri elementi, compaiono sempre le care masserie sparse nelle nostre campagne. Ed ecco, mentre parlo delle “care masserie”, tradisco anch’io l’emozione di visitare con il pensiero un mio luogo dell’anima, in qualche modo legato all’infanzia e agli affetti familiari. Abbiamo tutti i nostri paesaggi nella mente e nel cuore. E sono spesso il rifugio nei momenti di difficoltà, la forza nelle ore di scoraggiamento, la quiete nella frenesia delle attività quotidiane. Sono anche, a volte, pagine tristi della nostra vita, che pure, sfumando nei ricordi, ci allenano a fare i conti con il dolore e le avversità, parte ineluttabile dell’esistenza. Ed insieme, come comunità, come non sentirci avvolti dai paesaggi e dai profumi della nostra terra, dai colori del mare, dalle distese di ulivi, i cui tronchi contorti sembrano interpretare la perenne fatica per innalzarsi verso la luce e la vita; eredità e memorie di lavoro, di sacrificio, di tenacia, di capacità; legami forti che rappresentano la nostra identità. In copertina, progetto grafico di Aila Araujo Do Nascimento IV B Grafica

Una nuova geografia dell’animo umano frammenti e appunti di poesia contemporanea

Anna Chiriacò docente di Italiano

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Il paesaggio ha ispirato da sempre artisti e poeti che, attraverso di esso, hanno parlato della vita, dell’uomo, dei suoi sentimenti, delle sue emozioni, delle sue fantasie, dei suoi strazi, delle sue paure, della sua morte. La linfa vitale che fluisce dalla natura all’uomo determina visioni differenti dal passato e non sempre gradevoli ma comunque vere, di un’umanità viva e reale. La poesia oggi scopre il valore ecologico del paesaggio che si fonde col valore culturale e che vede un’umanità in dissoluzione; nasce un’attenzione nuova che aiuta a comprendere pienamente la relazione inscindibile tra uomo ed ambiente. Il poeta e scrittore Franco Arminio afferma: «l’osservazione del mondo esterno e quella del mondo interno si intrecciano continuamente». Un’analisi attenta del territorio, anche da parte della letteratura, permette un ap-

proccio emozionale diverso che coglie, sino alla forte denuncia, problematiche attuali e contemporanee. Nessuno prima di

metropoli», si giunge a parlare dell’uomo contemporaneo nel suo profondo. Pasolini è stato un profeta del degrado,

Arminio aveva parlato così del terremoto e delle sue degenerazioni. La poesia attuale descrive paesaggi desolati, metropolitani, vuoti e nella voce di Valerio Grutt, poeta underground, che ama, come lui stesso dice, «guardare la realtà nel cuore sotterraneo di una grande

della deturpazione del paesaggio naturale, urbano e sociale e la sua arte ha fatto scuola per una nuova generazione di poeti. La loro sensibilità, infatti, tende ad una poesia che, come quella di Alessandro De Santis, “scatta e strappa” in mezzo ad un territorio geologico, umano e

circense e che, secondo la poetessa Maria Borio,«[…] deve parlare delle cose e del mondo, se deve parlare»

Da sinistra a destra Rebecca Luperto III D Grafica Lecce Movida a Santa Chiara Lorenzo Sparascio IV C Arti Figurative Tricase Ex tabacchificio Lorenzo Starace III D Grafica Surbo Codice genetico


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Looking for Landscape quel “luogo” che è dentro di noi

Aurora Cuppone IV C Arti Figurative

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el momento in cui i nostri occhi si poggiano su un paese nuovo, ne rapiscono automaticamente una parte portandolo segretamente con sé e custodendolo come fosse un gioiello prezioso. Effetto contrario invece ci dà il nostro paese d’origine, quello nel quale siamo nati e dove abbiamo azzardato le prime parole e i primi passi. In quel caso, siamo noi a dare qualcosa non solo alle pietre e ai muri delle nostre città, ma anche alla nostra terra, il Salento, contenitore segreto di vita e culture antiche, che ha accolto con gentilezza tutti i suoi abitanti, viaggiatori e uomini dalle radici forti e radicate come il più antico ulivo salentino. Gli studenti del Liceo Artistico entrano quotidianamente in contatto con coetanei e professori che vengono a scuola da tutta la “penisola salentina”, e niente come questo continuo scambio di culture e storie fa capire quanto sia importante il nostro territorio. È successo quest’anno agli studenti delle sezioni di Architettura e Ambiente, Arti Figurative, Audiovisivo e Multimedia, Grafica insieme ai professori Antonio Calò, Pina Centra, Irene Cipressa, Marinilde Giannandrea, Aniello Lezzi, Laura Marra, Massimo Marangio, Piero Nicotra, Rodolfo Stigliano, Rossella Vilei.

Nella mostra di fine anno, Looking for landscape, il paesaggio e la costruzione delle identità, hanno interpretato le visioni urbane, le tradizioni popolari, lo scenario naturale, i valori immateriali, le tradizioni arcaiche, i monumenti storici,

la memoria e le visioni sulle tele e nelle opere di grafica, facendola emergere dalla vita e dall’identità di ciascuno. Tutti si sono ritrovati paradossalmente a riscoprire con stupore se stessi e i propri luoghi. Ognuno ha ricostruito il proprio paesaggio, chi andando a scoprire spazi ed edifici abbandonati, che hanno la memoria come anima e il degrado come corpo fisico, chi invece semplicemente girando l’angolo per descrivere narrare i luoghi d’incontro con gli amici. E poiché le memorie, le impressioni e gli spunti sono stati diversi, diverse sono risultate le opere realizzate con una molteciplità di linguaggi come le identità di chi le ha eseguite. La frase che ogni giorno gli studenti hanno ripetuto a se stessi è stata: “l’identità del mio luogo è la mia identità”. Ed è esattamente questo lo scopo della mostra.

gli spazi notturni della movida, gli edifici di archeologia industriale, le tracce del degrado ambientale, l’emozione della scoperta di fatti e testimonianze minori (che fanno parte soprattutto delle storie individuali e familiari) la persistenza nel mutamento dei valori culturali e identitari con un filtro rappresentato dal loro rapporto identitario con i luoghi. Le regole “imposte” sono state quelle del formato (50x50) e della riflessione, cioè della consapevolezza di quanto questo lavoro dovesse contribuire a imprimere

Riscoprire e riscoprirci nelle cose più vicine e ovvie, nel paese che vediamo ogni giorno e che per primo ci guarda e ci insegna quanto sia importante, alla fine, avere un posto dove tornare, dove trovare le radici familiari, diverse dalle altre, semplicemente perché ci hanno visto nascere o hanno sentito il sapore delle prime lacrime e dei primi sorrisi. A sinistra Francesco Stabili IV G Audiovisivo Multimedia Cromie, Liceo Artistico, viale De Pietro A sinistra in basso Arianna De Donatis IV C Arti Figurative La sera a Corigliano d’Otranto In alto Gabriele Persano III D Architettura Piazza Mazzini, Lecce

L’arte invade i cortili due installazioni negli spazi nobiliari della città

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l nostro liceo ha partecipato alla XXI edizione di “Cortili Aperti” (giornata nazionale A.S.D.I.), con due installazioni legate all’identità dei luoghi, al paesaggio e alle utopie delle Città invisibili. La manifestazione, organizzata dalla prof. Alessandra Carucci, si è svolta a Lecce il 24 maggio scorso con un grande riscontro di pubblico. A Palazzo Rollo (oggi Andretta) gli studenti della IV C di Arti Figurative, Gabriele Cacciatore, Benedetta De Fabrizio, Silvia Greco, Miriana Liberti, Ylenia Scalese, Lorenzo Sparascio con i docenti, Irene Cipressa, Massimo Marangio e della III D Grafica, Lorenzo Colapietro, Martina Filippone, Giulia Garzia, Rebecca Luperto, Chiara Romano, Lorenzo Starace con i docenti

Piero Nicotra e Rodolfo Stigliano hanno esposto 12 lavori selezionati all’interno del progetto Looking for landscape, il paesaggio e la costruzione dell’identità, curato dalla prof. Marinilde Giannandrea. La mostra si è proposta di testimoniare il senso di appartenenza al paesaggio inteso come luogo di vita e il peso che esso assume nella costruzione dell’identità degli adolescenti. Un paesaggio, che è non solo territorio geografico, ma anche spazio culturale e sociale. Le opere, disposte a terra in un allestimento progettato dal prof. Stigliano e realizzato con la collaborazione del prof. Marangio, hanno fatto emergere una mappatura inedita del Salento e dei luoghi che gli studenti hanno sentito come

“propri”, con le tradizioni arcaiche, le leggende popolari, i monumenti storici, sovrapposti agli spazi notturni della movida, agli edifici di archeologia industriale, alle tracce del degrado ambientale. In questi lavori è emersa anche l’emozione della scoperta di fatti e testimonianze minori, che fanno parte delle storie individuali e familiari, e che spingono a scoprire il bisogno di recupero delle espressioni materiali e immateriali, la persistenza nel mutamento dei valori culturali e identitari. Nella Casa a Corte Protonobilissimo (oggi Bortone) la scena è stata occupata dagli studenti della V A Scenografia, con i docenti, Donatella Ianne, Pierluigi Lezzi, Marcello Rolli, che hanno esposto in un impalcatura verticale e colorata le opere di Invisibilia, l’omaggio a Italo Calvino a 30 anni dalla sua morte. Un viaggio letterario ad Ottavia, Armilla, Valdrada, Zenobia e Zobeide tratto dalle Città invisibili con le letture a cura di Magda Boccadamo, Francesca Boccardo, Giada Conte, Silvia Pariti e Sara Rizzo. L’allestimento è stato realizzato dal prof. Rolli, mentre la prof. Mariella Agostinacchio ha coordinato l’attività. Le opere in mostra sono state molto apprezzate ma hanno anche

“spiazzato” il pubblico, che ha affollato la manifestazione. Del resto, questo è uno degli aspetti fondamentali dell’arte contemporanea: stimolare domande, porre questioni, innestare “ragionevoli dubbi”. A sinistra e al centro Lettura dell’opera di Italo Calvino e l’installazione presso il palazzo Protonobilissimo (oggi Bortone) Sopra Installazione di palazzo Rollo (oggi Andretta)


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Ercole Pignatelli e il paesaggio riflesso un ritorno a “casa” per gli ottant’anni del pittore salentino Salvatore Luperto ex docente di Italiano del nostro Liceo

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sempre molto emozionante partecipare alle varie fasi della creazione di un’opera d’arte, a quel momento magico in cui l’artista traccia il primo segno sulla superficie bianca di un foglio, di una tela o di una tavola, su quello spazio bianco, luogo dell’immaginazione, del sogno, della visione. Con un pennello piatto, intinto nel colore rosso e poi nel bianco, il maestro Ercole Pignatelli, il 30 aprile scorso, nell’aula magna del Liceo Artistico “Ciardo-

Pellegrino” di viale De Pietro, ex Istituto d’Arte Pellegrino, ha realizzato, davanti a tanti alunni stupiti e incuriositi un avvincente paesaggio salentino. Nello stesso luogo in cui sessantacinque anni fa avveniva la sua formazione artistica sotto la guida di Luigi Gabrieli e di Raffaele Giurgola, l’artista, su di una tavola di grandi dimensioni (1x2,50 metri) con ampi gesti, sicuri e immediati, ha tracciato velocemente fasce di colore rosso sfumato nei toni rosacei, messe in evidenza da modanature scure dipinte sul profilo superiore e inferiore della tavola. Una breve pausa per inumidire con spruzzi d’acqua la superficie dipinta per poi intervenire, con un piccolo pennello denso di colore nero, nella parte centrale, disegnando sui rossi sfumati la silhouette di una masseria con una vasca d’acqua e tre sfere, situata tra una palma e due ulivi svettanti nel cielo rosso. Un paesaggio “rouge e noir” speculare a un altro riflesso nell’acqua è l’opera appena conclusa. Un paesaggio irreale che non riproduce la realtà ma che la trasfigura in una visione onirica, in un miraggio nato dalla fertile immaginazione del maestro. Una veduta salentina ricreata dalla memoria, vista in un sogno, riconosciuta nei ricordi di un luogo abitato nell’età in cui si fissano per sempre le suggestioni vissute da bambini mentre si cresce e si scopre il mondo. Ed è questa l’arte di Pignatelli. Importanti personalità della cultura del Novecento come il poeta-scrittore tarantino Raffaele Carrieri e il critico di origine salentina Luigi Carluccio hanno evidenziato nell’arte di Pignatelli i

richiami simbolici alla sua terra d’origine di cui elabora lo spirito in soluzioni pittoriche originali. Con l’immaginazione supera il limite della ripetitività dei soggetti, ricreando in ogni opera nuove e affascinanti atmosfere. I miraggi e le oasi come pure i boschi notturni, le acrobate, i bucrani, i basamenti e gli arabeschi, superando il dato reale, propongono suggestioni oniriche, surreali, rivissute nell’inconscio, seguendo il flusso dei ricordi, dei desideri, delle seducenti illusioni. Le sue opere, varcando la soglia dell’immaginazione, si soffermano su contenuti e riflessioni consolidate nell’interiorità; ognuna rimanda a un significato che esprime sentimenti, ansie, timori, desideri. Emblema del pericolo è il tema della serpe che nelle siccità insidia il miraggio: il desiderio protetto in un fragile

Una giornata da ricordare il maestro dialoga con gli studenti Riccardo Vergine III F Arti Figurative

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uella del 30 aprile 2015 non sarà una data come tante per noi, allievi di “Arti Figurative” della succursale del liceo. Abbiamo avuto l’onore di incontrare Ercole Pignatelli, un ospite singolare che ha “colorato” le ore di una mattinata speciale. Un grande artista che, “qualche anno fa”, ha mosso i primi passi, disegnando e studiando proprio tra le stesse “storiche” mura e negli stessi laboratori che frequentiamo noi oggi. È tornato qui, fra questi banchi, in occasione del suo ottantesimo compleanno, per condividere con noi, un momento magico, pieno di emozioni, che lo hanno riportato indietro di sessantacinque anni. Ci ha reso partecipi di una grande esperienza, concedendoci di assistere a una performance pittorica unica, destinata solitamente solo alle pareti del suo studio Negli ampi spazi dell’aula magna, adibita a laboratorio, accolto dalla Dirigente scolastica, dai docenti, da una rappresentanza di alunni, in un’atmosfera carica di

elettricità, accompagnato dalle sinfonie di Beethoven, l’artista ha dato dimostrazione del suo indiscusso talento e della personale tecnica, riconosciuta a livello internazionale, realizzando una grande opera pittorica che resterà per sempre tra i ricordi più cari della nostra scuola. Una pennellata dopo l’altra,, dopo aver steso un fondo intenso, tessuto da una trama di colori fluorescenti, ha tracciato sul grande pannello le sagome scure di una masseria salentina immersa in un paesaggio riflesso: una terra, una storia, una cultura, da cui l’artista, emotivamente, non si è mai distaccato, nonostante una lunga vita trascorsa lontano dal Salento. Il risultato? Un’opera affascinante che coinvolge e cattura lo sguardo. Energia e forza, combinate a un animo avventuroso, ci hanno rivelato la grande vitalità dell’arte di Pignatelli . La lezione magistrale, tenuta con ardore artistico e umano non si è però limitata a una performance pittorica. L’artista si è intrattenuto con noi studenti rispondendo alle nostre curiosità e ricordando, attraverso i suoi racconti, le personalità artistiche che hanno ruotato attorno al grande

passato di quello che era una volta l’Istituto d’Arte “G. Pellegrino”. Ci ha salutato lasciandoci un insegnamento forse anche più forte della sua pittura: un messaggio che ci invita, se convinti della nostra scelta, a inseguire i nostri sogni artistici, creandoci il futuro che più desideriamo.

involucro trasparente. Esempio di costante ricerca pittorica sono invece gli arabeschi con gli intrecci di fiori, di foglie, di frutti, che rimandano agli ornamenti della cultura orientale e ai fregi delle ceramiche arabe che tanto influenzarono Matisse e la società francese di fine Ottocento come pure i corpi esili delle donne scarmigliate affacciate dai balconi degli anni Cinquanta oppure delle contorte acrobate degli anni Novanta, sono frutto di elaborazioni formali scaturite da quel processo mentale con il quale l’artista acquista la conoscenza di ciò che ha appreso con l’assidua esperienza del disegno e con la ricostruzione o l’accostamento dei vari elementi di un sogno.

In alto: un momento dell’incontro da sinistra verso destra: Salvatore Luperto, Antonio Massari, Ercole Pignatelli, Riccardo Leuzzi, Tiziana Paola Rucco A sinistra Il maestro in visita nei locali del Liceo In basso Ercole Pignatelli accanto all’opera donata Il paesaggio riflesso


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Il Mediterraneo e le sue tracce la seconda annualità del progetto dedicato al “Mare nostrum”

Rebecca Carluccio III D Architettura e Ambiente

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l filo conduttore del Progetto triennale dedicato al Mediterraneo, realizzato in collaborazione con l’attenzione di enti pubblici e privati (Università del Salento, la rivista specialistica Puglia & Mare, l’agenzia di comunicazione Mediamorfosi, Caroli Hotels) e l’apporto personale dell’illustratore Alberto Gennari e della dott. Antonella Antonazzo, che ha guidato gli studenti nel Museo Ribezzo di Brindisi, è stato per quest’anno quello delle tracce che l’uomo ha lasciato e lascia nel corso della sua esistenza nel mare. Il mare è come uno scrigno pieno di segreti, custoditi lontano da occhi indiscreti. Tuttavia supponiamo che una persona riesca a entrare in questo scrigno, si troverebbe di fronte ad un immenso tesoro di storia archeologica fatto di relitti di navi, aerei, manufatti in ceramica e in metallo. Ciò che il mare conserva sui suoi fondali è una parte di storia che ci appartiene. Se nel 2014 il tema del progetto era stato quello della “Biologia Marina” e i lavori si erano incentrati sulla rappresentazione iperrealistica delle varie specie di pesci, per questa seconda edizione il percorso

“Mediterraneo Archeologia Marina” si concentra sulla storia dell’uomo e sul suo rapporto con il mare. E la mostra La memoria del mare, con le opere degli studenti di Arti Figurative, rappresenta il legame antico che fonde insieme le anime e le culture di più popoli. I lavori sono incentrati sui ritrovamenti avvenuti nel Mediterraneo e sono stati realizzati con tecniche diverse da un team affiatato di studenti (dalle classi prime alle classi quinte) e di docenti di discipline pittoriche e Storia dell’arte, Nicola Refolo, Carmelo Tau, Enzo De Giorgi, Paola Pascariello, i quali hanno coordinato le idee e la ricca produzione. Le opere della prima edizione erano state esposte nel corso della scorsa estate e durante il periodo natalizio in vari spazi e musei della costa salentina (Gallipoli:

Hotel Le Sirenè, Liceo Classico Quinto Ennio nell’ambito di “Strade Golose”, Galleria Carducci per la Settimana della cultura del mare. Porto Cesareo: Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan”). Tutte le mostre sono state inaugurate dalle principali rappresentanze istituzionali locali e sono state impreziosite dall’intervento di esperti in Biologia Marina tra cui il Professore Ferdinando Boero, Zoologo e Biologo Marino presso l’Università del Salento, raccogliendo sempre consensi ed una grande affluenza di visitatori. Anche per l’edizione 2015 sono in programmazione una serie di eventi che consentiranno di rafforzare l’inserimento della scuola nel territorio ed esploreranno attraverso i lavori degli studenti i “segreti nascosti” del nostro mare.

Archeologia che passione Rudiae e il Maggio Salentino

Francesco D’Elia classe III I Architettura

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l 3 Maggio è stato una giornata all’insegna della riscoperta e della valorizzazione di un pezzo di storia del nostro territorio nel programma del Maggio Salentino. Un’occasione unica per potere ammirare nella loro monumentale bel-

lezza gli scavi di Rudiae, recentemente arricchiti dalla messa in luce dell’intero anello perimetrale dell’anfiteatro e dalla restituzione, seppur ancora superficiale, della sua faux meridionale, testimonianze preziose di una civiltà, che ha dettato per secoli la nostra storia e influito sul futuro della nostra regione. E siamo stati noi alunni del liceo artistico a guidare i visitatori in questo viaggio nel tempo rendendoli consapevoli dei tesori che questo territorio conserva e guidandoli nel sito, una significativa carta d’identità della nostra storia. Una giornata in cui abbiamo passeggiato lungo le strade di un abitato che

sembrava ormai aver perso vita, ma che con la collaborazione tra il nostro liceo e l’Università del Salento si è rimpossessato della propria attualità storica, culturale e sociale. Oltre a esplorare le rovine e gli scavi, si sono potuti ammirare ceramiche e manufatti in rame realizzati nei laboratori di ceramica e metalli del liceo artistico che hanno riprodotto fedelmente gli originali greci e messapici: trozzelle, vasi, piatti e uno splendido scudo in rame hanno favorevolmente incuriosito gli ospiti , testimoniando l’importanza commerciale che Rudiae aveva al tempo del suo splendore, nella terra di Messapia “Terra tra i due mari”, che restituisce ancora oggi magnifiche testimonianze, bellissimi reperti e suggestivi paesaggi che continuano a renderci orgogliosi del nostro territorio, della nostra storia. L’obiettivo conseguito in questa domenica è stato proprio restituire valore ad un sito forse poco conosciuto, un luogo che è ancora da scoprire e che sicuramente conserva tesori della cui bellezza un giorno potremo godere ma che nel frattempo ha regalato a noi alunni l’emozione di essere i protagonisti di questo viaggio nella storia, confermando le parole di Robert Anson Heinlein: «una generazione che ignora la storia non ha passato né futuro» e quelle di Michael Crichton: «non sapere la storia è come non sapere

nulla. Si è una foglia che non sa di essere parte di un albero».

A sinistra Vista del parco Rudiae In alto I prof. Gilberto Olita e Antonio Perrone con lo scudo messapico Le Trozzelle

Particolari dei lavori di Silvia Greco III C Arti Figurative Guendalina Rollo I A Foto di Enzo De Giorgi

Note di Laboratorio Gilberto Olita docente di Italiano

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egli spazi di ceramica del “Pellegrino” il prof. Salvatore Mazzotta ha seguito i ragazzi della 4F e 5F sezione Design nella realizzazione delle riproduzioni delle trozzelle e piatti messapici per il Maggio salentino Ne abbiamo intervistato uno per tutti, Marco Palamà della 4F Secondo te è meglio realizzare oggetti del passato o qualcosa di contemporaneo? «Qualunque realizzazione che possa portare dev’essere ben accetta. Certo in questo caso l’impegno è stato notevole, in quanto una cosa è realizzare un’idea presente nella tua mente, un’altra è cercare di essere più fedeli possibili alla storia. Anche i miei amici del settore metalli, sempre di 4F e 5F, che, sotto la direzione dei professori Antonio Perrone, Flavio Tricarico e Addolorata Raho, hanno riprodotto uno scudo messapico, hanno trovato non poche difficoltà». Come si sono svolte le fasi del lavoro? «Studio dell’originale, rilevo delle misure, ricerca della ceramica più adatta, modellazione al tornio, poi cottura e decorazione. I risultati ottenuti e i notevoli consensi, ci hanno dimostrato che ne è valsa la pena».


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 5

Riqualificare la città un nuovo volto per Lecce

Matteo Costantini V E Architettura e Ambiente Linea d’ombra.Visioni di contemporaneità urbana: le idee degli studenti del Liceo Artistico per Lecce futura è il titolo che racchiude l’essenza di tre anni di intenso lavoro. Si è partiti dal contributo fornito al P.U.G. di Lecce nell’anno scolastico 2012-2013, si è proseguito l’anno successivo, reinterpretando il ruolo di Piazza S. Oronzo come grande polo della cultura europea per Lecce 2019 e si è concluso quest’anno con un lavoro di raccordo sviluppatosi sull’asse pedonale di via Trinchese I vari step del processo progettuale sono stati accompagnati da una serie di mostre temporanee presso la sede centrale della nostra scuola e il MUST a Lecce. Il progetto giungerà a compimento a gennaio con una mostra conclusiva e la pubblicazione di un catalogo con gli elaborati degli oltre 100 studenti dei corsi di Architettura e Ambiente e di Scenografia. Sotto la guida dei docenti Oronzo Spedicati, Edoardo Colaci e Marcello Rolli, coordinati dal prof Sergio Ventura, gli alunni delle classi III A, IV A, IV B e VE

si sono confrontati con tematiche quali la pedonalizzazione di via XXV Luglio, via Trinchese, Galleria Mazzini, Piazza Libertini e Piazza B. De Santis. Fondamentale è stata la collaborazione con il sindaco di Lecce, Paolo Perrone,

l’Assessorato all’Urbanistica e l’assessore Severo Martini, il presidente dell’Ordine degli Architetti, Massimo Crusi, la “Galleria Foresta” e negli anni precedenti l’architetto Mosé Ricci, redattore del P.U.G. e Airan Berg, il coordinatore artistico di Lecce 2019 per la candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura. Il risultato di questo processo e di queste collaborazioni è stato radicale, profondamente innovativo e talvolta provocatorio, destinato a proiettare la nostra scuola e Lecce in un futuro prossimo, fatto di sto-

ria, cultura e rispetto del territorio. Partendo dalla volontà dell’amministrazione comunale di pedonalizzare via XXV Luglio un gruppo numeroso di studenti della sezione Architettura e Ambiente si è interrogato sul ruolo che assumerebbe il

nodo urbano di via Trinchese. L’ipotesi è stata quella di creare un raccordo per la nuova area pedonale riqualificata da pavimentazioni, coperture avveniristiche e da provocatori sventramenti che concedono un più ampio respiro allo storico Teatro Apollo. Grazie a Piazza dei Teatri e a un miglior accesso alla Villa Comunale, privata delle storiche recinzioni, via Trinchese si presenta come un vero e proprio “salotto urbano”, fulcro di traffici pedonali e commerciali incentivati da un nuovo centro culturale sito al piano terra di Palazzo

Costa. Altrettanto nutrito è stato il gruppo di ragazzi, del terzo anno in particolare, che ha lavorato sulla riqualificazione dell’entrata del Castello Carlo V, che si affaccia su Piazza Libertini attraverso la riorganizzazione logistica del mercato cittadino e la progettazione di nuovi banchi assemblabili, che consentano alla piazza di vivere in maniera diversificata sia la vita notturna sia quella diurna. L’asse di via Trinchese è rappresentata dalla Galleria Mazzini, Piazza Trecentomila, quest’ultima riprogettata in occasione del concorso di idee tenutosi nel 2014. È proprio la Galleria commerciale il soggetto principale di progetti all’avanguardia che vedono questo spazio riqualificato in base a criteri di funzionalità urbana e qualità estetica. In basso a sinistra Maria Luce Russo III A Architettura progetto per Via Trinchese al centro Aldo Spedicato V E Architettura progetto per la Galleria Mazzini in alto Francesco Maggiulli IV A Architetura copertura per via Trinchese

Olivia, tra tradizione e futuro il contenitore per olive selezionato per “New Design” 2015

Piero Nicotra docente di Progettazione Design

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l Ministero Istruzione Università e Ricerca ha organizzato anche per quest’anno scolastico la VI edizione del concorso di New Design rivolto agli studenti del triennio dei Licei Artistici, per la promozione e il sostegno delle potenzialità creative e progettuali. Il concorso richiedeva l’elaborazione di uno o più progetti sul tema Nutrire il Pianeta Energia per la vita, in sintonia con gli obiettivi dell’Expo 2015.

Si proponeva un’esperienza di design per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane del settore alimentare e per la promozione del patrimonio ambientale, che riguardava anche la produzione e il packaging, la presentazione e la comunicazione del prodotto, connessi agli spazi, agli utensili e alle componenti di arredo per il consumo del cibo. Ampio il coivolgimento dei licei artistici e naturalmente al concorso ha partecipato anche il nostro istituto, che da sempre è attivo promotore di iniziative indirizzate allo sviluppo e alla conoscenza di valori culturali e territoriali. Tra i numerosissimi progetti, provenienti da tutta Italia, il Comitato Scientifico ha poi selezionato i lavori meritevoli di attenzione nel rispetto del bando e in relazione alle caratteristiche innovative dell’oggetto, dei materiali utilizzati, del processo seguito, del prodotto ottenuto, del valore simbolico e della

valenza funzionale. La fase successiva sarà quella della realizzazione dei prototipi e la loro presentazione in una mostra, programmata nel mese di ottobre a Milano.Tra i progetti selezionati dalla giuria c’è Olivia, realizzato da Sahara Marulli studentessa della III H del corso di Design del nostro liceo. L’idea parte dall’analisi delle risorse del territorio salentino, guardando con interesse alla tradizione, alla storia e riscoprendo il rapporto tra cultura del progetto e la capacità del “fare”. Olivia è un contenitore che permette il lavaggio delle olive in modo semplice e veloce, ma che diventa anche piatto da portata. L’idea progettuale si caratterizza per la sua semplicità ed essenzialità, riprendendo ed analizzando la forma dell’oliva, frutto molto diffuso nel territorio salentino. L’oggetto si distingue, oltre che per l’originalità del linguaggio, anche per la sobrietà formale improntata all’uso di geometrie e strutture volumetriche elementari. È composto da tre elementi sovrapposti: una base destinata a contenere l’acqua scolata dalle olive, un elemento interno, che le raccoglie ed un

altro, che funge da coperchio per proteggerle e conservarle. Si presenta come un’alternativa ai tradizionali modelli in produzione, in virtù delle sue diverse funzioni di scolaolive, contenitore e anche piatto da portata. Tutti gli elementi saranno realizzati in terracotta decorata con smalti ecosostenibili ed ecocompatibili. In foto di Sahara Marulli Olivia: viste ortogonali e relative quote di tutti gli elementi che lo compongono e rendering 3D Docenti: Salvatore Mazzotta, Piero Nicotra, Oronzo Spedicati, Giuseppina Sistenti


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 6

Appunti di viaggio

Firenze e Toscana, un tuffo nel “cuore” dell’arte Giorgia Bisconti, Sara Caione classe III D Grafica

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l giorno è arrivato: Firenze, capitale dell’arte italiana, ci aspetta, quasi un sogno per noi studenti delle sezioni di Architettura e Ambiente, Arti Figurative, Grafica e Scenografia del Liceo Artistico. Il 24 marzo, ore 6.30, tutti pronti, si sente nell’aria uno spirito di tensione e allo stesso tempo tanto entusiasmo. Lasciataci alle spalle Lecce, il paesaggio scorre davanti ai nostri occhi, mentre speriamo di addormentarci per poterci risvegliare nella nostra prima tappa, Orvieto. Dopo sette ore di viaggio, eccoci qua a visitare la cattedrale, la Cappella di San Brizio con l’Apocalisse di Luca Signorelli

e subito dopo il Pozzo di San Patrizio, esperienza sfiancante ma bellissima. Ci accoglie il nostro albergo di Montecatini e il giorno dopo si parte finalmente per Firenze. La pioggia e la fila per la Galleria dell’Accademia non ci hanno fermato. Abbiamo ammirato i Prigioni michelangioleschi, con il loro “non finito”, è stato indescrivibile poter osservare dal vivo il tema dell’anima imprigionata nella materia, poco più avanti la maestosa statua del David ci ha lasciati stupefatti con la sua perfezione e grandiosità. Abbiamo visitato anche Palazzo Vecchio e colto l’occasione per vedere la mostra multimediale Van Gogh Alive, dove immagini in movimento, parole e suoni raccontavano l’universo creativo del grande pittore olandese. Il secondo giorno fiorentino è stato una totale immersione nella pittura rinascimentale con la magnificenza della Galleria Palatina, il rigore della Cappella Brancacci di Masaccio e gli splendori della Galleria degli Uffizi. Qui abbiamo avuto la possibilità di “toccare con mano” molte delle opere che normalmente studiamo sui libri. È stata una sensazione unica osservare dal vivo i capolavori dei maggiori artisti della storia dell’arte. Le opere che maggiormente ci hanno colpito sono state la Nascita di Venere e la Primavera di Botticelli, per la loro perfezione e natura-

lezza dei volti. Una sensazione incredibile è stata quella del Tondo Doni di Michelangelo, con il contrapposto della Vergine che riesce a creare una terza dimensione al dipinto e con la cornice originale forse disegnata dallo stesso autore. Per noi studenti è stata una soddisfazione rispondere alle domande che ci venivano poste dalla guida e ricevere i suoi complimenti sulla nostra preparazione in Storia dell’Arte. Il terzo giorno ci ha accolto Siena con il suo Palazzo Pubblico, un tuffo nella storia medievale e l’ultima sera abbiamo festeggiato “la fine del viaggio”. Eravamo soddisfatti dei giorni trascorsi insieme, ma anche malinconici per la conclusione di quest’esperienza. Il 28 marzo, bagagli pronti, siamo partiti per Arezzo, ultima tappa prima del rientro a casa. Arrivati nella cittadina toscana ci siamo recati alla Basilica di San Francesco, che ospita il ciclo di affreschi di Piero della Francesca dedicati alle Storie della Vera Croce.

A sinistra Il Campanile di Giotto In basso a sinistra In visita a Palazzo Vecchio In basso Il David di Michelangelo

Sulla via del ritorno il pensiero va alla quotidianità e agli impegni che precedono la fine dell’anno scolastico ma questo viaggio ha rappresentato per noi studenti del Liceo Artistico un’esperienza bella ed indimenticabile ed è entrato nel nostro bagaglio professionale e culturale .

Giovani artisti alla scoperta della Capitale Ludovica Persano, Virginia Manca, Simone Della Tommasa, Lorenzo Chittano, Davide Carati III A Architettura e Ambiente

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l 17 marzo scorso gli studenti dele sezione Architettura eAmbiente, Design, Scenografia, Audiovisivo e Multimedia lasciano Lecce per il viaggio d’istruzione, accuratamente organizzato dai docenti dell’istituto, e che prevede la visita di tre fantastiche città: Pompei, Roma, Caserta. La prima tappa è Pompei, Patrimonio dell’Unesco, situata ai piedi del Vesuvio, piccolo centro posto all’incrocio di tre importanti strade, formatesi in epoca storica dalla via proveniente da Cuma, Nola, Stabia e da Nocera. Con la guida dei nostri insegnanti, prof Paolo Tavolaro e prof.ssa Donatella Ianne, abbiamo potuto apprezzare le meraviglie artistiche di questo luogo. Dopo uno studio minuzioso ed attento della città, noi alunni della 3^A Architettura ed Ambiente, grazie al prof. Ventura, abbiamo potuto approfondire sul campo, aspetti dal punto di vista urbanistico, storico e geofisico. Il secondo giorno ci aspetta un programma fitto di appuntamenti. Visitiamo il MAXXI e l’Auditorium, realizzati rispettivamente da Zaha Hadid e Renzo Piano. Rimaniamo molto colpiti e affascinati da

queste grandi architetture contemporanee, soprattutto dai fantastici interni del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, che è sorto come fondazione costituita dal ministero dei Beni Culturali, ideale espansione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Il prof. Ventura mette alla prova i “piccoli artisti”, che sulle gradinate dell’Auditorim, si sono impegnati a realizzare degli schizzi architettonici. Il Parco della Musica di Roma suscita profondo

interesse, perché è strutturato come una vera e propria città della musica. Un progetto di Renzo Piano, reso eccezionale, da un punto di vista estetico ma anche funzionale, con la presenza di tre sale rivestite in legno bombato, mattoncini artigianali, ognuna di differente misura e coperture di piombo per un’acustica perfetta. Magico è il percorso alla scoperta della capitale. Camminando per le vie di Roma, ammiriamo il Colosseo, l’Arco di Costantino, i Fori Imperiali, l’Altare della Patria, respirando storia ed arte, sentiamo la nostra piccolezza” in una città dove tutto è “grandezza”. L’ultimo giorno trascorso a Roma è il più emozionante, tocchiamo con mano la storia dell’arte ammirando San Pietro con il Colonnato di Bernini, i Musei Vaticani con la grandiosa Cappella Sistina. Tanto splendore e bellezza fanno rimanere tutti con il fiato sospeso. Questo viaggio breve ma intenso, si conclude con l’ultima tappa alla Reggia di Caserta voluta da Carlo III di Borbone. Il paesaggio casertano e l’imponente

Reggia restano impressi nella mente di alunni e docenti. L’avventura si conclude, lasciando in ogni ragazzo l’entusiasmo della scoperta, la curiosità della conoscenza, la soddisfazione di aver ampliato il proprio bagaglio culturale ed artistico, ma soprattutto la condivisione di un’esperienza appassionante.

Al centro Il Colosseo A sinistra Gli scavi di Pompei In alto a destra Roma il MAXXI


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 7

L’Artistico sbarca a Londra

un’occasione per lo sviluppo delle competenze linguistiche Giulia Bergamo, Giuliana Scardino, Elena Zilli IV A Architettura Ambiente

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ON C-1-FSE-2014-349 From practice to fluency – Certificazione livello B1 e Advanced English – Certificazione livello B2 Tre settimane d’immersione totale nella lingua e nella cultura inglesi con corsi di lingua presso la “Islington School”, situata nel cuore di Londra. Il soggiorno degli studenti presso famiglie londinesi ha garantito un contatto diretto con la vita e la cultura della città e le visite guidate alla capitale inglese, a Oxford, Cambridge, Stonehenge, Bath hanno per-

messo una conoscenza approfondita dei musei, dei monumenti e delle principali attrazioni dell’Inghilterra storica e contemporanea.

nesia e per gli innumerevoli stimoli che ci offriva. Nel nostro cuore però rimangono, oltre ai musei, ai monumenti, alle piazze di questa fantastica città, anche le splendide persone che ci sono state accanto: le nostre tutor e i “teachers” inglesi, che con la loro simpatia e competenza ci hanno aiutato durante il nostro percorso di studio, ma, soprattutto, le famiglie inglesi che ci hanno ospitato e alle quali ci siamo molto affezionati, grazie alla loro cordialità e gentilezza. Possiamo dire ora, a distanza di qualche mese, che quest’esperienza ha fatto crescere sia le nostre conoscenze, che il nostro carattere e la nostra autonomia. Si sono rafforzate amicizie, nati nuovi amori, allacciati rapporti speriamo indistruttibili. Contagiati dal fascino di Londra ci siamo fatti travolgere dalla magia che si respira in questa splendida città, che custodirà, per sempre, un piccolo pezzo del nostro cuore.

Tra il 6 e il 27 settembre dello scorso anno, trenta alunni accompagnati dalle prof. Anna Maria Brunetta, Loredana Bruno, Elisa De Nanni, Marinilde Giannandrea hanno intrapreso un’indimenticabile avventura a Londra. Durante questa splendida esperienza abbiamo avuto l’opportunità di immedesimarci nella vita di un comune adolescente londinese; dai nostri piccoli paesi ci siamo immediatamente catapultati nella grande metropoli inglese, affascinante per la diversità delle culture, per la sua fre-

In alto a sinistra: Gli studenti in visita alla Torre di Londra A fianco London eye In alto Tate Britain e The Shard

Magie tra passato, presente e futuro la visita agli studi di Cinecittà e della Rai

Donatella Ianne docente di scenografia

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n giorno Federico Fellini, chiuso in ufficio, prende carta e penna e comincia a scrivere: «[…] quando mi domandano qual è la città in cui preferirebbe abitare e mi dicono Londra, Parigi, Roma […] io dico, alla fine, se devo essere sincero Cinecittà […]. Il Teatro 5 di Cinecittà è il posto ideale. L’emozione assoluta, da brivido, da estasi, è quella che provo di fronte al teatro vuoto: uno spazio da riempire, un mondo da creare [….]. Cinecittà è il vuoto cosmico prima del Big Bang».

Ecco, forse è tutta in questo aneddoto di Federico Fellini la magia di Cinecittà, un luogo dove anche l’ordinarietà del quotidiano può alimentare la poetica di un’opera immortale. Dove il tutto accada per un accidente e al tempo stesso che nulla sia dovuto al caso. Accompagnati da me e dai prof. Maurizio Madaro e Dario Patrocinio i ragazzi del nostro liceo delle sezioni di Scenografia e Multimedia hanno visitato gli Studios di Cinecittà durante il viaggio d’istruzione a Roma svoltosi nei giorni dal 17 al 22 marzo 2015. Una visita guidata ai set di Roma Antica, Firenze del Quattrocento, il Tempio di Gerusalemme per conoscerne la storia e scoprire luoghi carichi di suggestione come la Galleria Masse e un Teatro di posa . Le strutture portanti dei set erano rivestite da pannelli di legno e lastre in vetroresina, che rendevano con una maestria straordinaria l’effetto realistico della materia. I ragazzi hanno partecipato al Backstage un percorso didattico e interattivo per scoprire il mondo della creazione cinemato-

grafica articolato in sei sale, le prime cinque dedicate ai grandi temi del cinema: la regia, la sceneggiatura, il sonoro, il costume, la finzione, mentre l’ultima raccontava i 75 anni di Cinecittà. Un percorso completo dove è stato possibile confrontare stralci di sceneggiature, storyboard e sequenze di film per comprendere i passaggi dal testo scritto al testo filmico. Il percorso all’interno ha previsto un laboratorio di sceneggiatura per immergersi nell’immaginario di famosi registi e sceneggiatori, e comprendere come nasce e come si sviluppa un film. Gli studenti si sono trasformati in autori di nuovi racconti cinematografici dentro uno spazio attivo e dinamico, dove è stato possibile coniugare cultura, divertimento ed educazione . Dal cinema alla Tv. Un’intera mattina guidata all’interno del Centro di Produzione RAI di Saxa Rubra, il più importante centro di produzione della RAI ha consentito la visita di alcuni studi digitali, sale di montaggio e di regia, studi di grafica e studi del TG. Un percorso completo per comprendere

A sinistra Set cinematografico a Cinecittà In basso Visita agli Studi del TG della RAI

il lavoro che precede la realizzazione dei Telegiornali, dalla riunione di sommario, l’assegnazione dei servizi, il lavoro dei giornalisti, della regia, lo studio, la messa in onda. Un’esperienza fondamentale e “spettacolare”, unica. Due giorni intensi ed emotivamente coinvolgenti, che hanno dato ai ragazzi del Liceo la possibilità non solo di approfondire le competenze teoriche, tecniche e applicative, favorendo lo sviluppo della loro creatività, ma anche ha aperto la possibilità di vedere e valutare dal vero un mondo professionale che potrebbe diventare il loro.


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 8

La “bellezza” di Cyrano l’attività teatrale e scenografica

Federica Sabetta classe IV D Design

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’era una volta Cyrano. Il progetto di

laboratorio teatrale si è svolto nella succursale del nostro liceo e ha visto come protagonista il celebre, Cyrano de Bergerac, immortale creatura della penna di Edmond Rostand. Lo scrittore francese si ispirò ad un filosofo realmente esistito nel Seicento, guascone noto per il suo grande naso ma soprattutto per il suo grande cuore e il suo nobile e creativo spirito. I ragazzi hanno svolto attività di recitazione teatrale, con il prof. Federico Della Ducata, imparando a creare e a caratterizzare i personaggi, ma anche a mettere in scena il copione. L’attività scenografica si

è svolta con la prof. Donatella Ianne in un laboratorio in cui sono state realizzate le scene e i costumi. Infine, l’attività musicale, coordinata dal prof. Marcello Rolli, è stata finalizzata alla composizione di musiche originali che accompagnano i movimenti e le voci dei giovani attori. Il risultato è un lavoro onirico e romantico, centrato su un tema fiabesco. Un’apologia moderna e sensuale sull’amore e sulla poesia. Tutti gli attori sono sempre in scena, e danno vita ad un movimento caleidoscopico di voci e corpi. Il nostro caro Cyrano, con la sua romantica e immortale vicenda, insegna a noi tutti come nella vita non sia determinante l’aspetto esteriore, ma ciò che realmente possiamo offrire, quello che abbiamo dentro, la nostra anima, perché, come scriveva Thomas Mann, «È tormentoso quando il corpo vive e si dà importanza per conto suo, senza alcun legame con lo spirito».

In alto a sinistra e al centro Momenti del laboratorio teatrale Foto di Marcello Rolli

I riconoscimenti del nostro Liceo Concorso Voci Vivaci

Premio nazionale Alboscuole Giornalista per un Giorno 2015

enzione assegnata al video “Il cinema alimenta i sogni”, premiato il 10 ottobre a Napoli per il Concorso “Voci vivaci storie di scuole che crescono!”, indetto dal M.I.U.R. Il video, realizzato all’interno del PON C5 - stage aziendale, “Nel Mondo delle Immagini” è stato realizzato dagli allievi della sezione Audiovisivo e Multimediale della classe IV H con la guida del prof. Maurizio Madaro. Il progetto ha potenziato le competenze professionali, creando un aggancio reale con il mondo della produzione cinematografica.

n altro importante riconoscimento per il giornale d’istituto “Opening”, che giunge quest’anno alla sua ottava edizione. Il premio è stato assegnato da “Alboscuole”, Associazione Nazionale per il Giornalismo Scolastico. “Opening” si è posizionato tra i primi 100 a livello nazionale su 2.325 giornali scolastici monitorati sul web e sulla carta stampata. La redazione è formata stabilmente dai prof:, Marinilde Giannandrea, Anna Chiriacò, Rodolfo Stigliano mentre gli studenti e i docenti si avvicendano di anno in anno per la scrittura degli articoli.

Premio Alessia Pallara Studio del logo

I Giovani e la Sicurezza Stradale I manifesti in concorso

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abriele Marra della classe IV B Grafica, guidato dal prof. Rodolfo Stigliano, si è distinto per la realizzazione del logo dell’Associazione “Alessia Pallara”. Il premio è stato consegnato dalla Presidente dell’Associazione, dott.ssa Maria Rosaria Manca, nella serata del 23 dicembre scorso a Monteroni. Alessia Pallara era una giovane studendessa morta per leucemia in memoria della quale opera la onlus.

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l progetto, giunto al terzo anno è promosso dai “Lions Clubs International” a favore della sicurezza stradale e contro le dipendenze dal gioco d’azzardo. La scuola è stata premiata presso il Palazzo Codacci Pisanelli dell’Università del Salento per la produzione di elaborati grafici, realizzati dagli allievi della classe IV E Grafica, Riccardo D’Aquino, Irene Muia e Sara Palazzo, seguiti dalla prof. Rossella Vilei.


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 9

I mostri sono dentro di noi il percorso degli studenti di Arti Figurative

Chiara Martino IV C Arti Figurative

A lato Ingresso dell’Ex Conservatorio Sant’Anna

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l sueño de la razón produce monstruos, è la frase incisa da Francisco Goya nella sua splendida acquaforte del 1799, sintesi meravigliosa della cultura illuministica, letteralmente tradotta: “Il sonno della ragione genera mostri”.

A sinistra Opera di Francisco Goya El sueño de la razón produce monstruos In basso al centro Allestimento della sala centrale In basso Performance curata degli allievi Stefano Brogna II A e Federico Rizzo III B Arti Figurative Foto di Enzo De Giorgi

La modernità di tale frase è da ricercare nell’intenso significato dell’opera che fa parte della serie dei Capricci ma si discosta dalla produzione precedente dell’artista spagnolo, perché Goya guarda qui alla realtà, analizzandola fino in fondo, fino a intuirne il destino e il futuro. Un uomo dormiente. Alle sue spalle gufi, pipistrelli, un felino, forse una lince a indicare che quando la ragione tace, la paura e le false opinioni prosperano, gli impulsi irrazionali prevalgono perché generati dalle superstizioni e dall’ignoranza. Proprio per questo motivo alcuni critici hanno desunto il vero significato sostituendo

al termine “sonno” il termine “sogno”. Il motivo, per cui la frase sia stata tradotta in questa maniera rimane ancora oggi misterioso, ma nonostante i dubbi interpretativi si può distinguere il messaggio universale legato alla crisi della ragione . Anche oggi, infatti, l’ignoranza e la superstizione sono frutto dell’errore umano. Sono i sogni, gli incubi che devastano la società ed è stato questo il tema della mostra allestita nella nostra scuola e presso l’ex Conservatorio Sant’Anna di Lecce tra il 7 e il 15 febbraio scorso dagli studenti delle classi delle classi I B, II A, II B, II G del biennio e dalle classi III B, II

IF, III H, IVC, VD della sezione Arti Figurative, con l’intento di testimoniare le violenze della realtà contemporanea. E allora come spiegare tutto ciò se non attraverso immagini forti, suggestive, che vanno dalla pittura, alla scultura, alle installazioni. Le parole chiave sono state “sonno”, “ragione”, “mostri”, interpretate in modo differente, talora valorizzandone una piuttosto che un’altra con immagini di devastazioni rappresentate da interventi coinvolgenti che riprendono gli orrori operati dai terroristi dell’Isis. Ma non solo. Sono stati rappresentati tutti mostri che distruggono l’animo umano,

che spingono a considerare l’altro un nemico a costruire falsi valori. L’obiettivo è stato quello di ritrovare l’essenza perduta, respingere la cultura del male e per riappropriarsi finalmente della “Ragione”, sia individuale che collettiva, e non è sorprendente che il messaggio sia venuto dagli studenti, che vivono i conflitti del presente ma che coltivano sempre la speranza in un altro futuro.

Un premio contro l’omofobia importante successo per la sezione Audiovisivo e Multimedia

Francesca Mazzeo III F Audiovisivo e Multimedia

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er noi studenti della III I Audiovisivo e Multimedia, uno dei momenti più importanti di quest’anno scolastico è stato quello del 15 maggio scorso , quando siamo stati chiamati per ricevere il primo premio del concorso destinato alla scrittura di un soggetto cinematografico sulle discriminazioni sociali e sull’omofobia. Il tema scelto è stato quello dell’omosessualità e lo abbiamo affrontato in un cortometraggio intitolato come il concorso, Liberiamo le differenze. Il corto, realizzato con la guida del prof. Dario Patrocinio, ha sviluppato la complessità dei comportamenti “omofobi”, su come possano manifestarsi in modo sottile anche in chi si pro-

pone agli occhi degli altri come paladino dell’accoglienza, della tolleranza, La premiazione è avvenuta presso il Liceo Scientifico “G. Banzi Bazoli” di Lecce, in occasione della “Giornata internazionale contro l’omofobia”, e dopo la “prima visione” del nostro cortometraggio si è svolta una cerimonia, presieduta dai rappresentanti di vari enti specializzati proprio in questo settore. In particolare: Gianfranca Saracino, Presidente dell’Associazione “Agedo” Lecce, Luigi Palma, psicologo e psicoterapeuta, Giuseppina Ladelfa, presidente dell’Associazione “Famiglie Arcobaleno”, Susanna Lollini , Rete Lenford e Valentina Valente, responsabili del settore promozione e ricerca. Nel pomeriggio si è svolta una cerimonia aperta al pubblico presso Palazzo Cara-

fa a Lecce. In questo caso il nostro lavoro è stato introdotto da Alessandro Taurino, psicologo e docente di Psicologia Clinica dell’ Università “Aldo Moro” di Bari. Anche in questa occasione il pubblico ha molto apprezzato il nostro impegno e ci ha applaudito a lungo. È stato un momento di grande soddisfazione, non solo per il successo conseguito, ma anche perché abbiamo avuto la consapevolezza di aver partecipato in qualche modo al tentativo di eliminare le discriminazioni e di “liberare le differenze”.

Un momento del backstage e delle riprese del cortometraggio Liberiamo le differenze


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 10

L’arte supera le barriere

con la ceramica si formano nuove competenze pittura e scultura) applicata alle diverse discipline scolastiche, arricchendo notevolmente l’offerta formativa.

Antonella Pennetta, Maria Rosaria Quarta, Magda Torre docenti di sostegno

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irare le somme al termine della seconda edizione del Progetto “Ceramica è vita” è esercizio abbastanza semplice. L’esperienza laboratoriale che ha coinvolto per l’intero anno scolastico tre alunni del nostro liceo sotto la guida del prof. Salvatore Mazzotta, è stato un cammino non solo interessante dal punto di vista didattico, in quanto ha consentito ai ragazzi, grazie alla straordinaria manualità cui si presta l’argilla, di acquisire e rinforzare nuove competenze e capacità ma, soprattutto ha accresciuto l’autostima personale e ha migliorato la motricità. Elementi fondamentali per la vita di ogni persona, specie se diversamente abile e ancor di più se attraversa la fase adolescenziale della sua crescita. Ecco, in estrema sintesi, il “viaggio” di Nicolas Scazzi, Daniele Spagnolo e Gabriele Forte. Tre ragazzi ben inseriti nella nostra comunità scolastica che, ogni settimana, accompagnati rispettivamente dalle docenti di sostegno Magda Torre, Maria Rosaria Quarta e Antonella Pennetta, hanno dedicato parte dell’attività scolastica a un’esperienza che li ha resi protagonisti, li ha arricchiti a livello formativo e soprattutto ha permesso loro di progredire

notevolmente sul piano umano. I prodotti realizzati durante le ore di laboratorio manifestano l’impegno profuso e rappresentano il raggiungimento graduale di alcune autonomie. È facile, ammirando i semplici manufatti in ceramica, le maschere, i vasi, i piatti decorati, intravvedere il progresso della manualità e lo sviluppo delle capacità fino a raggiungere risultati davvero sorprendenti. Un grande pannello che raffigura le diverse simbologie del tempo che passa, con un evidente riferimento ai segni dello Zodiaco è il lavoro finale di tutto il cammino. L’opera, realizzata dai tre alunni, ha partecipato come fuori con-

corso al Bando indetto dall’Associazione “Alessia Pallara” dal titolo La mia strada sulle ali di un sogno, conquistando una targa-premio e un lusinghiero giudizio da parte della giuria. Il riconoscimento ottenuto e gli obiettivi raggiunti negli anni sono un ulteriore incoraggiamento a proseguire sulla strada già tracciata e sono testimonianza della qualità dell’impegno dei docenti del Dipartimento di Sostegno, che da tempo ormai, nel nostro istituto, hanno scelto di prediligere per i ragazzi diversamente abili un’impostazione didattica di tipo laboratoriale (non solo ceramica ma anche

Al centro I ragazzi mentre modellano l’argilla In alto Il prof. Giovanni Scupola, predispone la forma per la colata in gesso dello stampo in negativo. Sopra Una delle opere terminate

RockAlive

lezioni di musica a scuola Osvaldo Piliego direttore di Coolclub

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dicembre il rock ha occupato pacificamente le aule del Liceo Artistico di Lecce, ha rapito per una manciata di ore decine di alunni della sede centrale e succursale coinvolgendoli in un viaggio nella storia attraverso una prospettiva inedita: la musica. Rockalive è un programma di formazione nato in seno a “Officine della Musica, un progetto articolato che da cinque anni arricchisce la programmazione e la cultura musicale di Lecce grazie al sostegno del Comune e di Puglia Sounds. Dopo due cicli di incontri in città, il primo in libreria, il secondo presso le Officine Cantelmo, RockAlive ha deciso di dialogare con gli studenti per portare all’interno della scuola la storia del rock dalle origini ai giorni nostri. L’idea alla base è quella di contaminare i saperi, cercare una nuova direzione per la formazione del pubblico, restituire alle nuove generazioni un patrimonio culturale importante come la musica popolare e

rock. Quale migliore “banco di prova” di un Liceo in cui l’arte nelle sue varie declinazioni è al centro della formazione degli studenti? Il progetto si è svolto per due giorni nella sede centrale, con gli interventi di quattro docenti e un musicista, corredato da supporti audio e video e una galleria di manifesti d’epoca. Nel corso del primo incontro, martedì 9 dicembre, si è partiti dalle radici della musica e dal blues, per attraversare i primi decenni del Novecento fino agli anni 50, passando dalla nascita del Rock and Roll e arrivare agli anni 60. Il “relatore” è stato il musicista Salvatore Casaluce, che oltre a raccontare la storia della musica ha imbracciato la sua chitarra per spiegare come nasce e si evolve quella musica che poi tutti hanno definito Rock and Roll. La seconda parte si è spinta invece a esplorare la galassia degli anni ‘60 e ‘70, i grandi cambiamenti, l’esplosione e la sperimentazione musicale del tempo. A guidare l’ascoltatore in questo viaggio è stato Marco Epifani, che ha raccontato la nascita del Pop come oggi lo intendiamo, attraverso la Psichedelia, proponendo

l’ascolto dei primi esperimenti progressive e l’inizio di tutta la musica contemporanea. Il nucleo del secondo incontro, mercoledì 10 dicembre, è stata l’analisi di un importante momento di rottura nella storia della musica: quello tracciato dal Punk e dal post Punk. Un momento cruciale non solo dal punto musicale ma anche dal punto di vista sociale. La ribellione giovanile a segnare quella linea di demarcazione tra il prima e il dopo. L’incontro è stato condotto dal professore Daniele De Luca, che ha tracciato il periodo storico compreso tra la fine degli ’70 e la fine degli anni ’80. L’ultima tappa di Rockalive è stata dedicata agli anni ’90, all’inizio della musica “contemporanea”, la sperimentazione dal

suono elettronico, all’utilizzo di nuove sonorità e strumenti. L’introduzione a una nuova generazione, quella orfana del Grunge, quella che ha perso l’innocenza, una generazione musicale caotica. È l’inizio di un nuovo modo di consumare la musica, la sperimentazione di nuovi linguaggi, l’esplorazione di strade inedite e allo stesso tempo del continuo revival. La lezione è stata condotta dal musicologo Josè Luis Molteni. Lo stesso format è stato replicato giovedì 11 e lunedì 15 dicembre nella succursale del liceo in viale Michele De Pietro. In foto I ragazzi assistono ad una dimostrazione


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Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 11

Stare bene con se stessi e con gli altri un ampio e ricco percorso formativo

Vincenzo Paticchio docente di Religione

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’educazione alla salute e l’educazione alla legalità sono elementi fondamentali di un percorso che coinvolge ragazzi e adolescenti e oramai parti integranti dell’offerta formativa di un istituto scolastico. Sulla scia di una tradizione che si arricchisce sempre più di nuove esperienze, anche quest’anno gli alunni di tutte le classi del nostro Liceo hanno potuto vivere momenti di crescita che sono andati al di là di ciò che prevedono i curricula ordinari e sono stati protagonisti attivi di un intenso piano di lavoro programmato fin dai primi mesi dell’anno scolastico dalla dirigente scolastica in stretta collaborazione con le referenti, la prof. Simona Magurano per la sede centrale e la prof. Maria Antonietta Corbo per la succursale. Le prime classi hanno affrontato il tema delle dipendenze con i rischi che esse comportano per la salute e per la vita, l’incontro è stato tenuto dagli esperti dei Lions Club, il dottor Giacomo Greco e il magistrato Antonio Del Coco, giudice della Corte d’Appello di Lecce. Incontri interessanti anche quelli cui hanno partecipato i ragazzi di seconda classe. La dottoressa Luigina Quarta, ingegnere informatico, consulente scientifico della Procura della Repubblica di Lecce, è intervenuta sul tema “Come difendersi dalle trappole della rete”. La

consulente informatica ha spiegato come spesso la cronaca riporta fatti che sono la naturale conseguenza di alcune imprudenze che si ripetono nell’uso sconsiderato e incontrollato della rete. Nell’altro appuntamento destinato agli alunni di seconda dal titolo “Benessere e adolescenza”, l’assistente sociale della Asl, Marcella Marino, ha affrontato alcuni temi legati al delicato periodo dell’adolescenza e come affrontarli. La dottoressa Patrizia Varrato ha, invece, parlato di sessualità e soprattutto di prevenzione delle più comuni malattie sessualmente trasmissibili. Due, pure,

le iniziative destinate gli alunni di terza. La prima, in collaborazione con la “Lilt” (Lega Italiana contro la lotta ai tumori), aveva come sfondo tematico il benessere legato all’alimentazione. La lezione è stata tenuta dalla dott. Annalucia Rapanà che ha suggerito ai ragazzi alcuni comportamenti da tenere quando si tratta di scegliere i prodotti alimentari. Un’altra opportunità di crescita è stata offerta alle terze classi. Si tratta del Progetto “Oltre il segno”, un

progetto regionale, che fa parte del Piano Strategico di Prevenzione sulla Salute a cura delle Asl e che ha l’obiettivo di approfondire le correlazioni che esistono tra la salute e la pratica dei tatuaggi e dei piercing, pratica diffusa soprattutto tra gli adolescenti. L’incontro è stato tenuto dalla dott. Cinzia Marra e da Maria Romanello, entrambi operatrici della Asl. Le classi quarte, invece, sono state protagoniste di due iniziative promosse dai Lions Club. Il primo incontro dal titolo “I giovani e la sicurezza stradale” ha messo in luce come spesso l’imprudenza è causa degli incidenti stradali. L’altro incontro era legato, invece, al “Progetto Martina”. Insegnare comportamenti di vita corretti al fine di prevenire il presentarsi delle neoplasie più diffuse fin dalla più giovane età è uno dei motivi che ha spinto il Liceo Artistico di Lecce, una delle pochissime scuole salentine, ad aderire all’iniziativa promossa dal Lions Club per educare gli adolescenti alla salute.

Infine, gli allievi delle classi quinte, oltre ad aver avuto la possibilità di donare per la prima volta il proprio sangue presso il Centro Trasfusionale del “V. Fazzi”, almeno quelli già maggiorenni, si sono anche avvicinati alla figura del giudice Paolo Borsellino attraverso un’opera teatrale cui hanno partecipato presso il Teatro “don Bosco”. Tirando le somme, il progetto complessivo appena concluso può diventare in futuro un modello di buone prassi da replicare e implementare nel tempo “approfittando” anche della disponibilità delle realtà associative presenti sul territorio, sempre ben disposte nei confronti del mondo scolastico. Un esempio di scuola nuova e diversa, che partendo dal basso e dal dialogo tra tutti i protagonisti può diventare davvero una buona scuola. In basso Illustrazione di Lorenzo D’Alba classe III B Arti Figurative

Il dovere della memoria

Lezioni di filosofia Schopenauer e l’arte

Giulia Nardelli V A Design

Michelangelo Greco, Giacomo Guido V C Grafica

parla la prof. Pina Centra urante la “Giornata della Memoria: per non dimenticare la Shoah” tenuto in occasione dell’incontro organizzato dall’ANEB di Lecce il 27 gennaio 2015 nella Sala Conferenze S.G.M. Vianney di

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la loro ragione per evitare la ripetizione del male. Nella mia attività didattica assegno sempre un posto di rilievo a momenti di riflessione e di confronto con i miei ragazzi sull’importanza della Giornata della Memoria». Quello che ha colpito nella sua relazione è proprio il taglio che dà alla rifles-

Lecce, la prof. Pina Centra in rappresentanza del nostro liceo ha illustrato il lavoro svolto con i suoi studenti. Prof. Centra, lei ha sempre combattuto in difesa della memoria «La scuola ha tra le sue finalità quella di aiutare i giovani a crescere come cittadini consapevoli, donne e uomini liberi e perciò capaci in futuro di usare liberamente

sione sulla Shoah. Come spiega questa scelta? «Ho deciso di porre l’attenzione non sull’orrore della Shoah e sulle vittime dell’Olocausto ma su tutti quegli uomini e tutte quelle donne capaci di azioni coraggiose, che hanno saputo anteporre la ragione e l’umanità alle aberranti teorie razziali nazifasciste. La Shoah è stato

l’evento storico nel quale si è manifestata quell’estrema capacità umana di distruzione e di annientamento dell’uomo verso i suoi simili. Al tempo stesso, però, è stato anche l’evento storico che ha fatto risaltare i maggiori atti umani di coraggio e altruismo. Ecco perché penso che sia importante ricordare accanto al male il bene; ricordare chi ha salvato la vita a migliaia di ebrei rischiando la propria». Parlare ai giovani della Shoah partendo dall’esperienza dei Giusti può cambiare e completare il modo di fare memoria? «Senza dubbio, perché in questo modo li aiutiamo a far sì che la loro memoria si allarghi ai nuovi genocidi, alle nuove violenze che sono nate ancora e nascono ogni giorno nel mondo dalla negazione della tolleranza, dell’accettazione del diverso, dei principi democratici e della libertà, ma soprattutto a quanti continuano a lottare per l’affermazione dei diritti umani. In foto La prof.ssa Pina Centra Sala Conferenze S.G.M. Vienney di Lecce

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l 26 febbraio scorso presso la sede centrale del Liceo , si è svolto un incontro rivolto alla classi Quinte (VA,VC,VG,VF) e finalizzato all’ampliamento delle conoscenze filosofiriguardanti il rapporto tra “Arthur Schopenauer e l’arte”, a cura delle docenti Eugenia Epifani e Carla Fabiani. L’intervento è stato tenuto dal professor Fabio Ciracì, docente di Filosofia all’Università del Salento. Si è parlato di “Fenomeno e Noumeno” all’interno della filosofia schopenhaueriana. In rapporto a questo dualismo metafisico il pensiero di Schopenhauer è stato confrontato con quello di Giacomo Leopardi. Se quest’ultimo è ricordato per il suo pessimismo cosmico, il filosofo è ricordato per il suo pessimismo metafisico.Si sono messi a confronto anche due pilastri della filosofia post-illuministica, Immanuel Kant e Friedrich Hegel e alcuni artisti, che più di altri sono stati influenzati dalla filosofia di Schopenhauer. Molto interessante è stato il dibattito finale, durante in quale gli studenti, interagendo con l’esperto e ponendo domande, hanno chiarito dubbi e curiosità.


OPENING Liceo Artistico Ciardo Pellegrino • Lecce 12

O PENING pagine d’arte_08

Progetto editoriale proff. Anna Chiriacò, Marinilde Giannadrea, Rodolfo Stigliano

giugno 2015

Ad ognuno il suo PON

Lorenzo D’Alba, Alessia Fati III B Arti Figurative

To improve the learners’ skills, Richard gives “strange” homework, interesting “guidances” as he calls the tasks, asking to express our views about different newspaper articles that are about chronicle topics. He sends homework by email and we have to send him part of exercises; it allows him to have a glimpse of his students’ real progress; we are always checked and Richard is very strict with us. Anyway we enjoy each lesson. The course is ending on June 5th; on 13th we are doing the exams to get the B1 certificate from Cambridge Ucles, available all over the world. Despite the exam is very difficult and we all are afraid of it, Richard believes our English is improving and he often repeats that “if we work very hard we will succeed”.Good luck to everybody!

confermata anche quest’anno la programmazione europea

“Close to Europe” a B1 course of English language. Since last 19th March, a group of 23 students (included the writers’ article!) from Ciardo-Pellegrino Artistic High School have been attending an English course (PON), which prepares for the Preliminary English Test (PET). Mr Richard Abello, from the British School of Nardò, is our teacher; he comes from London and (believe us!) he doesn’t know any Italian word. Mrs Elisa De Nanni, our tutor, supports Richard’s work and take care of the organization of the course. Richard’s teaching method is very interesting, in fact he helps learning English language and culture in a very unusual way.Beside of normal exercises, he approaches us through funny and unconventional activities that focus only on what we are hearing, writing or speaking.

Loredana Bruno docente di Italiano Anche quest’anno, nonostante i tagli e la penuria di fondi, al lavoro della dirigente e del team per il PdM (Piano di Miglioramento), sono arrivate al nostro Liceo risorse inaspettate, che hanno permesso di attivare una serie di Progetti PON, al fine di arricchire le competenze degli studenti e la professionalità dei docenti. A partire dagli studenti del Biennio, ai quali sono stati rivolti Tre Progetti: Linguistica-mente, Matematica-mente, per potenziare le abilità logico-matematiche, e un classico, il gettonatissimo corso START, utile a chi intenda conseguire la Patente Europea del Computer.

In foto momenti dei PON

Ovviamente, non sono stati trascurati gli alunni del Triennio, per i quali sono stati attivati progetti, atti a valorizzare le eccellenze presenti nel nostro Liceo, dal Corso di Lingua Inglese, per il conseguimento della Certificazione Cambridge (livello B1), al Progetto Bussola, con il quale gli studenti acquisiscono le informazioni necessarie per affrontare serenamente le scelte future, sia in ambito universitario, che lavorativo. Infine, a grande richiesta, il Progetto Mettiamoci alla prova, utile a tutti coloro che

Valutazione e autovalutazione Tiziana Paola Rucco dirigente scolastica Progetto Sperimentale Vales Il nostro Liceo è inserito nel Progetto Nazionale di sperimentazione ministeriale “VALeS, Valutazione e Sviluppo Scuola”. Il progetto, di durata triennale, è nella fase conclusiva (terza annualità). È stato costituito, all’interno dell’istituzione scolastica, un Team di miglioramento, del quale fanno parte il Dirigente scolastico, il Direttore S.G.A., e rappresentanze di tutte le componenti scolastiche (docenti, ATA, genitori, alunni); il Team, dopo avere elaborato nel corso degli anni precedenti un RA (Rapporto di Autovalutazione) e confrontato lo stesso con il RV (Rapporto di Valutazione esterna redatto da valutatori esterni Invalsi), affiancato in questa fase da un tutor nominato da Indire, sta realizzando un Piano di Miglioramento i cui esiti verranno pubblicati entro il mese di giugno

2015. Il PdM si è concretizzato in una serie di azioni destinate a potenziare il livello degli apprendimenti, l’orientamento scolastico, le competenze tecnologiche e didattiche dei docenti. Per l’attuazione del PdM la scuola ha fruito del finanziamento di € 40.000,00 per sostenere il Piano Integrato PON 2014/2015. Il nostro Liceo è in rete con altre scuole della Provincia (rete ValeSalento) per attuare azioni di accompagnamento al progetto (autoformazione, condivisione di esperienze). Sistema Nazionale di Valutazione Con il DPR n.80 del 2013 è stato emanato il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). La Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 ha individuato per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. I tempi e le procedure seguono una scansio-

ne in coerenza con quella attuata nel protocollo VALES. La C.M. n. 47 del 21/10/2014 ha esplicitato le fasi procedurali e indicato la costituzione all’interno delle scuole di una Unità di Autovalutazione, allo scopo di organizzare e condurre in modo sistematico l’attività di auto-valutazione, elaborare il RA (Rapporto di Autovalutazione), proporre le linee di miglioramento e rendicontare i risultati. É in corso la fase di predisposizione del RA attraverso la compilazione del Questionario Scuola da parte del Dirigente Scolastico e la raccolta di varie tipologie di dati anche tramite la compilazione di Questionari rivolti ai docenti, al personale ATA, agli studenti, alle famiglie. Al termine del corrente anno scolastico, entro luglio 2015, il RA verrà pubblicato sul sito istituzionale e su Scuola in chiaro per la consultazione pubblica.

devono fare i conti con i test d’ingresso all’Università. E non poteva certo mancare il Corso di Lingua Inglese (certificazione A2) dedicato ai docenti, che intendono potenziare le loro competenze. Si è operato per dare a tutti, dai più piccoli ai più grandi, la possibilità di approfondire le proprie conoscenze e di acquisirne di nuove.

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l 6 giugno il Liceo Artistico si apre, come ogni anno, al territorio e alle famiglie con un convegno al quale partecipano il dott. Francesco Baratti, esperto di paesaggio, ecomusei e comunità e il dott. Marcello Seclì, responsabile della Sezione Sud Salento di “Italia Nostra”. Alla manifestazione intervengono anche gli studenti delle scuole medie, vincitori del concorso promosso dal liceo “Storie di Alberi”. Una serie di mostre e installazioni testimoniano il lavoro di un’intera comunità scolastica ma anche l’impegno della scuola nell’ascolto e nella valorizzazione e nell’integrazione con il territorio. Looking for landscape, delle sezioni di Architettura, Arti Figurative, Audiovisivo, Grafica, dedicata al paesaggio e alla costruzione dell’identità; Linea d’ombra, un progetto della sezione Architettura destinato alla riqualificazione urbana di Lecce; La memoria del mare degli studenti del biennio e di Arti Figurative dedicata alle tracce lasciate dall’uomo sui fondali marini; Geometrie dei luoghi della sezione Audiovisivo, dedicata alle visioni astratte degli spazi del “Pellegrino”; Invisibilia della sezione Scenografia, dedicata alle Città Invisibili di Italo Calvino a trent’anni dalla sua morte.


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